Politica

Diodati su approvazione delibere di variazione di bilancio in Consiglio Comunale

“Il Consiglio Comunale ha approvato oggi le tre delibere di variazione di bilancio propedeutiche alla delibera di assestamento agli equilibri di bilancio. C'è stata una discussione accesa, ma le delibere sono state approvate e sono diventate esecutive, confidiamo nel senso di responsabilità da parte di tutta la maggioranza, perché siamo andati già oltre i termini del 31 di luglio e guardiamo con premura alla seduta di giovedì, perché ci sia la consapevolezza che approvare la delibera sia fondamentale per il prosieguo del lavoro di risanamento dei conti cittadini e di ristrutturazione avviato da questa Amministrazione. Un lavoro di razionalizzazione che oggi ci permette di non avere la città paralizzata dal default e ci consente condizioni economiche tali da riuscire ad interventire sul verde, sulle manutenzioni, sulle emergenze di cui la città soffre e che andavano affrontate”, lo afferma l'assessore al Bilancio del Comune di Pescara, Giuliano Diodati.

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Elezioni provinciali L’Aquila, Gerosolimo: Risultato straordinario per la lista Provincia Insieme

"E' un risultato straordinario quello ottenuto dalla Lista civica "Provincia Insieme", che di fatto emerge come la prima forza in assoluto in questa competizione elettorale appena conclusa. E' stato raggiunto quasi il 40% e questo dato rilevante vuol dire che il civismo continua ad essere premiato. Dopo Sulmona e Avezzano l'esito di queste elezioni provinciali denota, in maniera inequivocabile, che la strada intrapresa è quella giusta".
E' quanto dichiara l'Assessore regionale Andrea Gerosolimo esprimendo ampia soddisfazione per i risultati conseguiti dalla Lista "Provincia Insieme" nel rinnovo del Consiglio Provinciale dell'Aquila.  "Formulo i miei migliori auguri di buon lavoro a tutti gli eletti, al Presidente Angelo Caruso, che sarà la miglior espressione delle aree interne nella nostra regione, e ai neoconsiglieri della Lista "provincia insieme", Mauro Tirabassi, Roberto Giovagnorio, Alberto Lamorgese e Alfonsino Scamolla. Ringrazio i colleghi Maurizio Di Nicola e Lorenzo Berardinetti per l'impegno e lo sforzo che hanno impiegato per raggiungere questo straordinario risultato."

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Intesa tra Inps e carabinieri,a Chieti polo nazionale previdenziale

 Sara' firmato domani, a Roma, al Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, tra il presidente dell'Inps Tito Boeri e il Comandante Generale dell'Arma, il Protocollo d'intesa tra l'Inps e l'Arma dei carabinieri per la costituzione del Polo nazionale "Arma dei Carabinieri" presso la Direzione provinciale Inps di Chieti. Il Polo trattera' presso l'Inps di Chieti le prestazioni dei carabinieri per tutto il territorio nazionale: le prestazioni pensionistiche, le domande di riscatto pensionistico, le domande di riscatto ai fini del trattamento di fine servizio, le domande di ricongiunzione, le indennita' di buonuscita, le domande di piccoli prestiti e le domande di prestiti pluriennali. Tale risultato, reso possibile attraverso la cooperazione dell'Inps Abruzzo ed in particolare della sede di Chieti con il Centro Nazionale Amministrativo dei CC, e' un'importante conferma dell'investimento dell'Inps sulla presenza sul territorio abruzzese e contribuira' a rendere maggiormente efficace ed efficiente l'azione amministrativa nei confronti di una vasta platea di utenti. La popolazione interessata alla polarizzazione in questione ammonta a circa 110.000 unita' (militari in servizio nell'Arma, compresi gli appartenenti all'ex Corpo Forestale dello Stato). L'attivita' del Polo consentira' di realizzare un presidio unificato dei prodotti interessati, con l'obiettivo di ottimizzare i tempi di consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative e di erogazione delle prestazioni, garantendo nel contempo un miglioramento nell'offerta e nella qualita' del servizio agli utenti di riferimento nonche' un risparmio nei costi di gestione.

