Cronaca

Pescara, lavori su corso Vittorio Emanuele e traffico deviato

 Inizieranno lunedì, salvo pioggia, i lavori di rifacimento del manto stradale su Corso Vittorio Emanuele II, nel tratto compreso tra Via Genova e Corso Umberto I. "Si procederà con la demolizione del calcestruzzo deteriorato in quattro punti della carreggiata stradale; con la ricostruzione del massetto in calcestruzzo di spessore 30 cm. con doppia rete elettrosaldata; con il rifacimento della resina superficiale con colorazione uguale alla pavimentazione esistente - illustra il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Antonio Blasioli - va detto che la resistenza del massetto che andremo a ricostruire è nettamente superiore a quella esistente, in quanto lo spessore è di 30 cm al posto dei 15 cm originari e la rete elettrosaldata, prima presente in un solo strato, ora sarà di due strati". "Si interverrà inizialmente sulla corsia lato mare e successivamente sulla corsia lato monte e per fare gli interventi verrà istituito un senso unico di marcia per tutti i veicoli direzione sud-nord. Al fine di limitare disagi alle corse dei mezzi pubblici, dal 28 gennaio e fino alla fine dei lavori, le linee urbane, suburbane ed extraurbane, che transitano in direzione sud-nord su Corso Vittorio Emanuele II, resteranno sul Corso, mentre quelle che partiranno dal Terminal in direzione nord-sud, passeranno per via Bassani Pavone: praticamente finché l'intervento non sarà finito sarà attuata la consueta deviazione della domenica e dei giorni festivi. Tua si è già attivata per dare la massima diffusione alla comunicazione di queste modifiche al percorso". In condizioni meteo favorevoli i tempi previsti sono di poco più di una decina di giorni. 

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Bloccata dalla neve in auto, insegnante soccorsa dai carabinieri nel Chietino

Una donna è rimasta bloccata con l'auto in mezzo alla bufera di neve sulla strada provinciale che collega Castiglione Messer Marino a Schiavi di Abruzzo, ad aiutarla sono arrivati l'autista di un bus di linea e una pattuglia dei Carabinieri di Schiavi. La donna, un'insegnante, stava rientrando a casa e si è trovata in mezzo alla neve a causa di un accumulo creato dal vento, con visibilità praticamente nulla. Sul posto è intervenuto anche uno spazzaneve della Provincia di Chieti.

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Anno giudiziario, Francabandera: carenza di personale nei tribunali

 "I nuovi ingressi non sono sufficienti a garantire il rispetto del turn over rispetto ai pensionamenti e a risolvere il problema critico delle scoperture, pari al 28,17 per cento per la Corte e al 15,35 per cento per l'intero distretto". E' quanto sostenuto in materia di personale nella relazione sull'andamento della giustizia nel distretto abruzzese presentata oggi dal presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, nel corso della inaugurazione dell'anno giudiziario. "Quanto al personale di Magistratura - ha spiegato ancora -, premesso il plauso al nuovo governo per l'impegno all'importante aumento della pianta organica (600 posti che mi auguro vadano, almeno in parte, alla Corte d'Appello, che quasi ovunque registrano difficoltà), e alla sua integrale copertura a mezzo di concorsi più frequenti, si deve con sollievo dare atto che nel distretto scende, sia pure di poco, la percentuale di scopertura, pari oggi al 7,43 per cento - spiega ancora l'alto magistrato. 

"L'unificazione nel recente provvedimento legislativo dei temi della sicurezza e dell'immigrazione assume, com'è evidente, una forte carica simbolica, con il rischio concreto di consegnare al mero profilo securitario il tema epocale del fenomeno migratorio". Così il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila, Fabrizia Francabandera, nella relazione sull'andamento della giustizia nel distretto abruzzese presentata nel corso della inaugurazione dell'anno giudiziario. Questa posizione è motivata dal fatto che si è "in assenza di motivazioni tecnico giuridiche (ed anche motivazioni emergenziali, essendo ormai da tempo fortemente ridotto il numero di migranti irregolari)- spiega ancora l'alto magistrato -. Il tema con cui il prospero Occidente - di cui siamo fortunati abitanti - non potrà evitare di confrontarsi per molto tempo ancora, facendosi carico di un intervento forte e coeso - almeno tra i paesi europei, per tentare di mitigare disuguaglianze sempre più intollerabili che, come ben sappiamo, hanno radici anche nella colonizzazione economica dei paesi da cui provengono per la maggior parte proprio coloro che hanno diritto all'asilo, i cosiddetti migranti economici che arrivano nelle nostre terre non per sfuggire a guerre o discriminazioni, ma per tentare di soddisfare, per sé e per i propri figli, i bisogni primari della vita". Francabandera ha sottolineato che si è più attenti a enfatizzare la cosiddetta percezione di insicurezza, fenomeno poco giuro nella sua genesi", piuttosto che "quel che continua a concretizzarci in senso negativo da un lato la criminalità organizzata e dall'altro un numero considerevole di reati contro la pubblica amministrazione ed economici". L'altro magistrato ha anche stigmatizzato le affermazioni nel gergo comunicativo di alcuni politici come "gettiamo le chiavi o far marcire in galera".

