Cronaca

Dottoressa uccisa, disposta l’autopsia sulle salme

Potrebbe essere effettuata gia' domani pomeriggio, all'ospedale di Teramo, l'autopsia sulla salma di Ester Pasqualoni, la dottoressa di 53 anni uccisa nel parcheggio dell'ospedale di Sant'Omero. Il pm Davide Rosati, titolare del fascicolo, ha infatti disposto l'autopsia sia sul corpo della donna che su quello del suo presunto assassino, il 69enne E.D.L., con il relativo incarico che sara' affidato domani mattina. Intanto proseguono gli accertamenti volti a ricostruire l' intera vicenda, con le indagini delegate al nucleo operativo della Compagnia di Teramo, diretta dal comandante Roberto Petroli. Al momento, da quanto si apprende, non sarebbe ancora stata ritrovata l'arma del delitto.

Le richieste di aiuto alle forze dell'ordine di Ester Pasqualoni, la dottoressa di 53 anni uccisa nel parcheggio dell'ospedale Sant'Omero dove lavorava, sono racchiuse in un esposto al commissariato di Atri del gennaio 2014, presentato numerosi anni dopo aver conosciuto il suo presunto assassino, E.D.L., 69 anni, e in una segnalazione ai Carabinieri di Roseto degli Abruzzi, inoltrata lo stesso anno. Nell'esposto, sulla scorta del quale pochi giorni dopo il Questore ha emesso nei confronti dell'uomo un provvedimento di ammonimento, la donna ripercorreva le tappe della sua conoscenza con l'uomo, iniziata nel 2005, dicendo di temere per la propria incolumita'. La donna, in particolare, secondo quanto appreso, nell'esposto descriveva la conoscenza mettendo in evidenza l' amicizia, e parlando di una "relazione di amicizia" da circa dieci anni. E.D.L., secondo la dottoressa, si era sempre "comportato bene", sino alla fine del 2013, quando la donna aveva cominciato a ricevere messaggi insistenti. In alcune occasioni lo aveva trovato sotto casa e nei luoghi da lei frequentati. Nessuna aggressione o minacce, in ogni caso, ma attenzioni insistenti e continue come dichiarato dalla dottoressa, che aveva anche indicato dei testimoni, subito ascoltati dalla Polizia. E proprio sulla base dell'esposto e dei successivi approfondimenti per l'uomo erano scattato, il 30 gennaio 2014, l'ammonimento da parte del Questore e il ritiro del porto d'armi. Il successivo contatto tra Ester e le forze dell'ordine era avvenuto ad aprile del 2014, quando avevo chiamato i Carabinieri segnalando che l'uomo era passato con l'auto davanti a lei e che le sembrava la stesse riprendendo. A quel punto i Carabinieri erano intervenuti fermando l'uomo e sequestrando la telecamera che aveva in auto, con il fascicolo finito sul tavolo della Procura che, dopo la convalida da parte del gip del sequestro e i successivi approfondimenti aveva chiesto l' archiviazione di quello stesso fascicolo. Ma l'ammonimento non e' mai decaduto. Il provvedimento, infatti, era ancora in corso, non essendo mai stato revocato.

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Comuni ricicloni, Orsogna primo in Abruzzo

Con una percentuale di raccolta differenziata pari all'86,8%, il Comune di Orsogna e' il primo in Abruzzo nella classifica 2017 dei "Comuni ricicloni" stilata da Legambiente in base alla produzione pro capite di rifiuto secco residuo. Il riconoscimento e' stato attribuito nel corso della cerimonia di premiazione dei Comuni ricicloni svoltasi a Roma presso il "Nazionale Spazio Eventi" di via Palermo. Rispetto a una popolazione di 3.881 abitanti, la quantita' di secco residuo a Orsogna e' stata ridotta quest'anno a 36,6 chilogrammi per abitante rispetto ai 65,9 chilogrammi (78,1%) del 2016, grazie alle azioni organizzative e di sensibilizzazione svolte dall'Amministrazione comunale in collaborazione con la societa' Ecolan Spa. Il sindaco, Fabrizio Montepara, ha rivolto un grazie in particolare alle famiglie e alle imprese del territorio: "Sono loro i veri destinatari di questo premio. La civilta' dei cittadini e il loro impegno per il rispetto dell'ambiente hanno consentito di conseguire questo risultato, che ci posiziona tra l'altro al 38/o posto assoluto in Italia". L'iniziativa di Legambiente, patrocinata dal ministero per l'Ambiente, premia comunita' locali, amministratori e cittadini, che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti.