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Bilanci Tua, scontro maggioranza – opposizione

Sul bilancio della societa' unica di trasporti regionale Tua plaude il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D'Alessandro, che sottolinea la bonta' della scelta di aver costituito un'unica societa', mentre il consigliere di Forza Italia presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, critica parlando di un "utilino grazie al riconoscimento di un credito ad oggi inesigibile" e di "ennesima operazione di ingegneria finanziaria". "La scelta di aver costituito la societa' di trasporto pubblico locale - ha spiegato D'Alessandro - e' stata giusta. Oggi dimostriamo, numeri alla mano, che la scelta si e' rivelata vincente e ha determinato da un lato la salvaguardia di 1600 posti, dall'altro la garanzia del diritto alla mobilita' in una regione a forte domanda, debole per la presenza di un'area estesa nella zona interna che sarebbe stata compromessa in una logica di mercato. Abbiamo ribadito che il diritto al trasporto pubblico locale e' un diritto universale al pari della sanita' che deve essere salvaguardato nell'efficienza, ovvero cio' che ha fatto Tua". "Ricordo - sottolinea Febbo - che il rendiconto finanziario 2016 andava approvato entro il 30 aprile 2017 con possibile proroga al 30 giugno come stabilito ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile in base al quale 'lo richiedono particolari esigenze relative alla struttura e all'oggetto della societa'', mentre e' stato approvato solo oggi 31 luglio, poiche' i revisori dei conti chiedevano la copertura amministrativa certa rispetto al riconoscimento di un credito andato a transazione per 7 milioni e 800 mila euro. Solo grazie a questa operazione molto discutibile, viste le raccomandazioni e le osservazioni fatte dalla Corte dei Conti - conclude Febbo - si e' potuto approvare il bilancio consuntivo 2016 con un 'utilino' di 697 mila euro, altrimenti si sarebbe chiuso con una perdita di oltre 7 milioni di euro. Di queste operazioni di 'salvataggio di bilancio' il Governo regionale ne sta compiendo a iosa". 

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Provincia L’Aquila, parla il nuovo presidente Caruso

 "Se mi sento piu' di centrodestra o piu' civico? Mi sento un uomo operativo, una persona che si mette a disposizione del territorio e delle amministrazioni e della gente, etichette politiche spendibili in questo momento non sento di poterle assumere. Ho una storia legata alla Democrazia cristiana, ho avuto sicuramente degli impegni importanti nel centrodestra, per ora vorrei pensare piuttosto a essere il presidente dei cittadini". Cosi' il neo presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, che e' anche sindaco di Castel di Sangro (l'Aquila), nella prima conferenza stampa dopo l'elezione avvenuta nella consultazione di ieri. Nel pomeriggio c'e' stato anche il passaggio della fascia blu, che ha ricevuto da Fabrizio D'Alessandro, presidente facente funzioni uscente. "La mia candidatura e' nata da una grande volonta' della Valle Peligna, molto sostenuta dalla Marsica e altrettanto dalla zona dell'Aquila - ha aggiunto - noi abbiamo sicuramente oramai una condizione per rendere coeso il territorio provinciale, che merita di recuperare una capacita' di sviluppo che puo' incidere sulle sorti dell'intera regione. Credo molto semplicemente che il potenziale inespresso sia tutto gravante sulla provincia dell'Aquila, il versante geografico piu' importante della regione Abruzzo ed e' quella che ha le potenzialita' effettive per dare slancio alla nostra regione". Caruso ha ricevuto 56.221 voti ponderati, ma la sua elezione e' stata una formalita', visto che era l'unica candidatura, frutto dell'accordo tra l'assessore regionale Andrea Gerosolimo (Abruzzo Civico), vari movimenti civici e i forzisti della Marsica, che ha di fatto lasciato fuori gli azzurri del capoluogo regionale e lo stesso sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. 

