Cronaca

Crac banche, l’arbitro Consob accoglie 854 ricorsi e fissa 36 milioni di rimborsi

Sono 854 i ricorsi accolti sui 976 arrivati (87,5%) con 36,1 milioni di rimborsi accordati su 44,8 richiesti (80,6%). E' il bilancio definitivo dell'attivita' svolta dall'Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) in merito alle controversie insorte tra i "risparmiatori traditi" delle banche ammesse, in base alla legge di conversione del decreto mille-proroghe (n. 108 del 21 settembre 2018), alla procedura di ristoro parziale e sulle quali l'Arbitro doveva pronunciarsi entro oggi.

Gli 854 risparmiatori, per i quali l'Acf ha riconosciuto irregolarita' da parte degli intermediari nel collocamento degli strumenti finanziari - spiega la Consob in una nota - hanno diritto a un rimborso parziale pari al 30% dell'importo deciso dall'Arbitro e fino a un massimo di 100.000 euro a testa. Il fondo pubblico stanziato dalla legge risulta, quindi, con i suoi 25 milioni di dotazione, capiente a ristorare i risparmiatori che ne faranno richiesta per un ammontare complessivo pari al 30% di 36,1 milioni. In base alla norma di legge (art. 11, comma 1-bis, del decreto "mille-proroghe") hanno diritto al ristoro i "risparmiatori traditi" delle due banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e degli istituti in risoluzione da novembre 2015 (tra cui Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti), che abbiano presentato ricorso all'Arbitro entro il 21 settembre scorso e che abbiano ottenuto entro oggi una pronuncia favorevole da parte dell'Acf. 

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Lanciano, bancomat svaligiato senza scasso

Il commissariato di Lanciano ha aperto un'indagine d'ufficio, per furto aggravato, per la sparizione di banconote dal bancomat Bper posto all'interno del centro commerciale Pianeta Lanciano che non presenta alcun segno di scasso. Lo sportello è stato ricaricato venerdì scorso, 23 novembre, di decine di migliaia di euro. La banca non ha ancora presentato formale denuncia né indicato l'entità del bottino. Il furto è stato scoperto la mattina seguente, sabato 24, dal personale del centro commerciale. La banca ha solo affisso sullo sportello il cartello "fuori servizio".  Visionate anche le immagini delle telecamere interne ed esterne per capire cosa è successo. Il bancomat sarebbe stato svuotato internamente nella stanza dove è posizionato e potrebbe essere stato aperto e richiuso con la chiave. 

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Consulta, no a uso cacciatori per controllo fauna selvatica 

La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 44 della legge regionale n.10 del 2004 sulla caccia, nella parte in cui, al quinto periodo del comma 2, statuisce che le guardie venatorie, nel dare attuazione ai piani di abbattimento di specie di fauna selvatica, "possono avvalersi", tra l'altro, anche "dei cacciatori iscritti o ammessi agli ATC interessati, nominativamente segnalati dai comitati di gestione", e annovera questi ultimi, alla lettera c) del comma 6, fra coloro che attuano tali piani. "La sentenza - spiega Augusto De Sanctis della Stazione Ornitologica Abruzzese - conferma l'orientamento della Corte Costituzionale sul divieto di estensione a tutti i cacciatori delle iniziative di controllo della fauna selvatica che invece, come previsto dalla legge nazionale, possono essere attuate esclusivamente dalle guardie provinciali coadiuvate, nel caso, dai proprietari o conduttori dei fondi se aventi la licenza di caccia, dalle guardie forestali e dalla guardie comunali se munite di licenza venatoria. La Corte ribadisce che i piani di controllo della fauna sono distinti dall'attività venatoria, ma sono indirizzati solo a contenere il numero di animali presenti su un dato territorio se si evidenziano danni all'ambiente o alle colture". A sollevare la questione di legittimità costituzionale era stato il Tar per l'Abruzzo nell'ambito del ricorso presentato da Enpa, Lega antivivisezione (LAV) e Lega nazionale per la difesa del cane (LNDC), per ottenere l'annullamento della delibera del presidente della Provincia di Teramo del 10 marzo 2016, n. 92, con cui l'ente ha adottato il piano di controllo triennale 2016/2018 delle popolazioni delle volpi, adottata in attuazione dell'art. 44 della legge della Regione Abruzzo n. 10 del 2004.

