Cronaca

Maltempo, 21 gradi sottozero nell’Aquilano

 Gelo in Abruzzo, soprattutto in provincia dell'Aquila, con il picco di 21,3 gradi sotto lo zero registrato ai Piani di Pezza, a 1.450 metri di quota. E' quanto emerge dalle rilevazioni della rete meteo dell'Associazione Meteorologica Caput Frigoris. Nelle altre tre province abruzzesi le temperature minime hanno oscillato tra lo zero e massimo quattro gradi. Le temperature nell'aquilano sono precipitate ovunque con quasi tutte le minime registrate nella notte sotto allo zero: tra le città più fredde sono da segnalare i -13,2 a Navelli, -12,7 all'Aquila, -12,4 a Luco dei Marsi, -10,2 ad Avezzano, -8,4 a Tagliacozzo e -7,1 a Capestrano. Oltre i mille metri di quota sono da segnalare i -20,4 gradi sull'Altopiano delle Cinquemiglia (L'Aquila), -17,6 a Roccaraso (L'Aquila), -17,2 di Campo Felice, -8,2 gradi al Rifugio Franchetti (Teramo), -13,2 a Rocca di Mezzo (L'Aquila), -10,1 a Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila), -10,6 a Passo Godi, -14,7 a Pescasseroli Vallechiara (L'Aquila).

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Inchiesta hotel Rigopiano, Di Marco: credo di avere risposto a tutte le domande

"Io credo di avere risposto a tutte le domande e serenamente spero di avere chiarito ogni aspetto riguardante la funzione in capo al presidente della Provincia, anche in seguito alla legge Delrio, soprattutto in merito alle funzioni che erano in carica al presidente nella gestione della mobilita'". Lo ha detto oggi pomeriggio l'ex presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, indagato nell'inchiesta della tragedia di Rigopiano, al termine dell'interrogatorio da parte dei magistrati della Procura del capoluogo adriatico titolari del procedimento sul disastro del 18 gennaio 2017. "Sono molto soddisfatto del lavoro fatto dalla magistratura - ha proseguito Di Marco, difeso dagli avvocati Augusto La Morgia e Marco Spagnuolo - che andra' a compiere le proprie valutazioni, anche alla luce del contributo in termini di atti e ulteriori chiarimenti contenuti nella memoria che ho depositato insieme ai miei avvocati"

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Crollo hotel Rigopiano, acquisiti i tabulati telefonici dell’ex prefetto e delle vittime

Gli inquirenti che indagano sulla tragedia di Rigopiano hanno acquisito e consegnato in Procura i tabulati delle schede telefoniche di alcuni indagati. Tra questi quelli dell'ex Prefetto Francesco Provolo e l'ex presidente della Provincia Antonio Di Marco. Sono stati acquisiti anche i tabulati dell'ex presidente della Regione Luciano D'Alfonso e del suo collaboratore Claudio Ruffini: il primo è stato stralciato definitivamente dall'inchiesta, il secondo non è mai stato indagato. Nel procedimento principale dell'indagine erano già presenti i tabulati del dirigente della provincia a Pescara e la copia forense del cellulare di Ilario Lacchetta, sindaco di Farindola. Nel frattempo sono stati acquisiti e sono in corso di analisi i tabulati, circa una trentina, delle vittime della valanga del 18 gennaio 2017: il compito degli inquirenti è quello di stabilire se le vittime abbiano mai contattato o siano riusciti a parlare con i centralini dei soccorsi, e non già i contatti privati

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Investì una donna mentre usava il telefono, autista di bus condannato 

 Il giudice monocratico del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino ha condannato a tre anni di reclusione P.C., 45 anni, il conducente dell'autobus urbano della società La Panoramica che travolse una donna a Chieti Scalo mentre attraversava sulle strisce pedonali: Giuseppina Venditti, 69 anni, riportò una serie di fratture e contusioni e dopo sei giorni trascorsi in ospedale morì. Secondo l'accusa l'autista al momento dell'incidente stava utilizzando un apparecchio telefonico che gli occupava le mani e inoltre non si era fermato per dare la precedenza al pedone. Per P.C., accusato di omicidio stradale, il pm Giuseppe Falasca aveva chiesto tre anni e sei mesi: il giudice lo ha anche interdetto per cinque anni dai pubblici uffici e gli ha revocato la patente. Il fatto si verificò il 25 novembre del 2016. Secondo il pm Falasca fu colpa grave quella del conducente dell'autobus, che non permette di partire dal minimo edittale della pena prevista per l'omicidio stradale. La donna, infatti, fu travolta mentre era al centro della carreggiata, sulle strisce pedonali, mentre attraversava e in quel momento erano da escludere, secondo il Pm, sia la scarsa illuminazione che la presenza di auto che possa aver celato il pedone alla vista dell'autista. Dalle immagini delle telecamere del bus è emerso in un frame la fonte luminosa, probabilmente generata da un smartphone o da un tablet e che l'autista, che procedeva a meno di 30 chilometri orari, era distratto nella lettura. ''Che fosse distratto é pacifico - ha detto il difensore dell'autista, l'avv. Vittorio Supino - ma sull'uso del telefonino al di là delle immagini non c'è certezza: il consulente non dice che stava al telefono''. 

