Cronaca

Lupo morto sulla strada statale 17 nei pressi di Pettorano sul Gizio

Un lupo è stato ritrovato morto dai Carabinieri Forestali di Sulmona, lungo la Statale 17, nelle vicinanze di Pettorano sul Gizio. I militari, coordinati dal Luogotenente Roberto Tirino, indagano per accertare le cause. Il lupo potrebbe essere morto sul colpo, investito da un'autovettura oppure potrebbe essere stato vittima di un atto di bracconaggio. Queste le due ipotesi al vaglio dei Carabinieri Forestali. Intanto è stato attivato il protocollo che prevede l'intervento del servizio veterinario di L'Aquila. 

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Intitolato il centro sociale di via Volpe a Vittorio De Zelis

Emozione e partecipazione alla cerimonia di inaugurazione del nuovo centro sociale per anziani di via Volpe. La sede che va a sostituire il centro di via Antonelli è stata intitolata a “Vittorio De Zelis, maestro ebanista e benefattore”.

«Mi fa un grande piacere vedere così tanto entusiasmo – ha dichiarato il sindaco Francesco Maragno -. Vittorio De Zelis è un montesilvanese che ha fatto la storia di questa città. Questa intitolazione vuole essere un omaggio ad un cittadino che ha contribuito allo sviluppo del commercio cittadino con la sua arte. Queste piccole cerimonie contribuiscono a fortificare quel senso di appartenenza ad una comunità che talvolta perdiamo di vista».

«Abbiamo voluto - spiega l’assessore alla Terza Età, Maria Rosaria Parlione - mettere in atto un progetto di riorganizzazione dei centri sociali della città con una duplice finalità: da una parte offrire agli utenti sedi confortevoli e adeguate alle loro esigenze e dall’altro lato razionalizzare le risorse e le spese a carico del Comune. Abbiamo scelto due nuove sedi, in via Volpe e via Marrone, scegliendo di intitolare questi luoghi di aggregazione ai due illustri concittadini».

«Vogliamo ringraziare l’Amministrazione - ha affermato il nipote Vittorio De Zelis - per questa scelta. E’ un grande onore per la nostra famiglia sapere che il luogo dove un tempo lavorava Vittorio De Zelis è ora divenuto centro di aggregazione per gli anziani. Con orgoglio la nostra famiglia sta proseguendo nel solco del lavoro iniziato da lui, portando avanti la sua attività. Un ultimo grazie va infine a mia cugina, Luana Di Loreto che si è occupata di tutta la ricostruzione storica e la ricerca dei documenti».

Nato a Montesilvano Colle il 10 Agosto 1911, erede di una lunga e nobile stirpe di falegnami, la sua storia e quella della sua famiglia è indissolubilmente legata con la storia di Montesilvano fin dai suoi albori. Quarto di sette figli, muove i suoi primi passi nella falegnameria paterna dove apprende le tecniche e i segreti di bottega. Già dal 1928, nonostante la sua giovanissima età, Vittorio è un falegname rifinito, conosciuto e stimato da tutti. Diplomato Maestro Ebanista presso la Scuola D'Arte di Penne, inizia la sua attività insieme al fratello Toni nel nascente centro di Montesilvano Spiaggia, dove ancora oggi ha sede il mobilificio De Zelis. Intuite le potenzialità della produzione in serie, dell'industria e della capacità di commercializzazione del prodotto, Vittorio effettua una serie di viaggi nel Nord Italia per studiare le migliori linee produttive. Le sue idee suscitano la curiosità di alcuni banchieri, che chiedono di entrare in società con la Ditta F.lli De Zelis, nel frattempo già impostasi sul mercato, consolidando il successo negli anni a venire. Con l’arrivo della seconda guerra mondiale, Vittorio si dà molto da fare in opere di carità e solidarietà donando cibo e vestiario ai più bisognosi. Provvedeva personalmente a far avere degna sepoltura alle persone meno abbienti. Nella primavera del 1944 il mobilificio De Zelis viene ridotto in macerie dai bombardamenti e i macchinari distrutti. Alla fine del conflitto, nel 1946, insieme al fratello Toni rifonda l'impresa “Fratelli De Zelis, Mobili e Serramenti” e in poco tempo l'attività riparte con l'aggiunta del fratello Raffaele. Negli anni '60, va in pensione cedendo le redini dell'attività ai figli Rosanna e Ludovico. Grande appassionato di sport, prima di morire nel 1979, negli ultimi anni di vita è stato Presidente onorario della gara ciclistica internazionale per Dilettanti di 1^ e 2^ serie “Trofeo Mobilificio De Zelis”, svoltasi a Montesilvano per ben 8 edizioni.

