Politica

Elezioni in Abruzzo, si riunisce il comitato regionale dell’Udc

L'organizzazione, i programmi, le idee per dare un futuro migliore alle nuove generazioni e le alleanze in vista delle prossime elezioni regionali in Abruzzo. Di questo si discuterà nel Comitato Regionale dell'UDC, convocato dal Segretario Regionale, Enrico Di Giuseppantonio, per venerdì prossimo, 7 settembre, alle ore 17.30, presso l'Hotel Iacone, in viale Abruzzo 372, a Chieti Scalo (di fronte allo stadio Angelini).  
Sarà una discussione a tutto tondo, con gli interventi dei coordinatori provinciali di Chieti, Andrea Buracchio, di Pescara, Valter Cozzi, di L’ Aquila, Lino Cipolloni e di Teramo, Berardo De Simplicio, che riferiranno sulla situazione politica nei loro territori. Nella discussione troverà ampio spazio le proposte di amministratori locali. “Un’analisi importante che ci consentirà di fissare i punti programmatici dell’UDC in vista delle regionali – sottolinea il Segretario Regionale, Di Giuseppantonio -. Vogliamo essere pronti a dare il nostro contributo di idee ma anche di persone in grado di rappresentare le istanze dei nostri territori. Il nostro è da sempre un partito vicino alla gente, capace di rappresentare le esigenze delle comunità locali e garantire opportunità di sviluppo sociale ed economico all’Abruzzo".

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Blocco dei fondi di periferie, Chieti e Pescara protestano

Pescara e Chieti si uniscono, assieme ad altre città italiane per scongiurare la sospensione votata dal Senato del bando di riqualificazione delle periferie indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri due anni fa. Presentate questa mattina, nel corso di un incontro con la stampa, dai due primi cittadini Marco Alessandrini e Umberto Di Primio le iniziative decise insieme all'Anci.

"Si tratta - ha detto il sindaco di Pescara - di un vero e proprio scippo istituzionale che è sotto gli occhi di tutti. I fondi delle periferie tanto agognati, per cui i comuni hanno fatto,i compiti a casa, arrivati all'ultimo miglio, sono stati congelati. Per questo è necessaria una mobilitazione di tutti i comuni italiani. Oggi siamo in conferenza qui in aeroporto, domani saremo a Roma con la delegazione Anci che verrà ascoltata in Commissione Bilancio alla Camera perché c'è la necessità di far tornare indietro il Governo su un provvedimento del genere, e su un emendamento scippo che grida vendetta perché noi abbiamo bisogno di quei fondi subito e questi fondi non rappresentano una graziosa concessione, ma sono il frutto di un confronto competitivo con il Governo. Nel dicembre dello scorso anno sottoscrivemmo con altri sindaci - ha detto ancora Alessandrini - un contatto a Palazzo Chigi con il Presidente del Consiglio e questo contratto è stato registrato dalla Corte dei Conti che è il massimo organismo contabile dello Stato. Si parla tanto di recuperare fiducia con i cittadini, ma se lo Stato è il,primo che torna indietro sui suoi,passi, evidentemente c'è qualche problema. Voglio solo dire che sono 25 milioni gli italiani interessati da questi progetti".

Il sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha sottolineato come che "si tratta di difendere gli interessi dei cittadini e anche dell'Italia visto che si tratta di 96 comuni che a causa di questo scellerato provvedimento votato in Senato, rischiano di non vedersi finanziati lavori che servono per migliorare la qualità della vita dei cittadini e rendere le città più vivibili, e migliorare le infrastrutture esistenti. Questa è una battaglia nazionale che ci vedrà domani in audizione alla Camera per dire che perde l'Italia se il provvedimento passerà anche all'esame della Camera stessa. Tra l'altro - ha aggiunto il sindaco di Chieti - questo provvedimento presenta elementi di illegittimità costituzionale e anche sotto il profilo del diritto civilistico perché c'è anche una convenzione sottoscritta con lo Stato, per cui andremo avanti in questa battaglia perché con l'accordo firmato, abbiamo onorato la sottoscrizione con dei lavori che abbiamo già onorato, per cui chiediamo di avere ora certezze sul futuro. Abbiamo fatto opere per cui se poi non ci sarà la copertura finanziaria su queste opere qualcuno dovrà risponderne". 

