"Per il candidato Legnini sarebbe già un trionfo riuscire a recuperare i delusi del Pd, il suo partito di cui oggi si vergogna così tanto da nasconderne il simbolo. Lo stesso Pd che in Abruzzo ha demolito la sanità pubblica e che al governo del Paese ha distrutto lo stato sociale con il Jobs Act e l'abolizione dell'art. 18". Lo dichiara, in una nota, Sara Marcozzi, consigliere regionale uscente e candidata per il M5S alla presidenza della Regione Abruzzo alle elezioni del prossimo 10 febbraio. "Legnini - prosegue Marcozzi - oggi ha la pretesa di porsi come alternativa credibile, ma ricordiamo che da senatore Pd votò a favore della Riforma Fornero, che ha gettato nella disperazione migliaia di lavoratori, e a favore del decreto Imu-Bankitalia, provvedimenti ai quali il Governo del M5S sta mettendo riparo".
Leggi Tutto »Dalla Lega stop agli ex amministratori di centrosinistra per le elezioni
"Siamo stati molto chiari e Salvini mi ha autorizzato in questo senso a seguire la strada del 'no' alla candidatura di esponenti che hanno governato con la maggioranza di centrosinistra di D'Alfonso". Il coordinatore abruzzese della Lega, il deputato Giuseppe Bellachioma, ribadisce il veto a far parte della coalizione di centrodestra per l'Udc se dovesse continuare nel "muro contro muro" per candidare alla Regione Abruzzo uomini della maggioranza regionale uscente di centrosinistra, come i consiglieri di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo, ex assessore, e Mario Olivieri e il consigliere di Regione Facile Alessio Monaco. Bellachioma lo conferma all'indomani della due giorni elettorale in Abruzzo di Salvini. "E' vero che non voglio entrare nelle azioni degli altri partiti - spiega ancora - ma a mio avviso un minimo di rispetto e coerenza ci vuole, chi ha governato con D'Alfonso non può. Mi dispiace, ma terremo la barra dritta, se nell'Udc continuano così la Lega dirà che non stanno nella coalizione"
Leggi Tutto »Montesilvano, ridotte le tariffe della refezione scolastica e degli asili nido
Il Comune abbassa le tariffe degli asili nido del 20 per cento e quelle della refezione scolastica con cifre variabili dal 20 al 4 per cento, a seconda della classe Isee, favorendo, ovviamente, chi ha una condizione economica più svantaggiata. La delibera è stata approvata ieri dalla giunta comunale e sarà sicuramente una bella notizia per la befana, in questo caso, dei genitori. Il servizio mensa viene garantito a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia di Montesilvano e ai bambini della scuola primaria della Fanny Di Blasio dell’Istituto comprensivo Troiano Delfico, che effettuano il tempo pieno per un totale di 1.300 bambini circa e di circa150.000 pasti serviti.
«Certo non sono riduzioni drastiche, non possiamo permettercelo», dice il sindaco Francesco Maragno, «ma è un segnale forte e quasi unico tra le amministrazioni locali e conferma la nostra attenzione massima al mondo della scuola. Fondamentale è stata la lotta alla morosità, non era giusto che le persone corrette dovessero pagare anche per quelli che fanno i furbi e, infatti, grazie a questa azione siamo riusciti ad abbassare le tariffe per tutti e a controllare che l’utenza servita si comporti seguendo le regole. Abbiamo avviato un percorso teso a rendere più equa la contribuzione dell’utenza in ragione del grado del disagio economico-sociale e della capacità di reddito, introducendo un sistema tariffario articolato per fasce di reddito. La scelta, quindi, a invarianza della qualità del servizio offerto, è stata quella di fare una revisione del regime tariffario nell’ottica di una riduzione della partecipazione economica delle utenze, cercando di andare il più possibile incontro alle esigenze delle famiglie».
