Cronaca

Ludopatie, Azzardopoli: una sfida in comune. A Pescara iniziativa dell’Anci

ANCI Abruzzo e Regione Abruzzo stanno lavorando insieme nel Piano GAP per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno lotta al gioco d'azzardo, una dipendenza grave e sempre più diffusa che coinvolge sempre più spesso anche i minorenni.

La diffusione del fenomeno è monitorata dall'ultima indagine Ipsad  in cui risulta che il 43 per cento della popolazione di 15-64 anni, che corrisponde a quasi 17 milioni di persone, ha giocato almeno una volta somme di denaro: questo ci dà una chiara idea della popolarità del gioco d'azzardo. Negli ultimi 20 anni, infatti, le nuove tipologie di gioco e le modalità di accesso si sono moltiplicate e diversificate trasformando di fatto la disponibilità, l'accessibilità e il panorama del gioco d'azzardo. Infatti, il gioco d'azzardo coinvolge oggi quote sempre più ampie di persone, compresi i minorenni. Secondo lo studio Espad sono circa un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato somme di denaro almeno una volta negli ultimi 12 mesi. 

Nel 2017 il volume complessivo di gioco legale in Abruzzo è stato di 2,7 miliardi di euro, corrispondenti al 3% dell’ammontare complessivamente giocato in Italia (101,7 miliardi). Il dato fa riferimento sia al gioco distribuito su rete fisica (quasi 2 miliardi di euro, corrispondenti al 73% del volume totale) sia a quello distribuito su rete telematica, definito anche gioco online (724 milioni di euro, corrispondenti al 27% del volume totale). Nel 2017, in media ogni residente in Abruzzo ha giocato 2.035 euro, un dato più alto rispetto a quello nazionale (1.678 euro).

"In Abruzzo è in corso una indagine CNR finanziata dal piano GAP ed il convegno che stiamo promuovendo - dichiara il Presidente ANCI Abruzzo Luciano Lapenna - sarà l'occasione per avere un quadro dettagliato, Comune per Comune, ed aggiornato della situazione nella nostra Regione e  prime indicazioni operative  su strumenti amministrativi che possono essere messi in campo ricorrendo alle esperienze della Toscana di buone prassi."

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Incidente mortale con un ciclomotore, condannato automobilista

Un anno e tre mesi di reclusione e risarcimento dei danni alla parte civile in separato giudizio. E' la condanna inflitta oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino a un uomo di 73 anni di San Giovanni Teatino. L'uomo era finito sotto processo per l'incidente costato la vita a Dylan Tumini, un ragazzo che all'epoca dei fatti aveva 15 anni, e che mori' dopo undici giorni trascorsi nel reparto di Rianimazione dell'ospedale dell'Aquila dove era stato ricoverato a causa delle gravissime lesioni riportate nello scontro fra il suo ciclomotore e l'auto condotta dal 73enne, un'Alfa Romeo 155 lungo la Statale 16 a Ortona. L'incidente si verifico' il 24 gennaio del 2011. Secondo l'accusa l'uomo nell'affrontare una curva sinistrorsa, fini' con invadere parzialmente la carreggiata opposta scontrandosi con il ciclomotore Piaggio condotto da Tumini. Il pm Luisa Bertini aveva chiesto per l'uomo la condanna a due anni. Il giudice ha anche disposto la sospensione della patente per un anno e tre mesi

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Giovane mamma muore in un incidente stradale nell’Aquilano

Una donna di 32 anni, Serena Durastante, madre di due figli, ha perso la vita mentre andava a lavoro. La sua auto si e' scontrata con un'altra mentre stava andando a lavorare in una casa di riposo nel comune di Barete, dove svolgeva le mansioni di operatrice socio sanitaria. La 32enne e' morta sul colpo ed inutili sono stati i soccorsi del 118. L'incidente è avvenuto intorno alle 5 ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto lungo la Statale 260 Picente, tra i comuni di Pizzoli e Cagnano Amiterno, alla periferia ovest del capoluogo. Nonostante il tempestivo arrivo sul posto del personale medico del 118 e dei vigili del fuoco, per la ragazza non c'e' stato nulla da fare.

