Cronaca

Coronavirus, apre un piccolo villaggio per i senzatetto a Pescara

Un piccolo villaggio di emergenza per i senza dimora è stato realizzato grazie ad un collaborazione tra Comune di Pescara, Caritas diocesana, Protezione Civile e la Cooperativa On the Road. Il villaggio, che sorgerà in un terreno di proprietà del Comune vicino alla Cittadella dell'Accoglienza ''Giovanni Paolo II'' della Caritas, si legge in una nota, sarà composto nell'immediato da 4 tende; in tre di queste saranno ospitati coloro che in questi giorni non hanno potuto trovare riparo in altre strutture mentre un'altra tenda sarà utilizzata dagli operatori che saranno presenti per la vicinanza necessaria agli ospiti e la sicurezza del villaggio stesso. ''All'ingresso verrà misurata la temperatura - spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana Pescara-Penne - e saranno garantite le misure di sicurezza necessarie sia per gli ospiti che per quanti presteranno servizio. Gli operatori, un paio ogni giorno, saranno supportati dai volontari e dal personale presente presso la Cittadella. Lunedì 30 marzo sarà allestita una quinta tenda che verrà adibita a mensa per consumare i pasti che verranno preparati dalla vicina mensa''. Inoltre la Caritas Pescara-Penne ha attivato un indirizzo email e un nuovo numero per segnalare le richieste di aiuto e coordinare al meglio gli interventi. L'indirizzo email è emergenzacovid19@caritaspescara.it mentre il numero di telefono è il 3917079089. ''Dopo i primi giorni di emergenza - prosegue don Pagniello - in cui è stato necessario riorganizzare alcuni servizi , anche in base al rapido evolversi della situazione e alle comunicazioni del governo, stiamo strutturando con maggiore stabilità i vari servizi in stretto contatto con la rete di associazioni del territorio e i Coc Comunali''. La mensa pescarese, situata nella Cittadella dell'accoglienza ''Giovanni Paolo II'' sta fornendo circa 350 pasti giornalieri. La distribuzione di cestini da asporto comincia alle 10:30 e termina intorno alle 12:30 per il pranzo mentre dalle 17 fino alle 19 per la cena, tutti i giorni dal lunedì alla domenica. 

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Coronavirus, Verì: ricetta dematerializzata per i farmaci Dpc

"Per limitare ulteriormente l'accesso agli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, la Regione ha esteso l'obbligo del ricorso alla ricetta dematerializzata anche per i farmaci distribuiti con il regime Dpc, quelli cioe' che in passato venivano dispensati solo dalle farmacie ospedaliere e che dallo scorso anno vengono consegnati anche nelle farmacie territoriali". Lo comunica l'assessore alla salute, Nicoletta Veri'. Il direttore del Dipartimento regionale Sanita', Giuseppe Bucciarelli, ha firmato il provvedimento che prevede l'utilizzo della ricetta dematerializzata anche per i farmaci inseriti nella classe del prontuario A-PHT (quello ospedale territorio), per i quali finora era ancora necessaria la prescrizione fisica (ricetta rossa). Anche per questi medicinali, dunque, il medico prescrittore potra' inviare all'assistito un codice, con il quale sara' possibile recarsi nella propria farmacia di fiducia e ritirare il prodotto, cosi' come avviene da alcune settimane per gli altri farmaci. "Questo breve differimento del provvedimento - spiega la Veri' - e' stato legato ad adempimenti di natura tecnica e burocratica che abbiamo risolto grazie alla fattiva collaborazione e alla disponibilita' delle organizzazioni dei farmacisti e dei medici". La possibilita' di ricorso alla dematerializzata per i farmaci Dpc e' riservata esclusivamente agli assistiti residenti in Abruzzo che hanno prescrizioni rilasciate da medici operanti sul territorio regionale

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Coronavirus, in 406 sono rientrati in Regione Abruzzo dall’8 marzo

 Sono 406 coloro che sono rientrati in Abruzzo dopo l'8 marzo e che si sono registrati nella sezione del portale della Regione per segnalare il loro ritorno. Lo comunica l'assessore alla Salute, Nicoletta Veri'. In 78 hanno segnalato il loro rientro da Milano (diventano 95 se si considerano i principali Comuni dell'hinterland), 21 da Bologna, 16 da Modena, Fiumicino e Campobasso, 11 dalla Provincia di Bolzano, 10 da Venezia, 8 da Padova e Pesaro, 7 da Parma e Livigno, 6 da Bergamo, 5 da Torino, Firenze, Aosta e Livorno, 4 da Piacenza, Imola, Casarile, Sestriere e Varedo, 3 da Genova, Ferrara e Fino Mornasco. 

