Politica

Gasdotto Snam, Mazzocca: gia’ pronti per il ricorso al Tar 

"Il Decreto non e' una novita' ma un provvedimento atteso, tra l'altro assunto dal Mise nel penultimo giorno utile e sul quale eravamo gia' preparati ad opporci in via giudiziaria con la predisposizione dei ricorsi al Tar Lazio gia' avverso la delibera del 22 dicembre scorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri". Queste le dichiarazioni del Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca in merito al decreto del 7 marzo del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) sul via libera alla costruzione della centrale a compressione di Sulmona. "Pertanto - ha aggiunto - per noi non cambia nulla se non il mantenere insediato in maniera permanente questo tavolo a cui partecipano a pieno titolo anche le rappresentanze dei territori, non solo quelle istituzionali ma anche comitati e associazioni, poiche' riteniamo che la questione sia dirimente per le strategie di sviluppo che si intendono dare al nostro territorio anche e soprattutto da parte del governo centrale. Quando si sussurra che c'e' una ragione di stato o superiore che giustifichi la realizzazione di quest'opera, noi non siamo assolutamente d'accordo perche' riteniamo che tale suprema ragione debba comunque scaturire da una condivisione dei territori stessi e non riteniamo che trasformare l'Abruzzo in un hub del gas, o comunque in un crocevia di quelle quelle infrastrutture a supporto della veicolazione delle risorse energetiche estratte da materia fossile ad esclusivo beneficio di altri Paesi europei, sia una prerogativa dell'Abruzzo stesso".

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Testa: trovare da subito un candidato unitario per le regionali

"Oggi il centrodestra, anche sulla base della nuova cartina geografica politica, che in Abruzzo vede una spaccatura tra la costa, piu' a favore del M5s, e le aree interne, piu' orientate verso il centrodestra, deve compiere una riflessione per trovare da subito un candidato unitario per le regionali". Cosi' Guerino Testa, candidato del centrodestra all'uninominale per la Camera, uscito sconfitto dalla competizione elettorale, questa mattina in conferenza stampa a Pescara. "Occorrera' da subito da una precisa identita' politica al candidato - prosegue Testa - e mettere in campo liste competitive, sia da parte dei partiti tradizionali che con liste civiche che siano rappresentative del territorio. Infine, l'esponente di Fratelli d'Italia rivendica un ruolo di primo piano per il suo partito. "A me non interessa il mio ruolo personale - ha concluso Testa - ma quello di Fratelli d'Italia, che cosi' come e' una colonna portante dello scacchiere nazionale, deve esserlo anche a livello regionale e comunale".

"Il Pd e il presidente D'Alfonso hanno avuto una debacle fondamentale, per noi molto impattante in negativo, poiche' presumevamo di avere a che fare con un sistema tripolare, mentre il M5s ne ha tratto beneficio, visto che tutti i voti sono stati traslati in questa forza politica". Inizia cosi' l'analisi del voto di Guerino Testa, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio comunale di Pescara e candidato del centrodestra all'uninominale per la Camera, non eletto. "Nel collegio di Pescara , all'uninominale, il Movimento 5 Stelle ha vinto e ci ha sconfitti - prosegue Testa, in conferenza stampa a Pescara , affiancato dai consiglieri comunali Alfredo Cremonese e Massimo Pastore - pero' il centrodestra unito ha raggiunto quasi il 35%, prendendo di piu' rispetto al dato nazionale del Movimento 5 Stelle". Fratelli d'Italia, che occupa uno spazio politico affine alla Lega, in Abruzzo non ha avuto lo stesso exploit del partito di Salvini.

