Redazione Notizie D'Abruzzo

Allerta per alcuni integratori alimentari con curcuma

Attivate anche in Abruzzo le procedure di allerta, come previsto dalle normative nazionali ed europee, di alcuni lotti di integratori alimentari a base di curcuma dopo la segnalazione, sul sito del ministero della Salute, di alcune marche che potrebbero provocare l'epatite colestatica. Patologia non contagiosa. A renderlo noto l'assessore alla Sanita' della Regione, Nicoletta Veri'. Dai riscontri effettuati dal Servizio Igiene e Sicurezza degli alimenti del Dipartimento Salute e Welfare, nella nostra regione risultano distribuite solo due partite di integratori, una in provincia dell'Aquila e una in provincia di Teramo, che sono gia' state ritirate direttamente dal produttore. Dell'allerta sono state informate anche le Asl, cui spetta, in collaborazione con il Nas dei Carabinieri, la vigilanza sull'effettivo ritiro dai punti vendita, a cui sono state fornite indicazioni sui possibili rischi connessi al consumo del prodotto. Nel corso del 2018, la Regione ha dato operativita' a 103 allerte alimentari, che riguardavano vari tipi di alimenti per rischio biologico, chimico, fisico e allergenico. Nel 2019, le allerte sono state invece 32

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Ciccone protagonista al Giro d’Italia con uno splendido successo

Giulio Ciccone, 24enne abruzzese della Trek-Segafredo, entra nella maxi-fuga di giornata al Giro d'Italia, doma il 'mostro' Mortirolo, la montagna Pantani che lo consacra maglia azzurra di leader degli scalatori, e si aggiudica in una volata a due sul ceco Jan Hirt (Astana) la tappa numero 16, la Lovere-Ponte di Legno di 194 chilometri. Un'autentica impresa quella del corridore di Chieti, gia' vincitore al Giro nel 2016 a Sestola, resa ancor piu' epica dalla pioggia e dal freddo, condizioni proibitive che hanno costretto la cancellazione del passaggio sul Gavia.  Sulle prime rampe del Mortirolo, ai -34 dall'arrivo, il siciliano della Bahrain-Merida, sempre coadiuvato dai suoi preziosi luogotenenti, accende la corsa con uno scatto dei suoi, ai quali rispondono lo stesso Carapaz, Carthy e Landa.

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Di Nicola si dimette da vice presidente del gruppo M5S al Senato

Mi sono dimesso da vice presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle al Senato". L'annuncio su Facebook e' di Primo Di Nicola, giornalista e parlamentare pentastellato. "Una decisione - spiega - che ritengo necessaria non solo alla luce del risultato elettorale ma anche e soprattutto delle cose che ci siamo detti in tanti incontri e assemblee. Mettere a disposizione del Movimento gli incarichi. E' l'unico modo che conosco per favorire una discussione autenticamente democratica su quello che siamo e dove vogliamo andare"

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San Giovanni Teatino, Di Clemente: La Provincia metta in sicurezza l’incrocio Villa Obletter

"L'incrocio 'Villa Obletter' in via dei Frentani è pericoloso e va  
messo in sicurezza". A ribadirlo, ancora una volta è il Vicesindaco di  
San Giovanni Teatino Giorgio Di Clemente nel corso dell'Assemblea dei  
Sindaci della Provincia di Chieti dello scorso 21 maggio.
"Ho segnalato al Presidente Mario Pupillo e agli amministratori  
presenti - dichiara Di Clemente - l'estrema pericolosità dell'incrocio  
di Villa Obletter sia per le precarie condizioni del manto stradale e,  
soprattutto, a causa del non funzionamento dell'impianto semaforico.  
Disservizi che ho più volte posto all'attenzione dell'amministrazione  
provinciale e che erano stati risolti dalla precedente amministrazione  
Di Giuseppantonio, di facevo parte, ma che si sono poi riproposti. Ora  
è necessario intervenire con urgenza per la messa in sicurezza di un  
incrocio dove transitano molte autovetture di residenti in  
Torrevecchia Teatina, San Giovanni Teatino (Fontechiaro da Capo),  
Chieti e Francavilla".
Nello stesso intervento Di Clemente ha chiesto al presidente Pupillo  
di attivarsi anche per la manutenzione della strade di competenza  
provinciale ricadenti nel comune di San Giovanni Teatino, dove tra  
l'altro non è stato ancora ha effettuato alcun sfalcio dell'erba. In  
molte strade, di competenza provinciale, la visibilità è ridotta tanto  
da rendere pericoloso il transito. Infine Di Clemente ha chiesto non  
solo la potatura delle piante, ma anche il censimento di quelle  
pericolanti per poterne pianificare l'abbattimento.
"Entro 30 giorni mi aspetto una risposta adeguata da parte del  
Presidente Pupillo. Un risposta - conclude Di Clemente - attesa non  
solo dalla comunità di San Giovanni Teatino come ho ribadito  
all'Assemblea dei Sindaci".

