Cronaca

Autobus inquinanti euro 0 circolanti in Abruzzo: il Mit risponde a segnalazione di Filt Cgil e punta l’indice contro regioni e comuni

“Compete agli Enti locali l'autorizzazione all'utilizzo di autobus da adibire a
servizio pubblico”. Il Ministero dei Trasporti ribadisce l’insussistenza di
deroghe e conferma il divieto di circolazione a partire dal 1° gennaio 2019.

 

E alla fine è stato il MIT per il tramite dell’Ufficio Motorizzazione Civile di Napoli (competente per la
Direzione territoriale Sud) a rispondere indirettamente alla segnalazione/denuncia inoltrata lo scorso 6
settembre dalla Filt Cgil rispettivamente alle Prefetture, alle Motorizzazioni e alle Regioni di Abruzzo e
Molise, ma anche ai ministeri di riferimento dei Trasporti e dell’Ambiente, rispetto al divieto di circolazione
su tutto il territorio nazionale di autobus Euro “0” M2 M3 in base a quanto espressamente previsto
dall’art.1 c.132 Legge 190/2014.

IL MINISTERO CONFERMA: DIVIETO DI CIRCOLAZIONE DAL 1° GENNAIO 2019 E NESSUNA
DEROGA - Il Ministero dei Trasporti, infatti, rivolgendosi alla Prefettura di Campobasso - l’unica tra le
Istituzioni e gli Enti sollecitati dalla Filt Cgil Abruzzo Molise ad essersi fattivamente attivata per venire in
possesso delle necessarie delucidazioni – ha ribadito con nota dell’11 ottobre 2019 (inoltrata per
conoscenza alla stessa Filt Cgil – in allegato) quanto sancito dalla Legge 23 dicembre 2014, n. 190 nota
come Legge di stabilità 2015 in merito all’espresso divieto di circolazione - a partire dal 1° gennaio 2019 -
di autobus con caratteristiche antinquinamento euro “0”.

LA RESPONSABILITA’ DEGLI ENTI LOCALI E IN PRIMIS DELLE REGIONI ABRUZZO E MOLISE -
Lo stesso Ministero peraltro, escludendo categoricamente presunte deroghe ad eccezione di quelle
riservate ai veicoli di interesse storico e collezionistico nonché ad uso speciale di Scuola guida, ha puntato
l’indice contro gli Enti locali (Regioni e Comuni) i quali sarebbero i soli competenti all’autorizzazione
all’utilizzo degli autobus da adibire all’esercizio del trasporto pubblico locale nonché all’attività di noleggio
con conducente. Con questa precisazione da parte del Ministero - a nostro parere alquanto scontata -, c’è
da chiedersi come sia possibile che entrambe le Regioni (Abruzzo e Molise) non abbiamo imposto il fermo
immediato di questi mezzi inquinanti a partire dal 1° gennaio 2019 così come prevede una Legge dello
Stato. Desta ancora più scalpore che a disattendere questa norma sia stata anche una società regionale del
trasporto locale come nella caso dell’azienda abruzzese TUA spa la quale, da quanto risulterebbe alla
scrivente, avrebbe persino emanato una circolare interna indirizzata ai Responsabili delle unità di
Produzione dislocate nel territorio regionale, con la quale si invitava a soprassedere all’obbligo di Legge
almeno sino a scadenza della revisione degli autobus “incriminati”.

ABRUZZO E MOLISE NON RIESCONO AD INTERCETTARE LE COSPICUE RISORSE DEL
GOVERNO - La Filt Cgil Abruzzo Molise ribadisce il proprio sconcerto rispetto alle condizioni in cui versa il
parco autobus adibito al trasporto pubblico locale di queste due regioni e rammenta che il Governo
nazionale, proprio allo scopo di abbattere sensibilmente l’eccessiva vetustà dei mezzi in circolazione (11,4
anni di media a fronte di un dato europeo di 7,5 anni), ha stanziato dallo scorso anno, 3,7 miliardi di euro
(2,2 miliardi per le Regioni e 1,5 miliardi di euro per le Città metropolitane) per l’acquisto di mezzi meno
inquinanti (elettrici, a metano o a idrogeno), stabilendo altresì di assegnare al Sud, dove il fenomeno è
particolarmente grave, non meno del 34% delle risorse stanziate. Al momento però si rileva che né
l’Abruzzo, né il Molise, siano state in grado di intercettare queste risorse.
L’aspetto grottesco di questa vicenda è che in questi giorni si sta approvando il Decreto clima che prevede,
tra l’altro, un sensibile sconto sull'abbonamento dei mezzi pubblici (fino a 1.500 euro) per i cittadini/utenti
che rottamano un’auto fino a Euro 3. Tutto questo mentre circolano ancora autobus euro “0”.

