Redazione Notizie D'Abruzzo

Crollo hotel Rigopiano, rinviata l’udienza di opposizione all’archiviazione

E' stata rinviata al prossimo 16 ottobre l'udienza, davanti al gip del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, sull'opposizione presentata dalla Procura di Pescara per 22 indagati dell'inchiesta principale relativa alla tragedia dell'Hotel Rigopiano, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco' 29 morti. In quell'occasione prenderanno la parola i difensori dei 22 indagati. Oggi invece hanno parlato i legali degli opponenti, alcune delle persone offese e il procuratore capo Massimiliano Serpi. Tra i 22 indagati per i quali e' stata chiesta l'archiviazione figurano gli ex governatori abruzzesi e gli assessori che si sono succeduti alla Protezione civile.

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Violenta grandinata su Pescara, decine di feriti

Trenta persone ferite, decine di alberi caduti, centinaia di macchine danneggiate, allagamenti ovunque: è il primo bilancio del nubifragio di oggi a Pescara dove i chicchi di grandine caduti hanno raggiunto dimensioni preoccupanti, con chicchi grandi come arance, caduti all'ora di pranzo. In ospedale anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente al capo. In tanti sono stati sorpresi dalla violentissima grandinata seguita da un violento nubifragio. Ovunque si registrano allagamenti. Strade ridotte a fiumi in più punti del capoluogo, da piazza Duca degli Abruzzi alla zona dell'ospedale civile. Disagi alla viabilità. In tilt i centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che stanno gestendo le numerose richieste di intervento. Ai Colli, in via di Sotto, si è creata una frattura nel manto stradale

La grandinata è stata "con chicchi grandi fino a 5/6 centimetri" spiega Daniela Ronconi, meteorologa del centro funzionale della protezione civile. Danni si sono verificati a macchine e culture ma "finché non finisce l'allerta meteo non possiamo fare una ricognizione nei comuni e capire se è il caso di chiedere stato di emergenza", chiarisce Antonio Iovine della Protezione Civile Abruzzo. "Nella zona interna della regione - continua la meteorologa - si sono verificati temporali ma per ora non ci sono arrivate segnalazioni di emergenza". 

Si registrano almeno 30 o 40 centimetri di acqua, forse mezzo metro durante il nubifragio, in piazza della Rinascita (piazza Salotto), uno dei simboli della citta' di Pescara. Si tratta della piazza centrale e piu' grande del capoluogo adriatico. In tanti commentano l'evento sostenendo di non aver "mai visto una cosa del genere". Dappertutto, in citta' , si vedono persone che camminano lungo le strade con l'acqua fin sopra le ginocchia. Diversi anche i negozi e i locali al pianterreno allagati. 

Maltempo a Pescara. La forte grandinata che ha colpito la città abruzzese ha danneggiato diversi edifici del centro, causando disagi alla circolazione e feriti. I vetri del Palazzo del Comune sono stati sfondati dalla forte grandine, così come le coperture in plexiglass della sede di Economia dell'Università di Chieti-Pescara

Attivato a Pescara il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l'emergenza maltempo che in queste ore sta interessando la citta'. Il sindaco, Carlo Masci, parla di un fenomeno straordinario, "una pioggia cosi' intensa preceduta da una grandinata violentissima. La citta' - dice - e' impraticabile. Vigili e operai sono tutti in strada, ma non sono sufficienti a gestire l'emergenza. Ho gia' contattato la Regione per ottenere la richiesta di risarcimento danni"

"Sembrava un bombardamento. Improvvisamente gli allarmi hanno iniziato a suonare, le persone a correre e si sentiva il rumore dei vetri che si rompevano". Cosi' alcuni giornalisti, impegnati in una conferenza stampa alla Regione Abruzzo, a Pescara, raccontano la violenta grandinata che ha colpito in tarda mattinata il capoluogo adriatico. "Stavamo salendo le scale - dicono - quando abbiamo iniziato a sentire dei rumori ripetuti e violenti, come fossero colpi di arma da fuoco. Poi le finestre dello stabile si sono rotte. A quel punto abbiamo raggiunto l'uscita e, restando al riparo, abbiamo visto la grandine, grande come arance o palline da tennis, che cadeva con violenza sulle auto e in strada. C'erano persone che scappavano, automobilisti che percorrevano strade contromano per mettersi al riparo". "Il fenomeno, violentissimo - aggiungono - e' durato circa cinque minuti. Poi e' arrivata una pioggia intensa. Nei minuti successivi, girando per la citta', lo scenario era apocalittico: ovunque - concludono - vetri infranti, auto danneggiate, persone in lacrime".