Alla cerimonia ha preso parte don Nando Pallini della Parrocchia di Sant’Antonio di Padova per la benedizione. La manifestazione è stata allietata dalla banda di Ripa Teatina, Associazione Monteverde.

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La Finanza sequestra 100.000 accessori per la telefonia

Erano privi delle prescritte certificazioni in materia di sicurezza dei materiali e non avevano indicazioni su origine e provenienza. Così la Guardia di Finanza di Pescara ha sequestrato circa 100.000 prodotti della categoria accessori per la telefonia fra cui i nuovi "POP SOCKET", un pomello in plastica e metallo che si applica sul retro dei cellulari per consentire una migliore presa del telefono tale da rendere più agevole fare foto, filmati amatoriali e, soprattutto, selfie. Il sequestro è avvenuto nell'ultimo mese durante controlli in esercizi commerciali gestiti da extracomunitari. I distributori della merce sono risultati essere Campania e nel Lazio e di segnalare alle Camere di Commercio di Pescara, Roma e Napoli sei persone, per violazioni amministrative, con sanzioni per oltre 150.000 euro, nonché di denunciare due cittadini extracomunitari per frode nell'esercizio del commercio. Oltre 150.000 euro il valore, alla vendita, della merce sequestrata.

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L’Aquila ricorda il terremoto del 2009

L'Aquila si è fermata alle 3 e 32 per ricordare il terremoto, per ravvivare la memoria dei suoi 309 morti. A nove anni dalla tragedia dell'Aquila non si sono attenuati dolore e commozione, sentimenti che hanno segnato i cuori fin dalla fiaccolata che, secondo alcune stime, ha richiamato circa 5mila persone. Si guarda già al decimo anniversario per il quale sono annunciate novità tese a rinnovare il ricordo di una tragedia che ha segnato un intero territorio. Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha parlato della formazione di un comitato "di personalità di alto profilo". "L'ho comunicato ai familiari delle vittime. Nei prossimi giorni ci attiveremo", ha spiegato Biondi. Il presidente del consiglio comunale, Roberto Tinari, ha reso noto che a breve nominerà una commissione, nella quale inserire anche ex sindaci, per ricostruire storicamente il terremoto. Tinari ha inoltre spiegato che si impegnerà per sbloccare il progetto del parco della memoria in piazzale Paoli, finanziato con due milioni di euro ma fermo alla progettazione anche per la raccolta di firme contrarie. "Non si può dopo nove anni non avere un luogo della memoria", ha detto Antonietta Centofanti, presidente del comitato vittime Casa dello Studente. Dopo la mezzanotte, nel piazzale è stata deposta una corona di fiori, cerimonia seguita dalla lettura dei nomi delle vittime alla Villa Comunale dove, novità di quest'anno, è arrivato il corteo partito da via XX settembre. Durante l'omelia nel corso della Santa Messa celebrata nella chiesa San Giuseppe Artigiano nella notte, l'arcivescovo Giuseppe Petrocchi ha auspicato la ricostruzione delle coscienze e delle anime con amore e solidarietà. Presenti al corteo anche i familiari delle vittime di Viareggio e Rigopiano. Oggi all'Aquila lutto cittadino e bandiere a mezz'asta sugli edifici pubblici. Molto sentiti i commenti delle personalità intervenute. "Provo un sentimento di vicinanza, di dolore, perché quell'evento, così come gli eventi successivi, ha segnato i cuori degli italiani e soprattutto i nostri", ha detto il capo della Protezione Civile nazionale, Angelo Borrelli, prima della partenza della fiaccolata.

