Politica

D’Ignazio a Bologna al festival dei borghi più belli d’Italia

"In Abruzzo oltre venti Comuni sono inseriti nella rete dei borghi più belli d'Italia ma possiamo ribadire con orgoglio che ciascuna delle 305 realtà cittadine del nostro territorio può vantare specificità ed eccellenze di straordinario interesse proprio riguardo alle produzioni tipiche. L'impegno è quello di proseguire su questa strada favorendo sinergie e facendo conoscere meglio le nostre ricchezze". Lo ha dichiarato l'assessore al Turismo, Giorgio D'Ignazio, questa mattina, a Bologna, nalla struttura di FICO Eataly World, in occasione del convegno inaugurale del Festival nazionale dei Borghi più belli d'Italia che è iniziata oggi e che terminerà domenica 28.

Oltre all'assessore D'Ignazio, sono intervenuti anche Tiziana Primori, ad di FICO Eataly World, Fiorello Primi, presidente "I Borghi più belli d'Italia", l'On.Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Giovanni Bastianelli, direttore Esecutivo ENIT, Francesco Palumbo, Direttore Generale Turismo MIBAC, Sandro Pappalardo, assessore al Turismo della Regione Siciliana, Giuseppe Ferrarello, assessore al Turismo del Comune di Gangi, Luigi Ottaiano, responsabile E-Mobility Solutions Italia di Enel X, e Riccardo Cuomo, direttore BMTI - Borsa Merci Telematica Italiana.

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Ricostruzione, Lolli convoca incontro sul futuro dell’Aquila

Il Presidente della Regione, Giovanni Lolli, lunedì 29 ottobre 2018, dalle ore 16.00, nella della sede GSSI – Gran Sasso Science Institute, ha promosso un incontro sulle prospettive della città dell'Aquila.

L'iniziativa prende forza dal documento dell'OCSE che è stato, da subito dopo il sisma, un prezioso strumento per orientare molte delle scelte fatte e da fare. "Nel documento" commenta Lolli, "viene confermato che è necessario un grande sforzo corale per definire in maniera condivisa nuovi sentieri di sviluppo, incrociando in maniera virtuosa la vocazione della città con i nuovi paradigmi economico-produttivi che caratterizzano i centri urbani italiani più innovativi". "Occorre ripartire dal rilevante patrimonio di competenze che storicamente è il punto di forza della città e puntare decisamente verso l'innovazione, nella consapevolezza che, come sempre, è la storia che traccia le rotte del futuro".

Parteciperanno ai lavori, che saranno coordinati dal consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, la parlamentare Stefania Pezzopane, la rettrice dell'Università dell'Aquila, Paola Inverardi, il direttore della GSSI, Eugenio Coccia.

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Il progetto del Centro del riuso in via Nilo approvato dalla giunta di Montesilvano

 

La giunta comunale, riunita questa mattina, ha dato il via libera al progetto del Centro del riuso in via Nilo. Approvato, dunque, il progetto dei lavori di realizzazione della struttura ex Ecoemme, per un importo complessivo di 142.857,14 euro (di cui 100.000 come da finanziamento regionale e 42.857,14 dal bilancio comunale).

I centri del riuso sono strutture in cui i cittadini possono portare una serie di oggetti, in buone condizioni, e da poter essere riutilizzati da altri che, ovviamente, potranno prenderli gratuitamente.

«E’ un ulteriore passo verso il rispetto ambientale che stiamo attivamente perseguendo dall’inizio del nostro insediamento», sottolinea il sindaco Francesco Maragno, «Abbiamo iniziato con un forte impulso alla raccolta differenziata che era al 18 per cento e ora ha superato il 32 % con punte superiori al 75 per cento a Montesilvano colle e nei quartieri PP1 e di via Livenza. Da qualche giorno, inoltre, il sistema di raccolta spinto è stato esteso, in via sperimentale, anche ai mercati rionali (via Migliorino Di Pietro, nella zona Ranalli, via Lucania e via Torrente Piomba). Il centro di raccolta di via Inn, dall’apertura del 14 luglio, è stato utilizzato da oltre 800 utenti che hanno scelto di portare, autonomamente, rifiuti ingombranti, apparecchiature elettroniche, potature, mobilia varia e olio vegetale. L’auspicio è che i cittadini la smettano di abbandonare i rifiuti in strada».

