Aveva scavalcato la balaustra per accorciare i tempi e raggiungere subito l'auto parcheggiata, immaginando di dover fare solo un piccolo salto, in realta' è precipitato da un'altezza di circa cinque metri. E' accaduto a Lanciano a un giovane di 26 anni, ricoverato ora in gravissime condizioni all'ospedale di Pescara per fratture al cranio e politrauma toracoaddominale. L'incidente e' avvenuto alle 4.30, dopo lo spettacolo dei fuochi di apertura delle Feste di Settembre di Lanciano. Il giovane era in compagnia di due amici e stava andando a riprendere la macchina, parcheggiata in via per Fossacesia, sottostante la balconata in viale Rimembranze. I primi soccorsi sono arrivati dall'ospedale di Lanciano, oggi alle 9 il ventiseienne e' stato trasferito a Pescara dove e' stato immediatamente sottoposto a intervento chirurgico; e' in prognosi riservata.
Leggi Tutto »Escursionisti in difficoltà salvati sulla Majella
Sono stati raggiunti intorno alle 23.30 della scorsa notte i due escursionisti di Tollo, un uomo e una donna rispettivamente di cinquantotto e cinquantadue anni, che ieri sera, stanchi e provati da una escursione molto lunga, sono stati costretti a fermarsi alla Rava del Ferro, sulla Majella. Lui, ormai esausto, una volta raggiunto dalla squadra del Soccorso alpino e speleologico con il sanitario in équipe, è stato supportato anche fisicamente lungo tutto il tragitto del ritorno. Lei, invece, era solo molto spaventata
A dare l’allarme, inoltrato alla caserma dei carabinieri di Popoli, è stato un amico che, avvisato dai due in difficoltà, ha prima tentato di raggiungerli, poi consapevole della lunga escursione da affrontare ormai al buio ha deciso di chiamare i soccorsi. Gli escursionisti, partiti ieri mattina, avevano camminato per quattordici ore di fila, dal Blockhaus fino al Rifugio Pomilio e poi verso la Rava del Ferro. La lunga discesa con i soccorritori si è conclusa a Sant’Eufemia, dove ad attenderli c’era un’ambulanza del 118. Per l’uomo, al quale sono stati fatti una serie di controlli, non si è reso necessario il ricovero in ospedale.
Leggi Tutto »Scuola Rousseau per gli amministratori locali del M5S
Quarantacinque sessioni e 413 docenti, corsi partecipati come quello di Roma al Tempio di Adriano ma anche online. "Questo è il primo atto della scuola nata con l'evento organizzato a Pescara, l'open comuni per costruire le liste delle amministrative", sottolinea Enrica Sabatini, socia dell'associazione Rousseau. "I partecipanti - spiega -sono iscritti a Rousseau che vogliono candidarsi a elezioni locali ma anche amministratori già in carica". Le prossime tappe saranno Napoli, (il 12 e 13 ottobre) un'isola e poi il Nord. La Scuola di formazione politica per ora riguarda i comuni ma l'obiettivo è di estenderla anche a livello nazionale, conclude. Davide Casaleggio e Luigi Di Maio sono stati i padrini per eccellenza della prima tappa della scuola di formazione politica organizzata per gli amministratori locali dall'associazione Rousseau. Casaleggio ha sottolineato che la Scuola è l'ennesimo servizio offerto dalla piattaforma ai suoi iscritti.
