Primo Piano

Assemblea plenaria della Conferenza delle Regioni a L’Aquila

Prenderà il via oggi pomeriggio alle ore 17.00 l'Assemblea plenaria della Conferenza delle Regioni, alla quale prenderanno parte i Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome italiane per ricordare il decennale del sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese nel 2009. Il programma prevede alle 16.30  l’arrivo delle delegazioni regionali all’Emiciclo; alle 17.00 in prima convocazione lo svolgimento dell’Assemblea Plenaria mentre alle ore 18.00 in seconda convocazione (sala Silone Emiciclo)  la Plenaria tratterà i seguenti argomenti: primo esame del documento “Linee di indirizzo per un’armonizzazione del sistema legislativo regionale in materia di Organi di garanzia” ; confronto con il Coordinamento dei Co.Re.Com. I colleghi della stampa sono invitati a seguire l’evento all’Emiciclo a partire dalle ore 17.00.

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Trovato il corpo del ragazzino disperso in mare

E' stato trovato intorno alle 10.30 il corpo senza vita del 15enne disperso in mare da lunedì scorso. A rintracciarlo è stato un diportista in uscita dal porto di Giulianova vicino al fanale rosso. È quanto si apprende dalla Direzione marittima di Pescara della guardia costiera, le cui ricerche sono proseguite tutta la notte e anche stamattina, con l'aiuto anche di un elicottero. Il punto in cui è stato individuato il cadavere era una zona battuta diverse volte dai soccorritori. Si può presupporre, quindi, che il corpo fosse rimasto incastrato e poi sia riemerso con la corrente. Il cadavere dell'adolescente è stato recuperato dalla motovedetta della guardia costiera, poi portato in banchina e, quindi, verrà messo a disposizione della magistratura, che deve valutare se restituire la salma alla famiglia o fare l'autopsia.

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Entro il 2026 mancheranno 100mila medici

Si e' tenuto a Roma alla Clinica Ars Medica il Congresso Amsi con la presentazione delle statistiche sulla carenza dei medici, infermieri e fisioterapisti prevista per il servizio sanitario entro 2026. Accanto all'indagine sono state discusse le proposte alla presenza del presidente della commissione Sanita' e Igiene del Senato Pierpaolo Sileri, del vice Segreterio nazionale, della Fimmg Pierluigi Bartoletti e di 150 professionisti della sanita' italiani e stranieri, membri dell'ufficio di presidenza Amsi e di Uniti per Unire, relatori del comitato scientifico, che hanno trattato l'argomento di Traumatologia Sportiva prevenzione, trattamento chirurgico e riabilitativo accredita con Ecm per tutte le professioni. "Si tratta di un fenomeno alquanto preoccupante- precisa nella nota l'Associazione nazionale medici di origine straniera in Italia (Amsi) ed il Movimento internazionale 'Uniti per Unire'- che si sta sviluppando contemporaneamente, ad un altro problema abbastanza grave: la sempre piu' crescente richiesta di medici italiani di trasferirsi all'estero. Un argomento di ineludibile importanza, dato che entro il 2026 saranno circa 100 mila i medici di cui si avra' bisogno sia nel settore pubblico quanto privato in base alle richieste giunte all'Amsi, il numero delle strutture e le condizioni socio-economiche di ogni regione. Cosi' il fabbisogno di ogni regione di medici entro il 2026 sara' il seguente: Lazio (15 mila), il Veneto (10 mila), Piemonte (10 mila), Lombardia (9 mila), Emilia Romagna (8 mila), Puglia (7 mila), Toscana (4 mila), Campania (4 mila), Sicilia (4 mila), Molise (4 mila), Abruzzo (3 mila), Liguria (3 mila), Umbria (3 mila), Marche (3 mila), Calabria (3 mila), Friuli Venezia Giulia (3 mila), Sardegna (2 mila), Basilicata (2 mila), Valle d'Aosta (2 mila) e Trentino Alto Adige mille. Inoltre mancheranno sempre entro il 2026 60 mila infermieri e 30 mila fisioterapisti".