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Sospesa attività in un night di Cepagatti, trovate dieci ragazze in nero

E' stata sospesa l'attivita' di un night club di Cepagatti all'interno del quale, su 12 dipendenti, dei quali dieci lavoravano in nero. L'amministratore della societa' e' stato deferito all'autorita' giudiziaria; i carabinieri dell'Ispettorato gli hanno comminato una multa di 27.500 euro per violazioni in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. E' l'operazione compiuta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pescara, in collaborazione con i colleghi del comando di Cepagatti. Il blitz e' scattato la notte di sabato scorso, dopo che i carabinieri del posto avevano notato una ripresa dell'attivita' da parte del locale notturno, nonostante ufficialmente risultasse inattivo.

I dieci lavoratori sorpresi non in regola sono donne non italiane che svolgevano la funzione di figuranti di sala. Nello specifico, intrattenevano i clienti in cambio di consumazioni che scattano automaticamente dopo un tempo stabilito dalla proprieta'. Il night e' stato temporaneamente chiuso.

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Incidente in un campo di Casoli, un morto

Incidente agricolo mortale a in localita' Caprafico di Casoli, in cui ha perso la vita un uomo di 69 anni, Nicola Sergio Civitella, originario del posto ma residente a Varese. Mentre era impegnato a pulire un terreno di sua proprieta' utilizzando un trattore gommato, il mezzo improvvisamente si e' rovesciato finendo in un fossato e intrappolando l'uomo. Il mezzo agricolo gli ha tranciato una gamba ed e' stata recisa l'arteria femorale, facendolo dissanguare. Al momento dell'incidente l'uomo era solo e l'allarme e' stato dato dai familiari non vedendolo rientrare a casa. 

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Morte Morosini, tutti assolti

Tutti assolti, dalla Corte d'Appello di Perugia, i tre medici che erano stati condannati per omicidio colposo in relazione alla morte del calciatore del Livorno Piermario Morosini, deceduto a 26 anni il 14 aprile 2012, dopo essersi accasciato durante l'incontro Pescara - Livorno. 

La Cassazione aveva annullato la sentenza di condanna, emessa in primo grado dal tribunale di Pescara e confermata dalla Corte d'Appello dell'Aquila, disponendo il rinvio presso la Corte d'Appello di Perugia per un nuovo giudizio. Il medico del 118 di Pescara  era stato condannato a un anno di reclusione, mentre ai medici sociali delle rispettive squadre erano stati inflitti otto mesi di reclusione ciascuno.

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Montesilvano, punta la pistola contro i carabinieri e usa il figlio di 5 anni come scudo

Attimi di tensione a Montesilvano, dove un uomo, raggiunto dai carabinieri, che stavano dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, ha puntato una pistola contro i militari e prima di usare il figlio di cinque anni come scudo, tentando di fuggire dalla finestra. Alla fine l'uomo di 52 anni che era agli arresti domiciliari è stato bloccato dai carabinieri della locale Compagnia che hanno poi recuperato la pistola, oltre a mezzo chilo di marijuana e contanti per 500 euro. L'ordinanza di custodia cautelare in questione e' stata emessa e seguito di un'indagine relativa allo spaccio di droga.

L'episodio e' avvenuto attorno alle 7 del mattino. I Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, insieme a quelli di Martina Franca, con il supporto dei cani antidroga dell'Arma, avevano raggiunto l'abitazione dell'uomo, gia' ai domiciliari, per notificargli la misura cautelare personale in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Taranto. L'uomo, infatti, era coinvolto in attivita' di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a Martina Franca. Il 52enne, alla vista dei Carabinieri, ha preso una pistola che aveva sul letto e l'ha puntata contro i militari. Poi ha svegliato il figlio di cinque anni e, usandolo come scudo, ha scavalcato la finestra della camera da letto, al piano terra. Una volta fuori, pero', e' stato bloccato dai Carabinieri, che avevano gia' circondato l'intero edificio. La pistola, funzionante e carica, e' stata sequestrata, cosi' come 543 grammi di marijuana e 485 euro in contanti. Il 52enne dovra' rispondere di detenzione illegale di arma da sparo clandestina e relativo munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale aggravata, tentata evasione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Su disposizione dell'autorita' giudiziaria, e' stato accompagnato in carcere dai carabinieri della Compagnia di Montesilvano, diretti dal tenente Donato Agostinelli. 

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Arrestato in Veneto, 39enne accusato di sfruttamento della prostituzione in Abruzzo

E' stato arrestato in provincia di Treviso un uomo di 39 anni, ricercato in mezza Europa, in esecuzione di mandato di arresto europeo emesso in Romania per "detenzione materiale pornografico con sfruttamento minori, istigazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione".  Il 39enne si era reso irreperibile in Europa, assumendo false identita'. Il 39enne e' ritenuto al vertice di un clan di romeni responsabili, nel 2014, di induzione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di connazionali reclutate nel Paese d'origine e condotte in Italia. L'uomo, annoverato tra i 50 latitanti piu' ricercati dalla Polizia romena, e' stato arrestato in applicazione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nel 2014 dal Tribunale di Pescara per gli stessi reati, dopo un'attivita' d'indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Montesilvano sullo sfruttamento di giovani romene sulla riviera pescarese. L'indagine aveva consentito l'arresto di altri sette romeni e di due persone domiciliate a Pescara e Roseto degli Abruzzi tutte ritenute responsabili del reclutamento di giovani romene avviate alla prostituzione.