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La Fondazione Menegaz premiata di nuovo all’Italian Council

È ancora esposto all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona il trittico di arazzi Retina di Stefano Arienti, a cura di Simone Ciglia (e a giorni sarà possibile ammirarlo a Castelbasso), ma la Fondazione presieduta da Osvaldo Menegaz ha ottenuto un altro importante riconoscimento internazionale con un finanziamento di oltre 100 mila euro.
L’anno scorso, infatti, la Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture con Retina si era aggiudicata il secondo posto nel bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Quest’anno, uno dei pochi enti a rientrare due volte nei rigidi canoni del bando internazionale, arriva il bis.

Il nuovo progetto, dal titolo Modellare l’acqua di Mario Airò, sempre a cura di Simone Ciglia, vede come partner: Artribune, l’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, l’Officina delle Invenzioni di Pescara, il Liceo artistico statale per il design Grue di Castelli e il Mic, Museo internazionale delle ceramiche di Faenza (riconosciuto dall’Unesco Espressione dell’arte ceramica nel mondo).

Emerso nella vivace scena milanese alla fine degli anni Ottanta, Airò ha creato un universo formale in cui gravita una complessità di riferimenti che spaziano con grande libertà fra letteratura, filosofia, storia dell’arte, architettura e cinema. Dopo aver toccato una grande varietà di materiali e tecniche, l’artista ha avviato recentemente una sperimentazione con la ceramica.
Quest’antica arte è al centro del progetto Modellare l’acqua, per la cui realizzazione l’artista si è rivolto alla tradizione della maiolica di Castelli. Il paese in provincia di Teramo è storicamente uno dei maggiori centri di produzione ceramica in Italia, che ha toccato i vertici qualitativi nel Cinque e Seicento. Nella modellazione castellana Airò ha riconosciuto le qualità ideali per formalizzare la propria idea progettuale, nata dalla fascinazione per il mondo naturale e i fenomeni legati all’acqua. Interpretando in senso contemporaneo la maiolica, l’artista ha ideato un’installazione che rielabora il tema della fontana, modellando una forma ispirata poeticamente al greto di un fiume che fa da supporto a un ciclo di scorrimento di olio.

Per le sue componenti tecniche, il progetto si avvale della collaborazione dell’Officina delle Invenzioni, studio-laboratorio dei designer Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano (Arago design), sodalizio artistico basato in Abruzzo che si occupa di progettazione e ricerca nell’ambito del design del prodotto, con una specializzazione nella tecnica ceramica.

Modellare l’acqua prosegue il percorso di valorizzazione delle eccellenze artigianali abruzzesi che innerva una delle linee programmatiche della Fondazione Malvina Menegaz.

 

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Casa, prezzi fermi nel primo semestre

Il mercato immobiliare in Italia è entrato nella fase di stallo del classico ciclo, quella che precede la risalita dei costi delle abitazioni. L'Osservatorio di Immobiliare.it, relativo all'andamento dei prezzi medi richiesti nel primo semestre del 2019 per le case in vendita, ha infatti rilevato oscillazioni minime dei valori immobiliari: a livello nazionale, la media di 1.879 euro al metro quadro è frutto di un calo di appena lo 0,2%. La fase di stallo dei prezzi coinvolge ormai tutte le aree del Paese, con percentuali di variazione dei prezzi sempre prossime allo zero. L'unica che arriva all'1% in negativo è quella rilevata al Sud, dove nel corso dei primi sei mesi dell'anno i costi sono scesi a 1.552 euro/mq. Al Centro il prezzo medio si conferma essere il più caro in assoluto, con 2.234 euro al metro quadro, frutto di un calo semestrale dello 0,7%. Solo il Nord registra valori in crescita, seppur di appena lo 0,5% che porta il costo medio delle abitazioni a 1.926 euro/mq. Anche guardando alla suddivisione fra grandi e piccoli centri, il trend emergente rimane quello di una sostanziale stabilità dei prezzi: nelle città con più di 250mila abitanti i costi sono aumentati dello 0,4% in sei mesi, in quelli minori l'oscillazione è in territorio negativo dello 0,6%. Ciò che rimane differente è il prezzo medio rilevato con le grandi città che superano i 2.500 euro al metro quadro e le piccole che si fermano appena sopra i 1.600 euro. 