"La Lega, pur non avendo una classe dirigente locale, ha riportato a macchia di leopardo risultati straordinari - ammette Testa - Quindi bisogna dare atto a Matteo Salvini di avere interpretato al meglio i desiderata dei cittadini abruzzesi". Testa mette in rilievo gli aspetti positivi. "Un altro dato importante e' che Fratelli d'Italia nella citta' di Pescara ha preso oltre il 6%, quindi oltre due punti percentuali in piu' rispetto al dato nazionale del partito, che era gia' cresciuto rispetto al passato - afferma l'esponente di FdI - Un dato molto positivo che ci fa ben sperare, nell'ottica di sedimentare il partito sia nella nostra citta' che nella provincia di Pescara , in vista delle elezioni regionali e comunali, ormai alle porte"

 

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Quagliariello: nulla di deciso sul gruppo parlamentare

 Il senatore di "Noi con l'Italia" Gaetano Quagliariello, eletto per la coalizione di centrodestra nel collegio uninominale L'Aquila-Teramo, a margine dell'incontro con i giornalisti promosso da Forza Italia a Pescara, sul suo eventuale passaggio a Forza Italia ha dichiarato: “La mia presenza oggi è un atto di dovuta amicizia nei confronti del partito che ha dato il maggior apporto in termini di voti alla mia elezione e che è importante riferimento per quei princìpi liberali e conservatori nei quali da sempre mi riconosco. Tengo a precisare che sono stato il candidato di tutta la coalizione – ha osservato Quagliariello - grazie a un accordo che il mio movimento, ‘Idea – Popolo e Libertà’, ha stretto a livello nazionale con la quarta componente del centrodestra, che in Abruzzo ha portato un contributo significativo all’affermazione di tutto lo schieramento. La prossima settimana, dunque, consulterò innanzi tutto gli organismi del mio movimento, sentirò gli altri tre eletti al Senato che hanno fatto riferimento alla medesima aggregazione elettorale e, in merito all’iscrizione ai gruppi parlamentari – ha concluso il senatore del centrodestra -, determineremo a livello nazionale una scelta che io auspico sarà comune”.

Sul possibile passaggio del senatore Gaetano Quagliariello da "Noi per l'Italia" a Forza Italia, il coordinatore regionale di FI Nazario Pagano ha aggiunto: "Quagliariello se oggi era qui con noi e' evidente che gia' si sente parte di questa famiglia. Io ritengo che ci sono ottime possibilita' che quando si costituira' in Senato il gruppo di Forza Italia, Gaetano Quagliariello sara' uno degli iscritti".

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Pagano: D’Alfonso dovrebbe dimettersi nell’interesse del suo partito

"D'Alfonso ha fatto una scelta. L'elezione del presidente della Regione e' una elezione diretta cosi' come avviene per i sindaci a doppio turno e quindi e' ovvio che nel momento in cui D'Alfonso ha scelto di fare un altro mestiere, e di fare il parlamentare, e' come se avesse rinunciato a fare il presidente della Regione. Tra l'altro la legge prevede che non siamo compatibili i due ruoli e quindi chi fa il presidente di regione o il consigliere regionale per legge non puo' fare il parlamentare per cui diciamo che se non si dimette decade. La scelta politicamente piu' intelligente sarebbe quella delle dimissioni, se poi tirera' la corda fino alla fine, vorra' dire che vuole seppellire il proprio partito e dargli il colpo di grazia. Credo che a lui non convenga e dovrebbe dimettersi nell'interesse del suo partito e dei cittadini abruzzesi''. Lo ha detto questa mattina a Pescara il coordinatore regionale e neo parlamentare di Forza Italia ha poi parlato delle amministrative che riguarderanno la citta' di Pescara: "Sul Comune di Pescara e sull'appuntamento elettorale del 2019 stiamo iniziando a pensarci. Prossimamente dovremo iniziarne a parlarne e discuterne, perche' per noi e' importante tornare a governare nella citta' piu' grande d'Abruzzo dopo un lungo periodo di mala amministrazione e i cittadini di Pescara ne sanno qualcosa"