 

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Elezioni comunali a Fossacesia, netta affermazione per il sindaco Enrico Di Giuseppantonio con il 65 % dei voti

“Un grande successo per me, per la mia lista e per Fossacesia, che con la nostra Amministrazione avrà l’opportunità di proseguire lungo il cammino tracciato negli ultimi 5 anni dal mio esecutivo comunale e decisa a diventare una città moderna e pronta alle nuove sfide”. Sono le prime parole espresse dal riconfermato Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, dopo lo spoglio che lo ha visto nettamente premiato con il 65 per cento dei voti per un nuovo mandato alla guida di Fossacesia, il centro più grande tra i 51 della provincia di Chieti, chiamati ieri al voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali.
“Ho rinunciato ad altre opportunità politiche per restare alla guida della mia città, che amo profondamente – ha sottolineato Di Giuseppantonio – anche perché dobbiamo avviare alcune importanti opere pubbliche, che completeranno il processo di cambiamento di Fossacesia. Sono orgoglioso del risultato ottenuto e per la fiducia che ci è stata accordata e di questo ringrazio i miei concittadini. Il voto che ci è stato dato ha voluto premiare la politica del fare. Vogliamo, insomma, una città che sia orgogliosa di se stessa e del ruolo che immaginiamo per essa nella nostra regione. Oggi amministrare i comuni è una vera e propria missione, e ciò richiede sacrificio, tempo e uno stimolo che non deve spegnersi mai. La nuova Amministrazione continuerà a lavorare per fare di Fossacesia una città più dinamica e connessa con il territorio e l’Abruzzo”.

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Quale rotta terrà il governo verde-giallo?

Quale rotta terrà il governo verde-giallo?

Vorrei per prima cosa valutare le previsioni fatte nel mio articolo di sabato 25 maggio. Avevo preso in considerazione solo la Lega, il Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e il PD perché ritenevo che solo questi partiti sarebbero riusciti a superare la soglia del 4% e così è stato. Avevo anche previsto senza sbagliare il successi di Salvini e della Meloni, la sconfitta di Berlusconi e di Di Maio e una modesta ripresa del PD. Questa ripresa è solo percentuale e data dalla contrazione dei votanti rispetto alle politiche perché in termini assoluti il PD ha ottenuto lo stesso numero di voti del 4 marzo; i Grillini sono andati peggio di quanto mi aspettavo. La reazione di Salvini al successo elettorale, evidenziata nella dichiarazione rilasciata nella notte di domenica dal segretario della Lega è stata esattamente prevista nel mio articolo

Che futuro si prospetta?

Salvini come è logico, dal momento che in questa alleanza ci guadagna molto e l’alleato ci perde assai, non ha alcuna intenzione di far cadere il governo. E’ però determinato a modificare i rapporti di forza nel Consiglio dei Ministri e sul tavolo metterà il decreto Sicurezza bis, la flat tax, la realizzazione della Tav , la riforma della Giustizia secondo il suo modello e l’autonomia regionale. Non sarà disposto a tollerare ostacoli o rinvii. Se questi si dovessero presentare potrà interrompere il contratto accusando i 5 stelle di inadempienza. In questo caso, o a ottobre o in primavera ci sarà solo la possibilità di elezioni perché il PD in faticosa risalita non è disposto a fare la rete di salvataggio per il Movimento, e anche se una maggioranza parlamentare con Fratelli d’Italia, Forza Italia e un’ala scissionista dei 5 stelle fosse possibile, non commetterà lo stesso errore di Renzi che andò alla Presidenza del Governo senza passare prima per il vaglio elettorale. Avevo in precedenza accennato a due variabili; una di esse riguarda la possibilità che inchieste giudiziarie colpiscano esponenti di primo piano del Partito e perfino lo stesso Segretario. In questo caso l’unica difesa sarebbe l’attacco, ciò è una campagna elettorale sulla base della indipendenza della politica e della necessità di una immediata riforma della Magistratura dopo aver conseguito una schiacciante vittoria. Che questa ipotesi non sia campata in aria mi è confermato da una intervista rilasciata da un giornalista del Fatto Quotidiano che diceva all’incirca così: la sconfitta dei 5 stelle è dipesa dal fatto che non hanno saputo comunicare tutti i provvedimenti presi in questo anno di governo. La legge sulla corruzione, ad esempio, produrrà moltissime inchieste giudiziarie. Se questa non è una minaccia o almeno un avviso poco ci manca. L’elettorato non è però più quello del 1993 e a torto o a ragione non si fa impressionare dalle inchieste e la nuova tangentopoli con collusioni mafiose sbandierata in campagna elettorale non ha frenato il successo della Lega.