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Aca, conclusi lavori sul depuratore di Serramonacesca

Conclusi i lavori sul depuratore di acque reflue urbane a servizio del Comune di Serramonacesca, intervento nell'ambito di un programma di investimenti (circa 18 milioni) finalizzati a potenziamento e adeguamento degli impianti di depurazione gestiti da Aca Spa, azienda acquedottistica. Il depuratore, della potenzialita' e' stato sottoposto a una straordinaria manutenzione di tutte le attrezzature e della carpenteria metallica, come concordato con il Servizio Qualita' delle Acque della Regione Abruzzo e l'Arta provinciale. L'intervento va ad aggiungersi a quelli gia' terminati nel corso dell'anno su altri impianti di depurazione nei Comuni di Penne, Pianella, Cepagatti, Manoppello, Lettomanoppello, Caramanico Terme, Loreto Aprutino, Collecorvino e Tocco da Casauria. Sono in corso di realizzazione gli interventi sui depuratori di Francavilla al Mare (Chieti), Pescara, Montesilvano, Torre de' Passeri, Popoli.Gli interventi elencati comportano un investimento complessivo di circa 18 milioni e sono co-finanziati da Regione Abruzzo e ACA S.p.A..

Un secondo blocco di lavori comportera' un ulteriore investimento di 14 milioni di euro ed e' anch'esso co-finanziato da Regione Abruzzo  e ACA S.p.A. In corso, grazie a questo investimento, la progettazione e procedure propedeutiche all'appalto delle opere di adeguamento di una serie di altri impianti di depurazione di Montebello di Bertona, Castilenti, Montefino, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Casalincontrada, Picciano nonche' per la dismissione di fosse Imhoff nei citati Comuni e in quelli di Abbateggio, Alanno, Carpineto della Nora, Bolognano, Bucchianico, Caramanico Terme, Civitaquana, Civitella Casanova, Pietranico, Villa Celiera e Turrivalignani

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Abruzzo prima regione al Sud per raccolta di carta e cartone

L'Abruzzo si conferma anche quest'anno la regione piu' performante del Sud per raccolta pro capite di carta e cartone con 60,5 kg per abitante, dato di gran lunga superiore alla media della macro area di riferimento che si ferma a 38,1 kg/ab. L'Abruzzo e' l'unica regione del sud a superare la media nazionale di 56,3 kg/ab. E' quanto emerso dal 24/o rapporto presentato da Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Le province di Teramo e Chieti, rispettivamente con 65,2 Kg/ab e 67,4 Kg/ab, sono allineate alla media del centro-nord. A livello di tonnellate raccolte, Teramo registra la crescita maggiore rispetto al 2017 (+10,1%), seguita da L'Aquila (+7,6%). Carta e cartone rappresentano quasi il 13% del totale dei rifiuti urbani raccolti nella regione; in Abruzzo sono presenti 15 piattaforme convenzionate per il riciclo e due cartiere.

In 21 anni di operativita' del sistema consortile i Comuni Italiani hanno ricevuto da Comieco corrispettivi economici per oltre 1,6 miliardi di euro a sostegno alla raccolta di carta e cartone: risorse che hanno contribuito alla crescita e alla sempre maggiore efficienza del sistema di gestione dei rifiuti urbani. A livello nazionale, il rapporto ha fotografato una situazione molto positiva: 3,4 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte nel 2018, con un aumento complessivo del 4%, pari a + 127.000 tonnellate, rispetto al 2017.

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In Abruzzo aumentano i minori vittime di reati

 In Abruzzo aumentano, seppur lievemente, i minori vittime di reati: sono stati 90 nel 2018, cioe' il 3% in piu' rispetto all'anno precedente (87); il 52% di questi e' di sesso femminile (56% nel 2017). E' quanto emerge, a livello regionale, dai dati elaborati dal Comando Interforze per il nuovo Dossier della Campagna "Indifesa" di Terre des Hommes per porre l'attenzione sui diritti negati a milioni di bambini in Italia e nel mondo. I casi piu' frequenti - 22 nel 2018 e 26 nel 2017 - sono quelli di "maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli", comunque in calo del 15%. A crescere in modo esponenziale sono la "detenzione di materiale pornografico" (+300%, 4 casi nel 2018 e uno nel 2017), l'"abuso di mezzi di correzione o di disciplina" (+233%, 10 casi nel 2018 e 3 nel 2017) e la sottrazione di persone incapaci (+100%, 4 casi nel 2018 e 2 nel 2017). Calano invece la "violenza sessuale aggravata" per cui, nonostante un -58%, si contano comunque cinque casi (12 nel 2017) e la "corruzione di minorenni" (-50%, un caso nel 2018 e 2 nel 2017). Lieve calo, -9%, anche per la "violenza sessuale", che conta comunque dieci casi nel 2018 e undici nel 2017. 

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