Cronaca

Dissesto Aca, rinviata l’udienza

Rinviata al prossimo 27 febbraio l'udienza del procedimento in corso, davanti al gup del Tribunale di Pescara, in merito al dissesto da 120 milioni di euro dell'azienda acquedottistica abruzzese (Aca). Lo slittamento è stato disposto dal giudice Gianluca Sarandrea per concedere alle difese il tempo necessario ad approfondire la memoria di 70 pagine depositata dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini. Sono cinque gli imputati, accusati di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale, e di truffa. L'ipotesi dell'accusa è che gli imputati, allo scopo di "recare pregiudizio ai creditori e di procurare a sé o agli altri un ingiusto profitto", avrebbero falsificato bilanci e scritture riguardanti gli esercizi 2009, 2010, 2011 e 2012. Secondo il pm, i cinque avrebbero omesso "fraudolentemente di iscrivere consistenti componenti negativi di reddito, ovvero indicavano maggiori proventi straordinari rappresentando in tal modo falsamente utili di esercizio in realtà inesistenti".

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Il Nas multa gli studenti sorpresi a fumare in bagno

Multe dei Carabinieri del Nas di Pescara in due licei del centro città, dove studenti e personale sono stati sorpresi a fumare nei bagni e nelle aree di pertinenza degli istituti. I controlli rientrano nell'ambito delle attività per la verifica del rispetto della normativa sul divieto di fumo disposti dal Ministero della Salute. Dopo il caso di un istituto superiore di Chieti in cui alcuni studenti sono stati sorpresi a fumare nei bagni, una situazione analoga è stata accertata in un liceo del centro di Pescara: tre studenti - di cui un minorenne - stavano fumando nei bagni e nel cortile dove sono state trovate cicche di sigaretta. Il fatto che si fumasse nelle aree scolastiche, d'altronde, era ben visibile, tanto che la cosa era stata segnalata anche da alcuni genitori. Multati i due studenti maggiorenni e, considerando la presenza di una minorenne, è stato sanzionato anche uno degli addetti alla vigilanza e al divieto di fumo, come da assetto organizzativo del sistema di emergenza.

In un altro liceo del centro di Pescara è stata accertata una situazione regolare nei bagni, ma un addetto alla distribuzione degli alimenti per le merende è stato sorpreso mentre fumava nel cortile. Gli accertamenti sono stati quindi estesi anche alla sede dell'attività che si occupa della preparazione delle merende. L'operatore è stato multato. La sanzione elevata nei confronti delle quattro persone ammonta a 55 euro. I controlli finalizzati alla tutela dei non fumatori vanno avanti in tutta la regione. 

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Donna morta nel tunnel della stazione a Pescara, sentito un testimone

Ci sarebbe un testimone dei fatti che hanno preceduto la morte di Anna Carlini, trovata senza vita nel tunnel della stazione nel 2017. Una persona ha riferito di avere visto la donna prima e dopo il presunto stupro, di avere ricevuto confidenze in merito ad un presunto abuso sessuale da parte di uno dei due indagati, di avere notato che la ragazza non stava bene, ma di non averla vista assumere sostanze alcoliche e di non avere assistito alla violenza sessuale. Questi i principali passaggi della deposizione dell'unico testimone, di nazionalità romena che davanti al gip del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, ha partecipato all'incidente probatorio, richiesto dal pm Rosangela Di Stefano, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Anna Carlini.