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Droga nel locale, sospesa la licenza a una discoteca del pescarese

Gli agenti della Guardia di Finanza di Pescara hanno notificato la sospensione della licenza licenza per la somministrazione di alimenti e bevande per 90 giorni, di una discoteca di Città Sant'Angelo, su disposizione del Questore di Pescara. A seguito di un controllo effettuato nei giorni scorsi nel locale, e svolto con l'ausilio di personale della Siae di Pescara e di unità cinofile della Compagnia, aveva infatti permesso di rinvenire circa 13 grammi di sostanze stupefacenti fra cocaina e marijuana, suddivise in numerose dosi, di cui evidentemente i detentori si erano liberati alla vista dei finanzieri. Per due giovani, trovati in possesso di marijuana e spinelli, si procederà alla segnalazione alla Prefettura per le sanzioni di carattere amministrativo.

La restante sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro, con la segnalazione alla Procura della Repubblica a carico di ignoti. Nel corso del controllo, si è poi accertato che uno dei deejay presenti nel locale non era in regola con le norme in materia di diritti d'autore, in quanto deteneva decine di migliaia di files musicali illecitamente scaricati e, pertanto, nei suoi confronti si è proceduto alla denuncia alla con sequestro delle apparecchiature.

Dopo la comunicazione all'Autorità di Pubblica Sicurezza, il Questore di Pescara, preso atto che all'interno del locale era tollerato l'uso di sostanze stupefacenti, tale da configurare una fonte di pericolo concreto, persistente ed attuale per la collettività, nonché della gravità e recidività dei fatti, ha emesso l'Ordinanza di sospensione della licenza che è stata notificata dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, coordinati dal tenente colonnello Luca Lauro. 

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Si schianta con l’auto rubata e fugge a piedi a Montesilvano

Si è schiantato contro un palo con un'automobile rubata e subito dopo l'incidente abbandona il mezzo e fugge a piedi. E' quanto accaduto a Montesilvano, in via De Gasperi. Il protagonista dell'episodio, un uomo, è stato filmato dalle videocamere di sorveglianza presenti in zona. Sono in corso le ricerche e tutti gli accertamenti del caso. L'uomo era alla guida di una Fiat 500, poi risultata rubata a Pescara nei giorni scorsi, quando ha perso il controllo del veicolo ed è finito contro un palo. A causa dei danni il mezzo era inutilizzabile. Lui, allora, si è dato alla fuga a piedi. 

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Venti arresti per spaccio di droga in bar e negozi, sgominata banda di albanesi

Venti arresti e 37 indagati. Queste le cifre della maxi operazione condotta dai carabinieri e dai finanzieri dei comandi provinciali di Chieti, che hanno sgominato una banda di albanesi specializzata nel traffico di droga. I militari dell'Arma e delle fiamme gialle hanno eseguito nelle province di Chieti, Genova, Campobasso e Foggia 20 ordini di custodia cautelare in carcere emessi dal gip del tribunale dell'Aquila, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia: le accuse vanno dall'associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, alla detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e detenzione e porto illegale di armi. Verso gli altri 37 indagati sono scattate le perquisizioni. Nei guai sono finiti in 20, principalmente albanesi, tutti appartenenti ad un sodalizio criminale con base nell'area del Vastese. L'attivita' investigativa e' stata avviata nell'ottobre del 2016 dopo alcuni colpi di arma da fuoco esplosi a San Salvo, all'interno del bar Evelin, tra due diverse organizzazioni criminali albanesi, dove alcuni esponenti rimasero gravemente feriti. Le indagini hanno consentito di accertare e documentare che lo stupefacente raggiungeva la localita' teatina attraverso la gestione di canali privilegiati di approvvigionamento con l'Albania, l'Olanda e la Slovenia, agevolata dalla disponibilita' di armi. Durante tutta l'attivita' investigativa, durata oltre un anno e mezzo, sono state arrestate in flagranza di reato complessivamente 12 persone e sequestrati 13 chili di droga e due pistole. 

