Primo Piano

Discarica di Bussi, Ministero dell’Ambiente e Regione Abruzzo fanno causa per 1,5 miliardi di euro

Il ministero dell'Ambiente e la Regione Abruzzo hanno intentato causa contro la Edison spa per ottenere un risarcimento danni e la bonifica della discarica di Bussi, scoperta nel marzo 2007 dal Corpo Forestale dello Stato. Il risarcimento è stato quantificato, nel caso del ministero, in una richiesta di oltre miliardo di euro, in base a una consulenza svolta dall'Ispra e, per la Regione, in oltre mezzo miliardo di euro. "Gli esiti del processo penale- si legge in una nota- sebbene non abbiano consentito l'applicazione della pena agli imputati riconosciuti autori dei delitti per cui si procedeva, fondano l'instaurata azione civile, poiche' sono stati riconosciuti come avvenuti sia il disastro ambientale sia l'avvelenamento delle acque". "Chi inquina paga- afferma il ministro Costa- Non e' un principio astratto ma si sostanzia con questa azione concreta che per noi e' fondamentale".

"La Regione Abruzzo - gli fa eco il presidente Marsilio - reagisce con forza per tutelare il futuro degli abitanti della zona della Val Pescara e di tutti coloro che vorranno visitare le bellezze naturalistiche della nostra regione il giudizio penale ha acclarato precise responsabilita' ed e' giusto e necessario che si provveda alla bonifica delle aree interessate". 

La replica di Edison

In merito alla richiesta di risarcimento dei danni causati dalla contaminazione riscontrata nell’area SIN di Bussi inoltrata dal Ministero dell’Ambiente a Edison lo scorso 8 aprile, la società comunica che ritiene tale richiesta infondata. È altresì pronta a onorare i propri obblighi e a affrontare, come avvenuto in passato, con serenità e serietà l’iniziativa del Ministero dell’Ambiente, rispetto alla quale non mancherà di intraprendere tutte le possibilità di difesa a propria tutela.
La società comunque ritiene che la valorizzazione economica del danno indicata nella richiesta del Ministero dell’Ambiente sia basata su stime e parametri infondati e su elementi errati e non accertati.
Inoltre, il Ministero richiede attività di bonifica solo a Edison, che è peraltro l’unico soggetto a essersi fatto carico - anche economicamente - delle azioni di ripristino del territorio. La società ha già avviato le attività propedeutiche alla bonifica che si è impegnata a portare a termine, come da progetto presentato al Ministero dell’Ambiente nel 2018 e progressivamente integrato accogliendo le richieste di tutti gli enti competenti.
La società ricorda che ci sono altri soggetti responsabili della bonifica, privati e pubblici, e auspica che tutti facciano la loro parte.

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Reddito di cittadinanza, in Abruzzo 19.110 domande

Al 7 aprile, secondo i dati del ministero del Lavoro, sono 806.878 le domande gia' caricate dall'Inps sulla piattaforma relativamente alle richieste di reddito di cittadinanza; 433.270 sono donne (54%) e 373.608 sono uomini (46%). I numeri racchiudono sia le domande online, sia quelle pervenute agli uffici postali, sia quelle raccolte dai Caf. Con riferimento all'eta' dei richiedenti, la percentuale maggiore si annida nella fascia d'eta' tra 45 e 67 anni con poco piu' del 61% (494.213 domande), seguiti con coloro che hanno un'eta' compresa tra i 25 e i 40 anni, con 182.100 domande (poco meno del 23%). Il resto delle domande e' distribuito tra gli ultra 67enni (105.699 domande, pari a poco piu' del 13%), e poco piu' del 3% tra i minori di 25 anni.

La distribuzione regionale vede la Campania e la Sicilia ai primi due posti che raccolgono insieme il 32% delle domande (137.20 domande la Campania e 128.809 domande la Sicilia); al terzo posto il Lazio con 73.861 domande al quarto la puglia con 71.535, al quinto posto la Lombardia con 71.310 e all'ultimo posto la Valle D'Aosta con 1.031 domande. La distribuzione regionale ovviamente si riflette anche sulle provincie: e' infatti Napoli con 78.803 domande che e' seguita dalla capitale Roma che raccoglie 50.840 domande e all'ultimo posto si colloca Bolzano con 356 domande. Rispetto al canale scelto per presentare le domande, piu' del 72% ha scelto di recarsi ai CAF (584.233 cittadini), mentre il restante 28%, pari a 222.645 cittadini hanno scelto Poste Italiane

