Cronaca

Lettera aperta dei pastori a Dacia Maraini

Il Presidente dell'ARPO (Associazione Regionale Produttori Ovicaprini d'Abruzzo) Nunzio Marcelli ha inviato questa lettera aperta alla scrittrice Dacia Maraini, in merito alle dichiarzioni in cui la Maraini accusa alcune categorie di persone come presunti autori degli incendi.
 
Cara Dacia,

Ci ha colpito al cuore la tua denuncia degli incendi sulle nostre montagne, dove indichi tra gli incendiari, insieme a costruttori di villini abusivi e piromani per divertimento, anche noi pastori "in cerca di nuovi spazi". Sarebbe quasi ironico, se non fosse tragico: di pascoli abbandonati ne abbiamo fin troppi, come sa chi come te ha girato tanto per queste terre, sempre più deserte - e per questo, e non certo per gli interessi dei pastori, ridotte a questo stato e soggette sempre più a dissesto ed incendi.

Non è la prima volta che un facile populismo, basato su antichi pregiudizi nei confronti dei pastori, colpisce chi ogni giorno con fatica vive e protegge queste terre. Ma detta da te, Dacia, che da sempre le percorri e le conosci, e ti sei fatta promotrice della pecora al cotturo e delle tradizioni del territorio, ci risulta incomprensibile.

Non hai forse visto, Dacia, il sudore e l'amore con il quale quotidianamente difendiamo le nostre montagne? Non sai forse, dopo tanti anni in queste terre, che il pascolamento ha  garantito non solo la biodiversità e la ricchezza di questi luoghi, ma anche la loro salvaguardia,  riducendo grandemente la capacità diffusiva delle fiamme in caso di incendio?

Guardiamo con dolore il monte che brucia, e pensiamo a Salvatore Di Pelino, ultimo capraro del Morrone costretto dalla burocrazia e dai disagi di questa professione a vendere le sue capre. La  sua  presenza autentica e pittoresca ha rappresentato per anni presidio di  sorveglianza e pascolamento quotidiano, riducendo fortemente la massa erbacea che poi disseccando diventa alimento di cui si nutrono gli incendi.

In quella zona, cara Dacia, ancora 50 anni fa c'erano circa tremila tra capre e pecore; e di  incendi come quelli che oggi stanno distruggendo le nostre montagne non se ne ricordano.

Oggi che la sensibilità per la natura è aumentata, tutti gridano allo scandalo, ma nessuno ricorda che  difenderla vuol dire quotidiana cura di chi faticosamente la percorre e la conosce. Un'attività di  sorveglianza e prevenzione che i pastori hanno svolto per secoli su queste terre ora sempre più abbandonate.

Addossare ai pastori la colpa di quel che hanno sempre contribuito e anche oggi contribuiscono a prevenire, affrontando tante difficoltà  senza mai  un riconoscimento, e proprio da parte di chi come te afferma di amare queste terre, è un fardello insopportabile.

Cara Dacia: torna tra noi pastori, a conoscere davvero ogni sussulto di queste valli; ti aspettiamo per mostrarti come ti sei sbagliata, nell'additare in modo facile e indistinto nei pastori gli autori di questo scellerato scempio.
 
 
per A.R.P.O. Nunzio Marcelli

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Spiagge accessibili. Montesilvano citato su la Repubblica

