Redazione Notizie D'Abruzzo

Connext Chieti Pescara, opportunità per le imprese

Presentazione ufficiale per Connext Chieti Pescara, l'incontro di partenariato industriale di Confindustria, organizzato per rafforzare l'ecosistema del business del territorio e per favorire una contaminazione con il mondo delle startup nonché la crescita delle filiere produttive.

Marco Belisario, Vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara con delega per le reti di impresa ha dichiarato: "Il prossimo 29 novembre svolgeremo il nostro primo Connext Chieti Pescara. Confindustria Chieti Pescara è infatti tra le prime 13 Associazioni del Sistema Confindustria che hanno aderito a CONNEXT, iniziativa di networking di Confindustria. Lo scopo della nostra associazione è anche sottolineare che il futuro non va inseguito, ma intuito. Solo anticipando gli scenari potremo essere protagonisti del cambiamento. Connext significa Connettersi verso il futuro, è la capacità di chi vuole cogliere le occasioni che stanno arrivando. E questo lo si può fare solo insieme, con la forza dell'unione. La possibilità di confronto e networking è infatti percepita dalle aziende associate come una delle necessità più urgenti. Connext non sarà solo una piazza fisica ma anche una piattaforma virtuale, che accompagnerà tutto il cammino che inizia oggi e vivrà anche successivamente all'evento di Chieti Pescara. Un marketplace digitale dove le imprese potranno entrare e continuare a scambiarsi progetti, conoscenza ed esperienze. Questa è la vera forma di una rete efficace e proiettata al futuro. Il successo dell'evento nazionale Connext a Milano lo scorso febbraio ha confermato la forza della nostra confederazione. Noi abbiamo risposto all'appello ed abbiamo voluto raccogliere il testimone lanciando Connext Chieti Pescara il prossimo 29 novembre."

Luigi Paparon, Direttore Area Brand Identity Confindustria ha sottolineato che "Connext permette di trovare l'innovazione di cui non sai di avere bisogno. Il valore di Connext è questo: non è una fiera tematica: grazie alla voglia di mettersi in discussione e cogliere l'innovazione, le aziende potranno crescere tramite il confronto disruptive con altre imprese di diversi settori e con le istituzioni. Ormai sappiamo che l'innovazione non può essere limitata dentro i confini della impresa. Abbiamo sdoganato un nuovo sistema per fare innovazione e business in maniera trasparente facendo incontrare imprese e istituzioni. Sapersi profilare correttamente on-line è ormai un must per le nostre imprese per vincere la sfida del mercato elettronico, dove sappiamo che l'Italia è in ritardo. In un mercato così export oriented come l'Abruzzo è fondamentale usare strumenti come Connext per farsi conoscere correttamente tra aziende e con Start-up, Digital Innovation Hub e Università. Altro valore aggiunto di Connext è la presenza di Big player di filiera, come ad esempio Enel che è già stata presente in tre eventi. I Big Player hanno lo scopo di fortificare la propria filiera facendosi conoscere ingaggiando le PMI con vantaggio per tutti, grandi e piccole imprese".

Tra i molti soci intervenuti alla conferenza, Angelo Taraborrelli titolare dell'azienda associata Regie srl, attiva nel settore del recupero credito, ha portato la sua testimonianza: "Siamo noi imprenditori a fare l'Associazione. Gli imprenditori fanno Confindustria tramite la loro visione e la partecipazione ai progetti. Ho partecipato a ben 4 iniziative Connext in tutta Italia: questo ci ha permesso di conoscere e di acquisire nuovi clienti importanti.Ovunque ho trovato tanta voglia di conoscersi. Noi imprenditori dobbiamo uscire dalle aziende: Connext è un ottimo driver per fare rete."


 

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Stefano De Martino al Cafè Les Paillotes

Appuntamento imperdibile domani sera, venerdì 5 luglio, a Cafè Les Paillotes con Stefano De Martino. Non solo bello, ma anche capace e pronto a nuove sfide, il ballerino e conduttore tv salirà in consolle con un dj set in esclusiva, insieme ai djs Vincenzo Paccone e Carlo Martino.

