Politica

Luciani revoca le dimissioni da sindaco di Francavilla

"Alla fine hanno avuto la meglio il mio senso di responsabilità, l'amore viscerale per questa città e soprattutto il vostro affetto che sento ed ho sentito in ogni secondo della mia vita di amministratore. Ho revocato, quindi, le mie dimissioni e sarò onorato di restare alla guida di Francavilla al Mare fino al 2021, scadenza naturale del mandato. Noi siamo pronti a ripartire alla grande". Lo ha scritto il sindaco di Francavilla, Antonio Luciani che fa un passo indietro nella corsa alle regionali e torna a guidare la città. 

“In questi giorni, in cui come Partito Democratico stiamo lavorando  serratamente per costruire un progetto credibile e concreto da presentare agli abruzzesi alle prossime elezioni, come Segretario regionale non posso non sottolineare la generosità e linearità di condotta di Antonio Luciani – dichiara il Segretario regionale del Pd Abruzzo Renzo Di Sabatino - . Lo ringrazio a nome di tutto la nostra comunità politica per la serietà  con cui si era messo a disposizione di questo importante progetto, le prossime elezioni regionali,  appunto, in un momento in cui avevamo bisogno di tutte le forze  e le personalità presenti. Ma lo ringrazio anche  per la serietà che ha dimostrato adesso, in questa fase ancora non del tutto definita e scritta. Nell'incertezza è rimasto a guida di Francavilla, dimostrando grande senso delle istituzioni e amore per la sua città. La sua professionalità, le sue competenze e il suo spirito innovatore guideranno ancora, dunque, l’amministrazione della città di Francavilla fino al 2021, e continueranno a costruire insieme con tutti gli altri amministratori e dirigenti del PD  il futuro della comunità abruzzese”.

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Antistadio via Senna a Montesilvano, consegna dei lavori per la riqualificazione

 

Prima un incontro in Comune e poi un sopralluogo sul campo hanno sancito, oggi, la consegna dei lavori per la realizzazione del nuovo antistadio in via Senna. Dopo l’intervento – la cui prima fase durerà sessanta giorni lavorativi - secondo le disposizioni della Federazione italiana giuoco calcio, il nuovo campo potrà ospitare gare fino alla Prima categoria. Alla riunione hanno partecipato l’assessore ai Lavori pubblici, Valter Cozzi, l’ingegnere progettista Francesco Chiavaroli, il responsabile unico del provvedimento per il Comune, Gianni Scannella, il titolare dell’impresa Giacomo Di Prospero, il geometra dell’impresa Marco Iessi, il coordinatore sicurezza in fase di esecuzione, geometra Antonio Di Pompeo. 

Le opere previste prevedono la realizzazione della base in terra su cui verrà installato il nuovo manto in erba sintetica, l’impianto di illuminazione del campo, lo spostamento dei sostegni per l’illuminazione pubblica, la realizzazione di un sistema drenante, i blocchi di fondazione per la recinzione e illuminazione e la nuova recinzione tra l’area e lo stadio. Il progetto prevede, poi, anche un secondo lotto relativo alla realizzazione degli spogliatoi che, oltre a completare l'antistadio, andrebbero a potenziare anche la pista di atletica di via Senna.

«Finalmente iniziamo», commenta l’assessore Cozzi, «Già domani la ditta incaricata comincerà gli interventi preliminari per la recinzione e la messa in sicurezza del cantiere. Entro fine anno il primo lotto sarà completato – condizioni meteo permettendo – e sicuramente per il prossimo anno sportivo la struttura sarà a disposizione della città. La nostra amministrazione, guidata dal sindaco Francesco Maragno, sta portando a realizzazione tutta una serie di progetti lasciati per decenni fermi sulla carta. L’antistadio è l’ennesima dimostrazione che noi lavoriamo seriamente per dare a Montesilvano un volto nuovo. L’intervento su via Senna, inoltre, non solo darà alle società sportive uno spazio adeguato e a norma, ma permetterà anche la riqualificazione di tutta l’area dove sorge sia lo stadio che il palazzetto dello sport». 

  

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Montesilvano colle, arrivano i falchi per allontanare i piccioni

 

A Montesilvano colle arrivano i falchi. Questa mattina, la Hawk Service Bird Control di Sulmona ha portato quattro splendidi esemplari di falchi tra le vie del centro storico di Montesilvano. La loro presenza consentirà di allontanare i piccioni, rispettando al tempo stesso le disposizioni dell’Unione Europea che ha inserito questi volatili tra le specie protette.