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Minaccia l’anziana madre per avere soldi, arrestato nel Pescarese

Continue violenze, minacce e pretese di denaro nei riguardi dei famigliari, in particolare dell'anziana madre. I carabinieri della Compagnia di Penne, coordinati dal capitano Alessandro Albano, hanno arrestato un uomo della provincia in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Pescara. Il provvedimento restrittivo e' giunto al termine di una articolata e meticolosa attivita' d'indagine avviata lo scorso mese di marzo, quando alcuni familiari, residenti nella zona Vestina, si erano rivolti ai militari dell'Arma lamentando il comportamento violento dell'uomo. Dalle indagini sarebbe infatti emerso che lui si recava spesso nell'abitazione dell'anziana madre per mettere in atto le sue richieste estorsive: denaro, chiesto spesso con atti di violenza ed impaurendo anche gli altri famigliari. I ripetuti comportamenti aggressivi, sarebbero consistiti quasi esclusivamente in dei veri e propri appostamenti sotto casa della donna. 

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Sono 10.898 gli studenti abruzzesi che sosterranno gli esami di maturità

Sono 10.898 gli studenti abruzzesi che sosterranno gli esami di Stato, al via domani con la prima prova di italiano. Del totale, 3.284 alunni sono nella provincia di Chieti, 2.993 in quella di Pescara, 2.397 nell'Aquilano e 2.224 nel Teramano. Lo rende noto l'Ufficio scolastico regionale per l'Abruzzo. I candidati interni sono 10.575 (3.195 Chieti, 2.897 Pescara, 2.342 L'Aquila, 2.141 Teramo), mentre quelli esterni 323 (96 Pescara, 89 Chieti, 83 Teramo, 55 L'Aquila). Le commissioni, per l'anno scolastico 2016-2017, sono 285: 84 nel Chietino, 74 nel Pescarese, 67 nell'Aquilano e 60 nel Teramano.

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Escursionista irlandese cade sul Gran Sasso, è grave

Mentre saliva con alcuni amici, una escursionista di 26 anni irlandese e' improvvisamente scivolata ed e' caduta per un centinaio di metri tra le balze rocciose, restando gravemente infortunata. L'incidente e' avvenuto a Sella di Monte Aquila (quota 2.400 metri) una cima del Gran Sasso d'Italia, tra Campo Imperatore e Corno Grande. I compagni hanno allertato il 118, avvertendo subito della gravita' dell'incidente. L'elicottero ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino per aiutare l'equipaggio nella veloce individuazione del punto e in supporto alle operazioni. Dopo le prime cure del caso, l'escursionista irlandese e' stata imbarcata sul velivolo e trasferita all'ospedale "San Salvatore" dell'Aquila, dove e' ricoverata in prognosi riservata

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Branco di cinghiali tra le case a Montesilvano, aggredito un cane

Stava tornando a casa a piedi con la nipotina di dieci mesi, dopo aver accompagnato la vicina, quando un branco di cinghiali ha aggredito la sua cagnetta, ferendola in modo grave. L'episodio e' avvenuto a Montesilvano. La donna, del posto, ha segnalato l'accaduto a Prefettura, Comune e Carabinieri Forestali. Quando e' avvenuto, la donna aveva accompagnato la vicina, a pochi passi dalla sua abitazione, e stava tornando verso casa, in una zona collinare della citta'. La cagnetta, si legge nella lettera inoltrata via Pec, "e' andata in un terreno confinante con il mio per fare i suoi bisogni ed e' stata attaccata e 'caricata' da un branco di cinghiali". "Almeno sei", secondo la donna, gli esemplari, che "si sono allontanati solo grazie alle mie urla e al pianto della mia nipotina". Immediatamente sono stati allertati i numeri di emergenza, oltre al veterinario. Gravemente ferito, il cane ha gia' subito un intervento chirurgico, cui ne dovranno seguire altri. Parlando di una "vera e propria emergenza, un problema di sicurezza e ordine pubblico", la donna sottolinea di essere spaventatissima, temendo di poter incontrare nuovamente i cinghiali: "Dopo il calare del sole - afferma - non riesco piu' a stare in giardino o ad uscire di casa, anche solo per gettare i rifiuti. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere se, al posto del mio cane, mi fossi trovata io di fronte ai cinghiali o, ancora peggio, mia nipote o i bambini della zona"