E' stata quindi espressa soddisfazione per il risultato elettorale da parte del coordinatore regionale del partito Nazario Pagano che ha detto no alle primarie ha parlato di "il centrodestra unito ha ottenuto un grande risultato visto che rispetto al 2013 cresciamo di 7 punti percentuali alla Camera, e ancora di piu' al Senato, a dimostrazione che il centrodestra e' in perfetta salute. C'e' una Lega molto forte, ma noi restiamo il primo partito della coalizione, e insieme ai candidati cercheremo di scegliere il miglior candidato possibile per una vittoria in Abruzzo. Ritengo il centrodestra favorito anche per il radicamento dei nostri candidati sul territorio e che ci avvantaggia in una tornata elettorale con le preferenze". L'ex ministro Gianfranco Rotondi: "Io saro' il candidato del collegio e per questo continuero' a girare l'Abruzzo e ascoltero' i sindaci e gli amministratori e le loro istanze. Sapevo che era una sfida fra noi e i cinque stelle, ma dobbiamo dire che possiamo essere soddisfatti del nostro risultato che ci permettera' di lavorare per il bene di questa regione che ha bisogno di essere rilanciata". Il neo deputato Antonio Martino, eletto nella circoscrizione di L'Aquila-Teramo ha spiegato che "Nella provincia dell'Aquila siamo andati forti, sulla costa la debacle del Pd ha influito sul risultato del centrodestra, perche' i voti sono andati dal Pd ai 5 Stelle. Dobbiamo guardare ora alle elezioni in Regione e scegliere il migliore candidato presidente all'interno della Coalizione". Oltre ai candidati eletti a Camera e Senato, erano presenti questa mattina nella conferenza stampa di Pescara vari sindaci e amministratori locali, fra cui il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, l'ex sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e il consigliere regionale Mauro Febbo. Presente anche il neo senatore di "Noi per l'Italia" Gaetano Quagliariello.

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Acerbo: Piu’ che un impegno da senatore mi sembra una fuga di D’Alfonso

''La corte costituzionale ha dichiarato costituzionalmente illegittima, con sentenza n.49 del 5 marzo 2018, la legge regionale n.16 del 2017, di approvazione del rendiconto esercizio finanziario 2013. Quando eravamo in regione avevamo sollevato la questione della mancata approvazione dei rendiconti nei termini di legge, ed erano solo tre. Oggi la giunta regionale si trova a dover mettere mano ai rendiconti 2013, 2014, 2015, 2016 e 2017 altrimenti rischia il commissariamento. Piu' che un impegno da senatore mi sembra una fuga del governatore D'Alfonso dalla Regione''. Lo scrive in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista.

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D’Eramo (Lega): D’Alfonso non faccia tecnicismi per proseguire la legislatura

"D'Alfonso non sfrutti tutti i tecnicismi e i regolamenti per arrivare fino alla fine della legislatura, anche perche' si arriverebbe al paradosso che ad assumere i poteri sarebbe uno che non solo non e' stato eletto, ma neppure candidato". Cosi' il neo deputato della Lega Luigi D'Eramo, ex assessore comunale eletto nella circoscrizione L'Aquila-Teramo, nel corso della conferenza stampa che i neo parlamentari abruzzesi di Noi con Salvini hanno tenuto all'Aquila stamani. Il riferimento di D'Eramo, che ha staccato a sorpresa il biglietto per Roma sfilando lo scranno in parlamento a discapito della forzista Paola Pelino. "Ringrazio - ha aggiunto D'Eramo - le oltre 49mila persone che su questo collegio ci hanno dato fiducia, riconoscendo in noi una possibilita' di cambiamento. Il nostro e' amore pazzo per questa terra, L'Aquila da 26 anni non aveva piu' un parlamentare che non fosse di sinistra, questa elezione non era necessaria per scrivere un nuovo record ma per avere una diretta rappresentanza parlamentare e affrontare tutte le problematiche, dalla ricostruzione ad un modello economico che da anni manca in questa citta'. Ora non dovremo piu' andare a Roma con il cappello in mano o aspettare che arrivi un sottosegretario dall'Emilia Romagna e non avremo solo una voce del Pd a Roma".

A fare l'analisi del voto, insieme a D'Eramo, il coordinatore regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, altro neo deputato, i coordinatori locali Emanuele Imprudente, Fabio Federico, Luca Casciere e Piero Fioretti.