Le principali localita' di destinazione sono state Pescara (56), Montesilvano (21), Chieti (17), Teramo (17), Vasto (14), Loreto Aprutino (12), Ortona (11), San Salvo (11), Roseto degli Abruzzi (11), Lanciano (9), Spoltore (9), L'Aquila (8), Giulianova (8), Alba Adriatica (8), Collecorvino (7), Cepagatti (7), Tornareccio (7), Avezzano (6), Silvi (6), Francavilla al Mare (5), Scerni (5), Atessa (5), Tortoreto (5), Pianella (5), Sulmona (4), San Giovanni Teatino (4), Manoppello (4), Citta' Sant'Angelo (4). "Va precisato - spiega l'assessore - che questa del portale regionale non era l'unica procedura per segnalare il proprio rientro in Abruzzo: ai dati vanno aggiunti quelli comunicati dai singoli ai medici di medicina generale e ai Dipartimenti di prevenzione delle Asl. Per tutti coloro che rientrano in Abruzzo da una qualunque area del Paese, o dall'estero, e' disposto l'isolamento domiciliare per 14 giorni con sorveglianza attiva da parte delle Asl, che monitorano quotidianamente le loro condizioni di salute".

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Coronavirus, la preghiera di Mons. Valentinetti nei cimiteri

L'arcivescovo di Pescara-Penne si fermera', domani, per un momento di veglia e di preghiera nel cimitero di San Silvestro, alle 11, e nel cimitero di Pescara Colli, alle 11.30 "per affidare simbolicamente tutti i defunti alla misericordia di Dio". A renderlo noto lo stesso monsignor Tommaso Valentinetti su indicazione della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana che ha invitato tutti i vescovi a recarsi in un cimitero della propria diocesi con "l'intenzione - recita la nota Cei - di affidare alla misericordia del Padre tutti i defunti di questa pandemia, nonche' di esprimere, anche in questo modo, la vicinanza della Chiesa a quanti sono nel pianto e nel dolore". "E' stato chiamato 'il Venerdi' della misericordia' - spiega monsignor Valentinetti, che ha accolto e ha fatto suo l'invito della Chiesa Italiana - e' il venerdi' di quaresima, che quest'anno, piu' che mai, ci porta a vivere la Croce della sofferenza e della morte sulla nostra pelle in una via crucis continua di paura e di dolore. E' il venerdi', pero', che precede il racconto domenicale della resurrezione di Lazzaro, che rivive la passione e la morte di Cristo, e che sa scorgere dietro la realta' della crocifissione, la speranza della Risurrezione, della vita eterna". "Mi ha colpito, particolarmente, l'affermazione di un nostro sacerdote che ha accompagnato e benedetto, anche lui solo, diversi defunti in questo tempo. 'Attraverso gli occhi del parroco scendono le lacrime di tutta la comunita'' - mi ha raccontato commosso - riassumendo in poche parole quello che e' il lavoro, in questi giorni, ma in fondo, ogni giorno, dei preti, dei vescovi. Le lacrime di tutta la comunita' sono offerte quotidianamente, insieme alla fiducia nel Risorto, sugli altari di Dio, nelle chiese vuote di fedeli, si', ma piene di spirito di compartecipazione". L'orazione personale diventera' comunitaria nelle celebrazioni private dei sacerdoti "che, insieme a me - continua Valentinetti - domani, offriranno la santa messa per tutti i morti di questa pandemia"

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Coronavirus, Zaffiri: zona rossa nei comuni che realmente necessitavano di restrizioni

