Cronaca

Riaperta la SS 5 Tiburtina

Anas ha effettuato interventi su strade comunali e provinciali per circa 290 km di in Abruzzo e 350 km nelle Marche in supporto agli Enti locali, in coordinamento con le Prefetture e la Protezione civile. In Abruzzo, le turbine e gli sgombraneve hanno operato ininterrottamente nel fine settimana consentendo nella serata di ieri la riapertura della strada statale 5 "Tiburtina Valeria" in corrispondenza del valico di Forca Caruso, tra Collarmele e Castelvecchio Subequo. Nelle provincie di Teramo e L'Aquila resta invece chiusa la strada statale 80 "del Gran Sasso d'Italia" dal km 37 al km 41, tra Ortolano (frazione di Campotosto) e Aprati (frazione di Crognaleto), a causa di una frana in movimento. Il personale Anas sta comunque operando ininterrottamente con turbine e mezzi sgombraneve per allargare i tratti gia' riaperti. Nelle Marche sono proseguite nel fine settimana le attivita' di Anas in supporto agli Enti locali per liberare la viabilita' locale nelle frazioni dei comuni di Arquata del Tonto, Acquasanta Terme e Ascoli Piceno. Sulla viabilita' di competenza Anas sono invece proseguiti gli interventi per allargare i tratti gia' riaperti nei giorni scorsi. 

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Hotel Rigopiano, trovati vivi tre cuccioli nell’albergo

Sono stati ritrovati vivi i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo: i carabinieri forestali li hanno scovati in buono stato tra le macerie dell'hotel Rigopiano. I genitori si erano salvati dal crollo ed erano scesi piu' a valle nei giorni scorsi. Sono nati il 4 dicembre scorso i tre cuccioli di pastore abruzzese trovati vivi nel locale caldaia del distrutto hotel Rigopiano. I soccorritori hanno dovuto abbattere un muro per salvarli. Sono in buone condizioni e saranno presto visitati dal veterinario.

Nella foto i due pastori abruzzesi Nuvola e Lupo. 

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Hotel Rigopiano, i fidanzati di Giulianova dimessi dall’ospedale

Sono stati dimessi dall'ospedale di Pescara i primi superstiti della tragedia dell'hotel Rigopiano. Si tratta dei due fidanzati Vincenzo Forti e Giorgia Galassi che erano arrivati nella struttura sanitaria nella notte tra venerdi' e sabato. Le loro condizioni fin dall'inizio sono state giudicate buone dai medici e poco fa hanno lasciato l' ospedale. I due giovani di 25 e 22 anni, originari di Giulianova sono stati dimessi alle 11.30 dall'ospedale civile di Pescara. Lo ha dichiarato il dottor Rossano Di Luzio, dirigente medico della Asl di Pescara.

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Maltempo, Chieti riaprono le scuole dopo due settimane di stop

Hanno riaperto quasi tutte le scuole del comune di Chieti questa mattina, dopo due settimane di stop dell'attivita' didattica dovuto alle abbondanti nevicate. Hanno fatto eccezione tre istituti superiori, il Liceo Classico, il Convitto nazionale e l'Istituto d'arte dove gli ascensori hanno avuto un guasto che i tecnici stanno tutt'ora cercando di riparare, come confermato dal presidente della Provincia Mario Pupillo. In seguito alle scosse di terremoto, inoltre, gli edifici sono stati sottoposti a verifiche statiche che hanno dato esito negativo.

''Abbiamo riaperto le scuole a seguito dei controlli effettuati nel corso della settimana - ha detto il sindaco Umberto Di Primio. Questo non implica che non vi possano essere imprevisti. Laddove e' successo le caldaie sono state immediatamente riavviate. Non mi risulta che ci siano scuole al freddo. Non va dimenticato che il blackout ha colpito anche le scuole''

Per quanto riguarda alcuni Comuni dell'area montana chietina, a Rapino, le scuole sono tutte aperte e l'emergenza blackout e' terminata l'altro ieri. A Guardiagrele, invece,le scuole riapriranno il 24 gennaio mentre e i problemi legati alla mancanza di elettricita' sono risolti.

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Hotel Rigopiano, acquisiti documenti del Piano valanghe in Regione Abruzzo

Le forze dell'ordine si sono recate negli uffici della Regione Abruzzo per acquisire tutta la documentazione relativa all'emergenza valanghe. Tra gli obiettivi degli inquirenti c'e' quello di visionare il Piano valanghe che dovrebbe essere stato predisposto dagli uffici. Intanto, sempre negli uffici della Regione e' in corso una riunione con il sottosegretario alla Protezione civile, Mario Mazzocca, proprio per esaminare e valutare la documentazione.