La replica dell'on. Torto

'Vergognoso e ridicolo l'attacco al Governo proprio da chi ha guidato l'Italia finora con mere promesse e concedendo la metà delle risorse oggi a disposizione''. Lo afferma Daniela Torto, deputata teatina del Movimento 5 stelle commentando l'iniziativa dei sindaci di Chieti e Pescara, Umberto Di Primio e Marco Alessandrini, i quali hanno denunciato il blocco dei fondi del Governo destinati ai progetti di riqualificazione delle periferie e hanno annunciato eventuali iniziative giudiziarie. Torto spiega che il Governo è intervenuto per dare attuazione alla sentenza della Corte costituzionale n.74 del 2018, che ha rilevato l'illegittimità della gestione centralistica del Fondo previsto 96 città capoluogo. ''Con il nostro intervento - conclude la deputata M5s - realizziamo una semplice rimodulazione dovuta al ritardo nella elaborazione di progetti completi, e non certo un taglio come ben dovrebbero sapere gli amministratori di due città importanti sul territorio abruzzese come Chieti e Pescara. Si tratterà di uno sblocco degli investimenti a disposizione per oltre 7.000 Comuni''.

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Adeguamento sismico, Maragno: dopo i lavori, asilo nido da oggi in funzione

Sicuro, accogliente, colorato. Si presenta così l’asilo nido “Lo Scoiattolo” di via Chiarini, che da questa mattina ha aperto le porte ad alcuni dei suoi piccoli alunni.

«Come da programma  - afferma il sindaco Francesco Maragno, stamani in sopralluogo nella rammodernata scuola, insieme all’assessore all’edilizia scolastica Maria Rosaria Parlione – i lavori di rinforzo strutturale si sono conclusi e la scuola è prontissima per accogliere i bambini. Alcuni di loro, già iscritti dai precedenti anni scolastici, hanno ricominciato a frequentarlo da questa mattina. Nei prossimi giorni, entreranno anche i nuovi piccoli alunni. Con questo radicale intervento, andiamo avanti nel progetto di riammodernamento del patrimonio scolastico che stiamo conducendo».

«La sicurezza dei bambini è una grande priorità per questa Amministrazione -  sottolinea l’assessore Parlione -. Anno dopo anno abbiamo messo in atto una serie di interventi, alcuni di piccola manutenzione, altri particolarmente significativi, ma tutti orientati a dare ai bambini luoghi moderni e solidi. Altri interventi hanno riguardato la scuola dell’infanzia di via Adda che da settembre 2016 accoglie i bambini della scuola dell’infanzia, e che al momento è oggetto di lavori di completamento del piano superiore per ospitare anche quelli della primaria; lavori di miglioramento sismico sono stati eseguiti anche nella scuola dell’infanzia De Zelis  e nella scuola don Bruno Cicconetti. Sono attualmente in corso le opere di realizzazione della scuola di via Almirante, una traversa di via Sospiri. E’ in programma un progetto di miglioramento sismico della scuola Fonte d’Olmo dell’Istituto Comprensivo Rodari. Infine -  rimarca l’assessore -  tre scuole di Montesilvano sono state inserite all’interno del piano triennale per l’edilizia scolastica 2018-2020 redatto dalla Regione Abruzzo, per il loro adeguamento sismico. Si tratta della sede centrale della Troiano Delfico, della succursale della Troiano Delfico e della scuola secondaria di primo grado I. Silone».

