Politica

La raccolta differenziata in Abruzzo ha raggiunto il 61.88 per cento

Nel primo semestre di quest'anno la percentuale di raccolta differenziata in Abruzzo ha raggiunto il 61.88 per cento, oltre 15 punti in più del 2014 e quasi 6 punti in più rispetto al 2017. Il dato è stato elaborato dall'Osservatorio rifiuti sovraregionale (Orso), che monitora l'attività di tutti i gestori locali che operano in Abruzzo.

"Un risultato - ha commentato il sottosegretario con delega all'ambiente, Mario Mazzocca - che rende concreto e raggiungibile l'obiettivo del 65 per cento nel 2020, così come previsto dalla normativa vigente in materia".

La provincia più virtuosa è quella di Chieti con il 76.59 per cento, seguita da Teramo con il 63.42, L'Aquila con il 55.11 e Pescara con il 43.96. Alla fine del 2017 i Comuni abruzzesi con una percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 65 per cento erano 153, 93 quelli con percentuale tra 35 e 65 per cento, 41 quelli tra il 15 e il 35 e appena 18 quelli con percentuale inferiore al 15 per cento.

"Questi dati - ha aggiunto Mazzocca - dimostrano una volta in più che nella nostra regione è completamente inutile la realizzazione di un termovalorizzatore, visto che attualmente appena il 30 per cento del pattume finisce in discarica (in linea con il dato nazionale) e il trend è costantemente in discesa. Ciò significa che già oggi non c'è il materiale necessario al funzionamento di un impianto di questo tipo".

Lo scorso anno in Abruzzo la raccolta differenziata è stata pari a circa 149mila tonnellate, pari a 252 chilogrammi per abitante. La frazione organica rappresenta oltre il 44 per cento del totale, seguita da carta e cartone con il 19 e dal vetro con l'11 per cento.

"Ora il nostro obiettivo - ha proseguito il sottosegretario - è migliorare la qualità dei materiali raccolti con la differenziata, così da aumentarne il riciclo (la possibilità cioè di produrre nuovi materiali), che già nella nostra regione viaggia su una percentuale vicina al 90 per cento".

In quest'ottica Mazzocca - che ha illustrato i dati insieme al dirigente del Servizio rifiuti Franco Gerardini e al responsabile dell'Orso Gabriele Costantini - ha annunciato una rimodulazione di somme derivanti da economie che saranno destinate all'implementazione della rete dei Centri di raccolta, al potenziamento delle piattaforme ecologiche, alla creazione di impianti per il compostaggio di comunità nelle aree protette e all'installazione di Ecobank nei pressi dei centri commerciali di Comuni con oltre 20mila abitanti.

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Ortona, videosorveglianza con fondi comunali

Il comune di Ortona è in graduatoria tra i comuni che hanno partecipato all'assegnazione di fondi del ministero dell'Interno per la realizzazione dei sistemi di videosorveglianza sul territorio, ma non ha avuto, per ora, l'assegnazione della quota dei 37 milioni di euro complessivamente stanziati. Per concretizzare il progetto per la videosorveglianza l'Amministrazione prosegue con fondi comunali, pari a 50 mila euro su 161 mila del progetto complessivo. "L'esigenza di ripristinare e migliorare al più presto il sistema di videosorveglianza - dice Alessandra Nervegna, consigliera comunale della lista civica "Il comune delle idee" - sarà comunque affrontata a prescindere dall'esito del bando nazionale, perché in bilancio abbiamo programmato fondi per avviare il progetto di miglioramento e potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nel centro urbano e sul territorio".

Nella graduatoria nazionale ministeriale il progetto del comune di Ortona è in posizione 872, mentre sono stati già finanziati i primi 428 comuni. Le domande pervenute sono 2.400.

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Fabris: Le autostrade A24 e A25 erano e sono sicure in condizioni normali

"Le autostrade A24 e A25 erano e sono sicure in condizioni normali, se il ministero ha dubbi o incertezze ha tutto il potere di intervenire". Lo ha detto Mauro Fabris, vice presidente del Cda di Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, a margine della seduta straordinaria del Consiglio comunale dell'Aquila su 'Criticita' strutturali viadotti Autostrade A24 e A25'. "Il ministero - ha aggiunto - non interviene, abbiamo fatto un summit sulla sicurezza in prefettura e tutti sono stati d'accordo nel tenere aperte le due arterie autostradali. Il ministero per la messa in sicurezza deve darci le risorse, noi siamo pronti. A giugno scorso il Mit ha detto che non c'erano interventi urgenti da fare e noi abbiamo perso un ricorso al Tar del Lazio perche' avevamo richiesto fondi per poter andare avanti con la messa in sicurezza antisismica. Poi c'e' stata Genova e' tutto e' cambiato. Faremo comunque le prove ulteriori richieste dal ministero per rispetto istituzionale".