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Hotel Rigopiano, Tedeschini:inchiesta su albergo e viabilità di accesso

"Confermo che allo stato la procura ha aperto un solo fascicolo. E' un unico contenitore nel quale stanno confluendo tutti gli elementi informativi. Le ipotesi sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini, nel corso di una conferenza stampa. Questo include, ha spiegato, le informazioni relative alla viabilità nelle ore intorno al disastro, e alla formazione e caduta della slavina. "La valutazione se l'albergo potesse stare o non stare li' fara' parte dell'inchiesta, ci sara' sicuramente una risposta da parte della Procura''. E' uno dei passaggi forti della conferenza stampa della sostituto procuratore di Pescara Cristina Tedeschini.

"Non è un lavoro geniale o originale o che chi indaga possa avere qualche idea diversa particolare. Anzi io seguo il vostro lavoro con interesse - ha sottolineato rivolgendosi ai cronisti -. Anzi molti spunti arrivano" proprio dalla stampa, ha specificato.

"Un certo numero di interlocuzioni e di comunicazioni ha avuto delle inefficienze e interferenze". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini in un punto stampa sulla tragedia di Rigopiano, specificando che "non tutte queste inefficienze tuttavia appaiono causalmente rilevanti. Tutto il tema delle comunicazioni, sia telefoniche che mail, whatsappa, de visu ecc, e dell'individuazione dei soggetti, e' importante nell'ambito della ricostruzione degli eventi. Che ci siano state disfunzioni e ritardi nel recepire l'importanza di una comunicazione telefonica e' un fatto, ma che questa sottovalutazione abbia avuto una relazione causale nell'efficacia delle operazioni di soccorso non e' cosi' certo. Al massimo si tratta di un'ora. Avete visto quanto tempo ci e' voluto per arrivare a quell'albergo. Gli effetti causali sono tutti da dimostrare". Lo ha detto il procuratore aggiunto di Pescara Cristina Tedeschini, nel corso di una conferenza stampa, riferendosi alla telefonata di Quintilio Marcella.

"A me personalmente risulta che il rischio valanga fosse elevato gia' da 3 o 4 giorni prima del disastro, sulla base di quanto comunicato da Meteomont". Cosi' il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, oggi pomeriggio in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei cronisti. "All'inchiesta, tra le tante cose - ha aggiunto Tedeschini - spettera' il compito di chiarire come mai Rigopiano sia diventata una priorita' soltanto dopo la valanga".

Altro fronte caldo riguarda i documenti evidenziat dal Forum H2O, che finiranno nel fascicolo aperto contro ignoti. Si tratta denuncia formulata dal Forum, in base alla quale, mappe regionali alla mano, il resort sarebbe stato costruito sopra colate e accumuli di detriti preesistenti, compresi quelli da valanghe. Il Forum H2o tira in ballo anche la Regione per "la mancanza di un Piano Valanghe''. ''Tutto il materiale sulle valanghe, legge regionale della Regione Abruzzo, organi istituiti, presidi tecnici, autorita' che individua, societa' che ha redatto l'unico atto organizzato di censimento valanghe, sara' acquisito agli atti", ha chiarito la Tedeschini. Al momento non ci sono indagati, anche perche' sono gia' stati effettuati alcuni atti irripetibili, come le autopsie, che avrebbero implicato l'invio delle notifiche agli eventuali soggetti coinvolti nelle indagini. Sul fronte ritardi ha spiegato che "Tutta la comunicazione telefonica, via e-mail, tramite Whatsapp e di persona e' oggetto dell'indagine. Alcune interlocuzioni - ammette - hanno subito delle interferenze, ma non tutte hanno prodotto dei ritardi rilevanti sul piano causale". Sulla mail del direttore del hotel alla Provincia si e' intanto saputo che e' stata spedita alle 13.57 del 18 gennaio, poche ore prima del disastro. In quel momento i clienti sono a pranzo e Di Tommaso non e' con loro, anche se nel testo dell'e-mail non lo specifica. Alle 14 la sorella del proprietario Roberto Del Rosso incontra il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, e viene rassicurata sul fatto che entro sera sarebbe andata una turbina a liberare la strada. Alle 17.08 parte la prima chiamata di Giampiero Parete dall'Hotel Rigopiano: viene agganciata da un operatore del 118 di Chieti, che chiede a Parete di attendere in linea, ma la linea cade immediatamente. Tra le 17.08 e le 18.20 Parete riesce a contattare il 113 e lancia l'allarme: in questo stesso arco di tempo Di Tommaso viene contattato per sapere se e' vero che si e' verificata una valanga. Di Tommaso smentisce, ma non si trova a Rigopiano ed e' invece verosimile che chi parla con lui pensi che l'amministratore dell'hotel si trovi nella struttura. Questo spiegherebbe come mai neanche Quintino Marcella, che dopo le 18.20 chiama piu' volte il 113 e il 118, venga inizialmente preso sul serio. "All'inchiesta - conclude la Tedeschini - spetta il compito di chiarire come mai Rigopiano sia diventata una priorita' soltanto dopo la valanga". 