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Regione, il Pd rilancia

Il Pd rilancia la volonta' di continuare a governare l'Abruzzo. Lo hanno detto questa mattina a Pescara l'assessore Silvio Paolucci e i consiglieri regionali Camillo D'Alessandro e Sandro Mariani, spiegando quelle che sono le ragioni della continuita' del governo regionale. Il consigliere Camillo D"Alessandro ribatte anche al centrodestra e ai pentastellati che hanno parlato di stallo: "Per chiarire anche sui dubbi posti dall'opposizione per la governabilita' regionale, accadra' che il governo regionale continuera' a governare fino a quando lo stabilisce la legge perche' le sue dimissioni non saranno stabilite da noi, ma proprio dalla legge che prevede due passaggi: la proclamazione nei prossimi giorni e poi il 23 marzo la prima seduta e poi la convalida che avviene dopo l'elezione dei presidenti di Camera e Senato, si sono elette le Commissioni e tra queste anche la Giunta per il Regolamento che dara' un termine al presidente che l'istante dopo - ha detto D'Alessandro - si dimettera', e quando questo avverra' non lo sappiamo. Ma non possiamo prendere lezioni dal centrodestra che cinque anni fa allungo' la legislatura scaduta di sei mesi. Qui non si tratta di allungare la legislatura scaduta che invece fecero loro, ma di aspettare i termini previsti dalla legge". L'assessore regionale Silvio Paolucci ha poi aggiunto che "Sentirsi dire di voler allungare il governo regionale da chi poi lo fece veramente appare surreale, cosi' come di chi parla di ordinaria amministrazione. In merito poi a questo argomento, dobbiamo ricordare che il presidente della Regione, fino a quando restera' in carica, Giunta e Consiglio avranno pieni poteri. Nel momento in cui optera' e scegliera' il Senato, dimettendosi, la Regione sara' guidata dal vice presidente che immediatamente convochera' le elezioni. In tutte le fine legislatura il periodo che va dalla convocazione delle elezioni alle elezioni stesse, si opera in ordinaria amministrazione, e questo lo dice la legge". Il capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Sandro Mariani: "Approfittiamo di questa occasione anche per dare un messaggio di tranquillita' a tutti gli abruzzesi, sul fatto che le attivita' regionali andranno avanti. Da capogruppo del Pd dico che sara' nostro dovere far proseguire il lavoro nella sua massima regolarita'. E poi mi chiedo. A livello nazionale ci si chiede un aiuto e responsabilita' per formare un Governo e poi a livello regionale ci si dice di andare via. E' vero che il responso delle urne e' stato questo, pero' quello che sta accadendo e' sotto gli occhi di tutti".

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Progetto per il recupero dei materiali con amianto

Un progetto sperimentale per la realizzazione di tecnologie innovative per il trattamento e recupero di materiali contenenti amianto (Mca). Raggiunto un accordo e programma siglato, questa mattina, a Pescara, nella sede della Regione di viale Bovio, da Regione Abruzzo, ResGea srl, spin-off dell'università Gabriele d'Annunzio di Chieti, Veram srl ed Ecolan spa. Nello specifico, il progetto, localizzato in un'apposita area situata nel comune di Lanciano (Chieti) prevede un processo di "denaturazione" dell'amianto attraverso una reazione chimica determinata dal contatto con il siero di latte. Un processo che, a conclusione del ciclo, consentirà non solo di liberarsi di due rifiuti pericolosi ma anche di recuperare altri minerali e avviarli verso il recupero. Infatti, l'accordo di programma nasce con l'obiettivo di dare concreta attuazione alle politiche nazionali e comunitarie di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori esposti all'amianto. A sottoscrivere l'accordo il presidente della Giunta regionale, dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso ed i responsabili delle tre società coinvolte.

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Giornata Internazionale della Donna, la Giunta approva la ‘Nuova Carta dei diritti della Bambina’

Sensibilizzare l’opinione pubblica ad un’azione mirata di contrasto alla drammatica emergenza della violenza di genere, per un’educazione delle giovani e dei giovani senza pregiudizi. Questo il primario obiettivo della “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”, adottata dalla Giunta del Comune di Montesilvano.