Nell’asilo nido Lo Scoiattolo, per questo anno scolastico sono impegnate 14 insegnanti che seguiranno fino a massimo 50 bambini tra i 3 e i 36 mesi.  La struttura di circa 550 metri quadri è composta di 7 aule polifunzionali, cucina, lavanderia, uffici di segreteria. Le opere hanno riguardato un intervento di rinforzo strutturale, mediante il consolidamento di travi e pilastri con rete in fibra di carbonio, la realizzazione di intonaco deumidificante, la demolizione e il rifacimento della pavimentazione, la tinteggiatura interna ed esterna, l’impermeabilizzazione e la coibentazione, il rifacimento della copertura,  gli impianti elettrico e meccanico, la riorganizzazione degli spazi, in linea con le prescrizioni della Asl e dei Vigili del Fuoco e la realizzazione di servizi igienici accessibili. L’intervento è stato eseguito grazie al contributo di 250.000 euro concesso dalla Regione Abruzzo, nell’ambito dei “Fondi FSC Risorse Premiali per obiettivi di prima infanzia – Interventi di messa in sicurezza degli immobili di proprietà sedi di Asili Nido e Micro Nidi pubblici funzionanti”. Effettuati anche interventi di sistemazione nell’area esterna, per un importo di 40.000 euro stanziati dal Comune.

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Paolucci: La ZES in Abruzzo si farà

 "La ZES in Abruzzo si farà e sarà rispondente e coerente con lo sviluppo del proprio territorio. La Regione Abruzzo, nell'interesse della propria economia e nel rispetto delle indicazioni legislative, redigerà il miglior Piano di Sviluppo Strategico possibile. L'ente elaborerà con tutti gli stakeholder interessati, in proprio o in collaborazione interregionale, la strategia di partnership con altre istituzioni e organismi di settore in un quadro di sviluppo continuamente in evoluzione territoriale". Ad annunciarlo è l'assessore regionale al Bilancio, Silvio Paolucci.

"La Regione Abruzzo - prosegue in una nota - continuerà ad avere comportamenti di correttezza istituzionale dentro e fuori i propri confini. E' questo lo scenario che guiderà l'azione politico-amministrativa della nostra Regione e che non potrà risentire delle sguaiate uscite del consigliere regionale Mauro Febbo e men che meno a privare la Regione Abruzzo di un importante strumento per il potenziamento del suo tessuto connettivo economico come quello della ZES - Zona Economica Speciale - che proprio la nostra Regione ha conseguito con un emendamento alla legge che le istituiva. E deve essere proprio l'assenza di elementi minimi di conoscibilità dell'impianto normativo, il DL 91/2017 ed il DPCM 12/2018, a far gridare allo scandalo il prode consigliere sulla scelta operata dalla Regione Molise di partecipare al programma interregionale con la Regione Puglia".

"Una opportunità ed una legittima scelta, quella del Molise - sottolinea Paolucci - che non pregiudica in alcun modo il percorso della Regione Abruzzo, che sceglierà nelle opzioni offerte dalla legislazione senza neanche tralasciare la possibilità di configurare il territorio della ZES all'interno dei confini della stessa regione"

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Chieti, il Comune chiede 4 milioni per gli interventi sulle infrastrutture

Ammonta a 4 milioni di euro complessivamente la spesa stimata dal Comune di Chieti per una serie di interventi su infrastrutture viarie ovvero venti fra sottopassi, viadotti, strade e sovrappassi per i quali è stata effettuata una indagine esclusivamente visiva in seguito alla richiesta del Ministero delle Infrastrutture dello scorso 20 agosto. Lo ha detto nel corso di una conferenza stampa il sindaco Umberto Di Primio unitamente all'assessore ai lavori pubblici Raffaele Di Felice. La ricognizione ha evidenziato alcune criticità o carenze di manutenzione in particolare per il sottopasso di via Vomano, attualmente chiuso transito pedonale con ordinanza del maggio scorso, che presenta problematiche strutturali. Il costo per il suo ripristino è stato stimato in 300.000 euro ed i viadotti di via Gran Sasso e di Madonna delle Piane la cui spesa complessiva, per i monitoraggi e le manutenzioni, è rispettivamente di 1.030.000 e 670.000 euro. Ammonta, inoltre, a 500.000 euro la spesa per la verifica sulla vulnerabilità sismica su tutte le 20 infrastrutture, 25.000 euro per ciascuna, mentre i costi per le manutenzioni sono stati valutati in un milione e mezzo di euro. "Abbiamo necessità, innanzitutto, di poter essere messi nelle condizioni di effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica su tutte le infrastrutture di nostra competenza. Abbiamo fatto ciò che ci è stato chiesto ma, ora, mi aspetto che i 4 milioni di euro necessari per mettere in sicurezza le strutture ed adeguarle ci vengano dati", ha detto Di Primio.

