Cronaca

Malmenate e rapinate 2 donne a Pescina, sottratti 50 mila euro

Sono state sorprese alle 4 di mattina da due malviventi che le hanno prima malmenate e poi rapinate. Si tratta di due donne di Pescina, madre e figlia rispettivamente di 88 e 60 anni, alle quali sono stati sottratti 50 mila euro in contanti nascosti dentro un mobile di casa. I due rapinatori, presumibilmente a volto coperto, dopo essersi introdotti nell'abitazione delle due donne hanno puntato loro torce in faccia per non farsi riconoscere. Dopo averle immobilizzate, hanno trovato la somma in denaro e si sono allontanati a piedi. Le due donne, una volta riuscite a liberarsi, hanno avvisato i carabinieri della locale stazione che stanno svolgendo indagini per chiarire l'identità dei due rapinatori.

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Rapinato a 100 anni all’uscita delle poste, arrestato l’autore

 A 100 anni, dopo aver prelevato alle Poste la pensione e l'indennità di accompagnamento dell'anziana moglie, mentre rientra a casa viene rapinato da un uomo che lo scaraventa a terra e fugge col bottino. Protagonista della vicenda, avvenuta lo scorso 5 novembre a Pescara, è un anziano del posto, residente in pieno centro. A distanza di un mese, al termine delle indagini del caso, il responsabile è stato individuato dalla Polizia, anche grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza. L'anziano, lo scorso 5 novembre, subito dopo essere stato alle Poste, era stato pedinato da un uomo in bicicletta. Mentre apriva il portone di casa era stato aggredito alle spalle, scaraventato a terra e derubato. Il malvivente si era dato alla fuga con un bottino di circa duemila euro.

A lanciare l'allarme era stato il figlio dell'anziano, che aveva trovato il padre a terra nell'androne, e sul posto erano intervenuti gli uomini della squadra Volante. Immediate sono partite le indagini della squadra Mobile. Dalla visione delle immagini della videosorveglianza di alcuni negozi del centro, i sospetti degli investigatori sono ricaduti su un 65enne. La perquisizione dell'abitazione ha consentito di trovare alcuni capi di abbigliamento del tutto compatibili con quelli indossati dal rapinatore. Nei pressi della casa del sospettato, successivamente, è stata trovata anche la bici utilizzata per la rapina. Alla fine, nei giorni successivi, il 65enne, M.E., in presenza del suo avvocato, ha confessato il reato, spiegando che all'origine del gesto c'erano le sue difficoltà economiche. Su richiesta del pm Paolo Pompa, il gip Elio Bongrazio ha quindi emesso la misura cautelare della custodia in carcere. Il provvedimento è stato eseguito dagli uomini della Mobile, che lo hanno notificato al 65enne nella stessa casa circondariale, dove l'uomo nel frattempo era stato rinchiuso in virtù di un altro provvedimento. L'accusa è di rapina, aggravata dalla circostanza di essere stata commessa in danno di persona che aveva appena fruito di servizi di un ufficio postale e dall'età della vittima.

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Nonno molestava nipotina, la Cassazione conferma 6 anni di carcere

Un 76enne aquilano, accusato di aver abusato della nipotina di 7 anni, in un periodo compreso tra il 2011 ed il 2013 è finito in carcere dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la sentenza di sei anni di reclusione. L'anziano e' stato prelevato dalla sua abitazione dai carabinieri e trasferito al carcere delle Costarelle di Preturo. Un ruolo determinante, nel corso del processo, lo ha svolto anche il fatto che l'uomo e' nonno putativo della bimba, senza dunque rapporti di sangue con la piccola: un aspetto che, insieme ad altri, ha convinto i giudici della veridicita' della testimonianza della vittima

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Spruzza spray urticante nell’ufficio postale, paura a Pescara