La tabella che segue mostra le domande pervenute per Regione e genere:

Regioni Totale domande Femmine Maschi
CAMPANIA 137.206 73.558 63.648
SICILIA       128.809 65.270 63.539
LAZIO                       73.861 41.661 32.200
PUGLIA 71.535 38.214 33.321
LOMBARDIA 71.310 39.255 32.055
CALABRIA 56.871 28.518 28.353
PIEMONTE 45.876 25.467 20.409
SARDEGNA 38.276 18.963 19.313
TOSCANA 35.653 20.402 15.251
EMILIA ROMAGNA 32.502 18.448 14.054
VENETO    27.248 15.369 11.879
ABRUZZO 19.110 10.350 8.760
LIGURIA 15.946 9.047 6.899
MARCHE 14.699 8.378 6.321
FRIULI VENEZIA GIULIA 9.905 5.462 4.443
BASILICATA 9.854 5.125 4.729
UMBRIA 9.200 5.207 3.993
MOLISE 5.221 2.581 2.640
TRENTINO ALTO ADIGE 2.765 1.435 1.330
VALLE D'AOSTA          1.031 560 471
Totale Regioni 806.878 433.270 373.608

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Olio di qualità, Abruzzo in vetrina al Sol di Verona

Grande presenza dell'Abruzzo a Verona, al "Sol&Agrifood", la fiera delle specialità agroalimentari di qualità, che si svolge in contemporanea con il Vinitaly. La regione è presente con 20 aziende ospitate su oltre 300 mq di superficie.

Secondo il Vice Presidente abruzzese della Regione con delega alle politiche agricole Emanuele Impridente "la produzione di olio registrata nelle ultime stagioni è stata molto penalizzante per la nostra regione, con perdite superiori anche al 50% della produzione media, che, comunque, risulta essere la quinta regione italiana per quantità, preceduta dalla Puglia, Calabria, Sicilia e Campania". Per Giuseppe Cavaliere, funzionario regionale del Dipartimento per le politiche rurali "la vocazione dell'Abruzzo per la coltivazione dell'olivo ha fatto nascere sul territorio la presenza di numerose strutture di trasformazione che in rapporto al territorio e alla produzione sono sempre state in numero piuttosto elevato. 

Nel corso degli anni il numero dei frantoi è andato progressivamente diminuendo, nel 1997/98 erano 527, secondo i dati Agecontrol, oggi sono meno di 450, ma, parallelamente, è aumentato per riconversione o per nuove aperture il numero di quelli a ciclo continuo con capacità di lavorazione oraria ben più elevata, cosa che ha consentito di aumentare la qualità degli olii che non presentano difetti organolettici. Risulta comunque abbastanza stabile il dato sull'autoconsumo che in Abruzzo, storica regione produttrice di olio, si aggira tra il 40 ed il 50%. 

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Elezioni Pescara, Marinella Sclocco candidata per il centrosinistra

"Ringrazio tutti per la fiducia che mi e' stata accordata. Il mio obiettivo ora e' di allargare quanto piu' possibile la coalizione per creare un progetto politico nuovo per la citta' di Pescara. Poi parleremo del programma". Lo ha detto l'ex consigliera della Regione Abruzzo Marinella Sclocco, confermando all'agenzia Dire la sua candidatura a sindaco di Pescara per il centrosinistra. "Sono stata chiamata e mi e' stato detto che la larga coalizione era d'accordo", ha detto. Certo che e' nel centrosinistra le spaccature ci sono, con Gianni Teodoro che ha deciso di continuare la sua corsa a sindaco e Stefano Civitarese che ha deciso di essere invece il volto per la corsa a Palazzo di Citta' di Coalizione Civica per Pescara e Donato Di Matteo che quasi certamente non si candidera', ma che si vocifera potrebbe sostenere con una lista il candidato sindaco Carlo Costantini (Faremo Grande Pescara ), sebbene ripeta di aver "ripreso a fare il medico".

