Un 38 enne residente a Tollo positivo al Covid-19 e' morto all'ospedale di Chieti, dove era ricoverato in terapia intensiva. Si tratta della piu' giovane vittima abruzzese. L'uomo, di origini romene, viveva a Tollo da 18 anni. Lavorava come autotrasportatore per una ditta di Bisenti. Il 38enne, secondo quanto si apprende in paese, non aveva altre patologie. Si era ammalato una ventina di giorni fa ed era finito in ospedale in condizioni gia' critiche.
Leggi Tutto »Coronavirus, tamponi per i residenti delle zone rosse dell’area vestina
A margine della conferenza stampa effettuata oggi per presentare il progetto del nuovo ospedale Covid-19 a Pescara, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio ha annunciato che i cittadini dei Comuni residenti delle zone rosse del pescarese saranno sottoposti a tampone per contrastare la diffusione del coronavirus sul territorio. "Dopo la richiesta che ha fatto la Asl di Teramo per effettuare i tamponi ai cittadini dei Comuni della Valle del Fino per scoprire gli asintomatici, ricerca che ha fatto emergere buoni risultati, anche i centri dell'area vestina, oggi in zona rossa, saranno sottoposti a screening epidemiologico. Nei prossimi giorni la Asl di Pescara organizzerà la raccolta dei tamponi"
Leggi Tutto »Discarica di Bussi, il Consiglio di Stato condanna Edison alla bonifica
Il Consiglio di Stato ha definitivamente sancito che la multinazionale dell'energia Edison, in quanto responsabile dell'inquinamento ambientale, deve provvedere alla bonifica dei due siti piu' inquinati della cosiddetta discarica dei veleni di Bussi sul Tirino. Si chiarisce cosi' il contenzioso piu' importante che ha visto la Edison contro Provincia di Pescara, Comune di Bussi, il Ministero dell'Ambiente e la Regione Abruzzo, entrambi difesi dall'avvocatura di Stato, in particolare dalla dottoressa Cristina Gerardis, ex direttore generale dell'ente regionale abruzzese. La sentenza e' stata pubblicata oggi e prevede un intervento milionario, in particolare nelle aree 2A e 2B: dalla partita rimane fuori la discarica Tremonti che si trova sotto i viadotti autostradali. Ora i circa 50 milioni relativi al bando pubblico per la bonifica dei siti 2A e 2B e della stessa Tremonti assegnato dall'allora commissario per emergenza, il compianto Adriano Goio, fermo da anni, possono essere utilizzati per altre aree inquinate
"Spero che dopo questa sentenza, che ha definito con mirabile chiarezza ogni questione, non si debba piu' sentire, in alcuna sede giudiziaria, come "scusa" per non intervenire sulle aree contaminate di Bussi, che all'epoca dei fatti era lecito seppellire rifiuti pericolosi sotto terra o buttarli a tonnellate nei fiumi; o che la Montedison (oggi Edison) non e' responsabile per avere negli anni ceduto ad altri l'azienda, con complesse operazioni societarie". Lo dichiara a l'avvocato dello Stato Cristina Gerardis, gia' dg della Regione Abruzzo e legale di parte civile nel processo in Corte d'Assise d'Appello a Chieti sulla mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino. "Il Consiglio di Stato ha detto chiaramente che il danno all'ambiente e' ab origine ingiusto, che e' la nostra Costituzione a dirlo, ben prima del decreto Ronchi del 1997. E che non basta liberarsi di un ramo di azienda per sottrarsi agli obblighi di bonifica e alle responsabilita' per le contaminazioni causate nell'esercizio dell'industria - insiste la Gerardis - Ha dato inoltre un contenuto sostanziale al principio "chi inquina paga"".
