Sei condanne - da tre a sei anni di reclusione - nel processo davanti al Tribunale di Chieti nei confronti dei componenti di una banda che per l'accusa avevano messo in piedi un'associazione per delinquere allo scopo di ricettare auto di grossa cilindrata e di ingente valore provenienti dalla Germania. I giudici hanno inflitto sei anni e 6.000 euro di multa a Zoran Baevski, un macedone di 50 anni ritenuto a capo dell'organizzatore, del quale e' stata ordinata l'espulsione; 5 anni di reclusione e 5.000 euro di multa sono stati inflitti a Gabriele Domenico Giammetta, 44 anni di San Severo; 4 anni e 4.000 euro di multa a Carmine Sapienza (49), originario di Napoli ma residente a Ortona; tre anni di reclusione ciascuno sono stati inflitti a Claudio Sergio Caravaggio (60) di Lanciano, Tommaso Tascini (44) di Ortona e Alfredo Butelli (66) anni, di Otranto. Il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto le stesse pene per Baevski e Giammetta, 6 mesi in piu' Sapienza, un anno e 4 mesi di reclusione ciascuno per gli altri imputati. Era il macedone, secondo l'accusa, ad individuare in Germania le auto da acquistare ed a farle entrare in Italia per vederle avvalendosi di persone di sua stretta fiducia ovvero gli altri cinque imputati. Le auto, fra le quali Bmw, Volkaswagen Audi, Mercedes ma anche una Maserati, venivano acquistate attraverso contratti di finanziamento o di leasing il cui pagamento veniva interrotto dopo aver versato solo alcune rate. Nel frattempo pero' i veicoli finivano in Italia per essere, in alcuni casi previa immatricolazione, venduti o venivano tenuti pronti in vista della futura vendita.
Leggi Tutto »Dottoressa uccisa nel parcheggio dell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero
Una dottoressa di 53 anni, Ester Pasqualoni, e' stata accoltellata a morte da uno sconosciuto nel parcheggio dell'ospedale Val Vibrata di Sant'Omero. La donna, una oncologa che aveva da poco finito il suo turno, e' stata trovata riversa a terra tra due auto da un altro dipendente dell'ospedale. La dottoressa, colpita alla gola e al petto, e' stata subito soccorsa dallo stesso dipendente, un medico, che pero' ha solo potuto constatare che la 53enne era gia' deceduta. L'assassino, stando ad alcune testimonianze, sarebbe fuggito a bordo di un'auto, probabilmente una Peugeot 205 di colore bianco. La donna, che lascia due figli minorenni, da quanto si e' appreso avrebbe denunciato di recente uno stalker che la stava perseguitando. Sul posto, oltre ai carabinieri della locale stazione, anche i carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica insieme con i colleghi del Reparto Operativo del Comando provinciale di Teramo. Alle ricerche dell'auto partecipa anche la polizia
L'omicidio e' avvenuto poco dopo le 16. Ester Pasqualoni, nata a Roseto degli Abruzzi, era responsabile del reparto di Oncologia. "E' un fatto straziante. Una persona che viveva e lavorava per salvare la vita degli altri, cosi' barbaramente trucidata in un parcheggio". Sono alcune parole della breve dichiarazione rilasciata ai giornalisti dal manager della Asl di Teramo, Roberto Fagnano, dopo l'omicidio dell'oncologa avvenuto questo pomeriggio nel parcheggio dell'ospedale di Sant'Omero. In merito alle voci, diffuse in queste ore, che a colpirla con un coltello sia stato uno stalker - ipotesi al vaglio dei Carabinieri - Fagnano ha detto: "Sembra ci sia un'ipotesi del genere, ma l'azienda sanitaria non sa nulla in proposito".