Leggi Tutto »Spacciatore 32enne colto in flagrante nel pescarese
Un uomo di 32 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia di Stato. dopo esser stato bloccato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Pescara, a seguito della cessione di due dosi di marijuana ad un giovane pescarese, con il quale si era dato appuntamento in un bar di Villa Raspa. Da quanto finora emerso, era la prima volta che il giovane acquirente si riforniva dal 32enne tant'è che quest'ultimo, per farsi riconoscere, gli aveva mandato un whatsapp con cui descriveva come era vestito. E, per essere ancora più sicuro, gli aveva inviato la propria posizione, corrispondente per l'appunto ad un bar di viale Europa in località Villa Raspa. Qui l'acquirente era giunto a bordo del proprio scooter e, dopo aver preso contatti con il 32enne, si era recato in un vicino bancomat, prelevando cento euro per pagare lo stupefacente. Aveva quindi fatto ritorno dall'uomo. che, ricevuto il denaro, gli aveva messo nel vano sottosella poco più di 10 grammi di marijuana. Ignaro di esser osservato nei suoi movimenti dagli agenti della sezione ''antidroga'' della Squadra Mobile, l'uomo aveva poi fatto rientro nella sua abitazione, dalla quale era riuscito, in macchina, pochi minuti dopo, venendo però fermato dai poliziotti che lo hanno perquisito trovandogli addosso, pronte per essere vendute al dettaglio, dieci bustine con più di 20 grammi di marijuana ed altri due involucri contenenti circa 6 grammi di hashish. La perquisizione è stata estesa anche all'abitazione del 32enne, dove grazie anche al fiuto di due cani antidroga della squadra cinofili dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, nella camera da letto sono stati rinvenuti altri 800 grammi di marijuana e 35 grammi di hashish. Venivano inoltre sequestrate ventotto confezioni di semi di marijuana e bilancini di precisione.
Leggi Tutto »Cgia, inefficienza P.A. è un freno allo sviluppo
"Ci sono ragionevoli certezze nel ritenere che nel rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano, il soggetto maggiormente leso non sia il primo, bensì il secondo. Considerando tutta una serie di caveat, che saranno sviluppati successivamente, la tesi è la seguente: la dimensione economica dell’evasione fiscale presente in Italia (110 miliardi) è poco più della metà dei costi a carico di cittadini e imprese relativi a sprechi, sperperi e inefficienze generate dalla Pubblica amministrazione (almeno 200 miliardi di euro)". L’Ufficio studi della CGIA è pervenuto a questa conclusione partendo dall’analisi di alcuni dati di contesto e rammentando che uno Stato di diritto si basa, tra le altre cose, sul principio della legalità. Sia chiaro, chi evade commette un reato e va perseguito ovunque esso si annidi; tuttavia, la legalità deve essere rispettata da tutti: sia dai soggetti pubblici sia da quelli privati. Il record di infrazioni europee subite dal nostro Paese fino ad oggi, ad esempio, dimostra che le nostre istituzioni pubbliche devono migliorare tantissimo . "Segnaliamo che tra le procedure in corso nei confronti dell’Italia figurano quelle sulla pessima qualità dell’aria presente in molte città, la presenza dell’arsenico nell’acqua potabile, il mancato rispetto dei tempi di pagamento da parte della nostra Pubblica Amministrazione (PA) e i livelli di inquinamento presenti nell’area dell’ex Ilva di Taranto", si legge nella nota dell'associazione. Tornando al rapporto “dare-avere” tra lo Stato e il contribuente italiano, secondo una stima del ministero dell’Economia, l’ammontare complessivo dell’evasione in Italia si attesterebbe attorno ai 110 miliardi di euro all’anno. Una cifra, quella dovuta all’infedeltà fiscale degli italiani, spaventosamente elevata che, secondo gli artigiani veneti, sarebbe comunque molto inferiore al costo che i cittadini e le imprese sopportano in ragione del cattivo funzionamento della PA e degli effetti negativi procurati dal mancato rispetto della norme e dei regolamenti vigenti da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato al pubblico servizio.