Le spiagge di Montesilvano a cinque stelle, è questo il risultato di un’indagine nazionale che vede la terza Città d’Abruzzo unica eccellenza nella Regione. Secondo un articolo pubblicato oggi su la Repubblica, Montesilvano è l’unica città abruzzese nella quale l’Amministrazione ha attrezzato due spiagge libere per disabili. L’articolo riflette proprio sulla carenza di campeggi, villaggi, alberghi e stabilimenti balneari circa la loro capacità di accogliere persone con disabilità. Fish, la Federazione italiana superamento handicap, denuncia che solo un’attività turistica su dieci è dotata di confort per disabili. «Siamo orgogliosi di essere citati da un quotidiano nazionale – afferma il Sindaco Francesco Maragno – come una Città con una spiaggia a cinque stelle per la sua dotazione a misura di disabili. Leggendo con attenzione l’articolo de la Repubblica da una parte mi rendo conto come in Italia ci sia ancora molto da fare in tema di accessibilità dei luoghi pubblici ai disabili, dall’altra il fatto che Montesilvano abbia avuto un riconoscimento così prestigioso per la sua spiaggia accessibile, aumenta la mia responsabilità come amministratore che ha il dovere morale di abbattere, prima ancora che quelle materiali, le barriere culturali. La disabilità in un Paese civile non è una condizione che riguarda una minoranza di persone, ma è uno dei tanti aspetti in cui la realtà si presenta e che impone di essere affrontato». Montesilvano ha attrezzato le sue due spiagge all’altezza di Via Dante (tra gli stabilimenti Rosa dei Venti e Bagni Giulietta) e di Via Bocca di Valle (al lato della casetta della Croce Rossa). Si tratta di spiagge dotate di passerelle che consentono di andare dal lungomare alla battigia. Quattro palme tropicali per l’ombreggiatura, inoltre, sono presenti sulle piazzole di stazionamento, insieme a quattro tavolini ed idonei servizi igienici. Gli ospiti delle spiagge accessibili possono contare anche su due sedie job, ovvero carrozzine dotate di grandi ruote di plastica adatte ad accedere in mare, nonché dell’assistenza di due operatori facenti parte del personale dell’Azienda Speciale, uno per ogni spiaggia, in grado di assistere le persone con problemi motori ad entrare in acqua. «I risultati che le nostre spiagge accessibili hanno conseguito – aggiunge il Sindaco Maragno – ci auguriamo diventino una best practice anche per altre spiagge della Regione Abruzzo, al fine di diffondere l’importanza del rispetto dei diritti civili e delle pari opportunità consentendo anche ai disabili di poter usufruire di quei momenti di svago con l’autonomia e la dignità che è preziosa per ogni essere umano. È innegabile che se Montesilvano è balzato sulle pagine nazionali per un fatto finalmente positivo, lo si deve anche ad un altro primato: la nostra Città è forse l’unica tra i Comuni italiani ad avere un Ufficio Disabili attraverso il quale negli anni è aumentata la sensibilità al tema della disabilità. Un plauso va fatto a Claudio Ferrante, il nostro dipendente che sin dall’inizio ha creduto e tiene vivo l’ufficio. Non si dimentichi, inoltre, che la nostra Amministrazione ha persino attivato un Tavolo sulla Disabilità nel quale partecipano tutte le Associazioni impegnate nel mondo della disabilità proprio per mantenere sempre viva l’attenzione sul tema».

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Torna la tendopoli dei giovani al Santuario di San Gabriele

Comincera' domani, a partire dalle 18.30, al santuario di San Gabriele, la 37/a Tendopoli dei giovani dal titolo 'Alzati e va in preghiera', organizzata come ogni anno dal fondatore padre Francesco Cordeschi e dai suoi collaboratori: l'inaugurazione sara' affidata al vescovo di Teramo-Atri monsignor Michele Seccia e aal Superiore generale dei Passionisti, l'australiano padre Joachim Rego. Centinaia di ragazzi arriveranno da tutta Italia per partecipare al grande meeting giovanile. I giovani si incontreranno fino al 26 agosto per riflettere sul tema. Alle 23 di domani arrivera' al santuario anche la Fiaccola della speranza, portata dal gruppo podistico di Montorio al Vomano. Benedetta da Papa Francesco, la Fiaccola della speranza quest'anno e' partita da Cascia e, dopo aver attraversato alcuni dei luoghi colpiti dal terremoto dello scorso anno (Norcia, Cittareale, Amatrice, Campotosto e Montorio al Vomano), arrivera' al santuario per l'apertura ufficiale della Tendopoli. La manifestazione giovanile prevede incontri con personalita' del mondo della religione e della cultura, testimonianze e concerti. La Tendopoli si chiudera' sabato con la festa dei giovani e l'intervento di monsignor Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno e Assistente ecclesiastico generale dell'Azione cattolica italiana

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Si ribalta cisterna col Gpl a Pianella, vigili del fuoco al lavoro

 I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Pescara sono al lavoro per mettere in sicurezza la zona di localita' Ponte Sant'Antonio di Castellana nel Comune di Pianella dove una cisterna che trasporta Gpl si e' ribaltata mentre stava scaricando il carburante in un'azienda. Non ci sono stati feriti. I Vigili ora in attesa di una speciale squadra proveniente da Roma che dovra' provvedere al travaso del carburante dal mezzo incidentato

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Lotta all’abusivismo tra gli infermieri a Chieti

