Cronaca

Discoteca spacciata per circolo nel Pescarese, evasione da 150mila euro

Discoteca camuffata da Circolo privato avrebbe evaso 150mila euro dovuti al Fisco. I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno eseguito una verifica su una discoteca di Città Sant'Angelo, accertando che la qualifica di circolo privato, attribuita all'attività, avrebbe avuto il solo scopo di sottrarre a tassazione ingenti profitti, mentre in realtà si sarebbe mascherata l'esercizio di un'impresa commerciale i cui redditi avrebbero dovuto essere assoggettati alle comuni regole di tassazione.

Gli accertamenti avrebbero dimostrato l'abuso giuridico della figura di ente non commerciale: il locale è risultato essere una normale discoteca con annesso bar. Di conseguenza al Fisco sono stati sottratti oltre 150 mila euro, ai fini sia dell'Iva sia delle imposte dirette. Nel novembre scorso il locale era stato ispezionato dalle Fiamme Gialle pescaresi nell'ambito di iniziative di prevenzione e repressione dello spaccio di stupefacenti. Il controllo, con l'ausilio di unità cinofile, aveva permesso di accertare violazioni in materia fiscale, lavorativa e di diritti d'autore, oltre a reati spaccio di sostanze stupefacenti, che avevano determinato l'emissione, da parte del Questore di Pescara, di un'ordinanza di sospensione della licenza per 90 giorni. 

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Università d’Annunzio, inaugurato l’anno accademico

"Iniziamo un nuovo anno accademico sulla scorta di un bilancio positivo e importanti traguardi raggiunti". Lo ha detto il rettore dell'Università 'D'Annunzio', Sergio Caputi nel discorso d'apertura dell'anno Accademico 2018-2019. "La D'Annunzio - ha spiegato Caputi - gode di una buona salute economica e molti sono gli obbiettivi raggiunti: tra gli altri i nuovi corsi di laurea - Scienza della salute ed Economia e Business - nuovi concorsi, nuovo contratto integrativo di lavoro e una rinnovata restituzione dell'autonomia ai dipartimenti". Sono 27 mila gli studenti iscritti e un utile economico importante a fine 2017 che si è attestato intorno ai 20 milioni di euro: questi i numeri ufficializzati dal Rettore che parlano di un'Università dal bilancio solido con risorse disponibili per 60 milioni di euro oltre a 70 milioni già destinati agli investimenti per il prossimo triennio e altri 50 milioni alle spese correnti. 

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Controlli del Nas nelle aziende vinicole Abruzzo, riscontrate irregolarità

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara nelle aziende vitivinicole abruzzesi, nell'ambito delle attività ispettive disposte dal Comando Carabinieri per la tutela della salute, d'intesa con il ministero della Salute, nel settore della produzione e commercializzazione dei vini. In due casi, in due attività della provincia di Chieti, sono state accertate irregolarità, con conseguenti provvedimenti. In particolare, in una cantina il legale responsabile è stato segnalato alle autorità amministrativa e sanitaria per aver mantenuto i locali con inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali ed in assenza di rintracciabilità dei prodotti detenuti nei vari vasi vinari e in parte già imbottigliati. Nel corso del controllo sono state elevate sanzioni amministrative per 8mila euro; 85.800 litri di prodotti vinosi e 84 bottiglie di 'vino cotto', per un valore di euro 80mila euro, che sono stati sottoposti a sequestro amministrativo. In un'altra cantina del Chietino, il NAS di Pescara ha sottoposto a sequestro di 3.300 litri di prodotti vinosi risultati alterati e privi di procedure di rintracciabilità dei prodotti in vasi vinari. Elevate sanzioni amministrative per circa 4.000 euro. 

