Il Consiglio regionale e' convocato per domani, martedi' 4 aprile, dalle 11.00, nell'Aula consiliare 'Sandro Spagnoli' del Palazzo dell'Emiciclo all' Aquila. All'ordine del giorno le seguenti interrogazioni e interpellanze: interrogazione a risposta orale a firma del Consigliere Alberto Balducci (Pd) sull'acquisizione da parte della Regione Abruzzo di mezzi per la gestione faunistico - venatoria; interrogazione a firma del Consigliere Domenico Pettinari (M5S) sulla "Modifica dello Statuto Regionale dell'Ente Regionale Sistema Idrico Integrato (Ersi)"; interpellanza a firma del Consigliere Pettinari sugli "Impianti di radiodiffusione sonora e televisiva posti nel territorio di San Silvestro a Pescara"; interpellanza a firma del Consigliere Mauro Febbo (FI) sull'Elettrodotto "Villanova-Gissi" e "Gissi-Larino-Foggia"; interpellanza a firma del Consigliere Giorgio D'Ignazio (Ncd) sulla "Riorganizzazione dell'Agenzia Regionale Informatica e Committenza (ex Arit)". A seguire verra' esaminato il Progetto di legge riguardante la "Gestione della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne". In coda all'ordine del giorno, l'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunita' e della parita' giuridica e sostanziale tra donne e uomini; l'elezione di un componente del Collegio regionale per le Garanzie Statutarie; l'elezione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta' personale. Alle ore 15.00 e' convocato il "question time" per lo svolgimento delle seguenti interrogazioni a risposta immediata: mancato recepimento Legge 225/2016 sulle "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili a firma del Consigliere Giorgio D'Ignazio; mancata attuazione della L.R. 42/2013 (Norme in materia di Polizia amministrativa locale) a firma del Consigliere Lorenzo Sospiri (FI); stipendi lavoratori centri di ricerca a firma del Consigliere Mauro Febbo.
Leggi Tutto »L’Aquila, Trifuoggi si dimette e si candida a sindaco
"Do le dimissioni senza sbattere nessuna porta, ritengo esaurito il mio compito e il mio mandato. Piu' di quello che ho fatto non posso fare, anche perche' siamo a fine mandato". Cosi', nel corso di un incontro con la stampa, l'ormai ex vicesindaco dell'Aquila ed ex procuratore capo a Pescara, Nicola Trifuoggi, annuncia il suo addio alla Giunta "non come politico, ma come tecnico, come garante, perche' senza di me il Comune sarebbe caduto e si sarebbe bloccata la ricostruzione". Trifuoggi entro' in Giunta il 22 gennaio 2014, data che coincise anche con il ritiro delle dimissioni da sindaco di Massimo Cialente, giunte dopo la risonanza mediatica che aveva avuto il coinvolgimento del precedente vicesindaco, Roberto Riga, nell'inchiesta della Procura su presunti fenomeni di corruzione negli appalti pubblici dei puntellamenti post-sisma 2009.
"Visto che le idee non mancano, e qui siamo alla svolta - spiega Trifuoggi - ritengo di porre la mia candidatura alla carica di sindaco dell'Aquila pensando di poter portare quella ventata di aria nuova di cui questa citta' ha veramente bisogno". "Presuntuosamente - aggiunge - ritengo di poter rappresentare l'unica speranza di questa citta' che, entro qualche anno, o si salva o muore. Prossimamente io e il mio gruppo faremo presente i nostri obiettivi e i nostri programmi veramente ambiziosi, si capira' che cosa abbiamo in mente", ha concluso.
Con l'ex procuratore della Repubblica del capoluogo e di Pescara ci sara' sicuramente il gruppo aquilano dei civatiani di 'Possibile', rappresentato da Paolo Della Ventura e Piergiorgio Leocata. "Saremo componente di una coalizione in grado di offrire una reale alternativa a quella che e' stata la guida amministrativa del capoluogo di regione degli ultimi 10 anni, cambiando prospettiva ed esprimendo una possibilita' concreta gia' al momento del voto del prossimo 11 giugno", dice il gruppo in una nota.
Leggi Tutto »Controlli preventivi della Polstrada su un bus, 250 studenti bloccati prima della gita
Duecentocinquanta studenti in partenza, a bordo di cinque pullman, per la gita scolastica in Grecia, bloccati dopo il sequestro di uno dei mezzi da parte della Polizia stradale perche' uno dei conducenti non era in regola con i documenti di guida. E' quanto accaduto ieri a Pescara. Il controllo da parte degli uomini della Polstrada di Pescara, diretti da Silvia Conti, e' stato effettuato nel centro del capoluogo adriatico, quando gli studenti, iscritti ad una scuola superiore della citta', erano in procinto di partire.