Lotta all'abusivismo nell'esercizio della professione infermieristica a Chieti. L'Ipasvi provinciale, federazione che rappresenta 3.400 infermieri e ne gestisce l'Albo, ha aumentato le verifiche sugli iscritti dopo il caso dell'infermiera abusiva all'ospedale di Pescara, la cui posizione irregolare è stata scoperta proprio del collegio Ipasvi. Casi come questo "sono inaccettabili, soprattutto perché in questo modo si mette a rischio la salute dei cittadini", dice in una nota il presidente dell'Ipasvi di Chieti, Giancarlo Cicolini, sottolineando la funzione di tutela del Collegio "nell'interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori delle competenze che l'appartenenza a un Ordine di per sé certifica". Dai primi mesi del 2017 l'Ipasvi Chieti ha avviato un'azione di controllo su tutti i propri iscritti, verificando per tutti i professionisti in servizio attivo l'effettiva iscrizione all'Albo. I controlli sono stati già completati e segnalati i casi di professionisti iscritti all'Albo di Chieti non in regola, e che ugualmente esercitavano la professione sia nella Asl Lanciano Vasto Chieti sia nella Asl di Pescara. "La fattiva collaborazione con le due aziende sanitarie - spiega Cicolini - ci ha permesso di rilevare alcune anomalie tempestivamente segnalate e per le quali sono state avviate le procedure previste dalla normativa vigente, che possono avere, se non sanabili, anche il licenziamento". Alla luce di quanto accaduto, continua Cicolini, "l'attività di controllo sarà intensificata riducendo i tempi per i controlli sulle altre Asl della regione Abruzzo, sulle strutture private sanitarie e sociosanitarie e nelle agenzie interinali. A queste ultime chiederemo di verificare le autodichiarazioni dei professionisti di avvenuta iscrizione all'Albo professionale".

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Incendio sul Morrone, chiesto l’intervento dell’esercito 

Il fuoco non da' tregua al Monte Morrone. Nonostante l'opera incessante dei due canadair che da questa mattina continuano a riversare migliaia di ettolitri di acqua sulla montagna in fiamme, dei vigili del fuoco, dei carabinieri della forestale e dei volontari della protezione civile, il fronte dell'incendio che dal pomeriggio di ieri sta interessando il Monte Morrone continua ad avanzare verso nord. Un'avanzata piu' lenta rispetto a questa mattina a causa del vento che gira continuamente e riavviva focolai anche verso sud che sembravano ormai spenti. L'immagine che appare agli occhi di chiunque attraversa la Valle Peligna e' di una montagna interamente in fiamme. Vista la drammaticita' della situazione il vicesindaco del Comune di Sulmona ha chiesto l'intervento dell'esercito. "C'e' ancora una situazione di massima allerta e abbiamo richiesto l'intervento dell'esercito e il potenziamento dei mezzi di soccorso atti allo spegnimento del fuoco che sta distruggendo il nostro Morrone da ieri pomeriggio - afferma Mariella Iommi - Attualmente il vento non facilita la situazione. Da ieri - prosegue il vicesindaco - e' stato attivato il C.O.C. con funzione tecnica, di protezione civile, di volontariato, di assistenza alla popolazione e alla viabilità". 

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Si infortuna su un sentiero durante un pellegrinaggio, salvato dal soccorso alpino

Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) del Lazio e' intervenuto la scorsa notte per recuperare un uomo di 55 anni infortunatosi ad una caviglia su un sentiero nella valle di Canneto, nel comune di Settefrati. L'uomo, partito in pellegrinaggio notturno con un gruppo di fedeli da Civitella Alfedena verso il Santuario della Madonna di Canneto, ha allertato il 118 in seguito ad una caduta che gli ha procurato un grave infortunio alla caviglia.

Una squadra di tecnici della stazione del Cnsas di Cassino, allertata dal 118, e' giunta nella tarda serata di ieri sul luogo dell'infortunio e ha stabilizzato l'uomo sulla barella portantina. Da li' e' stato trasportato in barella fino all'ambulanza del 118 che lo ha condotto all'ospedale di Sora

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Incendio sul Monte Morrone, D’Alfonso: La zona antropizzata e’ fuori pericolo