Le difficoltà di Di Maio

Luigino ha subito una sconfitta devastante in campo nazionale dopo sette dure sconfitte a livello regionale. Si trova quindi in grande difficoltà. La sua posizione di Capo Politico, in qualche modo di Duce (ricordiamo che durante l’impresa di Fiume d’Annunzio era nominato “il Comandante” e anche “il Duce”) deriva la sua posizione non dalla vittoria in un Congresso del Partito ma per designazione del Garante. Il primo problema da risolvere è quanto potere decisionale conserverà all’interno del Movimento se si formerà una segreteria o un direttorio, e in che modo saranno prese le decisioni future. Andare ad elezioni subito è una opzione da evitare perché trasferirebbe nel Parlamento la perdita di consensi avuta alle europee e i parlamentari più a rischio perché al secondo mandato o perché eletti in Collegi dove la conferma è difficile faranno una consistente opposizione. Di Maio nelle dichiarazioni di lunedì pomeriggio ha affermato che il governo andrà avanti e che non farà passare provvedimenti della Lega contrari ai principi del Movimento. Temo però che dovrà cedere su molte cose pur di non far saltare il Governo perché si trova nelle condizioni di un condannato a morte che non potendo ottenere la grazia cerca in ogni modo di allontanare il giorno dell’esecuzione. Una buona carta da giocare però gli è rimasta e riguarda la autonomia delle regioni del nord. Il Movimento conserva ancora la leadership del sud e deve quindi quasi trasformarsi in una lega sud se non vuole perdere i residui consensi. Questa posizione è forte perché in Parlamento troverebbe a sostegno anche i voti di PD, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

La variabile europea

I sovranisti sono andati bene ma non tanto da modificare in modo rivoluzionario i rapporti di forza in Europa. Le tre importanti posizione in Europa dell’Italia, Draghi alla BCE, Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo e Mogherini agli Esteri sono al capolinea e nessuno di queste posizioni è contendibile dall’Italia. Avremo un Commissario, ma di che peso? Quello che più importa è quale flessibilità sui conti riuscirà ad ottenere l’attuale governo? Gli avversari dei sovranisti vorranno picchiare duro o saranno più diplomatici per paura che un crollo economico dell’Italia coinvolga anche gli altri paesi? E Salvini andrà dritto seguendo le idee dei suoi consiglieri economici o si dimostrerà più malleabile come il famoso bullo romano che dice “me ne hanno date ma gliene ho dette!”? In definitiva molto dipenderà dal livello dello spread perché se il Matteo verde dice che lui lo spread se lo mangia a colazione, un crollo economico toglierebbe agli italiani non solo la colazione ma anche la cena.

di Achille Lucio Gaspari

 

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Elezioni, Di Sabatino: PD ha dimostrato di essere vivo, combattivo e unica reale alternativa alla deriva populista

“La Lega ha vinto le elezioni europee, ma il Partito Democratico ha dimostrato di essere vivo, combattivo e l’unica reale alternativa alla deriva populista – dichiara Renzo Di Sabatino, segretario regionale del Pd Abruzzo -. Un risultato soddisfacente, che prova che esiste un’inversione di tendenza rispetto alle politiche del 2018 e al risultato delle regionali, anche se, in quell’occasione, il Pd è stato generoso nei confronti delle civiche in campo. Segnali confortanti, che ci indicano che la strada intrapresa è quella giusta. Il dato negativo è che non registriamo lo stesso avanzamento del campo progressista, rispetto alle elezioni regionali, e delle forze europeiste, e che non c’è un allargamento intorno al Pd.

