Politica

I docenti del Teramano si appellano a Mattarella

Una lettera al presidente della Repubblica per chiedere i moduli ad uso scolastico provvisorio, i 'Musp', "perche' diritto allo studio e diritto alla sicurezza siano garantiti simultaneamente, con assoluto rigore". La firmano 72 docenti dell'Istituto comprensivo Montorio-Crognaleto, nel Teramano, chiuso a tempo indeterminato per via del terremoto e del rischio lanciato dalla Commissione Grandi Rischi che possa collassare la vicina diga di Campotosto.

"Campotosto - ricordano - si trova a pochi chilometri in linea d'aria da noi. La Commissione Grandi Rischi ha detto chiaramente di attenderci una scossa di magnitudo fra 6 e 7 con conseguente rischio di collasso della diga di Rio Fucino, una delle tre che formano il lago. Gli abitanti di Montorio al Vomano (8.300), spaventati e impotenti, sono scappati verso la costa. I pochi rimasti - prosegue la lettera - stanno faticosamente cercando di riconquistare la propria vita".

I docenti ricordano "i momenti di insicurezza e grande apprensione vissuti nei giorni scorsi dovuti alle forti scosse di terremoto, al lungo blackout e all'eccezionale nevicata che con gli oltre due metri di neve ha messo in ginocchio l'Abruzzo". E a seguito di tutto questo le scuole di Montorio al Vomano e di Crognaleto sono ancora chiuse, "perche' i nostri sindaci, Gianni Di Centa e Giuseppe D'Alonzo, lottano insieme a noi per la sicurezza di tutti". "Siamo riusciti a chiudere un trimestre impervio, dopo tre terremoti che hanno tenuto chiuso le scuole, per rientrare fiduciosi dopo le vacanze di Natale. Il sisma del 18 gennaio ha spezzato ancora una volta ai bambini il sogno di ricominciare una normalita' non garantita nelle nostre fragili scuole". "Caro Presidente - concludono i docenti - capisci bene che non c'e' piu' tempo per la burocrazia e le tante parole dei politici di turno. Qui abbiamo bisogno di scuole sicure. E ti meravigliera' sapere che Montorio ha fermo, ingessato nelle maglie burocratiche, un progetto per un nuovo polo scolastico gia' finanziato all'indomani del terremoto de L'Aquila. I soldi ci sono, i terreni per la costruzione sono stati gia' acquistati dall'Amministrazione, manca una procedura veloce e d'urgenza"

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Decreto Terremoto, vertice a Montereale con Errani

Vertice a Montereale tra il Commissario di Governo per la Ricostruzione, Vasco Errani, il vice Presidente della Regione Giovanni Lolli e i sindaci dei comuni dell'Alto Aterno colpiti dal terremoto, per una prima valutazione dei adempimenti da mettere in campo all'esito del Decreto Terremoto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri: il terzo dall'emergenza reso necessario a seguito delle quattro scosse di magnitudo oltre 5 del 18 gennaio e delle nevicate di quei giorni. L'obiettivo dichiarato del provvedimento è la semplificazione delle procedure, cercando di scongiurare i rischi di strozzature burocratiche. Per le imprese sono previste misure e aiuti specifici di carattere meno emergenziale, ma più proiettate in una prospettiva a breve e medio termine. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e la senatrice Stefania Pezzopane, sono stati ascoltati tutti i sindaci che hanno evidenziato le esigenze e le attese delle popolazioni. Ai sindaci Errani ha detto che il decreto riconosce ampi poteri di decisione e di scelta, nell'intento di rendere più agevoli e rapide le procedure per la ricostruzione. All'incontro ha partecipato anche il Presidente Luciano D'Alfonso il quale ha definito il Decreto Legge un "grande risultato che semplifica l'attività della ricostruzione dotando di maggiori risorse umane i comuni del cratere che potranno contare su altro personale per il disbrigo delle pratiche amministrative". Il testo prevede la proroga della cassa integrazione per i lavoratori occupati nelle imprese danneggiate dal terremoto. "Busta paga più pesante per chi lavora nelle imprese del cratere, con la concessione dello spostamento degli oneri fiscali e contributivi per le imprese che sono nel cratere". "Per quanto riguarda i danni da calamità e avversità atmosferiche", D'Alfonso ha detto che "c'è la delibera del Consuglio dei Ministri del 20 gennaio che consente il riconoscimento di tutti i danni che sono da mettere in relazione con la nevicata e che verranno coperti così come è già accaduto nel 2015". "Ora siamo al lavoro", ha concluso il Presidente, "per trovare una soluzione per i danni indiretti subiti dalle imprese, come nel caso delle mancate prenotazioni in un albergo in un lasso di tempo nel quale c'è stata una straordinaria nevicata: tutti i danni di questo tipo troveranno una copertura adeguata".