"Dall'1 gennaio 2018 fino al 31 maggio 2019 sono stati infatti richiesti all'Amsi 8 mila professionisti della sanita'- specifica sempre la nota- in particolare, 4400 medici, 2800 infermieri e 800 fisioterapisti. Per quanto riguarda i medici, la Regione che ha avanzato le richieste maggiori e' il Veneto (500), seguita dal Piemonte (500), Lombardia (450), Puglia (400), Lazio (400), Toscana (300), Campagna (300), Emilia Romagna (350), Sicilia (150), Molise (200), Abruzzo (100), Liguria (100), Trentino Alto Adige (60), Umbria (200), Marche (100), Calabria (70), Basilicata (60), Valle d'Aosta (60), Friuli Venezia Giulia (50) e Sardegna (50). Le specializzazioni maggiormente richieste sono inerenti al campo dell'Anestesia, Ortopedia, Medicina d'urgenza, Radiologia, Chirurgia, Neonatologia, Ginecologia, Pediatria, Cardiologia, Neurochirurgia, Geriatria , Medicina sportiva, Medici nelle localita' turistiche ed anche Medici di famiglia". "Pertano- spiega ancora l'Amsi- bisogna creare le condizioni favorevoli nell'ambito lavorativo e della ricerca universitaria (Urgono 10 mila borse di specializzazione e assumere i medici specializzandi) per portare in controtendenza questi dati, contrastando i bassi salari, sfruttamento lavorativo e la dilagante burocrazia, che purtroppo si espande sempre piu' nell'ambito dell'esercizio della professione medica, abbreviare il periodo del riconoscimento dei titoli di studio esteri e consentire ai medici stranieri, che hanno esercitato la professione in Italia da piu' di 5 anni e non possiedono la cittadinanza italiana, di poter sostenere concorsi pubblici e stipulare contratti a tempo indeterminato almeno per 5 anni e per contrastare la cosiddetta 'fuga dei cervelli' che si stima ogni anno circa 2500 professionisti della sanita' italiani lasciano l'Italia per una meta piu' vantaggiosa".

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Rapporto Bankitalia sull’Abruzzo, nel 2018 ha continuato a crescere

 

"Nel 2018 l'economia dell'Abruzzo ha continuato a crescere, sebbene a un ritmo inferiore rispetto all'anno precedente. In base alle stime di Prometeia, il PIL è aumentato dello 0,5 per cento, pari a circa un terzo dell'espansione registrata nel 2017. L'attività produttiva si è indebolita in particolare nell'industria e nel terziario. L'occupazione, in aumento in media d'anno, ha mostrato un'inversione di tendenza nel secondo semestre. Il reddito e i consumi delle famiglie sono cresciuti in misura contenuta. Il credito erogato ai residenti nella regione ha rallentato". Lo si legge nella nota di presentazione del rapporto di Bankitalia sull'economia regionale del 2018.

Il documento e' stato presentato all'Aquila in una nuova conferenza stampa dal nuovo direttore della filiale abruzzese della Banca d'Italia, Dealma Fronzi, arrivata all'Aquila il 14 giugno dopo tre anni a Campobasso. Accanto a lei i due ricercatori dell'istituto, Valter Di Giacinto e Alessandro Tosoni. I dati sono stati ulteriormente approfonditi nel corso di un convegno nella sede della scuola di Alta formazione Gran Sasso Science Institute, a cui ha partecipato anche Fabrizio Balassone, vice capo del servizio Struttura economica di Bankitalia. 

Nel 2018 il fatturato delle imprese industriali, in aumento nel biennio precedente, è lievemente diminuito in termini reali; risultati migliori si sono registrati tra le imprese con maggiore propensione all'export, che hanno beneficiato della crescita degli scambi con l'estero. Gli investimenti hanno registrato un contenuto incremento; le previsioni formulate dagli imprenditori segnalano una stagnazione dell'attività di accumulazione nell'anno in corso. Nelle costruzioni il valore aggiunto è stimato in moderato incremento, in presenza di una ripresa delle compravendite immobiliari e dei bandi per l'esecuzione di lavori pubblici. Nel terziario l'attività produttiva si è indebolita, in particolare nel commercio e nei trasporti, mentre è lievemente cresciuto il numero delle presenze turistiche.

I prestiti alle imprese sono rimasti su livelli pressoché immutati rispetto all'anno precedente. La domanda di credito ha mostrato un arretramento nella seconda metà dell'anno. Le condizioni di offerta praticate dalle banche sono rimaste nel complesso distese, pur evidenziando segnali di un lieve irrigidimento nel secondo semestre. I criteri di offerta si confermano più selettivi per le imprese maggiormente rischiose.