«Quello dei piccioni a Montesilvano colle -  sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Valter Cozzi  - è purtroppo un problema particolarmente invasivo. Come molto spesso accade, i piccioni scelgono centri storici, chiese o monumenti antichi quale loro habitat naturale. Questi volatili infatti individuano per la nidificazione soprattutto edifici con cornicioni, balconi, terrazze, o muri ricchi di nicchie e bucature. Il guano, oltre a rappresentare un problema igienico – sanitario, danneggia anche il decoro di queste aree. Per preservare un luogo di interesse storico culturale come Montesilvano colle e per rispondere alle esigenze dei residenti infastiditi da questa problematica, abbiamo cercato iniziative efficienti ma che ci consentissero di rispettare queste specie protette. Abbiamo individuato questa ditta che ci ha prospettato il “Bird Control”, una soluzione ecosostenibile e non cruenta al problema, ormai ampiamente sperimentata e utilizzata in aeroporti e altre città italiane».

In sostanza i due falconieri, Alessandra Giampaolo e Gabriele Simonelli, seguiti da 4 dei loro maestosi falchi, hanno perlustrato le vie del borgo. Attraverso una specie di simulazione di caccia, che risulta molto realistica per la colonia da allontanare, i piccioni, posti sotto stress dalla presenza dei rapaci predatori, percepiscono il luogo dove fino a quel momento si sono stanziati come inospitale, scegliendo così di allontanarsi. I passaggi con i falchi sono stati preceduti da una fase di chiusura di tutti i varchi e i nascondigli nei quali i piccioni si sarebbero potuti rintanare.  Gli interventi proseguiranno anche nei prossimi giorni

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Mazzocca presenta i dati delle precipitazioni del 21 e 22 ottobre

Da domenica 21 a lunedì 23 ottobre 2018 l'Abruzzo è stato interessato da precipitazioni da moderate a puntualmente elevate. In considerazione delle previsioni meteorologiche il Centro Funzionale d'Abruzzo ha diffuso l'Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse emesso dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ed ha emesso un avviso di criticità per i giorni 22 e 23 Ottobre con previsione di allerta arancione per rischio idrogeologico localizzato per le zone interessate dalla perturbazione, in particolare per le Province di Teramo, Pescara e Chieti e sulle restanti zone della Regione, in particolare sui Bacini dell'Aterno e Marsica, prevista allerta gialla per rischio idrogeologico per temporali. "Pertanto - sottolinea il responsabile del Centro Operativo, Antonio Iovino - la fase operativa dichiarata dalla Regione per la propria Struttura è stata quella di preallarme a seguito dell'allerta arancione", il quale ha ricordato che il personale della Sala Operativa e del Centro Funzionale d'Abruzzo ha provveduto costantemente al monitoraggio dei fenomeni in atto attraverso il sistema del volontariato di protezione civile, la rete radar meteo e la rete regionale in telemisura. Inoltre il Centro Funzionale ha provveduto alla diffusione di comunicazioni relative al superamento del livello di preallarme per i fiumi Pescara, Alento e Orte e del superamento del livello di allarme del fiume Pescara. "Dai dati del Centro Funzionale Abruzzo - interviene il Sottosegretario alla Presidenza della Regione, con delega alla Protezione Civile, Mario Mazzocca - i quantitativi di pioggia più elevati sono stati registrati dai pluviometri ubicati nella zona costiera delle provincie di Chieti e Pescara. Per citare alcuni dati a Pescara città le piogge complessive sono state di 171.60 mm in 48 h, con cumulate massime nelle 12 h di 122.40 mm, valori superiori o paragonabili sono stati registrati solamente nel 1958 e nel 1967; situazione analoga a Chieti dove le precipitazioni totali sono state 158.60 mm in 48 h, con cumulate massime nelle 12 h di 132.60 mm, con valori confrontabili nel mese di novembre 2015; per trovare valori superiori bisogna tornare al 1934". "Valori molto elevati di precipitazioni si sono avuti ad esempio a Salle (PE) con cumulate nelle 48 h di 183.20 mm, a Caramanico (PE) di 162.00 mm, Alanno (PE) 185,20 mm.; la precipitazione maggiore si è avuta il 22 ottobre 2018". Attualmente tutti i livelli idrometrici sono rientrati al di sotto del livello di attenzione, mentre il livello del fiumePescara sta gradualmente diminuendo. "Ai Comuni", conclude Mazzocca, "è stato raccomandato di predisporre e attuare tutte le misure previste dai piani di emergenza e di vigilare il territorio con particolare riferimento alla corretta tenuta dei reticoli idrografici e del funzionamento dei sistemi di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, invitando i Sindaci a monitorare le zone in cui sono presenti movimenti franosi". Le norme comportamentali e di autoprotezione per i cittadini sono consultabili sul sito web allarmeteo.regione.abruzzo.it alla sezione "Allerte e segnalazioni".

