Il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, eletto nel collegio provinciale dell' Aquila, ha chiesto che gli iscritti al Partito democratico Enzo Cantagallo, ex sindaco di Montesilavo, citta' della quale e' segretario cittadino, e Giacomo Cuzzi, assessore al comune di Pescara, "siano cacciati dai democrat" dopo l'uscita dei due secondo i quali con la nascita della Nuova Pescara(l'unione dei comuni di Pescara, Spoltore e Montesilvano) il capoluogo di Regione diventi Pescara. Pietrucci, insieme al capogruppo del Pd in Consiglio regionale, il teramano Sandro Mariani, ha annunciato che in caso contrario usciranno loro del Pd. "Il capoluogo di regione Abruzzo e' L'Aquila, e questa e' ovviamente anche la posizione del gruppo del Partito democratico in Consiglio regionale. Ci interessa oggi chiarire e sottolineare piu' che rispetto a un problema e a una contesa che non esiste, alle possibilita' e alle opportunita' che possono derivare dal ruolo dell'Aquila all'interno del sistema regionale", spiegano in un nota Pietrucci e Mariani, che aggiungono: "L'Aquila, in quanto punto di riferimento naturale di tutte le aree interne della Regione, non puo' e non deve limitare la sua ambizione allo scontato mantenimento di uno status che rischia di rimanere limitato se non ininfluente nell' ottica dello sviluppo. Il capoluogo di Regione puo' e deve diventare il cardine di un nuovo sviluppo regionale, in cui i diversi territori giochino ruoli diversi e complementari". Sull'argomento domani ci sara' una conferenza stampa del segretario regionale, Marco Rapino, che ribadira' la posizione del Pd. Intanto, il dibattito sul tema e' rovente: il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, va contro il suo assessore sottolineando che "si devono evitare campanili e costruire nuovi ponti". Il vicepresidente della Giunta regionale, l'aquilano Giovanni Lolli, parla di "gravissime e scellerate affermazioni, inoltre non si puo' spostare il capoluogo per legge". Per la senatrice aquilana del Pd Stefania Pezzopane, "discutere L'Aquila come capoluogo e' contro la storia e contro la legge". Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, si schiera con i fautori del capoluogo a Pescaradefinendola "conseguenza inevitabile della fusione dei comuni pescaresi".
Leggi Tutto »I premi Nobel Barish e Rubbia a L’Aquila
Due premi Nobel all'Aquila, Barry Barish e Carlo Rubbia, per una giornata che rimarra' nella storia del capoluogo abruzzese, a otto anni e mezzo dal sisma del 6 aprile 2009. La citta' rinasce con la scienza e consegna alla comunita' un vero e proprio campus per giovani scienziati nel cuore del centro storico, in pieno parco verde della villa comunale. E' stato consegnato dal Consiglio Regionale dell' Abruzzo e inaugurato alla presenza dei due fisici, il nuovo edificio che, da oggi, ospita il Rettorato del Gran Sasso Science Institute (Gssi) la scuola di alta formazione scientifica che attrae talenti da tutto il mondo, i nuovi uffici di ricerca, e una grande sala conferenze. L'edificio e' il primo di quelli pubblici ristrutturati. Completamente recuperato, con tanto di isolatori sismici. Poco distante, l'hotel preso in convenzione dal Gssi per l' ospitalita' e accanto al Rettorato la mensa del Consiglio regionale. Preziosa la testimonianza di Rubbia: "Ho vissuto varie fasi, sono stato associato al Gssi da parecchi anni, la fase importante e' quella di oggi perche' il Gssi e' in posizione di eminenza scientifica, trovo che sia una cosa molto importante, ora bisogna trovare fondi e soci per trasformare questa struttura in una cosa definitiva". "L'Aquila citta' della ricerca e della scienza? E' un'opportunita', bisogna concentrarsi sulla capacita' di trovare ragazzi che possano utilizzare le risorse della scuola per portare avanti ricerche originali", ha concluso il Nobel italiano. Gli fa eco il collega Barish: "Il Gssi e' una scuola di eccellenza pensata per il futuro di questa citta'. Attrae i migliori studenti dal mondo e anche dell'Italia e' connesso alle ricerche che, per la parte fisica, si fanno nei Laboratori del Gran Sasso". A ricostruire il palazzo, in tre anni e con cinque mesi di anticipo, e' stato un raggruppamento temporaneo di tre imprese che si e' aggiudicato un bando pubblico che ha visto il Consiglio regionale come stazione appaltante per circa 8 milioni e mezzo indetto nel giugno del 2013. L'inizio dei lavori c'e' stato nel settembre del 2015 e terminati nell'ottobre 2017. Utilizzate tecnologie innovative tra cui un sistema di isolamento alla base, con 46 isolatori elastrometrici, 43 appoggi multidirezionali e una opera di restauro conservativo. "Sono qui per celebrare il successo del Gran Sasso Science Institute, in un territorio che e' caduto e si e' rialzato", ha detto il commissario per la Ricostruzione, Paola De Micheli. Una storia italiana molto bella, secondo il sottosegretario all' istruzione Vito Di Filippo, che invita a ripetere "perche', in tanti luoghi del nostro Paese, dove ci sono state difficolta' cosi' straordinarie, le milizie degli scoraggiatori militanti sono molto forti e attrezzate". Dal canto suo il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, ha sottolineato che la presenza dei due premi Nobel "e' un evento molto importante in questa citta' che ha un ruolo nel campo della scienza e della ricerca".