Il 22enne di Montereale che alla guida dell'altra macchina e' stato trasferito al Pronto soccorso per le cure del caso ed è stato poi arrestato con l'accusa di omicidio stradale. L'arresto e' scattato perche' dagli esami e' emerso un tasso alcolemico fuori dalla norma, secondo quanto si e' appreso da fonti investigative. La misura e' stata eseguita direttamente dai carabinieri nell'ospedale San Salvatore dell'Aquila dove il 22enne e' ricoverato per i traumi riportati nel tragico incidente che comunque non hanno determinato una situazione di pericolo di vita. Il giovane e' piantonato dai carabinieri, non e' stato ancora ascoltato per le sue condizioni di salute. Nei prossimi giorni e' prevista l'udienza di convalida dell'arresto. Le indagini dei carabinieri proseguono per stabilire cause e dinamica.

 "Il mio assistito e' giovane studente universitario di ingegneria, non e' il classico alcolista che beve e si mette alla guida. Non e' dedito all'uso di alcol. Aveva partecipato ad una festa nel comune di Pizzoli e nella sera in cui gli e' capitato di alzare un po' di piu' il gomito e' accaduta la tragedia". Cosi' l'avvocato Rosario Panebianco, legale del 22enne, arrestato con l'accusa di omicidio stradale dopo il tragico frontale che si e' verificato all'alba sulla Statale 260 Picente, tra i comuni di Pizzoli e Cagnano Amiterno nell'Aquilano, nel quale ha perso la vita la giovane mamma Serena Durastante. Il legale aquilano parla con grande cautela e con parole dai toni ed i contenuti molto misurati "per la morte della giovane mamma", nella consapevolezza che sul suo assistito gravano accuse molto pesanti e responsabilita', non solo penali, per il tasso alcolemico nettamente fuorilegge rilevato dalle analisi. Proprio lo stato di ebbrezza ha fatto scattare automaticamente l'arresto.

"I genitori sono affranti per la scomparsa della giovane che lascia due figli - spiega ancora il legale -. Il mio assistito non ricorda granche', ricorda l'autovettura della vittima e che la sua auto si e' girata piu' volte su se stessa e che l'incidente e' successo dopo che aveva accompagnato a casa la sua fidanzata".

Il legale non ha ancora visto il suo assistito ricoverato per i traumi riportati in ospedale all'Aquila, dove e' piantonato, e preso visione degli atti. "Vediamo un po' quando avremo i rilievi, e' evidente che le due macchine si sono toccate ma non abbiamo informazioni particolari" conclude l'avvocato che attende la comunicazione per l'udienza di convalida dell'arresto che deve svolgersi entro martedi' prossimo.

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Pescara, aperto il mercato etnico nella zona della stazione ferroviaria

Inaugurato il Mercato Etnico e dell’Integrazione con la presenza del sindaco Marco Alessandrini, dell’ambasciatore senegalese S.E. Mamadou Saliou Diouf, del console per l’Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna Tullio Galluzzi, del vescovo della Diocesi di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, dell’imam della comunità senegalese Faye Dame, dei rappresentanti dell’esecutivo e della maggioranza, di quelli delle associazioni e sigle in sinergia con le quali nasce la manifestazione: Cgil Pescara, Alis, l’Associazione dei Lavoratori Immigrati Senegalesi Fondazione Caritas, Arci, On the Road, Anpi, Movimentazioni, Pepe Collettivo, Rete Oltre il Ponte, Artisti per il Matta.