«Per le mense è una riduzione importante», spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Maria Rosaria Parlione, «ma non arriva dal cielo. L’abbiamo potuta attuare perché abbiamo condotto un’azione forte per ridurre la morosità che è stata ridotta da una quota di oltre il 30 per cento all’attuale 4 – 5 per cento, si tratta di 20.000 euro all’anno su 450.000 di entrata totale. Un contributo è arrivato anche dal nuovo appalto, che parte con l’anno appena iniziato, che ha ridimensionato un pochino il costo unitario dei pasti. Prendendo come riferimento una media di 20 pasti al mese per otto mesi all’anno, le famiglie che si trovano nella fascia Isee più bassa spenderanno 80 euro in meno per ogni figlio, e via via nelle ulteriori quattro fasce di reddito, il risparmio diventa di 64, 48, 48 e 32 euro. Non è stato, invece, cambiato il costo del trasporto scolastico. Infine, la tariffa per l’utilizzo degli scuolabus comunali è stato uniformato a 1 euro per ogni bambino per ogni singola uscita».
Leggi Tutto »Di Maio: Dateci l’opportunita’ di governare l’Abruzzo
"La legge regionale per le elezioni regionali prevede un vincitore e una maggioranza. Non abbiamo il problema di una legge elettorale che a livello nazionale ha fatto in modo di non poter consentire di avere un vincitore". Risponde cosi' Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a chi gli chiede se l'Abruzzo, all'esito del voto che vede nei sondaggi volare M5s e Lega, potrebbe diventare il primo laboratorio di un Governo regionale giallo-verde. "Veramente - aggiunge Di Maio- una legge per far si' che non ci fosse un vincitore era stata progettata a livello nazionale per colpire il Movimento 5 Stelle ma gli e' andata male. Questo dimostra che tutti i partiti che si fanno i conti pensando di poterci fregare poi alla fine rimangono sempre fregati. Porta male- conclude- provare a fregare il Movimento 5 Stelle"
"Dateci l'opportunita' di governare l'Abruzzo e a dicembre trasferiremo ogni euro degli sprechi e dei privilegi di questa regione verso la sanita' verso gli aiuti agli imprenditori e i commercianti, verso gli investimenti per ambiente e infrastrutture ovvero verso le opportunita' di questa regione". Lo dice Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, a Pescara, in occasione della visita all'associazione On the Road dove ha incontrato persone che vivono in condizioni di grave difficoltà.
"E' un impegno del Governo trovare una soluzione" per i parenti delle vittime di Rigopiano. Cosi' il ministro Luigi Di Maio a Pescara, a margine di un incontro con gli operatori dell'associazione On The Road. "I nostri - ha aggiunto - sono stati in contatto con le famiglie delle vittime. Il nostro obiettivo e' evitare che oltre il danno enorme della tragedia ci sia anche la beffa". Ieri il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva annunciato che entro dieci giorni dara' delle risposte ai familiari delle vittime sulla possibilita' di approvare una legge sull'impronta di quella di Viareggio "Nei prossimi giorni metteremo allo studio tutti i nostri tecnici - ha concluso Di Maio - per trovare una soluzione".
"Io dico agli abruzzesi cogliamo questa occasione insieme- prosegue Di Maio- quando sono arrivato al Governo a giugno ho trovato miliardi e miliardi di euro nel bilancio dello Stato di spese inutili e sprechi e li abbiamo tagliati e messi su quota cento, reddito di cittadinanza, aumento delle pensioni minime e sull'abbassamento delle tasse alle imprese che inizieranno a scendere da quest'anno. Facciamo lo stesso con l'Abruzzo. Dateci l'opportunita' di governarlo- prosegue- e taglieremo tutti gli sprechi che non servono come abbiamo fatto a luglio e ottobre tagliando tutti i vitalizi agli ex parlamentari a Roma e come abbiamo fatto con la legge di bilancio tagliando le pensioni d'oro che sono state tagliate a dicembre"
"Il reddito di cittadinanza è stato concepito per i cittadini italiani. E per rispettare le normative europee e farlo avere ai cittadini italiani, spostiamo quello che è il cosiddetto lungo soggiorno a oltre 10 anni, bypassando in questo modo le normative europee che ci dicono che dobbiamo darlo a tutti, mentre noi lo diamo solo ai cittadini italiani". È quanto dichiara il vicepremier e leader M5s, Luigi Di Maio, a Pescara, a margine di un incontro con gli operatori dell'associazione On The Road, ripondendo così a chi gli riporta la polemica politica innescata da alcuni esponenti di Forza Italia, convinti che il reddito di cittadinanza verrà dato agli immigrati. "Tutte queste preoccupazioni che hanno questi signori - rimarca Di Maio - sono infondate, dal momento che proprio loro, quando erano al governo, crearono gli strumenti sia per gli italiani che per gli stranieri"