Il party in spiaggia ha un nome evocativo “Adoro”, e porterà a Cafè Les Paillotes il sound e il mood dei mitici anni Duemila. Un evento unico all’insegna del divertimento, un viaggio nel tempo partito dai locali più alla moda di Milano, dove a ballare in pista c’era anche la splendida compagna di De Martino, Belen Rodriguez.

La serata è a ingresso libero selezionato dalle ore 23.30, ma si può scegliere anche di cenare in riva al mare. Le opzioni sono due: cena a buffet a euro 25 e cena servita a base di pesce a euro 35

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Un Profeta autentico: il principe Riccardo di Metternich, il pioniere dell’autonomia differenziata!

 

Un Profeta autentico: il principe Riccardo di Metternich, il pioniere dell’autonomia differenziata!

 

Il 6 agosto 1847 quello che viene definito l'architetto della Restaurazione scrive all'ambasciatore austriaco a Parigi una lettera all'interno della quale si trova quella frase che sui manuali di storia di tutte le scuole italiane prima dell’avvento delle riforme iconoclaste identificava lo statista austriaco comeL’architetto della frantumazione dell’unità della nazione italiana:

“L’Italia è un'espressione geografica.La penisola italiana è composta di Stati sovrani e indipendenti gli uni dagli altri.L’esistenza e la definizione territoriale di questi Stati sono fondate su principi di diritto pubblico generale rafforzate da intese politiche non soggette a contestazione. L’Imperatore da parte sua è deciso a rispettare queste intese per quanto possibile e alla loro duratura esistenza”. La cartina geografica che esprimeva questo assetto nel periodo1820-1848 mostra

  1. Il regno di Sardegna, comprensivo di Piemonte, Savoia,Nizza,Sardegna),

  2. Il lombardo-Veneto, sotto l'egemonia austriaca

,3) I ducati di Parma, Modena e Lucca,

4) Il Granducato di Toscana, 5)Lo Stato Pontificio,

6) Il regno delle due Sicilie.

Ora, prendete la frase di Metternich e aggiornatela.Si legge:

“Italia è un'espressione geografica.La penisola italiana è composta di regioni-Stato distinte le une dalle altre.L’esistenza e la circoscrizione territoriale di queste regioni sono fondate sulla costituzione rafforzata da intese politiche non soggette a contestazione.Il governo da parte sua è deciso a rispettare queste intese e a garantire i trasferimenti finanziari necessari”.

La cartina che ne viene fuoriÈ così articolata:

1):Friuli Venezia Giulia, 2):Sardegna,

  1. :Sicilia,

  2. :Trentino-Alto Adige/Südtirol, costituito dalle province autonome di Trento e Bolzano, 5):Valle d’Aosta,

il tutto in base all'articolo 116 della Costituzione del 1948 così come genialmente riformata nel 2001 e modificata nel 2012.

Il completamento della cartina, sulla base delle altrettanto geniali intese firmate dal governo Gentiloni, prima, e dal governo Conte, poi, nel febbraio 2019, in base al principio di geometria variabile del regionalismo, scolpito nel Contratto del Governo del Cambiamento, può essere così ipotizzato:

6):Lombardia, 7):Veneto,

  1. :Emilia-Romagna,

  2. :Piemonte più Liguria, verosimilmente, 10):Toscana,

11):Umbria-Marche, 12):Roma Capitale più Lazio,

  1. :Macroregione dell'ex Magna Grecia più altro, comprensiva di Calabria, Campania, Puglia e Basilicata,

  2. :Micro regione Abruzzo-Molise.

Così, dopo 200 anni, il processo di riforma avviato dal governo D’Alema fa apparire il principe austriaco come il più illuminato e audace Riformista!

L'impianto costituzionale sul quale si basa questa avveniristica innovazione indica un'autentica trasformazione anche della serie numerica degli articoli della Costituzione.