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Bancarotta di una ditta casertana, l’inchiesta tocca l’Abruzzo

I carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa hanno notificato sei misure cautelari - quattro ordinanze agli arresti domiciliari e due obblighi di presentazione alla Pg - emesse dal Tribunale di Napoli Nord a carico di altrettanti soggetti indagati per la bancarotta della societa' Molini Campani di Teverola, attiva nella produzione di farina. Tra le persone coinvolte gli imprenditori abruzzesi Luciano Bellia (residente a Chieti), per il quale il Gip ha disposto i domiciliari, e Giacomo Alimonti (residente ad Ortona), amministratore della Molini Campani cui e' stato notificato l'obbligo di presentazione alla polizia di giudiziaria.

I militari hanno sequestrato lo stabilimento di Teverola oltre a beni e rapporti bancari intestati agli indagati per il valore di 2.643.449 di euro. L'inchiesta, che vede altre 12 persone indagate, quasi tutti cittadini egiziani, e' stata coordinata dalla Procura diretta da Francesco Greco e condotta dai militari in collaborazione agli Ispettori dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Per gli inquirenti gli indagati, cui sono contestati anche i reati di autoriciclaggio e furto aggravato, avrebbero sottratto illecitamente i macchinari e gli altri beni della Molini Campani (per un valore corrispondente al sequestro), in un periodo, il 2015, in cui la societa' era sottoposta al concordato preventivo in quanto coinvolta nel crack del Gruppo Alimonti, trasferendoli poi all'estero, in particolare in Egitto, attraverso i porti di Napoli e Salerno; per effettuare l'operazione gli indagati si sono serviti dell'azienda del siriano Sarraj Abdulrahim (finito ai domiciliari), che solo formalmente era incaricata di effettuare la manutenzione del sito, ma il cui reale compito era di portare materialmente i macchinari dalla Molini Campani ai porti di imbarco; l'operazione si chiudeva grazie all'utilizzo di fatture e bollette doganali false. 

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Postiglione (Protezione Civile): l’area più critica è il teramano

"L'area piu' critica resta quella di Teramo. Sul fronte dell'energia abbiamo ancora 6.500 disalimentazioni su 34 comuni del teramano. Proseguono le attivita' di sgombro neve sulle strade. Sul resto del territorio la situazione e' migliorata sia per quanto riguarda l'assistenza alla popolazione sia per la viabilita'. ". E' quanto ha detto il direttore dell'Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti.

"Abbiamo di fatto chiuso le operazioni con gli elicotteri per quanto riguarda le evacuazioni di persone, in particolare da Valle Castellana e dalle sue frazioni sono un centinaio le persone che abbiamo portato via". E' quanto ha detto il direttore dell'Ufficio emergenze del Dipartimento della Protezione civile, Titti Postiglione, parlando dalla Dicomac di Rieti.

Problemi all'Osservatorio astronomico

Senza riscaldamento da 6 giorni, senza luce, con il rischio di interruzione dell'acqua corrente e i cellulari fuori uso: sono questi i disagi che stanno affrontando i ricercatori dell'Osservatorio astronomico di Teramo dell'Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), in seguito alle abbondanti nevicate e il terremoto del 18 gennaio in Abruzzo, come segnala il direttore della sede, Roberto Buonanno. Alcune cose erano state previste, altre no, come spiega su Media Inaf. i distacchi di energia elettrica si sarebbero diffusi a gran parte delle abitazioni e che, da mercoledi' 18, anche l'Osservatorio si sarebbe trovato in questa situazione''. Inaspettati anche i problemi di reperimento di gasolio per rifornire i gruppi elettrogeni e i cellulari fuori uso. ''Non si sapeva che molti dipendenti dell'Osservatorio, ancora oggi - continua - sono senza riscaldamento da 6 giorni, senza luce, con il rischio di interruzione dell'acqua corrente e senza possibilita' di comunicare''. Nonostante questo, sottolinea Buonanno, ''gli impegni sono stati mantenuti e le scadenze rispettate. Il personale tecnico si e' impegnato al massimo nel garantire l'agibilita' e la minima funzionalita' indispensabile anche nella emergenza''. Tra le altre cose, si e' riusciti a presentare la domanda per le borse di dottorato dell'Inaf e inviare il contributo al volume 'Gran Sasso e Scienza'. Il gruppo Ska (il piu' grande radiotelescopio del mondo) ha partecipato (spostandosi sulla costa dove l'energia elettrica non mancava) a due videoconferenze e sono continuate le attivita' del progetto Eris per l'Eso (European Southern Observatory).