Mettendo in fila i risultati di alcune analisi condotte da una mezza dozzina di istituzioni molto autorevoli, il danno economico per i contribuenti italiani sarebbe di almeno 200 miliardi di euro all’anno. Si tratta di una dimensione economica quasi doppia a quella dell’evasione. E’ una comparazione, quella appena evocata, che ovviamente non ha alcun rigore scientifico: infatti, gli effetti economici delle inefficienze pubbliche che si “scaricano” sui privati sono di fonte diversa, gli ambiti in molti casi si sovrappongono e, per tali ragioni, non sono addizionabili. Tuttavia, il ragionamento ha una sua fondatezza: nonostante ci sia tanta evasione, una PA poco efficiente causa ai privati dei danni economici nettamente superiori. Una conclusione, a cui è pervenuta la CGIA, che non appare per nulla scontata, visto che c’è una buona parte dell’opinione pubblica che se da un lato ha una forte sensibilità verso il tema dell’evasione, dall’altro lato avverte in misura meno preoccupante gli effetti degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze della PA.
I costi del cattivo funzionamento della nostra PA L’Ufficio studi della CGIA ha raccolto ed allineato i risultati di una serie di analisi sulle inefficienze e gli sprechi che caratterizzano la nostra Pubblica Amministrazione. In sintesi si evidenzia che: il costo annuo sostenuto dalle imprese per la gestione dei rapporti con la PA (burocrazia) è pari a 57 miliardi di euro (Fonte: The European House Ambrosetti); i debiti commerciali della PA nei confronti dei propri fornitori ammontano a 53 miliardi di euro (Fonte: Banca d’Italia); il deficit logistico-infrastrutturale penalizza il nostro sistema economico per un importo di 40 miliardi di euro all’anno (Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti); se la giustizia civile italiana avesse gli stessi tempi di quella tedesca, il guadagno in termini di Pil sarebbe di 40 miliardi di euro all’anno (Fonte: CER-Eures); sono 24 i miliardi di euro di spesa pubblica in eccesso che non ci consentono di abbassare la nostra pressione fiscale alla media UE (Fonte: Discussion paper 23 Commissione Europea); gli sprechi e la corruzione presenti nella sanità costano alla collettività 23,5 miliardi di euro ogni anno (Fonte: ISPE); gli sprechi e le inefficienze presenti nel settore del trasporto pubblico locale ammontano a 12,5 miliardi di euro all’anno (Fonte: The European House Ambrosetti-Ferrovie dello Stato).
Leggi Tutto »Marsilio: subito un responsabile per la ricostruzione nel Governo
"La delega alla ricostruzione è scomparsa dai radar del governo. Ho avuto conferma ieri sera direttamente da Crimi che non conserverà la delega alla ricostruzione, e che neanche lui sa chi se ne occuperà. Chiedo al Presidente del Consiglio di individuare subito un nuovo responsabile perché le regioni, le province, i comuni, i cittadini hanno bisogno di un interlocutore univoco. E voglio sperare che si tratti di una persona competente e già informata dei fatti, perché portare a spasso per mesi un altro sottosegretario che deve imparare da capo è una perdita di tempo che non ci possiamo permettere". Con questa dichiarazione il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha espresso la sua preoccupazione al premier Conte sugli impegni futuri per la ricostruzione post sisma del Centro Italia.
Leggi Tutto »D’Alfonso: sto lavorando per far replicare la collaborazione tra PD e M5S in tutti i livelli
"Sono contento che al governo ci sia un abruzzese con esperienza istituzionale come Castaldi che peraltro ha una delega trasversale come quella ai Rapporti col Parlamento che permette di poter agire utilmente per dare risposte ai problemi del territorio e delle comunità regionali. Esprimo soddisfazione per essere stato considerato da molti spendibile per una funzione di governo sino all'ultimo minuto". Lo dichiara in una nota il senatore del Pd, Luciano D'Alfonso. "Non credo sia un problema - aggiunge - che poi questa opportunità non si sia realizzata: ho un ruolo molto utile per lavorare a favore dell'Abruzzo in commissione e in aula al Senato, tanto più che oggi questo ruolo potrà svolgersi con impegno maggiore nel perimetro della maggioranza di governo. In particolare da questa mattina sto lavorando per far replicare la collaborazione tra PD e M5S in tutti i livelli di rappresentanza, nella convinzione che questa è una strada che potrà aprire una nuova stagione di riformismo utile per i cittadini e i loro progetti di vita. Affermo con sicurezza l'insussistenza del problema, perché averne patito di reali di ogni tipo mi permette di avvertire la loro reale consistenza. Non credo, infine, che ci siano stati agenti contrari in questa vicenda, sia perché si tratta di dinamiche normali, sia perché non ne colgo la consistenza, sia perché il risentimento non può essere una dotazione di chi fa politica. Può farne uso solo chi ha coltivato solo la sua dimensione privata, e questo davvero non mi appartiene", conclude.