Leggi Tutto »Terza variazione al bilancio di previsione a L’Aquila
Terza variazione al bilancio di previsione 2017/2019 all'esame del Consiglio comunale di L'Aquila che si riunira' venerdi' 17 novembre, alle 9.30, nell'aula "Tullio De Rubeis" della sede comunale di Villa Gioia. I lavori proseguiranno con la discussione su due proposte deliberative riguardanti altrettante acquisizioni di terreni appartenenti, rispettivamente, all'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e alla parrocchia di Santa Maria di Pianola, per la realizzazione dei campi sportivi nelle due frazioni. L'ordine del giorno della seduta prevede quindi l'esame di una proposta deliberativa contenente un permesso a costruire in deroga, in ordine a un progetto di riparazione, con miglioramento sismico, di un fabbricato situato in centro storico. In discussione anche un'interrogazione, presentata dal consigliere Lelio De Santis (capogruppo Idv- Cambiare insieme) su "Bando Case e Map" e due ordini del giorno. Il primo, anch'esso a firma del consigliere De Santis, riguarda la "Risoluzione di problemi inerenti la viabilita' al bivio di San Gregorio", mentre il secondo, che vede come firmataria la consigliera Carla Cimoroni (L'AquilaChiama), ha per oggetto "Trattato sulla stabilita', coordinamento e governance nell'Unione economica e monetaria"
Leggi Tutto »Melilla chiede un servizio veloce per il collegamento ferroviario Pescara – Roma
Pescara, Sulmona, Avezzano, Tivoli - evitando tutte le altre fermate del servizio metropolitano ferroviario di Roma -, con arrivo alla stazione Termini: questa la proposta del deputato Gianni Melilla (Articolo1-Mdp) per un collegamento ferroviario veloce tra Pescara e la capitale. L'ha presentata stamani, davanti la stazione di Pescara Centrale, Contestuale, un volantinaggio sul tema. "E' una proposta su cui stiamo lavorando da un anno e piu'. Con il ministro dei Trasporti ci sono stati vari incontri per sollecitare un intervento in questo senso su Trenitalia che ritiene, invece, che non sia mercato. Noi pensiamo il contrario, sia per il numero di pendolari esistente dall'Abruzzo interno e costiero verso Roma, sia per una questione economica, ambientale e di sicurezza". Il parlamentare ha sottolineato che non si tratta di prendere in esame la possibilita' di un collegamento con "Frecciarossa, non realizzabile - ha detto - sul tracciato attuale bensi' di colmare un'assenza importante". "Proponiamo che delle attuali sei coppie giornaliere di treni - ha spiegato - una parta da Pescara la mattina presto per essere a Roma in 2 ore e 45 minuti, con ritorno la sera entro le 21 nel capoluogo adriatico. L'obiettivo e' quello di incidere, riducendolo, sul trasporto privato, soprattutto in ingresso nella capitale"
Leggi Tutto »Sociale, il Comune di Montesilvano cerca locali in fitto
«Sono sempre più crescenti le difficoltà che affliggono i nostri concittadini. Penso ad esempio alle emergenze abitative nelle quali si trovano interi nuclei familiari. Per dare una risposta proprio a queste situazioni abbiamo promosso una indagine esplorativa sul mercato di riferimento, con cui individuare locali in locazione, con l’ulteriore obiettivo di razionalizzare l’utilizzo degli immobili e le risorse dell’Ente». Così il sindaco Francesco Maragno annuncia la procedura ad evidenza pubblica indetta dall’Ente affinché chiunque abbia intenzione di mettere a disposizione dell’Ente un locale presenti la propria manifestazione di interesse.