 

immagine di repertorio

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Chieti ospiterà il 24/o Cammino nazionale di fraternita’ delle Confraternite d’Italia

Chieti ospitera' il 24 e 25 giugno prossimi il 24/o Cammino nazionale di fraternita' delle Confraternite d'Italia che portera' nel capoluogo teatino circa tremila persone in rappresentanza delle trentamila Confraternite italiane alle quali sono iscritti oltre un milione e mezzo di fedeli. Il tema del Cammino di quest'anno e' 'Societa' e famiglia - il ruolo e il contributo formativo della Confraternite'. L'evento, organizzato dall'Arciconfraternita del Sacro Monte dei morti di Chieti in collaborazione con le confraternite cittadine, rappresenta, come detto nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'evento tenuta dall'arcivescovo diChieti Basto, mons. Bruno Forte, "il momento piu' intenso ed importante delle attivita' della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d'Italia". Nella due giorni teatina il Cammino si sviluppera' fra appuntamenti culturali e religiosi: di particolare rilievo il 24 giugno nell'auditorium le Crocelle l'assemblea dei delegati al mattino e nel pomeriggio presso l'auditorium Supercinema il convegno sul tema 'Societa' e famiglia - il ruolo delle Confraternite' la cui prolusione e' affidata al vescovo Mauro Parmeggiani, di recente confermato dal consiglio permanente della Cei assistente ecclesiastico nazionale della Confederazione. Nell'occasione, alle Confraternite del Teramano e dell'Aquilano colpite al terremoto, verra' consegnato il contributo di solidarieta' della Confederazione. Il 25 giugno, invece, l'arcivescovo Forte celebrera' nell'anfiteatro La Civitella la santa messa a cui seguira' la processione che, attraversando il centro della citta', arrivera' in piazza San Giustino dove il testimone verra' consegnato al prossimo Cammino in programma a Milano nel 2018. Previste visite guidate ai musei, alle chiese e alla Chieti sotterranea. ''La chiesa accoglie questo evento come un momento bello ma anche come un privilegio - ha detto Forte - perche' scegliere Chieti come luogo di incontro della convocazione nazionale di tutte le Confraternite significa dare una notevole rilevanza a questa nostra citta', a questa nostra Diocesi, dove peraltro abbiamo una sessantina di confraternite molto attive. Io ho tenuto molto fin dall'inizio del mio ministero qui - ha aggiunto Forte - a dare una importanza alle Confraternite come scuola di catechesi permanente, soprattutto per i laici, per gli adulti e per i giovani che vogliono avvicinarsi ad un cammino di fede piu' serio e piu' impegnato sul piano sia dell'approfondimento spirituale sia dell'azione caritativa''.

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Vendita di auto ricettate, a Chieti sei condanne

Sei condanne - da tre a sei anni di reclusione - nel processo davanti al Tribunale di Chieti nei confronti dei componenti di una banda che per l'accusa avevano messo in piedi un'associazione per delinquere allo scopo di ricettare auto di grossa cilindrata e di ingente valore provenienti dalla Germania. I giudici hanno inflitto sei anni e 6.000 euro di multa a Zoran Baevski, un macedone di 50 anni ritenuto a capo dell'organizzatore, del quale e' stata ordinata l'espulsione; 5 anni di reclusione e 5.000 euro di multa sono stati inflitti a Gabriele Domenico Giammetta, 44 anni di San Severo; 4 anni e 4.000 euro di multa a Carmine Sapienza (49), originario di Napoli ma residente a Ortona; tre anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti a Claudio Sergio Caravaggio (60) di Lanciano, Tommaso Tascini (44) di Ortona e Alfredo Butelli (66) anni, di Otranto. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto le stesse pene per Baevski e Giammetta, 6 mesi in piu' Sapienza, un anno e 4 mesi di reclusione ciascuno per gli altri imputati. Era il macedone, secondo l'accusa, ad individuare in Germania le auto da acquistare ed a farle entrare in Italia per vederle avvalendosi di persone di sua stretta fiducia ovvero gli altri cinque imputati. Le auto, fra le quali Bmw, Volkaswagen Audi, Mercedes ma anche una Maserati, venivano acquistate attraverso contratti di finanziamento o di leasing il cui pagamento veniva interrotto dopo aver versato solo alcune rate. Nel frattempo pero' i veicoli finivano in Italia per essere, in alcuni casi previa immatricolazione, venduti o venivano tenuti pronti in vista della futura vendita. 