"Non c'e' il rischio che meta' reddito di cittadinanza possa finire nelle tasche di chi lavora in nero, perche' abbiamo in atto diverse interlocuzioni con le autorita' preposte ai controlli e abbiamo dato, con il decreto fiscale, il potere alla Guardia di finanza di accedere alla banca dati dell'Agenzia delle entrate sulle transazioni". Lo ha detto il ministro Luigi Di Maio
"Significa che noi potremo controllare in tempo reale gli abusi e trovare quelli che ne abusano - ha sottolineato Di Maio - Voglio pero' anche dire che le persone in difficolta' di questo paese, cioe' i pensionati, gli invalidi e i giovani disoccupati, nella stragrande maggioranza sono persone oneste, persone che hanno difficolta' e continuano ad averla perche' hanno scelto di non fare i furbi nella vita"
Leggi Tutto »Legnini: con Salvini e’ coalizione di destra pura
''La visita del Ministro Salvini in Abruzzo dimostra che non c'e' piu' una coalizione di centro destra ma di destra'': lo scrive in una nota Giovanni Legnini a commento della due giorni del leader della Lega in Abruzzo. ''Il 10 febbraio chi votera' Lega non votera' Salvini ma Marsilio: la scelta sara' tra un romano - prosegue Legnini - l'inconcludenza dei 5 Stelle e di chi li rappresenta in Abruzzo e un candidato Presidente, voluto dalla maggioranza dei sindaci abruzzesi e da moltissimi cittadini e sostenuto da un'ampia alleanza di liberali e progressisti, cattolici democratici e popolari, in grado di dar vita a una grande stagione di governo che dia forza e autorevolezza alla nostra regione''
''Non una parola sul perche' l'Abruzzo secondo loro dovrebbe essere governato da un candidato Presidente, il Sen. Marsilio, uomo della destra romana paracadutato in Abruzzo, in virtu' di spartizioni tra i partiti lontanissime dall'Abruzzo e dai suoi problemi - ha proseguito Legnini - Non lo diciamo noi ma fu il leader della Lega abruzzese l'on.le Bellachioma in un'intervista del 31 ottobre 2018,a dichiarare: 'Marsilio non e' abruzzese e il messaggio che potrebbe andare all'elettorato e' che nessuno e' stato capace di trovare un conterraneo. L'Italia agli italiani e l'Abruzzo agli abruzzesi. Questo mi sembra evidente'. Condividiamo la posizione dell'on.le Bellachioma'', conclude Legnini.
Leggi Tutto »Marsilio: sono abruzzese tra gli abruzzesi
"Sono onorato di aver avuto la fiducia della lega, sono abruzzese tra gli abruzzesi, questa non puo' essere piu' una terra di emigrazione, qui ci deve essere futuro per i nostri figli". Cosi' il senatore di Fratelli d'Italia Marco Marsilio candidato alla presidenza della Regione per il centrodestra, intervenendo nel corso del comizio tenuto all'Aquila dal leader della Lega, Matteo Salvini, che ha concluso il tour abruzzese per la campagna elettorale per le elezioni regionali del prossimo 10 febbraio. "Con queste donne e questi uomini possiamo farcela a cambiare rotta nella nostra regione - ha continuato -. Dobbiamo creare le condizioni per essere sereni e vivere nel benessere nella nostra terra - ha concluso Marsilio.
Leggi Tutto »Maltempo, Sib-Confcommercio Abruzzo segnala notevoli danni agli stabilimenti balneari
Il Sib-Confcommercio Abruzzo segnala notevoli danni agli stabilimenti balneari su numerosi tratti del litorale abruzzese a causa delle mareggiate e del maltemmpo che stanno flagellando la costa. Il presidente Riccardo Padovano sollecita l'avvio dei lavori di difesa della costa gia' programmati dalla Regione Abruzzo: "Occorre iniziare da subito perche' sono sempre piu' frequenti fenomeni naturali impetuosi come quelli in atto che possono essere contrastati solo con adeguate opere a protezione della costa", sostiene il presidente regionale del sindacato degli imprenditori balneari. "In alcuni tratti siamo riusciti ad evitare il peggio grazie a scogliere radenti poste a protezione delle strutture a seguito delle mareggiate di novembre, ma in altri punti scoperti l'impeto del mare e' arrivato addirittura a ridosso delle strade e delle civili abitazioni". "Malgrado la volonta' dei balneari di compartecipare alla realizzazione di tali opere", contesta Padovano, "le nostre parole sono state inascoltate".