"E' morta tra le mie braccia. Una cosa assurda pensare che era Ester". Parla Piergiorgio Casaccia, il medico del pronto soccorso di Sant'Omero intervenuto per primo sulla dottoressa del suo stesso ospedale, Ester Pasqualoni, uccisa nel parcheggio della struttura, forse dall'uomo che sembra la perseguitasse. "Ero in servizio mi hanno avvisato e sono corso. Ho trovato questa persona a terra riversa in una pozza di sangue. Quando sono arrivato non aveva piu' polso. Ho cercato di capire se potevo fare qualcosa. Ma era chiaro che non c'era piu' nulla da fare", racconta Casaccia ai cronisti. "E' passato un altro collega. Abbiamo coperto il cadavere. Non l'avevo riconosciuta. Poi quando sono arrivati i Carabinieri, hanno visto i documenti e hanno chiesto se lavorava all'ospedale, a quel punto ho capito che era Ester. Intorno c'erano evidenti segni di colluttazione, c'erano due borse in terra, il cellulare. Una cosa assurda. Poi c'e' stata solo disperazione e pianto. Perche', chi, chi puo' volere del male a Ester?", si chiede il soccorritore. "Una persona stupenda che ha aiutato tutti i pazienti, anche di notte. C'e' sempre stata per tutti. Tra le mie mani ha fatto gli ultimi respiri. Una cosa assurda pensare che era Ester"
Leggi Tutto »22enne muore pugnalato in una rissa davanti al pub nel Teramano
Una discussione, molto probabilmente per futili motivi, si e' trasformata in tragedia ad Alba Adratica, in provincia di Teramo, dove ieri sera, intorno alle 23.30, un ragazzo rom di 22 anni, Manuel Spinelli, e' stato raggiunto da una coltellata al cuore sferrata da un ragazzo albanese di 24 anni. Secondo una prima ricostruzione effettuata dai Carabinieri la vittima si trovava all'esterno di un pub - la Taverna Wolf, di Alba Adriatica - insieme ad alcuni amici, qui sarebbe scoppiata una violenta discussione con alcuni albanesi. E proprio un 24enne albanese, forse per difendersi, avrebbe tirato fuori un coltello colpendo Spinelli al cuore. Immediatamente soccorso il giovane e' stato trasferito all'ospedale di Giulianova dove e' morto poco dopo. L'aggressore e' stato fermato poco distante, ferito. Ora e' piantonato in ospedale anche se non e' stato ancora sottoposto a fermo.
Leggi Tutto »Ricorsi al Tar dei finanzieri per il pagamento delle indennita’ di servizi esterni
Sono 1.267 i finanzieri, appartenenti a 46 sezioni aeronavali di 15 regioni, a ricorrere al Tar contro il Comando Generale per l'indennita' per servizi esterni (che ammonta a circa 150 euro mensili): nove ricorsi sono stati gia' depositati, mentre altri 15 stanno per essere depositati in due successive tranche in questi giorni. Il trattamento economico era stato riformato nel maggio 2016 dal generale Saverio Capolupo a pochi giorni dal passaggio di consegne del comando della Guardia di Finanza al generale Giorgio Toschi e dalla sua nomina nel Consiglio di Stato. Nello scorso ottobre in risposta alla diffida a pagare l'indennita' - presentata da oltre mille finanzieri - il Comando Generale della Guardia di Finanza aveva fatto sapere che avrebbe emanato "a breve una apposita circolare" che doveva disciplinare nuovamente la materia "anche in considerazione delle aspirazioni degli interessati". Le regioni dei ricorrenti sono Abruzzo, Molise, Lazio, Puglia, Marche, Emilia Romagna, Toscana, Campania, Calabria, Sardegna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Liguria. Tra le disposizioni applicative introdotte dal nuovo Compendio del trattamento economico accessorio che hanno scatenato le rimostranze dei finanzieri c'e' quella di "non considerare esterne le attivita' di servizio eseguite in luoghi di lavoro che pur non facendo parte dell'immobile sede del reparto ne costituiscano pertinenza (ormeggi, garitte e hangar)", pur essendo spesso distanti chilometri dagli uffici di reparto; nel caso specifico risulta contestabile, secondo i militari, in base all'articolo 817 del codice civile, qualificare come pertinenza un'opera autonoma dall'immobile principale e, spesso, di proprieta' di altri soggetti. I finanzieri contestano, tra gli altri requisiti richiesti dal nuovo Compendio, l'esclusione dell'indennita' per l'esecuzione di servizi "aventi natura sporadica o occasionale" come ad esempio la manutenzione periodica dei mezzi (riparazione, carenaggio presso cantieri navali), eseguiti tutti 'a cielo aperto' con qualsiasi condizione meteo giornaliera; il fatto di considerare "il naviglio o i velivoli ricompresi tra le 'sedi esterne' solo durante i periodi di navigazione', escludendo quindi tutta una serie di servizi a bordo (Comandata, Pronti a muovere, approntamento e riassetto dell'unita') necessaria a preparare il mezzo per essere operativo; quest'ultima circostanza puo' incidere anche sul mancato riconoscimento dell'indennita', considerando la necessita' di un servizio della durata minima non inferiore a tre ore continuative.