Finalmente non si segue più la banale serie numerica tradizionale, ma l'ordine di importanza e di
lettura parte dall'articolo 116, si snoda attraverso l'articolo 117 per posarsi, di sfuggita, sull'articolo
119, per poi tornare, così come si evince dalla lettura dell’intesa, all'articolo 5 che, a sua volta,
comprende l’articolo 3 annullando disinvoltamente l'articolo 2.
Tutti gli altri articoli, compreso l'articolo 32 che contempla il diritto alla salute, sono vissuti come
fastidio burocratico.
Le basi culturali di questa radicale innovazione si rintracciano in una pubblicazione" Storia senza
gloria. Le verità nascoste del Risorgimento" redatta dal movimento studentesco padano e dal
movimento universitario padano, testo nel quale Cavour viene indicato come l'architetto di un
assetto istituzionale che prefigurava tre macroregioni, La Pianura Padana, I territori pontifici, Il
Regno delle due Sicile, più la città di Roma.
Questo ambizioso progetto stroncato nel 1861 da una malefica malaria, ripreso dal ministro
dell'interno Minghetti, fu affondato da una bieca manovra trasversale che portò al potere Bettino
Ricasoli.
Altro importante documento culturale è lo scritto di Cesare Correnti," l'Austria e la Lombardia"
pubblicato nel 1847. All'interno del testo si legge testualmente:" Ragguagliati a numero di
popolazione noi (Lombardia e Venezia) non siamo l'ottava parte dell'impero; ragguagliati a
superficie non siamo la 18ª; pure paghiamo più di un quarto delle rendite che confluiscono
nell'erario".
Giocando a sostituire nel testo la parola" Austria" con la parola" Italia" è facile intuire quanto
profonde siano le radici sulle quali si innesta la visione politica di Maroni, Zaia, Fontana, Bonacini,
i Governatori pionieri della democrazia differenziata.
Considerando poi che, nell'ottica padana, il plebiscito del 1866, quello dell’annessione del Veneto,
è stato un autentico plebiscito-truffa, mentre i referendum regionali contemporanei sono autentica
dimostrazione di democrazia, ne deriva che la geometria che regge il regionalismo non possa essere
quella euclidea o post-euclidea, ma debba necessariamente fondarsi sulla variabilità.
Nell'ottica di regioni sovrane con annesse dogane e senza prospettiva di Zollverein- unione
doganale-, a titolo puramente esemplificativo per un cittadino abruzzese, limitando il discorso solo
ad una delle 23 materie che sono oggetto d'intesa, la sanità, un'ipotesi non irrealistica per un
cittadino abruzzese che voglia curarsi fuori regione contempla la possibilità-necessità di pagare:
a) un ticket di uscita perché si incrementa la mobilità passiva,
b) un ticket di ingresso nell'altra regione perché si incide sulle strutture altrui,
c) un ipotetico ticket di transito, un moderno viatico, perché si utilizzano infrastrutture altrui.
Questo è il costo nella cancellazione della storia nella scuola italiana!

 

 

 

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L’invidia

Ciao a tutti e ben tornati sul blog Carly life&style!

Questa volta volevo condividere con voi un argomento che può interessare  tutti… l'invidia. L'invidia  è un sentimento poco nobile, è una ammissione di inferiorità rispetto a persone che si trovano in situazioni o condizioni che noi vorremmo ci appartenessero. Nella vita capita a volte di essere invidiosi e di incontrare persone invidiose, non solo in età giovanile ma soprattutto in età adulta . In giovane età l’invidia è spesso generata negli altri dal proprio modo di essere e di fare … magari perché si riesce ad attrarre l’attenzione su di se o perché si ha spirito di iniziativa e coraggio di distaccarsi dalla massa proponendo nuove idee. Sarebbe bello se, in ognuno di noi, l’invidia si trasformasse in spirito di iniziativa ed analisi delle ragioni per le quali alcuni hanno maggioreappeal, una sana autocritica non potrebbe che farci crescere in tutti i sensi e fare di noi delle persone migliori, pronte a sfidarsi ed a mettersi in gioco magari anche quando ci tremano le gambe per la paura o l’imbarazzo.. Certo è più semplice invidiare,  magari anche infangare la o le persone che si invidiano, ma questo atteggiamento non fa altro che minare ulteriormente la nostra autostima di fatto ammettendo di subirle  Questa è l’ida che mi sono fatta cercando di comprendere e dare una spiegazione all’invidia.  Spero la condividiate come me , altrimenti e se vi và, fatemi sapere cosa ne pensate ! Volevo lasciarvi con un piccolo consiglio: sorridete e affrontate la vita con entusiasmo e spirito di iniziativa… il resto arriverà di conseguenza… compresa l’invidia degli altri !!