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Fit Cisl sollecita interventi per la Strada dei Parchi

"E' giunto il momento di non tergiversare più e che ognuno si assuma chiare responsabilità su ogni adempimento necessario ad una grande opera di messa in sicurezza generale di tutta la A24 e di tutta la A25 che non può essere certo rallentata dalle note lungaggini burocratiche italiane". E' la sollecitazione inviata al Ministero Infrastrutture e Trasporti da Pasqualino Di Cristofano, segretario della Rsa Fit-Cisl di Strada dei parchi, società concessionaria delle autostrade laziali e abruzzesi A24 e A25. Il sindacalista, nel pieno del serrato dibattito legato al tragico crollo del ponte Morandi a Genova, ha annunciato che nei prossimi giorni sarà fatta recapitare al Mit una nota "in cui solleciteremo gli atti di competenza ministeriale, considerato anche che il piano di intervento e messa in sicurezza allegato al Piano economico finanziario è stato presentato da tempo da Strada dei Parchi". Il riferimento è al piano di messa in sicurezza definitiva dal costo di circa tre miliardi di euro previsto nella legge di stabilità del 2012 in seguito al fatto che il terremoto dell'Aquila del 2009 ha evidenziato l'importanza strategica delle due autostrade in caso di calamità naturale. "La Fit-Cisl più volte è intervenuta manifestando preoccupazione per uno stato di conservazione dell'infrastruttura autostradale che, come riportato più volte dagli organi di stampa, manifesta in molti punti uno stato di degrado oggettivo",  spiega ancora il sindacalista Rsa Cisl 

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Rotondi: Democrazia cristiana, nostra bandiera e nostro futuro

“L’obbiettivo è costruire un percorso per un grande partito della terza repubblica”. Queste le parole dell’onorevole Gianfranco Rotondi pronunciate all’Aurum di Pescara nell'incontro dedicato alla rifondazione della Democrazia Cristiana. Fra gli ospiti, numerosi esponenti di movimenti e associazioni democristiane ancora presenti sul territorio nazionale come Franco Simoni, Alessandro Pinto (coordinatore del movimento femminile della democrazia cristiana unita), Donatella Paccarotti (Rivoluzione Cristiana) e molti altri.
“Eravamo in troppi a cantare la stessa canzone” ha proseguito l’on. Rotondi tenendo fermamente a precisare la volontà di riunire sotto un’unica bandiera ognuno di questi gruppi e partiti post DC. “Non sarà una replica della vecchia Democrazia Cristiana” afferma inoltre Rotondi mettendo in guardia dall’esplicita complessità del progetto e ricordando il prossimo appuntamento a Roma per i futuri Stati Generali in cui si porrà la prima pietra per la ricostruzione.
Non mancano inoltre le canoniche stilettate all’attuale governance: “oggi si leggono solo i titoli. In un contesto simile, il governo rischia di rimanere in carica a lungo”.
 
