Cronaca

Rapina all’ufficio postale di Controguerra, due arresti

I carabinieri del reparto operativo del Comando provinciale di Teramo hanno arrestato due uomini di 40 e 46 anni ritenuti responsabili di una rapina compiuta all'ufficio postale di Colonnella il 10 novembre 2018. Con il viso parzialmente coperto e fingendo di impugnare un'arma, i due attesero che direttore e dipendenti arrivassero ad aprire l'ufficio, una volta entrati si fecero consegnare 22.500 euro, prelevati dalla cassaforte, e prima di fuggire rinchiusero gli impiegati in uno sgabuzzino.

I Carabinieri, che dopo la rapina hanno ritrovato l'auto usata per il colpo, una Fiat rubata a Monteprandone hanno identificato gli autori del colpo e altre due persone, probabilmente basisti; residenti in provincia di Ascoli Piceno sono stati denunciati per favoreggiamento. 

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Travolto e ucciso dalla sua vettura nel Pescarese

Un uomo di 41 anni P. C., e' deceduto  in un incidente stradale accaduto a Citta' Sant' Angelo. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto il 41enne, dopo essere sceso dalla sua auto e aver chiuso il cancello della sua azienda, e' stato improvvisamente investito e travolto dalla sua vettura, finendo schiacciato contro un muretto e perdendo la vita praticamente sul colpo a causa delle lesioni riportate. Immediato l'intervento dei sanitari del 118, accorsi con una ambulanza medicalizzata, ma per l'uomo non c'era piu' nulla da fare.  

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Richieste dei danni di Strada dei Parchi, deciderà il giudice ordinario

Sara' il giudice ordinario, e non quello amministrativo, a decidere sulle richieste di danni (e di rimborsi) proposte da "Strada dei parchi" - la Societa' di progetto che ha in concessione l'A24 e l'A25 (Roma-L'Aquila-Pescara) - per una serie di presunti 'inadempimenti' contrattuali da parte di Anas. Lo hanno stabilito le Sezioni unite, con la sentenza n. 18267 di oggi, fissando un principio di diritto. Per la Cassazione infatti: 'in tema di concessione di costruzione e gestione di opera pubblica e di concessione di servizi pubblici, la giurisdizione del giudice ordinario, riguardante le indennita', i canoni e altri corrispettivi, nella fase esecutiva del contratto di concessione, si estende alle questioni inerenti ai profili di adempimento e inadempimento della concessione e alle conseguenze risarcitorie, vertendosi nell'ambito di un rapporto paritetico tra le parti, fermo restando la giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo nei casi in cui l'Amministrazione eserciti poteri autoritativi tipizzati dalla legge'. 

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Flash Mob di Goletta Verde a Punta Penna

Flash Mob di Goletta Verde 'Sos clima', una catena umana a Punta Penna contro le fonti fossili e per fermare quelli che Legambiente chiama "ladri di futuro". "Le fonti fossili devono rimanere nei fondali marini e nel sottosuolo. E' inaccettabile che il nostro Paese continui a sostenere le fonti inquinanti, nonostante la crisi climatica", dice il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani. L'associazione riaccende i riflettori sulle piattaforme petrolifere e chiede "con forza, da un lato, lo smantellamento immediato di quelle inattive e dall'altro l'avvio di un processo di riconversione energetica verso le fonti rinnovabili. Quindi i dati del dossier 'No oil': in Abruzzo le fonti fossili coprono il 75% dei consumi totali regionali (Simeri GSE, 2016), contro il 25% da fonti rinnovabili, con un consumo di 748 ktep di petrolio e 734 ktep di gas. Non solo ma la Regione e' anche produttrice di fonti fossili: nel 2018, ha estratto 158.975 tonnellate di petrolio, pari allo 3,4% della produzione nazionale.Produzione regionale che copre solamente lo 0,1% del fabbisogno nazionale. Mentre la produzione di gas - si legge ancora nel rapporto di Legambiente - e' stata di 155,8 milioni di Smc, pari a circa il 2,8% della produzione nazionale e che stando agli attuali consumi di gas, coprirebbe solamente il 0,2% del fabbisogno nazionale"

Tre punti sugli otto monitorati lungo la costa abruzzese sono fortemente inquinati: la foce del fiume Alento, quella del Feltrino e quella del canale in localita' 'la foce' a Rocca San Giovanni. Lo dice il monitoraggio di Goletta Verde in Abruzzo. Secondo Legambiente dal dossier 'Mare monstrum' emerge che in Abruzzo si registrano 5,5 reati ogni chilometro.