I poliziotti, nel corso degli accertamenti su mezzi e conducenti, hanno appurato che uno degli autisti non era in regola con la Carta di qualificazione conducente (Cqc), che era scaduta. La Cqc e' una certificazione, da accompagnare alla patente, necessaria per chi effettua autotrasporto professionale. Il mezzo, di proprieta' di una ditta di Caserta, e' stato sottoposto a sequestro amministrativo e sono state elevate due contravvenzioni, una nei confronti dell'azienda e l'altra nei confronti del conducente, per un totale di 800 euro.
La ditta campana ha provveduto ad inviare un altro pullman con conducente. La Polstrada ha eseguito i controlli anche sul nuovo mezzo ed ha dato il via libera. Gli studenti, dopo ore di apprensione, sono finalmente riusciti a partire per la tanto attesa gita in Grecia.
Leggi Tutto »Pugilatrice in coma dopo il match, i medici sciolgono la prognosi
E' stata sciolta la prognosi di Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata per oltre due settimane all'ospedale di Pescara dove era arrivata in coma sabato 18 marzo in seguito a un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane alle 5 di questa mattina ha lasciato il capoluogo adriatico ed e' stata trasferita in un centro riabilitativo di Venezia. I medici l'hanno giudicata guaribile in 80 giorni, anche se la riabilitazione sara' lunga. Dopo un intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto e dopo diversi giorni di coma in condizioni estremamente critiche, nei giorni scorsi Moro si e' gradualmente ripresa, iniziando a parlare e ad interagire con il personale sanitario e con i famigliari. La giovane era stata ricoverata prima in Rianimazione e poi in Neurochirurgia, fino al trasferimento odierno.
Leggi Tutto »Pescara, ladri rubano pc in una scuola elementare
Furto commesso la notte scorsa ai danni di una scuola del centro di Pescara. Ignoti, dopo aver forzato una finestra sono riusciti ad introdursi all'interno dell'Istituto Comprensivo Statale 5 di via Gioberti 15, agendo indisturbati e riuscendo a portare via 11 computer portatili ed un televisore. Come riferito dalla Compagnia dei carabinieri di Pescara, che indagano sul colpo, il danno, non coperto da assicurazione, e' in via di quantificazione.
Leggi Tutto »Caritas: “In Abruzzo 2.231 migranti, 0,17% dei residenti, nessuna invasione”
«L’Abruzzo al momento accoglie 2.231 migranti, il 2% di tutti quelli presenti in Italia, lo 0,17% rispetto al numero dei residenti abruzzesi. Siamo ben lontani dalla soglia massima del 2% di migranti, rispetto al numero degli abitanti, da non superare». Lo ha reso noto venerdì sera don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne, nell’ambito del convegno di presentazione della mostra intitolata “Migrantes – La sfida dell’incontro”, svoltosi all’Auditorium Petruzzi di Pescara
La rassegna, organizzata dal Centro culturale di Pescara e dal Centro servizio per il volontariato, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pescara-Penne e la Presidenza del Consiglio Comunale, con il patrocinio dalla Fondazione Migrantes, sarà visitabile fino a venerdì 31 marzo presso il Circolo Aternino in piazza Garibaldi dalle 9 alle 13.30 e dalle 17 alle 21: «Oltre a talento e tecnologia – afferma Antonio Blasioli, presidente del Consiglio Comunale di Pescara, citando lo studioso Richard Florida -, bisogna che ci sia la tolleranza che si basa sulla conoscenza. Per questo, la mostra è lo sforzo do far conoscere la vita dei migranti che arrivano in Italia ai giovani, che vivono in crisi e senza speranza potendo compiere l’errore di stringersi intorno all’egoismo».
Dunque la situazione nella nostra regione è assolutamente sotto controllo: «Eppure – stigmatizza il direttore della Caritas – c’è un modo di parlare alla pancia delle persone, che crea un allarmismo ingiustificato. Non c’è nessuna invasione». A Pescara sono 35 i migranti ospitati nell’ambito della rete Sprar, il sistema di accoglienza che ha per obiettivo l’integrazione della persona, mentre altre 748 persone trovano posto nei Cas: «I centri di accoglienza straordinaria – precisa don Marco – che li dovrebbero ospitare solo per il tempo necessario alle Commissioni territoriali di esaminare la singola richiesta d’asilo. Ma il sistema in Italia è lento, non capisco perché una delle Commissioni territoriali non abbia sede in Abruzzo».