“Cosa stiamo facendo? La Democrazia Cristiana. La prova è la presenza mia e di Angelo (Sandri, ndr) qui insieme. La politica è solo battaglia politica e, in battaglia, abbiamo conquistato i titoli per ciò che siamo e ciò che vogliamo essere. Come si fa la Democrazia Cristiana? Non c’è un tribunale che te ne da il diritto. La Democrazia Cristiana si fa solo unendo quelli che sul campo si dichiarano democratici cristiani. Dove presenteremo questa DC? In Abruzzo. Siamo qui a Pescara e saremo presenti con la lista della Democrazia Cristiana, con il suo nome e il suo simbolo. In Abruzzo, queste elezioni sono diventate un gioco di società: si aspettano da sei mesi, ma non si fanno mai. Prima o poi si voterà e noi ci saremo. Puntiamo al 10%”.
Rotondi ha concluso parlando dell'organizzazione futura: ”Stiamo mettendo insieme tutti i movimenti che si richiamano storicamente alla DC. Non diamo vita ad un partito, ma ad un progetto di partito. Ossia, sospendiamo le attività delle sigle che fin qui abbiamo rappresentato. Anch’io che sono segretario di Rivoluzione Cristiana, da oggi non lo sono più, perché l’attività di Rivoluzione Cristiana è sospesa” indicandosi come traghettatore per il nuovo “progetto” ed esortando gli esponenti giunti a Pescara a rimettersi alle veci del suddetto per far parte della nuova squadra.
 
Paolo Colazilli

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Febbo: Zes, occasione mancata per l’Abruzzo

 "ZES, un'altra opportunità di sviluppo mancata". Questa la denuncia che arriva dal centrodestra abruzzese che punta l'indice contro la Giunta Regionale dell'ex presidente Luciano D'Alfonso dopo l'approvazione il 7 agosto scorso della delibera per aderire alla Zes con il Molise, cinque giorni dopo che la stessa Regione Molise, tramite apposita delibera aveva a sua deliberato l'accordo con la Puglia. "Questo non è un problema politico - spiega il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo - ma di ulteriore occasione persa per la nostra regione. Quello che è accaduto è incredibile perché dopo aver per un anno e mezzo girato l'Abruzzo, annunciando l'arrivo della Zona Economica Speciale, finalmente c'è stata la delibera di Giunta ma cinque giorni dopo la decisione del Molise di fare la Zes con la Puglia, in quanto dall'Abruzzo non c'erano stati segnali di interesse e di attivazione del progetto. Una cosa gravissima se poi aggiungiamo che 26 giorni dopo la delibera approvata dal Molise, il presidente della Regione facente funzione Lolli, incontra Confindustria che da tempo sollecitava l'istituzione della Zes, assicurando che si sarebbe attivato con il Molise". 

 "Questa regione ha delle potenzialità - ha aggiunto il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Nazario Pagano - che però non riesce ad esprimere. La questione della Zes dimostra anche che la questione legata alla scarsa capacità di spesa dei fondi europei. Le Zes sono una occasione straordinaria di rilancio anche per il sistema delle portualità, ma poi quando capitano le opportunità non vengono colte. Le Zes sono progetti che dovrebbero impegnare territori anche ultra regionali per chi vuole investire, avere delle opportunità per poter rilanciare il territorio grazie a risparmi su incentivi fiscali, ottenere finanziamenti e poi avere agevolazioni in termini autorizzativi. Le Zes sono una opportunità che dovrebbe cogliere l'Abruzzo che paga ancora una grande crisi, per cui noi agiremo anche a Roma, affinché nel progetto di Zes di Puglia e Molise possa entrare anche l'Abruzzo". "Ospitiamo multinazionali - ha commentato il sindaco di San Salvo (Chieti) Tiziana Magnacca - oltre al sito della Val di Sangro che è il nucleo industriale più importante della Regione. Una comunità importante in termini di ricchezza e occupazione. Oggi siamo preoccupati perché pur avendo aderito agli inviti per partecipare ai Forum divulgativi della Zes, oggi ci troviamo a far fronte ad una situazione complicata perché questi progetti delle Zone Economiche Speciali non sono ancora partiti, con un danno per la comunità in quanto sono state tante le opportunità mancate. La situazione è gravissima e siamo fuori dalle Zes, considerando che anche il Molise ha deciso di andare con la Puglia. Ora bisogna recuperare il tempo perduto per non essere definitivamente esclusi". 

