Cronaca

Scuola, in Abruzzo non ci saranno tagli all’organico del personale docente

A conclusione del confronto tra organizzazioni sindacali e Amministrazione sull’organico dei docenti per l'anno scolastico 2020-2021, svoltosi con collegamento a distanza nei giorni 7 e 8 aprile, il Ministero dell'Istruzione ha accettato la richiesta avanzata dalla FLC CGIL e dagli altri sindacati rappresentativi della scuola, di confermare la pianta organica dell'anno in corso.

Non ci saranno tagli, secondo quanto riferisce una nota del sindacato, di oltre 200 docenti in Abruzzo, come pure era stato paventato a conclusione della prima giornata di confronto.

"La conferma dell’organico dell'anno in corso, che avverrà a livello regionale, consentirà di evitare per quanto possibile lo spostamento di insegnanti da un istituto all'altro. Ora occorre un ulteriore importante passo in avanti: la conferma dell'organico istituto per istituto, anche prevedendo posti aggiuntivi laddove ci sarà un aumento di classi.  Questa ulteriore misura garantirebbe la continuità didattica ed evita le situazioni di soprannumero, e potrà rendere la gestione del personale più agevole alle segreterie scolastiche e alla Dirigenza che, alla ripresa delle attività nel settembre 2020, saranno gravate da una notevole mole di lavoro", conclude la nota.

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Il Ministero dell'Istruzione ha informato le organizzazioni sindacali che in Abruzzo verranno tagliati 201 posti dall'organico del personale docente. "Il taglio ipotizzato non tiene in alcun conto della situazione abruzzese. Innanzitutto non rispetta un criterio di proporzionalità, infatti in Abruzzo abbiamo una percentuale di circa il 2,3% degli alunni italiani (intorno ai 171000 su 7 milioni e 600 mila totali), dei docenti (intorno ai 14270 docenti su 615 mila totali) e delle classi (8617 su un totale di quasi 370 mila), mentre verrebbe attuato un taglio superiore al 4% (201 docenti su un totale di 5008)". Poi "non si tiene in alcun conto della particolare situazione orografica della nostra Regione e della distribuzione della popolazione: abbiamo un terzo dei comuni sotto i 1000 abitanti e quasi un terzo tra i 1000 ed i 2000 abitanti, con una densità abitativa regionale molto bassa (14° secondo l'ordine delle regioni per abitanti/km quadrato). Non si tiene in alcun conto della situazione disastrosa dell'edilizia scolastica, degli effetti dei terremoti, dei ritardi nella ricostruzione delle scuole, dei limiti strutturali delle scuole esistenti". La Cisl Scuola Abruzzo-Molise "ha subito rappresentato all'USR Abruzzo ed alla Regione Abruzzo che il nostro sistema scolastico non è assolutamente in grado di sostenere un simile taglio di personale, se non innalzando il numero medio di alunni per classe oppure chiudendo le scuole dei piccoli comuni. È assolutamente incomprensibile ogni ulteriore penalizzazione della scuola abruzzese, motivata tra l'altro da ipotetici risparmi economici assolutamente irrisori e, soprattutto, nel momento in cui la scuola ha bisogno di tutto il sostegno possibile". 

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Coronavirus, da Bankitalia donazioni per 9,5 milioni di euro

La Banca d'Italia ha deciso oggi nuove donazioni del valore complessivo di 9,5 milioni di euro per contribuire al contrasto dell'emergenza da COVID-19 nelle regioni Umbria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Basilicata. I progetti da sostenere, - spiega una nota - individuati grazie alla collaborazione tra le Direzioni locali della Banca e le Presidenze delle Regioni, sono: in Umbria, l'allestimento di un ospedale da campo dotato di strumentazione sanitaria idonea alla gestione di pazienti affetti da covid-19. In Friuli Venezia Giulia, la realizzazione di 39 posti letto presso la torre medica dell'Ospedale di Cattinara; in Abruzzo, la realizzazione di una nuova struttura dedicata al covid-19 a Pescara. In Basilicata, il potenziamento della dotazione di posti letto per la terapia intensiva e l'acquisto di dispositivi di protezione (DPI) per il personale sanitario. Con questo intervento sale a 64,5 milioni di euro il contributo complessivo che la Banca ha messo a disposizione delle strutture sanitarie che fronteggiano l'emergenza da covid19 in Italia.