La redditività si è mantenuta sui livelli dell'anno precedente e in linea con quelli pre-crisi; ne hanno beneficiato la capacità di autofinanziamento e la liquidità.

Nella fase di ripresa ciclica, la minore crescita del valore aggiunto regionale rispetto alla media nazionale è dipesa soprattutto da una peggiore dinamica della produttività.

L'occupazione è ulteriormente aumentata, nonostante la flessione registrata nella seconda parte dell'anno. È proseguita la lenta ripresa dell'occupazione giovanile. Il tasso di disoccupazione è diminuito, anche tra i lavoratori più giovani, dove rimane tuttavia su livelli significativamente più elevati di quelli pre-crisi. Sono tornate a crescere le assunzioni a tempo indeterminato e le stabilizzazioni di contratti a termine.

Nel 2018 il reddito e i consumi delle famiglie abruzzesi sono stimati in contenuto aumento. Alla crescita del reddito hanno contribuito soprattutto i redditi da lavoro e, in particolare, quelli da lavoro dipendente. La disuguaglianza nella distribuzione del reddito rimane inferiore in Abruzzo rispetto alla media delle regioni italiane.

Il peso delle attività finanziarie nella ricchezza complessivamente detenuta dalle famiglie abruzzesi è ulteriormente aumentato. In presenza di bassi livelli dei tassi di interesse, il risparmio finanziario ha continuato a orientarsi verso forme d'investimento prontamente liquidabili. A fronte di condizioni di accesso al credito ancora favorevoli, l'indebitamento ha continuato a crescere, riflettendo la ripresa della domanda di mutui per l'acquisto di abitazioni e l'espansione del credito al consumo.

 

È proseguito il processo di razionalizzazione della rete territoriale delle banche, in particolare da parte degli intermediari di maggiore dimensione; in rapporto alla popolazione, la presenza di sportelli bancari nel territorio è rimasta in linea con il dato medio nazionale. La qualità del credito è migliorata. Il tasso di deterioramento dei prestiti è diminuito sia per le imprese sia per le famiglie.

Nel 2018 la spesa corrente delle Amministrazioni locali è aumentata sia nella componente relativa all'acquisto di beni e servizi sia in quella del personale. La spesa per investimenti ha invece continuato a calare. Le entrate correnti degli enti territoriali sono aumentate per effetto della crescita dei trasferimenti e della componente extra-tributaria; la pressione fiscale sulle famiglie è rimasta stazionaria, mantenendosi tuttavia lievemente al di sopra della media delle altre regioni a statuto ordinario. È proseguito il calo del debito delle amministrazioni locali abruzzesi.

Nel decennio successivo al sisma, nell'aquilano è significativamente cresciuta l'attività economica nell'edilizia e nei comparti del terziario che hanno beneficiato dei lavori di ricostruzione; è invece proseguito l'arretramento dell'industria, una tendenza già in atto prima del 2009. Nell'area si rileva una significativa diffusione delle attività maggiormente innovative, favorite anche dalla presenza nel territorio di importanti centri di ricerca e di formazione universitaria e superiore. Dopo il calo osservato all'indomani del sisma, la dinamica della popolazione residente è apparsa sostanzialmente in linea con il dato medio regionale, sebbene si sia registrata una flessione lievemente più accentuata negli ultimi anni. Gli indicatori del mercato del lavoro hanno mostrato tendenze analoghe a quelle dell'Abruzzo nel suo insieme.

Il rapporto completo

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Boom del part time ‘involontario’

Boom del part time involontario, tra i lavoratori italiani. In 10 anni il numero di persone costrette ad accettare un impiego a orario ridotto è più che raddoppiato (+107,8%), passando da 1,3 milioni del 2008 a 2,8 milioni dello scorso anno. Sono soprattutto le donne a dover rinunciare a un'occupazione a tempo pieno contro la propria volontà: sono 1,9 milioni pari al 69% del totale. I dati sono contenuti nell'ultimo rapporto dell'Istat ed elaborati dall'Adnkronos. Confrontando i dati con il 2008, quando le lavoratrici in part time obbligato erano poco meno di un milione, l'incremento risulta pari al 97,2%. Le donne che lavorano in Italia sono 9,8 milioni, di cui il 19,5% è in part time involontario. Nel 2008 le donne lavoratrici erano 9,3 milioni, di cui il 10,1% era in parti time involontario.