Il fabbricato di via Nilo ha bisogno di una serie di interventi di manutenzione. I tempi di consegna sono previsti per la prossima primavera. Con il Centro del riuso si riuscirà a potenziare ulteriormente le percentuali della raccolta e a ridurre il quantitativo di rifiuti da portare in discarica

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Progetto Vale per un sistema unico di riconoscimento dei crediti

Presentato il progetto della Regione "VaLe - Certificazione delle competenze" nel corso di un convegno all'Università D'Annunzio a Pescara sul riconoscimento dei crediti e certificazione delle competenze. In Abruzzo, come del resto in altre regioni, il percorso di allineamento con la normativa nazionale è partito da qualche mese e il cammino non appare agevole. L'Abruzzo è chiamato ad inserirsi all'interno di un sistema che finora si appoggia sulle 21 discipline delle diverse regioni italiane: basti pensare che negli ultimi 20 anni questo sistema ha generato qualcosa come 5000 qualifiche professionali e 20 mila competenze riconosciute con il reale pericolo che un lavoratore possa non verder riconosciuta la propria qualifica o competenza se cambia regione. Da qui la necessità di uniformare il linguaggio e soprattutto allestire un sistema unico di riconoscimento dei crediti e certificazione delle competenze adeguandolo all'offerta di lavoro delle imprese. Nel mondo, il 45% delle imprese lamenta di non trovare le competenze necessarie per fare impresa; in Italia la percentuale si abbassa a 37%, ma è una percentuale alta visto anche il livello di disoccupazione e inoccupazione che si registra nella società italiana. E soprattutto se si tiene conto della grande proliferazione di qualifiche e competenze che le regioni hanno messo su negli ultimi anni. Questi dati confermano che il meccanismo è bloccato e che le imprese per trovare le competenze preferiscono fare formazione interna o agevolare e finanziare l'avvio di start-up per poi assorbire nel proprio interno pur di rivolgersi all'esterno. In questo contesto un valore decisivo sono destinati a recitarlo i centri dell'impiego, al centro in questi giorni di idee di ristrutturazione e da qualche mesi passati stabilmente nelle file delle Regioni. Il punto irrinunciabile dal quale una riforma deve partire è la capacità dei Centri per l'impiego di fare orientamento perché solo grazie a questo è possibile fare una valutazione dei fabbisogni formativi da parte del mondo del lavoro. Una riconosciuta procedura di orientamento è solo il primo passo di una riforma nella quale lavoratori e imprese avranno ruoli centrali.

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Atri, nuovo mammografo digitale all’ospedale

Dalla prossima settimana la Radiografia dell'ospedale San Liberatore di Atri si arricchisce di uno strumento estremamente innovativo, un mammografo digitale dotato di Tomosintesi, che sarà collaudato lunedì 29 ottobre per essere già in funzione e dunque a disposizione delle pazienti il giorno successivo. "Fa molto piacere - dichiara il Consigliere regionale dell'Abruzzo Luciano Monticelli - sapere che le pazienti del San Liberatore di Atri potranno usufruire di questa macchina che consentirà loro di effettuare una mammografia che rimane l'esame fondamentale dello screening della mammella. La nostra intenzione è quella di essere parte integrante e attiva di un percorso di prevenzione e garantire alle donne un'indagine completa e accurata. Nel campo della prevenzione del tumore al seno, un ruolo fondamentale è affidato alla conoscenza del valore della prevenzione e alla consapevolezza dell'importanza dello screening mammografico. Da oggi - conclude Monticelli - anche il San Liberatore potrà contare su uno strumento di avanguardia: siamo fieri di aver contribuito al miglioramento del servizio erogato"

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Educazione alla cittadinanza, raccolta firme a Montesilvano

Introdurre l’educazione alla cittadinanza nelle scuole italiane. Per renderlo possibile è necessario sottoscrivere, andando all’ufficio elettorale del Comune di Montesilvano la petizione, redatta dall’Anci.