«Nel giorno della Festa della Donna – spiega l’assessore alle Politiche Giovanili, Deborah Comardi -  abbiamo voluto approvare un documento che vuole essere uno strumento in più a disposizione della collettività per arginare un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante, quello sulla violenza contro le donne. In base ai dati dell’ultima indagine ISTAT sulla sicurezza delle donne che risale al 2014, nel corso della propria vita, poco meno di 7 milioni di donne, tra i 16 e i 70 anni, una su tre, riferiscono di aver subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nelle scorse settimane -  ricorda l’assessore -   la Fidapa Bpw, l’International Business Professional Women, sezione di Pescara Portanuova ci ha proposto la “Nuova Carta dei Diritti della Bambina”, la cui versione originale venne presentata e approvata nel 1997, nel Congresso delle Federazioni Europee della Bpw. La Carta distingue i due generi in termini di caratteristiche e bisogno, soprattutto valutando le diverse connotazioni fisiche ed emozionali. Attivando quest’azione di contrasto, si intende promuovere la parità sostanziale fra i sessi e la valorizzazione delle differenze tra bambini e bambine».

Secondo i dati ISTAT, due milioni e 800 mila donne sono state vittime di violenze dai loro partner o ex. Il 10,6% delle donne dichiara di aver subito una forma di violenza sessuale prima dei 16 anni.  Dal 2011 al 2016, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno alla Commissione di Inchiesta sul femminicidio, istituita in Senato,  il numero dei delitti di stalking denunciati in Italia è aumentato da 9.027 fino a 13.117. La percentuale delle vittime di sesso femminile, oscilla tra il 77% degli anni 2011 - 2014 e il 74% del 2016. Le donne uccise in Italia nel 2016 sono state 149. Di queste 111 in ambito familiare.  

La Carta, composta di 9 articoli, sottolinea il diritto delle bambine di essere protette e trattate con giustizia, dalla famiglia e dalla scuola, di essere tutelate da ogni forma di violenza fisica o psicologica, di essere trattate con i pieni diritti della persona, di ricevere istruzione, educazione su tutti gli aspetti della salute e di non essere bersaglio o strumento di campagne lesive per la sua dignità.  

«Molto spesso -  conclude l’assessore Comardi – dietro la violenza di genere c’è un contesto fondato su ignoranza e pregiudizi. E’ per questo che l’adozione della Carta verrà seguita da una serie di iniziative di sensibilizzazione condotte dalla Fidapa, con il supporto del Comune, su tutto il territorio».

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Pescara, si dimette l’assessore Civitarese

A Pescara la Giunta Alessandrini perde l'assessore Stefano Matteucci Civitarese che ieri sera, con una lettera inviata al sindaco, ha annunciato dimissioni irrevocabili.

A contribuire alla decisione di Civitarese sarebbe stata la scelta della Giunta comunale di far tornare, dalla prossima settimana, il doppio senso di marcia su corso Vittorio Emanuele. Questa mattina e' arrivata la risposta del sindaco, Marco Alessandrini, che prende atto della decisione. "Mi sento di dire un grande grazie a Stefano Civitarese per aver messo in questi due anni di amministrazione un grande impegno nel suo lavoro. Mi dispiace che il progetto piu' importante che ha seguito, quello sull'area di risulta, terminato e che deve approdare in aula, non sara' portato da lui. Ci sono state naturalmente visioni diverse sulla questione della mobilita', penso quindi che la nostra amministrazione andra' avanti, in una squadra sta chi ha voglia di starci e noi ci vogliamo stare e andremo avanti fino alla fine del nostro mandato, con l'idea che la prima cosa di cui saremo grati a Civitarese sara' il progetto dell'area di risulta che rappresenta un po' la sua eredita'". Le deleghe di Stefano Matteucci Civitarese, entrato in Giunta con un rimpasto nell'ottobre 2016, erano: Urbanistica, Viabilita', Mobilita', Parcheggi e Programmi complessi, Smart city, semplificazione amministrativa e Relazioni internazionali.

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