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Donato Di Matteo propone una legge per la tutela delle prestazioni professionali

Lo scorso 30 dicembre la Regione Campania ha approvato la Legge recante le Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all’evasione fiscale”, che ha come oggetto la tutela e la valorizzazione delle prestazioni professionali rese sulla base di istanze presentate alla pubblica amministrazione per conto dei privati cittadini o delle imprese. La finalità è quella di tutelare il lavoro svolto dai professionisti contestualmente all’attenuazione dell’evasione fiscale.

 “Appena ci insedieremo – spiega il consigliere regionale Donato Di Matteo, capolista di Pescara della lista Abruzzo Insieme - proporrò una legge regionale dedicata alla tutela dei professionisti, alla loro valorizzazione e alla loro tutela per contrastare l’evasione fiscale. La Legge proporrà la salvaguardia dei professionisti e varerà il pagamento della loro prestazione prima di ultimare il lavoro. L’intento inoltre è quello di riprodurre una normativa che è stata approvata con successo in altre regioni e che regolamenterà un aspetto relativo al pagamento delle spese di progettazione a carico di soggetti privati, che spesso non avviene o che spesso potrebbe favorire il lavoro nero. Siamo disponibili ad incontrare e a condividere questa proposta con i tecnici, gli ordini professionali e le organizzazioni di categoria”.

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Spoltore, rubate carte d’identità in Comune

Furto nella notte al Comune di Spoltore dove sono stati portati via 186 carte d'identità 'bianche' e contanti per una somma di cinque, seimila euro. I ladri sono entrati da una finestra laterale, dopo averla forzata. Una volta dentro al municipio, hanno raggiunto l'ufficio Anagrafe, dove hanno preso carte d'identità e soldi. Poi hanno rovistato in altri uffici, senza prendere altro. Stamani i dipendenti, arrivando a lavoro, hanno scoperto l'accaduto. Il Comune ha già fornito alle forze dell'ordine le matrici delle carte d'identità rubate e sta provvedendo a consegnare le registrazioni del sistema di videosorveglianza.

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Pineto, scoperto un ospizio abusivo

 I carabinieri della stazione dei Nas di Pescara, hanno scoperto a Pineto una struttura assistenziale completamente abusiva gestita da una donna di 55 anni, in cui erano lungodegenti 11 anziani con gravi patologie. I locali erano in condizioni igieniche idonee ma la proprietaria del villino in cui erano ospitate le stanze di degenza non aveva le necessarie autorizzazioni, né le aveva mai richieste e soprattutto non aveva alle sue dipendenze personale sanitario specializzato per erogare quel tipo di servizio assistenziale. A seguito del blitz dei carabinieri, il sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, ha emesso una ordinanza di chiusura immediata della struttura non autorizzata: i degenti sono stati riaffidati ai familiari. I carabinieri hanno rimesso un rapporto al magistrato in cui evidenziano una serie di contestazioni alla donna, tra le quali l'abbandono di incapace e l'esercito abusivo della professione. 

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A fuoco capannone di materiali edili a Martinsicuro

Un incendio di vaste proporzioni è scoppiato a Martinsicuro, in un'ampia porzione di un capannone della ditta di materiali edili Tommolini, che si trova a ridosso di caseggiati e della statale 16 Adriatica. Sul posto sono al lavoro due squadre di vigili del fuoco dei comandi di Teramo e di Ascoli Piceno, ai quali si è aggiunto da poco il rinforzo di una botte da 15mila litri per il rifornimento delle autopompe. Il rogo è difficile da spegnere perché alimentato dai materiali infiammabili che sono all'interno della struttura. La colonna di fumo denso e nero che si è alzata è ben visibile anche a molti chilometri di distanza. La sala operativa del 115 ha richiesto l'intervento dei tecnici dell'Arta affinché possano effettuare misurazioni in loco, per scongiurare il rischio di una ricaduto ambientale dei fumi e dei residui della combustione dei materiali stoccati nel capannone. La viabilità è limitata nella zona

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L’Aquila, furti nelle case ristrutturate dopo il sisma 2009