"Una situazione - spiega Legambiente - in linea con la realta' dello scorso anno e che conferma specifiche criticita' in uno scenario complessivo di miglioramento". A influire sui valori rilevati probabilmente problemi legati a una cattiva o assente depurazione. Gli altri cinque punti monitorati sono risultati con valori dentro i limiti di legge. "Con il nostro monitoraggio - specifica Legambiente - non intendiamo rilasciare patenti di balneabilita', sostituendoci alle autorita' competenti in materia di controlli e balneazione, ma portare all'attenzione di amministratori e cittadini le criticita' che minacciano qualita' e salute dei nostri mari. E' necessario spingere le amministrazioni a mettersi in rete e confrontarsi per migliorare la depurazione e la qualita' dell'acqua dei fiumi che poi arrivano nel mare. "E' ora di dire basta ad ogni forma di alibi - dichiara Mattia Lolli, portavoce della Goletta Verde - e intervenire per porre fine a queste emergenze che causano danni all'economia, al turismo e soprattutto all'ambiente. L'obiettivo del nostro viaggio e' mantenere alta l'attenzione contro mala depurazione, trivellazioni di petrolio, cemento illegale e marine litter. Crediamo siano questi i veri nemici del mare". "Una situazione quelle delle acque abruzzesi che conferma l'inversione di tendenza dello scorso anno, grazie anche a investimenti consistenti nel sistema di depurazione - dichiara Giuseppe Di Marco, presidente di Legambiente Abruzzo - In particolare, deve essere riversata una forte attenzione sulle criticita' di alcuni punti della Costa dei Trabocchi che comunque quest'anno guadagna le tre vele della guida Blu". Il monitoraggio di Legambiente (prelievi eseguiti tra 18 e 19 giugno scorsi) prende prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al "maggior rischio" presunto di inquinamento: foci di fiumi e torrenti, scarichi e piccoli canali che rappresentano i veicoli principali di contaminazione batterica dovuta all'insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali che, attraverso i corsi d'acqua, arrivano in mare. I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli); vengono considerati come "inquinati" i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e "fortemente inquinati" quelli in cui i limiti vengono superati per piu' del doppio del valore normativo

 

immagine di repertorio

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Travolto da una motozappa, emigrato muore nel Pescarese

Un uomo di 69 anni, originario di Ateleta e' morto dopo essere stato travolto da una motozappa con cui stava lavorando su un terreno di sua proprieta'. L'incidente e' avvenuto, alle 10, in contrada Fonte delle More, al confine tra Montesilvano e Cappelle sul Tavo . Stando a una prima ricostruzione, l'emigrato, tornato in Abruzzo per le vacanze estive, stava lavorando nella sua vigna con una vecchia motozappa, priva sistemi di sicurezza, quando, nel fare retromarcia e' caduto accidentalmente all'indietro ed e' stato travolto dal mezzo agricolo. Il fratello, presente sul posto, ha subito lanciato l'allarme. Immediato l'arrivo dei soccorsi, ma per la vittima dell'incidente non c'era piu' nulla da fare

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Muore nel Teramano a 32 anni mentre gioca in un torneo di calcetto 

 E' stato probabilmente un infarto la causa della morte improvvisa di un uomo di 32 anni, ieri sera, mentre partecipava a un torneo di calcetto in un centro sportivo di Villa Rosa di Martinsicuro. I soccorsi, portati dai compagni di gioco e poi dal personale del 118, sono stati vani: nonostante diversi tentativi di rianimazione, il giovane e' morto senza che potesse essere trasferito in ospedale. Sull'episodio i carabinieri della locale stazione hanno aperto un'inchiesta.

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Schiaffi e minacce ai bimbi, maestra sospesa per 6 mesi

Avrebbe maltratto i bambini di una scuola d'infanzia della provincia di Teramo, sia fisicamente con schiaffi, pizzicotti e tirate d'orecchio, sia moralmente con espressioni umilianti e minacce di punizioni mortificanti: protagonista della vicenda una insegnante sospesa per sei mesi dal pubblico servizio su disposizione del gip del Tribunale di Teramo in base ai risultati delle indagini compiute dalla polizia postale teramana. 

 L'inchiesta era stata avviata dopo alcune segnalazioni pervenute alla Polpost circa il frequente ricorso da parte della maestra a metodi eccessivamente energici per contenere l'esuberanza degli alunni piu' vivaci. Attraverso le intercettazioni ambientali effettuate nell'aula occupata dalla classe affidata all'indagata tali segnalazioni trovavano puntuale riscontro. Le video-registrazioni acquisite avrebbero permess di documentare il carattere abituale delle violenze fisiche e morali quotidianamente usate dall'insegnante nei confronti dei piccoli alunni, dell'eta' compresa tra i cinque e i sei anni. I risultati delle indagini hanno costituito il presupposto per la contestazione del reato di maltrattamenti, che ricorre ogniqualvolta vi sia un sistematico ricorso ad atti di violenza quale ordinario trattamento del minore, anche ove sostenuto da animus corrigendi. La richiesta della misura interdittiva proposta dalla procura della Repubblica di Teramo e' stata accolta dal Gip dopo aver valutato le argomentazioni fornite dall'indagata nel corso del suo interrogatorio, ritenute inidonee a giustificare l'utilizzo di metodi educativi votati all'uso della violenza fisica e verbale. 

