Politica

Tua, 29 milioni di euro per l’acquisto di 68 nuovi autobus

Mercoledì prossimo sarà pubblicato il bando per l'acquisto di 68 nuovi autobus da destinare al trasporto pubblico locale in Abruzzo, con un investimento complessivo di 29 milioni di euro.

Lo ha annunciato questa mattina a Pescara il presidente della giunta regionale Luciano D'Alfonso, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il presidente di Tua, Tullio Tonelli, e il consigliere delegato ai trasporti, Maurizio Di Nicola. 

La fornitura riguarda 33 autobus a gasolio e 35 elettrici, che saranno finanziati con risorse del Por Fesr e del Masterplan.

"Il rinnovo del parco rotabile con veicoli efficienti, a basso impatto ambientale e a ridotto consumo - ha spiegato D'Alfonso - assume una funzione decisiva nel garantire l'attrattività dei trasporti pubblici, maggiori condizioni di sicurezza e di comfort per i cittadini, oltre a migliorare la gestione sostenibile della mobilità in particolare nelle aree urbane".

Con l'entrata in esercizio dei nuovi mezzi, l'età media del parco rotabile si abbasserà dagli attuali 12, a 7 anni, in linea con la media europea. Dei 68 autobus, 19 saranno destinati a potenziare la dotazione delle aree urbane di Pescara, Chieti e L'Aquila, mentre per quanto riguarda Teramo, si attendono le decisioni strategiche che saranno assunte dalla prossima amministrazione comunale.

Per il rinnovo del parco rotabile attualmente in esercizio, la Regione ha deciso di investire complessivamente oltre 118 milioni di euro, di cui 47 per il settore gomma e 71 per il ferro. 

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Crisi, bando ad Avezzano per i bisognosi

Il Comune di Avezzano ha pubblicato un bando, per l'anno 2018, valido per la concessione di contributi economici a sostegno delle famiglie in stato di povertà e delle singole persone in difficoltà. I soggetti considerati ammissibili alla domanda di partecipazione riguardano i cittadini italiani e stranieri regolarmente soggiornanti e con residenza anagrafica ad Avezzano, che versino in uno stato di bisogno e siano incapaci di provvedere autonomamente a se stessi o al proprio nucleo familiare. Le domande a: Comune di Avezzano - Ufficio Protocollo Generale, Piazza della Repubblica entro il termine del 31 agosto 2018 con l'uso della modulistica ritirabile presso il Segretario Provinciale di via Vezzia.

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PixelPancho a Montesilvano per portare la sua street art a via Rimini

Il periodico Rolling Stone lo ha definito “l’artista torinese venerato come una rockstar nel mondo della street art”. La Stampa lo ha collocato tra gli “street artists italiani più conosciuti e apprezzati al mondo” oggi come nel 2014. Culturalweekly ne ha parlato come “il più importante street artist italiano”. Lui è PixelPancho e sta portando la sua arte a Montesilvano. Due grandi pareti delle case popolari di via Rimini, preparate ad hoc, saranno la tela dell’ultima opera di questo grande writer, il cui lavoro si trova sui muri degli edifici abbandonati di diverse città in Europa, Stati Uniti, Sud America, Nord Africa e Oceania.

«E’ veramente un grandissimo onore per Montesilvano essere riusciti a portare uno street artist di questo livello - afferma il consigliere Alessandro Pompei, presidente della commissione cultura -. Abbiamo scelto PixelPancho per la potenza delle sue opere dal marchio inconfondibile e che siamo sicuri potranno riqualificare una delle zone più difficili del territorio di Montesilvano. È un progetto che va avanti da diversi anni ormai, da quando a Febbraio 2016 come primo comune in Abruzzo ci siamo dotati di un regolamento sulla Street Art. Diversi interventi sono già stati realizzati da allora ma volevamo mettere la ciliegina sulla torta con un artista di fama internazionale. Abbiamo fatto una ricerca accurata, contattando anche Millo, nato artisticamente in Abruzzo, ben prima del suo intervento a Pescara. Alla fine abbiamo però deciso di puntare ancora più in alto con Pixel, così da accendere riflettori più potenti sul quartiere di via Rimini, che merita un grande progetto di riqualificazione. E’ così che la nostra scelta è ricaduta su PixelPancho».