Sono stati ufficializzati gli eletti alla Provincia dell'Aquila dopo la consultazione di secondo livello che si e' chiusa ieri sera alle 20. Lo spoglio si e' svolto stamani. Ecco i neo consiglieri: Vincenzo Calvisi, Pierluigi Del Signore e Gianluca Alfonsi per Forza popolare, Mauro Tirabassi, Roberto Giovagnorio, Alfonsino Scamolla e Alberto Lamorgese per Provincia Insieme, Fabio Camilli, Lelio De Santis e Fabio Ranalli per Uniti per la Provincia. L'affluenza ha toccato il 66,5 per cento dei 1.204 aventi diritto al voto - 801 quelli che hanno votato - in calo rispetto al 70,3 del 2015. A primeggiare con 31.494 voti ponderati, che gli hanno consentito di eleggere quattro consiglieri su dieci, e' stata la lista numero 2 "Provincia insieme", ispirata da Andrea Gerosolimo, consigliere regionale di Abruzzo civico ed assessore della Giunta di centrosinistra guidata da Luciano D'Alfonso. Sono quattro i seggi conquistati nel rinnovato Consiglio provinciale dell'Aquila. Il dato, ufficializzato dal segretario generale della Provincia, Paolo Caracciolo, attribuisce poi 3 seggi alla lista numero 1, "Forza popolare" (27.912 voti ponderati), di ispirazione azzurra, e altrettanti alla lista numero 3, "Uniti per la Provincia" (21.849 voti ponderati), di area centrosinistra a trazione Partito democratico. 

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Barriere fonoassorbenti, riunione in Comune con i progettisti Rfi

«Sarà incentrata sul progetto relativo all’installazione delle barriere fonoassorbenti lungo il tracciato ferroviario la riunione tecnica che si svolgerà domani a Palazzo di Città». E’ quanto annuncia il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Mauro Orsini.

Nell’incontro, parteciperanno anche i due progettisti di Italfer, incaricata da Rfi della redazione definitiva, che illustreranno i dettagli della progettazione dei pannelli anti rumore.

Il progetto di risanamento acustico, approvato nel dicembre 2013, prevedeva l’installazione di due tipologie di barriere, di altezza variabile tra i 5 e gli 8 metri. Con atto di Giunta, l’esecutivo guidato dal sindaco Francesco Maragno ha stabilito che nella prima fase di attuazione potrà essere realizzato l'intervento già presentato da RFI quale “mitigazione parziale” anche in attesa dei risultati delle sperimentazioni che la società sta operando in alcuni tratti della rete ferroviaria. Ciò significa che in una prima fase, i pannelli avranno un’altezza di 4,74 mt su tutto il tracciato.

«In questi mesi  - afferma il presidente Orsini -  si sono susseguite una serie di interlocuzioni con i dirigenti Rfi, per valutare la tipologia di barriere più adatte sia per quanto riguarda l’impatto estetico sull’immagine del territorio, che in termini di efficacia ed efficienza. Nella seduta di domani i tecnici di Italfer illustreranno il progetto, così da definire i dettagli e avviare i lavori per la realizzazione di un’opera che la città attende da molto tempo».

«Siamo ormai in dirittura di arrivo  - afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Valter Cozzi -  con un progetto rimasto in sospeso per molti anni, ma che la nostra Amministrazione ha voluto riprendere in mano per portarlo al suo compimento. Abbiamo il dovere di trovare una soluzione ai tantissimi disagi che i cittadini che abitano nei pressi del tracciato ferroviario subiscono quotidianamente. La risposta migliore alle loro giuste richieste sarà quella della realizzazione del progetto che a breve diventerà realtà».

