Cronaca

Coronavirus, test anche al laboratorio del CAST di Chieti

Apre il laboratorio di genetica molecolare del "Centro Studi e Tecnologie Avanzate" (CAST) dell'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara, diretto da Liborio Stuppia. Il laboratorio da oggi è pronto a eseguire il test di diagnosi del Covid-19. Ottenute le necessarie autorizzazioni della Asl e del Comune di Chieti per l'attività nell'ambito della Microbiologia clinica, darà un contributo significativo nella lavorazione dei tamponi, così da accelerare i tempi della diagnosi e dell'isolamento degli eventuali positivi. Il laboratorio, che a regime potrà eseguire 250 test al giorno, con la previsione di raddoppiare il numero velocemente, almeno nella fase iniziale si concentrerà sui sospetti positivi e sul personale della Asl Lanciano Vasto Chieti. A Chieti, si comincia a lavorare anche sugli asintomatici, segnando una svolta nell'approccio alla verifica dei possibili contagi generati dal contatto con una persona positiva. I test che saranno eseguiti sul personale, e ripetuti a cadenza periodica in caso di esito negativo, permetteranno diagnosi precoci e tempestive. 

Gli esami saranno eseguiti da un team, guidato da Stuppia, che si avvale anche della collaborazione di Giovanni Di Bonaventura, professore associato di Microbiologia clinica dell'Ateneo. Alta tecnologia nel Laboratorio, dotato di attrezzature all'avanguardia per la lavorazione dei tamponi in tre fasi: la prima in cui si procederà all'inattivazione virale all'interno di una cabina di sicurezza biologica, seguita dall'estrazione dall'acido nucleico per terminare con la fase di amplificazione del numero di copie dei geni che si stanno cercando. La positività viene identificata con la presenza sul campione estratto di due o tre geni del Coronavirus.

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Coronavirus, apre un piccolo villaggio per i senzatetto a Pescara

Un piccolo villaggio di emergenza per i senza dimora è stato realizzato grazie ad un collaborazione tra Comune di Pescara, Caritas diocesana, Protezione Civile e la Cooperativa On the Road. Il villaggio, che sorgerà in un terreno di proprietà del Comune vicino alla Cittadella dell'Accoglienza ''Giovanni Paolo II'' della Caritas, si legge in una nota, sarà composto nell'immediato da 4 tende; in tre di queste saranno ospitati coloro che in questi giorni non hanno potuto trovare riparo in altre strutture mentre un'altra tenda sarà utilizzata dagli operatori che saranno presenti per la vicinanza necessaria agli ospiti e la sicurezza del villaggio stesso. ''All'ingresso verrà misurata la temperatura - spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana Pescara-Penne - e saranno garantite le misure di sicurezza necessarie sia per gli ospiti che per quanti presteranno servizio. Gli operatori, un paio ogni giorno, saranno supportati dai volontari e dal personale presente presso la Cittadella. Lunedì 30 marzo sarà allestita una quinta tenda che verrà adibita a mensa per consumare i pasti che verranno preparati dalla vicina mensa''. Inoltre la Caritas Pescara-Penne ha attivato un indirizzo email e un nuovo numero per segnalare le richieste di aiuto e coordinare al meglio gli interventi. L'indirizzo email è emergenzacovid19@caritaspescara.it mentre il numero di telefono è il 3917079089. ''Dopo i primi giorni di emergenza - prosegue don Pagniello - in cui è stato necessario riorganizzare alcuni servizi , anche in base al rapido evolversi della situazione e alle comunicazioni del governo, stiamo strutturando con maggiore stabilità i vari servizi in stretto contatto con la rete di associazioni del territorio e i Coc Comunali''. La mensa pescarese, situata nella Cittadella dell'accoglienza ''Giovanni Paolo II'' sta fornendo circa 350 pasti giornalieri. La distribuzione di cestini da asporto comincia alle 10:30 e termina intorno alle 12:30 per il pranzo mentre dalle 17 fino alle 19 per la cena, tutti i giorni dal lunedì alla domenica. 