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Carabinieri smantellano baby gang di spacciatori a Montesilvano

Smantellata dai Carabinieri della Compagnia di Montesilvano una banda di minorenni dediti allo spaccio di droga. Cinque gli indagati, nei cui confronti sono state eseguite perquisizioni domiciliari. Uno dei cinque è stato sottoposto agli arresti domiciliari: avrebbe minacciato e picchiato un coetaneo con l'obiettivo di fargli ritrattare le dichiarazioni rese ai militari nel corso delle indagini. Dagli accertamenti sulla baby gang è emerso anche un caso di violenza sessuale nei confronti di una minorenne, per cui un altro degli indagati odierni, a settembre scorso, era stato arrestato.  L'operazione e le perquisizioni, condotte ieri, hanno consentito di sequestrare circa 300 grammi di marijuana. I decreti di perquisizione sono stati firmati dal pm Anna Benigni; l'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip Antonella Di Carlo. 

Tutti e cinque sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti; il giovane finito ai domiciliari è accusato deve rispondere anche delle minacce e delle percosse nei confronti del coetaneo. L'operazione, denominata 'Baby Drugstore', ha avuto origine a marzo scorso, quando gli odierni indagati erano tutti minorenni ed i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano hanno acquisito la notizia di un ragazzo che aveva minacciato e maltrattato i propri genitori per avere i soldi per la droga e per l'attività di spaccio. Dall'arresto di quel giovane sono partiti ulteriori accertamenti, che hanno permesso di ricostruire una lunga serie di cessioni di droga da parte dell'arrestato e, soprattutto, da parte di altri giovani del posto. 

E' stato accertato che lo spaccio avveniva in ogni luogo della città. Identificati, gli acquirenti, tutti coetanei poi segnalati alla Prefettura, sono stati interrogati. A conferma delle attività illecite anche un altro arresto, eseguito a giugno scorso, nei confronti di un ragazzo trovato in possesso di dieci dosi di cocaina e 190 grammi di marijuana. Dalle indagini è emerso che l'attività di spaccio risale almeno al gennaio 2017, quando i Carabinieri denunciarono uno degli indagati odierni perché trovato in possesso di marijuana e hashish. Dall'attività investigativa sarebbero emersi gravi indizi di colpevolezza a carico di uno degli indagati in relazione ad episodi di violenza sessuale aggravata ai danni di una minorenne; nei confronti del giovane, a settembre, è stata eseguita un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale per i Minorenni dell'Aquila. Proprio in seguito a quell'arresto il ragazzo finito oggi ai domiciliari aveva minacciato e picchiato un coetaneo sperando che ritrattasse la testimonianza resa agli investigatori.

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Crac Merker, chiesta la condanna per cinque imputati

"Scellerata gestione da parte del gruppo di imprese". Lo ha detto il pm Rosangela Di Stefano al Tribunale collegiale di Pescara, nel corso della sua requisitoria nell'ambito del processo sulla bancarotta della Merker Spa di Tocco Casauria. Il pm ha chiesto condanne a 4 anni per Marino Alessandrini, ex amministratore della Merker ed ex figura di vertice di altre società controllate dalla capofila; 3 anni a testa per Alfred Zahlaus e Marcello De Niederhausern, ex amministratori unici di Fisher e Merker Rent, e per Guido Leone, ex presidente del collegio sindacale della Fisher; 2 anni per Maria Cristina Dragani, all'epoca dei fatti procuratrice speciale della Merker. I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 1999 e il 2003. I cinque imputati sono accusati di bancarotta fraudolenta e documentale. Il pm ha chiesto invece il non doversi procedere, a causa dell'intervento della prescrizione, per altri sei imputati. L'ipotesi accusatoria è che gli imputati abbiano distratto direttamente beni e somme di danaro, o tramite operazioni infragruppo, ovvero attraverso la cessione di quote e finanziamenti senza corrispettivi, fino a provocare la bancarotta delle società capofila e delle sue controllate, per una cifra superiore ai 250 milioni di euro. L'udienza è stata aggiornata al prossimo 14 gennaio, quando sarà completata la discussione e sarà emessa la sentenza.

