Cronaca

Superenalotto, vinti oltre 767mila euro a Pescara col 5+1

Nessun '6' al Superenalotto. A Pescara è stato centrato un '5+1' da 581.792,09 euro. Questa la combinazione vincente: 4-30-47-76-78-83. Numero Jolly: 53. Superstar: 65. Alla prossima estrazione il jackpot a disposizione del '6' sarà di 106,3 milioni di euro. Questi i numeri della combinazione vincente: 4 30 47 76 78 83 Jolly 53 SuperStar 65. I vincitori si portano a casa per la precisione 581.792,09 euro. Al 5+1 vanno aggiunti, infatti, altri sei 5 da 31mila euro ciascuno per un totale di oltre 767mila euro

Il colpo è stato centrato alla tabaccheria 32 di piazza Duca degli Abruzzi.Per un numero, non è stato centrato il colpo della vita.

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Pescara, sequestrato mezzo chilo di marijuana

Oltre mezzo chilo di droga è stato sequestrato dalla guardia di finanza di Pescara a seguito del controllo effettuato su un'auto, con a bordo due ragazzi, che da Pescara si dirigeva verso Francavilla al Mare. Nella tasca del pantalone del passeggero, un 35enne, è stato trovato un panetto di hashish di 100 grammi circa. A casa del giovane sono state scoperte alcune buste con circa 450 grammi di marijuana e alcuni semi. Nell'abitazione del conducente, di 28 anni, è stata rinvenuta una bustina di marijuana e un bilancino di precisione. Il 35enne è stato arrestato e portato in carcere a Chieti, mentre il 28enne è stato denunciato a piede libero. La droga sequestrata avrebbe fruttato sul mercato circa 6mila euro.

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Parte nuova edizione del Treno Verde di Legambiente

Torna sui binari d'Italia il Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. La missione dell'iniziativa e' ben precisa: disegnare un futuro con mobilita' a zero emissioni. Un viaggio in 12 tappe, da Palermo a Milano, per scommettere su un modello vincente: incentivare la mobilita' sostenibile e ridurre l'inquinamento (secondo il principio europeo "chi inquina paga"), puntare sull'intermodalita' e sull'elettrico, a partire dai trasporti pubblici, la sharing mobility. Le novita' di questa 31esima edizione del Treno Verde sono state illustrate questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla stazione Roma Termini, da Stefano Ciafani presidente nazionale di Legambiente e Orazio Iacopo, amministratore delegato di Trenitalia, alla presenza del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.Le citta' toccate dal tour del convoglio ambientalista saranno: Palermo (dal 18 al 20 febbraio); Bari (dal 22 al 24 febbraio); Napoli Centrale (dal 26 al 28 febbraio); Roma Termini (dal 2 al 4 marzo); Pescara (dal 6 all'8 marzo); Arezzo (dal 10 al 12 marzo); Civitanova Marche (dal 14 al 16 marzo); Rimini (dal 18 al 20 marzo); Padova (dal 22 al 24 marzo); Genova Piazza Principe (dal 26 al 28 marzo); Torino Porta Nuova (dal 30 marzo al 1 aprile) e Milano Porta Garibaldi (dal 3 al 5 aprile).

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Malfunzionamento della stufa, intossicato dal monossido in Abruzzo

Un 59enne di Torre de' Passeri è finito in ospedale per una presunta intossicazione da monossido di carbonio. Secondo una prima ricostruzione, all'origine dell'episodio ci sarebbe un malfunzionamento della stufa a gas che l'uomo usava per scaldare la sua abitazione, nel centro del paese del Pescarese. A lanciare l'allarme è stato il figlio dell'uomo, che, stamani, entrando in casa, ha trovato il padre riverso a terra. Lanciato l'allarme al 118, sul posto è arrivata l'ambulanza medicalizzata da Scafa. Dopo essere stato stabilizzato al pronto soccorso di Pescara, il 60enne è stato trasferito nelle Marche per un trattamento nella camera iperbarica

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Discariche in via Rimini, sopralluogo di Cilli e De Martinis

 

Un banco frigo, lavatrici, vecchie biciclette, un intero cofano affiancato da una vespa e poi piccoli pannelli pubblicitari di storiche birre. Ancora una volta in via Rimini è stato abbandonato ogni genere di materiale. Questa mattina l’assessore all’Igiene Urbana Paolo Cilli insieme al vicesindaco Ottavio De Martinis hanno effettuato un sopralluogo nell’area esterna delle case popolari di Montesilvano dove sono stati abbandonati nuovamente diversi rifiuti.