«Lo scorso giugno  -  ricorda il presidente della commissione Cultura, Alessandro Pompei -  è stata presentata una proposta di legge, promossa dall’Anci, per la reintroduzione nelle scuole della educazione alla cittadinanza. Il Comune di Montesilvano, tra i primi in Abruzzo ha aderito a questa iniziativa e ha attivato nell’ufficio elettorale un punto di raccolta firme, per raggiungere le 50.000 sottoscrizioni necessarie alla presentazione della legge in Parlamento. Al momento sono ancora troppo pochi i cittadini di Montesilvano che hanno voluto sostenere questa iniziativa che ha l’obiettivo di sensibilizzare le generazioni future su pratiche e atteggiamenti che siano rispettosi del bene comune e verso la collettività e quindi contare su una popolazione del domani migliore,  più attenta e responsabile».

La proposta di legge intende introdurre lo studio di principi base sui banchi di scuola così da  educare al bene comune e promuovere la partecipazione civica; educare alla legalità e alla sicurezza nel rispetto reciproco; insegnare all'utilizzo della rete contro hate speech, cyber bullismo e fake news; migliorare comportamenti e stili di vita sostenibili; contrastare lo spreco alimentare, e tutelare l'ambiente e gli spazi comuni. Alla base ci sarà lo studio della Costituzione; la affermazione dei concetti di pace, fratellanza e libertà; lo studio dei principi giuridici fondamentali e il recupero della memoria.

Per partecipare all’iniziativa popolare, basta recarsi all’Ufficio Elettorale, a Palazzo Baldoni e apporre la propria firma sulla proposta di legge, dal lunedì al venerdì dalle 8:45 alle 12:30 e il giovedì pomeriggio dalle 15:30 alle 17. Possono firmare solo i cittadini italiani con diritto di voto, quindi con 18 anni compiuti al momento in cui firmano. La raccolta firme si concluderà il 5 gennaio.

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Di Pangrazio: nuove proposte all’assemblea delle regioni europee

Il presidente del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio ha incontrato all'Aquila il Presidente dell'Assemblea delle Regioni Europee (Aer) Magnus Berntsson e il Segretario generale Aer Mathieu Mori. Durante l'incontro 'si è discusso della possibilità di accrescere il ruolo dell'Abruzzo nel sistema europeo, concentrando le future azioni politiche sulla cultura e lo sviluppo turistico. In particolare, è stato proposto un progetto in grado di intercettare i migliori talenti musicali europei facendo dell'Abruzzo il volano per una proposta culturale su scala nazionale'. L'iniziativa è stata presentata dal segretario generale dell'Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA), Giorgio Paravano e rilanciata da Di Pangrazio. Un'altra richiesta è arrivata invece dal presidente dell'Ente Porto di Giulianova, Marco Verticelli che ha proposto di prendere in considerazione l'Abruzzo come sede della prossima assemblea generale Aer prevista nel 2019. Il presidente Berntsson ha favorevolmente accolto le istanze riservandosi però la possibilità di ulteriori approfondimenti per verificare la fattibilità delle richieste. L'Assemblea delle Regioni nasce nel 1985 con lo scopo di promuovere gli interessi regionali in Europa e favorire la cooperazione interregionale per facilitare lo scambio di esperienze e lo sviluppo della politica. Rappresenta più di 270 regioni appartenenti a 33 paesi e 16 organizzazioni interregionali.

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Bertolaso: La politica non mi fa gola, mi fa venire il mal di gola

"La politica non mi fa gola, mi fa venire il mal di gola", ha risposto Bertolaso a chi gli chiedeva di un futuro impegno nella politica. "Non credo di ricordare scienziati e funzionari dello Stato che abbiano dovuto sopportare procedimenti giudiziari piu' lunghi e dettagliati di come e' successo qui all'Aquila. Conosciamo benissimo l'esito di questi procedimenti e quindi da questo punto di vista giustizia e' stata fatta" ha dichiaratol'ex capo Dipartimento della protezione civile ed ex commissario straordinario del sisma del 2009, Guido Bertolaso, all'Aquila, a margine di una sua partecipazione ad un evento. Bertolaso ha fatto riferimento alle inchieste penali del post terremoto all'Aquila (220 quelle portate avanti dalla procura della Repubblica del capoluogo della regione Abruzzo), tra cui quella sui membri dell'allora Commissione Grandi Rischi, che si riuni' una settimana prima del sisma, e nei riguardi dello stesso Bertolaso. 