«L’Abruzzo è una regione che amo da sempre – afferma PixelPancho - e quando è arrivata la proposta dal Comune di Montesilvano ho deciso praticamente all’istante che per quest’anno il mio muro italiano sarebbe stato questo. Il progetto mi è piaciuto perché credo nella necessità di riqualificazione delle periferie, delle città e della nostra cultura in generale. Attraverso la metafora dei robot e delle piante, che sono gli elementi principali per la riqualificazione dell’ecosistema del nostro stesso pianeta, cerco di sollecitare una riflessione sugli usi e i costumi di noi esseri umani».

Il progetto è stato voluto dal Comune di Montesilvano e verrà realizzato con il supporto logistico dell’associazione Enfants Terribiles. «Abbiamo cominciato un progetto di riqualificazione e valorizzazione del quartiere di via Rimini - dichiara Gianluca Castellano, presidente dell’associazione – con il festival di arti di strada “La Notte del Birillo”, nelle scorse festività natalizie con lo scopo di riportare alla luce gli angoli più sconosciuti della città, ripartendo dalla strada e dalle periferie. Oggi questo progetto culmina con questo intervento di street art. L’auspicio è che l’opera di PixelPancho diventi uno strumento di attrazione per tutte quelle persone che non sono mai state in via Rimini e per scoprirne i tanti aspetti che caratterizzano questo quartiere».

Nato a Torino nel 1984, PixelPancho è stato iniziato alle forme e ai colori dal nonno, pittore occasionale. La sua passione per l’arte e il design lo porta a studiare all’Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino e in seguito alla Real Academia de Bellas Artes a Valencia in Spagna. In questo periodo si avvicina alla scena della street art e dei graffiti. Influenzato da questo mondo inizia a utilizzare bombolette spray e marker e a lavorare su superfici esterne anziché utilizzare metodi più classici di pittura su carta o tela. In seguito, muovendosi tra Torino e Valencia, PixelPancho si fa notare sulle strade usando differenti mezzi come piastrelle, murales, stickers e poster art.

Con le sue opere PixelPancho racconta di un mondo popolato da robot ammaccati, decadenti e rotti a terra. Questo mondo è un filo costante che oscilla tra riferimenti storici e contemporanei, dando un senso al “qui e ora”. Attualmente PixelPancho lavora soprattutto nei suoi due studi di Torino e Brooklyn a NY, negli ultimi due anni ha allestito mostre personali in prestigiose gallerie a Parigi (Le Fauvre), Londra (Stolen Space), Roma (Varsi) e NY (Hoerle-Guggenheim), ha dipinto per importanti festival in mezzo mondo (Miami ArtBasel, Berlin Uman Nation, Christal Ship Festival in Olanda, Rabat Jidar Festival, etc) e ha realizzato progetti che lo hanno portato dalla Repubblica Dominicana agli Usa o dall’Austria alla Norvegia.

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Nuovo Campo Abruzzo. A Chieti iniziativa con il senatore Davide Faraone

Sabato 12 maggio alle ore 11.00 si terrà a Chieti, negli Spazi del Campus X al Villaggio Mediterraneo, nei pressi dell’Università D’Annunzio, un’iniziativa politica promossa da ' Nuovo Campo Abruzzo ‘. Ospite dell’evento il Sottosegretario alla Sanità e neo senatore Davide Faraone.
Il format Nuovo Campo, lanciato proprio da Faraone, già sperimentato nelle scorse settimane con due iniziative in Sicilia e Calabria, vedrà la partecipazione di studenti, amministratori locali, rappresentanti della società civile e semplici cittadini. Sarà l’occasione per parlare senza paura di quello che è successo a partire dal 4 marzo nel dopo elezioni e soprattutto per tracciare la strada verso il futuro della politica, del Partito Democratico e soprattutto del nostro paese. Sul palco si alterneranno brevi interventi che scopriranno diverse idee per realizzare quel ‘nuovo campo’ dei riformisti e moderati nel Partito Democratico e oltre, un soggetto che diventi forza attrattiva per tutti coloro che non si riconoscono nel populismo.  L’iniziativa è stata promossa anche con la collaborazione del comitato Open Abruzzo, animato tra gli altri da Alessandro Marzoli, Consigliere Comunale di Chieti e componente dell’Assemblea Nazionale PD. Prevista la presenza di amministratori locali da tutta la regione.