 Passando agli uomini, che rappresentano il restante 31% dei lavoratori a orario ridotto forzato, l'aumento tra il 2008 e il 2018 è stati più consistente rispetto alle colleghe. In 10 anni sono quasi raddoppiati passando da poco meno di mezzo milione a 855.000. Su un totale di 23,2 milioni di occupati, quelli che hanno dovuto accettare un impiego con meno ore, e quindi meno stipendio, sono l'11,9%, cioè più di una persona su 10. Rispetto al 2008, quando il totale degli occupati in Italia ammontava a 23,1 milioni, la percentuale è quasi raddoppiata; infatti 10 anni fa il mondo del part time arrivava al 6,2% del totale degli occupati

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Il presidente Conte a Teramo al II Forum Internazionale del Gran Sasso

"Nei territori che hanno subito le ferite del terremoto viaggio spesso, voglio testimoniare l'attenzione del Governo per queste zone". L'ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivato a Teramo per partecipare al Forum internazionale del Gran Sasso organizzato dalla Curia e dall'Universita'. "Abbiamo inserito delle norme da ultimo nel decreto sblocca-cantieri che ormai e' legge. Qualche altra norma potra' tornare nel decreto crescita. Insomma, stiamo completando l'architettura che servira' per procedere piu' speditamente anche alla ricostruzione", ha aggiunto. "Abbiamo cercato di raccogliere le sollecitazioni anche degli enti locali e delle istituzioni del territorio. Probabilmente non siamo riusciti a raccogliere il 100% delle richieste, saremo al 70%, all'80%. Abbiamo fatto molto, mi sono speso perche' rimanessero alcune norme che avevano sollecitato una discussione a livello parlamentare. Possiamo fare ancora di piu' e lo faremo".

Al presidente del Consiglio Giuseppe Conte i cronisti hanno chiesto quanto bisogna aspettare per la nomina del commissario straordinario per la messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso. E Conte ha risposto: "Poco, molto poco". 

"Dobbiamo lavorare per potenziare il sistema della ricerca, teorica e applicata, all'intero sistema dell'innovazione. La ricerca, e' una promessa alla cui realizzazione stiamo lavorando da mesi, e' uno dei pilastri di questa nuova fase di governo che ha avuto inizio dopo l'approvazione dei provvedimenti a piu' rilevante impatto sociale, una fase orientata soprattutto alla crescita". Lo ha detto il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, al Forum internazionale del Gran Sasso. "Tutti i nostri sforzi devono essere finalizzati alla tutela e al rispetto della persona. Mi impegnero' nella realizzazione di questo ambizioso obiettivo, che e' alla nostra portata, ma chiedo l'aiuto leale e responsabile di tutti i soggetti coinvolti. E' impensabile - ha aggiunto Conte - che io, pur dall'alto delle mie responsabilita', il governo, pur dall'alto delle sue responsabilita', possa perseguire l'obiettivo senza la cooperazione di tutti i soggetti coinvolti".

"E' giunto il momento di imprimere un decisivo impulso su questo versante" ha proseguito Conte sottolineando la necessita' di "potenziare strutture che orientano la loro attivita' sulla scienza della terra, lo studio del territorio e dei fenomeni atmosferici" e citando fra gli esempi di eccellenza in Italia i vicini Laboratori nazionali del Gran Sasso dell'Infn, all'Aquila, l'Istituto italiano di Tecnologia di Genova e il Centro di ricerca sul Genoma con sede a Milano.

"Il futuro dell'Africa, ne sono convinto, e' anche il futuro dell'Europa. Per questo occorre investire nel suo sviluppo socio-economico che poi e' anche la via per combattere le cause, che spesso riguardano anche noi europei, delle migrazioni irregolari. Non dobbiamo trascurare anche l'attenzione alla cultura, primo e piu' potente fattore di emancipazione e di abbattimenti delle disuguaglianze". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oggi all'universita' di Teramo per il 'Forum internazionale del Gran Sasso' al quale partecipano anche 29 rettori di atenei africani. "Considero di grande valore simbolico e sostanziale la firma acquisita alla Carta di intenti fra la conferenza dei Rettori delle universita' italiane e la conferenza dei Rettori delle universita' africane" ha detto Conte. Si tratta della 'Dichiarazione di Teramo dei rappresentanti delle alte istituzioni educative italiane e africane "Investire nei giovani per il cambiamento". 