"Ora il Ministero firmi subito il contratto con la societa' che si e' aggiudicata la gara per la bonifica delle due discariche della Montedison: se prima poteva esserci il pericolo di una rivalsa della Edison, ora con questa sentenza tutto viene a cadere. Quindi il Ministero dell'Ambiente faccia il contratto e si parta con i lavori". Lo dichiara il sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta
In riferimento all'area produttiva, la Provincia di Pescara ha recentemente emesso una ordinanza nella quale individua come responsabile dell'inquinamento la stessa Edison: il provvedimento ha innescato un altro contenzioso alla luce del ricorso al Tar da parte della multinazionale. "La sentenza, credo storica, riconosce in maniera cristallina la responsabilita' della Edison che ora e' chiamata ad un intervento di risanamento integrale - spiega l'avvocato Matteo di Tonno, del foro di Bologna, legale della Provincia di Pescara -, come difensore dell'ente provinciale pescarese sottolineo la piena soddisfazione nell'aver visto riconosciuta la bonta' del poderoso lavoro amministrativo che ha reso giustizia al territorio e all'intera regione Abruzzo"
"Il Consiglio di Stato ha confermato che Edison dovra' provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e zone limitrofe situate a ridosso del centro abitato di Bussi sul Tirino, una sentenza storica per l'Abruzzo e per quei territori che finalmente dopo anni di attesa possono sperare nel futuro". Lo rende noto il consigliere regionale PD, Antonio Blasioli, che e' presidente della Commissione regionale d'inchiesta.
"Esprimiamo grande soddisfazione per la decisione del Consiglio di Stato che conferma la bonta' dell'operato della Polizia Provinciale di Pescara che aveva individuato in Edison la responsabile delle attivita' di messa in sicurezza e bonifica per le discariche 2A 2 2B". E' quanto dichiara Augusto De Sanctis del Forum H2O.
"La sentenza del Consiglio di Stato e' un fatto storico. Ora il Ministero non ha piu' scuse per tergiversare rispetto alla firma del contratto con la ditta che deve effettuare la bonifica. Sono due anni che il Ministero rinvia con la scusa del contenzioso di Edison. Siano subito affidati i lavori e poi si mandi il conto a Edison. Ora evitiamo trucchi a favore di Edison da parte della politica: e' noto che la societa' vorrebbe fare un suo piano di intombamento per ridurre costi. Il nostro territorio ha pagato un prezzo gia' salatissimo all'irresponsabilita' sociale delle imprese e all'ignavia della politica". Lo afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale Rifondazione Comunista - Sinistra Europea.
"Quella del Consiglio di Stato e' una sentenza storica, che pone fine a qualunque dubbio. Edison dovra' provvedere alla bonifica delle aree inquinate 2A e 2B e delle terre intorno a Bussi sul Tirini in provincia di Pescara. Le responsabilita' sono state finalmente accertate, Edison ha purtroppo inquinato quelle zone, ed Edison deve provvedere a bonificarle, pulirle, ripristinarle com erano precedentemente. Una sentenza attesa da tanti abruzzesi, che ci auguriamo possa servire da esempio per tutti coloro che non rispettano il territorio e la natura. Dobbiamo avere cura di queste nostre terre, il miglioramento e la salvezza della Terra passano anche da queste battaglie". Lo dichiara Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera
Coronavirus, mille abruzzesi in assistenza domiciliare sorvegliata
Sono circa mille gli abruzzesi in assistenza domiciliare sorvegliata. Lo ha detto oggi l'assessore alla salute Nicoletta Veri' a margine della conferenza stampa con il governatore Marsilio in regione a Piazza Unione. "Anche se manca la cura diretta e il vaccino, ora sappiamo come dare adeguata assistenza, e abbiamo evitato il collasso delle terapie intensive. Stiamo entrando nella fase nella quale ci serviranno delle strutture alberghiere per ospitare i parenti dei positivi, e a tal proposito ci stiamo muovendo nel teramano. Vogliamo abbassare i contagi, dividendo le famiglie". In merito al personale medico, l'assessore ha rivelato che che verra' chiesta una mobilita' ai medici regionali, per inviare il personale dove piu' serve in quel momento.
