Cronaca

Accordo tra Regione Abruzzo e Croce Rossa Italiana per il trasferimento del personale

Con la firma di un apposito protocollo di intesa tra Regione Abruzzo, Croce Rossa Italiana e le quatto Asl abruzzesi, e' stata avviata (in attuazione degli artt. 6, comma 7, 8, comma 2, del d.lgs. 28 settembre 2012, n. 178), la procedura che portera' all'assunzione di 23 dipendenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato della Croce Rossa Italiana. I 23 dipendenti sono in organico alla CRI e ricoprono oggi funzioni di autista soccorritore. Si tratta di personale che aveva gia' prestato servizio in attivita' convenzionate con le Asl per un periodo non inferiore a cinque anni. Nello specifico, dal 1/o aprile 2017 al 30 giugno 2017, il personale sara' utilizzato dalle Asl competenti per territorio, facendo riferimento alla precedente sede di servizio dei lavoratori. A partire dal 1/o luglio prossimo, invece, a conclusione di un confronto con le organizzazioni sindacali, si procedera' all'inquadramento e all'immissione in ruolo del personale nelle dotazioni organiche delle quattro Asl. "Sono soddisfatto per la convenzione che abbiamo sottoscritto - ha detto l'assessore alla sanita' Silvio Paolucci - in quanto abbiamo fornito una risposta concreta ai 23 dipendenti della Croce Rossa Italiana, che, a seguito della riorganizzazione del proprio ente di appartenenza, avevano perso ogni certezza sul loro futuro lavorativo". 

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Omicidio di Vasto, condannato a 30 anni Di Lello

Trent'anni di reclusione per omicidio volontario premeditato, piu' tre anni di liberta' vigilata alla fine della pena detentiva e condanna all' interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questa la sentenza del processo in corte d'Assise, per Fabio Di Lello, il 34enne di Vasto che il primo febbraio scorso sparo' tre colpi con una pistola calibro 9 contro Italo D'Elisa, 21 anni, conducente dell'auto che esattamente sette mesi prima, il primo luglio 2016, aveva investito lo scooter di sua moglie, Roberta Smargiassi. La giovane si schianto' contro il semaforo, cadde sull'asfalto e mori' poco dopo in ospedale. Nel corso dell'ultima udienza, il 20 marzo, il procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio, e il sostituto, Gabriella De Lucia, avevano chiesto l'ergastolo per Di Lello. La condanna a 30 anni e' effetto dello sconto di pena previsto dal giudizio abbreviato. I giudici hanno quindi riconosciuto la premeditazione nel delitto avvenuto davanti a un bar a Vasto. D'Elisa nel dicembre 2016 era stato rinviato a giudizio per omicidio stradale, l'udienza era gia' fissata il 21 febbraio.

"Il processo lo iniziamo ora. Leggeremo le motivazioni della sentenza che sara' depositata fra 90 giorni e faremo appello con la stessa strategia. Non commentiamo mai le sentenze, ma le impugniamo" dicono gli avvocati difensori di Di Lello, Pierpaolo Andreoni e Giovanni Cerella. "Alla lettura del dispositivo Fabio ci ha abbracciati e si e' sfogato con un pianto liberatorio. Forse ha capito la portata del suo gesto e in pochi secondi ha rivissuto sette mesi di dolore, iniziati con la morte della moglie Roberta. E' un ragazzo di 34 anni incensurato che per la prima volta ha visto un'aula di tribunale e nel modo piu' pesante". Nella sua dichiarazione spontanea alla Corte, nell'udienza del 20 marzo, Di Lello si era detto "pentito e dispiaciuto". La Corte ha stabilito anche una provvisionale di 40 mila euro ciascuno a favore delle parti civili, i genitori e il fratello di Italo D'Elisa. I loro avvocati, Pompeo Del Re e Gianrico Ranaldi, subito dopo la lettura della sentenza hanno commentato: "Continuiamo ad avere fiducia nelle istituzioni, perche' in uno Stato di diritto e' importante che la giustizia la faccia un tribunale e non che si possa fare da se'. Questo ha sempre pensato la famiglia D'Elisa e questo emerge anche dal dispositivo letto. Riteniamo che questa sentenza riconosca gli elementi di imputazione che hanno fatto giustizia. La difesa ha diritto di fare appello". 