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D’Alfonso presenta gli interventi al porto di Pescara

Apertura della diga foranea, realizzazione nuovi moli e prolungamento dell'asse attrezzato fino al porto: sono gli interventi previsti per l'area portuale di Pescara. A illustrarli, in conferenza stampa, il governatore dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso che si e' soffermato sui progetti e sul cronoprogramma. "Abbiamo messo in campo una complessa procedura progettuale, tecnica, elaborativa e finanziaria - ha annunciato - che porta con se', ad oggi, la completa maturita' per far partire i lavori per il taglio della diga foranea per 3,5 milioni di euro. Da lunedi' ogni giorno e' buono, ma aspetteremo la fine della stagione balneare per evitare di creare problemi all'economia del mare. Vogliamo anche incrociare la maturita' di un altro intervento gia' finanziato per 15 milioni riguardante l'allungamento dei due nuovi moli guardiani. C'e' poi un terzo intervento riguardante l'ulteriore funzionalita' della viabilita' per il porto: 15 milioni per fare in modo che anche il porto di Pescara abbia una viabilita' migliorata".

D'Alfonso ha ricordato che l'atto piu' importante dell'intero iter e' stato l'approvazione del Piano regolatore portuale (Prp), che prevede tre interventi: apertura della diga foranea, realizzazione dei nuovi moli, attivita' riguardanti il prolungamento dell'asse attrezzato fino al porto. Per quanto riguarda il taglio della diga, nel 2015 la Regione ha attribuito risorse per 3,5 milioni di euro dal fondo Par Fas 2007-2013. Il Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche e' stato individuato come soggetto attuatore dell'opera e, dopo la procedura di gara, la stazione appaltante ha individuato l'impresa aggiudicataria dei lavori, che ha la R.C.M. costruzioni di Sarno. L'impresa ha poi presentato il progetto esecutivo, che e' stato approvato dal Comitato tecnico-amministrativo del Provveditorato. Al termine della stagione balneare prenderanno il via i lavori. In merito alla realizzazione dei nuovi moli, si tratta di 15 milioni di euro contenuti nel Masterplan; il soggetto attuatore e' l'Arap. Sul fronte della viabilita', Regione e Comune hanno sostenuto con l'Anas "l'improcrastinabile necessita' di adeguare il sistema viario di collegamento tra l'asse attrezzato e la nuova struttura portuale". L'Anas ha inserito nella propria programmazione il completamento delle infrastrutture viarie con una spesa di 12 milioni di euro. "Apriamo questo porto rigenerato a tutto cio' che puo' arrivare da parte del mare - ha detto il governatore - Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo messo in campo. E' stato complicato, esigente, ha richiesto numerosi passaggi. Andiamo avanti su questo fronte da ottobre del 2015. Ci torna utile per incrociare la grande opportunita' delle Zes (Zone economiche speciali) che si radicheranno anche a favore dell'economia di Pescara. Vedranno il protagonismo di Ortona, di Vasto, di Termoli, perche' sara' una Zes che mette insieme Abruzzo e Molise e portera' l'azzeramento degli oneri fiscali e amministrativi per chi fara' investimenti produttivi". 

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Vulnerabilita’ sismica scuole, Brucchi presenta gli indici

"Oggi abbiamo contezza di tutti gli indici di vulnerabilita' sismica. Un punto di partenza per completare la programmazione gia' in essere sulle scuole". A un anno dalle prime scosse di terremoto che hanno devastato il centro Italia e al termine delle verifiche su tutti gli edifici di competenza il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha illustrato ufficialmente gli indici di vulnerabilita' sismica delle scuole teramane. Dati che disegnano un patrimonio edilizio su cui intervenire con strumenti adeguati e con indici che, nella maggior parte dei casi, risultano inferiori allo 0,5. Tra gli edifici con l'indice piu' alto il "micronido", pari a 0,953. "Questi dati sono necessari per completare la programmazione fatta con l'ufficio speciale per la ricostruzione - ha continuato Brucchi - e che si basa sulla realizzazione di un polo nell'area della San Giuseppe-vecchio stadio per circa 700 ragazzi e di un secondo nell'area vicina alla D'Alessandro con altri 700 posti in strutture modulari da 250 posti". Accanto ai poli e alla scuola di Villa Ripa che tornera' a essere edificio scolastico, c'e' la questione del miglioramento e adeguamento delle scuole esistenti. Il sindaco nell'incontro con il Commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, ha chiesto risorse adeguate che dovrebbero arrivare il prossimo anno. "C'e' stato assicurato che a gennaio arriveranno le risorse per i primi interventi - ha detto il sindaco - e ho chiesto anche un finanziamento per una scuola 'jolly' nella curva dello stadio in quanto, durante gli interventi nei vari edifici, dobbiamo avere una scuola alternativa che ospiti gli studenti. In questo senso c'e' gia' uno studio di fattibilita' presentato a Errani che e' stato giudicato positivamente". Per completare gli interventi sulle scuole sarebbero necessari circa 54 milioni di euro, da realizzare con un piano pluriennale.