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Coronavirus, test in pochi minuti

Consentira' di eseguire otto test in novanta minuti il test rapido molecolare che fin da oggi e' in uso al Centro di riferimento di diagnostica virologica di Pescara. Lo ha anticipato il direttore del Dipartimento, il virologo, Paolo Fazii, peraltro componente del Comitato tecnico-scientifico individuato dalla Giunta regionale per l'emergenza Covid 10, alla redazione di "SOS Coronavirus". Il test consentira', accanto all'uso di altri dispositivi diagnostici, di ampliare notevolmente sia la platea dei soggetti da sottoporre a tampone e sia la tempestiva capacita' di risposta dei risultati che oggi, con la metodica attualmente in uso, non e' inferiore alle 5 ore. Il direttore del Centro virologico, specificamente incaricato dalla Giunta regionale, ha spiegato che sono (). In particolare, Fazii ha parlato di un dispositivo di marca statunitense capace di consentire, nelle 24 ore, l'esecuzione di 2.400 test e settimanalmente tra il 17-18 mila tamponi. Insomma, come chiesto dalla Giunta regionale, il Centro di riferimento e' impegnato nella ricerca di soluzioni per accelerare l'indagine sui Covid positivi e, ovviamente, di circoscrivere l'intera rete dei contatti, contenendo, quindi, la diffusione del virus. In ordine alla selezione dei soggetti da sottoporre a tampore, Paolo Fazii ha spiegato essere attualmente in corso il dibattito all'interno del Comitato tecnico-scientifico e la Giunta regionale per stabilire i criteri. L'intervista integrale a Paolo Fazii sara' pubblicata sui social Fb, Tw, Instagram e sul portale di Regione Abruzzo.

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Coronavirus, Verì: ricetta dematerializzata per i farmaci Dpc

"Per limitare ulteriormente l'accesso agli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la Regione ha esteso l'obbligo del ricorso alla ricetta dematerializzata anche per i farmaci distribuiti con il regime Dpc, quelli cioe' che in passato venivano dispensati solo dalle farmacie ospedaliere e che dallo scorso anno vengono consegnati anche nelle farmacie territoriali". Lo comunica l'assessore alla salute, Nicoletta Veri'. Il direttore del Dipartimento regionale Sanita', Giuseppe Bucciarelli, ha firmato il provvedimento che prevede l'utilizzo della ricetta dematerializzata anche per i farmaci inseriti nella classe del prontuario A-PHT (quello ospedale territorio), per i quali finora era ancora necessaria la prescrizione fisica (ricetta rossa). Anche per questi medicinali, dunque, il medico prescrittore potra' inviare all'assistito un codice, con il quale sara' possibile recarsi nella propria farmacia di fiducia e ritirare il prodotto, cosi' come avviene da alcune settimane per gli altri farmaci. "Questo breve differimento del provvedimento - spiega la Veri' - e' stato legato ad adempimenti di natura tecnica e burocratica che abbiamo risolto grazie alla fattiva collaborazione e alla disponibilita' delle organizzazioni dei farmacisti e dei medici". La possibilita' di ricorso alla dematerializzata per i farmaci Dpc e' riservata esclusivamente agli assistiti residenti in Abruzzo che hanno prescrizioni rilasciate da medici operanti sul territorio regionale

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Coronavirus, 40 positivi tra il personale dell’ospedale di Teramo

 Sale a 40, tra medici, infermieri e Oss, il numero di operatori sanitari dell'ospedale Mazzini di Teramo positivi al Coronavirus. E' quanto emerge dai dati resi noti dalla stessa Asl, che ha comunicato come ad oggi siano risultati positivi al Covid-19 14 infermieri e 2 medici in servizio in Oncologia, 14 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 2 medici reparto di Medicina, 3 tra infermieri e operatori socio-sanitari e 1 medico di Chirurgia toracica, 1 medico di Diabetologia, 1 medico di Anatomia patologica e 1 infermiere e 1 medico di Cardiologia/Utic/Emodinamica. Personale che, come spiega la Asl in una nota, e' gia' in isolamento domiciliare, preso in carico dal medico competente che ha attivato la sorveglianza sanitaria. "Nella giornata di domani potrebbe esserci un aggiornamento - si legge nella nota dell'azienda sanitaria - poiche' la Asl e' in attesa di ulteriori referti"

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Coronavirus, in 406 sono rientrati in Regione Abruzzo dall’8 marzo

 Sono 406 coloro che sono rientrati in Abruzzo dopo l'8 marzo e che si sono registrati nella sezione del portale della Regione per segnalare il loro ritorno. Lo comunica l'assessore alla Salute, Nicoletta Veri'. In 78 hanno segnalato il loro rientro da Milano (diventano 95 se si considerano i principali Comuni dell'hinterland), 21 da Bologna, 16 da Modena, Fiumicino e Campobasso, 11 dalla Provincia di Bolzano, 10 da Venezia, 8 da Padova e Pesaro, 7 da Parma e Livigno, 6 da Bergamo, 5 da Torino, Firenze, Aosta e Livorno, 4 da Piacenza, Imola, Casarile, Sestriere e Varedo, 3 da Genova, Ferrara e Fino Mornasco. 