Leggi Tutto »Bellachioma ribadisce lo stop a Olivieri e Gerosolimo
"Ribadisco ancor una volta che nelle liste del centrodestra in cui c'è la Lega non possono trovare spazio quelli che hanno governato con il governo di centrosinistra in Regione. Olivieri e Gerosolimo? Per quanto ci riguarda è così anche per loro. Non lo dice Giuseppe Bellachioma ma lo dice Matteo Salvini. Rottura con l'Udc? "Noi auspichiamo che l'Udc in qualche modo capisca. E' un discorso di coerenza, e sia partecipe dell'alleanza di centrodestra, ma così come noi negli ultimi quattro anni abbiamo rispettato ogni decisione del centrodestra, oggi essendo il partito che dovrà, spero, guidare alla vittoria il senatore Marsilio, alla presidenza della Regione, diciamo che chi è stato con il centrosinistra non può stare con noi". Lo ha detto il coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, parlando di Mario Olivieri di Abruzzo Civico e dell'assessore regionale Andrea Gerosolimo, oggi dell'Udc, partito che corre con il centrodestra. Bellachioma ha invece tenuto la porta aperta per Fabrizio Di Stefano, attualmente in corsa solitaria con alcune civiche: "Sulla esperienza politica di Fabrizio Di Stefano non ci sono dubbi. Io penso e sono certo che Fabrizio ha un'anima di centrodestra, e come coordinatore della Lega farò di tutto perché Di Stefano entri a far parte della squadra del centrodestra".
Leggi Tutto »Elezioni regionali, Di Stefano incontra Salvini
"Sto andando alla cena con Salvini". Lo annuncia all'Adnkronos Fabrizio Di Stefano, candidato alla presidenza della Regione Abruzzo, che questa serà incontrerà il leader della Lega a Pescara insieme ai dirigenti locali e ai candidati del Carroccio per affrontare i nodi sulla corsa alle urne del centrodestra, che ufficialmente ha indicato il senatore Fdi Marco Marsilio come candidato governatore. "Ho ricevuto un invito cortese dal coordinatore regionale Bellachioma e ho ritenuto doveroso accettarlo, vedremo se sarà un incontro solo conviviale o se ci sarà modo di confrontarci dal punto di vista politico. Dovrei essere allo stesso tavolo di Salvini, quindi immagino che riusciremo ad affrontare alcuni temi. In base a questo incontro, trarrò le conseguenze", spiega Di Stefano. "Ho allertato i componenti del mio raggruppamento di questo incontro, avvisandoli che, tempo permettendo, domani o al massimo domenica faremo il punto definitivo", dice Di Stefano.
Leggi Tutto »Elezioni regionali, Fabrizio Di Stefano continua la sua corsa
Fabrizio Di Stefano e' il quarto candidato alle elezioni regionali del 10 febbraio in Abruzzo. Il candidato presidente per Le Civiche per l'Abruzzo non fa alcun passo indietro e non rientra nella coalizione del centrodestra. Lo ha dichiarato questa mattina su Il Centro e lo ribadisce all'agenzia Dire in un'intervista in cui spiega il perche' di una scelta "non facile, ma responsabile. Sto vivendo in modo molto difficile queste ore. Da una parte c'e' la responsabilita' nei confronti di coloro che mi sostengono e continuano a dimostrarmi la volonta' di andare avanti - spiega -, dall'altra non l'appello irresponsabile di alcuni vertici del centrodestra che forse dovevano pensarci prima - prosegue -, ma l'invito accorato di tanti dirigenti di base che legittimamente e apprezzabilmente continuano a ritenere che il valore dell'unita' del centrodestra vada salvaguardato comunque a prescindere da un irriguardoso atteggiamento dei vertici nazionali".
L'ultimo appello dei big arrivato e' stato quello lanciato, proprio dall'Abruzzo, dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che aveva auspicato un suo ritorno in quella che il candidato Marco Marsilio aveva definito "la sua casa naturale", cioe' il centrodestra, ma che da subito Di Stefano aveva definito, pur ammettendo che le parole della Meloni avevano "lasciato il segno", non sufficienti per un suo passo indietro se non correlate "da un progetto di ampio respiro"
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