L'inchiesta conta due indagati, entrambi di nazionalità romena ma al momento irreperibili, accusati di violenza sessuale, omicidio e abbandono di persona incapace. Il giudice ha aggiornato l'udienza al prossimo 13 dicembre, quando saranno ascoltati gli altri due testimoni che oggi non si sono presentati. Presente all'udienza di oggi, invece, la sorella della vittima, assistita dall'avvocato Carlo Corradi. L'incidente probatorio è stato richiesto dal pm alla luce del rischio che i tre testimoni, due originari della Guinea e uno della Romania, risultino irreperibili quando si aprirà la fase dibattimentale. In questo modo, invece, le testimonianze saranno cristallizzate e potranno essere utilizzate in giudizio. Il testimone ascoltato oggi ha riconosciuto i due indagati in fotografia e ha detto che qualche ora dopo essere stato convocato dalla polizia, insieme ad altre persone, un conoscente gli aveva riferito che uno dei due indagati aveva abusato sessualmente della ragazza. Il testimone ha affermato di non avere assistito allo stupro, ma di avere visto la ragazza ferma, fuori dalla stazione, mentre fumava una sigaretta, intorno alle 18-19 di quel giorno. Poi ha detto di avere visto uno dei due indagati portare all'interno del tunnel la ragazza, accarezzandola alle braccia, come se volesse rubarle qualcosa e di essersi accorto che la ragazza non stava bene. Il testimone, a quel punto sarebbe andato via e avrebbe rivisto la ragazza, ancora vigile, solo intorno alle due di notte, quando il presunto stupro era già avvenuto.

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Pescara, individuati gli autori della rapina ai fidanzatini

Sonostati individuati e arrestati i presunti autori di una rapina con aggressione ai danni di due fidanzatini minorenni messa a segno nella notte dello scorso 21 ottobre, in pieno centro a Pescara. Si tratta di tre giovani - due ragazzi e una ragazza - nei cui confronti la Polizia ha eseguito stamani la relativa ordinanza di custodia cautelare per rapina e lesioni aggravate. Il fatto era avvenuto in via Parini, dove i due minorenni erano stati picchiati e rapinati da quattro sconosciuti. 

In manette sono finiti tre diciottenni (due ragazzi pescaresi e una ragazza chietina). Al pestaggio ha partecipato anche un minorenne che e' stato segnalato al Tribunale dei minori dell'Aquila. L'episodio e' accaduto il mese scorso, intorno all'una e trenta di notte. Stando alla ricostruzione fornita dalla polizia, le vittime (17 anni lui e 16 anni lei) erano tranquillamente sedute su di una panchina, quando passano i quattro e uno di loro insulta e tira uno schiaffo alla 16enne. Il fidanzato allora interviene a difesa della ragazza e viene preso a calci e pugni dal gruppetto. La 16enne cerca di ostacolare gli aggressori, ma viene affrontata e immobilizzata dall'unica ragazza della banda, mentre il giovane che l'aveva insultata continua a prenderla a calci. Il fidanzato, ormai a terra, viene invece malmenato dagli altri. Poi fuggono, dopo aver rubato la borsa della 16enne. Sul posto intervengono gli agenti della volante e i sanitari del 118, che soccorrono e trasportano le due vittime in ospedale per le cure del caso. Successivamente, gli investigatori della squadra mobile, grazie anche alle immagini riprese dalle telecamere di un negozio della zona, risalgono al gruppetto e, in particolare, ad uno di loro perche' gia' noto alle forze dell'ordine. Quest'ultimo, peraltro destinario nei mesi scorsi della misura di prevenzione dell'avviso orale, e' finito in carcere. Mentre gli altri due maggiorenni sono finiti agli arresti domiciliari. Il quarto componente della banda, essendo minorenne, e' stato segnalato Tribunale dei minori dell'Aquila. Le misure cautelari sono state emesse dal gip Nicola Colantonio. 

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Quintali di rifiuti speciali abbandonati sulla strada a ridosso dell’ex discarica di Villa Carmine

Quattro grossi sacchi industriali per trasporto rifiuti (big bag) sono stati ritrovati sulla strada perifluviale a ridosso dell'ex discarica di Villa Carmine, abbandonati sul ciglio stradale.

Sul posto è intervenuto il personale della Polizia Municipale di Montesilvano e il personale tecnico della Nuovo Saline onlus. Da un’analisi visiva esterna dei colli si tratta di rifiuti pericolosi, presumibilmente originati da un attività di demolizione edile, in particolare si notano guaine bituminose, lana di vetro ed eternit.