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De Martinis: L’abolizione dei voucher ci impone lo stop al prezioso progetto dei Nonni Vigile

«E’ con grandissimo rammarico che da lunedì dovremo fare a meno del preziosissimo contributo dei Nonni Vigile. Purtroppo le nuove disposizioni normative introdotte dal Governo centrale non ci permettono di proseguire in una iniziativa dall’elevato valore sociale sotto diversi punti di vista: quello degli anziani che con questo progetto si mettono al servizio della collettività e per i bambini che nei “nonni vigile” trovano un esempio di cittadinanza attiva molto importante». E’ quanto dichiara l’assessore alle Politiche Sociali Ottavio De Martinis. Con il decreto legge 25/2017 con il quale il Governo ha abolito la disciplina dei voucher, il Comune di Montesilvano non potrà procedere nel progetto. La normativa stabilisce infatti che i voucher richiesti entro il 17 marzo potranno essere spesi entro il 31 dicembre 2017. La possibilità di acquisto di nuovi voucher tuttavia è stata sospesa già dal 18 marzo. «Nonostante il nostro Comune avesse già impegnato la somma necessaria per i voucher di tutto il progetto, non sarà più possibile procedere -  dice ancora l’assessore  - al loro acquisto, per tale motivo siamo costretti a sospendere questo servizio. Ci siamo già messi al lavoro  -  conclude l’assessore - per individuare una soluzione per riprendere questa progettualità apprezzata da tutta la collettività. L’Amministrazione ha già avviato una serie di interlocuzioni, che proseguiranno anche nei prossimi giorni, con le associazioni presenti sul territorio per ovviare alla problematica anche in considerazione del fatto che l’organico del comando della Polizia Locale, peraltro già impegnato in altre importanti attività sul territorio, non consente di coprire il servizio di vigilanza davanti tutti i plessi scolastici».

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Università d’Annunzio, si dimette il rettore Carmine Di Ilio

Il rettore dell'Universita' D'Annunzio di Chieti Pescara Carmine Di Ilio ha rassegnato le dimissioni con decorrenza immediata. Le dimissioni sono state presentate questa mattina alle ore 12, il mandato di rettore sarebbe cessato il prossimo primo novembre. Di Ilio lo scorso 13 marzo, unitamente al direttore generale dell'ateneo, Filippo Del Vecchio, era stato raggiunto da un'ordinanza di interdizione dai pubblici uffici, della durata di 6 mesi, emessa dal gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli, nell'ambito di un'inchiesta per abuso d'ufficio. Di Ilio ha inviato la lettera di dimissioni al ministro Valeria Fedeli, al decano dell'Ateneo, Michele Vacca, al Senato accademico e al Consiglio di amministrazione. In una passaggio della missiva Di Ilio evidenzia che sin dal giorno del suo insediamento ha sempre lavorato per favorire la strada della collaborazione e del coinvolgimento di tutte le componenti dell'istituzione universitaria senza sottrarsi al confronto, anche dialettico, ma nel pieno e fondamentale rispetto delle posizioni di tutti. E spiega che in questo momento e' prevalsa in lui la decisione di non avversare il provvedimento interdittivo e di rassegnare le dimissioni per consentire che vengano indette prontamente le elezioni che porteranno ad individuare una nuova guida per l'Ateneo. Con le dimissioni di fatto viene meno l'interesse dell'ormai ex rettore ad impugnare l'ordinanza di interdizione al Tribunale del Riesame

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Rischio sismico e depurazione delle acque, la Corte Costituzionale boccia articoli della legge dell’Abruzzo

