Economia

Tavolo di monitoraggio al Mise sulla Brioni

Si è svolto ieri al ministero dello Sviluppo economico il tavolo di monitoraggio dell'azienda di abbigliamento maschile Brioni, del gruppo della holding francese Kering, sulla situazione produttiva e occupazionale dei siti produttivi di Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova della provincia di Pescara, e il sito di Curno in provincia di Bergamo. Al tavolo, secondo quanto riporta una nota, presieduto dal vicecapo di Gabinetto Giorgio Sorial, hanno partecipato i rappresentanti dell'azienda, della Regione Lombardia, della Regione Abruzzo e le sigle sindacali. Nel corso dell'incontro l'azienda ha illustrato l'andamento finanziario del 2018, che si è dimostrato stabile, e il nuovo piano industriale che prevede la diversificazione delle linee di abbigliamento in base alla fascia d'età dei clienti, in particolare quella più giovane

Tra le linee strategiche del piano ci sono anche un incremento della produttività e dell'export verso i mercati nazionali ed esteri tra i quali, in particolare, quello cinese e russo che nell' ultimo periodo si sono rivelati favorevoli. L'azienda ha inoltre spiegato che uno dei fattori fondamentali che concorrono al rilancio del marchio è il marketing, finalizzato a diffondere la qualità del made in Italy nel mondo. Preoccupazione è stata espressa dai sindacati per una strategia che, a fonte di un aumento della produttività, non tutelerebbe i lavoratori. "E' obiettivo di questo tavolo lavorare in sinergia affinché le esigenze dell'azienda e dei lavoratori trovino un punto di incontro, con l'obiettivo comune di rilanciare l'azienda. E' quindi fondamentale che l'azienda continui a investire sempre di più sulle linee di produzione per garantire lo stesso livello qualitativo del prodotto, che costituisce la base del successo di un marchio famoso in tutto il mondo, salvaguardando i livelli occupazionali e la valorizzazione delle proprie professionalità", ha dichiarato Sorial. Il tavolo rimane aperto per consentire alle parti di monitorare l'andamento dell'azienda e il suo posizionamento sul mercato. 

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Oltre 7mila imprese aderiscono a Fondimpresa

"Aderiscono a Fondimpresa in Abruzzo 7.090 imprese e 120.446 lavoratori; in particolare del Territorio Teramano che oggi ci ospita 1.369 aziende e 22.385 lavoratori che abbiamo l'onore di rappresentare'' . Così Luigi Di Giosaffatte, presidente di Obr Abruzzo, articolazione territoriale di Fondimpresa, ha aperto i lavori della tappa teramana del Roadshow di Fondimpresa Abruzzo 'Fondimpresa: finanzia la competitività della tua azienda', svoltasi presso la sede di Confindustria Teramo. ''Fondimpresa - ha illustrato Di Giosaffatte - è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. È il più importante in Italia ed è aperto alle imprese di ogni settore e dimensione".

"L'obiettivo - ha aggiunto Di Giosaffatte -principale è rendere semplice e accessibile alle aziende ed ai lavoratori la formazione, leva indispensabile per l'innovazione e lo sviluppo. Fondimpresa non organizza corsi di formazione ma finanzia la formazione dei lavoratori presso le imprese aderenti, secondo le necessità e l'organizzazione aziendale. Aderire a Fondimpresa è gratuito, non comporta alcuna spesa per l'azienda né per i lavoratori''. Per Rita Innocenzi, vicepresidente Obr Abruzzo, "fondamentale intraprendere un dialogo con il governo regionale e il mondo accademico, al fine di accrescere la conoscenza del Fondo e consolidare ogni possibile sinergia per il rilancio di politiche attive a sostegno dell'occupazione, della produttività, delle competenze". 