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, la difesa del sindaco fa ricorso per avere lo spostamento a L’Aquila
I legali del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e del tecnico comunale Enrico Colangeli, indagati insieme ad altre quattro persone, per disastro colposo plurimo, lesioni plurime e omissione dolose di cautele contro infortuni sul lavoro, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano, hanno presentato ricorso alla Procura generale contro la decisione del procuratore di Pescara Gennaro Varone e del pm Andrea Papalia, che hanno respinto la loro istanza di trasferire l'inchiesta da Pescara a L'Aquila. Gli avvocati Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, che assistono Lacchetta, Colangeli e il Comune di Farindola, contestano il perno delle motivazioni della Procura pescarese, secondo la quale "non essendo mai stati ipotizzati e non apparendo in alcun modo ipotizzabili i delitti di disastro valanghivo o di crollo di edificio nella forma dolosa, il delitto piu' grave va individuato in quello, posto in essere nel circondario pescarese, di rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro". I tre legali elencano una serie di motivazioni strettamente tecniche, sulla base delle quali "deve ritenersi che non risulti sostenibile, in diritto, l'ipotesi di omissione dolosa di cautele antinfortunistiche ventilata dalla Procura di Pescara" e affermano che "risulta in realta' impensabile non sottoporre ad apposita indagine l'ipotesi di disastro doloso, a carico di organi regionali, e cio' tanto piu' alla luce delle acquisizioni investigative maturate in epoca successiva al deposito della denuncia". A giudizio degli avvocati di Lacchetta e Colangeli, infatti, sussiste una responsabilita' dolosa da parte di chi, negli uffici aquilani della Regione, non ha redatto, nonostante una legge e una delibera di giunta lo imponessero, la Carta di localizzazione dei pericoli valanghivi. "L'ipotesi delittuosa del disastro nasce da una constatazione assolutamente piana, fattibile da qualsivoglia esperto si voglia consultare in materia - rimarcano Valentini, Tatozzi e Manieri -. Non e' pensabile prevenzione, cautela o vincolo urbanistico in area montuosa, in assenza della Carta di Localizzazione di Pericoli da Valanga, obbligatoria ex lege regionale 47/92, in Abruzzo come nelle altre sette regioni valanghive italiane"
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, ascoltato in Procura il dirigente della Regione Abruzzo
E' stato ascoltato questa mattina, in Procura a Pescara, il funzionario della Regione Abruzzo Antonio Iovino, nell'ambito dell'indagine sul disastro dell'Hotel Rigopiano di Farindola. Dirigente del servizio di programmazione attivita' della Protezione Civile, Iovino e' stato ascoltato per circa un'ora dal pm Andrea Papalia, alla presenza dei legali Cristiana Valentini, Goffredo Tatozzi e Massimo Manieri, che assistono il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il tecnico comunale Enrico Colangeli, due dei sei indagati. Sono stati i tre avvocati a chiedere l'audizione di Iovino, che all'epoca dei fatti era il superiore di Sabatino Belmaggio, a quel tempo responsabile dell'Ufficio Rischio Neve e Valanghe, interrogato nel maggio scorso. Questa mattina si e' parlato della mancata realizzazione, da parte della Protezione Civile, della Carta di Localizzazione dei Pericoli da Valanga, resa obbligatoria da una legge regionale. Iovino ha spiegato di non ricordare nulla in proposito, mentre Belmaggio nel corso della sua audizione aveva sostanzialmente spiegato che non c'erano risorse per la realizzazione della carta. Gli avvocati Valentini, Tatozzi e Manieri, nell'istanza presentata alla Procura Generale contro il rigetto della richiesta di trasferimento dell'inchiesta da Pescara a L'Aquila, hanno messo in luce quelle che considerano alcune contraddizioni nelle parole di Belmaggio, il quale davanti al pm aveva parlato della necessita' di una cifra tra i 10 e i 70 milioni di euro per realizzare la Clpv, "quando lui stesso ha individuato in complessivi 1.300.000 euro, nella determina poi sottoposta alla Giunta a febbraio, il costo per la realizzazione della carta". A giudizio dei tre legali, "la verita' sta nel fatto che la Regione ha voluto risparmiare sulla prevenzione".