A seguito di un aumento semestrale del 2,8%, si conferma Firenze la città italiana più cara per gli acquisti immobiliari: qui il prezzo medio richiesto a giugno 2019 è stato pari a 3.810 euro al metro quadro. La seconda rimane Milano, città della crescita record per il primo semestre dell'anno, con un incremento dei valori pari al 4,3%, che portano i costi a una media di 3.466 euro/mq. Roma mantiene il terzo posto ma nella Capitale i valori registrano oscillazioni negative, minime a livello semestrale (-0,8%) ma più importanti su base annuale. I prezzi richiesti a Roma a giugno 2019 sono scesi infatti del 2% rispetto a quelli dello stesso mese dell'anno scorso, attestandosi su una media di 3.148 euro/mq. Il primo semestre dell'anno ha visto crescere del 3,4% i prezzi medi di Cagliari mentre sembra rallentare ma senza arrestarsi la crescita di Bologna, dove in sei mesi i costi delle abitazioni sono aumentati dell'1,2%, arrivando a una media di 2.786 euro al metro quadro. Registrano oscillazioni prossime allo zero ma in territorio positivo anche Trieste, Campobasso e Torino. Tutte le altre città capoluogo nel primo semestre 2019 hanno registrato variazioni dei prezzi negative, poco evidenti in alcune ma ancora molto forti in altre. Il record negativo spetta a Palermo, dove si è registrato un -4,6% su base semestrale. Oscillano fra il 2 e il 3% in negativo le variazioni rilevate a L'Aquila, Bari e Aosta. I due capoluoghi di regione più economici in cui comprare casa rimangono Campobasso e Catanzaro, dove i valori medi richiesti da chi vende superano di poche decine di euro la soglia dei 1.000 al metro quadro.

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Febbo incontra i vertici di Thales per il futuro di Intecs

"L'accordo per il reintegro degli ex lavoratori della Intecs nell'ambito del piano nazionale della Space economy, su cui la Regione Abruzzo ha investito milioni di euro non si e' mai bloccato ma ha avuto solo un rallentamento procedurale". Lo ha comunicato l'assessore allo Sviluppo economico ella Regione Abruzzo, Mauro Febbo. "Oggi - ha spiegato - ho incontrato e mi sono confrontato con Donato Amoroso e Giampiero Di Paolo, rispettivamente amministratore delegato e direttore delle Telecomunicazioni di Thales Alenia Space Italia, che mi hanno confermato come l'azienda sia in dirittura di arrivo sul progetto ItalGovSatCom, curato dall'Agenzia spaziale italiana (Asi), la cui chiusura potrebbe essere definita gia' entro la fine di luglio".

"Contestualmente - ha proseguito Febbo - attendiamo la partenza dei progetti inseriti nel Piano multi regionale. Su questa ipotesi di calendario l'azienda Thales Alenia Space Italia mi ha comunicato di voler stilare un programma per la realizzazione di attivita' in collaborazione con i soggetti interessati". "Anche in questa materia - ha aggiunto l'assessore - ci sara' un confronto con Alenia entro questo mese". "Mi sembra comunque - ha concluso Febbo - che il quadro che ne viene fuori al termine del confronto con i rappresentanti di Alenia mi induca a rassicurare i lavoratori, anche perche' la Regione Abruzzo sta portando avanti le trattative con il Mise e con le aziende coinvolte per arrivare a dare una risposta concreta agli ex dipendenti della Intecs".

