Cronaca

Treni speciali per il rito dei Serpari a Cocullo

Si rinnova, lunedi' 1 Maggio, il 'Rito dei Serpari' di Cocullo (L'Aquila), tradizionale e suggestivo appuntamento previsto in occasione della festa di San Domenico. Per facilitare la mobilita' dei visitatori, Trenitalia - di concerto con la Regione Abruzzo, committente e finanziatrice dei servizi regionali - potenziera' l'offerta con sei treni straordinari sulla linea Avezzano-Sulmona e con la fermata straordinaria a Cocullo (alle 8,50) per un altro convoglio regionale, il Regionale 3227 in partenza da Pescara alle 7,30. L'offerta straordinaria si aggiunge ai sei treni ordinari che fermano a Cocullo nei giorni festivi. Il programma di dettaglio dei sei treni straordinari: R 34402 in partenza da Avezzano alle 8.05 con arrivo a Sulmona alle 9.25: ferma in tutte le stazioni intermedie e in quella di Cocullo alle 8.47; R 34404 in partenza da Avezzano alle 9.45 con arrivo a Sulmona alle 11.20: ferma in tutte le stazioni intermedie e a Cocullo alle 10.40; R 34406 in partenza da Avezzano alle 14.55 e arrivo a Sulmona alle 16.10: fermata in tutte le stazioni intermedie e a Cocullo alle 15.35; R 34421 da Sulmona alle 11.00 con arrivo ad Avezzano alle 12.15: ferma in tutte le stazioni intermedie e a Cocullo alle 11.27; R 34423 da Sulmona alle 13.20 con arrivo ad Avezzano alle 14.30: ferma in tutte le stazioni intermedie e a Cocullo alle 13.47; R 34425 da Sulmona alle 14.20 con arrivo ad Avezzano alle 15.45: ferma in tutte le stazioni intermedie e a Cocullo alle 14.48.

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Banda ultralarga, firma Provincia Teramo-Telecom/Tim

Sottoscritta in Provincia, a Teramo, la convenzione con la Telecom/Tim che disciplina le modalita' di interazione fra l'ente e la societa' di servizi per la costruzione, manutenzione e spostamento delle infrastrutture della banda ultra larga. Convenzione grazie alla quale, entro il 2017, 39 comuni del teramano saranno "coperti" con la connessione "ultra-broadband" con velocita' comprese fra un minimo di 20 Mbit/s ad una massimo di 100Mbit/s. "La connettivita' e' una condizione necessaria per la competitivita' di un territorio, senza di essa le aziende non si localizzano e non si spostano, quindi compatibilmente con la tutela del demanio provinciale e con la sicurezza delle strade siamo andati a definire un protocollo di collaborazione che consente di semplificare ed accelerare le procedure di autorizzazione e i lavori - ha dichiarato questa mattina il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino - Abbiamo anche invitato i Comuni ad adottare un percorso simile perche', e' chiaro, siamo di fronte ad un'iniziativa ad altro valore aggiunto che consente anche a noi enti locali di raggiungere gli obiettivi dell'Agenda Digitale".

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Prostituzione, accattonaggio, traffico di organi, siglata intesa contro vittime tratta. Il report progetto Asimmetrie

Tre regioni unite e Pescara come fulcro per il progetto “Asimmetrie”, Azione di Sistema Integrato Multiregionale MEdio-adriatico contro la TRatta e lo sfruttamento e per l’Inclusione socio-lavorativa delle vittimE”,co-finanziato dalla  Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il progetto mette insieme Abruzzo Marche e Molise su un argomento fra i più disumani e attuali del momento e ha braccia, gambe e cuore di una rete di ben 155 soggetti fra associazioni ed enti perché tutto ciò che prevede venga attuato. Stamane il primo report a sei mesi di attività e la firma di un protocollo d’intesa fra Comune e associazione On the Road, soggetto attuatore di Asimmetrie, in presenza del sindaco Marco Alessandrini, dell’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino del presidente dell’associazione On the Road Vincenzo Castelli, insieme agli operatori della Onlus e al personale del Settore Sociale del Comune.