Momenti di panico negli uffici delle Poste di via Passolanciano a Pescara dove per cause in corso di accertamento, forse a causa di una lite fra due persone, una delle due ha estratto dalla borsa uno spray urticante che è stato spruzzato nei locali dove c'erano almeno una ventina di persone che sono fuggite all'esterno. Protagonisti della vicenda sono due ex coniugi di Pescara. La donna, 51 anni, era in coda all'ufficio postale, quando è stata raggiunta dall'ex marito, 54 anni, che l'avrebbe aggredita. La 51enne ha quindi reagito spruzzandogli contro lo spray urticante, di libera vendita, e l'uomo si è dato alla fuga. Arrivato il 118, il personale sanitario ha prestato assistenza ad altre cinque, sei persone raggiunte dalla sostanza al peperoncino. In ospedale è stato accompagnato solo il 54enne, giudicato guaribile in dieci giorni. Gli agenti della squadra Volante della Questura hanno ricostruito che la donna era stata vittima di atti persecutori compiuti dall'uomo, segnalati con richiesta di ammonimento alla locale Divisione Polizia Anticrimine che aveva già avviato il procedimento amministrativo, dandone comunicazione allo stesso. 

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Teramo, blitz contro il riciclaggio di auto di lusso rubate

La squadra di polizia giudiziaria della Polstrada di Teramo ha denunciato cinque persone residenti nelle province di Teramo e Macerata, per riciclaggio, ricettazione e falso nell'ambito di un'attività di indagine mirata ad infrenare il riciclaggio di veicoli di alta gamma di provenienza illecita.L'indagine, coordinata dal sostituto commissario Stefano Di Stefano e diretta dal vice questore Pietro Primi, ha permesso di rintracciare e sequestrare una 'Porsche Cabrio' che, dopo il furto avvenuto a Roseto degli Abruzzi, nel gennaio scorso, era stata riciclata mediante l'uso di documenti di circolazione (carta di circolazione e certificato di proprietà) rubati in bianco negli uffici del Pubblico registro automobilistico (Pra) di Caltanissetta. L'auto è stata così recuperata e sequestrata in un'officina meccanica della provincia di Teramo. 

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L’Aquila, sequestro milionario di trust creati per sfuggire al Fisco

Un sequestro milionario nei confronti di trust creati ad hoc per sfuggire alla riscossione dei debiti erariali è stato effettuato dalla guardia di finanza dell'Aquila nei confronti di alcuni soggetti della provincia. Le indagini hanno permesso di accertare che i responsabili, indagati per sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, a fronte di cartelle esattoriali emesse nei loro confronti per valori consistenti, in alcuni casi, per oltre un milione di euro, si fossero spogliati dei propri beni al fine di sfuggire alle misure di riscossione. Secondo quanto ricostruito dai militari, lo scopo era di schermare i patrimoni, isolandoli, per evitare eventuali misure cautelari reali. I sequestri sono stati messi a segno sulle disponibilità finanziarie e sugli immobili per circa 1,7 milioni di euro.

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Imprenditore rapinato in casa in centro a Pescara

Dopo aver sorpreso tre ladri in casa è stato picchiato dai malviventi, che lo hanno costretto ad aprire la cassaforte e lo hanno legato ad una sedia, per poi darsi alla fuga con il bottino. Vittima della rapina, messa a segno ieri pomeriggio a Pescara, in pieno centro, è un 74enne cinese, proprietario di alcuni ristoranti in città, poi finito in ospedale, con una prognosi di 21 giorni. I fatti sono avvenuti in piazza Primo maggio. L'uomo, rientrando a casa, ha sorpreso i tre malviventi, che, a volto scoperto, erano entrati nell'abitazione. A quel punto il 74enne è stato minacciato con un coltello, picchiato con un cacciavite e preso a calci e pugni. I ladri - secondo la testimonianza della vittima si tratterebbe di tre stranieri - lo hanno costretto ad aprire la cassaforte ed hanno preso diecimila euro in contanti ed un orologio Rolex del valore di circa settemila euro. Poi gli hanno strappato il borsello che l'uomo aveva con sé, contenente contanti per duemila euro. A quel punto lo hanno legato ad una sedia e sono fuggiti. Il 74enne dopo circa mezz'ora è riuscito a liberarsi e a lanciare l'allarme. 