Il vento continua a soffiare sul monte Morrone spingendo nuovamente il fronte del fuoco verso valle. Molte le abitazioni presidiate dai Vigili del fuoco, intervenuti anche nella villa dell'ex sindaco di Sulmona Fabio Federico, interessata da un principio di incendio, subito domato. A causa del fuoco che si avvicina alle frazioni pedemontane di Sulmona i Vigili hanno ordinato l'evacuazione di una stalla dove erano ricoverati 15 cavalli da corsa. Nel frattempo sono stati potenziati i vari presidi di soccorso con 50 Vigili del fuoco pronti a intervenire da terra. Potenziata anche la pattuglia aerea: ai due Canadair sono stati affiancati due elicotteri dei Vigili del fuoco e uno dell'Esercito. Sul posto si trovano il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, insieme al presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, i quali hanno voluto rendersi conto di persona della situazione per poter prendere ulteriori decisioni qualora la situazione lo richiedesse. Secondo il responsabile provinciale dei Vigili del fuoco, Domenico De Bartolomeo, occorreranno alcuni giorni prima che la situazione torni alla normalita' perche' il fronte dell'incendio e' molto vasto e la zona interessata dalle fiamme si puo' raggiungere solo con i mezzi dall'alto.

L'incendio che dal monte Morrone si stava avvicinando alle frazioni pedemontane di Sulmona e' attualmente sotto controllo. "La zona antropizzata e' fuori pericolo" fa sapere dopo un sopralluogo sul posto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, il quale ha ricevuto notizie in merito dal capo dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Bruno Frattasi.

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Rissa alla Notte Bianca di Torre de Passeri, due arresti

Notte bianca movimentata a Torre de Passeri, durante la quale due giovani del posto sono stati arrestati dai carabinieri ed un terzo, minorenne, denunciato: per tutti l'accusa e' quella di rissa. Ferito un 20enne di Pescara, ricoverato in ospedale. Alle 5 di questa mattina e' scoppiato il caos, quando dei giovani, alcuni dei quali gia' notati in precedenza per comportamenti aggressivi, hanno dato inizio in via Einaudi ad una furibonda rissa per futili motivi. Alcuni testimoni hanno cosi' avvisato i carabinieri, che sono subito accorsi sul posto prima che la violenza potesse degenerare e coinvolgere anche altre persone.

In particolare e' intervenuto il personale della Stazione di Torre de Passeri e della Compagnia di Popoli. Alla vista dei militari, le persone coinvolte hanno tentato di darsi alla fuga, ma tre di essi sono stati raggiunti e bloccati. Al termine dei primi accertamenti due di questi, I.E.N. ventenne cittadino romeno ed A.T ventenne, entrambi del posto, sono stati arrestati e posti ai domiciliari in attesa del giudizio di convalida fissato per domani, mentre un terzo giovane, minorenne, della provincia di Pescara e' stato denunciato. Nella rissa e' rimasto ferito A.D., ventenne di Pescara, trasportato presso l'ospedale di Popoli. L' intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato che il bilancio della rissa potesse essere piu' grave. Sono in corso indagini volte a stabilire l'identita' delle altre persone coinvolte ed a cio' contribuiranno sicuramente i filmati di videosorveglianza della zona, gia' acquisiti dai militari

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Crolla un nevaio, tratti in salvo 5 ragazzi 

Cinque ragazzi di Terni sono stati tratti in salvo la scorsa notte dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Cnsas) dopo essere rimasti bloccati, a causa del crollo di un nevaio, alla forra del Malepasso, a Isola del Gran Sasso. I ragazzi hanno lanciato l'allarme intorno alle 18 di ieri. Oltre che per il crollo del nevaio l'attraversamento della forra era reso difficoltoso dalla presenza di alberi lasciati lungo il percorso dalle valanghe invernali. Ai ragazzi, spaventati ma in buone condizioni di salute, i tecnici avevano consigliato di accendere un fuoco per riscaldarsi e rendersi maggiormente visibili. A portare in quota una prima squadra di tecnici ha provveduto l'elicottero del 118 di stanza a Preturo.

I primi soccorritori sono stati infatti verricellati all'interno della Forra poco prima del tramonto. Una seconda squadra e' stata invece elitrasportata dall'elicottero della Guardia Costiera abilitato al volo notturno. Secondo il il capostazione Forre del Cnsas, Massimo Franchi, i giovani escursionisti hanno compiuto "una scelta saggia: allertare i soccorsi li ha messi al riparo da una serie di pericoli di non facile analisi e che li sarebbero potuti essere fatali". E risolutiva e' stata anche la verricellata in quota, quella effettuata dall'elisoccorso del 118, che ha sbarcato i tecnici direttamente all'interno della forra non distanti dai ragazzi.

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