“Con grande soddisfazione appongo la firma su questo protocollo d'intesa – così il sindaco Marco Alessandrini - perché è una risposta importante nel segno della città inclusiva che stiamo contribuendo a costruire, della città che si fa carico di chi arriva con storie incredibili, fuggendo da universi di orrore senza fine. Un orrore che, purtroppo, non resta nel paese d’origine, ma che assume altre forme e si esprime con violenza sulle nostre strade, a un passo dalle nostre vite. I fenomeni dell’immigrazione sono giganteschi e portano non poche controindicazioni, c’è chi lucra sulla situazione e chi cerca di strumentalizzare temi che appartengono alla sfera dell’umanità, distraendo l’attenzione da qualcosa di necessario e vitale qual è la prevenzione. Noi facciamo prevenzione concreta con questo progetto e siamo felici di vedere finanziato un lavoro che non assiste, ma conosce, affronta e risolve”

“Il titolo del progetto spiega tante cose, siamo parte di un’ azione di sistema integrato multiregionale medio-adriatico contro la tratta e lo sfruttamento e per l’inclusione socio-lavorativa delle vittime – introduce l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino -  il progetto è finanziato con 1.200.000 euro per Abruzzo, Molise e Marche, la quota parte per le attività di Pescara è pari a 225.000 euro, ma al di là dei numeri il tema centrale è l’attività che stiamo svolgendo grazie al lavoro e all’esperienza dell'associazione On the road. I dati che emergono dal primo report sono importanti per comprendere il fenomeno sulla fascia Adriatica che va da Silvi a Pescara e arriva fino a Francavilla. La finalità del progetto è quella di operare per l'emersione delle varie situazioni, al fine di dare alle persone sottoposte alla tratta tutela, assistenza e promuovere una nuova integrazione in società, sia dal punto di vista sociale che lavorativo. Parliamo di diversi livelli di sfruttamento e violenza, dalla prostituzione, al traffico di organi, all’accattonaggio in cui sono coinvolti uomini, donne e purtroppo anche tantissimi minori, cosa che rende ancora più drammatica la situazione. Negli anni il Comune ha sempre sostenuto l'attività di On the road su temi così sensibili e siamo contenti di presentare il progetto e firmare un protocollo d'intesa che fa parte dei vari passi che Asimmetrie farà”.

 “Credo davvero nel lavoro di co-progettazione che da alcuni anni ci vede protagonisti con il Comune e il territorio sulle disabilità sociali – aggiunge il presidente nazionale di On the road Vincenzo Castelli -  Pescara è una città complessa e articolata, come l'area costiera e metropolitana: la migrazione, l’emergenza sociale hanno ampliato il perimetro di un fenomeno che abbiamo visto crescere ogni giorno.  La tratta è connessa alla migrazione, alle povertà, alla sicurezza urbana, è legata allo sfruttamento sessuale, all’accattonaggio, all’economia illegale e lavorativa. Abbiamo maturato un’esperienza pluriennale sul fronte che oggi ci vede interpreti di un progetto interregionale che coinvolge Abruzzo-Marche e Molise. Il progetto si colloca su tre regioni, prevede attività di emersione del fenomeno, consentendoci di contattare le persone in strada con le unità di strada, di fare attività indoor soprattutto sulla prostituzione, di attivare drop center con professionisti in grado di ascoltare. La nostra prima attività riguarda l'emersione: in 6 mesi 674 persone sono state contattate con le unità di strada, un numero grande che abbiamo seguito anche agli altri livelli. Da qualche giorno e grazie alla rete di associazioni, abbiamo aperto a Pescara, cosa mai fatta, una casa per ospitare fino a 5 persone vittime di tratta, ma a questa disponibilità si aggiunge una rete di accoglienza sul territorio presente e affidabile che ci consentirebbe di prendere in carico almeno 10-15 persone in accoglienza residenziale. Persone che ci consentono di fare tutela e anche orientamento e reinserimento, perché non siano “salvate”, o “assistite”, o “beneficiate”: noi le affianchiamo perché recuperino la propria dignità e tornino ad essere cittadini e cittadine, non più vittime, ma persone rinate, con una casa, una famiglia e un lavoro nel tempo perché diventino contribuenti della società in cui tornano a vivere. E’ questo il vero aiuto alla civiltà.

Con le tre regioni, l’epicentro dell’azione a Pescara e i 155 soggetti in cooperazione siamo la rete più grande d'Italia. La grande sfida che stiamo sviluppando adesso è quella contro lo sfruttamento lavorativo che ci vedrà concentrati sul Fucino per i flussi che si innescano con il lavoro estivo. Contro l'accattonaggio, infine, con Caritas siamo riusciti a fare un progetto pilota in Italia, tanto inedito che faremo scuola in Emilia Romagna, dove siamo stati chiamati a raccontarci perché la nostra esperienza diventi formativa”.

 

“L'attuazione di questo progetto è una grande soddisfazione – conclude il presidente della Commissione Politiche Sociali Tonino Natarelli – E’ un progetto concreto che aiuta persone che hanno bisogno e che camminerà bene con i suoi piedi perché è ben strutturato. L'aspetto più importante è che non punta a fare assistenzialismo, ma tende a restituire dei cittadini e dare dignità alle persone, ed è questa la cosa più importante che compete a un'Amministrazione”.