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Montesilvano, consegnate 15 piante per altrettanti plessi cittadini

 

«Metti un albero di Natale nelle scuole e… riaccendi il Natale» è l'iniziativa che il Comune di Montesilvano, l’associazione Amare Montesilvano e alcune aziende del territorio, hanno organizzato per sensibilizzare, concretamente, i più piccoli ai temi ambientali e al rispetto della natura, cogliendo l’occasione delle feste.

Questa mattina c’è stata la consegna gratuita da parte della ditta Roberto Cilli verde di 15 alberi per altrettanti plessi scolastici.

In particolare sono state consegnate 3 piante alla Fanny Di Blasio di piazza Diaz, 2 ciascuna agli istituti di via Lazio, via Campo Imperatore, via Vitello d’oro, e alla scuola materna di piazzale chiesa Sant’Antonio; 1 pianta agli istituti di viale Abruzzo, via Dante, alla Troiano Delfico di via San Francesco e alla succursale di via D’Annunzio.

«E’ una manifestazione di grande interesse e prospettiva», sottolinea l’assessore al Verde pubblico, Ernesto De Vincentiis, «i bambini sono attratti dalla magia della Natività e da un’aria di festa che, ormai, inizia già a metà novembre ma nel tempo a loro resterà anche il senso più profondo: gli abeti, infatti, possono essere piantati e crescere, con una cura particolare visto che sono all’interno delle scuole. E’ un po’ una metafora di quello che cerchiamo di fare anche noi con questa iniziativa, e che in generale dovremmo fare tutti i giorni nelle famiglie: dare a loro, ai bambini, che sono il nostro futuro, occasioni concrete per crescere bene».

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Precipita mentre fa arrampicata, finisce in prognosi riservata

E' stato ricoverato in prognosi riservata all'ospedale civile di Pescara un 25enne che ieri sera è rimasto ferito, cadendo da un'altezza di circa 10 metri, mentre praticava l'arrampicata sportiva all'interno del palazzetto dello sport di Penne. Il giovane, soccorso dai sanitari del 118 arrivati sul posto con un'ambulanza medicalizzata, è stato stabilizzato e poi trasferito a Pescara.

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La procura di Teramo notifica 6 avvisi garanzia ai vertici di Strada dei Parchi 

 Sei avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Teramo sulla sicurezza dei viadotti dell'A/24 ed in particolare su quelli di Cerchiara e Casale San Nicola. Sono quelli notificati, con le ipotesi di reato di inadempimento nelle pubbliche forniture e disastro sotto forma di pericolo, al presidente di Strada dei Parchi Lelio Scopa, al vice Mauro Fabris, all'amministratore delegato Cesare Ramadori, al direttore generale di esercizio Igino Lai, al direttore operativo Marco Rocchi e al direttore tecnico Gabriele Nati. Si tratta di un atto dovuto in vista del sopralluogo previsto oggi a Casale San Nicola disposto dalla Procura di Teramo nell'ambito della maxi perizia affidata dal pm Silvia Scamurra al consulente Bernardino Chiaia. Sette i viadotti interessati dagli accertamenti disposti dalla Procura. A condurre le indagini la Guardia di Finanza in collaborazione con i Carabinieri Forestali. 

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Morta in seguito a maltrattamenti, il compagno finisce in cella a Pescara

Arrestato dai carabinieri di Pescara un rumeno accusato di aver ucciso il 30 maggio scorso la compagna, una connazionale di 53 anni. I militari del nucleo operativo e radiomobile hanno accompagnato in carcere un uomo di 67 anni, che deve rispondere di maltrattamenti in famiglia aggravati dalla morte. Era stato lo stesso Gelu a chiamare il 112 riferendo confusamente della morte della donna. I carabinieri avevano trovato la 53enne priva di vita, di fronte al portone di casa, con vistose ecchimosi in diverse parti del corpo. Dalle indagini era emerso il comportamento violento dell'uomo che era solito maltrattare la convivente, cosi' come raccontato dai familiari che avevano riferito di aver visto in piu' circostanze la donna con evidenti lividi ed ecchimosi su diverse parti del corpo. Tramite intercettazioni telefoniche, accertamenti sul corpo della vittima, e anche in seguito alle contraddizioni nel racconto dell'uomo, gli inquirenti sono riusciti a incastrarlo e a ottenere dal giudice l'ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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