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L’Aquila, fuori pericolo le tre persone colpite da meningite

 Sono fuori pericolo le tre persone colpite da meningite e ricoverate nelle ultime due settimane nel reparto malattie infettive dell'ospedale dell'Aquila. Si tratta di due pazienti della provincia dell'Aquila e di una terzo residente nel Lazio. In uno dei pazienti e' stata riscontrata la forma del meningococco che e' contagiosa. Insieme alle condizioni di salute, la Asl provinciale aquilana rende noto che non ci sono allarmi e rischi di epidemia. I medici del reparto, diretto dal dottor Alessandro Grimaldi, grazie alla diagnosi precoce, sono riusciti "a individuare in tempi brevissimi l'agente patogeno". Il fattore tempo e' decisivo soprattutto per la forma del meningococco che, se non trattato immediatamente, puo' portare alla morte nel giro di 48-72 ore. La rapida somministrazione di una terapia antibiotica appropriata puo' salvare la vita dei pazienti. Gli specialisti precisano che gli ultimi casi di meningite non costituiscono motivo di preoccupazione. "Il fatto che ci siano stati tre casi in quindi giorni - spiega Grimaldi - e' solo una sfortunata coincidenza che non desta allarme poiche' non c'e' alcun rischio di epidemia". Del resto, nel corso dell'anno vi sono lunghi periodi in cui non si registrano casi, un andamento fisiologico che fa parte delle normali dinamiche di manifestazione della patologia. L'invito dei medici, soprattutto ai giovani che viaggiano, e' fare la vaccinazione (che e' gratuita), una misura preventiva assai importante soprattutto per il meningococco. 

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Pescara, pusher ai domiciliari spara a clienti

Qualche giorno fa aveva accoltellato un senegalese che stava acquistando droga, ieri invece ha sparato dal balcone contro l'auto di altri due clienti, ferendoli. Protagonista dell'episodio e' un 28enne di Pescara che era agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida per la vicenda dell'accoltellamento. Misura cautelare di cui stava gia' beneficiando per un fatto risalente all'ottobre 2018. Il giovane ora e' finito in carcere con le accuse di tentato duplice omicidio e detenzione illegale di arma comune da sparo e del relativo munizionamento. I feriti, due fratelli romeni di 26 e 28 anni, sono stati medicati in ospedale e poi dimessi con prognosi di 15 e 20 giorni. Il fatto e' accaduto ieri sera verso le 23. I due romeni sono andati a casa dello spacciatore, residente nelle palazzine di edilizia popolare del complesso conosciuto come 'ferro di cavallo', per acquistare droga. Al culmine di una discussione per futili motivi, il 28enne ha colpito uno dei due con pugni e calci, spingendolo per le scale. L'altro romeno allora e' intervento, dando un pugno allo spacciatore. Subito dopo i due sono fuggiti con l'auto, ma sono stati raggiunti dai colpi di arma da fuoco sparati dal 28enne. Entrambi feriti, sono riusciti a scappare e a raggiungere il pronto soccorso. Dopo la segnalazione, la squadra volante ha raggiunto l'abitazione dello spacciatore. Alla vista degli agenti, il 28enne, piuttosto agitato, ha tentato di sbarazzarsi di alcuni bossoli, poi recuperati, lanciandoli sul piazzale sottostante. Sul posto poi sono arrivati anche squadra Mobile e polizia scientifica, guardia di finanza, polizia municipale, vigili del fuoco e carabinieri. Sono state repertate diverse tracce ematiche sia in casa del 28enne sia lungo le scale che dalla sua abitazione portano all'esterno dello stabile. Inoltre, sul piazzale, in direzione del balcone del giovane, sono stati trovati e sequestrati quattro bossoli calibro 9 e una cartuccia inesplosa dello stesso calibro, mentre sul balcone sono stati recuperati altri sette bossoli, sempre calibro 9. Nonostante la perquisizione e le ricerche, l'arma non e' stata ancora trovata

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Danneggia i quadri dei voti in una bacheca della scuola nel pescarese

 A Penne, nel Liceo Scientifico Luca Da Penne, personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Penne e' intervenuto e ha identificato un giovane di 24 anni del posto - che non e' studente dell'istituto - che aveva danneggiato i quadri degli scrutini e dei voti degli esami, mediante l'uso di un pennarello, con scritte diffamatorie nei confronti di alcuni insegnanti e disegni osceni. I responsabili saranno denunciati per il reato di danneggiamento aggravato.

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