Redazione Notizie D'Abruzzo

Abruzzo al voto, 302 comuni per 4 Consigli provinciali

L'8 gennaio si vota per il rinnovo di meta' mandato dei consigli provinciali. Dopo la bocciatura della riforma costituzionale, che ha scongiurato la soppressione delle province, gli organi rappresentativi degli enti saranno rinnovati sulla base della legge 56 del 2014, nota come legge Delrio: si procedera' attraverso consultazioni di secondo livello, con i consiglieri provinciali eletti a suffragio ristretto dai sindaci e dai consiglieri comunali di ogni provincia. Il mandato dei consiglieri dura un biennio, mentre i presidenti restano in carica quattro anni. In Abruzzo sono coinvolti 305 comuni: 108 della provincia dell'Aquila, 104 della provincia di Chieti, 47 della provincia di Teramo e 46 della provincia di Pescara. A questi vanno sottratti i tre comuni abruzzesi attualmente sottoposti a commissariamento, ovvero Tortoreto, Cappadocia e Fraine.

Possono essere eletti i sindaci e i consiglieri comunali della provincia, attraverso un voto ponderato sulla base delle fasce di popolazione: le province con una popolazione equivalente o superiore ai 300.000 abitanti eleggeranno consigli composti da 12 membri, mentre quelle che non raggiungono la soglia dei 300.000 abitanti eleggeranno consigli di 10 membri. Nella giornata di oggi scadono i termini per la presentazione delle liste dei candidati. Domani e dopodomani, gli uffici elettorali costituiti presso la province esamineranno le candidature, comunicando ai delegati l'ammissione delle liste e dei candidati. Subito dopo si procedera' al sorteggio per l'ordine delle liste nella scheda elettorale ed entro il 31 dicembre saranno pubblicate le liste e i nominativi dei candidati definitivamente ammessi. L'8 gennaio infine, dalle 8 alle 20, si terranno le elezioni. 

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Botti e fuochi pirotecnici vietati a Montesilvano

Tutelare la sicurezza dei cittadini, la salute degli amici animali e proteggere dall'inquinamento acustico. Sono queste le motivazioni alla base dell'ordinanza che, anche quest'anno, il sindaco Francesco Maragno ha firmato per vietare l'utilizzo di botti e fuochi d'artificio su tutto il territorio di Montesilvano. L'atto prevede che da mercoledì 21 dicembre sino al 7 gennaio 2017 è vietato "ai detentori di materiale pirotecnico, non titolari di licenza, né autorizzati all'attuazione di manifestazioni pirotecniche in luoghi pubblici di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi, mortaretti ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico" in luoghi pubblici e nei luoghi privati da cui possono essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi pubblici.

«Troppo spesso abbiamo constatato la grave pericolosità - spiega l'assessore alla Polizia Locale, Valter Cozzi - derivante dai fuochi d'artificio esplosi con disattenzione e senza controllo. I fuochi d'artificio rappresentano un rischio anche per i nostri amici animali, che ne subiscono il forte inquinamento acustico. Esplodere fuochi pirotecnici in modo incontrollato può anche causare danni al patrimonio pubblico. Per tutte queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno emanare l'ordinanza, che rappresenta anche una tutela nei confronti di quei professionisti che invece con i loro spettacoli pirotecnici autorizzati sono espressione di una cultura e di una tradizione antica».

La sanzione prevista per chi infrange il divieto è una multa dai 25 ai 500 euro. Nel documento si raccomanda a tutti coloro che hanno finestre, balconi o aree private che si affacciano su aree pubbliche, di evitare lanci di scoppi, petardi o di qualunque altro oggetto. Si invitano genitori e tutori di minori a vigilare sul corretto uso dei materiali esplodenti al fine "di scongiurare pericoli derivanti da utilizzo improprio o maldestro ed affinché i minori non raccolgano ordigni inesplosi". Si invitano, inoltre, i proprietari di animali ad attivarsi per adottare tutte le precauzioni per limitare il disagio agli stessi determinato da eventuali scoppi incontrollati.