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Ex Fea Pescara, incontro sulla riqualificazione

L'ex Fea sul Lungomare Matteotti di Pescara, di proprietà della Regione Abruzzo, sarà riqualificato e valorizzato attraverso un progetto innovativo che ha l'obiettivo di creare a Pescara un nuovo spazio d'incontro fra l'arte, l'alimentazione e le persone. L'idea è quella di realizzare un modello simile a "Eataly", progettato dall'imprenditore Oscar Farinetti.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina nella sede di Pescara della Regione Abruzzo alla presenza del presidente vicario Giovanni Lolli, degli amministratori locali e dei vertici del "Consorzio fra Costruttori" di Reggio Emilia, la società che si è aggiudicata la "concessione di valorizzazione" dell'immobile regionale per i prossimi 49 anni.

All'interno del complesso immobiliare di 8.500 mq, abbandonato dal 1963 dopo il fallimento della società Ferrovie Elettriche Abruzzesi, sarà realizzato uno spazio dove - durante l'anno - i prodotti tipici abruzzesi selezionati abbracceranno la cultura attraverso mostre, eventi e concerti. La società privata dovrà versare un canone di 15mila euro l'anno alla Regione e si è impegnata, nel progetto di valorizzazione, a investire dai 3 ai 4 milioni di euro per riqualificare l'area; i lavori dovranno essere ultimati entro i primi tre anni dalla firma del contratto.

"È un progetto innovativo e straordinario per Pescara - ha detto il presidente vicario Giovani Lolli durante la presentazione -. È una iniziativa che punta, poi, a valorizzare un luogo identitario della città, come questo, e soprattutto ha l'obiettivo di promuovere la filiera gastronomica abruzzese. Penso poi ai benefici, in termini turistici, che la comunità pescarese potrà ottenere con la riqualificazione dell'area ex Fea, ubicata a pochi passi dalla spiaggia".

Durante la presentazione, a cui hanno preso parte anche il consigliere regionale Alberto Balducci e il dirigente del serivizio patrimonio Eliana Marcantonio, è stata lanciata la proposta di promuovere un concorso di idee, coinvolgendo anche le scuole, per selezionare il nuovo nome da assegnare all’area una volta riqualificata.

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Allagamenti a Montesilvano, Fumo: La competenza è di Aca e Consorzio di Bonifica Centro

«Questa amministrazione è la sola che in oltre 40 anni ha effettivamente affrontato gli allagamenti delle traverse del lungomare, programmando e avviando interventi di protezione civile, concreti per risolvere questa annosa problematica tutelando così i residenti di quelle zone. I lavori non sono ancora conclusi, ma siamo certi che una volta completati gli interventi e soprattutto che tutti i soggetti di competenza mettano in atto ciascuno le opere necessarie, i risultati diventeranno evidenti». E’ quanto afferma l’assessore alle Politiche di Efficientamento del sistema smaltimento acque del Comune di Montesilvano, Annalisa Fumo.

Agli interventi tecnici che sono in corso lungo via Piemonte, via Maremma e le traverse di via Emilia, ovvero via Calabria, via Romagna e via Venezia Giulia,  l’amministrazione ha anche promosso una serie di tavoli tecnici con tutti gli enti gestori dei servizi idrici. «La competenza  -  spiega ancora la Fumo -  è dell’Ato, che deve programmare e realizzare gli interventi attraverso l’Aca e il Consorzio di Bonifica. Dalle riunioni operative, oltre che ovviamente dai sopralluoghi che abbiamo effettuato, è emersa la necessità di una serie di lavori propedeutici alla pulizia del collettore rivierasco sul quale sono state svolte già numerose ispezioni. La sinergia degli enti e soprattutto l’esecuzione di queste opere nel loro complesso, siamo certi che risolveranno il problema allagamenti in  maniera definitiva. Nel prossimo mese di novembre si terrà  -  conclude Fumo -  un altro tavolo tecnico, nel quale verranno approntati tutti i prossimi lavori di cui Aca e Consorzio di Bonifica hanno già predisposto la realizzazione. Continueremo a vigilare e sollecitare affinché questi lavori vengano realizzati nel più breve tempo possibile, perché si tratta di interventi prioritari per garantire la vivibilità e la sicurezza di un territorio che ha nel turismo il suo comparto strategico e non può essere condizionato da questa piaga che affligge la nostra città da troppi anni».  

