Cronaca

Attentati a parchi eolici irpini, 5 arresti in tre regioni

Cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite dai carabinieri della Compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi nei confronti dei presunti responsabili di attentati a fini estorsivi ad impianti eolici della provincia di Avellino. Si tratta di persone residenti a Scampitella, Orta Nova e Pescara: sarebbero i responsabili degli attentati messi a segno nel maggio del 2017 ai parchi eolici irpini di Bisaccia e Lacedonia. Due episodi filmati dalle telecamere poste dai carabinieri nelle quali i cinque vengono ripresi mentre danneggiano un trasformatore, inserendo nel meccanismo una catena di ferro, e mentre cospargono di liquido infiammabile una pala eolica prima di darle fuoco. Dopo gli attentati, il gruppo avrebbe avanzato richieste estorsive ai gestori degli impianti, minacciando in caso contrario altri attentati. Le indagini, coordinate dalla Procura di Avellino, oltre alle telecamere si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, appostamenti e monitoraggio del territorio. Le ordinanze sono state firmate dal Gip del Tribunale di Avellino con le accuse di concorso in tentata estorsione aggravata e danneggiamento

 

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Operaio morto folgorato, tre indagati

Ci sono tre indagati per la morte dell'operaio di 45anni, originario di Rosciano, folgorato venerdi' scorso a San Valentino mentre stava lavorando con i colleghi in contrada Basilico per la realizzazione di un patio. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, coordinati dal maggiore Antonio Di Cristofaro, l'operaio e' morto folgorato all'istante mentre stava lavando una betoniera di proprieta' della societa' di costruzioni. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati dai carabinieri della compagnia di Popoli al proprietario della casa in ristrutturazione, al titolare della ditta edile che stava eseguendo i lavori e al proprietario dell'azienda che ha fornito il calcestruzzo. Il reato ipotizzato dal pubblico ministero, Rosangela Di Stefano, e' omicidio colposo. Oggi a Pescara e' prevista l'autopsia.

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Università d’Annunzio, accolta dal Cda la proposta del rettore sul cambio di nome

Il Consiglio di amministrazione dell'Università "Gabriele d'Annunzio" ha accolto la proposta del rettore Sergio Caputi di integrare la denominazione dell'ateneo identificandola come "Università degli studi dell'Adriatico 'Gabriele d'Annunzio' di Chieti-Pescara". L'esecutività della decisione, però, è stata rinviata dallo stesso rettore a un momento successivo all'incontro che, per cortesia istituzionale, terrà con le forze politiche locali. Un rinvio, si legge in una nota dell'ateneo, deciso da Caputi "in piena autonomia". 

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Fatture false per 190 milioni di euro, 73 denunciati

La compagnia di Chieti della Guardia di Finanza ha denunciato 73 persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e contributiva nell'ambito dell'operazione 'Spectral Kingdom' svolta all'inizio sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Chieti e successivamente delle Procure di Napoli e Cassino. Scoperte fatture false per 190 milioni di euro, 36 le società coinvolte. 

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Residenze fittizie per la cittadinanza, 400 persone nel mirino della Procura di Teramo

Maxi inchiesta sulle residenze fittizie nel Teramano che ha portato a dieci ordinanze cautelari di divieto di dimora in provincia di Teramo. A eseguirle sono state eseguite dalla Squadra Mobile nei confronti dei titolari di agenzie di intermediazione e 12 richieste di misure interdittive per vigili e ufficiali di stato civile, sulle quali adesso dovrà esprimersi il gip dopo l'interrogatorio: è il bilancio dell'operazione "Cidadania", parola che in portoghese vuol dire cittadinanza. L'indagine riguarda un giro di residenze fittizie finalizzate a far ottenere la cittadinanza italiana a brasiliani. I 22 indagati sono accusati di concorso in abuso d'ufficio. Ad illustrare i dettagli dell'operazione, coordinata dal pm Stefano Giovagnoni, è stato il Procuratore Antonio Guerriero che ha sottolineato come l'inchiesta abbia riguardato i Comuni di Pineto, Roseto, Notaresco e Castellalto, ma che le indagini siano ancora in corso per verificare ulteriori eventuali ramificazioni. A far scattare l'inchiesta, circa due anni fa, l'altissimo numero di richieste di passaporto italiano presentate in Questura da cittadini brasiliani che avevano ottenuto la cittadinanza nei quattro comuni. Indagini che fin dalle prime battute avevano permesso di accertare come in almeno 72 pratiche di rilascio di cittadinanza, richieste tra il 2015 e il 2016 presso il Comune di Notaresco e promosse da diverse agenzie di intermediazione, l'ufficiale di stato civile, al fine di accelerare la procedura di riconoscimento, aveva attestato falsamente che la richiesta di cittadinanza era stata presentata quando i brasiliani interessati erano già in Italia, mentre in realtà così non era. Inoltre, in molte delle pratiche esaminate, secondo gli inquirenti, lo stesso responsabile del Comune aveva attestato falsamente, nell'atto di concessione della cittadinanza, che si erano verificate tutte le condizioni necessarie, mentre in realtà non era ancora stata effettuata la verifica della residenza abituale dello straniero sul territorio comunale. Un'indagine che ben presto si è allargata anche ad altre realtà e che ha permesso di accertare come gli stessi controlli effettuati dai vigili urbani, in molti casi, si erano limitati ad un solo sopralluogo presso l'abitazione. Abitazione dove in precedenza avevano dichiarato la residenza abituale altri brasiliani.