"Per la messa in sicurezza dei viadotti abbiamo inserito i 192 milioni di euro nel decreto Genova e presto verranno firmati i decreti". Così il dirigente del ministero per le Infrastrutture e Trasporti Placido Migliorino, a proposito dei fondi per la messa in sicurezza antisismica dei viadotti delle autostrade A24 e A25 inseriti nel decreto Genova approvato nei giorni giorni scorsi, ma non ancora disponibili, come denunciato più volte da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle due arterie. Migliorino è intervenuto a margine della seduta straordinaria del Consiglio comunale dell'Aquila dal titolo "Criticità strutturali viadotti Autostrade A24 e A25". In merito all'esigenza del monitoraggio per assicurare sicurezza allo stato attuale, Migliorino precisa che ciò "vuol dire installare degli estensimetri, dei flessimetri, dei sensori che misurano lo stato deformativo al transito di veicoli ordinari e confrontare i valori misurati con le previsioni progettuali. Quindi nessun impatto se non quello iniziale sulla circolazione. Poi se durante l'esercizio si dovesse raggiungere o superare le soglie di allerta, questo ci consentirebbe di intervenire anche eventualmente con il blocco della circolazione su quei viadotti".

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Pescara, Zelli inaugura la sede di Azione Politica e presenta il programma per le elezioni

Infrastrutture e dissesto idrogeologico, sviluppo economico, welfare e sanità, fondi europei e smart region: sono questi i temi centrali di cui si è discusso questa mattina, in occasione dell’inaugurazione della sede elettorale pescarese di Azione Politica che ha richiamato un grande pubblico e suscitato curiosità. Presenti anche molti big del centrodestra abruzzese tra cui l'on. Giuseppe Bellachioma, Riccardo Chiavaroli, Gianfranco Giuliante, e il segretario provinciale di Teramo, Piero Fioretti; Fabrizio Di Stefano di Civiche per l’Abruzzo; Antonio Zaffiri, presidente della Provincia di Pescara; Gianni Di Pangrazio di Avanti Abruzzo; Valter Cozzi, assessore comunale a Montesilvano ed Enrico Di Giuseppantonio, sindaco di Fossacesia, dell’Udc; Anthony Aliano, consigliere comunale di Montesilvano di Fratelli d’Italia; di Forza Italia il deputato Antonio Martino, il consigliere comunale pescarese, Marcello Antonelli, e Carlo Masci; Armando Foschi, segretario provinciale Ugl.
“La Regione deve ripartire dagli investimenti infrastrutturali, concentrando le risorse sulla sistemazione della rete viaria e, in particolare, dei collegamenti interni. Le priorità assolute sono risolvere i problemi derivanti dal rischio idrogeologico e la messa in sicurezza delle scuole”, ha spiegato Gianluca Zelli, coordinatore regionale del movimento civico, agli intervenuti.
L’inaugurazione ha rappresentato per Azione Politica l’opportunità di fare il punto sulle politiche regionali e sulle idee di rilancio del nostro territorio: “Oggi, discutiamo di quanto la Regione Abruzzo abbia dovuto mandare indietro per non essere stata capace di progettare e spendere. Individuando obiettivi precisi, possiamo recuperare risorse e tempo perduto”.
Ma anche welfare e sanità sono all’attenzione dell’agenda elettorale: “Il sistema di cura regionale diventa eccellente grazie all’efficientamento delle strutture ospedaliere periferiche, all’istituzione di un centro unico regionale di prenotazione pubblico-privato, a investimenti dedicati al rafforzamento dell’assistenza domiciliare”.
Infine, Zelli si è concentrato sull’obiettivo di diventare “smart region”, intendendo con ciò “un Abruzzo dove infrastrutture tecnologiche e digitali e una mobilità innovativa consentano alle nostre città di diventare più “intelligenti” in termini di risparmio energetico, efficientamento e rapidità nell’erogazione di servizi al cittadino, sicurezza e rispetto per l’ambiente”.