 

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Truffa e tentata estorsione, patteggia cartomante teramana

Approfittando dell'ingenuita' di una studentessa teramana di appena 20 anni, preoccupata per la sua salute e per quella della mamma, le avrebbe spillato 15mila euro in un mese. Inoltre, l'avrebbe minacciata di crearle problemi, grazie ad un marito presunto finanziere, con l'obiettivo di spingerla a darle ancora piu' soldi. Accuse che sono valse oggi ad una cartomante teramana di 35 anni una condanna - patteggiata - ad un anno e quattro mesi per truffa e tentata estorsione. Per l'accusa la donna, a cui la studentessa si era rivolta in un periodo di forte difficolta', aveva convinto la sua vittima a prendere degli amuleti sostenendo che senza quell'aiuto lei e la mamma sarebbero state vittime di disgrazie. Il tutto dietro il pagamento di ingenti somme quotidiane versate sulla postepay intestata all'imputata. Quando, volendo di piu', l'imputata ha minacciato di rovinare la vita della sua vittima facendo ricorso al presunto lavoro di finanziere del marito, la ragazza si e' decisa a chiedere aiuto denunciando.

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Anaao, 75% ospedali Abruzzo a rischio sismico

Costruiti mediamente 40 anni fa, in alcuni casi con "cemento impoverito", con vulnerabilita' sismica medio-elevata: in Abruzzo sono in questa condizione tre ospedali su quattro secondo quanto riferisce Anaao-Assomed, associazione medici e dirigenti del Servizio sanitario nazionale, che ritiene le strutture inadeguate dal punto di vista strutturale e chiede con urgenza "un piano di edilizia sanitaria che tenga conto dei veri interessi dei pazienti e sia al riparo dai campanilismi".

"Basterebbe rispolverare - dichiara in una nota Filippo Gianfelice, segretario abruzzese dell'Anaao-Assomed - uno studio dell'Ingv Gruppo Nazionale per la Difesa dai Terremoti che nel 2005 denunciava carenze e situazioni estreme persino degli edifici ospedalieri realizzati in cemento armato e indicava nell'Abruzzo e nella Calabria le regioni in cui la prevalenza degli edifici a vulnerabilita' alta e' piu' marcata (addirittura piu' del 60% in Abruzzo)". Di edilizia ospedaliera e sostenibilita' economica dei progetti si parlera' nel convegno promosso da Anaao-Assomed Abruzzo, in collaborazione con associazione culturale L'Arca, venerdi' 28 aprile, dalle 15:30, al Blu Palace di Mosciano Sant'Angelo L'incontro vedra' la partecipazione dell'onorevole Giulio Sottanelli, degli assessori della Regione Abruzzo alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, e alle Politiche agricole, Dino Pepe, del presidente dell'Ordine dei medici della provincia di Teramo, Cosimo Napoletano, e del direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano. Interverra' anche Piero Ciccarelli, direttore Servizio sanitario della Asur Marche. "Abbiamo voluto questo incontro - dichiara Gianfelice - per porre all'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni un tema imprescindibile e troppo spesso dimenticato. Sono almeno 500 in Italia, secondo la relazione presentata nel 2013 dalla commissione parlamentare d'inchiesta sul servizio sanitario nazionale, gli ospedali piu' a rischio, e fra questi c'e' il 75% di quelli abruzzesi. Il problema dell'Abruzzo e' il problema dell'Italia intera, dove solo il 9% delle strutture sanitarie, secondo i dati della Protezione civile, ha meno di 20 anni"

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Incidente sull’autostrada A14, code sul tratto tra Pescara e Ortona

Chiuso il tratto dell'autostrada A14 compreso tra i caselli di Ortona e Pescara Sud, in direzione Nord, a causa di un incidente avvenuto al km 401. Nello scontro, secondo le prime informazioni, sono rimasti coinvolti sei o sette veicoli, oltre a un mezzo pesante il cui rimorchio si e' ribaltato, perdendo parte del carico di rotoli di plastica e occupando l'intera carreggiata. Al momento si registrano circa 4 chilometri di coda. Sul posto sono presenti tutti i mezzi di soccorso e il personale di Autostrade. Al Centro operativo autostradale (Coa) di Citta' Sant'Angelo, che coordina gli interventi, fanno sapere che al momento non risultano feriti. Si registrano tre chilometri di coda nel tratto chiuso e un chilometro in uscita. Chi viaggia in direzione Nord deve lasciare l'autostrada ad Ortona e percorrere la viabilita' ordinaria, per poi rientrare a Pescara Sud.

