Politica

Approvato definitivamente il piano di recupero di Montesilvano Colle

 

Si conclude il percorso burocratico avviato dall’Amministrazione Maragno per dare un’identità precisa e forte al borgo di Montesilvano Colle. La Giunta ha infatti approvato definitivamente il piano di Recupero del centro storico della parte collinare della città.

«Inizia ora il vero cammino per rendere il borgo di Montesilvano colle ancor più fiore all’occhiello dell’offerta turistica e culturale della città. Sono trascorsi 27 anni da quando -  ricorda il sindaco Francesco Maragno – Montesilvano adottò il primo piano di recupero del centro storico. Con l’approvazione definitiva del nuovo piano, invece, abbiamo rimodulato le regole con un obiettivo preciso: conferire una riconoscibilità piena e valorizzare il borgo che rappresenta il cuore della storia montesilvanese. Si tratta – rimarca il sindaco -  di un passo in più in quel progetto di valorizzazione delle bellezze che possiamo vantare e che ci hanno visto presentare la candidatura e ottenere il riconoscimento di Montesilvano Colle tra i Borghi autentici d’Italia. Presto -  annuncia il primo cittadino  – affideremo anche i lavori di risistemazione di piazza Calabresi. L’obiettivo è quello di permettere a tutti i cittadini di vivere luoghi che ne favoriscano  l’aggregazione e l’inclusione. Proprio per questa ragione abbiamo predisposto un progetto che vedrà, innanzitutto, l’eliminazione delle barriere architettoniche e della fontana ormai non funzionante da anni, e l’inserimento di elementi nuovi che possono valorizzare tutto il borgo e facilitare la fruibilità della piazza stessa».

Il piano di recupero prevede una programmazione degli interventi da realizzare nell’immediato futuro, con un’attenta pianificazione del colore e dei manufatti di arredo e una particolare attenzione alla mobilità mediante percorsi pedonali al fine di avere una migliore possibilità di fruizione degli spazi pubblici. In sostanza vengono fornite precise indicazioni relative alla scelta dei materiali o alle tecniche operative e delle colorazioni alle quali attenersi per progetti di restauro e recupero degli immobili del borgo, vengono individuate le tipologie di interventi artistico  -  culturali, capaci di generare un ambiente bello e riconoscibile, favorendo al contempo l’insediamento di attività artigianali produttive e per la valorizzazione e la promozione dei prodotti eno-gastronomici locali. Infine viene individuata  la localizzazione di attività ed attrezzature legate al settore turistico e della ristorazione  e incentivando la creazione di posti letto turistici.  Nel piano, inoltre, è stata posta una specifica attenzione all’utilizzo dei locali esistenti al piano terra, per botteghe artigiane, attività commerciali o imprenditoriali ed associazionismo in genere.

Nel borgo insistono due edifici, Palazzo Delfico e  la Chiesa di San Michele Arcangelo, che sono stati definiti il primo da un Decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali -  Soprintendenza per i beni Ambientali Artistici e Storici, nel 1997 “di interesse particolarmente importante”, la seconda dal Decreto del Ministero per i Beni Culturali e del Turismo, nel febbraio 2017 “di importante interesse culturale”.

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Rincari dei pedaggi, i sindaci annunciano: pronti a occupare i caselli delle autostrade

"Se il ministro Toninelli non ci darà risposte per risolvere il caro pedaggi sulle autostrade A24 e A25 torneremo ad occupare i caselli". Lo ha detto stamane il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, all'incontro organizzato presso l'aeroporto d'Abruzzo in vista della manifestazione di protesta dei sindaci del Lazio e Abruzzo, interessati da percorso delle due arterie, mercoledì 19 settembre, al ministero delle Infrastrutture e Trasporti a Roma, annunciata nei giorni scorsi. Alla presenza dei sindaci di Chieti, Umberto Di Primio, e di Scoppito, Marco Giusti, della Consigliera provinciale di Pescara, Leila Kechoud e del Consigliere provinciale de L'Aquila, Alfonsino Scamolla, è stato ribadito l'intento comune dei 90 sindaci e amministratori di Abruzzo e Lazio: "Presidieremo i caselli ed effettueremo blocchi con i tir nel caso in cui il 19 al ministero dei Trasporti non avremo soluzioni concrete", insiste il sindaco di Carsoli. "Non è tollerabile che un'autostrada che collega l'Adriatico al Tirreno, l'Abruzzo e le altre regioni dell'Italia centrale e Roma abbia un costo esorbitante per servizi che, in realtà, sono scarsi - dice il sindaco di Chieti, Di Primio - l'autostrada non può essere considerata un bene di lusso, ma è un'infrastruttura fondamentale e non è utilizzata per fini ludici ma piuttosto per scopi lavorativi da cittadini che, quotidianamente, hanno necessità di percorrerla"