I migranti che arrivano in Italia, e in Abruzzo, provengono per lo più da Guinea, Gambia, Nigeria, Costa d’Avorio e Senegal, portando con loro storie terribili: «Ascoltandole – racconta il presbitero – viene fuori come molte ragazze immigrate, in realtà, siano state letteralmente deportate per farle prostituire legalizzando la loro presenza approfittando delle procedure di riconoscimento. Altre volte accettano di avere gravidanze, per prolungare la presenza mentre gli uomini, dopo il riconoscimento, richiedono il ricongiungimento familiare. Non può non esserci una mente, un’organizzazione, dietro ciò. Non possono aver pensato a tutto questo da soli».
All’interno della convegno c’è stato poi l’intervento di Farhad Bitani, ex capitano dell’esercito afgano e oggi rifugiato politico in Italia impegnato nello spendere la propria vita per la costruzione della pace. Quest’ultimo ha presentato il suo libro, dal titolo “L’ultimo lenzuolo bianco – L’inferno e il cuore dell’Afghanistan”, con cui denuncia la gravità del fondamentalismo religioso e racconta la sua esperienza di musulmano in Italia, a contatto con i cristiani: «Una volta ero ospite a casa di un mio amico e avevo la febbre alta – racconta -, quando sua madre entra in camera e mi tocca la fronte, esattamente come faceva mia madre in Afghanistan. È stato uno dei piccoli gesti che mi hanno cambiato. Io sono musulmano, ma ho trovato il mio vero Islam attraverso il cristianesimo. Attraverso il rispetto e l’amore che i cristiani hanno nei miei confronti, ho imparato il rispetto per loro e per la loro religione e ho imparato ad amare la mia, ad amarla davvero».
Una testimonianza, quest’ultima, che ha positivamente colpito i presenti e su tutti l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti: «È importante – sottolinea – rimarcare la dimensione dei piccoli gesti, che possiamo compiere tutti. Non ci vengono chieste grandi cose, ma piccoli gesti per essere capaci di declinare la possibilità di guardare negli occhi e accogliere un uomo, una persona, una storia».
Leggi Tutto »Istat, cala la disoccupazione ma meno italiani cercano lavoro
A febbraio cala la disoccupazione, soprattutto tra i giovani, ma aumenta il numero di coloro che non cercano più un lavoro. L'occupazione resta ferma sui livelli degli ultimi quattro mesi e cresce solo tra gli over 50 per effetto dell'aumento dell'età pensionabile. Sale il numero di lavoratori a termine, mentre calano i lavoratori a tempo indeterminato e restano stabili gli indipendenti. E' la fotografia del mercato del lavoro scattata dall'Istat. Soddisfatto il premier Paolo Gentiloni che ha affidato ad un tweet il suo commento: "cala la disoccupazione, anche tra i giovani. L'impegno per le riforme ottiene risultati. E continua". Secondo i dati provvisori diffusi dall'Istituto il tasso di disoccupazione è sceso, a febbraio, all'11,5% (-0,3 punti percentuali) riportandosi così sui livelli di agosto 2016. Per i giovani il calo è stato decisamente più forte: il tasso di disoccupazione è diminuito di 1,7 punti, al 35,2%, toccando il minimo dall'agosto del 2012 quando era al 34,8%. Guardando nel dettaglio i dati si scopre, però, che in un mese si è registrato un calo di 41mila disoccupati giovani a fronte di un aumento di 38mila inattivi e di un'occupazione sostanzialmente stabile. Complessivamente il numero degli inattivi, di coloro cioè che non risultano nè occupati nè in cerca di lavoro, è in crescita, rispetto a gennaio, dello 0,4%, pari a +51 mila unità.
