Cronaca

Molestie e minacce all’ex moglie, arrestato 53enne

Un uomo di 53 anni di Lanciano e' stato arrestato con l'accusa di stalking nei confronti della ex moglie. L'ordinanza cautelare in carcere e' stata decisa dal Gip Massimo Canosa su richiesta del Pm Rosaria Vecchi. Secondo le accuse l'uomo e' ritenuto responsabile di gravi atti di intimidazione, molestie e minacce nei confronti della donna ma, in varie occasioni, anche del nuovo compagno e anche in presenza della figlia minore. 

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Chieti, reati in calo

Reati in calo a Chieti e in provincia dal 2014 a oggi, nessun allarmismo ma razionalizzazione dell'uso delle forze di polizia, con un loro impiego piu' mirato per fare prevenzione grazie soprattutto allo strumento della georeferenziazione, che consente di sapere dove e quando sono stati gia' commessi reati. Questo quanto emerso in Prefettura a Chieti al termine della riunione al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza Pubblica, convocata dal prefetto Antonio Corona per la verifica della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio di Chieti a seguito della recrudescenza di fenomeni di criminalita' in citta'. Alla riunione hanno preso parte il sindaco del capoluogo teatino Umberto Di Primio che, dopo una serie di fatti delittuosi verificatisi di recente in citta' fra in quali un omicidio, un accoltellamento, alcune auto e un'edicola incendiate, si era rivolto proprio al prefetto, il questore Raffaele Palumbo, il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Calabro' e il suo omologo della Guardia di Finanza Serafino Fiore, la comandante della Polizia municipale Donatella Di Giovanni.

"Dall'incontro di oggi - conclude Di Primio - ho tratto la rinnovata fiducia nel lavoro delle forze di Polizia, la soddisfazione per aver udito dal Prefetto le ulteriori attivita' poste in essere contro ogni forma di fenomeni delittuosi e di criminalita' e soprattutto riporto con me l'impegno di un lavoro nuovo da svolgere tutti insieme con l' obiettivo di garantire una maggiore percezione di sicurezza''. 

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Picchiava i genitori per farsi dare i soldi per la droga

Per acquistare eroina o cocaina avrebbe chiesto in continuazione soldi ai genitori e quando questi si sono opposti sarebbero stati malmenati e persino minacciati con una pistola. Il personale della Squadra Volante del Commissariato di Vasto ha tratto in arresto C.S., 24 anni residente a Pollutri, per maltrattamenti in famiglia aggravati, lesioni personali, tentata estorsione e porto di arma clandestina. Il giovane e' stato rinchiuso nella Casa circondariale di Vasto, a disposizione dell'Autorita' Giudiziaria. La mamma invece per le lesioni riportate, e' stata accompagnata al Pronto Soccorso dell'ospedale di Vasto, dove e' stata ricoverata con prognosi di 30 giorni. La pistola, modello Beretta 7.65, con matricola abrasa e' stata sequestrata.

Da tempo i genitori erano costretti a consegnare ripetute somme di denaro. Fino a quando nei giorni scorsi, tornato a casa al mattino, aveva preteso circa tremila euro; la somma gli serviva per pagare lo stupefacente acquistato da una donna di etnia rom. Alla risposta negativa aveva impugnato una pistola per puntarla contro la madre, minacciandola di morte per poi afferrarla per i capelli e trascinarla per casa e colpirla con pugni e calci, dandole sul capo il calcio della pistola.

Il padre, terrorizzato non riuscendo a bloccare il figlio, ha immediatamente chiamato il vicino di casa poliziotto, che al termine di una colluttazione è riuscito a disarmarlo. In passato il giovane si sarebbe reso responsabile anche di tentata rapina e spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi probabilmente per saldare i debiti legati all'uso della droga.

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#AbruzzoUE, sulla spesa dei fondi 2007-2013 c’è il plauso di Nigri (Dg Regio)

La programmazione dei fondi europei destinati all'Abruzzo nel periodo 2007/2013 si e' ufficialmente chiusa oggi all'Aquila, nell'ambito del Comitato di sorveglianza, nella sede della Giunta regionale, con il plauso del direttore generale della Dg Regio della Commissione europea, Luigi Nigri. Lo si legge in una nota della Regione Abruzzo. "Un programma soddisfacente, con moltissime luci e con qualche criticita', legata al fattore tempo", ha commentato Nigri, legando le ragioni del suo punto di vista anche alla gravissima crisi sismica del 2009 che ha costretto ad una rimodulazione dei fondi e, quindi, ad una nuova rideterminazione della tempistica. Stessa valutazione per la rappresentante dell'Agenzia per la Coesione territoriale del Dipartimento dello Sviluppo economico, Carla Cosentino, che ha riconosciuto alla Regione Abruzzo la capacita' di "cogliere un traguardo importante pur in un contesto di estrema difficoltà".