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La Regione Abruzzo investe un milione di euro per il polo termale di Caramanico

La Regione Abruzzo intende valorizzare il sistema termale abruzzese. Nel corso di una riunione a Pescara e' stato presentato il progetto di realizzazione di piscine termali pubbliche nel Comune di Caramanico Terme, iniziativa che mira a migliorare l'attrattività turistica del territorio e rilanciare l'offerta riabilitativa. L'iniziativa, illustrata dal sindaco di Caramanico, Simone Angelucci, consiste nella costruzione di piscine termali all'interno di un contesto ambientale nuovo che favorisca l'incoming. Lo studio di fattibilità è stato già realizzato, mentre il Comune ha avviato l'iter amministrativo per la realizzazione dell'opera che ha un costo complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro. "Il progetto rappresenta una novità per il sistema termale di Caramanico - ha detto il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso - Rappresenterebbe infatti un'offerta che si rivolge a un target nuovo, non strettamente sanitario, ma costituito da giovani e famiglie. Con gli uffici competenti della Regione avvieremo ogni iniziativa utile per individuare i fondi e realizzare il progetto". Lo studio di fattibilità tecnico-giuridica presentato, predisposto grazie a un accordo tra Comune di Caramanico Terme, Ater di Pescara e Regione Abruzzo, prevede anche un intervento di edilizia residenziale di tipo sperimentale.

 

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Rischio idrogeologico, Cozzi: “Verifiche accurate a Colle Fiorito”

Sopralluogo congiunto questa mattina a Colle Fiorito. Il sindaco Francesco Maragno e l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi hanno eseguito una verifica sul posto, insieme ai tecnici dell’Aca, per analizzare il fronte franoso che si è sviluppato nel corso dell’ultima ondata di maltempo.

«Abbiamo voluto escludere eventuali connessioni -  spiega l’assessore Cozzi -  tra lo smottamento che si è verificato nelle scorse settimane e presunte perdite idriche nella zona. Abbiamo constatato che il fronte franoso si è aperto a causa di un cedimento del terreno dovuto alle intense precipitazioni, come peraltro accertato anche dal geologo incaricato per la verifica e l’analisi degli smottamenti che il nostro fragile territorio ha subito nelle scorse settimane. Per il contenimento del nuovo smottamento Colle Fiorito, che secondo l’analisi geologica, già in un lontanissimo passato ha subito un movimento franoso -  aggiunge Cozzi -  è necessaria la realizzazione di un muro di sostegno alla base, supportato da interventi di ingegneria naturalistica, oltre che di una regimentazione delle acque bianche per la loro canalizzazione. Il costo stimato per tali interventi ammonta a circa 400.000 euro».

Intanto procedono i lavori degli uffici tecnici per la predisposizione delle schede tecniche necessarie alla quantificazione dei danni e delle risorse necessarie alla loro risoluzione, che verranno inviate alla Regione Abruzzo.