Sul fronte dell'occupazione la situazione rimane stabile. Cresce il numero di donne occupate e cala quello degli uomini. L'occupazione aumenta tra gli ultracinquantenni e diminuisce nelle restanti classi di età: per gli over 50, infatti, l'aumento è di 60mila occupati in un mese e di 402mila in un anno. Su base annua calano sia i disoccupati (-0,6%, pari a -18 mila) sia gli inattivi (-2,7%, pari a -380 mila). Si conferma, poi, la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +294 mila). Positivo il giudizio del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti: "I dati di oggi delineano un quadro del mercato del lavoro complessivamente stabile su base congiunturale e in crescita su base annua. In particolare, gli occupati in un anno sono aumentati di 294mila unità, confermando, anche questo mese, un ritmo
Leggi Tutto »Assalto fallito al bancomat di Bellante
Fallito un tentativo di rubare 20mila euro contenuti nel Bancomat dell'ufficio postale di Bellante Stazione. Intorno alle 2 di notte almeno quattro persone, dopo avere sfondato la vetrina di ingresso della filiale postale con un'utilitaria parcheggiata nei pressi nel pomeriggio, hanno 'agganciato' lo sportello automatico con un furgone e lo hanno trascinato per quasi un chilometro. I ladri hanno pero' avuto desistere dal loro piano perche' il sistema d'allarme e le telefonate dei residenti, svegliati dal frastuono, hanno allertato le pattuglie dei carabinieri all'arrivo delle quali il gruppo e' fuggito. Si tratta del settimo assalto in tre mesi a uno sportello di prelievo del denaro, ma stavolta non c'e' stata un'esplosione, come accaduto di recente alla filiale della Tercas.
Leggi Tutto »I carabinieri di Popoli stroncano un giro di spaccio di droga
I carabinieri della Compagnia di Popoli nell'ambito dell'operazione "Kanun", coordinati dal tenente Tonino Marinucci, hanno portato a termine l'esecuzione di dodici misure cautelari, nei confronti di altrettante persone che devono rispondere del reato di associazione per delinquere finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti. Le misure sono state richieste dal Sostituto Procuratore della Procura dell'Aquila Stefano Gallo ed emesse dal Gip del Tribunale di L'Aquila Guendalina Buccella. Delle dodici persone indagate, cinque sono state destinatarie della custodia cautelare in carcere, tre degli arresti domiciliari e quattro dell'obbligo di dimora e presentazione alla Pg. In totale gli indagati sono 27. Coinvolto anche un minorenne, la cui posizione e' stata stralciata e inviata alla Procura dei Minori dell'Aquila. Le persone finite in carcere sono state associate presso la Casa Circondariale di Sulmona e una al S. Donato di Pescara. Effettuate perquisizioni nel corso delle indagini, e anche nella mattinata di oggi, fra la Val Pescara, la Valle Peligna e la Marsica. Le esecuzioni delle ordinanze hanno riguardato Popoli, Pratola Peligna e Silvi. Sequestrate, oltre alla droga anche una pistola, dei grimaldelli e delle manette. L'indagine e' iniziata nel 2015 quando ci fu l'arresto di un 43enne che, poi attraverso un monitoraggio, ha portato gli inquirenti a capire che l'uomo faceva parte di una piu' vasta organizzazione dedita al traffico di droga. Lo stupefacente arrivava da Roma, Lombardia, dalle Marche e dalla provincia di Pescara. L'obiettivo era quello di evitare una sola fonte di approvvigionamento sia per avere droga a buon prezzo, sia per non rischiare problemi in caso del blocco di uno dei canali. La droga, come poi si e' appurato anche attraverso le intercettazioni telefoniche, veniva chiamata caffe' o sigarette. L'organizzazione, basata su vincoli familiari, agiva con scaltrezza, visto che gli indagati non si incontravano mai fra loro per non dare nell'occhio. Il denaro guadagnato dal traffico di droga, veniva utilizzato sia per riacquistare la droga che per il sostentamento degli altri affiliati che si trovavano in difficolta', come il pagamento delle spese legali. Sequestrato in totale 1,3 kg di droga e questa mattina altri 30 grammi di cocaina, oltre a materiale per il confezionamento della droga e 9mila euro in contanti. La base dell'organizzazione era a Pratola Peligna. "Ci siamo trovati di fronte ad un sodalizio composto da albanesi che operava in un comprensorio vasto fra tre province della nostra regione. Attraverso questa indagine conclusa brillantemente, abbiamo sottratto a questo sodalizio malavitoso - ha detto il comandante provinciale dell'Arma di Pescara, colonnello Marco Riscaldati - il controllo del traffico di droga, e togliendo il rifornimento di droga ai giovani di quelle aree. Lo stupefacente era di vario genere, visto che nel corso delle indagini ci sono stati sequestri di eroina, cocaina, hashish e marijuana, a dimostrazione che l'utenza e' ampia e diversificata, cosi' come il lavoro di smercio dello stupefacente. Mi preme sottolineare anche il carattere familistico dell'organizzazione visto che stiamo parlando di persone appartenenti a due nuclei familiari".
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