Furti a raffica, ben 12 quelli emersi dalle indagini, in particolare di caldaie nuove di zecca, in abitazioni appena ricostruite e non ancora abitate nel centro storico dell'Aquila, altri sei a danno di esercizi commerciali, tra cui Acqua e Sapone sulla ss 80 o nel supermercato Maxi Futura nella frazione di Sassa Scalo. Ed ancora: tre furti di autovetture e di costose attrezzature all'interno dei cantieri per la ricostruzione post-sisma, un tentativo di furto perpetrato ai danni della Coop di Scoppito, avvenuto il 30 dicembre 2017. Per questi reati i carabinieri della Compagnia di L'Aquila, coadiuvati dai Carabinieri delle Compagnie di Pescara, Ostia e Abbiategrasso, hanno arrestato cinque cittadini di nazionalità romena. Un sesto uomo è ricercato. I sei vivevano a L'Aquila all'epoca dei fatti, tra dicembre 2017 e i primi mesi del 2018. La banda ha messo a segno veri e propri raid seminando preoccupazione e danni nel territorio colpito del sisma del 6 aprile 2009. Furti a raffica, ben 12 quelli emersi dalle indagini, in particolare di caldaie nuove di zecca, in abitazioni appena ricostruite e non ancora abitate nel centro storico dell'Aquila, altri sei a danno di esercizi commerciali, tra cui Acqua e Sapone sulla ss 80 o nel supermercato Maxi Futura nella frazione di Sassa Scalo. Ed ancora: tre furti di autovetture e di costose attrezzature all'interno dei cantieri per la ricostruzione post-sisma, un tentativo di furto perpetrato ai danni della Coop di Scoppito (L'Aquila), avvenuto il 30 dicembre 2017.

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Donna morta in ospedale ad Avezzano per meningite non contagiosa

Una meningite non contagiosa è stata la causa del decesso di una donna di Celano, di 61 anni. La donna è deceduta ieri nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Avezzano a seguito di alcune complicazioni. La Asl, confermando la patologia non contagiosa, ha escluso il pericolo per i pazienti e il personale medico e paramedico escludendo anche la procedura di profilassi.

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Autostrade A24 A25, il Tar dispone accertamento sulla sicurezza dei viadotti

Ci sarà un accertamento tecnico per chiarire se i viadotti delle autostrade A24 e A25 sono sicuri. La decisione è del Tar del Lazio, i cui giudici hanno parzialmente accolto le richieste della concessionaria Strada dei Parchi; nominato il presidente pro tempore dell'Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, l'incarico dovrà essere compiuto entro il 16 settembre con il deposito della relazione finale. Complesso l'accertamento che era stato chiesto da Strada dei Parchi.

Il Tar, osservando che "in relazione alla non ripetibilità delle verifiche richieste - si legge nell'ordinanza - dai chiarimenti forniti da Strada dei Parchi si evince che i quesiti proposti dalla concessionaria rispondono a una duplice finalità: raccogliere una serie di dati, non più apprezzabili a seguito degli interventi di manutenzione sui viadotti e della trasformazione irreversibile dei luoghi da ispezionare; esprimere dei giudizi sulla correttezza dei criteri adottati dalla concessionaria per la valutazione della sicurezza dei viadotti e sulle determinazioni che il concedente Ministero ha assunto o potrà assumere nell'ambito del rapporto concessorio", ha ritenuto che "la seconda delle finalità perseguite non è compatibile con l'utilizzo dell'accertamento tecnico preventivo". Premesso questo, i giudici hanno ritenuto che la richiesta di accertamento tecnico preventivo possa trovare accoglimento "nella sola misura in cui è richiesta una verifica non ripetibile dello stato dei luoghi". Ammesso quindi un duplice quesito, così riassunto: "fornisca il consulente i dati relativi alla profondità di ammaloramento reale del calcestruzzo e all'attuale danneggiamento per corrosione dei ferri delle opere ispezionate"; e "esamini il consulente, per le pile dei viadotti oggetto delle verifiche di settembre/ottobre 2018, a partire da quelli per i quali sono in procinto di iniziare i lavori di messa in sicurezza, gli attuali valori dei copriferri, del passo esistente delle staffe, del loro aggancio ai ferri verticali e del dettaglio adottato in corrispondenza degli spigoli per confinare le armature d'angolo. Il consulente potrà esaminare anche altri valori che, secondo il suo apprezzamento, possono essere utili per valutare l'efficacia dei dettagli costruttivi realizzati all'epoca della costruzione". Ulteriore precisazione è che il consulente indicato dovrà rispondere ai quesiti "avuto riguardo allo stato di ciascun viadotto insistente sulle tratte autostradali della A24 e A25" e l'espletamento dell'incarico "dovrà svolgersi secondo modalità compatibili con l'andamento programmato dei lavori di manutenzione delle opere da ispezionare e in modo da non recare alcun intralcio o rallentamento agli interventi di sicurezza in corso".

Strada dei Parchi esprime "piena soddisfazione" per la decisione del Tar Lazio in merito all'accertamento tecnico sui viadotti delle autostrade A24 e A 25. "Finalmente si potra' fare chiarezza". Per i vertici della Concessionaria "e' un passo decisivo importante questa decisione dei giudici amministrativi, che hanno incaricato il presidente dell'ordine degli ingegneri di Roma di formare una squadra di esperti che accerti lo stato dei viadotti di A24 e A25". "Con questo provvedimento, che ha accolto le nostre richieste - sostengono a SdP - il Tar Lazio indica una direzione che portera' a sgombrare il campo dall'allarmismo ingiustificato di questi mesi circa la situazione delle infrastrutture e dei viadotti di A24 e A25".

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