Leggi Tutto »L’Udc riflette sul ruolo nella maggioranza di centrodestra
Sara' Fiuggi il luogo in cui l'Udc Abruzzo discutera' del suo ruolo all'interno della maggioranza di centrodestra del Governo regionale. Un chiarimento di cui il partito sente forte la necessita' dopo la polemica nata intorno al mancato invito al vertice di coalizione del 3 settembre. Cosa che aveva fatto tuonare la consigliera regionale Marianna Scoccia che, pochi giorni dopo, aveva affermato: "Attendiamo una risposta precisa dal presidente Marsilio. Se non arrivera' l'Udc adottera' una linea di contrasto all'interno della maggioranza, e ci saranno conseguenze anche nelle amministrazioni locali, in cui governiamo con il centrodestra". Il percorso che il partito intende seguire e' chiaro: "Rilanciare un 'centro' forte e coeso nella nostra regione, che sia un punto di riferimento per tutti i cattolici-moderati e liberali". Ad affermarlo e' il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio che annuncia la presenza della delegazione abruzzese alla Festa nazionale dell'Udc in programma a Parco della Fonte Anticolana domani e dopodomani e che sembra tendere una mano ad una possibile ricucitura con la parola "ragionevolezza". "Oggi, piu' di ieri, quella della ragionevolezza e' un'esigenza imprescindibile nella politica- afferma- È nel Dna del nostro partito e ha sempre dettato tutte le nostre iniziative. Crediamo fortemente nel rapporto umano, nella solidarieta', nell'immenso valore della comunita' unita e serena. Difendiamo con decisione questi valori, che sosteniamo senza urlare ed evitando di usare come armi i social. Crediamo fortemente nel dialogo, nel rispetto e nella collaborazione". E sulle relazioni con le altre forze in Regione, afferma: "e' una grande occasione di confronto per fare la sintesi sulla nostra presenza e sui programmi che desideriamo portare avanti per i nostri territori. L'Udc deve dare risposte ai cittadini e lavorare sul territorio, sui temi che piu' sono sentiti dalla popolazione, quali sicurezza, lavoro, sanita', ambiente, sviluppo. Ha uomini e donne in Abruzzo preparati e capaci per portare avanti una buona azione politica ed amministrativa".