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Zes, Febbo e Sospiri: proposta irrealizzabile

"Lo sviluppo in Abruzzo rallenta ancora a causa dei pasticci della maggioranza. Sull'istituzione della Zes (Zona economica speciale) arriva, in maniera tardiva, una pezza a colori per rattoppare una serie di sbagli commessi da un esecutivo regionale che naviga a vista e nella più totale confusione". Questo il commento dei consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri. "Ad un anno e mezzo dal Decreto sulle ZES (D.L. 20/06/2017 n. 91) - spiegano i due in una nota - arriva l'annuncio, da parte della Regione, della sua istituzione attraverso l'Autorità portuale di Ancona rimescolando così per l'ennesima volta strategie e contenuti. Solo un paio di mesi fa abbiamo la dimostrazione di una maggioranza allo sbando dopo l'approvazione, il 7 agosto scorso, della delibera per aderire alla Zes con il Molise cinque giorni dopo che la stessa Regione Molise, tramite apposita delibera, aveva a sua volta deliberato l'accordo con la Puglia, tutto questo mentre l'assessore Paolucci invocava una Zes completamente regionale". 

"Riassumendo - sostengono i due - l'Abruzzo non ha un porto con le caratteristiche indicate dall'Europa e ribadite dal decreto sulle Zes, non ha accordi attualmente con altri porti, non ha uno scalo con i fondali per le portacontainers, è in procinto di fare riunioni con gli enti territoriali per decidere come distribuire gli ettari ancora da assegnare nel progetto e tutto ciò in attesa che il Ministero indichi a livello nazionale quali dovrebbero essere le facilitazioni amministrative da concepire per le Zes". "In definitiva si sta per chiedere agli enti locali cosa 'mettono in campo' o meglio, a cosa rinunciano per avere le Zes (tributi locali?). Inoltre, nel piano presentato dal presidente Lolli e Di Pangrazio non troviamo dove reperire le risorse da destinare al porto di Vasto; vi è la invenzione di concepire Ortona e Pescara come parte integrante dello scalo di Ancona, non viene fatto nessun cenno al fatto che mai le merci di Ancona arriveranno qui (cosa che al contrario renderebbe concepibile una 'specializzazione' di Vasto come scalo commerciale del complesso 'hub portuale' di Ancona) e non si comprende cosa dovrebbe rispondere il governo. L'idea invece che viene fuori è ben diversa, ossia quella di fare una Zes a freddo, senza senso, e che nulla ha a che vedere con le finalità prospettate dal Decreto legge, come quelle di togliere merci dalla gomma per dirottarle sul mare riducendo costi e Co2". "Pertanto - concludono Febbo e Sospiri - ci dispiace constatare come siano stati presi in giro gli imprenditori, ma prendiamo atto che il primo ad essere preso in giro è l'ambiente, visto che così come sta evolvendo la cosa, non vi sarà una sola tonnellata risparmiata di Co2 né un solo chilo di merci in più dirottato dalla gomma su nave. E non comprendiamo come il Governo possa, con queste premesse, autorizzare una Zes con tali obiettivi e contenuti". 

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Teatro Marrucino, arriva la delibera regionale con lo stanziamento dei fondi

Il presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, ha portato al teatro Marrucino di Chieti la delibera della Giunta regionale che stanzia 300.000 euro a favore del teatro. La somma proviene da un bando, di recente pubblicazione, al quale ha risposto il Comune di Chieti in qualità di ente proprietario del teatro. Con tale somma, che verrà materialmente erogata attraverso una determina dirigenziale d'urgenza, il Marrucino potrà finanziare tutte le attività fra le quali tre spettacoli di lirica. Lolli era accompagnato dal consigliere di amministrazione del teatro Marrucino Paolo De Cesare. La Regione si era impegnata anche a erogare ulteriori 200.000 euro per finanziare le attività legate alle celebrazioni del Bicentenario del teatro, fondi che probabilmente arriveranno in seguito all'assestamento del bilancio regionale. Lo scorso 29 settembre si era svolto un presidio dinanzi al teatro, al quale hanno preso parte fra gli altri il sindaco, Umberto Di Primio, e la consigliera regionale Sara Marcozzi (M5S) per protestare contro la mancata erogazione dei fondi da parte della Regione. 