"Il pedaggio lungo la A24 e la A25 va abbattuto del 50% perché non è tutta strada montana". Lo ha detto il sindaco di Carsoli, Velia Nazzarro, nel corso dell'incontro che si è tenuto all'Aeroporto d'Abruzzo per presentare la manifestazione del 19 settembre, a Roma, di una delegazione di sindaci di Abruzzo e Lazio al ministero dei Trasporti per avere risposte certe. "Confrontando i costi dei pedaggi delle altre autostrade montane italiane - spiega il sindaco di Carsoli - ci siamo resi conto che almeno il 50% dell'attuale costo andrebbe abbattuto perché tutta l'autostrada che collega l'Abruzzo con Roma è considerata montana ma, in realtà, ci sono comuni che non sono montani come per esempio la stessa Carsoli, Castelmadama, Tivoli e il tratto urbano così detto 'tronchetto' ossia quello che va dall'uscita del casello di Roma Est fino alla tangenziale". "Sin dalla prima lettera scritta da noi sindaci e amministratori di Lazio e Abruzzo il 3 gennaio 2018 all'indomani degli aumenti del 13%, abbiamo chiesto il blocco immediato, la creazione di un tavolo istituzionale per tentare di risolvere il problema delle tariffe perché la nostra è la più cara d'Italia". "Abbiamo chiesto - continua il sindaco di Carsoli - la documentazione relativa alle concessioni e alle manutenzioni effettuate sull'autostrada, ma il ministero non ce li ha dati sostenendo che è il concessionario, ossia Strada dei Parchi, che non vuole consegnarli". " E ieri - conclude Nazzarro - abbiamo risposto di no alla richiesta di incontro con il signor Toto, concessionario di Strada dei Parchi, perché vogliamo sederci con lui solo ad un tavolo istituzionale con il ministero".

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Protocollo d’intesa per frenare l’emergenza cinghiali

Un protocollo d'intesa per fronteggiare e contenere l'emergenza cinghiali sul territorio verrà firmato il prossimo 27 settembre prossimo. Lo annuncia in una nota l'assessore ai Parchi e alle riserve, Lorenzo Berardinetti, che ha incontrato oggi i vertici dei parchi e delle riserve per un approfondimento delle misure da calare nell'intesa, nell'ambito della task-force cui spetta il compito di concordare un piano d'azione urgente per la gestione del cinghiale. Sono state proposte ed esaminate nel dettaglio metodologie di intervento ed ulteriori integrazioni da apportare con il coinvolgimento delle aree protette considerando che, nel territorio regionale sono presenti tensioni con il mondo agricolo e zootecnico legate alla presenza del cinghiale e ai danni arrecati da questa specie alle colture e agli allevamenti con importanti ripercussioni anche sulla biodiversità e sulla sicurezza stradale. Occorre quindi un piano d'intervento urgente che contrasti tali criticità. 