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Sospiri: eventi per d’Annunzio saranno vetrina per l’intero Abruzzo

"Gabriele D'Annunzio e' stato il piu' grande testimonial dell'Abruzzo nel mondo e questa legge e' una vetrina per tutto l'Abruzzo non solo per la citta' di Pescara". Cosi' il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, in Aula sull'approvazione del provvedimento legislativo per le celebrazioni in favore di Gabriele D'Annunzio. "Come Consiglio regionale - ha detto - abbiamo immaginato una celebrazione di quella che fu la vicenda di Fiume attraverso una rigorosa ricostruzione storica. Derubricare questa esperienza come una vicenda fascista e' un falso storico. Al contrario l'impresa di Fiume si ricorda anche per la Carta del Carnaro, varata nel 1920, scritta dal sindacalista Alceste de Ambris e modificata in parte dallo stesso D'Annunzio che rappresento' un'avanguardia storica, legislativa, culturale e sociale all'interno del XX secolo dal momento che riconosceva numerosi diritti per i lavoratori, il suffragio universale maschile e femminile, l'esercizio delle fondamentali liberta' di pensiero, di parola, di stampa, di riunione, di associazione, di religione e di orientamento sessuale".

"D'Annunzio - ha aggiunto Sospiri - non era ne' di destra ne' di sinistra fu un grande abruzzese e basta. Il programma di questi eventi sara' ampiamente condiviso e si spalmera' in tutti i luoghi dannunziani e nelle province dove troveremo collaborazione istituzionale. Arte, futurismo, sport, musica e cultura saranno i temi centrali di questa rievocazione. Per fare questo abbiamo anche pubblicato un bando attraverso il consiglio regionale per raccogliere, in totale trasparenza, contributi e sponsorizzazioni da tutti coloro che vorranno aiutarci a fare un grande evento". "So - ha proseguito Sospiri - che ci sono tanti eventi culturali prestigiosi che meritano attenzione in Abruzzo e sono certo che il Governo regionale terra' conto anche di queste situazioni. Il nostro non e' un evento qualunque ma come gia' ricordato sono dei festeggiamenti unici nella ricorrenza del centenario del grande poeta abruzzese. Ricordo infine che i fondi stanziati sono il frutto di risparmi ed economie di capitoli di bilancio del consiglio regionale e della giunta regionale".

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Consiglio regionale, le interpellanze discusse in Aula

Al Consiglio regionale sono state discusse le seguenti interpellanze: a firma del Consigliere Pietro Smargiassi (M5S) su emergenza cinghiali; a firma del Consigliere Francesco Taglieri (M5S) su attivazione del secondo mezzo di soccorso 118 su Lanciano. Rinviata la discussione sull'interpellanza a firma del Consigliere Silvio Paolucci (Pd) sul futuro dello stabilimento della CBI di Gissi e dei suoi lavoratori. L'assessore Mauro Febbo e il consigliere Silvio Paolucci hanno incontrato una rappresentanza degli stessi lavoratori durante i lavori dell'Assemblea. Esaminati ed approvati anche due progetti di legge: il primo incrementa per l'anno 2019, il contributo spettante all'Ente Nazionale Sordomuti (ENS), pari a 90.000 euro necessario per assicurare il regolare svolgimento delle attivita' poste in essere dall'Ente Nazionale Sordomuti e finalizzate a favorire l'inclusione sociale delle persone affette da deficit uditivo e del linguaggio. Il secondo ha l'obiettivo di celebrare la figura del poeta abruzzese Gabriele D'Annunzio in occasione del centenario dell'impresa di Fiume da lui guidata che ricorre il prossimo 12 settembre. In tale occasione la Regione intende organizzare un evento celebrativo da tenere, in piu' giornate, a Pescara, citta' natale del poeta e in altre capoluoghi di provincia abruzzesi. Tale evento sara' affiancato da iniziative di gemellaggio con la Repubblica di Croazia e con la citta' di Rijeka, antica Fiume. L'Assemblea legislativa ha rinviato l'elezione del Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della liberta' personale raccogliendo l'invito del consigliere Pietro Smargiassi ad audire tutti i partecipanti all'avviso pubblico in Quinta Commissione Sanita' e di procedere successivamente nella prossima seduta del Consiglio regionale alla nomina dello stesso Garante. Rinviata anche l'elezione dei componenti della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunita' e della parita' giuridica e sostanziale tra uomini e donne.