"Ho avuto rassicurazioni che l'ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni ambientali delle zone terremotate, che mi avete sollecitato nell'incontro dello scorso 3 giugno - ha detto il presidente del Consiglio - e che adesso e' sottoposto al vostro parere, verra' approvato in via definitiva nei prossimi giorni, nella cabina di regia che il commissario straordinario convochera'". Cosi' il premier Giuseppe Conte ha rassicurato i vescovi delle comunita' del centro Italia colpite dal sisma sulla ricostruzione delle chiese, intervenendo al Forum internazionale del Gran Sasso. Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato il disagio delle popolazioni terremotate, cosi' come "restituitomi dalla profonda sensibilita' pastorale dei vescovi". E ha aggiunto: "E' necessario procedere con determinazione nell'opera di ricostruzione, che fino a oggi ha conosciuto ritmi troppo rallentati", estendendo l'invito a enti locali e regioni per accelerare. 

"Ho avuto rassicurazioni che l'ordinanza attuativa per il secondo piano di ristrutturazione dei beni ambientali delle zone terremotate, che mi avete sollecitato nell'incontro dello scorso 3 giugno - ha detto il presidente del Consiglio - e che adesso e' sottoposto al vostro parere, verra' approvato in via definitiva nei prossimi giorni, nella cabina di regia che il commissario straordinario convochera'". Cosi' il premier Giuseppe Conte ha rassicurato i vescovi delle comunita' del centro Italia colpite dal sisma sulla ricostruzione delle chiese, intervenendo al Forum internazionale del Gran Sasso. Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato il disagio delle popolazioni terremotate, cosi' come "restituitomi dalla profonda sensibilita' pastorale dei vescovi". E ha aggiunto: "E' necessario procedere con determinazione nell'opera di ricostruzione, che fino a oggi ha conosciuto ritmi troppo rallentati", estendendo l'invito a enti locali e regioni per accelerare. 

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Omicidio nella Residenza per anziani San Pio a Vasto

Omicidio nella notte nella Residenza per anziani San Pio a Vasto. Una donna di 86 anni e' morta, colpita molto probabilmente da un vicino di stanza di 72 anni, sembra con problemi psichiatrici, con il trapezio del letto alza malati. Almeno stando a quanto e' trapelato dall'attivita' investigativa dei carabinieri della locale compagnia. Ad avvertire le forze dell'ordine il personale in servizio: la violenta scena sarebbe stata ripresa dal sistema di videosorveglianza attivo 24 ore su 24 in ogni stanza della moderna struttura che opera da dodici anni e ospita decine di ricoverati. La violenza delle ferite riportate alla testa non hanno lasciato scampo alla donna. I rilievi scientifici sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile coordinati dal tenente Luca D'Ambrosio. Il presunto assassino e' stato sedato; al momento non e' stato predisposto alcun provvedimento dall'autorita' giudiziaria.

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Garanzia giovani, oltre seimila tirocini con 13 milioni di euro

Oltre seimila tirocini per una dotazione finanziaria di 13 milioni di euro: Garanzia Giovani 2 entra nel vivo con la pubblicazione dell'Avviso che autorizza l'avvio di tirocini extracurriculari, riservati ai giovani Neet dai 18 ai 29 anni iscritti al programma. Per i giovani abruzzesi che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione "si tratta - spiega l'assessore al Lavoro e alla Formazione Piero Fioretti - di un'opportunita' importante che da' la possibilita' a molti di loro di entrare nel mondo del lavoro con buone possibilita' di rimanervi anche dopo la conclusione del tirocinio. Dati alla mano, infatti, oltre il 50% dei tirocini avviati ha un esito occupazionale presso il soggetto ospitante o presso altra azienda che porta alla conclusione di un contratto di lavoro". Nell'attuale programma di Garanzia Giovani e' confermata l'indennita' mensile di 600 euro che verra' corrisposta per meta' dalla Regione Abruzzo e per meta' dal datore di lavoro; la quota di competenza pubblica verra' pagata al tirocinante dall'Inps al termine dell'istruttoria di regolarita' da parte della Regione, istruttoria che avra' una cadenza mensile a differenza del precedente che invece era trimestrale. L'Avviso finanzia sia tirocini della durata di sei mesi sia tirocini di 12 mesi, questi ultimi riservati esclusivamente alle categoria svantaggiate indicate nelle leggi 381/99 e 68/99. Un'altra importante novita' e' il divieto di reiterazione delle misure, nel senso che se un giovane ha gia' effettuato un tirocinio a valere sul programma, e quindi anche il precedente tirocinio di Garanzia Giovani, non puo' essere autorizzato a svolgerne un altro. L'Avviso pubblicato indica anche la tempistica di attivazione dei tirocini con tre step di attivazione: 3.000 tirocini nel periodo 1 settembre-1 novembre 2019; 2.500 tirocini nel periodo 1 marzo-1 maggio 2020; 1.500 tirocini nel periodo 1 ottobre-1 novembre 2020. I progetti formativi devono prevedere un orario giornaliero massimo di 8 ore. I ragazzi che vogliono svolgere un tirocinio devono rivolgersi ai soggetti attuatori individuati in un precedente avviso.