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Incidente stradale sulla Ss17, tre feriti

Scontro fra auto sulla strada statale 17, all'altezza di San Pio delle Camere. Tre persone sono rimaste ferite lievemente, pesanti i disagi al traffico, con inevitabili rallentamenti. Gli occupanti dei due veicoli, una Bmw e una Opel, sono stati trasferiti all'ospedale dell'Aquila. Per estrarre uno di loro dal veicolo dove era rimasto incastrato e' stato necessario l'intervento dei Vigili del fuoco. Sul posto anche i sanitari del 118 e i Carabinieri.

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Una programmazione unitaria delle risorse per le aree protette

Una programmazione unitaria delle risorse economiche per i progetti di conservazione di tutte le aree protette d'Abruzzo e rilancio dell'Appennino Parco d'Europa, unica strategia di successo per la natura, la bellezza e la cultura delle aree interne: sono tra i punti fondamentali della proposta di modifica alla legge sulle aree protette presentata oggi all'Assessorato ai Parchi della Regione Abruzzo da Federparchi, Legambiente, Wwf, Ambiente e/e' vita e Lega Coop.

"Abbiamo concluso un lavoro di rielaborazione della proposta di Legge quadro sulle aree protette della Regione Abruzzo che modifica la Legge 38/1996 - dichiarano i firmatari - e che e' frutto di una visione condivisa, volta a formulare un testo adeguato per affrontare le sfide sulle strategie globali per frenare la perdita di biodiversita' e valorizzare al meglio le aree protette presenti nella regione Verde d'Europa." Il nuovo testo nasce dal coinvolgimento delle associazioni, delle aree protette e di Federparchi, con l'intento di costruire, insieme alla Regione, un percorso trasparente e valido, anche per far si' che la Regione si doti di un serio Programma triennale per le aree naturali protette presenti in Abruzzo attraverso il quale pianificare risorse e opportunita' progettuali messe a disposizione dei territori protetti e delle comunita' interessate. E' stata anche sottolineata nel testo "l'importanza del Parco regionale esistente e dell'intero sistema delle Riserve, in sinergia con i Parchi nazionali, cercando di porre le basi per la costruzione della Rete ecologica regionale valorizzando le Infrastrutture verdi, al fine di dare piena attuazione alle strategie Europee e nazionali per la tutela della Biodiversita'". 

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Gli Attivisti pro-alberi denunciati dal Comune respingono le accuse

I sei attivisti del movimento spontaneo 'Salviamo gli alberi' denunciati per interruzione di pubblico servizio durante le operazioni di taglio degli alberi avvenute nell'estate 2016 a Pescara hanno convocato una conferenza stampa all'indomani della chiusura delle indagini. Il pm Salvatore Campochiaro ha firmato il provvedimento di conclusione delle indagini e le sei persone finite sotto la lente della Procura pescarese, per fatti avvenuti il 28 agosto 2016 in via Rigopiano, adesso rischiano condanne che prevedono pene fino a 5 anni di reclusione."Quel giorno, come dimostrano le immagini televisive, eravamo cinque o sei persone - racconta Massimo Melizzi, uno degli attivisti - Siamo rimasti all'esterno dell'area che delimitava il cantiere e ci siamo limitati a invitare i tecnici al lavoro a sospendere le operazioni in attesa di approfondimenti sulle piante, e a prestare maggiori precauzioni nelle operazioni per preservare l'incolumita' dei cittadini". 

"Avevamo fornito la massima collaborazione, partecipando anche a un tavolo tecnico - rimarca un altro attivista, Massimo Melizzi - e invece e' arrivata questa doccia fredda, che ha il sapore dell'intimidazione nei confronti dei cittadini che osano alzare la testa". Augusto De Sanctis rimarca "che i fatti contestati in realta' non sono mai accaduti, ma anche qualora si fossero davvero verificati, sarebbero da ricondurre a quei reati di particolare tenuita' che dovrebbero indurre la Procura di Pescara a compiere un riflessione, soprattutto in un territorio nel quale, come vediamo a Bussi, si continuano a emanare impunemente sostanze cancerogene e in una citta' nella quale le soglie relative ai livelli di inquinamento dell'aria vengono sistematicamente sforate".