Dopo i saluti delle autorità presenti si è proceduto ad un simbolico taglio del nastro e a seguire la visita all’interno della struttura che comincerà le operazioni di vendita nei prossimi giorni, una volta definite le procedure di consegna degli spazi a tutti gli assegnatari. La festa è stata accompagnata dalle note del cantante senegalese Pap Kan e dalla band Kinky People, Bob Marley Tribute. Uno speciale ringraziamento a Coché Tome, street artist senegalese che ha lavorato a Pescara quale volontario di un progetto di Servizio di Volontariato Europeo Ersamus + ed è diventato uno degli esempi diretti dell’accoglienza e  dell’integrazione culturale.

“Pescara, città dei ponti, città tradizionalmente vocata alla solidarietà e alla relazionalità sociale e commerciale, celebra oggi l’avvio del mercatino etnico e dell’integrazione, che da utopia è divenuto realtà per favorire politiche di coesione sociale, che contrastino la cieca logica degli steccati – così il sindaco Marco Alessandrini-. I processi di integrazione hanno un solo chiaro presupposto, il rispetto delle regole comuni, proprio il rispetto di quelle regole che hanno portato questa Amministrazione, unici in decenni di graduale devianza, a porre fine alla diffusa situazione di illegalità cui era giunto il precedente mercato, con stravolgimenti, ampliamenti ingiustificati e non legittimati in alcun modo dalle norme. Ci siamo messi in cammino, individuando un’area idonea in coerenza con le determinazioni del Consiglio comunale per localizzare il nuovo mercato, svolgendo un bando di gara - pubblico e dunque aperto a tutti senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali - per l’assegnazione degli stalli, con una puntuale verifica della regolarità amministrativa delle posizioni degli esercenti commerciali.Tutto ciò è stato fatto e siamo arrivati a questa giornata, per dare una risposta concreta al tema della coesione sociale di quanti hanno sempre rispettato le regole e si sono integrati al punto da far diventare l’Italia la propria patria e Pescara la propria città e qui far crescere figli e progetti di vita”.

“Voglio ringraziare il sindaco e tutte le autorità presenti qui, la popolazione di Pescara e tutte le associazioni – così l’ambasciatore Mamadou Saliou Diouf– Dopo tre anni di attesa questo mercato è finalmente arrivato, siamo anche consapevoli che porterà fortuna la pioggia che ci ha accolto. Ringrazio particolarmente il sindaco a nome del Presidente della Repubblica del Senegal e della popolazione senegalese, perché appena sono arrivato in Italia lui è stato la prima autorità che ho incontrato e dalle parole che lui mi ha detto ho visto che è una persona che dice le cose che fa e fa le cose che dice. Ringrazio la popolazione di Pescara perché ci ha dato questa opportunità di integrazione, perché dare un luogo di lavoro dignitoso non può essere che un segno positivo di integrazione. Prego perché questo sia di esempio per tutte le altre città d’Italia e un valore aggiunto per le comunità straniere e per la popolazione italiana. Questa è una prova, dobbiamo dimostrare come sappiamo conservare una cosa preziosa, dimostrando che siamo in grado di farlo, rispettando le leggi del Paese che ci ospita”.

“Ora c’è questa nuova realtà, un luogo di integrazione – così il vescovo monsignor Valentinetti-  ma sicuramente un luogo di legalità, perché finalmente tutto questo diventa possibile, legale, verificabile e fa superare quella brutta realtà che sta attanagliando il cuore di tanti, la paura. Una paura di tutti, degli altri, del diverso, specie se ha un colore diverso dal mio. Bene, un mondo , un continente, un Paese, una città, un quartiere, un condominio fondato sulla paura prima o poi cade e si divide, una realtà dove vige dall’amore trasforma la paura in gioia e questa è una serata di gioia”.

“Saluto tutti, che la pace sia con tutti – apre l’Imam Faye Dame– La pace sia sulla città e sul sindaco, che ringraziamo, insieme alle altre autorità e tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata. Le nostre comunità sono unite, ringraziamo perché chi ci ha fatto del bene deve essere ringraziato pubblicamente: ciò che hanno promesso lo hanno concretizzato. Oggi è una giornata molto significativa per la comunità senegalese e per tutti coloro che saranno nel mercato. Il passato è passato, il futuro lo scriveremo insieme e sarà diverso”.

