Per una diffamazione a danno dell'allora procuratore della Repubblica di Pescara Nicola Trifuoggi, oggi vice sindaco uscente dell'Aquila in una Giunta di centrosinistra, il tribunale di Campobasso ha condannato Silvio Paolucci, assessore alla Sanita' e al Bilancio della Regione Abruzzo ed ex segretario abruzzese del Partito Democratico, e assolto il giornalista del Tgr Abruzzo Rai Silvano Barone "perche' il fatto non sussiste". Paolucci dovra' pagare 5 mila euro di multa piu' altri 5 mila di risarcimento provvisionale immediato, in attesa della causa civile, alla parte civile, alla quale dovra' saldare anche 2.400 di spese processuali. I fatti risalgono al novembre 2011: in un comunicato stampa, Paolucci accuso' di continuare "a usare due pesi e due misure nei confronti di sinistra e destra" il pool di magistrati, guidati dall'allora procuratore capo Trifuoggi, che diede vita all'inchiesta sulla "Sanitopoli" abruzzese con l'arresto del presidente della Giunta regionale Ottaviano Del Turco, vicenda che decapito' l'esecutivo determinando elezioni anticipate. Il cronista riporto' le frasi della nota. Furono querelati da tre pm, ma in seguito due hanno ritirato la denuncia mentre Trifuoggi e' andato fino in fondo. A caldo Paolucci ha commentato: "Non ho offeso nessuno, faro' appello, non sono un amico politico di Trifuoggi e mi vanto di non esserlo. Nonostante tutto, da segretario regionale del Pd, gli proposi di fare il vice sindaco dell'Aquila".
Leggi Tutto »Disagi per il vento nel Pescarese, incendi e alberi caduti
Disagi a Pescara e in provincia a causa del forte vento che dal primo pomeriggio sta interessando il territorio, con raffiche che hanno superato anche i 40 chilometri orari. Diversi gli interventi dei Vigili del Fuoco per rami e alberi pericolanti o caduti sulle strade, fortunatamente senza conseguenze. Nelle campagne tra Elice e la frazione Villa Cipressi di Citta' Sant'Angelo si e' sviluppato un incendio di sterpaglie, con le fiamme alimentate dal vento. Sul posto, per le operazioni di spegnimento e di bonifica, hanno lavorato i Vigili del Fuoco del Distaccamento di Montesilvano e quelli di Pescara.
Leggi Tutto »Piatti e pallini di piombo contro i carabinieri, condannato un 51enne nel Chietino
Era stato arrestato il 21 settembre 2016: aveva lanciato piatti contro i carabinieri e poi aveva cominciato a sparare con il fucile dal balcone. Oggi l'uomo, 51enne di Mozzagrogna, ancora in custodia cautelare, e' stato condannato a un anno e 4 mesi di reclusione con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Assolto invece per il reato di oltraggio. Il giudice Andrea Belli ha disposto poi la sospensione della carcerazione per 30 giorni in attesa di decidere definitivamente in sede di motivazione di sentenza. Lo scorso autunno i carabinieri della stazione di Fossacesia erano andati di sera a casa dell'uomo che era stato denunciato per stalking dalla vicina di casa; lui accolse i militari, nudo sul balcone, con un fitto lancio di piatti. Poi rientro' in casa e ne usci' imbracciando una carabina ad aria compressa con cui sparo' due colpi con pallini di piombo che colpirono il cofano motore dell'auto dei carabinieri.