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Migranti, Maragno: “il Sistema SPRAR unico possibile per tutelare i cittadini e lo sviluppo di Montesilvano”

Chiarire tutti i dubbi in merito alla progettazione SPRAR, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che verrà attivato dal Comune di Montesilvano e che ridurrà il numero dei migranti presenti sul territorio. E’ quanto hanno fatto questa mattina il sindaco Francesco Maragno, insieme ai membri della Giunta, al commissario straordinario dell’Azienda Speciale Luca Cirone, al direttore Eros Donatelli e al direttore della Caritas diocesana Pescara Penne, don Marco Pagniello. La progettualità dello SPRAR non si riduce a mero dormitorio, ma è una iniziativa molto articolata, volta all’integrazione socio-lavorativa e abitativa, con attività e servizi di accoglienza, ma anche di orientamento, accompagnamento legale e mediazione interculturale che verranno realizzati da Comune, Azienda Speciale e dall'Ati Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice, mediante fondi di natura statale e non comunale.

«Non potevamo continuare a far gestire da altri l’accoglienza dei migranti nella nostra città – ha sottolineato il primo cittadino Francesco Maragno -. Quella dell’accoglienza è una responsabilità alla quale tutti i Comuni italiani oggi devono far fronte. Con l’attivazione dello Sprar passiamo finalmente da una competenza statale e governativa ad una gestione comunale per mezzo dell’Azienda Speciale e delle associazioni che hanno partecipato al bando. Tale progetto, in attesa della sua approvazione da parte del Ministero, ha già permesso di raggiungere significativi risultati, grazie al rispetto della clausola di salvaguardia che porta alla chiusura dei Centri di Prima accoglienza (CAS). Il numero dei migranti si è già ridotto - come confermato dalla stessa Prefettura – da picchi di 350 persone alle passate 291 presenze fino alle 226 censite al primo marzo. Con lo SPRAR andremo a polverizzare, ovvero a frazionare, il numero dei profughi accolti in diverse strutture sparse su tutto il territorio, evitando così situazioni ghettizzanti. A tal riguardo abbiamo riaperto la procedura per l’individuazione degli immobili adeguati all’accoglienza, come peraltro stabilito nella delibera di Giunta 55 del 14 marzo scorso, nella quale sottolineavamo la volontà di individuare altre soluzioni. Gli immobili non potranno essere hotel e non dovranno trovarsi in zone a spiccata vocazione turistica o commerciale, aree già ad alta concentrazione di stranieri o ancora a rischio ordine pubblico. Abbiamo richiesto, inoltre, all’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di mettere in disponibilità alcuni immobili confiscati proprio per tale finalità. Tale tipologia di accoglienza, infine, coinvolgerà donne e bambini e non solo uomini. Tutti questi aspetti rendono il progetto SPRAR l’unico possibile per gestire questo fenomeno, garantendo la sicurezza dei cittadini e non penalizzando ulteriormente la vocazione turistica e commerciale. Voglio ringraziare tutti i consiglieri - ha chiosato il sindaco – anche coloro che inizialmente hanno ostacolato questa progettualità, che alla fine hanno compreso pienamente i vantaggi per la città che provengono da questo sistema di accoglienza».

«Il progetto SPRAR – chiarisce Luca Cirone - prevede di portare a Montesilvano un numero massimo di 161 migranti, secondo un calcolo del Ministero dell’Interno che prevede 2,5 immigrati per ogni 1000 abitanti. L’attivazione dello SPRAR, che si fonda su un tipo di accoglienza diffusa su tutto il territorio, con un numero massimo di 60 persone per ogni struttura, produce la contestuale chiusura dei centri di prima accoglienza, ossia i CAS che ad oggi hanno accolto anche 300 persone per ciascuna struttura alberghiera adibita. L’immigrato che entra a far parte del sistema SPRAR - dice ancora Cirone - deve sottoscrivere un contratto obbligatorio che impegna i migranti al rispetto di regole ben precise e li vede coinvolti in attività di formazione e lavori socialmente utili gratuitamente. Ogni 3 settimane l’Azienda Speciale e le associazioni coinvolte nella gestione del progetto elaborano una relazione che inviano al Ministero. Alla terza nota negativa inerente il comportamento del migrante, quest’ultimo perde lo status di profugo e rifugiato».

«Il fenomeno della migrazione esiste perché queste persone - afferma don Marco Pagniello – sono costrette, dalla guerra, dalla fame o da altre gravi circostanze, ad abbandonare il loro paese. Come Caritas siamo impegnati nella gestione dello SPRAR anche a Pescara e siamo convinti che questo sia l’unico sistema per garantire l’inclusione, su più livelli, dei migranti e al tempo stesso creare sicurezza per i cittadini. Solo con un’accoglienza diffusa tale fenomeno può essere gestito al meglio».

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