 

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Conferenza dei capigruppo per l’avvio della settimana del Consiglio regionale

La settimana politica del Consiglio regionale dell’Abruzzo si apre domani, martedì 9 aprile, con la Conferenza dei capigruppo, convocata alle 11,00 a Palazzo dell’Emiciclo. I capigruppo si riuniscono per stabilire l’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea e per organizzare i futuri lavori consiliari. Inoltre procederanno alla determinazione dei rappresentanti regionali del Comitato Misto Paritetico Regionale per l’esame dei problemi connessi alle installazioni militari sul territorio abruzzese. Il Comitato è formato da cinque rappresentanti del Ministero della difesa, da due rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, designati dai rispettivi Ministri, e da sette rappresentanti della regione nominati dal presidente della Giunta regionale, su designazione, con voto limitato, del Consiglio regionale (art. 322 del d.lgs. 66/2010). Nella stessa seduta, alla Conferenza dei capigruppo costituita in Giunta per le elezioni, spetta il compito di convalidare i consiglieri dell’XI Legislatura. Sempre martedì 9, alle ore 10, si riunisce la Commissione politiche europee e internazionali per eleggere il proprio ufficio di presidenza. L’ultimo appuntamento della settimana è previsto per giovedì 11 aprile, alle 12,00, con la convocazione della Commissione territorio, ambiente e infrastrutture che esaminerà il progetto di legge proposto dalla Giunta che intende prorogare il termine di validità delle concessioni dei servizi di trasporto pubblico locale (modifica all’art. 1 comma 2 della legge regionale 21 dicembre 2017, n. 64 “Disposizioni in materia di trasporto pubblico”). 

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Cna, nel 2018 Abruzzo ultimo per credito alle piccole imprese

In Abruzzo nel 2018 il credito alle piccole imprese registra una flessione di 114 milioni di euro, mentre quello alle imprese medio grandi cresce di 90 milioni. La flessione e' pari al 3,9% ed e' il quadruplo di quella italiana (1,1%), ponendo l'Abruzzo all'ultimo posto della graduatoria nazionale. A sostenerlo è uno studio della Cna Abruzzo, realizzato sulla base dei dati della Banca d'Italia. I risultati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa a Pescara da Aldo Ronci, che ha realizzato l'indagine, dal presidente e dal direttore della confederazione artigiana, Savino Saraceni e Graziano Di Costanzo, e dal direttore di Fidimpresa Abruzzo, Adriano Lunelli

Ronci ha evidenziato che, sempre nel 2018, la consistenza del credito in Abruzzo e' stata di 21 miliardi e 116 milioni di euro ed ha registrato nell'anno un incremento di 275 milioni. In valore percentuale l'incremento abruzzese e' stato dell'1,3%, quasi la meta' del 2% nazionale. "L'incremento del credito - ha sottolineato - e' pero' frutto di due andamenti opposti in quanto il credito alle imprese decresce di 24 milioni mentre quello alle famiglie consumatrici cresce di ben 299". In valori percentuali il credito alle imprese decresce dello 0,2% al contrario di quello nazionale che si incrementa dell' 1,2%. Il credito alle famiglie consumatrici registra un incremento del 3,4% molto vicino a quello italiano pari al 3,2%. Secondo Saraceni, tutto questo "e' la conferma di un Abruzzo a due velocita' e del fatto che le imprese stentano a ripartire dopo dieci anni di sacrifici. Nel nostro lavoro abbiamo riscontri quotidiani dello stato di salute delle micro imprese, che stentano a capire se davvero il sistema politico e quello bancario, che spesso parlano di noi come della spina dorsale della nostra economia, intendano poi davvero fare sistema con noi per rilanciare la nostra economia.

Da parte sua, Lunelli punta il dito sulla gestione di risorse destinate a favorire l'accesso al credito delle impresa da parte della Regione Abruzzo. "La dotazione globale, tra fondi Por Fesr, Par Fesr e Cipe - ha detto - dovrebbe arrivare a 43 milioni di euro, capaci di sviluppare una massa di investimenti quattro volte superiore. Ma la lentezza dei tempi rischia di diventare un ostacolo gravissimo a fronte delle esigenze di rapidita' di un sistema produttivo in sofferenza".