Leggi Tutto »Nas sequestrano maschere e costumi di Carnevale pericolosi
Mascherine e costumi di Carnevale potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori: i Carabinieri del NAS di Pescara, nell'ambito delle attività ispettive disposte dal Comando per la Tutela della Salute in occasione del Carnevale, hanno sottoposto a controllo oltre una decina di attività commerciali in cui vengono commercializzati gadget, mascherine e costumi. In totale sono stati sequestrati circa 5mila gadget e comminate sanzioni amministrative per 10mila euro.In particolare, in un'attività commerciale della provincia dell'Aquila sono stati sequestrati mille pezzi tra maschere, gadget e costumi di Carnevale, privi di marcatura CE e delle indicazioni, in lingua italiana, relative al produttore, importatore, modalità di utilizzo e caratteristiche tecniche
In altre tre attività commerciali della provincia di Teramo, gestite da cittadini di origine asiatica, i militari hanno sequestrato oltre 3mila mascherine e costumi privi delle informazioni obbligatorie al consumatore, come imposto dal Codice del Consumo e, quindi, potenzialmente pericolosi per la salute umana.
Leggi Tutto »Inchiesta sulla Regione Abruzzo, proseguono gli interrogatori
"C'erano altre circostanze da chiarire perche' il lavoro della Procura e' stato laborioso, c'erano tante intercettazioni anche ambientali e abbiamo voluto dare chiarimenti su tutto il fronte". Cosi' l'avvocato Emilio Bafile, difensore dell'architetto Giancarlo Di Vincenzo, al termine del lungo interrogatorio terminato nel tardo pomeriggio, previsto nell'ambito della mega inchiesta della Procura della Repubblica dell'Aquila su una serie di appalti della Regione Abruzzo. Di Vincenzo e' indagato nel filone legato alla gara per la ricostruzione post-terremoto di Palazzo Centi, sede della Giunta regionale nel centro storico dell'Aquila, seriamente danneggiata dal sisma del 2009. E' accusato di induzione indebita, insieme al padre, Berardino, alto funzionario del ministero dei Beni culturali in Abruzzo, ora in pensione, consulente senza compenso del presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso. Secondo l'accusa, l'ex dirigente dello Stato avrebbe indotto l'impresa Dipe - i cui due titolari Mauro Pellegrini e Giancarlo Di Persio sono tra gli indagati con la stessa ipotesi di reato - ad affidare un incarico al figlio in cambio di un interessamento per la gara di circa 13 milioni di euro, poi vinta dalla Edilcostruzioni di Isernia. "La Procura ha formulato delle contestazioni - ha continuato il legale che difende anche Berardino Di Vincenzo - ma la linea dei miei assistiti e' veramente chiara e ci siamo sottoposti a questo interrogatorio, laborioso, complesso, proprio per chiarire ogni questione, perche' la posizione non e' critica per i miei assistiti, tutt'altro. C'e' stata una inchiesta sugli appalti pubblici, in questa fattispecie si verifica un caso particolare in cui un architetto libero professionista partecipa a un appalto pubblico - ha spiegato ancora il legale - con una ditta, mentre il papa' ricopre l'incarico di funzionario in un ufficio pubblico, ma che nulla ha a che fare con la gara espletata, tanto e' vero che poi la gara non e' stata aggiudicata ai professionisti e alla societa' interessata, ma aggiudicata ad altri". Secondo il legale, "questo rende il quadro un po' piu' critico sotto il profilo dell'attenzione della Procura, "ma certamente non ci sono cose particolari. I chiarimenti li abbiamo dati. Le varie circostanze oggetto delle intercettazioni anche ambientali andavano chiarite anche per spiegare i ruoli che si avevano". "Il padre non poteva influire con il suo ufficio che era distante, nei lavori di palazzo Centi, di proprieta' della Regione. L'unica cosa che si puo' dire e' che questo rapporto tra i due Di Vincenzo ha creato una situazione da parte della Procura che ha approfondito e noi abbiamo chiarito fino ad oggi". L'inchiesta e' coordinata dal procuratore Michele Renzo e dal sostituto Antonietta Picardi e portata avanti dai carabinieri del Noe e dalla squadra Mobile della questura di Pescara.