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Di Sabatino: pienezza di poteri ma mandato limitato nel tempo

"Marco Rapino, al quale va il ringraziamento di tutto il Pd per il lavoro svolto in un momento molto complicato della vita del partito, si è dimesso ieri lasciandomi la guida del partito. Seppur l'orizzonte politico di questo mandato è limitato nel tempo, intendo esercitarlo con pienezza di poteri e con tutte le prerogative conferite alla figura del segretario ben consapevole che abbiamo alle porte un appuntamento istituzionale davvero importante per il rinnovo della nuova Regione". Così Renzo di Sabatino, ora alla guida del Pd Abruzzo. "Dopo aver considerato le questioni sul tappeto e dopo una veloce consultazione con i segretari provinciali, ho deciso di sospendere l'insediamento di nuovi organismi: sono assolutamente consapevole che troppo spesso sono saltati importanti passaggi di riflessione e condivisione e prima di qualsiasi decisione rispetto all'assetto del partito penso che bisogna prendersi del tempo per recuperarli. Lo dobbiamo agli iscritti - dice Di Sabatino - e anche ai cittadini, e sono ancora tanti, che non hanno la tessera del Pd ma che guardano a noi come l'ultima spiaggia contro la deriva di una nuova destra che nulla ha a che vedere con quanto abbiamo visto nel recente passato ma che somiglia in maniera spaventosa con quanto ha preceduto il ventennio fascista". "Ritengo che bisogna riunire i coordinamenti provinciali, e parteciperò ad ognuno di essi, per ascoltare e capire cosa sta succedendo nei territori. Solo successivamente farò convocare la direzione regionale e se sarà necessario, lo decideremo insieme, l'assemblea. Al termine di questo percorso saranno individuati i nuovi organismi di cui non farà parte, per ovvie ragioni di opportunità, chi è candidato alle regionali. Quello che non va, che abbiamo sbagliato, che possiamo migliorare: non si può eludere questa fase. Dovremo parlare e capirci senza flagellarci. Dovremo smontare gli steccati che ci hanno rinchiuso nelle gabbie di conventicole e correnti. Qui, ora, in questo momento della storia non hanno più senso. Quindi ci parleremo e ragioneremo, litigheremo, ma questa condizione va superata", dice ancora Di Sabatino. E conclude: "Confido nel senso di responsabilità di tutti i dirigenti del partito per ritrovare la serenità: ne abbiamo bisogno per comporre un'ampia alleanza che deve vedere uniti le forze progressiste, i movimenti civici e la classe intellettuale anch'essa oggi chiamata ad un impegno per la propria comunità e per individuare rappresentanti istituzionali alternativi al modello Salvini, per il quale vale più la presidenza di un Cda che la sorte della Regione. Questo Abruzzo deve tornare ad amarsi, a volersi bene e il PD, pur nel momento più difficile della storia, può svolgere un ruolo determinante perché ha il crisma della ragionevolezza e della responsabilità, le radici fatte di impegno, solidarietà, cultura di Governo, radicamento sul territorio".

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Il sindaco di Francavilla Antonio Luciani si dimette per candidarsi alla Regione

 Il sindaco di Francavilla al Mare, Antonio Luciani, si prepara a correre per la Presidenza della Regione alle prossime elezioni e ha annunciato oggi su Facebook che domani, 13 settembre, verranno protocollate le sue dimissioni poiché il 6 ottobre è il termine per eliminare le cause di incompatibilità alla candidatura, tra le quali è prevista la carica di Sindaco di città superiori a 5.000 abitanti. Dimissioni che a norma di legge non sono efficaci e non hanno alcun effetto né sulla carica né sulla funzione se non decorsi 20 giorni dalla loro presentazione. "Continuerò ad esercitare le mie funzioni h24 come ho sempre fatto e avrò tempo fino al 3 ottobre 2018 per decidere serenamente se ritirarle - scrive Luciani - questi 20 giorni saranno utili per capire se le numerose istanze che mi giungono da ogni parte della Regione Abruzzo affinché mi candidi per la carica di presidente non possano essere ricondotte su altre ipotesi. Istanze legate al merito delle questioni, dal turismo all'ambiente, dalla sanità ai trasporti, dall'agricoltura alle politiche sociali alle infrastrutture, per rendere grande come merita il nostro Abruzzo. Non ho mai fatto mistero della mia aspirazione né del mio stato d'animo - aggiunge Luciani - mi sentirei pronto, prontissimo ad affrontare questa sfida se non ci fosse la mia Francavilla a sussurrarmi di restare. Sono un po' sconcertato dalle discussioni di questi giorni, tutte incentrate sui nomi di questo o di quello schieramento e non affatto rivolte al merito e ai territori. La buona politica avrebbe dovuto rivolgersi all'ascolto, all'autocritica. Segnare una rottura con il passato, fare un bagno di umiltà e ripartire dalle persone, termine quest'ultimo tanto caro a uno dei padri costituenti, lo statista Aldo Moro. Già, perché sono le persone al centro dell'universo, non certo i simboli. Invece continuano i balletti romani, le scelte verticistiche, le spartizioni - scrive ancora Luciani - mi sento un corpo estraneo rispetto a queste dinamiche che non accetto e non tollero e come me tante persone nel nostro territorio regionale. Anche per questi motivi non escludo un possibile coinvolgimento al di fuori dei partiti tradizionali alcuni dei quali danno l'impressione di avere a cuore solo la loro conservazione o la loro crescita, a partire da quelli di Governo".