Con l’avviso il Comune intende cercare nuove sedi dove poter attivare progettualità sociali di varia natura a supporto dei cittadini in difficoltà. L’avviso risponde anche a quelle esigenze di razionalizzazione dell’utilizzo degli immobili nella disponibilità dell’ente e di riduzione della spesa a carico del bilancio comunale, perseguite dall’Amministrazione Maragno.
Gli immobili devono possedere destinazione residenziale o essere civili abitazioni. Tra i requisiti necessari anche la piena e immediata fruibilità o che possono essere resi fruibili per le esigenze del Comune; gli edifici devono essere conformi alle vigenti norme in materia residenziale, sanitaria, di sicurezza antincendio e antinfortunistica. I locali possono essere collocati su tutto il territorio comunale ed essere comodamente raggiungibili. Per la valutazione degli immobili verranno presi in considerazione: la facilità di accesso da strada o piazza o parcheggio pubblico o di uso pubblico e/o presenza del servizio di trasporto pubblico al fine di consentire una regolare erogazione e fruizione dei servizi sociali; la disponibilità del proprietario, a propria cura e spese, a provvedere all’adattamento dei locali per le esigenze per l’uso cui destinare l’immobile, con accollo di ogni incombenza di ordine tecnico e amministrativo; la disponibilità del proprietario alla stipula di un contratto di locazione con l’opzione di acquisto in favore del Comune cosiddetto “affitto con riscatto”.
La durata del contratto di locazione sarà di sei anni. Per partecipare è necessario far pervenire la propria manifestazione di interesse con l’indicazione dei locali proposti ed una loro descrizione corredata di stralcio planimetrico, indirizzandola a: Comune di Montesilvano – settore Amministrativo, piazza Diaz, 1, 65016 Montesilvano.
Non è previsto un termine perentorio entro cui fare pervenire le manifestazioni di interesse. L’amministrazione comunale, quindi, man mano che dovrà dare soluzione a specifica esigenza potrà prendere in considerazione le manifestazioni di interesse fino allora pervenute.
Leggi Tutto »Direttiva Bolkestein, Forza Italia contro la legge delega
"Una soluzione che distruggera' e sconvolgera' la tipicita' del comparto balneare italiano, mettendo in crisi il settore piu' importante dell'intero sistema turistico nazionale". Cosi' gli esponenti abruzzesi di Forza Italia a proposito del disegno di legge delega sulla direttiva Bolkestein, parlando di "presa per i fondelli" e sottolineando che "tale disegno, approvato alla Camera dei Deputati, comportera' per gli attuali concessionari l'esproprio di fatto delle loro aziende, oltre alla perdita del lavoro, senza ammortizzatori sociali, visto che la delega non prevede oneri". A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, sono stati il parlamentare Fabrizio Di Stefano, il coordinatore regionale di Fi, Nazario Pagano, e i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo. "Il settore delle imprese balneari - hanno sottolineato - rappresenta per il nostro Paese un'importante realta' socio-economica e di sviluppo, composta tradizionalmente da aziende in maggioranza a gestione familiare, la cui unica e primaria fonte di reddito e' il proprio lavoro. Siamo di fronte ad un problema serio che riguarda 30mila aziende e oltre 100mila lavoratori". "Il Governo - ha detto Di Stefano - non ha nemmeno provato a fare la battaglia per un ulteriore procrastinamento della Bolkestein, ma si e' fatto semplicemente fare questa delega. Altri Paesi piu' lungimiranti, come la Spagna, hanno garantito alle loro aziende balneari una proroga che arriva fino a 75 anni, senza nessun richiamo o procedure ad oggi da parte di Bruxelles".