«Già nei giorni scorsi la Regione  -  dichiara l’assessore -  ci ha comunicato lo stanziamento di 1 milione di euro per le frane di Montesilvano Colle. Le ultime precipitazioni e nevicate, tuttavia, hanno aggravato la già delicata situazione del nostro debole territorio. Sono dunque necessarie risorse che possano consentirci di realizzare gli interventi necessari e garantire la sicurezza dei cittadini».

I punti interessati da movimenti franosi, oltre a Colle Fiorito

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Pezzopane: battaglia vinta per i tribunali minori

"Dal nuovo decreto sul terremoto appena approvato dal Consiglio dei ministri arriva un'ottima notizia: la proroga fino al 2020 per i Tribunali minori dell'Abruzzo. E' un risultato raggiunto grazie ad una bella e civile battaglia ed all'impegno comune come parlamentari abruzzesi, ricordo il mio emendamento presentato al decreto Milleproroghe. Fondamentale il gioco di squadra con Regione e i sindaci di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto e la decisione del ministro Orlando e della sottosegretaria Boschi, la quale ha curato la redazione del decreto". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo. "Ora finalmente - continua Pezzopane - c'e' il tempo necessario per ripensare la geografia giudiziaria della nostra regione, troppo penalizzata dalla riforma originaria e gravemente colpita da numerose calamita' naturali, che hanno avuto un impatto anche sui carichi di lavoro nella giustizia. Rafforzare gli organici a L'Aquila e Chieti ora diventa fondamentale".

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Chiavaroli: prorogata al 2020 la chiusura dei tribunali minori

Prorogati al settembre 2020 i termini per 'attuazione della riforma dei tribunali, che in Abruzzo prevedeva entro l'anno prossimo il taglio di quattro tribunali su otto: il rinvio, dopo quello dal 2012 al 2018, e' stato inserito nel decreto terremoto approvato dal consiglio dei ministri. Lo fa sapere in una nota il sottosegretario alla Giustizia, la senatrice pescarese Federica Chiavaroli. "L'Abruzzo in questo momento difficile ha bisogno del lavoro di tutti i suoi uffici giudiziari. Ringrazio il Governo per aver compreso e accolto nel decreto terremoto la mia richiesta di proroga dei Tribunali di Avezzano, Lanciano Sulmona e Vasto" - spiega la componente di governo.

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Febbo: sul dissesto idrogeologico Chieti mortificata

Il consigliere regionale Mauro Febbo (Fi), presidente della commissione di vigilanza interviene sulla questione delle risorse destinate a Chieti per gli interventi sul dissesto idrogeologico: "Mi sarei aspettato che il componente della giunta comunale di Chieti competente in materia prendesse contatti diretti anche con il rappresentante in Consiglio regionale che da sempre segue e tutela gli interessi della Città". E Febbo entra nel dettaglio dei dati con il suo intervento parlando del sindaco di Chieti: "Bene ha fatto il Sindaco Di Primio a sollecitare, in data 24 marzo 2016 i fondi pari a 1.180.000 euro già assegnati, su richieste datate 2014, ben individuati dall'elenco allegato. Questi fondi purtroppo sono riferiti a casi di dissesto idrogeologico segnalati già nel settembre 2014 che prevedono ben 4 interventi (Fosso Santa Chiara - Madonna della Misericordia, Strada comunale Colle Rotondo, Strada Santa Maria Calvona - Fosso Canino, Piazza Monsignor Venturi - Via Modesto della Porta) per un importo complessivo di 3.800.000 euro peraltro con due progettazioni esecutive. A questi bisogna aggiungere 2 importanti strade provinciali che ricadono sul territorio comunale di Chieti quali Strada per Popoli e Madonna della Vittoria di cui non si ha alcuna notizia. A fronte di tali evidenti necessità sono stati assegnati solo 830.000 euro per Piazza Monsignor Venturi e Via Modesto della Porta e 350.000 euro per Santa Maria Calvona e Fosso Canino a fronte, voglio ricordarlo ancora, di una richiesta di 1.000.000 di euro sollecitata ed evidenziata anche dal Capo della Protezione Civile Gabrielli che pose l'intervento al primo posto nella scala delle priorità a livello regionale. 