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Montesilvano, mezzi a fuoco in via Nilo

Due camion sono stati distrutti da un incendio scoppiato nel primo pomeriggio in via Nilo, a Montesilvano, nel deposito delle ditte che, in Ati, gestiscono la raccolta dei rifiuti. Le fiamme, secondo le prime informazioni, sarebbero partite da uno dei due compattatori e poi si sarebbero propagate anche al secondo mezzo. Lanciato l'allarme, sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco, che hanno domato il rogo. Accertamenti sono in corso da parte dei militari dell'Arma, ma, secondo una prima ricostruzione, l'incendio non sarebbe di origine dolosa. Prontamente intervenuti sul posto anche gli uomini della Polizia locale. 

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Pescara, detenuto incendia la sua cella e intossica anche due agenti

Un detenuto di nazionalità italiana, con problemi psichiatrici, ha incendiato la cella dove si trovava del carcere di Pescara e malgrado l'immediato intervento del personale di Polizia Penitenziaria, per i problemi che l'incendio stava causando e per evitare ulteriori conseguenze, si è dovuto richiedere l'intervento dei Vigili del Fuoco, e allo stesso tempo procedere all'evacuazione degli altri detenuti presenti in sezione. Alcuni Agenti di Polizia Penitenziaria sono rimasti intossicati e sono ancora sotto il controllo medico. A dare la notizia è il Segretario Generale dell'O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) Leo Beneduci che prosegue: "Nella sezione in questione sono allocati detenuti allontanati da altri settori e che manifestano disturbi di natura psichiatrica. Preoccupante peraltro il fatto che a seguito dell'incendio sarebbero state disponibili scarsi dispositivi di protezione individuale". 

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Commercio abusivo, sequestrati oltre 300 capi di abbigliamento e un carretto bike per la vendita di granite

Ancora sequestri sulle spiagge di Montesilvano. La polizia municipale ha requisito oltre 300 capi di abbigliamento, tra costumi, parei e abiti da mare, nel corso dell’attività di contrasto al commercio abusivo. Il sequestro si somma alle operazioni dei giorni scorsi che hanno portato alle confische di carretti e di migliaia di materiali, tra borse, costumi e bigiotteria varia. Sempre i vigili hanno sequestrato, nella spiaggia vicino Sabbia d’Oro, un carretto bike adibito alla vendita di granite e frutta. Al titolare, sprovvisto della regolare autorizzazione per la vendita è stata elevata anche una sanzione amministrativa.

«Non si ferma l’azione messa in campo, ormai quasi quotidianamente - sottolinea l’assessore alla polizia locale Valter Cozzi - dalla polizia municipale, per debellare il commercio abusivo in spiaggia. Il primo deterrente è sicuramente il controllo costante che stiamo mettendo in atto anche in sinergia con le altre forze dell’ordine, ma è altrettanto essenziale la collaborazione dei bagnanti che non devono acquistare tali prodotti, alimentando un mercato fondato sull’illegalità e sull’abusivismo, che lede chi esercita attività commerciali nel pieno rispetto delle regole – aggiunge Cozzi -. Ancora un plauso agli operatori della municipale e agli uomini dei Carabinieri, che sono intervenuti di fronte alle resistenze del venditore abusivo».

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L’Aquila, effettuati 6 trapianti di rene

Negli ultimi dieci giorni all'ospedale San Salvatore dell'Aquila sono stati effettuati 6 trapianti di rene. "Grazie alla sensibilità dei familiari di pazienti deceduti in vari ospedali abruzzesi è stato possibile assicurare la guarigione di patologie diverse. Gli organi, in virtù di un atto di generosità dei parenti dei donatori, sono stati prelevati da persone decedute nel reparto di rianimazione degli ospedali di Pescara, Teramo, Sulmona", sottolinea l'Asl 1 Avezzano-Sulmona-L'Aquila. A queste donazioni se ne è aggiunta una da soggetto vivente da parte di un donatore residente in un comune dell'Abruzzo. "Intendo ringraziare i familiari - spiega Francesco Pisani, direttore della Chirurgia dei trapianti - che in un momento di lutto hanno pensato ad altre persone che soffrono, i professionisti degli ospedali abruzzesi sede di donazione e l'ospedale dell'Aquila dove i trapianti di rene sono stati eseguiti. Perché questi interventi abbiano successo occorre la collaborazione e sinergia di tante unità operative ospedaliere". Gli altri organi diversi dal rene, prelevati dagli ospedali di Pescara, Teramo e Sulmona, sono stati trasferiti in altre città italiane per essere utilizzati nei trapianti. Tra Padova, Bergamo, Torino, Bari e Roma sono stati eseguiti trapianti di fegato, pancreas, cuore e polmoni. 

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Dieci quintali di rifiuti trovati sulle sponde del Lago di Bomba 

Oltre 10 quintali di rifiuti sono stati raccolti da volontari sulle sponde del lago di Bomba, nel territorio di Villa Santa Maria. Per tutelare il lago è in atto una discussione sulla possibilità di creare un'oasi naturale con vincoli che permetterebbero maggiore salvaguardia delle sponde. Quanto raccolto sarà smaltito dalla Ecolan. L'iniziativa è stata organizzata dalle associazioni Sangro Carp e Asd Villa Santa Maria Pescatori con il patrocinio del Comune e la partecipazione del sindaco. "Le condizioni purtroppo sono sempre le stesse - aggiunge Finamore - nonostante i numerosi interventi effettuati per la salvaguardia del lago. Come Comune allestiremo presto fototrappole in modo che gli autori di questi incresciosi atti vengano multati e sanzionati". 

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