«L'area è stata perimetrata dal personale della Polizia municipale ed è stato avvisato telefonicamente il sindaco», spiega Gianluca Milillo, presidente e responsabile dello staff tecnico ambientale della Nuovo Saline, «La precedente attività di monitoraggio di quel tratto di fiume, realizzata da noi risale a 48 ore prima del rinvenimento, pertanto l'abbandono è avvenuto negli ultimi due giorni, con un mezzo pesante e verosimilmente dotato di un braccio meccanico. Si tratta di qualche quintale di rifiuti. Noi, come associazione rimarchiamo, che, purtroppo, proprio l’assenza di vigilanza rende quella zona altamente vulnerabile a questo tipo di reati. Seguiranno da parte di Nso campionamenti e analisi del tratto fluviale per verificare se ci siano state dispersioni o nocumento alla matrice ambientale».

Il materiale attualmente è ancora sul posto in quanto per rimuoverlo c’è bisogno di mezzi adeguati e di ditte in grado di rimuovere e trattare rifiuti pericolosi.

«Grazie alla stretta collaborazione tra associazioni e istituzioni locali, siamo riusciti a intervenire prontamente», aggiunge l’assessore alla Polizia municipale, Valter Cozzi, «perché la conoscenza approfondita del territorio e le capacità tecniche possono essere un’arma eccellente per la difesa del territorio, come in questo caso. Il problema è che persone che non esito a definire criminali, utilizzano ditte disposte a tutto pur di disfarsi di rifiuti che mettono a rischio l’ambiente e la salute delle persone. Un plauso particolare va sia alla associazione Nuovo Saline che al nostro personale di Polizia municipale».

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Contraffazione, maxi sequestro di 2,5 milioni di euro di articoli

Dieci interventi fra Abruzzo e Marche, oltre 100mila capi di abbigliamento sequestrati per un valore di 2,5 milioni, due cittadini senegalesi finiti agli arresti domiciliari e 106 persone denunciate: sono i numeri di un'indagine della Guardia di Finanza di Pescara in materia di contraffazione marchi e ricettazione che, avviata nel novembre 2017, ha consentito di scoprire una fitta rete di contatti fra cittadini italiani ed extracomunitari in Abruzzo, Marche, Puglia, Lombardia e Campania.

L'indagine partì dal controllo di un cittadino senegalese, trovato in possesso di oltre mille capi di abbigliamento e pelletteria contraffatti; un mese dopo i finanzieri scoprirono, in un appartamento a Montesilvano, altri senegalesi intenti ad apporre marchi contraffatti su capi di abbigliamento che, in quell'occasione, furono sottoposti a sequestro insieme a etichette, punzonatrici, macchine da cucire. Seguirono interventi operativi a Pescara, Montesilvano, Castellalto, Bellante e Civitanova Marche.

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Caporalato, cinque persone ogni giorno partivano da accampamento abusivo in Puglia per lavorare in nero in Abruzzo

Cinque migranti prelevati da un accampamento abusivo nelle campagne di Lesina erano poi condotti a bordo di un furgone con targa bulgara, in un'azienda in provincia di Chieti, a Cupello, dove i braccianti venivano impiegati nella raccolta di olive, uva e ortaggi, con la paga di tre euro l'ora. Per questo i due autisti del furgone, marito e moglie rumeni di 46 e 32 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri con l'accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Ai tre responsabili dell'azienda agricola di Cupello, che sono stati denunciati, i militari hanno contestato la violazione delle normative sul lavoro. I cinque africani, tre ghanesi e un gambiano, erano stati sistemati nell'accampamento in cui vivevano i 12 braccianti morti negli incidenti stradali dello scorso agosto in provincia di Foggia.

Dalle indagini è emerso che i braccianti africani, tutti irregolari, sarebbero stati impiegati in violazione di ogni normativa sul lavoro. Oltre alla loro assunzione in nero, infatti, i carabinieri hanno constatato violazioni in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro, in materia di orario e retribuzione. A seguito di un sopralluogo nel casolare, inoltre, i militari hanno accertato che i cinque africani vivevano in condizioni di degrado, senza energia elettrica, né acqua corrente né servizi igienici. 