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Rapporto annuale Istat, nel 2018 l’occupazione aumenta per il quinto anno consecutivo

Nel 2018 l'occupazione aumenta per il quinto anno consecutivo (+192 mila persone, +0,8%), sebbene con minore intensità rispetto ai due anni precedenti (+1,2 e +1,3%, rispettivamente, nel 2017 e 2016). Secondo quanto emerge dal Rapporto annuale 2019 realizzato dall'ISTAT, il livello dell'occupazione torna a essere il più alto degli ultimi dieci anni, superando di 125 mila unità quello del 2008 (+0,5%). Anche il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni (58,5%) sfiora i livelli massimi del 2008. I disoccupati si riducono per il quarto anno consecutivo nel 2018 (-151 mila, -5,2%), rimanendo tuttavia 1 milione e 100 mila in più rispetto a quelli del 2008. Il tasso di disoccupazione ha seguito lo stesso andamento, raggiungendo il 10,6% (6,7% nel 2008). Nel 2018 la forza lavoro non utilizzata e potenzialmente impiegabile nel sistema produttivo ammonta a 5,8 milioni di individui (2,8 milioni di disoccupati e 3 milioni di forze lavoro potenziali); tale aggregato, che nel 2008 era pari a circa 4 milioni e mezzo, dopo aver raggiunto il picco di 6,7 milioni nel 2014, si è ridotto progressivamente a partire dal 2015. 

Il ritorno dell'occupazione ai livelli pre-crisi è dovuto esclusivamente al lavoro dipendente che, in dieci anni, è aumentato di 682 mila unità (+4,0%), a fronte di un calo di oltre mezzo milione di lavoratori autonomi, la cui quota sul totale occupati è scesa progressivamente dal 25,5% nel 2008 al 22,9% nel 2018. Il forte aumento del lavoro alle dipendenze nel corso del decennio è dovuto essenzialmente al tempo determinato (+760 mila unità rispetto al 2008) anche se tra il 2014 e il 2017 la componente a tempo indeterminato ha gradualmente recuperato le perdite subite durante la crisi. Dopo un nuovo arretramento nel 2018 (-108 mila, -0,7%), l'occupazione dipendente a carattere permanente ha mostrato segni di recupero nei primi mesi del 2019. Il calo degli indipendenti ha risentito della forte diminuzione dei collaboratori, quasi dimezzati in dieci anni (-220 mila, -48,4%), degli autonomi con dipendenti (-189 mila, -11,8%), e di quelli senza dipendenti (-148 mila, -3,9%). Questi ultimi sono tuttavia tornati a crescere negli ultimi quattro anni, raggiungendo il 69,1% sul totale dei lavoratori indipendenti (+4 punti percentuali rispetto al 2008). 

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Maxi indagine sull’Università telematica, sequestri e perquisizioni

Vasta operazione di Carabinieri e Finanzieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Chieti, in collaborazione con i colleghi svizzeri, rumeni, slovacchi e maltesi, per l'esecuzione di cinque misure cautelari personali e il sequestro preventivo di beni mobili, immobili e denaro per un valore di circa 800.000,00 euro. In corso 22 perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Abruzzo. Le indagini riguardano 18 soggetti accusati a vario titolo di peculato, riciclaggio, auto-riciclaggio e abuso d'ufficio che hanno prestato la propria opera nella gestione dell'Università Telematica "Leonardo Da Vinci" (UNIDAV) con sede a Torrevecchia Teatina