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Zes, Di Pangrazio soddisfatto della risposta del territorio

"Sono molto soddisfatto del consenso pieno mostrato dalle rappresentanze economiche e sociali e dai sindaci di Avezzano, Sulmona, Pratola Peligna, Carsoli, oltre che dei suggerimenti pervenuti dagli altri amministratori e dalle personalità presenti al convegno, convocato congiuntamente da me e dal Presidente Lolli ieri ad Avezzano, per illustrare la proposta strategica di localizzazione delle Zone Economiche Speciali nei siti industriali dell'Area interna dell'Abruzzo, con lo snodo funzionale fondamentale del Centro Intermodale di Smistamento Merci della Marsica." E' quanto dichiara il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio che nel suo intervento ha ribadito la grande opportunità che il Governo regionale ha voluto mettere a disposizione per le aree industriali di Avezzano, Sulmona, Pratola Peligna e della Piana del Cavaliere. "Abbiamo fortemente voluto che nell'Area interna fosse previsto, in forma equamente distribuita nei territori, questa importante misura di agevolazione fiscale, economica ed amministrativa - ribadisce il Presidente del Consiglio - Essa potrà favorire l'insediamento di nuove iniziative produttive e di lavoro. L'obiettivo è quello di determinare un sistema di 'attrazione territoriale' di nuovi investimenti, per il cui successo è necessario il massimo e convergente impegno delle politiche nazionali e regionali, ma soprattutto saranno determinanti le iniziative territoriali, istituzionali ed imprenditoriali, che dal basso saranno capaci di attrarre le risorse che la Zes metterà a disposizione nel medio termine". L'individuazione, da parte della Regione Abruzzo, delle Zone Economiche Speciali ha incluso tutta l'area interna, individuandone i siti lungo il corridoio trasportistico che collega i porti abruzzesi di Ortona e Vasto con gli interporti regionali e interregionali e con i porti di Ancona e Civitavecchia. "La strategia proposta - dichiara il Presidente Di Pangrazio - esalta la funzione connettiva e di raccordo economico-produttivo dei siti industriali dell'Abruzzo e delle sue aree interne, con la funzione determinante del Centro Intermodale di Smistamento delle Merci della Marsica, nella connessione Tirreno-Adriatico, attraverso i vettori autostradali, viari e ferroviari verso Pescara-Vasto-Roma-Civitavecchia e verso Napoli-(Rieti-Terni)- Ancona". 

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Stella Maris, il Comune di Montesilvano punta a riaprire i giochi sull’utilizzo

"Trasformare, oggi, la Stella Maris in un convitto è sicuramente un’idea datata e non in linea con le esigenze, anche economiche, attuali per le quali un intervento così importante, come la ristrutturazione di un edificio simile, necessita di concreti ritorni. Le colonie, storicamente, si sono sempre rette con sovvenzioni di enti caritatevoli sostenuti dai privati. E un convitto, oggi, rischierebbe di andare in difficoltà nel breve volgere di qualche stagione, vista la cronica difficoltà degli enti statali a coprire costi elevati per strutture del genere", lo scrive in una nota il Comune di Montesilvano che punta a riaprire i giochi sul destino della struttura sulla riviera.

Il cambio al vertice della Provincia, con l’elezione di Antonio Zaffiri, sembra permettere l’apertura di un confronto costruttivo sulla sorte della Stella Maris. E sul caso intervengono il sindaco, Francesco Maragno, l’assessore Ernesto De Vincentiis, con deleghe al Turismo e al Patrimonio, e il consigliere comunale Adriano Tocco, vicepresidente di Federalberghi Pescara.

 «Appena due anni fa», spiega il primo cittadino, «il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, era a Montesilvano per benedire – sono sue parole – la firma della convenzione tra Comune, Regione, Provincia e Accademia delle belle arti di Roma per il rilancio e la riqualificazione della Stella Maris. Il progetto è stato presentato per la prima volta il 9 maggio 2015, con il Manifesto “La Stella porterà altre Stelle”, e prevede la creazione di un centro di altissima specializzazione nel mondo dell’arte, all’interno della ex colonia di Montesilvano, anche in forma consorziata di tutte le Accademie dell’arte italiane. Anche la direttrice dell’Accademia delle belle arti di Roma, Tiziana D’Acchille ha definito ambiziosa e fattibile la realizzazione della nostra idea, in quanto può colmare un vuoto attualmente esistente. Quel vuoto è ancora da riempire e noi, auspicando un rinnovato confronto con tutti gli enti interessati, siamo disponibili a fare, come sempre, la nostra parte per fornire alla città, e all’intera regione, una struttura di eccellenza per la cultura e che, comunque, farebbe da volano anche al comparto turistico, la nostra prima industria cittadina. Dove arrivano gli istituti accademici arriva ricchezza e si crea un indotto economico per il territorio».