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Percepisce per due anni la pensione della mamma morta, scoperta dall’Inps

Una truffa ai danni dell’Inps perpetrata da un uomo, originario della provincia di Chieti ed emigrato in Canada con i genitori, è stata scoperta dai militari della tenenza di Ortona. Alla morte della madre avrebbe omesso di informare le autorità consolari all’estero continuando a percepire, per circa due anni, la pensione della donna dall’Inps sul libretto postale cointestato. L’indebito vantaggio è stata segnalato all'autorità giudiziaria e all’ente che ha recuperato la somma erogata. L'operazione, denominata 'Zombie', è stata portata termine con la collaborazione del Consolato italiano a Vancouver

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Prende avvio il secondo lotto della bonifica del sito inquinato Ex Sogeri di Tollo

Volge finalmente al termine la bonifica del sito inquinato Ex Sogeri di Tollo. Il sito, considerato uno dei più problematici dell’intera Regione è già stato oggetto di due interventi nel periodo 1999/2001 e 2006/2009 che ha visto il primo un’attività di sistemazione dei rifiuti in sacchi e il secondo la realizzazione di un sarcofago (tombamento in sicurezza dei rifiuti) per isolare i rifiuti non bonificabili.

"Dopo anni di inerzia è stato oggetto di un finanziamento regionale di 550.000,00 € (Fondi Ex Pain) nel 2014 concesso dalla Giunta Regionale presieduta da Luciano D’Alfonso e su iniziativa dell’Assessore Regionale Silvio Paolucci.Oggi sono iniziati i lavori di caratterizzazione dell’area oggetto dell’intervento di circa 6.500 mq su 26.700 mq di estensione totale dell’area per un importo totale di 250.000,00 €. L’intervento consta di due attività distinte. La prima tende a capire quali rifiuti sono ancora presenti sotto terra, se ci sono e la successiva bonifica e lo smaltimento di 2.667 mq di amianto presenti su tre capannoni che negli anni ottanta ospitavano una fornace per la produzione di laterizi. Questo intervento è il secondo lotto di un progetto più generale di 550.000,00 e fa seguito ad un primo lotto dell’importo di 250.000,00 € circa conclusosi nel Settembre 2016 che ha riguardato lo smaltimento di 337 sacchi di rifiuti pericolosi", afferma il Sindaco di Tollo Angelo Radica.

"La conclusione dei lavori è prevista per il 31 Dicembre di quest’anno. I lavori sono progettati dall’Architetto Luigi Febo di Chieti e dal Geologo Andrea Venosini di Celenza sul Trigno saranno realizzati dalla ditta Cericola srl di Lanciano sotto la guida del responsabile del procedimento 8Ruo) il tecnico comunale Antonio Savini. Le analisi saranno realizzate in contraddittorio dai tecnici dell’Arta e del laboratorio di analisi Laser Lab di Chieti".



 

 

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Rapina in villa a Lanciano, estradato dalla Romania il sesto componente della banda

 E' stato estradato dalla Romania Marius Adrian Martin, sesto componente della banda responsabile della rapina in villa dei coniugi Martelli a Lanciano lo scorso 23 settembre. L'uomo, 34anni, romeno, rientra oggi in Italia, scortato da personale dello Servizio per la Cooperazione Internazionale (Scip) di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Il latitante è stato rintracciato e arrestato a Craiova in Romania circa un mese fa. Le attività di indagine condotte nell'immediato dal commissariato di Lanciano, dalla squadra mobile di Chieti e dalla locale compagnia carabinieri, con l'ausilio dello Sco sono state coordinate in campo internazionale dallo Scip che, attraverso le Divisioni Interpol e S.I.Re.N.E. (Supplementary Information Request at the National Entries), ha fornito i dettagli utili e il supporto strategico alla polizia romena per fermare il latitante ed assicurarlo alla giustizia. 

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