“Siamo onorati per questa festa – così Bira Ndiaye per Alis, l’associazione senegalese - oggi siamo molto grati di essere qui a parlare di questo mercatino finalmente realizzato. Sono stati tre anni di attesa, difficili, un percorso lungo e complesso che grazie alla giunta comunale di Pescara siamo riusciti a portare positivamente a termine. Il nostro discorso oggi è un discorso di ringraziamenti, partendo dal sindaco che ci ha creduto fino in fondo e ha reso possibile questo mercatino, toccando tutti quanti coloro che ci hanno aiutato in questa conquista, in particolare la Cgil. Ai ragazzi voglio dire che il Comune ci ha dato tanto, è un gioiello, questo è un luogo di integrazione e aspettiamo tutta la popolazione pescarese per farci conoscere meglio, perché anche questo è segno di integrazione”.

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Cocaina nel b & b, fermati a Montesilvano

Due albanesi di 33 e 20 anni sono stati arrestati dalla Polizia che ha scoperto che i due avevano nascosto tre etti e mezzo di cocainanascosti in un B&B di Montesilvano. I due erano stati fermati nella tarda serata di ieri, dagli uomini della sezione "antidroga" della Squadra Mobile della Questura di Pescara che si erano appostati nei pressi di un B&B di Montesilvano, dove il 33enne si era stabilito da qualche giorno. Hanno cosi' scoperto che i due albanesi nascondevano nel cortile esterno della struttura, ben occultati dietro alcune mattonelle poggiate alla base di una recinzione in muratura, circa 3 etti e mezzo di cocaina. Gli agenti hanno cosi' osservato i movimenti dei due, uscendo allo scoperto quando, a seguito di una telefonata, e' stato chiaro come fosse imminente una consegna ad un acquirente, non identificato. 

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Pizzerie e pasticcerie, via libera a tavolini e sedie

«Vale dunque il principio, di carattere generale, secondo cui negli esercizi di vicinato, allorché legittimati alla vendita di prodotti appartenenti al settore merceologico alimentare, è ammesso il consumo sul posto di prodotti di gastronomia, purché in assenza del servizio "assistito" di somministrazione». Una importante sentenza del Consiglio di Stato, e diffusa dalla Cna, è destinata a modificare profondamente le abitudini di consumo dei prodotti alimentari all'interno di piccoli laboratori artigianali (pizzerie, panifici, pasticcerie, paninoteche) ed i loro rapporti con le amministrazioni locali, in materia di occupazione di suolo pubblico: "in sostanza, non potrà essere più impedito di piazzare tavolini e sedie, anche all'esterno di questi esercizi, a condizione che non sia previsto il servizio, permettendo così il consumo sul posto" si legge nella nota.

La decisione, datata 8 aprile scorso, e scaturita da una vicenda consumata nel Comune di Roma, è però adesso destinata adesso a "fare scuola" anche in Abruzzo: CNA Turismo e Commercio, per bocca del presidente e del responsabile regionale Vincenzo Vitale e Gabriele Marchese, promette dunque di inviare al più presto una nota ai primi cittadini abruzzesi ed all'associazione del Comuni, l'Anci, per chiedere la modifica di quei regolamenti cittadini che ancora impediscano, o limitino di fatto, l'uso di questa possibilità. Cui invece il massimo organo di giustizia amministrativa ha dato di fatto il via libera.

I supremi giudici amministrativi precisano ulteriormente il loro pensiero in un passaggio successivo della sentenza di inizio aprile: «Deve pertanto concludersi che in assenza di un vero e proprio servizio al tavolo da parte di personale impiegato nel locale, il mero consumo in loco del prodotto acquistato, sia pure servendosi materialmente di suppellettili e arredi, anche dedicati, presenti nell'esercizio commerciale (ossia, in primis, tavoli e sedie, ma a rigore anche tovaglioli e stoviglie, la cui generale messa a disposizione per uso autonomo e diretto di per sé non integra un servizio di assistenza al tavolo, ben potendo essere utilizzati anche dagli acquirenti che decidano di non fermarsi nel locale) non comporta un superamento dei limiti di esercizio dell'attività di vicinato».