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Teramo, acquisiti gli atti su Palazzo Pompetti

Acquisizione di atti negli uffici comunali, nell'ambito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Teramo su palazzo Pompetti. Nel corso dell'attività di indagine, delegata a polizia stradale e guardia di finanza, gli investigatori hanno acquisito tutta una serie di documenti sia nell'ufficio del primo cittadino che negli uffici tecnici del settore lavori pubblici ospitati attualmente al Parco della Scienza, visionando anche alcuni computer. Attività che è andata avanti per tutta la mattinata, in contemporanea con un secondo sopralluogo su Palazzo Pompetti da parte dell'ingegnere nominato dalla Procura come consulente. L'inchiesta, a firma del pm Davide Rosati, mira a fare chiarezza su quanto avvenuto dal terremoto in poi, con il palazzo dichiarato inagibile in classe E a due anni dal sisma e dopo una revisione della scheda Aedes. Il fascicolo era stato aperto all'indomani dei controlli della polizia municipale sul mancato rispetto, da parte dei commercianti i cui negozi si trovano al piano terra, dell'ordinanza di sgombero firmata a settembre dal sindaco Gianguido D'Alberto dopo che il palazzo era stato dichiarato inagibile, ma ha successivamente interessato anche l'iter che ha portato alla valutazione dei danni e alla classificazione in E. Intanto, nei giorni scorsi, dopo la realizzazione della prima parte dei lavori di messa in sicurezza sull'immobile, realizzati dal Comune di pari passo con la parte privata, il sindaco ha firmato la revoca parziale delle ordinanze di sgombero per i negozi. 

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Appalti a Tagliacozzo, l’ex sindaco a giudizio per concussione 

L'ex sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, è stato rinviato a giudizio per concussione, turbata libertà degli incanti e turbativa d'asta in relazione ad un'inchiesta della Procura della repubblica di Avezzano, scattata nel marzo del 2016, relativa ad una serie di appalti pubblici. L'indagine ha coinvolto anche altri soggetti tra politici ed imprenditori del luogo. Di Marco Testa, rappresentato dal legale Roberto Verdecchia, inoltre, durante l'udienza è stato prosciolto dall'accusa di concussione nei confronti di un tecnico comunale che lo aveva accusato. "L'accusa di concussione a carico di Di Marco Testa nei confronti del suo accusatore - ha dichiarato il legale Verdecchia - dovrà essere dimostrata in giudizio che si terrà il 12 settembre del 2019 dove assisteremo alle presunte verità già parzialmente smentite nel corso dell'udienza preliminare". Nell'ambito dell'udienza preliminare è stata emessa una condanna, secondo il rito abbreviato, a carico dell'architetto Carlo Tellone che dovrà scontare una pena di 2 anni e 8 mesi e 20 giorni di reclusione con le accuse di concussione e di un tentativo di turbativa. Tellone, rappresentato dal legale Antonio Milo, è stato prosciolto invece dalle altre accuse di turbativa d'asta relativa ai lavori di Villa San Sebastiano e Marsia. Rinviato a giudizio sempre per turbativa d'asta anche Gianpaolo Torrelli, difeso dal legale Vittoriano Frigioni, che è stato invece prosciolto dalle accuse di concussione, frode nelle pubbliche forniture e falso materiale. Coinvolti nella vicenda, con un ruolo marginale e sempre rinviati a giudizio a vario titolo anche altri imputati. Escono completamente dalla vicenda giudiziaria l'ex assessore Gabriele Venturini, difeso dai legali Franco Colucci e Alessandro Fanelli, il grafico Alessandro Di Michele, difeso dall'avvocato Herbert Simone, e l'imprenditore Mauro Volpe, che sono stati prosciolti da tutte le accuse. L'inchiesta che ruota attorno a presunti illeciti legati alla concessione di appalti, prevalentemente del settore dei lavori pubblici, assegnati con la modalità dell'urgenza, aveva portato nel 2016 a 16 provvedimenti cautelari. "L'accusa di concussione a carico di Di Marco Testa nei confronti del suo accusatore - ha dichiarato il legale Verdecchia - dovrà essere dimostrata in giudizio che si terrà il 12 settembre del 2019 dove assisteremo alle presunte verità già parzialmente smentite nel corso dell'udienza preliminare".