Leggi Tutto »Inchiesta Vestina si chiude con assoluzioni e prescrizione
Due imputati assolti e prescrizione per tutti gli altri, nel processo sull'urbanistica al Comune di Penne, filone principale dell'inchiesta denominata "Vestina", per fatti che risalgono a un periodo tra il 2007 e il 2010. Il tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani, ha assolto "perche' il fatto non sussiste" l'ex sindaco Donato Ezio Di Marcoberardino, che era accusato di abuso d'ufficio. L'assoluzione riguarda uno dei due episodi contestati, relativi all'esecuzione di un'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate illecitamente. L'altra accusa di abuso e' stata invece dichiarata prescritta. Anche l'architetto Antonio Mergiotti, all'epoca dei fatti dirigente del settore Urbanistica, e' stato assolto dall'accusa di abuso condivisa con l'ex sindaco. L'architetto doveva rispondere anche di corruzione: accusa dichiarata prescritta. La prescrizione e' scattata anche per gli altri nove imputati: gli ex assessori comunali di Penne Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, l'ex assessore provinciale e comunale di Pescara Rocco Petrucci, ingegnere e titolare di uno studio di progettazione di cui Giancaterino, secondo l'accusa, sarebbe stato "socio di fatto", con un ruolo di insider; gli imprenditori Ettore, Guido e Nicola Pierdomenico; l'imprenditore Roberto Cecamore; l'ingegnere capo Piero Antonacci; l'ex consigliere comunale Roberto Di Fabrizio.
Leggi Tutto »Polizia smantella un’organizzazione dedita alla frode in commercio
I poliziotti del Compartimento polizia postale e comunicazioni di Perugia, diretto dal vice questore aggiunto Annalisa Lillini, supportati dai colleghi diPescara, Ancona e Roma, con il coordinamento nazionale dal Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma, hanno eseguito oggi undici provvedimenti restrittivi (sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e quattro obblighi di dimora) nell'ambito di una articolata indagine, denominata "Ocean", coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia. Molti i colpi messi a segno dal presunto sodalizio criminale - che operava in Umbria, marche e Lazio - impegnato nelle frodi commerciali e nell'ottenimento di finanziamenti, mutui e cessioni del quinto mai onorati. Il danno complessivo arrecato alle varie parti offese ammonterebbe a 2 milioni di euro. Gli artefici delle frodi risultavano avere la propria base operativa all'interno di un'attivita' di pesca sportiva presso un lago artificiale nelle Marche.
L'indagine - secondo quanto riferito dalla questura del capoluogo umbro - era stata attivata da una segnalazione giunta al Compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Perugia, nel novembre 2015, dopo che un'attivita' commerciale che si occupa della Grande distribuzione di alimentari aveva presentato una denuncia per una fraudolenta transazione. Dagli sviluppi investigativi e' emersa l'esistenza di una attivita' delittuosa consistente nell'invio di mail fraudolente, apparentemente riconducibili a nomi di manager di aziende della media e grande distribuzione, italiana ed estera, reperiti attraverso tecniche di "social engineering". La merce veniva regolarmente consegnata e generalmente stoccata in un magazzino affittato dalla banda per poi essere prontamente trasferita senza pagarne il prezzo. Il gruppo, costituito da tredici indagati, tutti cittadini italiani residenti nelle province di Ascoli Piceno, Fermo, Chieti e Pescara, aveva messo in piedi un'articolata organizzazione creando "ad hoc" tre societa' di comodo, rivelatesi delle vere e proprie scatole vuote.
Leggi Tutto »Investimento mortale sui binari a Francavilla al mare
Dopo una riapertura parziale, alle 10.20 e' stata completamente riattivata la circolazione sulla linea ferroviaria adriatica, bloccata dalle 8.05 in seguito all'investimento di una persona a Francavilla al Mare. Disagi per 15 treni: il Frecciabianca 8810 coinvolto nell'incidente e' ripartito con 130 minuti di ritardo, un intercity con 80 minuti di ritardo e un altro Frecciabianca con 20 minuti. Tre regionali hanno riportato ritardi tra i 50 e gli 80 minuti, cinque regionali sono stati cancellati e quattro sono stati limitati e sostituiti con servizio bus predisposto da Trenitalia. La vittima e' un 24enne di Ortona.