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Antonio Martino eletto nel direttivo del gruppo Forza Italia Camera dei Deputati

Il deputato abruzzese di Forza Italia, Antonio Martino, eletto nel collegio dell'Aquila, è stato eletto nel direttivo del gruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati: farà parte del "Parlamentino" di 35 deputati che gestirà l'organizzazione del gruppo azzurro costituito da 105 eletti. Nei prossimi giorni saranno attribuite le deleghe.
"È una soddisfazione perché non è usuale che al primo mandato si arrivi alla nomina nel direttivo - spiega Martino -. È anche la testimonianza del lavoro svolto nonostante il Parlamento sia a mezzo servizio".

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Tagli al volontariato, Maragno: Impensabile fare a meno del prezioso lavoro delle associazioni

Pieno supporto da parte dell’Amministrazione Comunale di Montesilvano alle associazioni di volontariato in merito ai tagli ai rimborsi previsti nel nuovo bando pubblicato dalla Asl. Ad esprimere l’appoggio e il sostegno alle associazioni è il sindaco Francesco Maragno che spiega: «Non è nemmeno ipotizzabile per il territorio fare a meno di un servizio eccellente di assistenza, svolto dai volontari delle associazioni con passione, dedicazione e spirito di sacrificio. Intendiamo supportare senza esitazioni tutte le associazioni che giorno dopo giorno forniscono un servizio prezioso e assolutamente irrinunciabile per tutta la collettività. Per questo motivo  - dice ancora il sindaco Maragno -  sollecitiamo la Regione perché riveda le tariffe dei rimborsi previsti, e la Asl affinché sospenda il bando pubblicato e intavoli una concertazione con i soggetti coinvolti, per consentire alle associazioni di proseguire nell’eccellente lavoro svolto quotidianamente, a condizioni adeguate alle spese ordinarie sostenute, ma soprattutto consone alla centralità del ruolo che i volontari ricoprono nelle nostre comunità».

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Sclocco: finanziate tutte le borse di studio

 "Tutte le richieste di borse di studio presentate alle Aziende per il diritto allo studio delle università abruzzesi verranno finanziate". Lo ha annunciato l'assessore all'Istruzione, Marinella Sclocco, dopo che la Giunta regionale ha autorizzato lo scorrimento delle graduatorie elaborate dalle tre Adsu in ragione delle domande ritenute idonee. "Per il terzo anno consecutivo - aggiunge l'assessore Sclocco - la Regione Abruzzo è riuscita a garantire le risorse finanziarie necessarie per la copertura di tutte le richieste di borse di studio universitarie.

Mi sembra un risultato importante che viene incontro esigenze delle famiglie e che amplia la sfera del diritto allo studio da parte dei più giovani. La copertura finanziaria verrà garantita dalle economie che sono state accertate dalle aziende universitarie in relazione ai precedenti esercizi, anche in ragione di un principio di solidarietà che la Giunta regionale ha preteso dalle Adsu che hanno certificato avanzi di amministrazione". La procedura di liquidazione delle borse di studio prevede l'indicazione da parte delle aziende per il diritto allo studio al ministero dell'Istruzione del numero delle borse di studio tenendo conto dello scorrimento integrale della graduatoria deciso dalla Giunta regionale. Dopo il via libera del Ministero, le aziende provvederanno alla liquidazione agli aventi diritto.