 

 

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Iniziano le sessioni per l’analisi del Bilancio della Regione Abruzzo

La Settima politica dell’Emiciclo, con una anticipazione degli appuntamenti previsti nei primi giorni dopo Natale, è quasi interamente dedicata alla sessione di Bilancio 2016. Si inizia martedì 20 dicembre con le audizioni in Prima Commissione per poi continuare i lavori mercoledì 21 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 15.00 con la convocazione delle Commissioni Prima (Bilancio), Seconda (Territorio), Terza (Agricoltura), Quarta (Politiche Europee) e Quinta (Sanità) per i rispettivi pareri allo schema di Bilancio. Lo stesso martedì la Commissione “Politiche europee” si riunisce per l’esame di un provvedimento della Commissione Europea in materia di diritti sociali. Giovedì alle ore 10.00 è convocata la Prima Commissione per l’esame di merito mentre venerdì 23 dicembre è prevista la prosecuzione dei lavori della Prima Commissione, con espressione del parere entro le ore 14.00. Martedì 27 dicembre dalle ore 10.00 alle ore 14.00 è prevista la seduta ordinaria del Consiglio regionale. Alle 15.00, sempre martedì 27 dicembre, inizierà l’esame dei documenti contabili con eventuale prosecuzione a mercoledì 28 dicembre e la chiusura entro le ore 24.00. Le attività consiliari saranno sospese dal 3 gennaio 2017 al 5 gennaio 2017 e riprenderanno secondo il calendario della prima settimana con i lavori della Prima Commissione. 

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Vertice sul futuro dei porti abruzzesi con Giampieri

 Il Presidente della Giunta regionale Luciano D'Alfonso ha incontrato il Presidente dell'Autorita' portuale di Ancona Rodolfo Giampieri. In una nota congiunta si spiega che ''D'Alfonso ha esplicitato a Giampieri due necessita': che Ancona in questa fase non sia lontana dalle esigenze dei porti abruzzesi, usando sollecitudine su ogni pratica, e che vi sia un'autonomia concordata tra le due regioni a livello di portualita' e di economia del mare, e soprattutto per le manutenzioni e il rilascio delle autorizzazioni amministrative a favore dei legittimi portatori di interessi. Inoltre il Governatore ha ipotizzato l'organizzazione di un convegno di alto livello a gennaio in sinergia con l'Autorita' portuale marchigiana. Dopo aver ricordato che il porto di Ancona incide per il 2,7% sul Pil delle Marche grazie alle 5.347 persone che vi operano, Giampieri ha accolto l'invito con soddisfazione e ha posto l'accento sulla mission dell'ente che presiede: facilitare la vita delle imprese''. "Oggi nasce una collaborazione intelligente ed ambiziosa - ha commentato D'Alfonso al termine dell'incontro - e sono contento che a capo dell'Autorita' portuale vi sia Giampieri, un manager formattato con precisione per il suo ruolo ed estraneo alla casualita'. Siamo interessati ai 266 km di infrastruttura portuale che vanno da Pesaro a Ortona, ai quali vogliamo aggiungere i 307 km che separano Ortona da Civitavecchia per realizzare un rettangolo strategico tra Adriatico e Tirreno".

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Processo Bussi, sentenza entro gennaio

E' stato rinviato all'11 gennaio prossimo il processo in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila, che si e' aperto oggi, relativo alla mega discarica dei veleni di Bussi della Montedison. Il presidente del collegio giudicante, Luigi Catelli, d'intesa con le parti, ha fissato un fitto calendario di udienze nel mese di gennaio: la sentenza e' prevista il 31 gennaio prossimo. L'11 gennaio sara' la volta delle requisitorie dei due procuratori generali Romolo Como e Domenico Castellani. La mattinata odierna e' stata dedicata alla relazione del collegio giudicante

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Renzi riparte dal Mattarellum