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Camusso: il Paese sottovaluta la messa in sicurezza

Siamo un Paese che da troppo tempo sottovaluta e non produce una messa in sicurezza del territorio, per cui ogni evento diventa drammatico dal punto di vista delle persone e della necessità poi di ricostruire e progettare anche cosa vuol dire ricostruzione". Così Susanna Camusso, segretario generale della Cgil a margine del congresso provinciale della Cgil di Teramo, rispondendo alle domande dei giornalisti sui ritardi nella ricostruzione. "Questo è un Paese che ha molte aree interne, un bellissimo territorio che è stato in parte abbandonato e che rappresenta invece il grande tema di come si pensa ad una ricostruzione legata allo sviluppo - ha aggiunto la Camusso - c'è poi l'abitudine nel Paese ogni volta di ricominciare da capo, di fare grandi annunci, di non avere mai leggi di riferimento e procedure che permettano di affrontare rapidamente la ricostruzione. Anche la discussione di questa stagione sui decreti, sulle risorse, evidenzia troppo spesso una tendenza a fermare, invece c'è bisogno di investimenti. Vale per la ricostruzione e in generale per le infrastrutture del Paese"

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Sclocco traccia il bilancio dell’attività del suo assessorato

'Dritti al Punto'. Questo il titolo del report di fine mandato presentato questa mattina a Pescara dall'assessore regionale alle Politiche Sociali Marinella Sclocco che ha illustrato l'attività svolta in quasi cinque anni di lavoro in Regione:"Sono stati cinque anni di intenso lavoro che abbiamo chiamato Dritti al Punto perché abbiamo fatto si che ci fosse una vera rivoluzione nell'ambito delle politiche sociali e anche dei servizi per i cittadini perché abbiamo riportato la Regione Abruzzo ai livelli delle regioni migliori in Italia. Questo ha portato sicuramente un cambiamento è uno scossone i cui risultati si vedranno fra qualche anno quando davvero i territori comprenderanno la potenzialità di questo Piano Sociale Regionale che abbiamo messo in piedi, e in questo senso il più grande cambiamento - ha detto l'assessore Marinella Sclocco - è stato quello di accorpare gli ambiti sociali con i distretti sanitari, in modo che la Sanità parlasse con le Politiche Sociali. L'altra cosa importante che abbiamo fatto è stato poi decidere, in ambito politico, di far si che il Fondo Sociale Europeo, che è il fondo più grande che noi di fatto abbiamo a disposizione, avesse come protagonisti i comuni e non gli enti privati, come si faceva una volta, ma che sono comunque importanti e che sono comunque coinvolti in partenariato, ma che comunque non sono i capofila di questi progetti. E così in questo modo abbiamo fatto si che - ha proseguito l'assessore regionale alle Politiche Sociali - attraverso il Piano Sociale venissero soddisfatti i livelli primari di esigenza sociale, ma grazie al Fondo Sociale Europeo, facendo si che si potesse parlare alle fragilità anche in termini di lavoro e occupazione. Quindi far si che le fragilità incontrassero il mondo del lavoro per essere non più politiche sociali, ma cittadini attivi".

L'assessore Sclocco ha poi parlato anche di un progetto da realizzare a breve: "Ho ancora delle frecce nell'arco perché per il Fondo Sociale Europeo non tutti i bandi sono stati messi in campo e spero che da qui a febbraio possano vedere la luce e uno di questi si chiama Agorà e servirà per dare una mano a quei ragazzi che in età scolare decidono di non andare più a scuola e questo bando quindi servirà a loro per partecipare ad una serie di laboratori di artigianato, agroalimentare e altro, per insegnar loro un mestiere e metterli così alla prova, per farli diventare imprenditori chiavi in mano".

Nel corso del resoconto di fine mandato l'assessore Sclocco ha poi illustrato i provvedimenti portati a termine, e riguardanti l'integrazione, Garanzia Giovani, il Microcredito, il Servizio Civile, la residenza universitaria di Pescara, l'istruzione professionale, la scuola per tutti, le pari opportunità, famiglia inclusione e sostegno e caregiver e welfare. 

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