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Pentola d’acqua bollente addosso, bimba di un anno e mezzo grave

Si è rovesciata addosso una pentola con acqua bollente, riportando gravi ustioni. E' accaduto ieri a Pescara; la bimba, un anno e mezzo, è ora ricoverata all'ospedale 'Gemelli' di Roma in prognosi riservata. La madre della piccola stava cucinando, nella stanza con lei i figli, quando la piccola si è rovesciata addosso la pentola. Lanciato l'allarme, sul posto sono intervenuti i soccorritori. Dopo essere stata stabilizzata al Pronto soccorso di Pescara, la bimba, che ha riportato ustioni di secondo grado al volto e al torace, è stata trasferita in elicottero nella capitale. Nell'abitazione sono poi intervenuti gli agenti della Squadra Volante della Questura che hanno ascoltato il padre della bambina, non presente al momento dell'incidente, e ricostruito l'accaduto. 

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Due fratelli di Popoli condannati a 8 anni per riciclaggio

Condannati a otto anni di reclusione ciascuno, dal tribunale collegiale di Pescara due fratelli di Popoli, accusati di riciclaggio e impiego di beni provenienti da attività delittuosa. Prescritti o assolti, in riferimento agli altri capi di imputazione, sia i due fratelli che altre 23 persone, in larga parte titolari di aziende legate alla ditta guidata dai due e  accusati a vario titolo di riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, furto aggravato, truffa, violazione di sigilli, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. I fatti al centro del processo, risalenti al 2005, culminarono un anno dopo con il sequestro della società. L'attività investigativa, che si estese a Lazio, Umbria, Campania, Sicilia, Puglia, Molise, Marche e Lombardia, prese le mosse dal sequestro, da parte della Polizia Stradale di Piano d'Orta, di un mini escavatore e di un carrello elevatore con le matricole abrase. Le successive indagini consentirono di accertare che i due fratelli commercializzavano, oltre che materiali, attrezzi e macchinari impiegati nel settore dell'edilizia, come escavatori, carrelli elevatori, porte e arredi da bagno, anche materiale di altro genere, come un rimorchio, tavoli e sedie per bar, ma anche prodotti alimentari, per la maggior parte frutto di appropriazioni indebite, truffe o furti. Per giustificare il trasporto del materiale o la presenza dello stesso all'interno del cantiere i due fratelli si sarebbero avvalsi di documenti di trasporto e fatture di acquisto intestate a ditte compiacenti che, in seguito alle indagini, risultarono in larga parte inesistenti, cessate o già sottoposte a procedure fallimentari.

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La Guardia di Finanza di Pescara sequestra studio di nutrizionista-dietologo abusivo

Dietologo e nutrizionista abusivo nel mirino della Guardia di Finanza di Pescara che ha sequestrato il suo studio in via Orazio nel quartiere Portanuova a Pescara. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Pescara hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Pescara nei confronti di M.T.. Il sedicente professionista era già stato attenzionato dalle Fiamme Gialle che, nel gennaio 2018, avevano proceduto ad una perquisizione di uno studio di piazza Garibaldi dove erano state sottoposte a sequestro le attrezzature utilizzate e documentazione sanitaria riguardante circa 500 pazienti.

L'uomo, nonostante tutto nel marzo scorso, nel corso di un accesso a fini fiscali, fu ancora sorpreso ad effettuare consulti medici, con i finanziari che procedettero al sequestro anche di tutti i locali, oltre che delle attrezzature utilizzate e delle cartelle di circa 200 clienti. Tritapepe, negando ai suoi clienti ogni addebito, aveva ripreso così la sua attività, spostando il suo studio in via Orazio dove i finanzieri hanno così ulteriormente proseguito gli accertamenti assumendo informazioni da ulteriori clienti e, all'esito delle attività investigative e dell'accertata reiterazione dell'esercizio abusivo dell'attività, la Procura della Repubblica di Pescara, ha inoltrato richiesta di sequestro preventivo, accolto dal Gip di Pescara. Il provvedimento giudiziario è stato ora eseguito dai militari che all'arrivo nei locali di hanno colto in flagranza M.T. intento a visitare pazienti, e così sottoposto a sequestro i nuovi locali e attrezzature utilizzate dal professionista abusivo. Ovviamente nei confronti dell'uomo seguiranno anche gli sviluppi dell'intervento anche ai fini fiscali per la verifica del trattamento dei ricavi conseguiti dall'illecita attività. 

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