Carly

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Carenze in un laboratorio di analisi di Pescara

Controlli dei Carabinieri del Nas di Pescara, in tutto l'Abruzzo, sui laboratori di analisi cliniche che promuovono la loro offerta sui siti di e-commerce. I militari per la tutela della salute a seguito di una pubblicita' irregolare veicolata attraverso un sito web di vendita "coupon" hanno accertato carenze strutturali e di sicurezza sul lavoro in un laboratorio di analisi. Due persone - il direttore tecnico e quello sanitario - sono state segnalate alle Autorita' amministrative e sanitarie. Gli ispettori dei Nas hanno riscontrato inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali, oltre che in materia di indicazioni delle vie di esodo in caso di emergenza e dei dispositivi antincendio. A catturare l'attenzione degli investigatori le "promozioni" rilanciate sulle piattaforme di shopping on-line. La norma in materia di pubblicita' sanitaria stabilisce che le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie devono escludere qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente. Il responsabile sanitario, per questi motivi, verra' segnalato all'Ordine professionale di appartenenza. 

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Record negativo di nascite in Italia

Dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti in Italia in meno e nel 2018 si e' registrato un livello minimo di nascite, il piu' basso dall'Unita' d'Italia (1861). A cio' si deve aggiungere l'aumento dell'emigrazione di cittadini italiani all'estero (+1,9%). E' questo il quadro della popolazione italiana, presentato oggi dall'Istat nel bilancio demografico del 2018. Nell'ultimo anno, la popolazione residente ammonta a 60.359.546, oltre 124 mila in meno rispetto il 2017 (-0,2%) e oltre 400 mila in meno rispetto a quattro anni prima. Il calo - secondo l'Istat - e' interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende, al 31 dicembre, a 55 milioni 104 mila unita', 235 mila in meno rispetto il 2017 (-0,4%). Se si parte dal 2014, la perdita di cittadini italiani (residenti) e' pari alla scomparsa di una citta' grande come Palermo (-677 mila). Si consideri, inoltre, che negli ultimi quattro anni i nuovi cittadini per acquisizione della cittadinanza sono stati oltre 638 mila. Senza questo apporto, il calo degli italiani sarebbe stato intorno a 1 milione e 300 mila unita'. Nel quadriennio, quindi, l'aumento di oltre 241 mila unita' di cittadini stranieri ha permesso di contenere la perdita complessiva di residenti. I cittadini stranieri iscritti in anagrafe sono 5.255.503, aumentati, rispetto al 2017, di 111 mila (+2,2%) arrivando a costituire l'8,7% del totale della popolazione residente. Il 2018 si caratterizza, dal punto di vista demografico, anche per il record negativo delle nascite. La diminuzione e' di 18 mila unita', -4% rispetto al 2017. Nell'ultimo anno sono stati iscritti all'anagrafe solo 439.747 bambini. Il calo e' in atto dal 2008, ma nel 2015 il numero e' sceso sotto il mezzo milione. Da un punto di vista geografico, la diminuzione e' piu' accentuata al Centro (-5,1% rispetto al 2017). 