In sostanza, l'Abruzzo - si legge nella notte - e' stato capace di spendere il 104 per cento dei fondi, su una dotazione finanziaria di 308 milioni di euro, spalmati su sei assi di sviluppo: R&S innovazione e imprenditorialita', sostenibilita' ambientale; societa' dell'informazione; sviluppo del territorio; assistenza tecnica; recupero e rivitalizzazione economico-sociale del territorio colpito dal sisma. I lavori del Comitato sono stati aperti dal vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, quindi sono seguiti gli interventi dell'Autorita' unica di gestione della Regione Abruzzo, Vincenzo Rivera, di Luigi Nigri, di Carla Cosentino, della dirigente dell'Autorita' di gestione, Elena Sico, e dell'Autorita' di certificazione, Filomena Ibello.

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Finisce con l’auto fuori strada nel Vastese, muore 32enne

In un incidente stradale avvenuto questa mattina sulla fondovalle Treste ha perso la vita Mirko Zengaro, 32 anni, di Roccaspinalveti. Era alla guida di una Fiat Panda, finita fuori strada in localita' Pantano, nei pressi di un bivio nel territorio del Comune di San Buono. Non sono rimaste coinvolte altre auto. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 e i Vigili del fuoco del distaccamento di Vasto. Per accertare la dinamica e' intervenuta una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Furci

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Incidenti domestici, in Abruzzo 4mila ricoveri annui

Gli incidenti domestici fanno piu' vittime e feriti di quelli stradali e sul lavoro. Un dato su tutti: ogni anno, in Italia, su circa 7 milioni e mezzo di accessi al pronto soccorso, 1 milione e 800mila sono dovuti a incidenti che si verificano in casa. In Abruzzo nel 2013, il numero di ricoveri in regione per incidente domestico e' stato di poco inferiore a 4.000 mentre dati degli anni precedenti, sugli accessi annui ai pronto soccorso della nostra regione, documentano che il 44% riguarda cadute e inciampamenti. Un fenomeno di vasta portata che coinvolge, oltre agli adulti, anche i bambini, per i quali i dati parlano di 31 ricoveri negli ospedali abruzzesi, dovuti ad avvelenamento ed effetto tossico dei farmaci o medicamento non specificato. I bambini da 0 a 4 anni, insieme a persone con oltre 64 anni, sono le fasce anagrafiche piu' colpite secondo dati ufficiali che, peraltro, colgono solo una parte di una piu' ampia problematica. C'e' infatti un'alta percentuale di incidenti che, al momento della compilazione degli atti di dimissioni dall'ospedale, per ragioni diverse non viene ricondotta alle disavventure domestiche. Per mancanza di una 'cultura' della prevenzione la casa diventa cosi' un luogo infido, capace di tenderci 'tranelli' tra cui i piu' frequenti sono: cadute da altezza (quasi il 30%, prima causa, spesso invalidante per persone over 64, a seguito di fratture al femore), inclusi inciampi e spinte, caduta a livello, (12%), urti (15.5%), ferite da oggetto tagliente o penetrante (12%), ustioni, lavori bricolage. Del resto, rispetto alla media nazionale, in Abruzzo (indagine Passi del 2013 su persone tra 18-69 anni), la percezione del pericolo domestico e' inferiore alle media nazionale (2,19% contro 5,7). Tutto cio', oltre a generare decessi nei casi estremi, causa lesioni fisiche di diversa entita' (anche invalidanti) e costi sanitari molto elevati (per ricoveri ospedalieri e assistenza), contrassegnati da forti ricadute sociali. I luoghi con maggior frequenza d'infortunio sono soggiorno/camera da letto (18,6%), seguiti da pertinenze come garage-parcheggio (18%) e cucina (17.2%). Il Ministero della Salute ha ormai inserito stabilmente questo argomento nei piani nazionali della prevenzione degli ultimi anni ed ha altresi' finanziato la pubblicazione, avvenuta nel febbraio scorso, delle prime linee guida nazionali sugli incidenti domestici in eta' infantile. In questa pubblicazione la Asl 1 Abruzzo e' presente con un lavoro di Fabio Schiavitti, dipendente della Asl di Avezzano nel servizio Igiene e sanita' pubblica. 

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Sanitopoli, le motivazioni della sentenza della Cassazione

"Il programma del sodalizio criminoso avrebbe dovuto concernere la creazione di uno stato di sudditanza delle case di cura in generale, ma in concreto lo stesso si sarebbe risolto nell'alimentare quello 'status' solo con riguardo all'Angelini". Lo sottolinea la Cassazione nella parte centrale delle motivazioni dell'annullamento con rinvio della condanna per associazione a delinquere, e altri reati 'minori', a carico dell'ex governatore dell'Abruzzo Ottaviano del Turco pronunciato dai supremi giudici lo scorso tre dicembre nell'ambito del processo nel quale era accusato di essersi fatto dare tangenti per 800 mila euro dall'imprenditore della sanita' abruzzese Vincenzo Angelini in cambio di 'agevolazioni'.

"Appare indimostrato - scrive il verdetto 13844 della Sesta sezione penale - e per certi versi paradossale, che la gestione della sanita' da parte del ristretto comitato facente capo ai sodali fosse stata ispirata esclusivamente dall'intento di creare condizioni di sudditanza dell'Angelini, in modo che ogni scelta potesse essere poi utilizzata strumentalmente, quasi che l'azione fosse governata 'a priori' da quel necessario riverbero, altra cosa essendo invece lo sfruttamento delle contingenze che in concreto venivano a determinarsi, con ricadute sull'Angelini'".