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Dottoressa uccisa nel parcheggio dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero

Una dottoressa di 53 anni, Ester Pasqualoni, e' stata accoltellata a morte da uno sconosciuto nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero. La donna, una oncologa che aveva da poco finito il suo turno, e' stata trovata riversa a terra tra due auto da un altro dipendente dell'ospedale. La dottoressa, colpita alla gola e al petto, e' stata subito soccorsa dallo stesso dipendente, un medico, che pero' ha solo potuto constatare che la 53enne era gia' deceduta. L'assassino, stando ad alcune testimonianze, sarebbe fuggito a bordo di un'auto, probabilmente una Peugeot 205 di colore bianco. La donna, che lascia due figli minorenni, da quanto si e' appreso avrebbe denunciato di recente uno stalker che la stava perseguitando. Sul posto, oltre ai carabinieri della locale stazione, anche i carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica insieme con i colleghi del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo. Alle ricerche dell'auto partecipa anche la polizia

L'omicidio e' avvenuto poco dopo le 16. Ester Pasqualoni, nata a Roseto degli Abruzzi, era responsabile del reparto di Oncologia. "E' un fatto straziante. Una persona che viveva e lavorava per salvare la vita degli altri, cosi' barbaramente trucidata in un parcheggio". Sono alcune parole della breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, dopo l'omicidio dell'oncologa avvenuto questo pomeriggio nel parcheggio dell'ospedale di Sant'Omero. In merito alle voci, diffuse in queste ore, che a colpirla con un coltello sia stato uno stalker - ipotesi al vaglio dei Carabinieri - Fagnano ha detto: "Sembra ci sia un'ipotesi del genere, ma l'azienda sanitaria non sa nulla in proposito".

"E' morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che era Ester". Parla Piergiorgio Casaccia, il medico del pronto soccorso di Sant'Omero intervenuto per primo sulla dottoressa del suo stesso ospedale, Ester Pasqualoni, uccisa nel parcheggio della struttura, forse dall'uomo che sembra la perseguitasse. "Ero in servizio mi hanno avvisato e sono corso. Ho trovato questa persona a terra riversa in una pozza di sangue. Quando sono arrivato non aveva piu' polso. Ho cercato di capire se potevo fare qualcosa. Ma era chiaro che non c'era piu' nulla da fare", racconta Casaccia ai cronisti. "E' passato un altro collega. Abbiamo coperto il cadavere. Non l'avevo riconosciuta. Poi quando sono arrivati i Carabinieri, hanno visto i documenti e hanno chiesto se lavorava all'ospedale, a quel punto ho capito che era Ester. Intorno c'erano evidenti segni di colluttazione, c'erano due borse in terra, il cellulare. Una cosa assurda. Poi c'e' stata solo disperazione e pianto. Perche', chi, chi puo' volere del male a Ester?", si chiede il soccorritore. "Una persona stupenda che ha aiutato tutti i pazienti, anche di notte. C'e' sempre stata per tutti. Tra le mie mani ha fatto gli ultimi respiri. Una cosa assurda pensare che era Ester"

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22enne muore pugnalato in una rissa davanti al pub nel Teramano

Una discussione, molto probabilmente per futili motivi, si e' trasformata in tragedia ad Alba Adratica, in provincia di Teramo, dove ieri sera, intorno alle 23.30, un ragazzo rom di 22 anni, Manuel Spinelli, e' stato raggiunto da una coltellata al cuore sferrata da un ragazzo albanese di 24 anni. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri la vittima si trovava all'esterno di un pub - la Taverna Wolf, di Alba Adriatica - insieme ad alcuni amici, qui sarebbe scoppiata una violenta discussione con alcuni albanesi. E proprio un 24enne albanese, forse per difendersi, avrebbe tirato fuori un coltello colpendo Spinelli al cuore. Immediatamente soccorso il giovane e' stato trasferito all'ospedale di Giulianova dove e' morto poco dopo. L'aggressore e' stato fermato poco distante, ferito. Ora e' piantonato in ospedale anche se non e' stato ancora sottoposto a fermo.

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