Cronaca

Crollo hotel Rigopiano, chiesto il processo per 25 persone

La Procura di Pescara ha firmato la richiesta di rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta principale sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano di Farindola nella quale morirono 29 persone. Gli imputati sono 25, tra cui l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, l'ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, e il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. Rispetto all'avviso di conclusione delle indagini, non ci sono differenze sostanziali. L'inchiesta del procuratore capo Massimiliano Serpi e del sostituto Andrea Papalia si sono focalizzate sulla mancata realizzazione della carta valanghe; sulle presunte inadempienze relative alla manutenzione e sgombro delle strade di accesso all'hotel; e sul tardivo allestimento del centro di coordinamento dei soccorsi

I reati ipotizzati dalla Procura, vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico. Ad occuparsi delle indagini sono stati i carabinieri forestali di Pescara. La vicenda giudiziaria ora passa al vaglio del gup, che in sede di udienza preliminare dovra' pronunciarsi sulla richiesta della Procura.

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Pitbull aggredisce un cagnolino e 2 passanti a Montesilvano

 Un pitbull che girava libero per le strade ha aggredito un cagnolino, ferendo il proprietario e un altro passante; gli agenti di Polizia municipale di Montesilvano dopo aver provato in ogni modo a fermarlo, sono costretti a sparargli e ad abbatterlo. E' accaduto a Montesilvano. Due le persone finite in ospedale con lesioni non gravi; il cagnolino aggredito è stato portato via dai veterinari in gravi condizioni. Erano stati alcuni cittadini a contattare gli agenti della Municipale, segnalando la presenza del pitbull in libertà. Gli agenti sono intervenuti e hanno provato a bloccare il cane per leggere il microchip e risalire ai proprietari, ma non sono riusciti a fermarlo. L'animale si è spostato in via Lazio e lì ha aggredito il cagnolino, facendo cadere a terra l'anziano proprietario. I poliziotti, a quel punto, hanno provato in ogni modo a bloccare il cane, anche utilizzando spray al peperoncino, ma non c'è stato niente da fare. Sono stati costretti a estrarre la pistola e a sparargli. La carcassa del pitbull è negli uffici veterinari della Asl per l'osservazione di 48 ore. I proprietari, una volta individuati, sono stati sanzionati. 

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Quattro arresti nel teramano per estorsione

 Quattro persone sono state arrestate dai carabinieri della Compagnia di Giulianova e della Stazione di Pineto  in flagranza di reato con le accuse di estorsione aggravata in concorso con l'uso delle armi. Per i quattro, rinchiusi nel carcere di Castrogno di Teramo, domani in Tribunale ci sarà l'udienza di convalida. Un meccanico 25enne di Pineto, bisognoso di soldi, si è rivolto ad un giovane di Giulianova che lo ha poi indirizzato a un 37enne pescarese , a cui il meccanico avrebbe chiesto una prima volta 3mila euro, restituendo dopo un mese la stessa somma, e poi ricevendo 6mila euro per due volte restituendone 8400, anche con l'aiuto della famiglia. Al terzo prestito di 6mila euro, il meccanico non è riuscito a saldare la somma pattuita di 8400 euro, subendo così minacce, e la richiesta di pagare prima 9mila e poi 13mila euro. Esasperato il giovane meccanico si è rivolto ai carabinieri che hanno organizzato con il 25enne l'incontro ieri sera a Pineto dove il meccanico si è presentato solo con 6mila euro, ma anche con i militari che, al momento della consegna del denaro sono intervenuti, arrestando il 37enne e i suoi tre complici. 