Dichiarati illegittimi, dalla Corte Costituzionale, diversi articoli di legge attraverso i quali la Regione Abruzzo e' intervenuta in materia di rischio sismico e sistema di depurazione delle acque. La sentenza numero 60 della Corte Costituzionale, presieduta da Paolo Grassi, ha dichiarato illegittima una modifica alla legge numero 28 del 2011, che fissa le "norme per la riduzione del rischio sismico e modalita' di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in zone sismiche": nell'ambito del regolamento attuativo, che disciplina le attivita' operative necessarie per il rilascio della "autorizzazione sismica" e dell'attestazione di "deposito sismico", nonche' "le modalita' di effettuazione e di svolgimento dei compiti di vigilanza e dei controlli sulla realizzazione delle opere e delle costruzioni in zone soggette a rischio sismico", la Corte ha bocciato il comma con il quale si definiscono "le opere minori e quelle prive di rilevanza ai fini della pubblica incolumita' che non sono soggette al procedimento di autorizzazione ovvero al procedimento di preavviso con contestuale deposito". Un'altra sentenza della Corte Costituzionale, la numero 59, ha bocciato invece l'articolo 1, comma 2, lettera b, della legge del 3 novembre 2015, "in materia di acque e di autorizzazione provvisoria degli scarichi relativi ad impianti di depurazione delle acque reflue urbane": in particolare, con riferimento all' "Aggiornamento dei costi unitari e dei canoni minimi relativi ai canoni di concessione di acque pubbliche", viene giudicata illegittima la modifica che introduce una norma in base alla quale "per potenza efficiente si intende la massima potenza elettrica, con riferimento alla potenza attiva, comunque realizzabile dall'impianto durante un intervallo di tempo di funzionamento pari a 4 ore, supponendo le parti dell'impianto in funzione in piena efficienza e nelle condizioni ottimali di portata e di salto." La Corte ha inoltre dichiarato l'illegittimita' costituzionale dell'articolo 11, comma 6, lettera b, della Legge di Stabilita' 2016, e dell'articolo 1, comma 1, lettere a, b, c e d, della legge del 13 aprile 2016, riguardanti "Disposizioni in materia di acque con istituzione del fondo speciale destinato alla perequazione in favore del territorio montano per le azioni di tutela delle falde e in materia di proventi relativi alle utenze di acque pubbliche": in particolare viene bocciata la parte del testo in cui, nello stabilire il costo unitario del canone per l'uso idroelettrico, si prevede che esso sia dovuto "per ogni kilowatt di potenza efficiente" anziche' "per ogni kilowatt di potenza nominale media". 

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L’Abruzzo aderisce anche quest’anno all’Ora della Terra

L'Abruzzo aderisce anche quest'anno all'Ora della Terra (Earth Hour), la piu' grande mobilitazione globale di cittadini e comunita' per la lotta al cambiamento climatico, promossa dal Wwf Internazionale da undici anni. Le luci, domani, si spegneranno per un'ora in tanti centri della regione come in migliaia di citta' nel mondo. Oltre 40 le realta' abruzzesi in cui verra' celebrata l'iniziativa. In Abruzzo, alla campagna nazionale si aggiunge uno slogan specifico: "Spegnere le luci per un'ora per salvare il Pianeta, spegnere le luci per un'ora per riaccendere l'Abruzzo". La partecipazione all'evento, ricorda il Wwf, si fonda sulla semplicita' e sulla significativita' di un gesto: spegnere la luce di una casa, un edificio, un monumento, l'illuminazione di una strada o di un luogo, partecipando a un'iniziativa di forte valenza simbolica per rendere esplicita la volonta' di sentirsi uniti in una sfida globale. "L'Ora della Terra simbolicamente dura 60 minuti - afferma Dante Caserta, vicepresidente del Wwf Italia - ma in realta' deve protrarsi durante tutto l'anno. Cittadini, istituzioni e aziende possono fare veramente tanto per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Gli amministratori comunali, ad esempio, possono adottare pratiche di buon governo delle citta' per la mitigazione e per l'adattamento ai cambiamenti climatici ormai in atto. Si deve passare dalle parole ai fatti". "Non a caso, in occasione di questa edizione dell'Ora della Terra, abbiamo voluto rafforzare a livello regionale l'accordo che il Wwf ha a livello nazionale con l'Anci - aggiunge Luciano Di Tizio, delegato Wwf Abruzzo - Le realta' locali possono svolgere un ruolo importantissimo per la tutela dell'ambiente e del territorio e quest'anno l'Ora della Terra nella nostra regione ha assunto un valore particolare. Dopo i tanti problemi vissuti negli ultimi mesi abbiamo voluto puntare fortemente sull'adesione delle Comunita' locali".

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Rottamazione cartelle, ultimo giorno all’Urban Box Pescara

Ultimo sabato di consulenze per la rottamazione delle cartelle esattoriali quello di domani nell'Info-point istituito dall'Amministrazione comunale in piazza della Rinascita a Pescara, negli spazi dell'Urban Box. Comune e Agenzia delle Entrate saranno presenti dalle 10 alle 18, Soget ed Equitalia dalle 10 alle 14. "Un'iniziativa che ha visto crescere curiosita' e attenzione e risolvere diverse delle pratiche avviate a questi sportelli eccezionali - commenta l'assessore alle Finanze Giuliano Diodati - E' stato proficuo questo contatto, perche' ci ha consentito sia di dare informazione sia di aiutare a risolvere casi che in altre circostanze avrebbero richiesto file e attese superiori". Grazie al collegamento con l'anagrafe tributaria potranno essere vagliate le singole posizioni. All'Info Point si potra' avere modulistica e notizie utili per chiarire le modalita' di accesso. In citta' ci sono 56.000 atti potenzialmente rottamabili, 31.000 dei quali quelli effettivamente tali a fronte di 32.000 contribuenti.