Infine, nel 2018 i depositi e il risparmio postale in Abruzzo hanno segnato un incremento di 241 milioni di euro.In valori percentuali i depositi abruzzesi hanno registrato un decremento dello 0,90% che e' il secondo peggior risultato tra le regioni italiane; tale decremento e' in controtendenza con la crescita nazionale del 3,81%

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Vinitaly, Imprudente: produzione dell’Abruzzo in crescita

Partita la 53esima edizione del Vinitaly di Verona. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il vicepresidente della Giunta regionale abruzzese con delega alle politiche agricole, Emanuele Imprudente, e l'assessore al turismo Mauro Febbo. Alla fiera internazionale del vino, in fase di svolgimento a Verona, sono presenti 115 cantine abruzzesi, con 400 etichette in assaggio nell'Enoteca regionale allestita nello "Spazio Abruzzo". "Il vino abruzzese è di qualità, la produzione è in crescita, e questo testimonia l'ottimo lavoro svolto durante questi anni dai produttori di vino - ha esordito il vicepresidente Emanuele Imprudente -. Il nostro impegno, come amministrazione regionale, è di continuare a investire nel settore vitivinicolo che rappresenta un volano fondamentale per il comparto agricolo regionale con i suoi vitigni autoctoni. L'Abruzzo è un territorio vocato alla viticoltura. La Doc Montepulciano d'Abruzzo, poi, con i suoi 50 anni di storia, è un vino che ha raggiunto traguardi straordinari, tra i più venduti nella grande distribuzione".

"Tra gli obiettivi che abbiamo messo in cantiere - ha aggiunto il vicepresidente - c'è la creazione di un 'brand Abruzzo',che tenga conto delle nostre eccellenze enogastronomiche, naturali e culturali: dobbiamo pertanto lanciare un messaggio unico mirato a promuovere la nostra regione. E' necessaria quindi un'azione congiunta". Il vicepresidente Imprudente, in occasione della cerimonia di apertura del Vinitaly, questa mattina, ha incontrato anche il Ministro delle politiche agricole e del turismo, Gian Marco Centinaio, e il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, con i quali ha discusso progetti mirati a valorizzare e sostenere il settore agricolo abruzzese.  

La vitivinicoltura costituisce il principale comparto del settore agroalimentare abruzzese con oltre il 20% dell'economia agricola regionale, con un valore stimato all'origine di circa 300 milioni di euro, ed il 6% di quella vinicola nazionale. Il comparto ha registrato anche nel 2018 ottimi risultati nell'export: +6,4% rispetto al 2017, al di sopra della media nazionale ferma al 3,3%. Nell'ambito dell'agricoltura regionale, costituisce senza dubbio il segmento più significativo, con oltre 32.000 ettari di superficie vitata per una produzione annuale di circa 3,5 milioni di ettolitri, di cui di un milione a denominazione di origine (Doc). Di questi, circa l'80% è rappresentato dal Montepulciano d'Abruzzo. 

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Cgia, soldi quasi solo a grandi imprese sebbene insolventi

Le banche continuano a finanziare quasi esclusivamente le grandi imprese, sebbene insolventi. A sostenerlo e' l'Ufficio studi della Cgia, secondo cui malgrado una decina di istituti di credito sia stata costretta alla chiusura e un altro paio abbia evitato la stessa fine grazie all'intervento pubblico, in linea generale le banche continuano ancora adesso a premiare chi affidabile non e', penalizzando tutti gli altri. Per la Cgia si tratta di "un'anomalia tutta italiana" che negli ultimi anni ci ha costretto - anche a causa della mancata restituzione dei prestiti in massima parte ascrivibili a famiglie industriali, a gruppi societari e a grandi aziende - un maxi salvataggio di oltre 60 miliardi di euro, per oltre un terzo a carico dei contribuenti, il resto suddiviso tra azionisti, obbligazionisti e istituti bancari concorrenti.

 

La quota di finanziamento per cassa ottenuta dal primo 10 per cento degli affidati e' stata pari, al 31 dicembre 2018, all'80,7% del totale, mentre la quota di sofferenze in capo sempre a questo segmento di clientela e' il 77,2% del totale. Non si trattera' sempre degli stessi soggetti, tuttavia, la probabilita' che molti di questi lo siano e' molto elevata. Per contro, il restante 90% dei clienti (artigiani, negozianti, famiglie, partite Iva, lavoratori autonomi, piccoli imprenditori, etc.), ottiene solo il 19,3% dell'intero stock di finanziamenti per cassa erogati, sebbene l'incidenza delle sofferenze bancarie riconducibili a questi soggetti sia soltanto il 22,8%.