Per quanto riguarda gli eventi alluvionali del 2015, che hanno fatto registrare ben 83 tra rotture e conseguenti frane, tra cui quella della Colonnetta di cui i cittadini di Chieti sono ben consci, e per i quali le richieste erano pari a oltre 2.000.000 di euro, sono stati erogati solo circa 600.000 euro". Una valutazione quella di Febbo che punta il dito sulla Regione: "Questo è il quadro documentato e documentabile che emerge dagli atti della Regione. Inoltre da un'attenta lettura attenta del documento pubblicato in questi giorni relativo a interventi per un ammontare complessivo di 66.000.000 di euro si evince come ci siano interventi in zone individuate come R3 e con indici di popolosità bassi in molti casi con un grado di progettazione ancora in itinere. Mentre sia il Comune di Chieti sia la Provincia possono vantare progettazioni già esecutive".

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Teramo, controlli a tappeto su tutti gli edifici scolastici

A Teramo controlli a tappeto su tutti gli edifici scolastici. La decisione è emersa dall'incontro voluto dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, al quale hanno preso parte l'assessore ai Lavori Pubblici Franci Facassa, il dirigente Remo Bernardi e il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri, Alfonso Marcozzi. In particolare 'si è stabilito di avviare le verifiche sismiche negli edifici scolastici non ancora interessati da tale attività. Il dirigente Bernardi 'provvederà a far avviare le procedure tecniche definendo i tempi di riconsegna delle verifiche stesse, che comunque devono essere compiute entro 45 giorni per avere il quadro chiaro e completo della situazione delle scuole di pertinenza del Comune'. "Noi faremo la nostra parte completando le verifiche sismiche nelle scuole, poi mi aspetto che il Governo faccia la sua attraverso i suoi organi tecnici e stabilisca le regole in modo che si possano fare le scelte su presupposti certi. Di questo ho informato la Regione Abruzzo nella figura del presidente D'Alfonso che dovrà, come dichiarato, sostenere gli aspetti economici, per ora a carico dal Comune"

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La Regione promuove il pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano

Le valutazioni della Regione promuovono il pronto soccorso dell'ospedale di Avezzano, tra i primi in regione per la capacita' di tenere basso l'indice degli accessi ripetuti, vale a dire i casi in cui l'utente, dopo il primo trattamento, si presenta di nuovo in ospedale nelle 24 ore successive perche' non ha risolto il problema. Avezzano, con una percentuale del 4%, e' nettamente al di sotto della media regionale (6,6%) e ai primi posti, tra i principali ospedali abruzzesi, nella specifica valutazione. Il dato, tratto dal report della regione del 2014 (l'ultimo ufficiale), e' uno dei metri di valutazione adottati per valutare l'efficacia delle prestazioni dei servizi di pronto soccorso. Nel 2016 il servizio del presidio di Avezzano ha effettuato 38.917 accessi (circa 1.500 in piu' rispetto al 2014) prendendosi carico, oltreche' dei residenti di Avezzano e Marsica, di persone provenienti da altre regioni nella misura del 9% dei totale degli accessi. Scorporati per fasce orarie si nota che, nel 2016, il piu' alto numero di prestazioni si registra tra le 8 e le 20 (27.807 accessi) e, a seguire, 6.383 accessi tra le 20 e le 24.00 mentre, dalla mezzanotte alle 8 del giorno dopo, i trattamenti sono 4.727. Il pronto soccorso, nello scorso anno, e' riuscito a ridurre il totale dei codici bianchi (casi di lievi entita') a 401. Un numero irrilevante rispetto ai quasi 39.000 accessi complessivi che indica un livello di inappropriatezza (cioe' un'anomalia), pressoche' irrisorio. Cio' che emerge dall'analisi degli ultimi 3 anni su Avezzano (riscontrabile in molti presidi regionali) e' un sensibile aumento dei codici verdi che, dopo i rossi (gravi) e gialli (mediamente critici), indicano casi piu' 'leggeri' in cui pero' rientrano problemi molto diffusi come i traumi. Lo scorso anno i codici verdi sono stati 17.800, una cifra non lontana dalla meta' del numero complessivo delle prestazioni annuali e inferiore solo ai codici gialli (20.032) che guidano una classifica che vede all'ultimo posto i rossi (669 casi). La necessita' di ricalibrare la capacita' di risposta del pronto soccorso di Avezzano, a fronte della crescente richiesta di trattamenti 'verdi', e' stata analizzata durante una recente riunione, coordinata dal manager, Rinaldo Tordera, e dal direttore sanitario aziendale, Maria Teresa Colizza. Oltre ampliamento dell'area medica, assegnata ai codici verdi, e' stato deciso di introdurre alcune modifiche riorganizzative tra cui il recupero di diversi spazi, all'interno dei reparti, da destinare all'attivita' di supporto di pronto soccorso, 118 e Obi (osservazione breve). La direzione Asl, inoltre, assumera' due medici per potenziare gli organici, attingendo in tempi brevi alla graduatoria del concorso (per il tempo indeterminato) e all'avviso pubblico (rapporto determinato)