Leggi Tutto »Inchiesta concorsi Arta, Pagnanelli: ‘incongruenze nel bando’
Il presidente del Consiglio comunale di Pescara Franceso Pagnanelli e' stato ascoltato oggi, in qualita' di testimone, dal Tribunale collegiale di Pescara presieduto dal giudice Carmine Di Fulvio, nell'ambito del processo su un concorso da perito elettronico all'Arta (Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente) e sulla gara di affidamento del servizio di patrocinio legale dell'Ente. La vicenda e' frutto di un'inchiesta del 2012, venuta alla luce grazie alle rivelazioni della funzionaria dell'Arta Monica Ruscitti. Pagnanelli, che e' anche avvocato, e' stato citato dalla difesa di uno degli imputati, avendo partecipato alla gara per l'affidamento del servizio di patrocinio legale dell'ente.
"Nel 2011 partecipai al bando in quanto ritenevo di essere in possesso dei requisiti richiesti, tra i quali figurava ad esempio quello di avere sostenuto un certo numero di procedimenti amministrativi - spiega il presidente del Consiglio comunale pescarese -. In seguito mi contatto' un collega che aveva partecipato all'apertura delle buste, grazie al quale scoprii di non essere in linea con i requisiti, a causa di una piccola incongruenza nel bando, in quanto da una parte si richiedeva di essere avvocati da almeno cinque anni e dall'altra si chiedeva di essere cassazionisti, un requisito per il quale occorrono 12 anni di esperienza. Subito dopo essermi reso conto della cosa - aggiunge Pagnanelli - ritirai la mia candidatura".
Nel procedimento sono imputati Antonio Fernandez, ex direttore dell'Arta; Pierluigi Tenaglia, presidente uscente dell'ordine degli avvocati di Chieti; Angela Del Vecchio, ex direttore del distretto provinciale Arta di Pescara; Nicola Colonna, membro della commissione di concorso; Pietro Domenico Pellegrini, candidato precario, che secondo l'accusa sarebbe stato il "beneficiario consapevole del concorso truccato" da perito elettronico; Ernesto D' Onofrio, ex dipendente dell'Arta. In mattinata sono stati ascoltati altri testimoni delle difese, tra i quali la persona che ha partecipato alla verbalizzazione della gara per il patrocinio legale dell'Arta, che ha confermato l'incongruenza rilevata da Pagnanelli. Inoltre sono stati ascoltati diversi esperti di enti pubblici di altre regioni, che hanno parlato di Colonna come di "uno dei massimi esperti di campi elettro-magnetici su elettrodotti". Infine sono stati ascoltati alcuni dipendenti ed ex dipendenti dell'Arta, che avevano collaborato con Pellegrini quando questi lavorava da precario all'interno dell'ente. Il giudice infine ha fissato all'11 dicembre l'esame degli ultimi testimoni e degli imputati e al 16 gennaio la discussione finale.
Leggi Tutto »Balneazione, De Vincentiis: Esami di giugno nel segno dell’eccellenza a Montesilvano
Sono stati eseguiti lo scorso 14 giugno i nuovi campionamenti, ad opera dell’Arta Abruzzo, relativi alla qualità delle acque di Montesilvano. Ancora una volta, così come per le analisi effettuate ad aprile e poi a maggio, oltre che negli ultimi 7 anni, i risultati sono di assoluta eccellenza.