Le 5 misure cautelari e il maxi sequestro di beni per 800mila euro sono stati emessi dalla gip del tribunale di Chieti, Isabella Allieri, su richiesta della locale procura della Repubblica di Chieti. Gli investigatori hanno fatto luce sulla gestione dell’Università Telematica 'Leonardo Da Vinci' (Unidav) con sede a Torrevecchia Teatina, istituita dalla Fondazione 'Gabriele D'Annunzio' in conformità alle linee di indirizzo formulate dall'Università degli Studi 'Gabriele D'Annunzio' di Chieti-Pescara.L'indagine ha abbracciato il triennio 2015 - 2018, durante il quale il controllo dell’ateneo telematico è stato assunto dalla società slovacca 'Sredo Európska Vysoká Škola' di Skalica (S.E.V.S.), che si era aggiudicata il bando pubblico di gara emanato dalla Fondazione Università 'Gabriele D'Annunzio' per favorire la costituzione di un 'partenariato istituzionale' con soggetti esterni che si fossero resi disponibili a collaborare nell'interesse e per il rilancio dell'Ateneo telematico 'Leonardo da Vinci'

L’aggiudicazione è avvenuta a fronte di una offerta economica presentata per 2.650.000 euro da pagarsi in 7 rate annuali di cui le prime tre pari a 265mila euro e le restanti di 530mila euro. Regista dell’operazione sarebbe risultato un componente del consiglio di amministrazione della S.E.V.S. nonché socio della Eduworld holding Ltd, società di diritto maltese titolare delle quote di partecipazione al capitale sociale di numerosissime aziende attive nel settore della formazione scolastica universitaria. 

L’articolata attività investigativa si è caratterizzata per la disamina di numerosissimi documenti riguardanti gli aspetti gestionali e finanziari, cui si sono aggiunti i tipici servizi di polizia giudiziaria - osservazione, pedinamenti, indagini tecniche ed ambientali che si sono anche avvalse del contributo specialistico dello Scico della Guardia di finanza (Servizio centrale investigativo criminalità organizzata). In considerazione del carattere transnazionale dei presunti illeciti, nel corso delle indagini è stata richiesta e ottenuta assistenza giudiziaria internazionale con le autorità giudiziarie e di polizia della Svizzera, della Repubblica Slovacca e di Malta, attraverso il supporto del II Reparto del comando generale della guardia di finanza, l’Ufficio criminalità organizzata del comando generale dell’Arma dei carabinieri e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia che avrebbero consentito di documentare presunte condotte di appropriazione di denaro pubblico dell’Unidav, ad opera di consiglieri di amministrazione e dirigenti che ne avevano la disponibilità per ragioni di ufficio o servizio nonché il successivo riciclaggio e/o auto-riciclaggio.

 

Nello specifico, le provvidenze dell’Unidav, frutto, perlopiù, delle rette pagate dagli studenti iscritti all’Ateneo Telematico, sarebbero state prelevate e, quindi, distratte a favore proprio o di terzi soggetti fisici e/o giuridici mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, in assenza di valide ragioni economiche e mediante la redazione di accordi, convenzioni e progetti del tutto fittizi e mai realizzati. Saebbero stati accertati "ripetuti casi di distrazione e di appropriazione di risorse dell’Università Telematica per le finalità più varie", spiegano gli investigatori in un comunicato. I soggetti colpiti dalle misure cautelari avrebbero utilizzato la casse dell’Unidav come un vero e proprio bancomat, per creare nuove società (anche di diritto straniero) da immettere sul 'mercato' della formazione scolastica e/o universitaria, oppure per soddisfare esigenze del tutto personali o legate alla propria famiglia, quale utilizzo in aste immobiliari, cure mediche di coniugi e pagamento degli stipendi di dipendenti di proprie società. I provvedimenti dell’autorità giudiziaria teatina riguardano 5 ordinanze di custodia cautelare di cui 3 in carcere e 2 ai domiciliari all’esito di una indagine nella quale risultano indagate a vario titolo 18 italiani, 16 residenti in Abruzzo, Toscana, Emilia Romagna, Lazio e Campania e 2 stabilmente residenti in Svizzera e in Romania. Contestualmente alle misure cautelari, si sta procedendo anche al sequestro preventivo per equivalente di beni mobili, immobili e conti correnti bancari dei citati soggetti per un valore di circa 800mila euro sia in Italia che in Svizzera, in Slovacchia e Malta, nonché all’esecuzione di 22 perquisizioni.

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