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Pensionati manifestano in piazza a Pescara

"In Abruzzo ci sono 350mila pensioni e gli assegni da 1500 euro, pur non essendo la parte maggioritaria, sono comunque tante. Crediamo ci debba essere un confronto con il Governo per vedere quali devono essere le priorità per far ripartire il Paese e favorire la crescita, con investimenti pubblici". Così Paolo Castellucci dello Spi Cgil commenta l'iniziativa dei pensionati che a Pescara in piazza Italia, davanti alla Prefettura, hanno protestato contro la manovra finanziaria del governo che blocca la rivalutazione degli assegni superiori ai 1.500 euro lordi mensili. "Bisogna considerare un altro aspetto, l'Abruzzo è tra le regioni con le maggiori quote di famiglie impoverite per spese sanitarie e poi, come rilevato dalla ricerca dell'Università di Tor Vergata, al terzo posto dopo Molise e Campania per famiglie povere. Parliamo non di pensioni di ricchi, ma di pensioni normalissime su cui si va a incidere dimenticando che su queste bisognava intervenire in maniera positiva in una fase recessiva come questa"

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Si perde durante la battuta di caccia a causa di un malore, salvato dal 118

Ha accusato un malore durante una battuta di caccia, si è accasciato a terra e ha perso contatto col resto del gruppo, che però ha lanciato l'allarme, riuscendo a farlo salvare. Protagonista dell'episodio, avvenuto in tarda mattinata a Città Sant'Angelo, in località Fonte Moro, è un 59enne pescarese, ora ricoverato nel reparto Utic dell'ospedale. Seguendo le indicazioni dei cacciatori, soccorritori e militari hanno rastrellato la zona a piedi e sono riusciti a trovare il 59enne ai piedi di una scarpata fitta di alberi e piena di fango. L'uomo, accasciato a terra, accusava un forte dolore al torace. E' stato quindi richiesto l'intervento dell'elicottero del 118, che lo ha trasportato in ospedale.

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Pescara, spettacolare arrivo della Befana in piazza Salotto

A Pescara nel pomeriggio spettacolare atterraggio, in piazza Rinascita, della Befana scesa in teleferica da Palazzo Arlecchino. Un viaggio speciale voluto dai Vigili del Fuoco e dal Comune che insieme hanno reso possibile il primo volo della Befana sulla piazza principale della città, affidato al Vigile del Fuoco Francesco Di Tommaso. Ad accoglierlo a terra oltre a migliaia di fan grandi e piccoli, c'erano il vicesindaco Antonio Blasioli, il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Vincenzo Palano e tutti i colleghi e colleghe 'assistenti di volo'. Una volta arrivata nella piazza gremita la Befana ha distribuito dolci e caramelle. Per tutto il pomeriggio, in attesa dell'arrivo della Befana, i bambini hanno potuto ammirare i mezzi dei Vigili del Fuoco, presenti con gli strumenti in uso al Nucleo Saf, con l'autopompa Aps, un'autoscala e una moto d'acqua

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Rapina Bper Pescara, i Carabinieri arrestano un cinquantenne

 I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara hanno arrestato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Pescara, su richiesta del Pm Paolo Pompa, un cinquantenne ritenuto l'autore della rapina, compiuta il 2 gennaio scorso, nella filiale Bper di viale Bovio a Pescara. L'uomo, con il viso nascosto da un passamontagna, ha minacciato con un taglierino il direttore e un impiegato dai quali si è fatto consegnare 2280 euro in contanti per poi fuggire a piedi. L'immediato intervento delle pattuglie in servizio di controllo del territorio aveva consentito, anche grazie alle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza dell'istituto di credito, di indirizzare subito i sospetti sull'uomo che, rintracciato e sottoposto a perquisizione domiciliare, era stato trovato con parte della refurtiva, del taglierino e degli indumenti utilizzati durante la rapina. 

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Maltrattamenti in famiglia, un arresto nel pescarese

E' finito in manette quando stava per essere rimesso in libertà. Già arrestato nel novembre del 2017, a conclusione di accurate indagini svolte dai Carabinieri della Compagnia di Penne, per i reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, lesioni personali e violenza privata, un giovane di 31 anni, era stato condannato prima alla misura cautelare in carcere, pena poi sostituita con gli arresti domiciliari a Penne. L'uomo stava per essere rimesso in libertà ma doveva ancora scontare una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione. I militari il 3 gennaio 2019, data prevista per la remissione in libertà, sono intervenuti e hanno così dato esecuzione, su disposizione dell'Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Rimini, ad un ordine di esecuzione pene concorrenti e pertanto il 31enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari fino all'espiazione completa della pena.

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Montesilvano, farmacia rapinata con la siringa

Nel tardo pomeriggio di ieri, a Montesilvano Colle è stata rapinata la farmacia da un uomo armato di siringa sporca di sangue e con il volto coperto da cappello e sciarpa, che ha minacciato la farmacista e si è impossessato dei soldi presenti in cassa, circa 700 euro, per poi darsi alla fuga. Dai primi accertamenti sembra che il malvivente sia fuggito a bordo di una vecchia Fiat Panda. Il veicolo è stato trovato abbandonato poco dopo: era stato rubato ieri a Montesilvano. Sull'episodio sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della locale Compagnia, che stanno ascoltando i testimoni i visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza. 

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