«Purtroppo -  sottolinea l’assessore Paolo Cilli  - questa zona continua ad essere bersagliata da incivili e persone che per pura pigrizia e assoluta mancanza di rispetto per se stessi, lasciano ogni genere di materiale, creando delle discariche a cielo aperto di fronte alle proprie case. E’ veramente assurdo, tuttavia succede costantemente. Ora programmeremo un ennesimo intervento insieme a Formula Ambiente e Sapi per andare a ripulire la zona. E’ doloroso vedere che nonostante tutti i servizi che abbiamo messo a disposizione dei cittadini ci sia qualcuno che imperterrito prosegue nel trattare Montesilvano in questo modo inaudito».

E’ attivo il centro di raccolta, in via Inn, dove i residenti a Montesilvano possono portare autonomamente i propri rifiuti nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 12.30; martedì e giovedì dalle 15 alle 18. Resta possibile il servizio gratuito di ritiro degli ingombranti a domicilio. Per usufruirne, è necessario prendere un appuntamento telefonico contattando il numero verde 800195315, 085 8620460 per i cellulari.

 

 

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Conserve vegetali a rischio, azienda chiusa dopo controllo del Nas

Sospensione dell'attività produttiva nonché blocco e divieto di commercializzazione di 19mila confezioni di conserve. E' il provvedimento scattato nei confronti di una ditta del Chietino che si occupa della produzione di conserve vegetali, dopo una serie di controlli eseguiti dai Carabinieri del Nas di Pescara con altri reparti speciali dell'Arma. Il valore del provvedimento, comprensivo delle attrezzature e dei prodotti posti sotto sequestro, ammonta a oltre un milione e mezzo di euro. 

Dagli accertamenti dei militari per la tutela della salute, condotti in collaborazione coi carabinieri del gruppo forestale di Chieti, è emerso che la ditta utilizzava acqua di pozzo, non controllata analiticamente, e senza le previste evidenze in Haccp, per la produzione di conserve vegetali in salamoia, ed ha omesso di rimuovere carenze igienico sanitarie e strutturali del laboratorio. All'esito dell'attività ispettiva, i responsabili della ditta sono stati segnalati all'autorità sanitaria e amministrativa.

Il dirigente del Servizio igiene alimenti e nutrizione (Sian) della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, intervenuto su segnalazione dei Carabinieri, ha quindi disposto l'immediata sospensione dell'attività produttiva. 

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Inchiesta Pescaraporto, 5 richieste di rinvio a giudizio

 

Richiesta di rinvio a giudizio, firmata dal procuratore capo di Pescara, Massimiliano Serpi, e dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini, per i cinque indagati nell'inchiesta relativa al caso PescaraPorto, che ruota attorno alla realizzazione di un complesso edilizio nei pressi dell'ex Edison, sul lungomare di Pescara, accanto all'ex Cofa. Le ipotesi di reato sono abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda l'ex presidente della Giunta regionale d'Abruzzo Luciano D'Alfonso, l'ex segretario dell'ufficio di presidenza del governatore Claudio Ruffini, l'avvocato Giuliano Milia, il dirigente del Comune di Pescara Guido Dezio e il dirigente del Genio civile Vittorio Di Biase. Al centro della vicenda la variazione della destinazione d'uso, da uffici e alberghi a residenze, di due dei tre edifici che avrebbero dovuto essere costruiti dalla società PescaraPorto, intestata alle società Viana, di cui sono azionisti i costruttori Andrea e Luca Mammarella, e Uropa, di cui sono soci Ugo, Roberto e Paola Milia, figli di Giuliano Milia, legale di fiducia dello stesso D'Alfonso.

Il Genio civile, secondo la Procura, avrebbe prima evidenziato la "situazione di potenziale pericolo" nell'area interessata dall'intervento edilizio, chiedendo a Comune e Autorità di bacino "di verificare regolarità e compatibilità idraulica delle attività" e poi avrebbe dato parere favorevole, con un documento sottoscritto da Di Biase, ma non dall'altro dirigente del Genio civile che si rifiutò di firmare. 