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Le Vele, in corso i lavori di risistemazione del parco a Montesilvano

Prosegue il percorso di riammodernamento e risistemazione dei parchi cittadini. Sono attualmente in corso i lavori di ritinteggiatura e messa in sicurezza della nave posta all’interno del Parco le Vele.

«In questi giorni -  sottolinea l’assessore al verde pubblico Ernesto De Vincentiis – abbiamo sottoposto il parco Le Vele, lungo la riviera, intitolato a Pasquale Cavicchia, ad un restyling completo, per rendere questa bellissima area verde ancora più accogliente. I lavori hanno riguardato la manutenzione e la verniciatura delle panchine e dei giochi, la reinstallazione dell’impianto di irrigazione e la messa in sicurezza della nave. Questi lavori si aggiungono a quelli  che abbiamo effettuato prima dell’inizio della stagione estiva e che hanno interessato ben otto  parchi, ovvero Orione, di via Costa, Fonte dell’Abbazia, di via Basilicata,  di via Salieri, il parco Cormorano, della libertà e il campo di via Emilia». Nello specifico nei parchi Orione, Fonte dell’Abbazia e della Libertà sono stati effettuati lavori di risistemazione delle recinzioni di ingresso. Nel parco di via Costa e in quello di via Salieri, oltre ad opere di manutenzione sugli arredi, sono state realizzate due aree per lo sgambettamento cani. Nel parco Cormorano è stata collocata una giostra girevole. Nel parco di via Basilicata sono stati risistemati i giochi, la recinzione del campo di pallavolo e del parco. Infine nel campo di via Emilia, gli interventi hanno riguardato la recinzione.

«Negli ultimi anni abbiamo posto una particolare attenzione al verde pubblico -  dice De Vincentiis -  nei parchi certamente, ma anche nelle rotatorie e nella viabilità, sia occupandocene direttamente che affidando ad imprese private, per mezzo dell’articolo 38 bis del Regolamento comunale per la tutela e l’igiene del verde pubblico e privato, declinando in questo modo quel preziosissimo principio della cittadinanza attiva prevista e contemplata nella nostra Costituzione».

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Servizio civile, 221 posti in provincia di Teramo e L’Aquila

Sono 221 posti in provincia dell'Aquila e in provincia di Teramo nei progetti del CSVAQ. Dopo i 185 posti inseriti all'interno del Bando straordinario "Garanzia Giovani", con i ragazzi selezionati che inizieranno in questi mesi il loro anno di attività, il Centro di Servizio per il Volontariato della provincia dell'Aquila rilancia il proprio impegno all'interno del Servizio Civile. Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando per la selezione di 754 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale nella Regione Abruzzo. Il Csvaq ha ottenuto il riconoscimento di 40 progetti per un totale di 208 volontari da impiegare. Uno dei progetti (Danza la vita), in quanto finanziato anche con risorse europee del Fondo asilo, migrazione ed integrazione (Fami) 2014-2020 e con risorse nazionali dedicate, volti a favorire la partecipazione di 3.000 giovani immigrati in Italia titolari di protezione internazionale e di protezione umanitaria, prevede una riserva di due posti (limitatamente alla sede d'attuazione dell'Associazione Don Bosco) per volontari FAMI. Il Csvaq ha inoltre ottenuto il riconoscimento di un progetto sperimentale, per l'impiego di 13 volontari, inserito all'interno del bando per la selezione di 28.967 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Universale in Italia e all'estero. 