Per quanto riguarda le amministrative nella nostra regione, invece, credo che il risultato ottenuto a Pescara non si possa definire negativo e penso anche che se i poli civici e il M5S non fossero crollati, si sarebbe andati al ballottaggio e la partita sarebbe ancora aperta. È pur vero, però, che nel capoluogo adriatico abbiamo pagato le frammentazioni e le divisioni: una coalizione più ampia e coesa sarebbe stata sicuramente più competitiva. La formula vincente è quella di unire i movimenti civici con le forze politiche strutturate.

A Montesilvano, invece, il risultato è negativo, ma considerata la realtà da cui partivamo possiamo dire che ieri è iniziato il percorso di rinnovamento del Pd di Montesilvano. C’è rammarico per Città Sant’Angelo e soprattutto Giulianova, dove gli elettori ci hanno mostrato con chiarezza che il Partito Democratico, quando si isola, non può raggiungere alcun obiettivo. Ovviamente, c’è anche soddisfazione per i tanti Comuni dove i nostri sindaci sono stati eletti, come Pineto e Mosciano Sant’Angelo, dove il centrodestra è stato battuto da una coalizione civica dove eravamo presenti, come Sant’Egidio alla Vibrata, e in tanti altri piccoli centri in cui coalizioni civiche di centrosinistra hanno avuto la meglio.

Adesso ripartiremo con più slancio e con la consapevolezza che l’esperienza del campo

largo, portata avanti durante le regionali, è la formula vincente per il Pd. Una riflessione finale, però, voglio dedicarla al Movimento 5 Stelle. Una realtà politica che ha confermato il trend negativo durante queste elezioni e che continua a perdere consensi. Sarebbe il caso, in Abruzzo, che gli esponenti del M5S smettessero di attaccare il centrosinistra e, sui temi comuni, indirizzassero le loro forze per fare con noi opposizione alla giunta Marsilio, che dopo quasi 100 giorni di governo ha dimostrato, ad oggi, solo la sua impercettibilità”.  

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Commercio estero: Istat, export ad aprile +0,5%, su anno 

Dopo due mesi di flessioni congiunturali, l'export italiano verso i paesi extra Ue torna a crescere ad aprile, secondo i dati Istat, "seppur con un incremento contenuto", dello 0,5%. Mentre su base annua l'export e' in "forte crescita" (+6,7%). L'import dai paesi extra Ue, aumenta su base mensile dello 0,9% e su base annua del 7,4%. "La vendita di prodotti farmaceutici verso gli Stati Uniti - osserva l'Istat - contribuisce per oltre un punto percentuale alla crescita tendenziale dell'export", cui si aggiunge la positiva performance di prodotti in pelle e macchinari e apparecchi. Le vendite verso l'Asia, Giappone (+25,6%) e paesi Asean (+19,4%) in particolare, sono in accelerazione". Calano, invece, le vendite di beni verso Turchia (-15,5%), paesi Opec e Mercosur. L'incremento mensile dell'export e' limitato ai beni di consumo non durevoli (+3%) e all'energia (+1,9%), gli altri gruppi di industrie sono in calo. L'aumento su base annua, dovuto anche al diverso numero di giorni lavorativi rispetto al 2018, e' rilevante per beni di consumo non durevoli (+22,5%) e intermedi.

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Srl, Abruzzo tra le regioni più dinamiche

Le Srl italiane sono in salute: crescono gli addetti (+4,3%), il fatturato (+6,9%) e il valore aggiunto (+6,5%). I dati emergono dall' "Osservatorio sui bilanci delle Srl" per il trienno 2015-2017 realizzato dal Consiglio e dalla Fondazione Nazionale dei Commercialisti. Lo studio, che ha riguardato 620.155 Srl, propone un'elaborazione dei principali indicatori economici per provincia, ed ha confermato il trend emerso nell'autunno scorso (erano 413 mila le srl monitorate a fine ottobre 2018). Tra i settori, ottime performance dei trasporti (+8,3%) e del commercio (+8,1% per il 2017), seguiti dal comparto dei servizi professionali, finanziari e assicurativi (+6,7%). 