Leggi Tutto »Coronavirus, isolamento per la struttura del San Raffaele a Sulmona
Isolamento cautelare per i ricoverati e operatori della casa di cura San Raffaele. Il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, firma l'ordinanza, con effetto immediato fino al 18 aprile prossimo, per il focolaio epidemico da Covid-19 che si e' registrato nella struttura. "Un provvedimento che si rende necessario e urgente, che ho adottato di concerto con il prefetto, con il quale sono stata in continuo contatto in questi giorni - spiega - l'evidenza dei numerosi casi accertati di contagio ha reso motivata sotto un profilo tecnico-scientifico la necessita' di misure restrittive con disposizioni tese a isolare la casa di cura e rafforzare le misure gia' disposte dalla Asl e dalla struttura stessa. Sono preoccupata per gli effetti che il focolaio puo' aver prodotto in citta'. Per questo ho chiesto ai vertici regionali l'istituzione della zona rossa".
Nello specifico, con l'ordinanza (n 13 del 4/04/2020), si dispone l'isolamento cautelare nella struttura stessa dei ricoverati e operatori; la sospensione delle procedure riabilitative, non strettamente indispensabili o urgenti, e del ricovero di nuovi pazienti; la predisposizione di alloggi per il personale nella struttura, in considerazione degli alloggi individuati dal Comune e dalla Protezione civile regionale; la somministrazione di tampone ai pazienti dimessi nelle ultime due settimane e a tutto il personale non strettamente coinvolto nella rete dei contatti stretti gia' accertati. Per gli operatori ai quali non e' stata ancora accertata la positivita' da Covid-19 e per chi e' in attesa di un tampone, isolamento cautelare, con limitazione alla circolazione per effettuare solo il trasferimento tra il proprio domicilio e la casa di cura, prescrivendo inoltre a tutti i coabitanti o a coloro che abbiano avuto contatti stretti con gli operatori stessi, di rimanere in isolamento domiciliare, previa mappatura e presa in carico del competente Dipartimento di Prevenzione e sanita' dell'Asl.
Leggi Tutto »Coronavirus, il sindaco di Penne guarisce e torna al suo lavoro come medico
Il sindaco di Penne Mario Semproni e' risultato negativo a entrambi i test al tampone effettuati dopo il periodo di isolamento domiciliare obbligatorio dovuto alla positivita' al Covid-19 accertata l'8 marzo 2020. Le analisi sono state appena comunicate dal laboratorio di Pescara. Finora i malati di Covid-19 accertati a Penne sono 89, mentre i decessi registrati sono 8. Il territorio del Comune di Penne, dal 25 marzo, a seguito dell'incremento della curva dei contagi, e' stato dichiarato dalla Regione Abruzzo zona rossa."E' stato un periodo difficile per me e per la mia famiglia - ha detto il sindaco Mario Semproni -. Tornero' ad occuparmi dell'attivita' amministrativa in Comune, affianchero' i componenti della Giunta che sono impegnati con spirito di abnegazione nella gestione dell'emergenza. Nel frattempo tornero' a lavorare in ospedale per aiutare i miei colleghi medici che da giorni, come e' noto, non hanno un turno di riposo per curare i malati di coronavirus".
"Non e' tempo di abbassare la guardia - ha osservato Semproni - bisogna rimanere vigili e rispettosi di tutte le regole di distanziamento sociale fin quando le autorita' nazionali e l'istituto superiore di sanita' non ci diranno che le maglie potranno essere gradualmente allentate".