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La strada Lanciano-Fossacesia abbandonata: sindaci in rivolta contro il mancato passaggio all’ Anas.

“È con sconcerto e rammarico che apprendiamo dalla stampa la notizia che la provinciale ex SS 524 Lanciano-Fossacesia non è annoverata fra le strade che passeranno in capo all’Anas”- esordiscono così il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, il Sindaco di Mozzagrogna, Tommaso Schips ed il Sindaco di Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio a seguito della notizia, apparsa sui giornali nei giorni scorsi, secondo la quale saranno 5 le strade provinciali che passeranno in capo all’Anas, ma fra queste non vi è la SP ex SS 524 Lanciano Fossacesia che, come noto, versa in evidente, totale stato di abbandono.

“Questo passaggio, purtroppo, inspiegabilmente, non ha riguardato la ex SS 524 Lanciano Fossacesia – proseguono i tre Sindaci – nonostante i numerosi solleciti che abbiamo fatto al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione, alla Provincia, all’Anas, nonostante le condizioni disastrose in cui versa la strada e nonostante gli incidenti, alcuni purtroppo mortali, che si sono verificati lungo il suo percorso”. Più volte infatti i tre Sindaci di Fossacesia, Mozzagrogna e Santa Maria Imbaro hanno scritto al Ministero delle Infrastrutture, alla Regione, alla Provincia di Chieti ed all’Anas affinchè la SP ex SS 524 Lanciano-Fossacesia tornasse, come lo era un tempo, di competenza dello Stato e quindi dell’Anas, cosa che ne avrebbe assicurato l’esecuzione della dovuta manutenzione, ad oggi inesistente e fondamentale per una strada di siffatta importanza che attraversa quattro centri abitati, di cui alcuni anche nelle aree artigianali, che registra quotidianamente un flusso di traffico notevole, che durante il periodo estivo vede moltiplicarsi notevolmente il passaggio dei numerosi automobilisti che si recano al mare. La strada lunga 14 km, che dal 2001 è stata trasferita dall'Anas alla Provincia, collega Lanciano con la costa Adriatica e la Statale 16.