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Zelli: La banda di D’Alfonso affonda l’Abruzzo

“Non è D’Alfonso il male d’Abruzzo. Il male d’Abruzzo sono sedici consiglieri che, in barba a qualunque senso dell’istituzione, responsabilità amministrativa o politica, hanno scientemente portato all’esasperazione il dibattito dell’assise regionale per poi “salvare” il loro – solo il loro – presidente. Consentendogli persino di superare l’ostacolo della regola a garanzia della democrazia e del popolo abruzzese”. A dichiararlo è Gianluca Zelli, di Azione Politica, dopo aver appreso dagli organi di stampa della scelta operata dal governatore regionale di rimanere “avvinghiato alla poltrona di presidente. Del resto, D’Alfonso era stato “chiaro” fin dall’inizio, quando aveva dichiarato che avrebbe atteso la composizione dell’Esecutivo nazionale. Esecutivo che evidentemente stenta a nascere e, con ogni probabilità, non nascerà. Ma non è questo che mi colpisce. Mi colpisce la complicità degli uomini del presidente che, come tanti ammaestrati “yes-man” hanno sostenuto la sua linea temporeggiando, cincischiando, loro primi fautori di una vergogna tutta casalinga che non aiuta la nostra terra, svilisce il ruolo della Regione e allontana, se possibile ancor più, l’istituzione dalla cittadinanza”, conclude Zelli.

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Leandro Bracco eletto Consigliere segretario

Si è conclusa la votazione per l'elezione del nuovo Consigliere segretario dell'Ufficio di Presidenza, in sostituzione del dimissionario Giorgio D'Ignazio nominato componente della Giunta regionale. Con 16 voti l'Assemblea ha eletto il Consigliere Leandro Bracco mentre l'altro candidato, Pietro Smargiassi, ha ottenuto 12 voti. “Il lavoro paga – ha dichiarato Bracco – e questo risultato ne è la conferma. Il Consiglio regionale ha voluto premiare la mia attività di questi anni nel corso dei quali ho presentato numerose proposte di legge che hanno trovato il favore sia del centrodestra sia del centrosinistra. Inoltre – ha sottolineato il neo Consigliere segretario – pur essendo stato eletto nel pescarese, mi sono sempre interessato a questioni che riguardano tutto il territorio regionale”.

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Mattarella: è doveroso dar vita a un nuovo governo, non si può attendere oltre

Questo l'intervento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni. 

 

Nel corso delle settimane scorse ho svolto - anche con la collaborazione dei Presidenti delle Camere, che ringrazio molto - una verifica concreta, attenta e puntuale di tutte le possibili soluzioni in un Parlamento contrassegnato, com'è noto, da tre schieramenti principali, nessuno dei quali dispone della maggioranza. Condizione questa che richiede, necessariamente, che due di essi trovino un'intesa per governare.

Non è riuscito il tentativo di dar vita a una maggioranza tra il Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle. Non ha avuto esito la proposta del Movimento Cinque Stelle di formare una maggioranza con la sola Lega. Si è rivelata impraticabile una maggioranza tra il Movimento Cinque Stelle e il Partito Democratico.

È stata sempre affermata, da entrambe le parti, l'impossibilità di un'intesa tra il Centrodestra e il Partito Democratico. Tutte queste indisponibilità mi sono state confermate questa mattina.

Nel corso dei colloqui di oggi ho chiesto alle varie forze politiche, particolarmente a quelle più consistenti, se fossero emerse nuove possibilità d'intesa, registrando che non ve ne sono.

Com'è evidente, non vi è alcuna possibilità di formare un governo sorretto da una maggioranza nata da un accordo politico.

Sin dall'inizio delle consultazioni ho escluso che si potesse dar vita a un governo politico di minoranza.

Vi era stata, questa mattina, una richiesta in tal senso che sembra sia già venuta meno.

Un governo di minoranza condurrebbe alle elezioni e ritengo, in queste condizioni, che sia più rispettoso della logica democratica che a portare alle elezioni sia un governo non di parte.

In ogni caso, il governo presieduto dall'onorevole Gentiloni - che ringrazio per il lavoro che ha svolto e sta ulteriormente svolgendo in questa situazione anomala, con le forti limitazioni di un governo dimissionario - ha esaurito la sua funzione e non può ulteriormente essere prorogato in quanto espresso, nel Parlamento precedente, da una maggioranza parlamentare che non c'è più.