Primarie di coalizione e voto entro l'estate. E' questo il percorso che ha in mente Matteo Renzi. Il premier, inaugurando la fase "zen" della inclusione, della segreteria "plurale", accetta i consigli di chi lo invita a non andare al congresso subito, lanciando una "resa dei conti sulla pelle del Paese". E formalmente non annuncia le primarie in vista di eventuali elezioni anticipate. Da segretario potrebbe non farle, e' lui il candidato del partito. Ma il percorso che ha in mente sarebbe proprio quello: un'investitura popolare della sua candidatura, con primarie di coalizione aperte alla sinistra dialogante che fa riferimento a Giuliano Pisapia. Congelare il congresso fino a fine 2017 non vuol dire congelare il voto, sottolineano i renziani dopo la relazione del premier in assemblea. Gli scenari ipotizzati, "nel rispetto delle prerogative del presidente Mattarella", sono due: fine della legislatura a marzo con voto ad aprile, in tempo utile perche' il nuovo premier si presenti al G7, o fine legislatura ad aprile con voto a giugno. A quel punto se sara' riuscito (ma ad oggi non in molti ci credono) il tentativo di ritorno al Mattarellum, Renzi si candidera' a guidare il centrosinistra nelle urne. Ma alle primarie sembra non voler rinunciare neanche se si andasse a votare con la legge elettorale di stampo proporzionale che potrebbe essere frutto della sentenza della Consulta: in quel caso ogni partito avrebbe interesse ad andare da solo, ma il leader Pd vorrebbe comunque i gazebo. Intanto, per il partito Renzi ha immaginato una 'cura' che parte da un 'mea culpa' sulla segreteria: tornera' a riunirla mercoledi' dopo diversi mesi e dovrebbe rafforzarla con nuovi ingressi e un rimescolamento di incarichi. Potrebbe offrire di entrare anche alla minoranza bersaniana, che non dice no a priori ma fa sapere che valutera' il progetto e le deleghe. Ma il leader Dem guarda gia' oltre, al lavoro da "talent scout" che fara' nel Paese alla ricerca di giovani che formino la nuova prima linea Pd e alla riorganizzazione della comunicazione del partito sul web. Nessun tour in camper per lui, ma un contatto piu' frequente con i circoli e in giro per l'Italia. Nel Pd, intanto, le correnti che Renzi vorrebbe archiviare riaprono i giochi interni. Nella maggioranza i fedelissimi renziani mordono il freno, perche' avrebbero voluto subito la resa dei conti interna (il "bazooka" evocato dopo le comunali), anche considerato che gli avversari interni non avrebbero avuto  il tempo di organizzarsi. Mentre le aree che fanno capo a Dario Franceschini, Matteo Orfini e Maurizio Martina, tengono per ora, sia pure con sfumature e accenti diversi, la linea del segretario. Qualche franceschiniano, ad esempio, non e' molto convinto dell'accelerazione dei tempi del voto. Quanto alla minoranza, sono gia' in campo Roberto Speranza ( sostenuto da Pier Luigi Bersani, che in assemblea si fa vedere  per poco) ed Enrico Rossi. Ma potrebbe esserci anche Michele Emiliano (c'e' chi ipotizza un ticket con Speranza, ma ancora il tema non sarebbe stato affrontato). Mentre Gianni Cuperlo tiene una linea distinta da quella dei bersaniani e una posizione a se' hanno anche gli ex civatiani di Rete Dem. Tra i tanti contendenti, pero', c'e' chi non esclude che possa avanzare la candidatura di un nome 'esterno' alla minoranza, magari il ministro della Giustizia Andrea Orlando, che in assemblea ha pronunciato un discorso molto critico sulla linea del partito e con una nota di disappunto anche sulla proposta del Mattarellum. 

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Colpo di sonno fatale, automobilista investe un uomo

 E' di un morto, un ferito e due cani ammazzati il bilancio di un incidente stradale verificatosi oggi alle 7.15 a Sant'Eusanio del Sangro. A perdere la vita e' stato Pasquale Altobelli, 66 anni, residente del posto. L'uomo come ogni mattina stava facendo la passeggiata con suo cane, unitamente a un amico di 50 anni, quando alle spalle sono stati investiti da un Opel Corsa condotta da un giovane di 21 anni, residente nella vicina Selva di Altino. Entrambi i pedoni sono stati falciati e Altobelli e' deceduto. Il suo amico e' stato invece sbalzato sul parabrezza dell'auto che e' stato sfondato ed e' praticamente finito a fianco del giovane conducente. Nell'urto ha subi'to la frattura delle gambe ed e' stato ricoverato all'ospedale di Pescara. Deceduti anche il cane della vittima e un altro che si era messo al seguito. Sul posto 118, carabinieri e polizia. Dopo l'incidente, l'investitore, indagato per omicidio colposo, si e' fermato e ha chiesto aiuto in un'abitazione vicina. Dalle prime testimonianze rese il giovane avrebbe riferito di aver accusato un colpo di sonno, tanto che poco prima si sarebbe fermato e poi ripreso a guidare. Poi di nuovo il sonno. La versione del conducente, rimasto sotto choc, e' al vaglio degli investigatori.