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Viaggiava malgrado l’ordine di cattura internazionale, bloccato a Pescara

Da anni viveva in Francia e viaggiava in giro per l'Europa, ma all'aeroporto di Pescara è stato scoperto dalla Polizia di Frontiera ed arrestato, perché su di lui pendeva un ordine di cattura internazionale. In manette, ieri sera, è finito un 54enne albanese che nel 2015 era stato condannato a cinque anni di reclusione per truffa dal tribunale di Tirana. L'uomo è arrivato a Pescara su un volo proveniente da Bruxelles Charleroi assieme alla famiglia per andare a trovare alcuni parenti all'Aquila. Durante un'attività di controllo sui passeggeri in arrivo, gli agenti della Polizia di frontiera, diretti da Dino Petitti, hanno notato un soggetto con aria sospetta. L'uomo, residente in Francia ed in possesso di un passaporto albanese e di un permesso di soggiorno francese valido, nonché del visto britannico rilasciato a metà dicembre 2018, è rimasto sorpreso della presenza della polizia dato che viaggiava all'interno dell'area Schengen dove non sono previsti controlli sistematici dei transiti. Nonostante la documentazione in possesso, gli operatori hanno proceduto comunque all'interrogazioni di tutte le banche dati e da quella Interpol è risultato un ordine di cattura internazionale a fini di estradizione a seguito della condanna del 2015. Il cittadino è stato identificato grazie alla documentazione fotografica fornita dalla stessa Interpol, arrestato e accompagnato al carcere di Pescara a disposizione della Corte di Appello dell'Aquila per l'avvio delle procedure di estradizione.

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Chieti, tre condanne per spaccio

Si e' concluso con tre condanne il processo con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Chieti Luca De Ninis per concorso in detenzione a fine di spaccio di stupefacenti ovvero di circa 224 grammi di cocaina, da cui si sarebbero ricavate 974 dosi, e poco meno di 109 grammi di hashish utili per preparare 297 dosi. I tre erano stati arrestati a maggio del 2018 dalla Squadra Mobile della Questura di Chieti a conclusione di un'indagine che prese il via seguendo i movimenti e i contatti di un pusher e che porto' gli investigatori in due noti locali di Chieti Scalo, al cui interno fu trovato lo stupefacente, locali dei quali uno dei tre era titolare e diretto esercente, mentre gli altri risultavano esserne dipendenti.

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Tributi, da mercoledì 6 febbraio inizia il censimento di insegne pubblicitarie e passi carrabili

A partire da domani, mercoledì 6 febbraio, alcuni incaricati della Andreani Tributi, la società che gestisce la riscossione dei tributi minori a Montesilvano, avvieranno un’attività di censimento che interesserà il territorio. Oggetto dell’analisi saranno gli impianti pubblicitari e le occupazioni di spazi ed aree pubbliche.

Ad annunciarlo è l’assessore ai Tributi, Deborah Comardi che avvisa la cittadinanza: «Questa operazione, che si pone come finalità di stilare una banca dati delle insegne pubblicitarie e dei passi carrabili non implica, tuttavia, che questi incaricati debbano entrare in abitazioni o proprietà private».

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Ripulita l’area di via Inghilterra a Montesilvano

L’area di via Inghilterra è stata ripulita da erbacce e canne che si erano sviluppate fino a coprire completamente la vista dei palazzi retrostanti. L’intervento dell’Ufficio tecnico comunale, che ha affidato i lavori a una ditta esterna, ha permesso di dare un aspetto dignitoso alla zona (quasi 9 mila metri quadrati) a pochi passi dal mare, vicino alle case.

«Siamo dovuti intervenire perché il terreno era completamente invaso da erba incolta che causava problemi facilmente immaginabili», spiega l’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis, «La scorsa estate si sono verificati due principi di incendio, prontamente spenti dai Vigili del fuoco. La presenza delle canne, infatti, rendeva facilmente infiammabili le siepi spontanee. L’area è nei pressi del presidio medico e del l’edificio che ospita i locali della Guardia costiera. Non era più procrastinabile l’intervento che abbiamo messo in piedi, sempre nell’ottica di una tutela della salute e della sicurezza pubblica. Cerchiamo di agire rapidamente in ogni spazio verde della città e, tenendo sempre conto del fatto che abbiamo da controllare aree di enormi dimensioni. Il nostro lavoro sulla tutela del patrimonio arboreo e su parchi e giardini, sta dando ottimi risultati», conclude l’assessore.

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