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Pescara, il Nas scopre un centro abusivo di tattoo e piercing

Un laboratorio per tatuaggi e piercing, del tutto abusivo, creato in casa e pubblicizzato, tra l'altro, sui social network, è stata scoperta dai Carabinieri del Nas di Pescara e l'attività è stata chiusa. Nei guai è finita una donna del posto, segnalata alle autorità competenti. I militari per la tutela della salute, al termine di una accurata attività di monitoraggio e raccolta informazioni, hanno accertato che il laboratorio era abusivo, in quanto non era stata fornita la prevista comunicazione Scia (Segnalazione certificata inizio attività). Il dirigente del settore Attività Produttive del Comune di Pescara, preso atto della segnalazione dei Carabinieri, ha emesso un provvedimento con il quale ha disposto la chiusura dell'attività, che aveva un valore, comprensivo delle attrezzature e degli arredi, di 30mila euro. 

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Appropriazione indebita, 9 mesi all’ex sindaco di Brittoli

Condannato a nove mesi di reclusione l'ex sindaco del Comune di Brittoli, accusato di appropriazione indebita, per avere utilizzato a fini privati una parte dei soldi che un emigrato del luogo gli affidò per investirli nella zona. Il giudice del tribunale monocratico di Pescara ha invece dichiarato la prescrizione per la moglie dell'ex sindaco, che era finita a giudizio con la stessa accusa. L'ex sindaco è stato condannato soltanto per uno dei quattro capi di imputazione, tutti relativi al reato di appropriazione indebita, per una somma che complessivamente ammonta a circa 800mila euro: i primi tre capi d'imputazione si riferivano a fatti avvenuti nel 2010 e dunque sono andati in prescrizione, mentre il quarto, quello per il quale è scattata la condanna, si riferisce al 2011 e più nello specifico ad un assegno da 82 mila euro che l'ex sindaco, in qualità di procuratore della Costruzioni Trulli, emise a suo favore incassandolo. In riferimento a tale vicenda, l'ex sindaco è stato anche condannato al pagamento, in favore della società, della somma indebitamente sottratta. La Costruzioni Trulli è la società fondata dalla famiglia dell'emigrato assistita dall'avvocato Marco Femminella, per compiere una serie di investimenti in Abruzzo. L'uomo lasciò giovanissimo l'Abruzzo e in seguito diventò milionario, facendo fortuna con una società attiva soprattutto in Canada e in Florida. Rimasto legato alla sua terra d'origine, decise di investire 4 milioni di euro nella zona, affidando una procura speciale al sindaco del tempo.

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Omicidio Russo, secondo il perito l’assassino era affetto da patologia

"Al momento del fatto era affetto da una patologia psichiatrica che ne ha compromesso grandemente la capacità di autodeterminarsi". Così il professor Massimo Di Giannantonio, docente di Psichiatria alla facoltà di Medicina dell'Università D'Annunzio di Chieti- Pescara, nella perizia effettuata, su incarico del gip del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo, su Roberto Mucciante, 51 anni, omicida reo confesso, arrestato lo scorso aprile per avere ucciso con 38 coltellate, nella città adriatica, il vicino di casa Salvatore Russo, di 58 anni. Il consulente del gip ha inoltre accertato che attualmente Mucciante "non presenta quelle caratteristiche psichiche che lo rendano pericoloso socialmente" e che "è in grado di partecipare coscientemente al processo". L'omicidio è avvenuto il 25 aprile scorso, nel garage del palazzo dove vivevano Mucciante e Russo, rispettivamente al primo e al secondo piano, all'angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele. La famiglia della vittima è assistita dagli avvocati Andrea Cocchini e Alessandro Dioguardi. La perizia sarà discussa nel corso dell'incidente probatorio fissato per il prossimo 6 dicembre. 

La perizia psichiatrica è stata chiesta dal pm Valentina D'Agostino, a seguito dell'istanza presentata il 17 maggio scorso dai due difensori dell'omicida, gli avvocati Gianluigi Amoroso e Clara Di Sipio, in cui si sollecitava appunto la richiesta di incidente probatorio. Mucciante è accusato dell'omicidio del vicino con l'aggravante dei futili motivi "e segnatamente perché disturbato dai rumori a suo dire provenienti dall'appartamento in uso alla parte offesa e ai suoi familiari".

 

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