Leggi Tutto »Summit sulla rimodulazione dei posti letto Ini Canistro
L'assessorato alla Sanita' della Regione Abruzzo ha convocato il tavolo tecnico chiesto dalla Casa di cura privata Ini di Canistro per la rimodulazione dei posti letto nella monospecialistica in Ortopedia, il cui avvio e' previsto per il prossimo primo gennaio. L'incontro e' stato fissati per domani, lunedi' 13 novembre, a Pescara nella sede della direzione Sanita' dell'amministrazione, alla presenza del capo dipartimento, Angelo Muraglia, e del dirigente Germano De Sanctis da una parte, e del direttore amministrativo della casa di cura, Daniela Stati, dell'avvocato Tommaso Marchese, e del consulente della struttura privata Giancarlo Masciarelli, esperto in materia sanitaria a livello nazionale, dall'altra. Al tavolo potrebbe partecipare anche l'assessore al ramo Silvio Paolucci. All'ordine del giorno del tavolo, la richiesta della casa di cura del gruppo nazionale guidato dalla famiglia Faroni, di ottenere la rimodulazione dei posti letti accreditati leggendo in chiave meno restrittiva il decreto Lorenzin: non, dunque, non nella sola Ortopedia, secondo un modello "monospecialistico", ma anche in Urologia, secondo un modello "multidisciplinare" e "dipartimentale". L'urgenza dell'incontro era stata motivata dalla Ini dal fatto che sono in corso i lavori di ristrutturazione edilizia e la riorganizzazione degli spazi e delle funzioni della clinica, in vista dell'oramai imminente scadenza di gennaio 2018. Nel corso di un'audizione alla quinta commissione del Consiglio regionale (Sanita') prima, e poi con un parere legale realizzato dall'avvocato Marchese, la Ini aveva evidenziato che la Regione ha facolta' di apportare una modifica a quanto deciso dal decreto commissariale del 12 settembre 2016, che aveva disposto la riconversione della casa di cura interpretando il decreto Lorenzin in modo restrittivo, ovvero in struttura "mono-specialistica" con l'assegnazione di 30 posti letto nella sola Ortopedia e Traumatologia, a cui si aggiungono 5 posti letto di recupero e Riabilitazione funzionale. Questo perche', sostiene il parere legale, il decreto Lorenzin aveva demandato la definizione e l'applicazione a una specifica intesa in sede di conferenza Stato-Regioni, che si sarebbe dovuta sottoscrivere entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Passaggio mai avvenuto. E dunque, sostiene ancora il parere legale, possono essere le Regioni e le Asl ad avere la facolta' di stabilire le modalita' attuative del decreto, facendo valere il principio della multidisciplinarieta' e delle "Aree funzionali omogenee", accreditando alla struttura di Canistro 23 posti letto di Ortopedia e Traumatologia e, appunto, 7 posti letto di Urologia.
Leggi Tutto »Lanciano, presentato dossier per la candidatura a Capitale della Cultura 2020
Dossier di 62 pagine, oggi presentato in Municipio, per la candidatura di Lanciano a Capitale della Cultura Italiana 2020. Mercoledi' 15 novembre il Mibact rendera' note le 10 Citta', tra le iniziali 45 candidate, che saranno chiamate a proseguire il percorso per la designazione di Citta' Capitale della Cultura che sara' resa nota il prossimo 31 gennaio. Lo scorso 15 settembre Lanciano ha superato la prima scrematura ed e' entrata nel novero delle attuali 31 citta' semifinaliste. Alla presentazione del dossier sono intervenuti il sindaco Mario Pupillo, l'Assessore alla Cultura Marusca Miscia, il partner tecnico Studio Eventi e Congressi, associazioni e personalita' che hanno contribuito alla stesura del dossier "Lanciano Citta' del Miracolo, delle Fiere e della Musica - La Cultura dell'Anima", inviato al Ministero dei Beni Culturali.
Leggi Tutto »Ospedale di Atessa, in futuro avrà la Medicina del lavoro
La Giunta regionale d' Abruzzo ha deliberato la trasformazione in ospedale di area disagiata il nosocomio "S. Camillo de Lellis" di Atessa, che inoltre avra' la Medicina del lavoro a servizio della piu' grande area industriale del Centrosud. "Cambio di rotta rispetto al passato e alla continua spoliazione", commenta il sindaco Giulio Borrelli. La Giunta regionale, con voto unanime, ha motivato "La riconversione del presidio di Atessa, con una consistenza di servizi pari a quelli di ospedale di zona disagiata, con conseguente riorganizzazione dei compiti, offrirebbe una risposta assistenziale adeguata alla domanda di salute espressa dal territorio dell'Abruzzo meridionale. Il presidio di Atessa, in quanto punto di riferimento di un'area ampiamente sviluppata dal punto di vista produttivo, aggiuntivamente, puo' diventare un polo pubblico per la medicina del lavoro, venendo incontro ai bisogni di tutta la Asl Lanciano-Vasto-Chieti". Atessa e' al centro di un comprensorio di 31 comuni, molti in montagna, per 50 mila abitanti, e attraverso la grande realta' produttiva d'Abruzzo produce 1/3 del Pil (Prodotto interno lordo) regionale.