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Il Ministero della Salute chiude il punto nascite di Sulmona

 Il Ministero della Salute chiude il punto nascite di Sulmona. La sentenza definitiva è venuta dal Comitato percorso nascite nazionale del ministero della Salute che respinge all'unanimità la richiesta da parte della Regione Abruzzo di derogare alla chiusura del reparto ospedaliero peligno per via delle critiche condizioni orografiche del territorio di riferimento. Ma secondo il ministero l'ospedale di Sulmona non rientrerebbe nelle zone disagiate perché "il suo bacino d'utenza non dista più di un'ora dai punti nascita alternativi, e il disagio orografico, anche nel periodo invernale, sembra contenuto". E ancora viene evidenziata la natalità bassa dell'intero comprensorio e il fatto che "alcune donne nel 2017 hanno già scelto di partorire in punti nascita alternativi, sulla base del generale trend negativo", senza contare "le carenze nell'organico sia dei ginecologi che degli anestesisti e dei neonatologi"

Lascia davvero sbalorditi la decisione di imporre la chiusura del Punto nascita di Sulmona ritenendo che il territorio peligno non sconti particolari complessità orografiche e prima che la Regione abbia potuto completare, con l'elisoccorso, una rete di protezione che comprende il servizio di trasporto in emergenza neonatale (Sten) e il servizio di trasporto assistito materno (Stam)''. Così il consigliere regionale Maurizio Di Nicola commenta la decisione da parte del ministero della Salute. "Adesso spero che piuttosto che dilungarsi a smentire la bocciatura decisa dalla Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute - conclude Di Nicola - tutti i parlamentari abruzzesi, e in particolare quelli delle zone interne, facciano pressione politica per difendere una scelta che la Regione Abruzzo, negli ultimi 4 anni, aveva voluto e saputo difendere con le unghie e con i denti, anche contro il proprio Governo".

“Trovo grave preoccupante la scelta ministeriale di procedere con la chiusura del punto nascita di Sulmona”. È quanto afferma in una nota Fabrizio Di Stefano. “Trovo inconsistenti i motivi addotti dalla apposita commissione ministeriale nel parere unanime per la chiusura di Sulmona, poiché nega la specificità geografica, sociale e sanitaria non solo di Sulmona ma dell’intero comprensorio”. “Occorre ora di nuovo riaprire con forza la vertenza - sostiene quindi Di Stefano- sia a livello regionale che a livello nazionale”.

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Vianale (Confartigianato): aree di risulta volano per l’economia di Pescara

"Le aree di risulta possono rappresentare un volano per l'economia di Pescara. Per far sì che ciò avvenga, però, è necessario fare scelte strategiche ben precise: in una parola, turismo. Per il rilancio dell'economia locale e per lo sviluppo delle attività produttive del territorio è fondamentale attrarre liquidità dall'esterno". Lo afferma Confartigianato Imprese Pescara a proposito del futuro delle aree di risulta della stazione del capoluogo adriatico, aree che rappresentano un'"occasione che non può assolutamente essere sprecata".

Rispetto al dibattito politico e all'iter in corso in Consiglio comunale, Vianale auspica che l'amministrazione promuova una larga partecipazione e condivisione: "Scelte e progetti come quelle in questione, che riguardano un'area determinante per il futuro e l'economia della nostra città - dice il direttore provinciale, Fabrizio Vianale - andrebbero condivise quanto più possibile, con associazioni di categoria, operatori ed esercenti, che meglio di chiunque altro conoscono l'economia cittadina e le priorità del territorio". 

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