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Var Group acquisisce quota in Polymatic Chieti

Var Group, parte del Gruppo quotato su Borsa Italiana Sesa, leader nei servizi per l'innovazione ict delle imprese, con oltre 10.000 clienti e 1600 collaboratori su tutto il territorio nazionale, annuncia l'accordo tra la controllata Apra e Polymatic di San Giovanni Teatino in provincia di Chieti, piu' di trent'anni di attivita' nel settore dei servizi e soluzioni ict su misura. Con questo accordo - si legge in una nota - nasce un polo dedicato al supporto della digitalizzazione delle aziende marchigiane e abruzzesi che consolida le esperienze e competenze complementari, allo scopo di ampliare l'offerta di soluzioni ict nel Centro e Sud Italia. L'accordo prevede l'acquisizione da parte di Apra, Var Group Company, di una quota di minoranza della societa' Polymatic. Il nuovo polo si avvarra' della competenza di oltre 300 collaboratori tra esperti e consulenti informatici con sedi che si distribuiscono tra le Marche e l'Abruzzo servendo piu' di 2000 medie imprese italiane per un giro di affari che supera i 30 mln di fatturato. "In un settore in continua evoluzione come quello dell'Informatica Aziendale, che richiede risorse sempre piu' specializzate, la strategia vincente e' la condivisione e la messa a fattor comune di esperienze e competenze" afferma Paolo De Grandis, presidente CDA di Polymatic."Con questa intesa societaria Polymatic allarga l'offerta di soluzioni ict (erp, infrastrutture, networking e security, crm, printing, digital & communication, business analytics, document management) e potra' proporsi come unico forte partner tecnologico per le imprese." L'obiettivo di questa nuova partnership e' chiara e definita in ogni suo aspetto: progettare soluzioni a 360 che includano tecnologia, servizi e consulenza per singoli settori d'impresa e abbraccino l'intero arco delle competenze richieste dai nuovi paradigmi di mercato. "I nuovi modelli di business richiedono esperienza, competenza e strategia d'investimento" dichiara Livio Grilli, presidente di Apra."Per questo motivo siamo al fianco delle pmi che vogliono essere piu' competitive, attraverso un'offerta end to end che supporta le nuove frontiere digitali: collaboration, cloud, big data, customer experience, mobile. E la nostra vicinanza e' reale, grazie a una presenza capillare sull'intero territorio italiano". "Polymatic e Apra si uniscono per offrire competenze e aiutare le aziende del Centro e Sud Italia a cogliere le opportunita' offerte dall'innovazione, attraverso la collaborazione con i piu' importanti produttori mondiali di IT e la competenza nel declinare tecnologia all'avanguardia con soluzioni progettate su misura

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Fira, chiusa l’exit con la startup SunCity

Chiusa con successo l'operazione di exit con SunCity, la startup nata nel 2012 che offre soluzioni e servizi innovativi e personalizzati per rispondere ad esigenze di efficientamento e di risparmio energetico delle aziende, nella quale la Finanziaria Regionale Abruzzese aveva investito nel 2014 tramite il Fondo Startup StartHope, misura del Por Fesr 2007-2014. Dopo poco più di 4 anni dalla stipula del contratto di investimento, le quote investite da Fira nel capitale sociale di SunCity sono state riacquisite da Suncity Partner, la società controllata dai soci fondatori, in anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto di investimento di Fira, prevista per la fine del 2019. Grazie anche all'investimento di Fira, la startup è cresciuta riuscendo ad implementare e rafforzare le proprie attività, creando le condizioni per uno scale up, fase in cui potrà puntare ad una ulteriore espansione su tutto il territorio italiano.

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Buitoni rileva Pasta Delverde

Sul quotidiano Il Sole 24 ore è apparsa oggi la notizia che il marchio Newlat, che possiede una serie di marchi storici come la pasta Buitoni, il latte Polenghi, Giglio e Torre in Pietra, avrebbe siglato l'acquisizione dell'intero capitale di Delverde Industrie Alimentari dalla multinazionale argentina Molinos Rio de la Plata.

Il Gruppo dovrebbe inoltre approdare in Borsa, nel segmento Star entro fine anno. Negli ultimi 10 anni il gruppo ha incrementato il proprio fatturato da 20 a 350 milioni di euro ed oggi è pronto ad aprire agli investitori il proprio capitale. Sul mercato dovrebbe finire una partecipazione attorno al 40%, con la maggioranza del gruppo che rimarrebbe in mano al presidente Angelo Mastrolia. «La transazione ha visto come advisor Oaklins Italy, lo studio BonelliErede e lo studio Gianni Origoni GrippoCappelli», si legge nell'articolo del Sole 24 ore. 