Cittadini ospitati all'interno delle caserme dei Carabinieri

Quasi duecento persone residenti in Comuni e contrade isolate dalla nevicata di martedi' e mercoledi' scorsi nel Teramano, hanno trovato rifugio temporaneo nelle caserme dei carabinieri. Da Valle Castellana a Nerito di Crognaleto, i militari dell'Arma, attrezzati con generatore e viveri, hanno allestito brandine di emergenza e trasformato gli uffici in locali di accoglienza. Un rifugio provvidenziale per anziani e bambini in particolare, che alla difficolta' creata dal maltempo hanno dovuto aggiungere lo stress delle violente scosse di terremoto. A Valle Castellana un centinaio di residenti hanno trovato caldo e conforto, in attesa dell'arrivo delle Truppe Alpine dell'Esercito, a quattro giorni dalla nevicata, che hanno utilizzato elicotteri da trasporto per evacuare gli sfollati. A Nerito di Crognaleto, la grande caserma che da inizio anno ospita anche i forestali transitati nell' Arma, ha costituito una sorta di residence dove i militari hanno risposto alle necessita' della popolazione, pur vivendo loro la condizione di isolati, senza collegamenti radio per mancanza di energia elettrica ai ponti, e con metri e metri di neve da spalare. "A Valle Castellana nei giorni piu' duri siamo riusciti ad ospitare fino a 130 persone. A Nerito da subito abbiamo garantito assistenza a circa una sessantina di persone e tra essi a un gruppo di anziani bisognosi di cure e medicinali che abbiamo rifornito raggiungendo la stazione con mezzi 4x4 del comando provinciale", ha commentato il tenente colonnello Piervittorio Romano, comandante provinciale dei carabinieri di Teramo, che ha raggiunto la stazione con il luogotenente Vincenzo D'Alto e l'appuntato scelto Giovanni Rasicci, per verificare di persona la situazione e consegnare viveri, oltre a pannolini ed omogeneizzati per i bambini. Con la statale 80 vietata al transito per i mezzi non autorizzati e con una sola corsia disponibile, Nerito e' stata isolata a lungo come le altre 16 frazioni del comune di Crognaleto. Soltanto sabato pomeriggio una turbina ha garantito di nuovo il collegamento con la statale e l'installazione di un generatore dopo sei giorni di buio.

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Problemi per l’acqua per la rottura dell’adduttrice Tavo Sud

Carenze idriche in numerosi comuni della Provincia di Pescara per la rottura della condotta principale adduttrice Tavo Sud in localita' Trosciano di Farindola. Lo riferisce l'Aca aggiungendo che si prevede il ritorno a condizioni di normalita' nella giornata di domani. Le localita' interessate sono Penne (Centro urbano), Loreto Aprutino, Picciano, Collecorvino, Moscufo, Villa Santa Maria e Caprara - Cappelle sull'intero territorio, Pianella (nel capoluogo), Spoltore (Centro storico), Montesilvano: colli, C.da Macchiano, Pescara: Strada Valle Furci, zone collinari alte (Colle innamorati, Via di Sotto, Colle di Mezzo).

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Protezione Civile, 8 mila uomini al lavoro

Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila mezzi, il sistema di Protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. "Le operazioni oggi si stanno svolgendo per lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali, caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri, ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei", lo riferisce la Protezione civile in una nota.

"Non si sono mai interrotte le attività di ricerca e soccorso nello scenario operativo dell’hotel Rigopiano - aggiunge la Protezione civile - dove nel pomeriggio è stata estratta la sesta vittima. Il numero dei dispersi scende quindi a 23. La scorsa notte, sul versante sovrastante la struttura ricettiva, è stato installato un radar in grado di consentire l’allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell’area rimane molto alto.Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve, a Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Crognaleto e Castelli, nel teramano, così come i recuperi e le evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel teramano, e di Acqusanta nell’ascolano. Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la viabilità locale"

"Per quanto riguarda le disalimentazioni - prosegue la Protezione civile - il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a 10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli assisiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila persone".

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