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Spoltore, le multe finanziano l’educazione stradale nelle scuole

Poco più di 200 mila euro: è l'incasso presunto nel bilancio del Comune di Spoltore dalle sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada nel 2019. Il riparto della somma sarà completamente impegnato sulla sicurezza stradale, con spese dedicate a sistemi di lettura targa dei veicoli, segnaletica, attrezzature per il personale della polizia municipale. Le multe finanzieranno poi i corsi di educazione stradale nelle scuole. "Gli introiti previsti per le sanzioni sono perfettamente in linea con quelle degli anni precedenti" spiega il sindaco Luciano Di Lorito. "In questi anni di amministrazione non abbiamo voluto installare semafori intelligenti o altri apparecchi automatici dalla multa facile. Abbiamo invece deciso di investire sulle telecamere con i targa system, che consentono di verificare se sta entrando nella nostra città un mezzo rubato, nell'ottica di prevenire altri reati più gravi come le rapine e ulteriori furti." Le telecamere in grado di leggere le targhe controllano inoltre i mezzi senza assicurazione o revisione: in ogni caso le telecamere "non vengono mai utilizzare per produrre multe, ma solo per fini di sicurezza complessiva del nostro territorio".

Le telecamere vengono utilizzate anche a supporto delle indagini più complesse svolte dalle forze dell'ordine. Con i soldi delle multe, poi, non sono previsti lavori di manutenzione stradale, già inseriti nella fiscalità generale dell'Ente con il piano asfalti avviato dal 2014. Ci sono invece 11 mila euro dedicati all'educazione stradale nelle scuole: "bisogna lavorare sui ragazzi per fare in modo che il capitolo di bilancio con i soldi delle multe sia sempre più povero" chiarisce il primo cittadino. "L'obiettivo dev'essere sempre la prevenzione, inoltre siamo convinti che l'età scolare rappresenti il momento decisivo, molto più degli studi necessari a ottenere la patente di guida, per inculcare i principi di base della sicurezza". Il sindaco infine elogia la polizia municipale, il comandante Panfilo D'Orazio e i suoi uomini che si dedicano con senso del dovere non solo a verificare che i cittadini rispettino il codice della strada: "li ringrazio perché con abnegazione si fanno carico di numerosi problemi, cooperando con i Carabinieri o come soggetto straordinario di Protezione Civile. Sono affidabili e presenti nonostante la grave carenza di personale, che speriamo si possa superare con provvedimenti da parte del governo centrale di sblocco per nuove assunzioni".

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Sulmona, arrestata con un ordigno innocuo in borsa in ospedale

Notte movimentata all'ospedale di Sulmona dopo che una donna slovacca, trasportata in pronto soccorso per accertamenti, e' stata trovata con un ordigno bellico nella borsa. Per capire la natura dell'arma sono intervenuti gli artificieri di Chieti e successivamente i militari del Genio dell'Esercito che, alle 7,30 di questa mattina hanno constatato che si trattava di un ordigno innocuo; la donna e' stata prima arrestata e poi rimessa in libertà. Cessato l'allarme e tutto e' tornato alla normalita'. Dopo essere stata dimessa dal pronto soccorso la slovacca e' stata accompagnata nella caserma di via Sallustio dove e' stata prima dichiarata in arresto per detenzione di materiale bellico per poi essere rimessa in liberta' in attesa dell'udienza di convalida. 

Tutto era iniziato verso mezzanotte in una piazza di Sulmona, nel quartiere di Santa Maria della Tomba, quando la donna ha iniziato a dare in escandescenza. Raggiunta dai carabinieri avrebbe prima tentato la fuga per poi desistere e farsi accompagnare in pronto soccorso, dove da una perquisizione e' stato rinvenuto il piccolo ordigno bellico nella sua borsa. Subito e' scattato l'allarme con i carabinieri che hanno provveduto ad isolare la zona di accesso al pronto soccorso. Nel corso della nottata sono state adottate tutte le misure di sicurezze per evitare che una eventuale esplosione potesse provocare feriti, fino all'arrivo degli artificieri dell'esercito che dopo aver preso in consegna l'ordigno bellico hanno constatato che si trattava di un ordigno innocuo. 

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Maltrattamenti in famiglia, allontanato da casa a Vasto

A un vastese di 50 anni è stata inflitta dell'allontanamento dalla casa e il divieto di avvicinamento mantenendo una distanza di 500 metri dai luoghi frequentati dalla moglie e dai due figli. La misura cautelare è scattata per maltrattamenti in famiglia, su richiesta della Procura della Repubblica di Vasto, a seguito della denuncia presentata dal coniuge e dagli accertamenti effettuati dagli agenti del locale Commissariato.

 

Una vicenda che si è consumata per anni con la donna che ha subito maltrattamenti fisici e psicologici da parte del marito, da cui ha avuto due figli, e in alcune occasioni, a seguito delle lesioni riportate, ha dovuto far ricorso alle cure dei sanitari del locale pronto soccorso. I litigi erano scaturiti principalmente per motivi economici: l'uomo era solito sperperare soldi nel gioco

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