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Sottanelli: Aumentare gli investimenti di Enel e Terna in Abruzzo

 "Aumentare gli investimenti di Enel e Terna in Abruzzo": cosi' il deputato Giulio Sottanelli, parlamentare abruzzese di Scelta Civica, dopo la risposta in aula del ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, durante il question time, alla sua interrogazione in cui chiedeva al governo di chiarire quali fossero stati i reali investimenti effettuati da Enel e Terna sul territorio abruzzese rispetto a quelli annunciati a seguito del blackout nel 2015. "Enel ha comunicato di aver realizzato investimenti in Abruzzo nel biennio 2015-2016 somme pari a 87 milioni di euro, di cui 43 nel 2016, in particolare sulla rete di media tensione e di aver programmato per il biennio 2017-2018 ulteriori 90 milioni per nuovi investimenti. Terna da parte sua ha comunicato invece di aver investito 200 milioni negli anni 2015 e 2016" ha detto il Ministro Carlo Calenda, riferisce Sottanelli.

"In ogni caso - ha aggiunto il ministro - sara' richiesto ai concessionari del servizio elettrico di rivedere piani di intervento e di ammodernamento delle reti sulla base di parametri tecnici che consentano di fronteggiare situazioni meteorologiche ritenute fino ad oggi del tutto anomale e con l'obiettivo di aumentarne la capacita' di resistenza, anche in condizioni eccezionali. In relazione ai danni ricordo che esiste l'obbligo di rimborso per gli utenti per le disalimentazioni, nei termini fissati dall'Autorita' per l'energia elettrica e il gas con cui sara' valutata nelle prossime settimane la richiesta di risarcimenti specifici".

"Terna nel 2015, dopo il precedente blackout, aveva annunciato 1 miliardo di investimenti in questa stessa aula tramite il ministro Guidi, prendiamo atto che la cifra investita, ad oggi, e' ferma a 200 milioni di euro, la invito ad approfondire dove e' finito questo miliardo di euro" ha replicato Sottanelli.

"Rilevo poi - ha aggiunto il parlamentare - dal piano strategico che Enel ha presentato per il triennio 2017-2019 il gruppo prevede a livello complessivo la riduzione del 7% degli investimenti in manutenzione a 2,8 miliardi di euro nel 2019 rispetto ai 3,0 miliardi di euro del 2016, penso e spero che possiate far presente a Enel che non abbiamo bisogno di tagli ma di investimenti nella manutenzione affinche' non debba piu' ripetersi cio' che e' accaduto in Abruzzo nelle ultime settimane". 

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