«Il Comune di Montesilvano, sul cui territorio è stata realizzata la Stella Maris, credo che abbia il diritto di avere voce in capitolo sulla struttura, pur se di proprietà della Provincia di Pescara», dice l’assessore De Vincentiis, «Il nostro progetto, in collaborazione con l’Accademia di belle arti di Roma,che prevede l'attivazione di un corso accademico triennale e uno biennale in Costume per lo spettacolo, oltre a un Master in Costume per il cinema e un Master in Arti visive, penso debba essere ripreso in considerazione. Anche perché aveva ottenuto tutti i via libera dal Miur (ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca scientifica) ed erano stati siglati protocolli di intesa con l’Accademia, la Regione Abruzzo e la Provincia di Pescara. E’ un progetto che porta concrete ricadute economiche sulla città in quanto muoverebbe interessi virtuosi del mondo del cinema e potrebbe essere anche una concreta base operativa per spendere ulteriormente l’immagine di Montesilvano per la produzione di film che avrebbe ovvie positive ripercussioni sul nostro turismo».

 «Noi vorremmo semplicemente ricominciare a ragionare, anche con il nuovo presidente della Provincia», aggiunge Adriano Tocco, «Come Federalberghi dico che questa struttura può essere un vanto per la nostra economia turistica. Senza una visione strategica vera e programmata di quello che si vuole fare, si rischia di sperperare denaro pubblico, come – purtroppo – è stato fatto tante volte negli ultimi trenta anni. Il progetto di riqualificazione di Comune e Accademia di belle arti di Roma, tiene conto della vocazione della struttura ma darebbe anche ossigeno al turismo. Montesilvano dalla Stella Maris può avere grandi vantaggi, se sappiamo sfruttarla adeguatamente, ma anche svantaggi se torna a essere quello che è stata negli ultimi decenni. L’importante è che il Comune sia parte attiva e, insieme agli operatori del settore, sia messo in condizione di proporre soluzioni che rispettano la struttura dal punto di vista storico e architettonico e che abbia una visione strategica a medio e lungo termine per favorire il turismo. Montesilvano non deve subire, come sempre, le scelte calate dall’alto, senza nemmeno poter dire la propria».

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Presentata la seconda conferenza programmatica del Partito Democratico #Abruzzo2030

Stamane 16 novembre, nella sala Enrico Berlinguer in via Lungoaterno Sud a Pescara, è stata indetta dal Partito Democratico una conferenza stampa per annunciare la seconda conferenza programmatica del PD che si terrà il 24 novembre all’ex Aurum intitolata “Abruzzo 2030”. Sono intervenuti quattro esponenti del partito tra cui Renzo di Sabatino (Segretario del PD Abruzzo), Andrea Catena (Coordinatore della segreteria PD Abruzzo), Lorenza Panei e Francesca Buttari. Molti i temi toccati dai quattro esponenti, dall’organizzazione di “Abruzzo 2030” allo sviluppo di un’industria ecosostenibile; dalla gestione dell’ambiente alla recente dichiarazione di Salvini sulla costruzione di termovalorizzatori per ogni provincia; dalla strutturazione del sistema di gestione dei migranti alla riduzione delle tasse sull’immondizia. Tutti argomenti che verranno delucidati più approfonditamente il 24 novembre all’ex Aurum ai tavoli programmatici allestiti. Più precisamente, saranno 14 i tavoli programmatici: Industria 4.0, Lavoro, Scuola e Università, Sanità, Pari Opportunità, Ambiente (coordinatrice Lorenza Panei), Agricoltura, Territori, Cultura e Turismo, Infrastrutture, Mezzogiorno, Welfare e Ricostruzione (tema scottante in questa regione). “Trasparenza” e “pianificazione” sono i temi chiave ed i “cavalli di battaglia” con cui il PD intende scendere in campo alle prossime elezione per risollevare le scricchiolanti sorti del partito. Per prenotarsi ai tavoli programmatici e partecipare alle discussioni (aperte a tutti i cittadini) sarà sufficiente recarsi sul sito web del Partito Democratico ed effettuare la registrazione online.
Per ulteriori dichiarazioni degli esponenti intervenuti lasciamo i nostri lettori alla visione delle interviste rilasciate dagli stessi in calce a questo articolo.