Leggi Tutto »Marsilio: la Zes rappresenta un traguardo strategico per l’Abruzzo
Il presidente della Giunta regionale d'Abruzzo, Marco Marsilio, e l'assessore alle Attivita' produttive, Mauro Febbo, hanno partecipato, nella sede della Camera di Commercio Chieti-Pescara, al tavolo di lavoro dedicato al "Sistema portuale abruzzese: prospettive e strategie". Al centro del dibattito le ricadute economiche relative alla scelta dell'Autorita' di sistema portuale abruzzese. Con il d.lgs. 169/2016 si e' proceduto alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorita' portuali, che ha subordinato i porti di Pescara e Ortona al coordinamento dell'Autorita' di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, con sede ad Ancona, anziche' a quella del Mar Tirreno Centro Settentrionale, con sede a Civitavecchia. Il presidente Marsilio ha lanciato una proposta: "L'Abruzzo potrebbe avere un ruolo strategico: perche' non avere anche noi, come le altre regioni, la propria autonomia portuale e, quindi, avere piu' forza all'interno dei corridoi europei?. Ora negozieremo con il Governo questa nostra proposta. La Regione - ha proseguito Marsilio - ha gia' formulato una richiesta per avere una Zes, e mi auguro che la crisi politica delle ultime settimane non abbia rallentato il lavoro degli uffici per concludere l'iter amministrativo; tra fine settembre e ottobre dovremmo avere l'approvazione definitiva della Zes, ad oggi collegata dalla normativa vigente all'Autorita' di sistema portuale di Ancona. La Zona economica speciale rappresenta un traguardo strategico per la nostra regione - ha aggiunto - a seguito della quale potremmo attrarre nuovi investimenti e rilanciare il tessuto economico e produttivo dell'Abruzzo. Non escludiamo di rivederne i contenuti. L'incontro di oggi e' stato utile ad acquisire i punti di vista e la progettualita' proposta dai rappresentanti datoriali e professionali fondamentali a programmare lo sviluppo della nostra regione". Per l'assessore Febbo e' necessario tenere "distinti i due argomenti perche' hanno aspetti e prospettive diversi. Per quanto riguarda ad esempio la Zes credo che debba essere modificata rispetto alla sua formulazione iniziale. Siamo disposti ad ascoltare le istanze del territorio e dei rappresentanti delle categorie datoriali e professionali per attrarre investimenti".
Leggi Tutto »Enrico Ruggeri alla ‘Festa della Rivoluzione – d’Annunzio torna a Pescara’
La ‘Festa della Rivoluzione – d’Annunzio torna a Pescara’ si farà in quattro domani, sabato 14 settembre, per l’ottava e penultima giornata di eventi nell’ambito della rassegna promossa per celebrare i 100 anni dell’impresa del Vate su Fiume dalla Presidenza del Consiglio regionale d’Abruzzo, in collaborazione con il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il Comune di Pescara. I protagonisti saranno personaggi del calibro dello storico Giordano Bruno Guerri, presidente del Vittoriale degli Italiani e autore della mostra ‘Ora comincia il bello’, in corso di svolgimento all’Aurum, Federico Palmaroli, autore de #lepiùbellefrasidiosho, il Ballo di San Vito e, dulcis in fundo, il concertone del cantautore Enrico Ruggeri che porterà a Pescara il suo ‘Alma Tour 2019’, quattro eventi che si svolgeranno tra l’Aurum, piazza Muzii, le vie del centro e, a chiudere, piazza Salotto. “Ogni angolo della città è stato praticamente illuminato dalla stella di Gabriele d’Annunzio, prepotentemente tornato a Pescara – ha commentato il Presidente Lorenzo Sospiri –. Dall’Aurum a piazza