Nel dettaglio, la quota di Srl che chiudono il bilancio in utile passa dal 69,1% del 2016 al 70,3% del 2017 (+1,2 punti percentuali), un po' meno rispetto a quanto rilevato ad ottobre 2018 (+72,8%). Il Roe (Return on Equity), ovvero l'indice di redditivita' del capitale proprio, sale dall'8,5% del 2016 al 10,1% del 2017 (+1,6 punti percentuali), in linea con quanto rilevato ad ottobre 2018, mentre il Roi (Return on Investment), ovvero l'indice di redditivita' del capitale investito, passa dal 9,1% del 2016 al 12,0% del 2017 (+2,9 punti percentuali), manifestando una tendenza migliore rispetto a quella rilevata in autunno. Soprattutto in relazione al valore aggiunto, sono le medie e grandi imprese a trainare la crescita (+5,9% e +9,9% rispettivamente l'incremento nel 2017), mentre le piccole crescono di meno (+3,1%) e le micro sono in calo (-0,9%). Una dinamica simile si riscontra per cio' che concerne le variazioni di fatturato, valore della produzione e numero di addetti. Dall'analisi geografica emerge una crescita particolarmente sostenuta degli addetti in Molise (+8,4%) ed Emilia-Romagna (+6,3%), con particolare attenzione alla provincia di Modena (+10,8%) Per quanto riguarda il fatturato, invece, e' il Nord-Est a far registrare i migliori risultati: in particolare, il Friuli Venezia Giulia (+9,1%), l'Emilia Romagna (+9%) e il Trentino Alto Adige (+8,6%) presentano tassi di crescita piu' significativi. Infine, in termini di valore aggiunto, le dinamiche piu' elevate si registrano in Trentino (+9,4%) Emilia Romagna (8,4%), Lazio (8,4%), Umbria (+8,4%), Veneto (+7,2%) e Lombardia (+7%). Al sud le regioni piu' dinamiche sono l'Abruzzo (+6,4%)e la Campania (+6,1%). 

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Commerciavano carni a rischio, tre misure cautelari nel Teramano

I Carabinieri del Nas di Pescara hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Teramo nei confronti di un imprenditore del settore delle carni da macellazione del Teramano, di un suo dipendente e di un veterinario, in servizio alla Asl. Le indagini dei militari del Nas di Pescara, agli ordini del maggiore Domenico Candelli, hanno permesso di accertare responsabilita' a carico dei soggetti colpiti dai provvedimenti della magistratura. In particolare, ai primi due vengono contestate numerose condotte illecite: manomissione di marche auricolari di capi destinati alla macellazione al fine di sottrarli ai controlli da parte del veterinario ufficiale; aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana poiche' provenienti da animali non correttamente identificati e differenti per origine e provenienza, in quanto animali adulti della specie caprina, falsamente indicati come capretti, anche per evitare il test per la ricerca dell'encefalopatia spongiforme trasmissibile (Tse), obbligatorio per capi di eta' superiore a 18 mesi.Sono accusati di aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana. I reati contestati a vario titolo sono falso materiale e ideologico, frode in commercio, commercio di sostanze nocive, simulazione di reato e omissione di atti d'ufficio. L'imprenditore e il suo dipendente sono ai domiciliari, il veterinario e' stato sottoposto a divieto di dimora. I fatti risalgono al 2017, dopo gli eventi sismici e l'emergenza maltempo che colpirono l'Italia centrale, con particolare riferimento alla provincia di Teramo, dove si registrarono decessi di alcuni capi di bestiame in insediamenti zootecnici colpiti dalle calamita'.  Il veterinario e' ritenuto responsabile di condotte omissive, consistenti nel non aver effettuato le prescritte visite 'ante mortem' a capi destinati a macellazione, non aver proceduto a richiamare le carni ottenute da tali macellazioni, aver prestato il consenso alla bollatura sanitaria, aver sottoscritto documentazione atta a licenziare, per il consumo umano, carni non sottoposte ai controlli obbligatori per legge, nonche' essersi adoperato a dispensare consigli a operatori del settore per eludere le investigazioni. Nel corso delle attivita' sono stati sottoposti a sequestro circa 200 marchi di identificazione di ovi-caprini, gia' utilizzati e illegalmente detenuti, una pinza realizzata artigianalmente per la rimozione di marchi auricolari, due carcasse di ovino adulto, macellate e non correttamente identificate, e 22 capi ovini non identificati.

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