Le principali localita' di destinazione sono state Pescara (56), Montesilvano (21), Chieti (17), Teramo (17), Vasto (14), Loreto Aprutino (12), Ortona (11), San Salvo (11), Roseto degli Abruzzi (11), Lanciano (9), Spoltore (9), L'Aquila (8), Giulianova (8), Alba Adriatica (8), Collecorvino (7), Cepagatti (7), Tornareccio (7), Avezzano (6), Silvi (6), Francavilla al Mare (5), Scerni (5), Atessa (5), Tortoreto (5), Pianella (5), Sulmona (4), San Giovanni Teatino (4), Manoppello (4), Citta' Sant'Angelo (4). "Va precisato - spiega l'assessore - che questa del portale regionale non era l'unica procedura per segnalare il proprio rientro in Abruzzo: ai dati vanno aggiunti quelli comunicati dai singoli ai medici di medicina generale e ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl. Per tutti coloro che rientrano in Abruzzo da una qualunque area del Paese, o dall'estero, e' disposto l'isolamento domiciliare per 14 giorni con sorveglianza attiva da parte delle Asl, che monitorano quotidianamente le loro condizioni di salute".

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Coronavirus, Tenaglia: pronti a dare una mano

"Il nostro gruppo, formato da oltre 500 medici, infermieri e operatori socio-sanitari abruzzesi in pensione, aveva dato la disponibilita' al presidente Marsilio per fare volontariato di supporto nell'ambito dell'emergenza Covid. Non abbiamo ricevuto alcun riscontro, mentre si mandano allo sbaraglio ragazzini appena abilitati, come accadeva con quelli che si mandavano al fronte ai tempi della guerra, e si richiede l'intervento di medici russi, cinesi e sudamericani". Cosi' Raffaele Tenaglia, ex primario di Urologia all'ospedale di Chieti e professore ordinario all'Universita' D'Annunzio. "Noi eravamo e siamo ancora disponibili a dare una mano - spiega Tenaglia - formando rapidamente i piu' giovani e valutando chi e' in grado di fare cosa in questa situazione, ma attendiamo un segnale dalle istituzioni regionali".

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Coronavirus, donna di 44 anni esce dalla rianimazione

Migliorano le condizioni di una donna di 44 anni positiva al coronavirus ricoverata all'ospedale di Pescara: la paziente, che era intubata e in gravi condizioni, e' uscita dalla rianimazione. Respira autonomamente ed e' in terapia sub intensiva. E' una delle persone piu' giovani ricoverate in terapia intensiva a Pescara. Attualmente sono ricoverate in rianimazione una persona di circa 40 anni e altre tra i 40 e i 50 anni. Le persone intubate sono 30. La Asl di Pescara potra' ora contare anche sulla disponibilita' della Casa di spiritualita' "Oasi dello Spirito": nella struttura verranno mandati i pazienti affetti da Covid-19 in via di guarigione, in modo tale da liberare posti letto in ospedale ed evitare che entrino in contatto con i familiari a casa, venendo cosi' monitorate dal personale sanitario negli ultimi giorni di degenza.

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Coronavirus, Parruti: il Tocilizumab sta funzionando

"Abbiamo l'evidenza che il nuovo farmaco, il Tocilizumab, sta funzionando". Lo ha dichiarato il direttore dell'Unita' operativa complessa di Malattie infettive dell'ospedale di Pescara, Giustino Parruti. "Adesso lo stiamo dando alle forme un po' piu' precoci, cioe' quando ci facciamo l'idea che il paziente abbia tutti i fattori di rischio per progredire. Abbiamo visto diverse persone gia' togliere l'ossigeno. Se tutto questo viene confermato, e' una cosa che puo' cambiare un pochino la storia di questo affollamento. Ha risvolti individuali, organizzativi e, quindi, societari. Se si riduce il numero degli intubati e la durata media della degenza e, quindi, la durata delle complicanze, questo si ripercuotera' con una ridotta mortalita'", ha aggiunto Parruti

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Coronavirus, terzo caso di contagio accertato a ortopedia nell’ospedale di Lanciano

Terzo caso di contagio accertato di un medico del reparto Ortopedia dell'ospedale di Lanciano, oltre a 5 infermieri. E altri due ortopedici sono a rischio avendo i sintomi del Covid-19. Anche a Medicina si teme che un terzo medico sia ugualmente infetto e si attende l'esito del tampone. Anche in questo reparto ci sono 5-6 infermieri in auto quarantena. Quanto a Ortopedia sono previsti per oggi i risultati dei tamponi effettuati sul personale medico, infermieristico e operatori; 35 test sono stati inviati all'istituto zooprofilattico di Teramo. 

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