Muzii, dal molo nord ai trabocchi sino a piazza della Madonnina al centro storico dove, ieri sera, l’attore e regista Michele Placido ha riempito ogni centimetro quadrato dell’Auditorium ‘Petruzzi’ in via delle Caserme, incontenibile la folla dannunziana che di nuovo si è spostata al seguito de ‘La Festa della Rivoluzione’, tantissimi sono rimasti purtroppo fuori dal teatro e ce ne scusiamo. Ora ci prepariamo ai grandi eventi che caratterizzeranno la chiusura della manifestazione”. Domani, sabato 14 settembre, la Rassegna si aprirà alle ore 17, all’Aurum dove lo storico, saggista, giornalista e accademico italiano Giordano Bruno Guerri presenterà il suo libro ‘Disobbedisco’ – parole ai ribelli che raccontano l’Impresa di Fiume. Il 12 settembre 1919 un poeta, alla testa di duemila soldati ribelli, conquista una città senza sparare un colpo. Vi rimarrà oltre un anno, opponendosi alle maggiori potenze sotto gli occhi di un mondo ancora sconvolto dalla Grande Guerra. Lo scopo di Gabriele d'Annunzio e dei suoi legionari non era solo rivendicare l'italianità di Fiume: il Vate sognava di trasformare la sua ‘Impresa’ in una rivoluzione globale contro l'ordine costituito, e nell'avveniristica Carta del Carnaro - una costituzione avanzatissima - teorizzò un governo della cosa pubblica lontano da quello dello Stato liberale, socialista, fascista. Per sedici mesi Fiume fu teatro di cospirazioni, feste, beffe, battaglie, amori, in un intreccio diplomatico e politico sospeso tra utopia e realtà. Militari, scrittori, aristocratici, industriali, femministe, sovversivi, politici, ragazzi fuggiti di casa componevano l'esercito del ‘Comandante’, inconsapevoli di quanto avrebbero influenzato l'immaginario del Novecento. Nelle luci e nelle ombre dell'Impresa ritroviamo, a distanza di cento anni, molti aspetti del mondo di oggi: la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la festa come mezzo di contestazione, la rivolta contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione. Mussolini, che a Fiume tradì d'Annunzio, saccheggiò quell'epopea adottandone la liturgia della politica di massa: i discorsi dal balcone, il dialogo con la folla, il ‘me ne frego’, l'’eia eia alalà’, riti e miti: così l'Italia democratica ha voluto dimenticare che la ‘Città di Vita’ fu anzitutto una ‘controsocietà’ sperimentale, in contrasto sia con le idee e i valori dell'epoca sia - e tanto più - con quelli del fascismo. Eppure, se molti legionari aderirono al regime, come Ettore Muti, molti altri furono irriducibilmente antifascisti, confinati o costretti a morire in esilio, come il sindacalista rivoluzionario Alceste De Ambris. Con il suo stile inconfondibile, Giordano Bruno Guerri ricostruisce quei sedici mesi attraverso migliaia di documenti inediti custoditi negli Archivi del Vittoriale, intrecciando in una narrazione appassionante la grande storia con le vicende degli uomini e delle donne che hanno vissuto quell'irripetibile avventura, e portando alla luce un aspetto inedito della poliedrica personalità dell'uomo che ne fu l'ispirato animatore e l'indiscusso protagonista. Giordano Bruno Guerri ha diretto ‘Storia illustrata’, ‘Chorus’ e ‘L’Indipendente’. È stato direttore editoriale dell’Arnoldo Mondadori Editore, presidente dell’istituto di alta cultura Fondazione Ugo Bordoni. È presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, direttore del MuSa, museo di Salò, e di GardaMusei. Giordano Bruno Guerri con Disobbedisco è il vincitore del Premio Casinò di Sanremo 1905 Antonio Semeria.