"La Regione Abruzzo - aggiunge commenta il sindaco Borrelli - riafferma cosi' tante buone ragioni per tenere in vita e valorizzare l'ospedale del nostro territorio. La delibera della Giunta ordina alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti di interrompere la riconversione in presidio territoriale e dice si' alla nostra richiesta di trasformarlo in ospedale di area disagiata. E' una svolta molto importante e rappresenta un cambio di rotta rispetto alle scelte del passato. Non e' vero, come insinua qualcuno, che la montagna ha partorito il topolino. La verita' e' che abbiamo spostato la montagna. E' la prima volta che accade dopo tante battaglie. Atessa un paese-cerniera tra una zona industriale e un vasto entroterra montano, particolarmente disagiato"
Leggi Tutto »Citta’ della terra cruda, assemblea in Abruzzo
Tutelare e valorizzare l'architettura in terra cruda in Italia, adottando normative regionali e nazionali in materia. Se ne parlera' all'Assemblea delle Citta' della terra cruda, in programma a Manoppello sabato 11 novembre con delegazioni di Comuni di Abruzzo, Marche e Sardegna. Per l'occasione il CEDTerra di Casalincontrada (Chieti) presentera' la mostra 'Le case di terra paesaggio di architetture' e il calendario 'Terra cruda 2018'. Nel pomeriggio, tour delle case di terra a Manoppello. L'Associazione internazionale Citta' della terra cruda nasce a Samassi (attuale provincia del Sud Sardegna) nel 2001. Fondatori dell'Associazione sono per la Sardegna i Comuni di Samassi, Villamassargia, Serramanna, Ussana, Guasila, Vallermosa, San Sperate, Musei, Samatzai, Serrenti, Segariu, Nuraminis e Selargius, per le Marche Montegranaro e Treia, per l'Abruzzo Casalincontrada e Roccamontepiano. Attualmente aderiscono all'Associazione 40 Comuni in rappresentanza di Sardegna, Abruzzo, Marche, Piemonte e Basilicata, enti territoriali, un ente Parco, professionisti, associazioni e imprese. L'Associazione promuove il recupero delle tradizioni e del patrimonio edilizio, naturalistico, artistico e storico delle comunita', favorisce iniziative economiche che contribuiscano all'evoluzione di sistemi culturali e tipologie produttive in agricoltura. La Rete tra i Comuni della terra cruda e' lo strumento attraverso il quale garantire la partecipazione delle comunita' agli obiettivi condivisi, tramite sistemi informativi, osservatori, banche dati e attraverso collaborazione con Universita', centri di ricerca ed esperti. Sono inoltre promossi recupero e riuso del patrimonio edilizio abbandonato, per limitare la cementificazione dei suoli agricoli in linea con il documento "Orientamenti in materia di buone pratiche per limitare, mitigare e compensare l'impermeabilizzazione del suolo" della Commissione europea con cui ci si propone che entro il 2020 le politiche dell'UE tengano conto delle loro conseguenze nell'uso dei terreni. Un censimento promosso dalla Regione Abruzzo tra 1996 e 1999 individuo' 800 case di terra cruda sul territorio di 40 Comuni. Nelle province di Chieti, Pescara e Teramo si erano diffuse nella prima meta' dell'800, a seguito di un notevole frazionamento dell'unita' poderale classica che moltiplico' la domanda di case coloniche. L'esigenza di soddisfare tale domanda al minimo costo possibile porto' alla diffusione dell'edificazione con impasto di terra cruda e paglia. Un'indagine Istat del 1934 attestava che le case di terra costituivano il 20% del patrimonio edilizio abruzzese, urbanizzazione e conseguente 'deruralizzazione' negli anni '50 e '60 innestarono un processo di abbandono e sostituzione dei vecchi manufatti. Oggi le Case di Terra sono episodi isolati nelle campagne abruzzesi, testimoni di una memoria contadina che il centro di documentazione intende conservare, tutelare e valorizzare a fini culturali e turistici.
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