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Morto in ospedale a Pescara durante un esame, fatale un infarto massivo

E' stato un infarto miocardico acuto massivo a causare il decesso di un uomo di 66 anni, di Citta' Sant'Angelo, morto martedi' scorso, nel reparto di gastroenterologia dell'ospedale di Pescara, mentre si stava sottoponendo ad una colonscopia. E' quanto emerso dall'autopsia, eseguita dal medico legale Cristian D'Ovidio, e disposta dal pm Luca Sciarretta, che per questa vicenda ha iscritto sul registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, i nominativi di cinque medici. L'uomo - secondo quanto appreso dalle agenzie di stampa - sulla base di quanto emerso nel corso dell'esame autoptico, aveva un problema coronarico pregresso che non avrebbe avuto nulla a che vedere con la colonscopia alla quale si era dovuto sottoporre nei giorni scorsi. Era stato operato, qualche mese prima, per una problematica seria, che aveva reso necessario effettuare piu' volte questo tipo di esami diagnostici

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Un PON coinvolgente ed efficace sulla disabilità, con gli studenti della scuola di via Vitello d’oro

«Grazie per averci regalato emozioni», «Disabilità significa difficoltà in determinati ambienti e circostanze. Tutti siamo diversi perché siamo unici», «Abbiamo capito che non dobbiamo discriminare», «Abbiamo capito quanto è importante aiutare il nostro compagno disabile». Sono alcune frasi di scolari di quarta elementare. E sono la prova di un successo niente affatto scontato: un progetto a favore della legalità che ha incluso due incontri con Claudio Ferrante, responsabile dell’ufficio DisAbili del Comune di Montesilvano.

Commoventi, poi, le frasi che i bambini hanno dedicato a Ferrante: «Siamo tristi perché è l’ultimo giorno che stai con noi ma il tuo insegnamento non lo dimenticheremo», «Grazie maestro Claudio sarai sempre nel nostro cuore», «La tua lezione ci ha commosso tanto, grazie per averci regalato sentimenti ed emozioni».

Il progetto PON, «Protagonisti della Legalità», scritto con cuore, passione e preparazione, è stato realizzato dalle docenti Patrizia Carlucci e Cristina Lorenzetti della scuola elementare di via Vitello d’oro, diretta da Roberto Chiavaroli.

«Sono iniziative che, come amministrazione, abbiamo sempre promosso con convizione», dice l’assessore alla Disabilità, «E non avevo dubbi che sarebbe stato un successo. Siamo molto soddisfatti che il nostro ufficio DisAbili, primo Comune d’Italia ad averlo istituito, riesca a diffondere questi messaggi di solidarietà e di comprensione dei diritti di tutti».

«Quello che è accaduto alla scuola via Vitello d’oro con i ragazzi delle classi 4 A e 4 B è stato qualcosa di magico», dice Ferrante, «lavorando su tematiche che riguardano i valori e le barriere culturali, i ragazzi hanno regalato a tutti noi perle di saggezza di maturità, di consapevolezza. Nel giro di qualche ora trascorsa insieme, i ragazzi hanno perfettamente recepito il significato di concetti difficili come: classificazione dell’altro, del pregiudizio, della ricchezza della diversità, dell’empatia, della disabilità, della solidarietà delle regole, diventando subito tutti sentinelle della civiltà».

«Il responsabile dell’ufficio DisAbili del Comune di Montesilvano», spiegano le docenti Carlucci e Lorenzetti, «è riuscito a coinvolgere gli alunni, che hanno mostrato grande interesse e partecipazione e ha creato un clima motivante al punto da suscitare commozione nei bambini e nelle  insegnanti. Noi insegnanti e i nostri alunni siamo stati felici di aver vissuto momenti tanto autentici e ringraziamo anche i genitori che, in seguito a questa esperienza, hanno saputo rafforzare nei loro figli sentimenti così profondi».