Leggi Tutto »Coronavirus, Coal dona oltre 350 mila euro
Coal, la Cooperativa marchigiana di alimentaristi, attiva in 6 regioni (Marche, Abruzzo, Umbria, Lazio, Molise e Romagna oltre che a San Marino) in oltre 250 Comuni, con oltre 300 punti vendita e 4 marchi (Coal, Sigma, Eccomi e D'Italy) ha raccolto l'invito a sostenere le strutture sanitarie marchigiane e abruzzesi in questo drammatico momento nel quale Covid-19 ha messo in ginocchio l'Italia intera. Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa ha deliberato a favore delle due regioni una donazione di oltre 350 mila euro. Il presidente Carlo Palmieri ha sottolineato che e' "assolutamente naturale, per un'azienda che vive il proprio territorio come Coal, essere al fianco di chi in questi interminabili giorni combatte in prima linea negli ospedali, e non solo, questa guerra: medici, infermieri, il personale degli ospedali e delle associazioni ad essi collegate". La donazione di Coal sostiene il Progetto 100 della Regione Marche e per l'Abruzzo per l'acquisto di materiale di alta protezione per i sanitari.
Leggi Tutto »Coronavirus, imminente la consegna delle mascherine prodotte dalla Fater
Domani saranno pronte le prime 50 mila mascherine prodotte dalla Fater, altre 200 mila sono previste in consegna per mercoledi': la produzione aumentera' nel corso del tempo, e a pieno regime l'azienda sara' in grado di produrre almeno un milione di pezzi a settimana. Ringrazio tutti per il grande gioco di squadra messo in campo". Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. "E' stata una corsa contro il tempo e contro la burocrazia - racconta Marsilio - ma ce l'abbiamo fatta! Venerdi' mattina la Fater mi aveva scritto una mail che descriveva una grande situazione di difficolta'. Dopo aver chiesto l'autorizzazione alla produzione il 21 marzo, l'Istituto Superiore di Sanita' aveva richiesto l'esecuzione di test di laboratorio per autorizzare alla commercializzazione. Purtroppo, il laboratorio della Fater poteva consegnare i risultati solo venerdi' prossimo, rinviando a dopo Pasqua la produzione. Con l'aggravante che almeno due aziende della filiera sono oggi ferme perche' non dispongono del codice Ateco autorizzato a lavorare, e il Prefetto le puo' autorizzare solo dopo che l'Iss autorizza a sua volta la commercializzazione. Il classico 'cane che si morde la coda'. Ho passato la giornata di venerdi' a parlare con il ministro Speranza, il commissario Arcuri e il presidente dell'Iss Brusaferro, oltre che con la Fater, per venire a capo del problema. Tutti si sono messi al lavoro ventre a terra nella comune volonta' che un risultato cosi' importante non venisse vanificato. L'Istituto Superiore di Sanita' in particolare ha indirizzato la Fater verso un percorso piu' rapido per eseguire i test, indispensabili per garantire la qualita' e la sicurezza di un prodotto destinato a uso sanitario. Ieri, il ministro Speranza in persona mi ha anticipato la notizia, confermata dalla Fater, che era in arrivo l'autorizzazione alla commercializzazione, a seguito di prove di laboratorio che hanno certificato l'ottima qualita' del prodotto. Ora il Prefetto puo' sbloccare le due aziende fornitrici e Fater puo' finalmente partire".