"Credo che la nuova zona rossa abbia riguardato nell'area vestina quei comuni che necessitavano realmente di altre restrizioni e di un maggiore controllo. Per gli altri credo che la situazione non richieda ulteriori provvedimenti, anche perche' non si tratta di zone focolaio". Cosi' il presidente della Provincia di Pescara e sindaco di Collecorvino Antonio Zaffiri che ha poi aggiunto: "Mi sembra di poter dire che per esempio nel mio Comune, rispetto alla scorsa settimana, i numeri sono migliorati. Dopo i tre decessi, negli ultimi giorni fortunatamente non ce ne sono stati altri, con un numero immutato di positivi. Abbiamo ufficialmente una dozzina di persone con il Covid 19. Alcune sono ospedalizzate e solo una e' in condizioni piu' gravi. A Collecorvino abbiamo attivato un sistema di consegna gratuita di farmaci e beni di prima necessita'. A Loreto Aprutino abbiamo vissuto una situazione critica per la casa di riposo, ma dopo l'intervento della Regione il problema ora e' sotto controllo".

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Coronavirus, il racconto del coordinatore del personale sanitario della Asl di Pescara

"Siamo in trincea, contro un nemico sconosciuto. L'unico obiettivo e' salvare vite. E' una lotta contro un nemico invisibile. Una guerra assistenziale che viene combattuta attraverso occhiali e mascherine protettive. Non manca la paura di essere contagiati dalla 'bestia', ma scompare quando ci troviamo di fronte ai pazienti, a loro volta spaventati: il nostro compito e' tranquillizzarli. Siamo uomini e donne, medici, infermieri, oss, che combattono in prima linea, 24 ore su 24, con forza e professionalita'". Lorenzo Silli, coordinatore del personale sanitario della Asl di Pescara, racconta cosi' i giorni dell'emergenza coronavirus. Il coordinatore illustra i diversi settore coinvolti nella gestione dei casi di coronavirus. "Il personale impegnato in prima battuta - dice - e' quello del 118, medico, infermiere e autista, che prendono in carico il paziente. Si tratta del primo distacco dai familiari. Con mezzi appositamente dedicati, i pazienti vengono poi trasportati in Pronto soccorso dove trovano un Posto medico avanzato (Pma) per il 'Triage Covid-19'. Successivamente, in base alla criticita' della patologia, vengono affidati ai reparti di Rianimazione o di Malattie infettive, dedicati al Covid-19. E' in questi reparti che inizia la vera trincea, la vera lotta: da una parte un virus che non si conosce e dall'altra una squadra di persone, dai medici agli infermieri, dagli Oss agli addetti alle pulizie, impegnate h24". "Per via dei presidi di sicurezza, come tute, mascherine, visiere, occhiali di protezione, cuffie, guanti e calzari - aggiunge - all'interno dei reparti siamo tutti uguali, non c'e' distinzione. Lavoriamo uniti con un solo scopo: dare il meglio di noi per assistere i pazienti in questo momento difficile. I turni sono estenuanti, il lavoro e' complesso e i dispositivi di protezione ci impediscono anche di usare il telefono per sentire i nostri parenti. Non manca la paura, ma su di essa vince la professionalita'". "Siamo l'unico tramite tra i pazienti in isolamento e le famiglie. 

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Coronavirus, i consigli del Professor Mastropasqua per le lenti a contatto

'Attenti agli occhi, specie all'uso delle lenti a contatto, perché sono esposti al contagio da Coronavirus quanto le altre mucose della bocca e del naso'. L'appello arriva da Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro di eccellenza di Oftalmologia dell'Università "D'Annunzio" e della Asl della provincia di Chieti, il quale ricorda che la congiuntivite è sintomo del virus. "E' importante - spiega Mastropasqia - essere attenti a manifestazioni come l'occhio arrossato, la lacrimazione eccessiva, secrezioni, bruciore. Quindi il consiglio è non usare lenti a contatto perché le mani possono essere il veicolo del virus e, se proprio non si tollerano gli occhiali, scegliere lenti a contatto usa e getta, giornaliere, avendo cura prima di compiere l'operazione, di lavare bene le mani con sapone per 20 secondi".

"Le restrizioni alle attività sanitarie imposte dall'emergenza Covid-19 - spiega il noto chirurgo - impediscono di fatto lo svolgimento delle visite di controllo. Abbiamo pensato, allora, di tenere aperto un contatto, seppure a distanza con i nostri pazienti, così da riuscire a garantire loro la giusta assistenza anche in caso di possibili disturbi derivanti dai numerosi interventi chirurgici effettuati negli ultimi mesi per i quali è opportuno garantire continuità assistenziale e terapeutica attraverso parere specialistico. La finalità è valutare la regolarità del decorso clinico e l'eventualità di una visita in urgenza". Questo il numero da chiamare, 350.0088636, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle 15 alle 18, e il sabato dalle ore 9 alle 12. A rispondere sono i medici dell'équipe di Mastropasqua.