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Premio Franco Giustolisi, tutte le novità

Molte novita' del Premio Franco Giustolisi 2019. Il bando di ammissione viene prorogato al 15 settembre 2019. Vi possono partecipare giornalisti della carta stampata, radiofonici, televisivi, web, che abbiano scritti libri di inchiesta, impegnati in reportage di qualita'. La cerimonia di presentazione prevista per l'8 settembre a Roccaraso organizzata dal Comune e' invece spostata a fine anno al Senato. L'annuncio dei vincitori sara' il 10 novembre, quinto anniversario della scomparsa di Franco Giustolisi. La premiazione in base alle date concordate con i presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, primi promotori del premio insieme con la Fondazione Archivio Giustolisi, si terra' tra novembre e dicembre in base alla disponibilita' delle alte cariche istituzionali. Alla cerimonia parteciperanno anche i ragazzi delle scuole, elementari e medie, che hanno aderito all'edizione 2019 e i rappresentanti delle organizzazioni in memoria dei caduti della strage nazifascista di Pietransieri. Lo spostamento - spiega una nota - si e' reso necessario per motivi organizzativi indipendenti dalle volonta' dei responsabili del Premio. Il regolamento dettagliato e' reperibile all'indirizzo www.premiogiustolisi.it. Il Premio ha il patrocinio della Presidenza del Senato e della Camera dei Deputati, del CoReCom, dell'Ordine Nazionale Giornalisti, dell'Ordine Regionale d'Abruzzo, della Fondazione Murialdi, di Fnsi, Inpgi e Casagit. La giuria e' formata da Sandra Bonsanti (presidente), Daniele Biacchessi, Marzio Breda, Vittorio Emiliani, Silvia Garambois, Livia Giustolisi, Bruno Manfellotto, Virginia Piccolillo, Vittorio Roidi, Marcello Sorgi, Luigi Vicinanza, Lucia Visca

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Boccia: è il momento di lanciare proposte e idee per la crescita del paese

"E' un momento in cui si possono lanciare proposte e idee per la crescita del paese, rimettendo, secondo il nostro punto di vista, il lavoro, l'incremento occupazionale e un grande piano di inclusione giovani, al centro dell'attenzione del Paese". Lo afferma il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea dei soci di Confindustria Chieti Pescara, in corso all'Aurum del capoluogo adriatico, a proposito dell'incontro con le parti sociali convocato per lunedi' prossimo al Viminale. "E' un momento in cui, insieme alle altre categorie, presenteremo quelle che sono le proposte all'attenzione del Governo. Abbiamo di fronte a noi un nodo risorse importante, una manovra di autunno non affatto marginale. Bisogna partire dagli effetti sull'economia reale che vogliamo realizzare. Se vogliamo avere piu' occupazione, piu' inclusione giovani, evidentemente la determinazione della tassazione e delle sue priorita' in un piano a medio termine va vista in questi termini e anche il nodo risorse". ha spiegato, Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea dei soci di Confindustria Chieti Pescara, parlando anche della Flat tax . "A nostro avviso, un grande piano di inclusione giovani e una riduzione delle tasse sui salari dei lavoratori italiani sono sicuramente un primo passo di una visione di medio termine che il Paese deve cominciare ad avere", ha spiegato Boccia.

"Auspichiamo che la vicenda Alitalia si concluda bene, con un piano industriale, che faccia diventare Alitalia, integrata chiaramente a Ferrovie, un grande soggetto attrattivo di turisti dal mondo verso l'Italia e competitivo per inviare le nostre merci nel mondo" ha detto Vincenzo Boccia, a margine dell'assemblea dei soci di Confindustria Chieti Pescara.