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Coronavirus, 5 Usca saranno attivate nella Asl di Teramo

Alla Asl di Teramo partono le Usca, le cosiddette unita' speciali di continuita' assistenziale. Le cinque unita', attivate a Teramo, Tortoreto, Bisenti, Roseto degli Abruzzi e Silvi, si dedicheranno a monitoraggio e cura dei pazienti Covid positivi, ma non ricoverati, sull'intero territorio provinciale e saranno operative da domani mattina a Teramo e Tortoreto, nei giorni seguenti anche nelle altre realta' dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. I pazienti che saranno presi in carico dalle Usca per le visite mediche necessarie, che saranno definite in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri, sono i pazienti positivi con sintomi respiratori lievi, ma con eta' superiore a 70 anni, presenza di comorbilita' o rischio di aumentata mortalita' (febbre superuiore a 37,5, tosse da lieve a moderata o incremento progressivo della tosse); pazienti affetti di Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero o dimessi con patologia Covid 19 diagnosticata e sintomatici; pazienti con sintomi respiratori anche modesti, ma febbre che perdura oltre 4 giorni o presenza di dispnea con positivita' Covid-19.

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Teramo, scoperto pallone con dentro droga e telefoni cellulari vicino al carcere

Nella notte tra sabato e domenica gli agenti della polizia penitenziaria del carcere teramano di Castrogno, a seguito di specifici controlli del territorio antistante l'istituto e svolti 24 ore su 24, hanno trovato sotto le mura di cinta un pallone da calcio imbottito di 5 micro telefoni cellulari, 3 sim, 31 grammi di hashish e 28,6 grammi di cocaina. A comunicarlo e' il Sappe, il sindacato di polizia penitenziaria, che sottolinea come in attesa dell'attivita' di verifica sulle sim si stia procedendo contro ignoti. "Nei giorni precedenti, invece - si legge in una nota del sindacato - e' stata sorpresa una persona di 50 anni che cercava di lanciare all'interno dell'istituto 'ovuli' ripieni di micro cellulari, mentre all'interno di un pacco inviato dai familiari a un detenuto campano del circuito di alta sicurezza sono stati rinvenuti micro telefonini e sostanza stupefacente".

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Ricostruzione, spesi sinora 12,7 miliardi di euro

Per la ricostruzione post sisma 2009 in Abruzzo sono stati spesi finora 12,7 miliardi, il 71% della somma stanziata, proveniente da bilancio dello Stato e Fondo europeo di solidarieta'. E se degli 8,8 miliardi per la ricostruzione privata quelli impiegati sono 6,6, dei 2,9 riservati a quella pubblica le amministrazioni locali hanno ancora a disposizione 1,2 miliardi. Nell'undicesimo anniversario del terremoto che, alle 3.32 del 6 aprile 2009, devasto' L'Aquila provocando la morte di 309 persone, si tracciano bilanci, pur con l'incognita delle conseguenze del coronavirus. Il capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio al sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, sostiene che la ricostruzione "resta una priorita' e un impegno inderogabile per la Repubblica" ed esprime "sentimenti di vicinanza e solidarieta' a tutti gli aquilani, a quanti nei paesi e borghi limitrofi hanno condiviso sia quei momenti tragici sia gli affanni della ripartenza", sottolineando che la ricorrenza, quest'anno, "si celebra in un contesto eccezionale, determinato da una pericolosa pandemia che siamo chiamati a fronteggiare con tutta la capacita', la responsabilita', la solidarieta' di cui siamo capaci". E se quest'anno e' saltata, nel rispetto delle norme per il contenimento del coronavirus, la fiaccolata che dal 2010 attraversa il centro citta' per commemorare le vittime del sisma, non sono mancati i messaggi di vicinanza.

Secondo la Struttura di missione per la ricostruzione e lo sviluppo che 8,8 miliardi sono andati alla ricostruzione privata di cui 6,6 spesi. Il problema e' la ricostruzione pubblica, a partire dagli edifici scolastici. "Nei paesi del cratere - conferma Fabrizio Curcio, ex capo della Protezione civile, oggi responsabile della struttura di missione e capo di Casa Italia - la ricostruzione pubblica e' attorno al 50%, all'Aquila attorno al 30%" ed e' soprattutto "un problema di procedure, vanno semplificate le norme per sbloccare le opere pubbliche non solo all'Aquila, ma in tutto il Paese". Prima dello stop causato dal coronavirus, all'Aquila erano attivi circa 500 cantieri, fa sapere l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione che a marzo ha smistato pratiche per 20 milioni, utilizzabili alla ripresa dei cantieri. Prima dello stop proseguivano celermente i lavori per due scuole che sarebbero stati consegnati entro giugno, per essere pronti alla ripresa dell'anno scolastico. A questo si aggiunge il via ai bandi per altre 5 scuole. Nel centro storico sono fermi soprattutto immobili pubblici e una ventina di agglomerati privati.

immagine di repertorio

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Bussi: Consiglio di Stato condanna Edison

L’attesa sentenza del Consiglio di Stato, riferita alla bonifica delle discariche 2A e 2B di Bussi ai danni di Edison, finalmente ridà dignità ad un territorio martoriato e agli abruzzesi che per anni attendono finalmente di voltare pagina. Dopo la precedente sentenza del TAR, questa seconda condanna chiarisce definitivamente le responsabilità accertate ed Edison, in virtù del principio “chi inquina paga”, dovrà finalmente provvedere alla bonifica di quelle aree inquinate. Almeno questa bonifica non graverà sui cittadini e quel che rimane dei 50 milioni, inizialmente stanziati dal pubblico, potrà essere utilizzato su altri interventi di cui quel sito necessità, dalla bonifica della Tre Monti ferma lì con tutte le sue gravi criticità al vecchio polo industriale.