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Coronavirus, 100 mila euro dall’Ance

 Una donazione di 50 mila euro per l’acquisto di un macchinario di primaria importanza nella lotta al Coronavirus e altre 50 mila per sostenere l’ospedale Covid-19 di Atessa. L’ANCE Chieti Pescara, Sezione Costruttori Edili di Confindustria Chieti Pescara, dà il pieno sostegno alla Sanità pubblica in questo momento di emergenza rispondendo alle richieste di aiuto delle Asl di Pescara e di Lanciano-Vasto-Chieti.

Il laboratorio di Microbiologia e Virologia Clinica della Asl di Pescara ha processato finora oltre 2900 tamponi provenienti da tutto il territorio abruzzese, circa 300 al giorno. Ora bisogna fare un salto in avanti velocizzando il processo attraverso un sistema automatizzato, altamente performante, in grado di effettuare migliaia di test a settimana per la conferma di contagio da Covid-19. Il macchinario, prodotto dalla società statunitense Open-Trans, costa 98 mila euro e la Asl ha dato il via ad una gara di solidarietà a cui l’ANCE ha risposto con un immediato contributo di 50 mila euro.

La stessa cifra che l’Associazione di Costruttori ha devoluto in queste ore all’ospedale di Atessa per la realizzazione del reparto di Medicina Covid-19. Si punta ad attivare sessanta nuovi posti letto di Medicina sub intensiva, con il supporto di tre ventilatori polmonari, e a rendere operativi il secondo e terzo piano del presidio. Per farlo, occorre eseguire alcuni lavori di adeguamento e acquistare elettromedicali e arredi. Tutto in quindici giorni.

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Emergenza Covid-19: iniziativa di Confindustria

Con una nota Confindustria annuncia l'iniziativa per l'emergenza Coronavirus: Fondo di Solidarietà: "TU DONA, la quota associativa te la paghiamo noi". 

 

Vi informiano che il 13 marzo u.s. Confindustria ha avviato una raccolta fondi per costituire un Fondo di Solidarietà da destinare ad iniziative sanitarie o sociali per il nostro territorio utile a combattere l’emergenza COVID-19.


In tale ottica, proprio raccogliendo l’esigenza sanitaria delle ASL di Pescara e di Chieti, Lanciano, Vasto abbiamo acquistato una partita di mascherine utili per donarle ai due presidi provinciali per il loro personale sanitario.

Ma Confindustria si è impegnata ulteriormente con la somma di 100.000,00 € per sostenere la realizzazione del progetto della ASL2 di riconversione di un piano dell’Ospedale San Camillo di Atessa in una struttura dedicata all'assistenza di persone affette da Coronavirus con l'attivazione dei primi 60 posti letto di Medicina COVID-19 utilizzabili anche dalla ASL di Pescara.

Già alcune aziende hanno aderito al Fondo di Solidarietà e chiedo a tutti voi uno sforzo perché possiate contribuire nella piena responsabilità Sociale d’Impresa ad una emergenza che rischia di avere ricadute troppo dolorose per il Paese. Occorre dare risposte immediate ed i progetti sopra richiamati possono vedere noi tutti dare un contributo per rendere più forte il nostro sistema sanitario anche per il futuro.

Se vorrai potrai versare il tuo contributo sull’IBAN Poste:
IT 17 W 07601 15400 000072036247
intestato a CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA con la causale: “EROGAZIONE CORONAVIRUS TRAMITE CONFINDUSTRIA CHIETI PESCARA”.

Inoltre, in questa occasione, Confindustria sostiene lo sforzo delle aziende nel supportare le azioni di solidarietà: a fronte di un versamento minimo di 1.000,00 € l’azienda beneficerà dell’adesione gratuita per l’anno 2020.
TU DONA, la quota associativa te la paghiamo noi!

"Scopri di più su:  https://bit.ly/2UfJAa7"

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