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Gasdotto Snam, il sindaco di Sulmona ribadisce il suo no

"La nostra battaglia va avanti su tutti i fronti contro l'accelerazione del Governo e contro il prosieguo a testa bassa dei dipartimenti ministeriali e della Snam sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di compressione". Così il sindaco di Sulmona Annamaria Casini alla fine dell'incontro che si è tenuto a Roma alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Ho ribadito con forza la contrarietà convinta alla centrale e al metanodotto, evidenziando le criticità di questo progetto Snam e le ragioni del no di un vasto territorio montano a rischio sismico, che ho inserito in un documento scritto chiedendo di allegarlo al verbale". Dopo l'intervento del sottosegretario regionale Mario Mazzocca che ha argomentato le posizioni di contrarietà al progetto Snam, gli amministratori abruzzesi presenti hanno sostenuto il diniego alla dannosa opera. Nelle tre ore di incontro i tecnici ministeriali hanno precisato che si è trattato di una riunione tesa a capire i margini di superamento del dissenso.

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Ortona, scoperti rifiuti pericolosi in area di pregio

Cumuli di rifiuti, anche pericolosi, accumulati in un'area di circa 3.500 metri quadrati in località Peticcio, in prevalenza provenienti dal settore edilizio e miscelati a terre e rocce. L'area è di particolare pregio ambientale lungo la fascia costiera. I rifiuti sono stati scoperti dai Carabinieri Forestali di Ortona. L'area è stata posta sotto sequestro. Oltre quattromila i metri cubi di rifiuti scaricati e tombati nell'area.
Il quantitativo, su un sito in forte pendenza, ha reso instabile il versante con potenziali pericoli per l'incolumità pubblica. Il proprietario del terreno è stato denunciato per deturpamento delle bellezze naturali, violazione del testo unico ambientale e del codice dei beni culturali. Si indaga sulla provenienza dei rifiuti.

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Banda del buco in azione in un deposito di computer tra Pescara e San Giovanni Teatino

Ladri in azione nella notte di Pasqua in un magazzino di computer in via Aterno, tra Pescara e San Giovanni Teatino. Secondo le prime rilevazioni degli investigatori i ladri sono entrati nel capannone attraverso il vano caldaia e dopo aver praticato due fori nelle pareti di altrettanti locali che portano al deposito. L'impianto di allarme del deposito di computer, che è collegato con l'abitazione del proprietario, che ha un negozio di computer a Pescara, è scattato intorno a mezzanotte ed è stato lui stesso a richiedere l'intervento della polizia. Le immagini delle telecamere presenti nella zona potrebbero essere utili per cercare di individuare i ladri che verosimilmente sono arrivati e si sono allontanati a bordo di un automezzo.

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Bisenti, furgone in fiamme e danni anche alla piazza

L'incendio a Bisenti di un furgone ha provocato l'esplosione di una bombola del gas. Il mezzo si trovava nei pressi di una scuola per l'effettuazione di lavori sulle linee elettriche per conto dell'Enel, era completamente avvolto dalle fiamme. L'incendio del furgone ha provocato anche lo scoppio di una bombola di GPL, che si trovava a bordo del mezzo insieme ad attrezzature e utensili di lavoro. Le fiamme si sono estese anche ad una Fiat Stilo parcheggiata nelle vicinanze. Lo scoppio della bombola di GPL ha provocato la rottura dei vetri di alcune finestre della vicina scuola elementare, oltre al danneggiamento di un palo dell'illuminazione pubblica e di una pozione della pavimentazione della piazza. 

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Incidente mortale al Lido Riccio di Ortona

Incidente mortale al Lido Riccio di Ortona. Un motociclista ha perso la vita lungo la Statale 16. Inutili i soccorsi giunti sul posto. La vittima è Andrea Verna, 39 anni, che si è schiantato con la sua moto contro un palo della luce. L'incidente si è verificato intorno alle 17.30 sulla Statale 16, al Lido Riccio. Le cause sono ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Ortona.

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Sulmona, 10 mila in piazza per la Madonna che scappa

Oltre diecimila hanno assistito alla 'Madonna che scappa in piazza' a Sulmona. Fedeli e turisti non hanno rinunciato ad assistere alla corsa della Madonna verso il Cristo Risorto. Una corsa perfetta, con la statua della Madonna condotta magistralmente da Andrea Rapone, alla prima esperienza come guida, e da Vincenzo Valentini, Fabrizio Centracchio, Fabrizio Litigante e Domenico Giovannucci, componenti della quadriglia. Il manto nero è caduto in modo impeccabile all'altezza del fontanone, lasciando il posto all'abito verde, segno di speranza e rinascita. Fino a qualche anno fa la corsa era legata ai ritmi della vita contadina: dal suo andamento le famiglie traevano presagi sull'andamento dell'anno agricolo e possibili calamità naturali.

 

immagine di repertorio

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