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Il Pescara crolla in casa contro il Bologna

Un Bologna corsaro espugna l''Adriatico' e spazza via il Pescara di Oddo con una prestazione esaltante e vinta con merito grazie alle reti messe a segno da Masina, Dzemaili e Krejci. Per gli abruzzesi ennesima sconfitta stagionale e una classifica impietosa.Partita bella e giocata a viso aperto da entrambe le squadre con il Bologna che, dopo un inizio caratterizzato da un ottimo pressing, al 6', va vicinissimo alla rete del vantaggio: Krejci tenta il cross per Destro posizionato al centro dell'area ma Biraghi nel tentativo di anticipare il bomber bolognese colpisce col tacco il pallone rischiando il clamoroso autogol. Sugli sviluppi del corner, Viviani imbecca sul secondo palo Masina che di testa non lascia nessuna possibilita' a Bizzarri segnando la rete dello 0-1. I padroni di casa provano a scuotersi di dosso il torpore provocato dallo svantaggio alzando visibilmente ritmo e baricentro di gioco, ma il Bologna e' bravo ad assorbire la foga offensiva degli abruzzesi che, al 16', restano in dieci per l'espulsione diretta di Verre per un brutto fallo a meta' campo su Mounier. La squadra di Donadoni prova ad approfittare della superiorita' numerica e, al 19', dopo una bella azione corale, Mounier crossa basso per Destro ma l'ex Roma da pochi passi incredibilmente non trova la porta. Il forcing del Bologna diventa di minuto in minuto piu' intenso  e, al 26', dai 25 metri, Masina lascia partire una conclusione potentissima che non trova la rete solo grazie al grande intervento di Bizzarri che con i pugni devia il pallone. In grande difficolta', il Pescara prova a rispondere alle iniziative offensive degli avversari ma l'undici di Donadoni, al 41', trova la rete del doppio vantaggio: Dzemaili, in proposizione offensiva, dal limite dell'area calcia verso la porta difesa da Bizzarri che, ingannato dalla deviazione di Gyomber, si vede scavalcato dal pallone che si insacca in rete per lo 0-2 che chiude la prima frazione di gara. Al ritorno in campo, il Bologna riprende a macinare gioco come nella prima frazione di gara e dopo una lunga fase di predominio assoluto, al 10', Destro si fionda su un pallone in area ma Crescenzi, nel tentativo di anticipare l'attaccante emiliano, lo atterra goffamente. Rocchi indica immediatamente il dischetto del calcio di rigore e dagli 11 metri si presenta Krejci che spiazza Bizzarri con una conclusione precisa per lo 0-3 che legittima la vittoria dei rossoblu' e che fa sprofondare psicologicamente la squadra di Oddo in vista dello scontro salvezza di giovedi' prossimo contro il Palermo.

Clima teso, a fine partita, negli spogliatoi dell'Adriatico. All'esterno dell'impianto si sentono i petardi esplosi dai tifosi di casa, che contestano la squadra. Oddo resta al suo posto, ma da domani il Pescara andra' in ritiro. "Sicuramente non me ne vado - spiega Oddo - Non so se la societa' voglia fare altre scelte, ma io ci mettero' la faccia fino alla fine, perche' sono il capo di questa squadra e un capo non abbandona mai la sua squadra". Per il tecnico del Pescara, il problema e' mentale. "In questo momento la paura la fa da padrona - dice l'allenatore -. Alla prima palla che cade in area hai talmente tanta paura di prendere gol che alla fine lo prendi, peraltro su meccanismi elementari sui quali hai lavorato tanto in settimana. Quando ci lavori tanto e sbagli - rimarca Oddo - non puo' che essere una questione di testa". Per uscirne, a giudizio dell'allenatore, occorre "un episodio positivo, che faccia scattare qualcosa nella testa dei giocatori". Poi Oddo dice la sua sulla contestazione dei tifosi: "In questo momento siamo soli, personalmente rispetto la contestazione, i fischi a fine gara ci stanno tutti, ma non capisco quando si crea un clima di tensione gia' all'inizio della partita". Soddisfatto il tecnico del Bologna, Roberto Donadoni, che tende la mano al collega. "Fare gol dopo sei minuti ci ha dato fiducia e coraggio, togliendo certezze agli avversari e poi l'espulsione ha complicato ulteriormente le cose per il Pescara - e' il commento di Donadoni -. In ogni caso sono contento, perche' abbiamo avuto fin dall'inizio un atteggiamento positivo e intraprendente, e non abbiamo mai concesso all'avversario di mettere in discussione il risultato"

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Le prime pagine dei quotidiani oggi in edicola, 19 dicembre

L’Assemblea nazionale del Partito Democratico è in apertura sui principali quotidiani in edicola questa mattina. Nel corso del vertice il segretario Renzi si è assunto la responsabilità della sconfitta del referendum costituzionale e ha proposto come nuova legge elettorale il ritorno del “Mattarellum”. Altri giornali aprono sul Movimento 5 Stelle e sulla situazione al comune di Roma, dove vengono ipotizzate nuove divisioni fra il sindaco Raggi e i vertici del movimento sulla nomina del nuovo vicesindaco, mentre la Stampa apre sull’operazione di aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena che inizia oggi.

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