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Fondi europei, il ministro Lezzi il 26 settembre in Abruzzo

 "Il tempo e' denaro e sull'uso dei fondi europei non si fanno eccezioni o sconti. La scadenza del 31 dicembre e' dietro l'angolo. A quella data le Regioni del Sud dovranno presentare a Bruxelles la rendicontazione delle spese effettuate e ogni euro non speso andra' perso. Un danno che il nostro Mezzogiorno non puo' assolutamente permettersi per ragioni di necessita' e credibilita'". Lo scrive sul suo profilo Facebook il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. "L'ho gia' detto piu' volte, rispetto all'utilizzo dei Fondi per il periodo 2014-2020 siamo in forte ritardo ma non ho il tempo adesso di fermarmi a indicare i responsabili, che pure ci sono: il 31 dicembre e' troppo vicino e voglio fare il possibile per aiutare a utilizzare risorse che poi si traducono in infrastrutture, servizi, bonifiche, messa in sicurezza di opere ed edifici - aggiunge -. Per questo nel mese di settembre incontrero' tutte le amministrazioni regionali: attraverso tavoli tecnici molto dettagliati, voglio vedere con i miei occhi lo stato dell'arte, cosa sta procedendo e cosa no, sviscerare le criticita' e trovare soluzioni".

"La mia sara' un'azione di controllo, ma soprattutto di supporto: chi e' in grado di camminare sulle proprie gambe e' giusto che proceda per conto proprio, ma chi non ce la fa va monitorato e supportato. La prima tappa gia' oggi con l'appuntamento a Potenza per la Basilicata. Seguiranno il 10 settembre la Puglia, il 14 la Sardegna, il 17 il Molise, il 24 la Campania e il 26 l'Abruzzo. L'obiettivo di tutti deve essere di lavorare in sinergia per spendere tanto e bene i soldi dei cittadini e per i cittadini", conclude Lezzi. 

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Via Salieri, Cozzi: Approvato il progetto per le ultime rifiniture

«Un nuovo tassello nell’articolato progetto di completamento delle grandi opere incompiute della nostra città, e soprattutto una opportunità per quelle famiglie in difficoltà che potranno ottenere un alloggio accessibile, moderno e confortevole». Così l’assessore ai Lavori Pubblici, Valter Cozzi parla delle case di via Salieri, i cui lavori di completamento sono alle ultimissime battute.

«Abbiamo approvato - ricorda Cozzi - il progetto relativo alle rifiniture esterne, dell’ascensore e della sistemazione di alcune aree comuni, ossia tutti gli ultimissimi aspetti necessari alla fruibilità delle case. Ora, attiveremo le procedure per l’individuazione della ditta a cui affidare i lavori, dell’importo di 99.000 euro. Contestualmente procederemo alla emanazione del bando per l’assegnazione, anch’esso al vaglio per le ultime modifiche».

Sin dal suo insediamento, nel luglio 2014, l’Amministrazione ha completato il mercatino ittico, il cui progetto risaliva al 2001, la posa della prima pietra avvenne nel 2011 e la sua inaugurazione avvenne nell’aprile 2015; la pista ciclopedonale del lungomare, che rende sostenibile tutta la riviera; la pista di atletica di via Senna, il cui progetto risale al 2009, i lavori cominciarono nel 2012, e l’inaugurazione si è svolta nel dicembre 2016. Pienamente operativa dal settembre 2016 la scuola dell’infanzia Gen. Giuseppe Dezio di via Adda attesa dalla città da 12 anni prima. Vi sono poi i lavori ormai in fase finale di via Saragat e della incompiuta per eccellenza: il distretto sanitario che i montesilvanesi aspettano da più di 20 anni.

Per il progetto di via Salieri, del valore di 1 milione e 400 mila euro circa, il Comune investì circa 200.000 euro, mentre la parte restante era a carico della Regione. La posa della prima pietra risale al 2011. Il progetto originario prevedeva la realizzazione dell'opera in via Spagnuolo, area a gestione del PUE 500. La forte pendenza del terreno individuato e la inesistenza di alcuni requisiti necessari su quell'area, per la realizzazione di alloggi PEEP, portarono ad individuare un terreno differente, ossia l'area di via Salieri, con un aumento del costo del progetto di circa 357.000 euro.

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