Quali che siano le decisioni che assumeranno i partiti è, quindi, doveroso dar vita a un nuovo governo.

Non si può attendere oltre.

Continuo ad auspicare, naturalmente, un governo con pienezza di funzioni che possa amministrare il nostro Paese senza i limiti operativi di un governo dimissionario; che metta in condizione il Parlamento di svolgere appieno la sua attività; che abbia titolo pieno per rappresentare l'Italia nelle imminenti e importanti scadenze nella Unione Europea, dove in giugno si assumeranno decisioni che riguardano gli immigrati, il bilancio dei prossimi sette anni, la moneta comune.

Dai partiti, fino a pochi giorni fa, è venuta più volte la richiesta di tempo per raggiungere intese. Può essere utile che si prendano ancora del tempo per approfondire il confronto fra di essi e per far maturare, se possibile, un'intesa politica per formare una maggioranza di governo.

Ma nel frattempo, in mancanza di accordi, consentano, attraverso il voto di fiducia, che nasca un governo neutrale, di servizio.

Un governo neutrale rispetto alle forze politiche.

Laddove si formasse nei prossimi mesi una maggioranza parlamentare, questo governo si dimetterebbe, con immediatezza, per lasciare campo libero a un governo politico.

Laddove, invece, tra i partiti, in Parlamento, non si raggiungesse alcuna intesa, quel governo, neutrale, dovrebbe concludere la sua attività a fine dicembre, approvata la manovra finanziaria per andare subito dopo a nuove elezioni.

Un governo di garanzia. Appunto per questo chiederò ai suoi componenti l'impegno a non candidarsi alle elezioni.

L'ipotesi alternativa è quella di indire nuove elezioni subito, appena possibile, gestite dal nuovo governo.

Non vi sono i tempi per un voto entro giugno. Sarebbe possibile svolgerle in piena estate, ma, sinora, si è sempre evitato di farlo perché questo renderebbe difficile l'esercizio del voto agli elettori. Si potrebbe, quindi, fissarle per l'inizio di autunno.

Rispetto a quest'ultima ipotesi, a me compete far presente alcune preoccupazioni. Che non vi sia, dopo il voto, il tempo per elaborare e approvare la manovra finanziaria e il bilancio dello Stato per il prossimo anno. Con il conseguente, inevitabile, aumento dell'Iva e con gli effetti recessivi che l'aumento di questa tassa provocherebbe. Va considerato anche il rischio ulteriore di esporre la nostra situazione economica a manovre e a offensive della speculazione finanziaria sui mercati internazionali.

Vi è inoltre il timore che, a legge elettorale invariata, in Parlamento si riproduca la stessa condizione attuale, o non dissimile da questa, con tre schieramenti, nessuno dei quali con la necessaria maggioranza.

Schieramenti resi probabilmente meno disponibili alla collaborazione da una campagna elettorale verosimilmente aspra e polemica.

Va tenuto anche in debito conto il bisogno di tempi minimi per assicurare la possibilità di partecipazione alla competizione elettorale.

Mi auguro che dalle varie forze politiche giunga una risposta positiva, nel senso dell'assunzione di responsabilità nell'interesse dell'Italia, tutelando, in questo modo, il voto espresso dai cittadini il 4 marzo.

Laddove questo non avvenisse, il nuovo governo, politicamente neutrale, resterebbe, come ho detto, in carica per le elezioni, da svolgere o in piena estate, ovvero in autunno, con i rischi che ho ricordato prima.

Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza neppure essere avviata. La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto.

Scelgano i partiti, con il loro libero comportamento, nella sede propria, il Parlamento, tra queste soluzioni alternative: dare pienezza di funzioni a un governo che stia in carica finché, fra di loro, non si raggiunga un'intesa per una maggioranza politica e, comunque, non oltre la fine dell'anno. Oppure nuove elezioni subito, nel mese di luglio, ovvero in autunno.

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