Nello specifico, per quanto riguarda i valori di Enterococchi, che non devono superare 200 UFC/100 ml, nella zona della Foce di Fosso Mazzocco il risultato è <4 UFC/100 ml, in via Bradano <4, in via Leopardi <1, e nella zona a 100 metri a sud della foce del Fiume Saline <1 UFC; in merito al valore di escherichia coli, che non deve superare 500 MPN/100 ml, nella zona a 100 metri a sud la foce del Fiume Saline è di <10 MPN, <10 MPN nella zona antistante via Leopardi, <10 in via Bradano e <10 nella zona di Fosso Mazzocco.
«Prosegue nel segno dell’eccellenza – dichiara l’assessore al Turismo Ernesto De Vincentiis – la serie dei campionamenti delle acque di Montesilvano che anche con le analisi di giugno confermano la loro ottima qualità. I dati resi noti dall’Arta mettono in evidenza numeri ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge. Tale qualità si allinea con quella dei servizi che gli operatori balneari e turistici, oltre che commerciali, sanno mettere a disposizione dei montesilvanesi e dei villeggianti, rendendo Montesilvano città ideale per trascorrere le proprie vacanze estive. Questi risultati ci consentono di rassicurare e smentire quanti ancora oggi mettono in discussione la qualità delle nostre acque che da ben 7 anni non ha mai riscontrato criticità di alcun genere. Non è infatti un caso che la città di Montesilvano è insignita, sin dal 2011, del riconoscimento della Bandiera Verde, il vessillo assegnato da un comitato tecnico scientifico di pediatri italiani. La nostra città, nell’edizione 2017, importante perché quella del decennale dall’istituzione della Bandiera, oltre che insignita della Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana, ha avuto peraltro un ruolo da protagonista, essendo stata la città scelta per ospitare la cerimonia nazionale di consegna della Bandiera a tutti i sindaci italiani. Lo scorso 3 giugno abbiamo organizzato, per l’occasione, grazie alla collaborazione con le preziosissime associazioni del territorio, una intera giornata progettata proprio per i bambini. Montesilvano - aggiunge ancora De Vincentiis - è città ideale per il turismo familiare e su questo stiamo puntando anche incentivando progetti che possano rendere questo territorio ancora più attrattivo, come la Free Children Card, che vanno proprio ad agevolare le famiglie con bambini, fornendo un motivo in più per scegliere le nostre strutture».
Leggi Tutto »Al Centro sportivo Trisi fino all’11 agosto Ludoteca estiva per i bambini
Torna anche quest’anno la ludoteca estiva organizzata dall’Azienda speciale per i servizi sociali all’interno del centro sportivo Trisi in via San Gottardo. Il servizio, attivo fino all’11 agosto, offre la possibilità ai bambini di fare attività ludiche e ricreative tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30.
I bambini ammessi al progetto sono 40 al massimo per settimana. Per iscriversi è necessario compilare il modulo disponibile sia negli uffici dell’Azienda Speciale che nel centro sportivo Trisi.
Le rette, settimanali, sono differenziate in relazione al reddito Isee. Si va da un minimo di 5 euro a settimana con reddito fino agli 8.000 euro, ad un massimo di 35 euro a settimana con un valore Isee oltre i 17.001. Prevista inoltre un’agevolazione del 10% in caso di 2 o più fratelli.
«Anche quest’anno - dichiara il commissario dell’Azienda Speciale, Luca Cirone - abbiamo riproposto un servizio molto apprezzato dalle famiglie dei montesilvanesi. Il progetto coinvolge i bambini in giochi, laboratori creativi e attività sportive, che stimolano la loro mente e manualità sempre divertendoli. Le tariffe sono molto differenziate, così da dare a tutti la possibilità di partecipare, per far fare ai piccoli, dai 5 ai 10 anni, un’esperienza diversa, e al tempo stesso per andare incontro a quelle famiglie dove entrambi i genitori lavorano».
Per informazioni è possibile contattare l’Azienda Speciale allo 0854454672 o via mail a info@aziendasociale.it.