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Vinitaly, presentato il ‘Rosautoctono’

Il rosato fa tendenza e l'Abruzzo scommette sul Cerasuolo. Al Vinitaly è stato presentato il "Rosautoctono": una compagine che raccoglie i Consorzi di tutela delle denominazioni di origine più rappresentative del settore (Bardolino Chiaretto, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Bombino Nero, Salice Salentino Rosato e Cirò Rosato) con l'obiettivo di dare una spinta decisiva, non solo dal punto di vista promozionale, ma anche economico e culturale, ai più significativi territori vocati alla produzione di questa tipologia di vino. E il Cerasuolo d'Abruzzo sotto questa veste ha una profilo unico: le uve vengono vinificate in bianco oppure limitando la fermentazione in presenza delle bucce a poche ore; è ricavato prevalentemente dal vitigno Montepulciano. Il Cerasuolo d'Abruzzo - questa è la sua peculiarità - è caratterizzato dal colore "rosa ciliegia". La produzione in Abruzzo, tra l'altro, è in crescita: è passato da 59.238 ettolitri del 2015 a 84.324 ettolitri del 2018, con oltre 6 milioni di bottiglie l'anno. In Italia sono prodotte complessivamente 25 milioni di bottiglie. "I primi segnali commerciali sono positivi - ha esordito il vice presidente dell'Istituto del vino rosa autoctono italiano, Luigi Cataldi Madonna -. Sono convinto che questo istituto potrà fare molto per valorizzare il nostro vino rosa, e in questo contesto, sono certo, il Cerasuolo d'Abruzzo rappresenta una grandissima interpretazione della produzione rosa. Ora bisogna valorizzare e far conoscere questo vino". La provincia abruzzese, dove la produzione di vino rosa è più alta, secondo i dati del Consorzio, è l'Aquila

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Consegnate 23 borse di studio ‘Fondazione 150’ Bper Banca

Ventitre' borse di studio "Fondazione Centocinquantesimo" di Bper Banca (otto da 700 euro e quindici da 500 euro) sono state consegnate a Lanciano agli studenti meritevoli delle province di Chieti, Pescara, Teramo e Isernia, relativamente all'anno scolastico 2016-17. Per Bper Banca hanno partecipato Guido Serafini, Responsabile Direzione Territoriale Adriatica, Nerino Di Loreto, Vicario Direzione Territoriale. Complessivamente quest'anno vengono consegnati 240 assegni (160 da 500 euro e 80 da 700 euro) in tutta Italia. 

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In Abruzzo +5,7% compravendite immobiliari

Il mercato immobiliare residenziale dell'Abruzzo continua il suo percorso di espansione. Nel 2018, secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate rielaborati da Senaf in occasione del prossimo appuntamento Saie Bari - la fiera biennale delle tecnologie per l'edilizia e l'ambiente costruito 4.0 - a livello regionale sono state 10.536 le compravendite di abitazioni stipulate, con un aumento del +5,7% rispetto al 2017. Un dato positivo, secondo i curatori dello studio, che spinge il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali, con una ricaduta positiva su tutta la filiera edile. Un segmento importante che avra' quindi un ruolo chiave all'interno della prima edizione di Saie Bari - 24-26 ottobre, Nuova Fiera del Levante - dove verranno mostrate tutte le innovazioni tecnologiche attraverso le eccellenze e le best practice del settore. A livello provinciale, con le sue 2.906 unita' abitative vendute, e' Chieti a registrare il maggior numero di compravendite. Seguono a breve distanza Teramo (2.674), Pescara (2.535) e L'Aquila (2.421). La crescita delle compravendite rispetto al 2017 riguarda tutte le province abruzzesi. Secondo l'elaborazione di Abitare Co., societa' che si occupa di intermediazione immobiliare, e' Teramo (+9,2%) la piu' dinamica, seguita da L'Aquila (+8,2%), Chieti (+5%) e Pescara (+1%). 