<<Questa sentenza - dichiara Giuseppe Di Marco, presidente Legambiente Abruzzo - fa breccia come un raggio di sole primaverile in questo particolare momento di emergenza sanitaria che ci sta riportando con forza a rivedere le nostre azioni e ripensare i nostri modelli economici e sociali nell’ottica di un riequilibrio sempre più urgente e necessario del rapporto fra attività umana e ambiente. Ed è un passo importante verso la bonifica totale di quelle aree.>>

<<La sentenza di Bussi - conclude Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - sancisce giustamente il principio comunitario “chi inquina paga” troppe volte calpestato nella storia italiana. Per chi come noi da 40 anni opera sul territorio nazionale, non solo nei tribunali, "in nome del popolo inquinato" è una bella notizia in un periodo storico difficile. Dopo aver ottenuto nel 2015 l'approvazione della legge sugli ecoreati che ha inserito i reati ambientali nel codice penale, grazie a 21 anni di lavoro associativo, e dopo essere riusciti a far chiudere cicli produttivi inquinanti in tante aree industriali, non è ancora finito il lavoro. È fondamentale, a Bussi come negli altri siti di interesse nazionale o regionale, procedere velocemente al risanamento delle aree inquinate. Sarebbe un atto di giustizia per territori maltrattati da un'industria senza scrupoli e di ripartenza anche sotto il punto di vista occupazionale grazie alle attività di bonifica. Continueremo a dare il nostro contributo in questa direzione.>>

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Incendio a Loreto Aprutino, una vittima

 Un uomo di 55 anni e' morto la notte scorsa durante l'incendio sviluppatosi all'interno di una casa inagibile del centro storico di Loreto Aprutino in via Cavour. Il rogo, scoppiato intorno all'una, ha completamente investito il fabbricato che, lesionato dopo l'ultimo terremoto, non era abitato, ma saltuariamente veniva utilizzato come rifugio dall'uomo, il cui corpo e' stato ritrovato intorno alle 15. L'incendio e' stato spento dopo ore dai vigili del fuoco che hanno evitato che le fiamme interessassero le abitazioni vicine, tutte abitate. Una parte dello stabile e' parzialmente crollata e questo non ha facilitato le ricerche dell'uomo da parte dei vigili. All'esterno dello stabile, c'erano i parenti dell'uomo, oltre al primo cittadino Gabriele Starinieri. Sull'accaduto indagano i carabinieri della locale stazione e della competente Compagnia di Montesilvano

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Coronavirus, l’assessore Verì rinnova l’appello a rimanere a casa

"Rimanere in casa, evitare qualunque spostamento non strettamente necessario e rispettare le prescrizioni dettate dalla normativa nazionale e regionale. Anche se da qualche giorno i dati dei contagi in Abruzzo sembrano mostrare una leggera inversione di tendenza, non siamo assolutamente fuori pericolo". Lo ribadisce l'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Verì, ricordando come le misure di distanziamento sociale siano l'arma più efficace per combattere la diffusione del Covid 19. "Comprendo perfettamente la sofferenza che queste limitazioni portano a ciascuno di noi - continua l'assessore - ma voglio sottolineare con forza che si tratta di un sacrificio indispensabile per tutelare la nostra salute, dei nostri cari e di tutta la comunità". L'assessore a Verì rimarca il grande lavoro che tutte le forze dell'ordine stanno portando avanti per il controllo del territorio e per contrastare la violazione dei divieti. "Purtroppo - aggiunge - sto assistendo a un aumento del numero di coloro che escono di casa senza motivi validi, giustificandosi con spiegazioni puerili e a volte davvero incredibili. E' un dovere morale, giuridico e civico, ma è anche soprattutto una forma di rispetto nei confronti dei tantissimi (che sono per fortuna la maggioranza) che stanno invece osservando le prescrizioni"

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Coronavirus, prorogata di un mese la validita’ dei buoni alimentari per i celiaci