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Strada dei Parchi, i sindaci disertano l’incontro

I sindaci interessati al percorso A24-A25 hanno disertato l'incontro voluto dalla concessionaria Strada dei Parchi per illustrare lo stato di salute e i lavori e la situazione complessiva delle due autostrade. Alla riunione, alla quale erano stati invitati circa un centinaio di primi cittadini, se ne sono presentati una manciata: all'auditorium della Bper dell'Aquila sono arrivati infatti i rappresentanti dei comuni di Teramo, Chieti, Avezzano, Borgorose, Celano L'Aquila e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. Il rifiuto dei primi cittadini ad ascoltare le ragioni di Strada dei Parchi era però stato annunciato da una presa di posizione informale che era stata confermata dal sindaco di Carsoli, Velia Nazzario, che di fatto tira le fila informalmente dell'opposizione. 

Tra le domande che i sindaci presenti alla riunione sulle autostrade A24-A25, organizzata all'Aquila, quella delle condizioni visibili dei piloni e dei viadotti. L'Ad della Concessionaria Strada dei Parchi, Cesare Ramadori ha voluto tranquillizzare i presenti riferendosi agli ultimi distacchi di cemento all'Aquila spiegando che "delle cadute di intonaco possono preoccupare ma sono insignificanti rispetto ai problemi strutturali o sismici. Noi siamo intervenuti dopo il sisma del 2009 sul viadotto Tiburtino e lo abbiamo rimesso a posto. Quanto ai molti ferri scoperti fotografati in questi giorni - ha proseguito Ramadori - non ci sono problemi per i viadotti, né in caso di sisma, non è quello che fa cadere un ponte, ma perché non è progettato per resistere a scosse superiori a quella del 2009 come tutto il resto del Paese intorno", ha concluso l'Ad di Strada dei Parchi.

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Maltempo 2017, 48 milioni per l’Abruzzo

Risorse per i danni patiti dai soggetti privati e dalle attività economiche e produttive sono state stanziate dal Consiglio dei Ministri che, nella seduta del 6 settembre 2018, ha proceduto all'assegnazione alla Regione Abruzzo di euro 48.023.678,78 suddivisi in euro 22.722.529,46 per i soggetti privati ed in euro 25.301.149,32 per le attività economiche e produttive. La misura fa seguito agli eccezionali eventi meteorologici che a partire dalla seconda decade del mese di gennaio 2017 hanno interessato il territorio regionale e per i quali il Capo Dipartimento della Protezione Civile con propria Ordinanza n. 441/2017 aveva nominato Commissario delegato il Presidente della Regione Abruzzo, demandandogli anche la ricognizione dei danni al patrimonio privato e alle attività economiche e produttive, relativamente ai territori non ricompresi nel cratere sismico, che è stata effettuata avvalendosi della protezione civile regionale, che ha provveduto alla redazione del piano dei fabbisogni così come previsto dalla citata Ordinanza. Un risultato importante anche se interviene per tutte le regioni, nella limitata disponibilità delle risorse finanziarie, - si legge in una nota della Regione Abruzzo - a coprire il 27% dell'intero fabbisogno rappresentato (per la Regione Abruzzo circa 48 milioni a fronte dei circa 170 milioni richiesti). Le attività di gestione dei contributi ai soggetti privati sono demandate ai Comuni territorialmente competenti che, in qualità di soggetti attuatori, coadiuvati dalla protezione civile della Regione Abruzzo, procederanno all'istruttoria relativa all'assegnazione finale delle misure in argomento. Le procedure relative alle attività economiche e produttive saranno avviate a valle dell'adozione da parte del Capo Dipartimento della Protezione Civile di apposita Ordinanza, che al momento risulta in itinere e per la quale la Regione Abruzzo ha già fornito formale intesa. 

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