"E' palese a tutti - afferma il coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - che questo primo 10% di affidati non e' certamente costituito da piccoli imprenditori o da titolari di partite Iva, ma quasi esclusivamente da grandi gruppi o societa' industriali. In linea generale non ci sarebbe nulla da obbiettare se questi ultimi fossero solvibili. Dall'analisi della distribuzione del tasso di insolvenza, invece, emerge che la stragrande maggioranza e' concentrata nelle mani di questo ristrettissimo club di clienti migliori". Insomma, prosegue Zabeo, "nei rapporti tra banche e imprese tutto e' clamorosamente rovesciato: chi riceve la quasi totalita' dei prestiti presenta un livello di affidabilita' bassissimo, mentre chi dimostra di essere un buon pagatore ottiene il denaro con il contagocce".

La Cgia inoltre segnala che la quota di finanziamento per cassa erogata al 31 dicembre 2018 era pari a 1.137 miliardi di euro. Le sofferenze lorde, dopo le vette raggiunte nel quadriennio 2014-2017, sono in calo e al 31 dicembre scorso si sono attestate a 98,4 miliardi di euro

A livello provinciale, il primo 10% di affidati maggiormente "premiato" dalle banche e' quello di Milano che, al 31 dicembre 2018, ha ricevuto il 94,5% del totale dei finanziamenti erogati per cassa alle societa' non finanziarie, pur avendo in capo l'80,4% delle sofferenze totali (9,2 miliardi di euro). Seguono Treviso (91,9% e il 71,2% di sofferenze pari a 1,6 miliardi), Roma (86,4% e l'81,5% delle insolvenze pari a 9,2 miliardi) e Reggio Emilia (84,4% di prestiti con una quota di sofferenze dell'84,7% che corrisponde a 1,3 miliardi di euro). Se, invece, analizziamo la graduatoria provinciale solo dell'incidenza delle sofferenze causate sempre dal primo 10 per cento di affidati, emerge che al primo posto c'e' La Spezia (86,9%), al secondo Reggio Emilia (84,7) e al terzo (Modena 82,5%). A seguire Bolzano (82,3%), Roma e Cagliari (entrambe all'81,5).

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Tutta l’Italia si stringe a L’Aquila per il decennale del sisma

Un'onda di luce disegnata dalle fiaccole per le vie dell'Aquila nella notte del decennale del sisma che alle ore 3 e 32 del 6 aprile del 2009 distrusse la città causando la morte di 309 persone. La ricorrenza del decennale ha riacceso i riflettori sulla città. Tra gli ospiti il premier, Giuseppe Conte: "Sono passati dieci anni e abbiamo il dovere della memoria. Ci sono tante persone hanno perso i loro cari, che rivivono in questo momento una grande sofferenza. La mia presenza qui e' la testimonianza che la ferita della comunita' locale e' una ferita della comunita' nazionale. Abbiamo il dovere di non dimenticare - ha ancora detto il premier Conte a L'Aquila - ma soprattutto abbiamo il dovere di essere sempre costantemente protesi al rilancio di questo territorio". Conte ha incontrato poi Vincenzo Vittorini, il medico chirurgo che quella notte ha perso moglie e figlio e che e' tra gli organizzatori della fiaccolata come componente del Comitato familiari delle vittime. 

"Ci siamo incontrati con tutte le donne e gli uomini della Protezione Civile, abbiamo anche ricordato tante persone che hanno fatto dei gesti eroici con la loro solidarieta' e dedizione". Cosi' il premier, Giuseppe Conte, parlando, al suo arrivo alla fiaccolata per il decennale del sisma dell'Aquila del 6 aprile 2009, del suo incontro con volontari e rappresentanti della protezione civile avvenuto pochi minuti prima nel vicino centro commerciale Meridiana. Conte ha salutato un migliaio di volontari

"L'Aquila e' rinata e tornera' presto a volare". Lo ha detto l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta, prima di partecipare alla fiaccolata in ricordo delle vittime del terremoto dell'Aquila di 10 anni fa. "Avendo vissuto nel capoluogo - ha concluso - ho sentito piu' di altri questa grande ferita e questa grandissima voglia di risorgere, di rinascere"