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Abusi su minori, l’allenatore non risponde ai magistrati

Si e' avvalso della facolta' di non rispondere l'allenatore di una squadra di baseball della provincia di Chieti , che lo scorso 22 marzo e' stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura teatina in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di violenza sessuale aggravata. In carcere, a Chieti , stamani e' comparso davanti al gip del Tribunale Antonella Redaelli per l'interrogatorio di garanzia. E come ha riferito il suo legale di fiducia, l'avvocato Luigi Antonangeli, era sconvolto e molto provato. L'avvocato ha presentato un'istanza di concessione degli arresti domiciliari sulla quale il gip, dopo aver acquisito il parere del pubblico ministero, dovra' pronunciarsi. Le vittime secondo quando accertato nelle indagini sono tre e minori dei 14 anni, militavano nella squadra, e una di questa aveva fatto ricorso alle cure dell'ospedale di Chieti . L'inchiesta, partita dalla denuncia di una madre e coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca, va avanti per accertare se ci siano stati anche altri episodi di violenza nei confronti di altri ragazzi.

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Ambulanza di Pescara investe due ragazze in centro a Roma

Due ragazze sono state investite da un'ambulanza in viale Manzoni, nel centro di Roma. Secondo quanto si e' appreso, si tratta di due quattordicenni trasportate dal 118 in ospedale ma non in gravi condizioni. Una in codice giallo per traumi alle gambe e l'altra in codice verde per lo shock. Dalle prime informazioni sembrerebbe che l'ambulanza che le ha investite sia di Pescarae che stava trasportando una bambina all'ospedale Bambino Gesu' della Capitale. 

L'ambulanza in questione, riferisce il 118 di Pescara, stava effettuando un trasferimento urgente di un paziente pediatrico con gravi patologie dall' ospedale del capoluogo adriatico al Bambino Gesu' di Roma. A bordo c'erano due pediatri, un infermiere e un autista. Il mezzo procedeva con sirene e lampeggianti regolarmente accesi, quando, in viale Manzoni, e' avvenuto l'incidente. Uno dei due pediatri e l'infermiere hanno subito prestato soccorso e trattato la ragazza caduta a terra, anche con il supporto di un rianimatore che si trovava in zona. Contestualmente e' stato lanciato l'allarme al 118 di Roma. Per l'altra ragazza solo un grande spavento. Il personale sanitario abruzzese ha ripreso il trasporto del paziente di Pescara solo dopo l'arrivo dei soccorritori della capitale, che hanno trasferito le due giovani in ospedale.

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Pescara in Testa, contesta la realizzazione della pista ciclabile in via Aldo Moro

La pista ciclabile, in fase di realizzazione in via Aldo Moro a Pescara "e' inutile e pericolosa". Lo affermano in una nota i consiglieri comunali Guerino Testa, Alfredo Cremonese e Massimo Pastore secondo i quali "un' opera pubblica ha un senso solo e esclusivamente se porta dei benefici ad una comunita' che la accetta e la rispetta. Nel caso di specie i residenti, che dovevano essere preventivamente consultati - dicono i tre consiglieri - sono assolutamente contrari. Non solo non riconoscono l'utilita' dell'opera, ma addirittura la stessa causa gravi problemi alla viabilita', alla sosta dei veicoli (meno 140 posti auto) ed anche alla sicurezza, infatti nel caso di passaggio di mezzi di soccorso la strada verrebbe completamente bloccata". "Nella progettazione poi - aggiungono Testa, Cremonese e Pastore - e' mancata l' individuazione di stalli per i diversamente abili".

"Pescara in Testa - concludono - rinnova l'invito al sindaco e alla sua Giunta di tornare indietro su questa opera inutile invitando gli stessi a non spendere piu' denaro pubblico su quell'intervento perche' qualsiasi ulteriore spesa risulterebbe un palliativo". 

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