Domani, alle ore 19 ‘La Festa della Rivoluzione’ si sposta in piazza Muzii con ‘Artiglieria in baldoria’ dell’autore Federico Palmaroli, divenuto noto con #lepiùbellefrasidiosho, che proporrà la satira come colpo ben assestato nello stomaco di tutte le saccenti musonerie. Federico Palmaroli nasce a Roma nel 1973. Di formazione umanistica, matura fin dall'adolescenza un grande interesse per la tradizione popolare tipicamente romana. È il padre de ‘Le più belle frasi di Osho’. Grande appassionato di letteratura futurista, sviluppa un'ironia che non appare anacronistico definire petroliniana. Svolge una professione che non ha nulla a che vedere con questa sua indole comica, che rimane solo il suo modo di approcciarsi alla vita. Il suo karma è racchiuso in questa citazione di Marinetti: "Mi auguro di morire prima di aver perduto le mie deliziose fanciullaggini". Alle ore 20 tutto il centro cittadino si trasformerà in un grande palcoscenico per il Ballo di San Vito che farà rivivere la cultura fiumana, con musica dal vivo e balli, evento che vedrà la partecipazione di gruppi musicali e di scuole di danza, organizzato dal Comune di Pescara lle ore 21.30 riflettori accesi sull’Alma Tour 2019 del grande artista e cantautore, scrittore, conduttore televisivo e radiofonico Enrico Ruggeri per il suo concertone in piazza Salotto. Enrico Ruggeri nel 1972, a 15 anni, fonda il suo primo gruppo, i JOSAFAT, che nel 1974 si trasformano, con l’ingresso di SILVIO CAPECCIA, in CHAMPAGNE MOLOTOV (nome che ricorrerà spesso nella prima parte della carriera solista). Nel 1977 dalla fusione degli Champagne Molotov e la band Trifoglio, nascono i DECIBEL, con cui incide nel 1978 il primo Album Decibel (comunemente noto come Punk a causa di una scritta presente sulla copertina); l’album, pubblicato per la Spaghetti Records è un insuccesso (poche centinaia di copie), e frutta anche una denuncia per vilipendio alla religione a causa del testo di Paparock che verrà camuffato in sede di missaggio rendendolo inintellegibile all’ascolto. Dopo il singolo Indigestione disko, e il ritorno di Silvio Capeccia, il successo arriva con la partecipazione a Sanremo con il brano ‘Contessa’ e l’album ‘Vivo da re’, la cui title-track prenderà parte al Festivalbar di quell’anno. Nel 1981 Enrico Ruggeri intraprende la propria carriera solista, ne scaturisce l’album Champagne Molotov per la casa discografica SIF. In questo periodo Ruggeri lavora anche come autore di alcuni cantanti pop come Diana Est, Den Harrow, Jock Hattle, Albert One. Dopo un breve sodalizio con Mimmo Locasciulli, Ruggeri conosce una stagione di prolifica ispirazione che lo vede pubblicare tre lavori nel giro di diciotto mesi, album che ne sanciscono definitivamente l’ingresso nel novero dei cantautori italiani più apprezzati. Nel 1987 si ripresenta a Sanremo con Gianni Morandi e Umberto Tozzi con il brano ‘Si può dare di più’ che vince la manifestazione. Al culmine del successo, nel 1993 Ruggeri conquista per la seconda volta il Festival di Sanremo con il brano rock ‘Mistero’. Nel 2003, in coppia con Andrea Mirò, è ancora a Sanremo con ‘Nessuno tocchi caino’, canzone contro la pena di morte, scritta dopo l’adesione all’omonima associazione, dove Enrico canta i pensieri del boia alle prese con ciò che per lui è solo il suo mestiere, e Andrea dà voce al condannato che spera in un atto di clemenza. Nell’autunno 2010 è giudice nella trasmissione XFactor. Il 2011 si apre con ‘Che giorno sara’, suo primo romanzo uscito (e ristampato) da Kowalski (Feltrinelli). Nel marzo 2018, i Decibel partecipano alla 68a edizione del Festival di Sanremo con il brano Lettera dal Duca che anticipa l’uscita dell’album L’Anticristo. A marzo 2019 la partenza dell’Alma Tour composto da due tipi di esibizione che sottolineano la duplice anima del cantautore, resa celebre dal suo disco del 1990 ‘Il falco e il gabbiano’: il falco è l’animale aggressivo mentre il gabbiano è quello poetico per eccellenza. In questa serie di concerti, infatti, gli show nei teatri, in cui Enrico asseconda la sua vocazione cantautorale, si alterneranno a quelli nei club dalla verve elettronica. Enrico Ruggeri sarà affiancato sul palco durante l’acoustic tour da Davide Brambilla (fisarmonica e tromba), Francesco Luppi (pianoforte e tastiere) e Paolo Zanetti (chitarra); mentre nel corso dell’electric tour da Francesco Luppi (pianoforte e tastiere), Paolo Zanetti (chitarre), Fortu Sacka (basso) e Alessandro Polifrone (batteria).
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