Secondo l'Istat, i motivi sono di natura strutturale. La progressiva riduzione delle potenziali madri e' dovuta, da un lato, all'uscita dall'eta' riproduttiva delle generazioni molto numerose nate all'epoca del baby-boom, dall'altro, all'ingresso di contingenti meno numerosi a causa della prolungata diminuzione delle nascite osservata a partire dalla meta' degli anni Settanta. L'incremento delle nascite, registrato fino al 2008, era dovuto principalmente alle donne straniere, ma negli ultimi anni ha iniziato progressivamente a ridursi anche il numero di stranieri nati in Italia, pari a 65.444 nel 2018 (il 14,9% del totale dei nati). Tra le cause del calo: la diminuzione dei flussi femminili in entrata nel nostro Paese; il progressivo invecchiamento della popolazione straniera; nonche' l'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di molte donne straniere. Le nascite di bambini stranieri si concentrano principalmente nel Nord-ovest (21,0%) e nel Nord-est (20,7%). L'Emilia-Romagna ha la percentuale piu' alta (24,3%), la Sardegna la piu' bassa (4,5%). L'Istat rileva infine che nell'ultimo anno e' calato del 23% il numero di coloro che acquisiscono la cittadinanza italiana. Una diminuzione gia' osservata nel 2017, ma diventata piu' evidente nei mesi successivi. Il 1 gennaio 2018 gli italiani per acquisizione di cittadinanza erano in totale oltre 1 milione e 340 mila nella popolazione residente. Sommando questa popolazione a quella dei cittadini stranieri si ottiene un contingente di quasi 6,5 milioni.

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Verì: Il punto nascita dell’ospedale di Sulmona rimarra’ in attivita’

"Il punto nascita dell'ospedale di Sulmona rimarra' in attivita', come e' ferma volonta' mia e dell'attuale governo regionale: le strumentalizzazioni politiche su quanto accaduto ieri in Quinta Commissione non solo non hanno alcun fondamento, ma rischiano addirittura di pregiudicare quel percorso che stiamo faticosamente portando avanti con i tavoli ministeriali". Lo ribadisce l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Veri', che sottolinea come il non voto della Lega della risoluzione presentata dalla consigliera Marianna Scoccia, sia legato a un fatto molto semplice: quel documento era superato, perche' l'assessore e la giunta sono gia' fattivamente impegnati nel percorso di salvaguardia del punto nascita peligno.

La normativa prevede che per chiedere la deroga, e ottenere la valutazione positiva, e' necessario rispettare una serie di obblighi: oltre all'analisi dei costi (e alle caratteristiche del territorio), vanno indicati gli standard operativi, tecnologici e di sicurezza del punto nascita in deroga, insieme a un piano operativo di potenziamento. "Per questo - rimarca l'assessore Veri' - per conferire legittimita' sostanziale (e non solo apparente) al percorso richiesto dalla normativa nazionale, ho dato tempestive disposizioni agli uffici regionali di predisporre tutti gli atti propedeutici agli adempimenti di legge. Contestualmente, d'intesa con la Direzione aziendale e i competenti Direttori di dipartimento, stiamo predisponendo un piano operativo per dare soluzione alla prioritaria criticita' della carenza di personale, in grado di garantire sicurezza alle madri e a nascituri. Questi sono i fatti, concreti e misurabili, avviati da questo assessorato l'indomani del suo insediamento. Tutto il resto sono solo sterili polemiche, che non fermeranno quello che e' il nostro progetto di salvaguardia del punto nascita di Sulmona".

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L’Aquila, riapre la chiesa di San Silvestro

"Quello di oggi e' un giorno di festa e di grande emozione. San Silvestro e' un gioiello che viene restituito non solo all'Aquila, ma alla regione Abruzzo, all'intero Paese, a tutti gli amanti dell'arte e del bello". Cosi' il sottosegretario per i Beni culturali, il pentastellato abruzzese Gianluca Vacca, intervenendo alla cerimonia di riapertura della chiesa di San Silvestro all'Aquila, riconsegnata alla citta' e al culto oggi al termine dei lavori di recupero e di restauro per i gravi danni subiti nel terremoto del 6 aprile 2009. In particolare, il sisma aveva danneggiato la facciata, il campanile, la parte absidale e la caratteristica cappella Branconio. All'interno vi erano danni diffusi sia sull'apparato decorativo sia su quello strutturale, parte della copertura e' crollata sull'ingresso della chiesa e i pilastri della navata centrale subirono uno schiacciamento. Il finanziamento complessivo per il restauro e il miglioramento sismico della chiesa e' stato di oltre 3 milioni e 600 mila euro.