Dai primi accertamenti si tratta di un suicidio: il macchinista del Frecciabianca, infatti, ha parlato di una persona sdraiata sui binari. Sul posto, oltre al personale tecnico, si sono portati gli agenti della Polfer di Pescara, che si stanno occupando di tutti gli accertamenti del caso.
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Linea ferroviaria adriatica bloccata in seguito all'investimento di una persona a Francavilla al Mare da parte del Frecciabianca 8810 Bari-Milano. Dal momento dell'incidente, alle 8.05, la circolazione e' stata sospesa su entrambi i binari per consentire gli accertamenti delle forze dell'ordine. A bordo del treno viaggiano 150 persone. Trenitalia ha predisposto un servizio di autobus tra Pescara e San Vito per garantire i collegamenti regionali e interregionali. Secondo le prime informazioni si tratta di un suicidio.
Leggi Tutto »Inps, nuovo assetto manageriale in Abruzzo
Dal primo marzo l'Inps completa anche in Abruzzo il nuovo assetto manageriale con il conferimento degli incarichi di Direzione provinciale. Le nuove attribuzioni prevedono l'assegnazione della Direzione provinciale di L'Aquila a Valeriana Saltarelli, di quella di Pescara a Federico Fumo, mentre per le Direzioni di Chieti e Teramo si confermano gli incarichi rispettivamente ad Alessandro Romano e Domenico De Fazio.
"Tutti i nuovi dirigenti abruzzesi - si legge in una nota diffusa dall'Istituto - possono vantare un eccellente curriculum ed una vasta e consolidata esperienza sia sul territorio abruzzese sia in altre regioni. Questi nuovi incarichi seguono di un mese quello di Valeria Vittimberga alla guida dell'Inps regionale".
"La nuova dirigenza Inps della regione, cosi' ridisegnata - e' un altro passo della nota -, si prefigge di operare in collaborazione e in ottica di squadra per omogenizzare e migliorare nel territorio regionale il livello di servizio ai cittadini, gia' peraltro attestato in Abruzzo su ottimi livelli qualitativi, proponendosi inoltre di sviluppare rapporti sempre piu' collaborativi con i partner istituzionali dell'Istituto, al fine di consolidare anche in Abruzzo quel ruolo centrale che l'Inps ha assunto nel quadro complessivo della Pubblica Amministrazione".
Leggi Tutto »Crollo hotel Rigopiano, l’avvocato Reboa punta il dito sul silenzio delle istituzioni
"L'unica novita' di questa vicenda e' il silenzio di tutte le istituzioni su qualsiasi ipotesi di risarcimento a favore dei familiari delle 29 vittime dell'Hotel Rigopiano che hanno perso i loro cari e che ora si trovano anche privi di fonti di sostentamento". Cosi' l'avvocato Romolo Reboa che, insieme ai legali Roberta Verginelli, Maurizio Sangermano e Gabriele Germano, assiste Giampaolo Matrone, superstite del disastro dell'Hotel Rigopiano, e i familiari di Valentina Cicioni, Marco Tanda e Jessica Tinari, tre delle 29 vittime della tragedia avvenuta il 18 gennaio scorso a Farindola, quando una valanga travolse la struttura alberghiera. Nel frattempo dalle macerie dell'hotel stanno emergendo una serie di oggetti che sono in corso di restituzione ai familiari dei legittimi proprietari. Tra le tante cose e' stato rinvenuto un orologio Patek Philippe, dal valore di diverse decine di migliaia di euro. Un oggetto particolarmente prezioso, che tuttavia non e' stato ancora richiesto da nessuno. Si ipotizza che potesse appartenere al proprietario della struttura Roberto Del Rosso, anche lui deceduto nella tragedia: l'orologio, infatti, come emerge dalle parole di Reboa, non e' stato rinvenuto al polso di nessuno degli ospiti, che avevano gia' fatto i bagagli ed erano pronti per lasciare l'hotel. Cio' lascerebbe supporre che fosse custodito all'interno di un cassetto.
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