"C'e' bisogno di un piano straordinario in tutte le aree Zona 1 del Paese sugli edifici pubblici e privati per prevenire tragedie. Noi sappiamo che il nostro Paese e' vulnerabile in zone che si conoscono". Cosi' il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, prima di partecipare a L'Aquila alla fiaccolata di commemorazione per il decennale del sisma del 6 aprile 2009. "Ora se si costruisce il nuovo, le regole vanno rispettate ma c'e' tanto costruito da rivisitare", ha aggiunto Zingaretti. "Sugli stanziamenti purtroppo si sono fatti dei passi indietro soprattutto sul bonus sisma e cioe' - ha osservato - sull'opportunita' di mettere in sicurezza gli appartamenti e le case private, non e' vero che c'e' una tendenza consolidata, purtroppo ci sono stati, secondo me sbagliando, dei passi indietro. Quando si dice riaprire i cantieri non e' solo alle grandi opere, bisogna pensare ai cantieri anche di micro interventi nel territorio a tutela del dissesto idrogeologico e a tutela della vita delle persone. L'Italia ne ha bisogno, questo lo abbiamo capito da 10, 15 anni ma non si riesce mai a dare il colpo finale", ha concluso

 

"Il nostro impegno in questi dieci anni si puo' sintetizzare nello slogan 'cercare giustizia e trovare la legge', due principi che spesso non coincidono - spiega Antonietta Centofanti, presidente del comitato vittime della Casa dello Studente -. Il nostro stato d'animo? Ci rimbocchiamo le maniche e lottiamo, il terremoto per noi e' sempre, ce lo abbiamo dentro tutti i giorni, non e' ritualita' una volta l'anno. La ricostruzione? Quella privata e' avanti, quella degli edifici pubblici, in particolare le scuole, e' ferma al palo, comunque, e' stato fondamentale aver riportato i bambini in classe subito".

 

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Prestiti, in Abruzzo la richiesta media per l’arredamento supera i 10mila euro

La richiesta di prestiti personali per arredare e ristrutturare casa torna a crescere e, secondo l'osservatorio congiunto realizzato da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 70mila pratiche presentate nei primi 3 mesi del 2019, tra coloro che hanno esplicitato la finalita' del finanziamento quasi 1 firmatario su 3 ha chiesto un prestito personale per la casa (32%); nel primo trimestre 2018 il valore era pari al 29%. Facile.it ha verificato le differenze nei tassi dei prestiti online al variare della finalita' indicata. A fronte di un Taeg medio online pari al 7,4%, i tassi di interesse applicati da alcune societa' di credito per i prestiti per arredare o ristrutturare casa risultano essere tra i piu' bassi; prendendo in considerazione un taglio medio da 12.000 euro da restituire in 6 anni, il miglior Taeg e' pari al 5,5%.

Emerge che le richieste di prestiti personali per l'acquisto di arredamento rappresentano da sole ben il 7% del totale. Guardando gli importi medi richiesti, chi ha chiesto un prestito personale per l'acquisto di arredamento, mediamente, ha puntato a ricevere 9.175 euro da restituire in 63 rate (poco piu' di 5 anni), chi invece si e' rivolto ad una societa' di credito per ristrutturare casa si e' orientato su un taglio medio pari a 17.973 euro da rimborsare in 79 rate (6 anni e mezzo). Interessante notare anche l'eta' media di chi ha presentato domanda; chi ha chiesto un prestito personale per l'arredamento nel corso del primo trimestre 2019 aveva, in media, poco piu' di 41 anni e mezzo e, tra loro, una richiesta su tre (33%) arrivava da un under 35. 

Analizzando i dati su base regionale si notano differenze significative; guardando le richieste di prestiti personali per l'acquisto di arredamento, emerge che le aree dove queste hanno un peso percentuale maggiore sono il Friuli-Venezia Giulia (8,2% del totale richieste nella regione), la Liguria (8,1%) e la Calabria (7,9%). Percentualmente, invece, si fa maggiore ricorso ai prestiti personali per ristrutturare un immobile nelle regioni del Sud Italia e Isole e, in particolare, in Campania, Calabria e Sicilia (29,8%). Se si parla di cifre, gli importi medi piu' alti per prestiti ristrutturazione sono stati registrati in Piemonte (19.812 euro), Sardegna (19.553 euro) e Lombardia (19.178 euro); nelle richieste di finanziamento per l'acquisto di arredamento, invece, i valori medi piu' elevati sono stati rilevati in Abruzzo (10.703 euro), Lazio (10.199 euro) e Veneto (9.855 euro).

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