Leggi Tutto »Pescara. Torna il Velo di Iside: abiti da sposa e dibattiti per dire no alla violenza
Allegrino: “Due giornate per riflettere e sensibilizzare la cittadinanza ”
Due giornate per lanciare un messaggio contro ogni forma di violenza. A promuoverle, in collaborazione con l’assessorato alle Pari opportunità, è “Iside (Insieme alle donne nell’essere), l’associazione che ha organizzato, nel fine settimana, una serie di eventi e dibattiti al fine di attuare un’opera di sensibilizzazione nei confronti della cittadinanza su varie tematiche riguardanti, in particolar modo, la violenza sulle donne e sui minori.
“Saranno due giornate dedicate alla riflessione su varie forme di violenza - ha affermato l’assessore alle Pari opportunità, Antonella Allegrino - I temi sono di estrema rilevanza e rappresentano tanti tasselli, tutti fondamentali per produrre un cambiamento culturale che contrasti questi fenomeni preoccupanti. E’ veramente apprezzabile, inoltre, il gesto di solidarietà e generosità delle donne che hanno deciso di donare un ricordo importante come l’abito da sposa a chi è in difficoltà e non può affrontare, nel modo che desidera, il giorno delle nozze”. Il programma dell’iniziativa, intitolata “Il velo di Iside si tinge di nero” in segno di lutto a causa dell’alto numero di femminicidi commessi in Italia, prenderà il via venerdì 23 giugno con una sfilata di abiti da sposa usati, che saranno donati a giovani donne che non hanno le possibilità economiche di acquistarli. Le modelle, a bordo di sei macchine d’epoca, partiranno alle 19 da corso Vittorio Emanuele, faranno una breve tappa in piazza Salotto, proseguiranno fino alla Madonnina, sulla riviera, dove sosteranno per le foto. Percorreranno il Ponte del Mare per giungere all’Aurum, dove alle 21, sfileranno insieme a delle baby-damigelle. Ci sarà poi momento di riflessione sulla condizione femminile e di spettacolo. Il giorno successivo, sempre alle 21, all’Aurum, si terrà un dibattito, alla presenza di esperti, psicologi e legali, in cui saranno affrontate varie tematiche: violenza sulle donne e sui minori, bullismo, cyberbullismo e Blue Whale come forma di violenza sui giovani, con approfondimenti anche sul fenomeno dell’usura, che ha portato al fallimento di molti imprenditori, e sulla terribile crisi economica del Venezuela.
“E’ il terzo anno che organizziamo l’iniziativa e ci auguriamo che anche questa volta, come è avvenuto in passato, ci siano altre donazione di abiti nuziali in occasione della sfilata di venerdì - hanno aggiunto Annarita D’Urbano e Monica Frisaldi, rispettivamente presidente e vice-presidente di Iside - E’ il nostro modo silenzioso per dire basta alla violenza. Doniamo un sorriso che fa rumore e noi vogliamo farne tanto ”.
Alla manifestazione contribuiranno anche altre associazioni. La K9 onlus, rappresentata da Francesco Sacco, porterà all’Aurum due cani addestrati a ritrovare persone disperse. L’attività Ricci e Capricci, di Lusiana D’Amico e Massimo Sabatini, pettinerà gratuitamente le spose. Maddalena Forcione, della cooperativa Eta Beta che ha preso in concessione da quest’anno lo spazio dell’Arena del mare e il chioschetto davanti alla Madonnina, ha preannunciato una serie di iniziative che prenderanno il via con la partecipazione all’evento di Iside. “Accoglieremo le spose in questo spazio che abbiamo ribattezzato Playa Paloma - ha spiegato - Vogliamo farlo diventare un luogo sociale in cui vivere il mare, lo sport, il teatro e la musica”. Ci sarà, infine, anche l’ALI, l’Associazione Latinoamericana italiana, rappresentata da Simonetta Di Genova e Maria Melchionna: “La situazione della donne in Venezuela è drammatica - hanno concluso - Non ci sono farmaci, le mamme cercano il cibo nella spazzatura per sfamare i figli, il tasso di mortalità neonatale è del 70%”.
L'associazione “Iside” è stata fondata da un gruppo di donne in difesa dei diritti umani e per contrastare la violenza sulle donne e i minori e le discriminazioni sociali, religiose, economiche e razziali.