Leggi Tutto »Coronavirus, risultati incoraggianti dalla cura col Tocilizumab
La sperimentazione con il Tocilizumab contribuisce ad alleggerire la pressione sull'ospedale di Pescara. Su quarantaquattro pazienti trattati precocemente, ovvero con il venticinque per cento di polmone compromesso ed una iniziale progressione del danno si è avuto un peggioramento in sei casi. L'ottantasei per cento è invece migliorato. Lo si apprende dalla regione. In totale sono ottanta i pazienti Covid sintomatici trattati con Tocilizumab e a breve si potrà avere un quadro scientifico sull'efficacia del farmaco. I dati sono stati resi noti da Giustino Parruti, direttore dell'Unità operativa complessa malattie infettive dell'Ospedale di Pescara e componente del Comitato tecnico scientifico istituito dalla Giunta regionale, alla redazione di "Sos Coronavirus". Per la verità, non l'unica strada di cura sperimentata a Pescara come spiega ancora Parruti: "Spero dopo la settimana di Pasqua di poter iniziare a trattare i pazienti in rianimazione con gli anticorpi neutralizzanti contenuti nel plasma dei donatori guariti. Si tratta di una scelta di spessore eccezionale, sulla quale sono molto ottimista". Già da lunedì, sempre a Pescara potrebbe nascere un nosocomio dedicato ai Covid positivi, con una rianimazione dotata di quaranta posti letto. "Le strutture che stiamo realizzando - spiega Parruti - grazie alla vicinanza tra tutte le forze politiche, serviranno a lungo perché queste malattie emergenti e riemergenti avranno importanti colpi di coda, fino alla completa immunizzazione della popolazione". Si vanno perfezionando anche i gruppi di continuità assistenziale per monitorare il gran numero di positivi in trattamento domiciliare e "qui - evidenzia Parruti - i medici di medicina generale stanno dimostrando di essere una componente essenziale del sistema. La Regione Abruzzo non ha dato loro la possibilità di una prescrizione autonoma ma speriamo di migliorare anche questo aspetto". L'intervista integrale a Giustino Parruti è pubblicata su fb, tw, instagram e sul portale regionale
Leggi Tutto »Coronavirus, le tappe per l’ospedale Covid nell’ex palazzina rossa Ivap
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha presieduto la conferenza dei sindaci della Asl per affrontare l'urgenza di realizzare nel capoluogo adriatico un ospedale per soli malati Covid-19, utilizzando a questo scopo la palazzina ex Ivap che ha ospitato per decenni i reparti di maternita' ed ostetricia. Una nuova struttura, su cui e' in atto la procedura di finanziamento da parte della Regione, che dovrebbe sorgere in 60 giorni, un tempo record senza precedenti per arrivare a contare su 214 posti letto, destinati a pazienti ricoverati, e a 40 posti di terapia intensiva. Alla conferenza dei sindaci della Asl di Pescara hanno partecipato l'Assessore regionale alla Sanita', Nicoletta Veri', e il direttore sanitario generale dell'Azienda Sanitaria locale di Pescara, Antonio Caponetti. I primi cittadini dei comuni ricadenti nel territorio provinciale hanno sostenuto l'urgenza dell'intervento vista l'emergenza in atto, che procede su numeri della pandemi'a ancora alti, e la necessita' per le aree interne di poter contare su un polo unico di riferimento sul quale fare conto per l'assistenza ai contagiati.
"Da questa riunione usciamo con la rassicurazione - ha detto il sindaco Masci - che in 20 giorni dall'inizio dei lavori apriremo il primo settore della struttura con 36 posti-letto, nei successivi 10 giorni arriveremo a completare un intero livello con 50 posti, di cui 15 di terapia intensiva. Il piano complessivo comprende la creazione di 40 posti di terapia intensiva al settimo livello della palazzina". Il cantiere procedera' a tappe forzate - hanno garantito dalla Regione - con turni di lavoro sulle 24 ore, grazie alla disponibilita' delle imprese locali, per rispettare la tempistica promessa. "Aspetto non meno importante - ha aggiunto il sindaco di Pescara - e' quello che permettera' di separare le patologie infettive dalle altre cliniche, cercando cosi' di ritrovare almeno parte della normalita' e di eliminare con certezza i rischi di contagio anche all'interno de nosocomio". L'investimento necessario ammonta a circa 11 milioni di euro. Per la piena funzionalita' del progetto "in questi giorni verra' avviato un piano parallelo di assunzioni - ha affermato il Direttore sanitario generale Caponetti - per permettere alla struttura clinico-medica che sta nascendo la necessaria copertura di ruoli sia di profilo medico che di rianimazione. L'incidenza economica e' infatti di circa 7 milioni di Euro". La Asl ha anche annunciato una campagna di raccolta fondi per sostenere la nascita del nuovo ospedale per le patologie infettive che, superata auspicabilmente la fase piu' importante dell'emergenza, "diverrebbe un baluardo - ha concluso Masci - contro le malattie infettive a servizio della nostra comunita'"
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