I lavori, dopo un lungo iter sia per le procedure di gara sia per i ricorsi delle ditte escluse, sono stati affidati all'Ati guidata dalla ditta Gaspari di Ascoli Piceno. Alla cerimonia di riapertura, oltre a Vacca, sono intervenuti il segretario regionale Mibac per l'Abruzzo, Stefano D'Amico, l'arcivescovo dell'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, l'assessore regionale al bilancio Guido Liris, il presidente della Provincia, Angelo Caruso il parroco della chiesa don Martino Roberto Gajda. Ad illustrare l'intervento di restauro sono stati i direttori dei lavori, Augusto Ciciotti e Marcello Marchetti, il responsabile del restauro degli apparati decorativi, Biancamaria Colasacco, ed il Rup, Panfilo Porziella.

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Provincia L’Aquila, consegnate due case cantoniere

Sono state consegnate ieri, alla presenza del presidente della Provincia dell'Aquila, Angelo Caruso, e del funzionario del settore edilizia scolastica e pubblica Gianni Pappalepore, le case cantoniere di Gioia dei Marsi e Pescasseroli alla Cooperativa Castel Mancino. L'iniziativa rientra nell'ambito delle procedure del piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobiliari di proprieta' della provincia dell'Aquila, triennio 2018-2020, in seguito alla individuazione di alcune case cantoniere, non piu' utilizzate dall'Ente per i servizi di supporto alla viabilita', "che potevano essere disponibili per un impiego diverso e compatibile con progetti di rivitalizzazione e sviluppo delle aree interne". "Le case cantoniere, indicate nel decreto del presidenziale del 26 marzo 2018, sono state tutte assegnate - spiega il consigliere delegato alla viabilita', Gianluca Alfonsi, e oggi, il recupero di queste strutture, avranno una destinazione che garantisce nuove possibilita' lavorative, originando sviluppo e nuovi percorsi ai turisti che cercano esperienze compatibili con la natura e il rispetto dell'ambiente. Cosi' facendo abbiamo ottenuto di tutelare il patrimonio immobiliare di proprieta' dell'Ente e creare nuova occupazione, ma anche garantire fondamentali presidi di sicurezza, come nel caso dell'assegnazione della struttura di Roccaraso alla Guardia di Finanza". Nelle prossime settimane saranno consegnate anche la Casa cantoniera di Capistrello assegnata al Comune di Capistrello, la Casa cantoniera di Pacentro assegnata al Comune di Pacentro, la Casa cantoniera di Roccaraso-Aremogna assegnata alla Guardia di Finanza. I

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I giovani imparano a costruire e suonare flauti

 Iniziera' il 5 luglio a Farindola il corso gratuito di musica e liuteria per imparare a costruire e suonare i flauti di canna e osso e i corni naturali. Cosi' grazie al progetto RAdiCI, selezionato da 'Con i Bambini' nell'ambito del Fondo per il contrasto della poverta' educativa minorile, i ragazzi dagli 11 ai 18 anni, ma anche adulti, potranno imparare a costruire e suonare gli strumenti dell'antica tradizione farindolese, salvaguardando un ricco patrimonio sonoro che rischierebbe di essere dimenticato dalle nuove generazioni. A guidare il corso sara' l'etnomusicologo Carlo Di Silvestre, impegnato da 30 anni nello studio e nella riproposizione della musica popolare abruzzese. A lui e' affidata, nell'ambito del progetto RAdiCI, la formazione dell'Orchestra Popolare intergenerazionale e interculturale del Gran Sasso. Dopo il primo incontro del 5 luglio, che si terra' dalle 15.30 alle 18.30, le lezioni proseguiranno il 12, 20 e 26 luglio per poi riprendere a settembre.

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