"La questione migranti e' una delle questioni Paese chiaramente, non la questione Paese. Occorre affrontare anche altri aspetti. Tra l'altro abbiamo un dibattito aperto in Europa sulla scelta dei prossimi commissari, sul futuro della Bce dopo Draghi, sui dirigenti che intendiamo inviare in Europa. Questioni determinanti per la vita del Paese", ha dett infine Boccia. 

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Chieti, il sindaco Di Primio ritira le dimissioni

 Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha annunciato di aver ritirato le dimissioni, presentate 20 giorni fa dopo che, a causa dell'assenza dell'intero gruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e di altri consiglieri della maggioranza di centrodestra, lui stesso aveva dovuto ritirare la delibera sul bilancio di previsione. In questa maniera il commissariamento dell'Amministrazione è scongiurato.

"Ci sono tre ragioni che mi hanno spinto a ritirare le dimissioni - ha spiegato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato assessori e consiglieri di maggioranza - Rispetto per le migliaia di persone che mi hanno chiesto di farlo; rispetto nei confronti dei dieci consiglieri comunali e della Giunta, che ha voluto ripensassi alla mia decisione. L'ho fatto con un grandissimo senso di dispiacere personale: umanamente non le avrei ritirate perche' disgustato da quanto e' successo; politicamente l'ho fatto perche' ritirarle vuol dire non fare arrivare un commissario, vuol dire avere l'opportunita' di rendere opere, progetti, iniziative programmate opere che possano essere toccate; vuol dire, soprattutto, non rischiare si perdano 40 milioni di euro che la citta' deve avere e gestire nel 2019, 2020 e 2021". 

"Nessuno mi ha chiesto un rimpasto di giunta e ove ci fosse una richiesta di un rimpasto non avrei problemi a parlarne, sapendo tutti che vi sono delle posizioni inamovibili. Mi si puo' chiedere tutto, meno che toccare alcuni assessori e alcune deleghe che devono essere gestite da chi ritengo ha meritato di gestirle e saperle gestire, soprattutto da chi ha competenza per gestirle. Gli undici consiglieri che hanno votato il bilancio il 2 luglio hanno messo la loro faccia - ha detto ancora Di Primio - per la citta', per coloro che non sono venuti a votare e legittimamente l'hanno messa anche i consiglieri di opposizione votando contro". "Per quello che ci riguarda ha proseguito il sindaco - se qualcuno vuole che questa amministrazione interrompa il proprio percorso, faccia una mozione di sfiducia, venga in Consiglio comunale e voti contro il consuntivo e faccia venire il commissario, ma si sappiano nomi e cognomi di chi determina queste cose". Un ringraziamento Di Primio ha rivolto al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, "che si e' dimostrato straordinariamente vicino, mi ha piu' volte contattato in questa settimana, ancora ieri sera. Cosi' come devo ringraziare il commissario della Lega, Bellachioma, e il segretario dell'Udc, Di Giuseppantonio, tutti hanno fatto la loro parte per fare si' che io ritirassi le dimissioni, ma non le ritiro perche' me lo chiedono i partiti e, con tutto il rispetto, le persone di cui ho parlato. Le ritiro perche' non voglio che la mia citta' abbia il commissario, le ritiro perche' ho rispetto per quelle undici persone che il 2 luglio, contro tutto e tutti, hanno messo la faccia perche' questa citta' potesse avere un bilancio, 40 milioni di investimento e ancora un percorso da poter fare insieme". 

"E' giunto il momento in cui si rinnovi completamente la classe dirigente della citta' con energie nuove, idee e volti freschi che non siano vittime dei vecchi riti della politica e dei partiti. Basta con chi da trent'anni fa il bello e il cattivo tempo nel Comune di Chieti. Purtroppo anche chi si e' presentato come il nuovo non sembra costituire una valida alternativa per Chieti. Le dimissioni si danno e non si ritirano. Altrimenti restano solo un annuncio che fa perdere coerenza e credibilita'. Per Di Primio e' gia' la seconda volta in pochi mesi". Lo dice il consigliere comunale di Chieti Alessandro Marzoli (Pd) commentando il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco. 

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