Secondo la Cassazione, inoltre, la Corte di Appello de L'Aquila - che aveva ridotto la pena per Del Turco da nove anni e sei mesi a quattro anni e sei mesi - ha adottato un "mutamento di prospettiva nell'analisi delle condotte induttive" che non dimostra "una complessiva 'mala gestio' in materia sanitaria". I supremi giudici, nel rinviare la vicenda alla Corte di Appello di Perugia, rilevano anche che nessuno dei coimputati di Del Turco e' stato condannato per reati di supporto all'associazione a delinquere, e questo sarebbe un altro tassello debole della sentenza di secondo grado. Il processo comunque si prescrive entro la fine dell'anno. A Del Turco non sono mai stati trovati in nessun conto i soldi che Angelini - pluricondannato per bancarotta - afferma di avergli dato. 

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Stop all’acqua in centro a Pescara per lavori Aca

 Sospensione dell'erogazione idrica per 12 ore a Pescara, dalle 14 di giovedi' 24 marzo, nel quadrilatero di Via Paolucci, Riviera nord (fino al confine con Montesilvano), Via Caravaggio, Via Ferrari, inclusa la zona divia del Circuito e vie limitrofe. Il vice sindaco del Comune di Pescara informa che si rende necessario affinche' l'Aca completi i lavori per la sostituzione delle 5 saracinesche della rete idrica, poste all'interno della "camera di manovra" che si trova su via Venezia angolo via Firenze. In queste zone la normale erogazione sara' ripristinata nel corso delle successive 24 ore dall'intervento durante le quali si potranno verificare dei cali di pressione. La fornitura sara' sempre garantita alle strutture sanitarie. Durante la fase delle lavorazioni sara' inoltre chiusa via Firenze nel tratto compreso tra via Ravenna e via Venezia che resteranno percorribili. Tutte le operazioni saranno seguite dalla Polizia Urbana, sia per assistere i cittadini sulla viabilita' in fase di installazione del cantiere, sia per rendere il piu' possibile esenti da disagi eventuali "manovre" all'interno dei pozzetti che si trovano per lo piu' al centro delle strade. I maggiori problemi riguarderanno gli edifici non serviti da autoclave, ma l'auspicio e' che i disagi siano limitati, considerato che la prima fase dei lavori non ha generato particolari problemi, pur essendo ugualmente invasiva. Invitiamo comunque i cittadini a provvedere alle scorte di acqua per la giornata, al fine di non restarne sprovvisti.

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Pugilatrice in coma, per i medici c’è un lieve miglioramento

Non e' piu' intubata ed ha ripreso a respirare spontaneamente, in modo giudicato "sufficiente", Francesca Moro, 26 anni, la pugile veneziana ricoverata all'ospedale di Pescara dove e' arrivata in coma sabato sera in seguito ad un malore avvertito dopo un match a Chieti. La giovane e' ancora in coma, ma ci sono i primi "segnali positivi" e si registra un "lieve miglioramento". Dal bollettino medico emerge che sono stati sospesi i sedativi, e' stato tolto il tubo tracheale e il respiro spontaneo e' sufficiente. Moro attualmente e' ancora soporosa, in uno stato di coma "piu' leggero dei giorni scorsi". Si registrano dei segnali positivi, seppur "non ancora stabilizzati". La giovane, sottoposta ad intervento chirurgico per un ematoma subdurale acuto in Neurochirurgia, e' ricoverata nel reparto di Rianimazione ed e' assistita dallo staff medico diretto da Tullio Spina.

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Guardia Costiera scopre una discarica abusiva a Pescara

Una discarica abusiva con rifiuti pericolosi e' stata scoperta a Pescara dagli agenti della Guardia Costiera della Direzione Marittima Abruzzo-Molise, nell'ambito dell'intensa attivita' di monitoraggio ambientale posta in essere lungo i corsi fluviali. Nel corso di un pattugliamento nelle immediate adiacenze di un fosso, posizionato sotto la circonvallazione della SS16, che collega Montesilvano, con Francavilla al Mare, in corrispondenza della strada Colle Renazzo, che collega Via Tirino al quartiere San Silvestro, e' stata individuata una discarica di circa 150 metri quadrati, nella quale si trovavano 30 lastre presumibilmente di eternit, alcune in evidente stato di sfaldamento, potenzialmente pericolose per la salute, ed altri rifiuti speciali, con tutta probabilita' derivanti da una ristrutturazione o da uno smaltimento illecito di materiali. L'area, su disposizione dell'autorita' giudiziaria, e' stata sottoposta immediatamente a sequestro preventivo, mentre sono in corso verifiche per accertarne la proprieta'. I militari hanno poi proceduto ad effettuare i campionamenti delle acque del predetto fosso, per verificare che i rifiuti non abbiamo provocato una contaminazione delle acque.

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