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Vinitaly di Verona, cresce l’export del vino abruzzese in Cina

Nella seconda giornata di Vinitaly, nell'area "Spazio Abruzzo", padiglione 12, sono stati presentati i dati relativi all'export del vino abruzzese nel mondo. Nel 2018, le vendite hanno registrato un +6,4% in valore - al di sopra della media nazionale ferma a 3,3% - con un fatturato che passa da 171 a 182 milioni di euro. Il comparto vinicolo rappresa oggi la quota di mercato principale sull'intero export alimentare abruzzese con oltre il 30% del fatturato regionale. Segnali incoraggianti, secondo i dati forniti dal Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, arrivano anche dall'Asia con un +9%, tra cui spiccano in primis la Cina con +13% e il Vietnam con +5% e complessivamente oltre il milione di euro di fatturato. In questo contesto, si è tenuto una "masterclass", coordinata dal giornalista del Gambero rosso Lorenzo Ruggeri, e riservata a 23 operatori cinesi del settore, in visita al Vinitaly, i quali hanno degustato le Doc abruzzesi. "La qualità del vino abruzzese è ottima e inizia ad affermarsi nel mercato asiatico - ha spiegato Feng Zhang, uno dei principali importatori di vino in Cina -. Per i consumatori cinesi, ad esempio, il vino abruzzese è una novità assoluta, finora abbiamo avuto la presenza di solo vini francesi. Il Montepulciano è il vino abruzzese più conosciuto, è molto apprezzato, piace, e in questi ultimi mesi abbiamo registrato tante richieste. Bisogna, tuttavia, ancora promuoverlo, soprattutto nel campo della ristorazione". Il presidente del Consorzio Tutela Vini d'Abruzzo, Valentino Di Campli, oltre 170 aziende associate per 5 Doc tutelate, ha spiegato "che è stata avviata una importante azione di promozione nei mercati esteri con l'obiettivo di sostenere e sviluppare la penetrazione delle denominazioni regionali fuori dai confini nazionali. Il mercato cinese - ha osservato - rappresenta la novità assoluta, dove abbiamo registrato una crescita del +13% rispetto ad altri vini che invece arretrano". Questa mattina, al padiglione Abruzzo, tra gli ospiti presenti, c'è stata la visita dell'onorevole Giorgia Meloni

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Abruzzo in vetrina al Vinitaly di Verona

Anche l'Abruzzo sarà protagonista  con le Terre del vino nello spazio promosso da Coldiretti al Vinitaly della Fiera di Verona con tutte le diverse terre delle Doc e Docg d'Italia, dove scoprire le nuove tendenze, i primati, le sfide e le curiosità del vino Made in Italy. Un padiglione nel verde per conoscere, vedere e toccare con mano i terreni dai diversi colori, origini, caratteristiche e consistenze che garantiscono ai vigneti quelle proprietà uniche ed irripetibili all'origine dei successi del vino tricolore.  E l'Abruzzo sarà rappresentato con le sue 9 denominazioni di origine tra Doc e Docg: Montepulciano d'Abruzzo, Cerasuolo d'Abruzzo, Trebbiano d'Abruzzo, Ortona, Abruzzo, Tullum, Villamagna, Controguerra, Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane (Docg). "La nostra regione è ormai tra le più rappresentative per produzione e qualità enologica - dice Coldiretti Abruzzo - non a caso il nostro vino è apprezzato in tutto il mondo con un trend in continua crescita. Basti pensare che nel 2018 le esportazioni di vino sono cresciute del 6,3 per cento rispetto al 2017 , passando da un valore di circa 171 milioni di euro a quasi 182 milioni di euro"

 Il vino abruzzese si conferma un prodotto sempre più apprezzato anche in Italia ed il Montepulciano d'Abruzzo è il vino più venduto della grande distribuzione dopo Lambrusco e Chianti, per un totale di 8.526.443 litri, come emerge da un'analisi Coldiretti sulla base dati IRI Infoscan. Coldiretti Abruzzo ricorda inoltre che la produzione media in Abruzzo è di circa 4.500.000 quintali di uva e 3,3 milioni di ettolitri di vino di cui almeno un milione a denominazione di origine per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive (e sempre a più alta specializzazione) su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari. I vitigni più conosciuti e diffusi sono Montepulciano d'Abruzzo e Trebbiano d'Abruzzo, anche se negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre maggiore interesse il Pecorino, la Passerina, il Moscato, la Cococciola e il Montonico. 

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