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Studenti dell’Aterno-Manthonè a caccia di plastica sulla spiaggia di Pescara

Ieri mattina nell’aula magna dell’Istituto tecnico Aterno-Manthonè, diretto dalla preside Antonella Sanvitale, si è tenuto un incontro sul tema “I danni della plastica sulla salute e sull’ambiente” organizzato dall’istituto in collaborazione con il Kiwanis Pescara Castellammare, presieduto da Antonio Sorrentino, e la Direzione marittima di Pescara.

Interessanti gli interventi dei relatori: Omar D’Incecco, della delegazione Abruzzo Marevivo, Chiara Profico, del Centro studi cetacei di Pescara, il capitano di vascello Donato De Carolis, comandante della Direzione marittima di Pescara, e Allegra Agamennone, tenente di vascello, Mariarenata Di Giuseppe, avvocato e Leonardo Pantalone, docente, componenti del comitato scientifico del progetto.

Una settimana fa tre classi dell’Aterno-Manthonè, con alcuni membri del Kiwanis e della Direzione marittima hanno bonificato dai rifiuti di plastica, l’arenile intorno a Fosso Vallelunga nei pressi del Villaggio Alcione di Pescara.

Giornata di volontariato istruttiva e impegnativa per gli studenti, che, coadiuvati dai docenti  Antonietta Di Clemente e Leonardo Pantalone, hanno svolto una utile opera sociale, a sostegno e preservazione dell’ambiente.

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Pescara, torna la vigilanza nell’area di risulta

Torna per tre mesi, il servizio di vigilanza notturna nell'area di risulta e nei relativi parcheggi, dopo la sperimentazione andata avanti con buoni risultati nei mesi scorsi. Ad aggiudicarsi il servizio e' stata la societa' Daga Security. I vigilantes armati opereranno con tre veicoli, nelle tre aree di sosta - parcheggio principale, terminal bus e zona Bingo - per garantire la sicurezza percepita dei cittadini, con compiti di sorveglianza e segnalazione di eventuali reati alle tradizionali forze di polizia. La Daga operera' da domani fino a meta' luglio, dalle 19 all'una di notte, dalla domenica al giovedi', e dalle 19 alle 3 del mattino, il venerdi' e il sabato. L'obiettivo e' quello di contrastare la presenza dei parcheggiatori abusivi e fenomeni di microcriminalita', garantendo, dopo il calare del sole, la sicurezza e la tranquillita' di chi lascia l'auto nell'area di risulta. Stamani il servizio e' stato presentato in conferenza stampa in Comune. Presenti il sindaco, Marco Alessandrini, l'assessore alla Mobilita', Marco Presutti, il capogruppo Pd, Emilio Longhi, il dirigente comunale del Settore Lavori Pubblici e Mobilita', Giuliano Rossi, il responsabile e il direttore operativo di Daga, Luigi Azzaro e Federico Roganti. Azzaro ha parlato del servizio come la "concretizzazione del concetto di sicurezza partecipata, attuata secondo i criteri della sicurezza sussidiaria e complementare previsti dalla legge. Daga - ha detto - attuera' criteri operativi che la renderanno il 'terzo occhio' delle autorita' di pubblica sicurezza. In caso di problemi, il primo intervento verra' effettuato dai nostri uomini che, contestualmente, nell'immediatezza, allerteranno le forze dell'ordine". A proposito delle risorse - il servizio ha un costo di 36mila euro - Longhi ha spiegato che "dopo la prima proposta in via sperimentale, abbiamo messo in bilancio le somme necessarie per ripetere quell'esperienza, che ha dato buoni risultati. Abbiamo cambiato leggermente gli orari - ha aggiunto - perche' si va incontro all'estate. L'obiettivo e' garantire una maggiore serenita' degli utenti, visto che e' migliorata ed aumentata la fruizione dell'area di risulta". 

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