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Sbarra (Cisl): la crescita invoca nuovi investimenti pubblici in infrastrutture

"Il riscatto nazionale esige la crescita, e la crescita invoca nuovi investimenti pubblici in infrastrutture, politica industriale, innovazione e formazione, coesione e lavoro produttivo. Non c'è alternativa: ignorare questa priorità significa mettere il Paese a rischio. La manovra può ancora essere modificata, lo si faccia aprendo finalmente alle proposte unitarie del sindacato e al confronto con le parti sociali". Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, a margine della Conferenza sui Servizi in Rete della Usr Abruzzo-Molise, organizzata oggi a Francavilla a Mare in provincia di Chieti.

"In questi mesi - ha aggiunto il numero due del sindacato di via Po - torniamo a fare i conti con dati economici molto negativi, specialmente se proiettati alla luce delle inadeguatezze della Finanziaria". Numeri che parlano "di un peggioramento quantitativo e qualitativo del mercato del lavoro, riduzione di produzione e fatturato industriale, rallentamento dei consumi, di un rapporto deficit/Pil destinato a toccare il 3 per cento nel 2019. Nodi che appartengono alla stessa questione di fondo: uno sviluppo bloccato da investimenti pubblici insufficienti e da inadeguate strategie di rilancio del lavoro e delle politiche di coesione". Per questo, ha sottolineato Sbarra illustrando i contenuti della Piattaforma unitaria sindacale, "è urgente che la Legge di Bilancio cambi, con un impulso nelle strategie industriali e infrastrutturali, nel rilancio di ricerca e innovazione, nell'investimento su Scuola, competenze, pubblica amministrazione, mercato del lavoro". 

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Terremoto 2016, nuovo scontro commissario-governatori

Nuovo scontro tra il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini e i presidenti delle Regioni Marche, lazio, Umbria, Abruzzo, colpite dal terremoto del 2016, dopo l'approvazione del decreto Genova con gli emendamenti contestati dai governatori, a cui viene riconosciuta solo una funzione consultiva. E' lo stesso Farabollini a renderlo noto: durante la pausa pranzo di una riunione della cabina di regia gli è stato consegnato un documento sottoposto all'attenzione del sottosegretario Crimi: "si legge testualmente non solo che non è giustificata 'la pretesa accelerazione dei provvedimenti emessi dal commissario', ma che le Regioni ritengono, con l'approvazione del dl Genova, di non dover 'dare corso all'attuazione di provvedimenti che non le vedono direttamente coinvolte nella fase decisionale e pertanto valuteranno se restituire la gestione della contabilità speciale e degli uffici speciali al commissario, valutando anche di ritirare tutto il personale regionale attualmente messo a disposizione"

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Fondi della Regione per i lavori al porto di Pescara

Il Dipartimento Politiche Agricole della Regione Abruzzo, con la determinazione n. DPD027/72 del 7 novembre scorso, ha definitivamente sbloccato il progetto presentato dall'Autorità di Sistema Portuale (ASP) del mare Adriatico centrale finalizzato a migliorare le condizioni lavorative dei pescatori del porto di Pescara. ''Un traguardo importante - sottolineano il Presidente dell'ASP Rodolfo Giampieri e il delegato della Regione Abruzzo Enzo Del Vecchio - che consente di poter utilizzare la risorsa economica di 444.229 euro per la realizzazione di: 2 blocchi per servizi igienici, di cui uno nella sponda nord e un altro nella sponda sud; un modulo chiuso per ricovero dei lavoratori marittimi della pesca, presso la banchina sud; una pensilina per riparo degli addetti alla riparazione delle reti da pesca; un impianto per la raccolta, il trattamento e il conferimento in fognatura delle acque reflue di lavaggio del pescato, in corrispondenza della banchina nord e della banchina sud; parabordi d'ormeggio in gomma del tipo "a delta"; restauro lapideo della pavimentazione a tergo della banchina nord, previa rimozione della vegetazione spontanea, nonché dei rifiuti e della polvere ivi in accumulo, ivi incluso il ripristino delle opere d'arte circostanti (bitte, cordoli, dissuasori, fontanella d'acqua potabile); rifacimenti localizzati della sovrastruttura stradale in conglomerato bituminoso, previa asportazione degli strati superficiali (tappeto di usura) e di quelli più in profondità (binder), con conseguente rifacimento della segnaletica stradale orizzontale. "L'intervento - proseguono Giampieri e Del Vecchio - unitamente agli attuali lavori in corso da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche riguardanti la realizzazione del sistema di fornitura di energia elettrica ed acqua sulla banchina nord, si rende altresì funzionale al programma riguardante la realizzazione di strutture per la vendita del pescato "miglio zero" seguito con altro intervento da parte del Comune di Pescara e dal Flag "Costa di Pescara"". 

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