“Ci chiediamo quali siano state le ragioni per le quali la Lanciano-Fossacesia è rimasta fuori - proseguono i sindaci - e ce lo chiediamo anche alla luce delle promesse che ci aveva fatto il Presidente della Provincia di Chieti, Mario Pupillo, che nel corso di un’ultima riunione tenutasi nel mese di maggio, condividendo le ragioni e le nostre preoccupazioni ci aveva assicurato che anche la Lanciano-Fossacesia sarebbe passata in capo all’Anas”. Nello scorso mese di maggio, infatti, presso il Comune di Fossacesia, si era tenuta una riunione alla quale aveva partecipato anche Mario Pupillo in qualità di Sindaco di Lanciano, il cui territorio comunque è in parte attraversato dalla SP ex SS 524 Lanciano Fossacesia, e di Presidente della Provincia di Chieti. In quell’occasione lo stesso Presidente aveva assicurato che la Lanciano-Fossacesia sarebbe rientrata nell’elenco delle strade che sarebbero passate dalla Provincia all’Anas ed inoltre aveva messo a conoscenza i Sindaci presenti che in Regione da tempo erano bloccati fondi per 28 milioni dieuro destinati proprio alla sicurezza delle strade provinciali. “Ci chiediamo a questo punto cosa sia successo nel frattempo, ci chiediamo perché la Regione non sblocca i fondi consentendo alla Provincia di Chieti ,che come noto è ormai economicamente a secco, di poterne usufruire, attuando i lavori di messa in sicurezza della strada – dichiarano ancora Di Giuseppantonio, Schips e Di Nunzio – ci chiediamo quali siano stati i criteri secondo i quali una strada di tale importanza, che era già dell’Anas, non sia tornata, a differenza di altre, di competenza dell’Anas, cosa che, ribadiamo, ne avrebbe assicurato le giuste condizioni di sicurezza. A questo punto ci viene da pensare che la Provincia di Chieti, in un certo senso, ce l’abbia un po’ con noi o che comunque ritenga che la sicurezza dei cittadini e di tutti coloro che attraversano la strada in questione sia ritenuta di serie B”.

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Vertice in Regione sulle palazzine Ater di via lago di Borgiano a Pescara

Il Presidente Luciano D'Alfonso ha incontrato i rappresentanti dell'Ater di Pescara, del Comune e della Regione per fare il punto della situazione rispetto al tema di edilizia residenziale pubblica della citta' di Pescara e alle procedure che hanno determinato lo sgombero di 84 famiglie da tre edifici di via Lago di Borgiano. A renderlo noto e' il segretario particolare del Presidente della Giunta regionale, Enzo Del Vecchio. In ordine di priorita', nella riunione il Presidente ha voluto garanzie ma ha anche rinnovato la presenza e la collaborazione della Regione sulla migliore sistemazione per i cittadini allontanati forzatamente dalle loro abitazioni affinche' siano definite le procedure per la riassegnazione di nuovi alloggi, e che l'attuale sistemazione provvisoria, sia attraverso la formula del CAS che negli alberghi, abbia una durata minima per consentire il normale recupero di vita sociale nel piu' breve tempo possibile. Per questo aspetto e' stata importante la presenza di Giuseppe Monti (Federalberghi) e di Marco Sciarra, presidente Ance Abruzzo, con i quali sono state prefigurate soluzioni adeguate per gli obiettivi sopra citati, prendendo a riferimento quanto gia' posto in essere nei Comuni colpiti dal sisma attraverso specifiche ordinanze come quella finalizzata ad individuare attraverso un avviso pubblico appartamenti oggi inutilizzati e/o invenduti. In seguito, il Presidente ha voluto sollecitare Ater e Comune all'utilizzo urgente dei 5 milioni di euro che la Regione ha messo a disposizione per l'adeguamento e la lotta al degrado negli alloggi di edilizia residenziale pubblica situati in via Caduti per servizio, via Salara Vecchia, via Rigopiano (case Gescal) e via Trigno. Sull'argomento il Presidente ha posto l'accento sulla necessita' di una puntuale e meticolosa azione progettuale che superi le situazioni attuali e determini il recupero funzionale non solo all'interno dei singoli alloggi ma anche negli spazi comuni dei diversi fabbricati. Si tratta di una opportunita' che puo' generare riflessi positivi sia urbanisticamente ma soprattutto nel rapporto sociale di convivenza tra gli occupanti dell'edilizia residenziale pubblica, solo qualora Ater e Comune mettano in campo azioni immediate senza dilazioni di tempo che la Regione non tollerera'. Nei prossimi giorni un quadro definitivo e puntuale di tutto cio' dovra' essere portato all'attenzione del Presidente proprio in funzione di quella vigilanza che la Regione vuole mantenere cosi' come e' stato fino ad ora nel rapporto istituzionale con gli enti ma anche nei confronti dei cittadini interessati. 

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