E' stata prorogata di un mese la validita' dei buoni alimentari per i celiaci cui sara' anche data la possibilita', laddove il commerciante sia in grado di garantirlo, di ordinare i prodotti per via telematica evitando cosi' di uscire di casa. Sono questi i punti principali del documento firmato dall'assessore alla Salute della Regione Abruzzo, Nicoletta Veri', che saranno recepiti con apposita ordinanza dal presidente della Regione, Marco Marsilio. Il provvedimento prevede dunque che l'eventuale credito residuo dei buoni di marzo slitti al 30 aprile e cosi' sara' per tutti i mesi a seguire fino al 31 luglio. "In questo periodo di emergenza- spiega Veri'- molti pazienti celiaci si sono trovati a dover affrontare una serie di disagi per l'utilizzo dei voucher con cui acquistano gli specifici prodotti per la loro alimentazione. Di qui la necessita' di introdurre alcune misure, per andare incontro alle loro necessita'".

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Bussi, Blasioli su pronunciamento Consiglio di Stato: sentenza storica, Edison dovrà bonificare le aree 2A e 2B

“Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovrà provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l’Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro”, annuncia il consigliere regionale PD e membro della Commissione regionale d’Inchiesta su Bussi Antonio Blasioli.

 

“Questo pronunciamento era nell’aria dall’inizio di Marzo, quando la sentenza era stata presa in carico dal collegio giurisdizionale, oggi sappiamo con certezza che il Consiglio attribuisce a Edison la responsabilità di agire ed è una notizia importante per il futuro delle discariche e del territorio – sottolinea Blasioli - La sentenza lo dice a chiare lettere e finalmente scioglie dubbi e controversie fra Edison e la decisione della Provincia che aveva individuato proprio nella multinazionale il soggetto inquinatore delle aree e dunque anche quello che avrebbe dovuto accollarsi il ripristino dello stato naturale dei luoghi.  Un pronunciamento atteso, anche perché preceduto da una sentenza del Tar che andava in tal senso, quella a cui Edison aveva opposto ricorso. 

Mi preme fare arrivare un grazie alla Provincia di Pescara a guida dell’ex Presidente Antonio Di Marco, il quale ai sensi dell’art 244 del Codice dell’Ambiente aveva chiesto alla Spa di adottare le misure di messa in sicurezza delle aree delle due discariche, la 2°A e 2B e aree limitrofe, appunto.

Già la sentenza del Tar Abruzzo aveva riconosciuto cose importanti anche nella giurisprudenza nazionale in tema di individuazione del soggetto responsabile, in questo caso Edison e sulla competenza della Provincia quale Ente capace di esprimersi anche nelle aeree del SIN (Sito di interesse nazionale). Edison della sentenza del Tar non aveva chiesto la sospensiva, ma neanche aveva proceduto a mettere in sicurezza i teli del capping squarciati e divelti, il cui stato avevo denunciato già a fine novembre. 

La sentenza del Consiglio di Stato è oggi una pietra miliare per il nostro Abruzzo, perché individua in Edison in soggetto inquinatore anche di queste aree, oltre che delle aree Tre Monti (su cui la giustizia penale aveva già deciso) e lo obbliga alle misure di sicurezza, le MISE e alla bonifica. E’ questo un risultato importantissimo per tutti i Comuni ricompresi nel Sin, il perché va ricercato nella possibilità di utilizzo dei 50 milioni di fondi inizialmente stanziati dalla legge per il terremoto dell’Aquila, di cui proprio oggi ricorre l’undicesimo anniversario. Fondi destinati alla bonifica proprio di quest’area e che ora potranno essere utilizzati per ripristinare anche altre zone dello stesso Sin. Questa sentenza, inoltre, costituisce un precedente rilevante anche per il sito ex Montecatini di Piano d’Orta, anche questo oggetto di una specifica ordinanza della Provincia di Pescara, come pure per le aree industriali che sorgono fra la discarica 2A e 2B e la Tre Monti. 

E’ un passo avanti per l’Abruzzo Regione Verde d’Europa, per tutta la vallata dei fiumi Tirino e Aterno che l’aspettava e anche per l’area di Pescara e il nostro mare, ed è un risultato di cui voglio ringraziare un giovane ed esperto avvocato, Matteo Di Tonno, il quale, incaricato dalla Provincia di Pescara, si è battuto come un leone per avere questo riscontro contro un colosso come la Edison. Questo fatto ci induce a guardare con speranza anche all’esito della causa di risarcimento civile che la Regione Abruzzo ha intentato contro Edison, condotta dall’avvocato Cristina Gerardis, mentre noi, come Commissione d’inchiesta regionale, dovremo ora essere bravi a fare in modo che i circa 50 milioni di fondi stanziati restino nell’area Sin di Bussi.  Un pensiero va ai tanti cittadini di Bussi che per anni hanno atteso questa importante sentenza, che contribuisce a restituire loro speranza nella giustizia e nel futuro, è un inizio da cui ripartire”.

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