Redazione Notizie D'Abruzzo

Inchiesta ‘Shining Light’, 28 persone a giudizio

Ventotto persone sono state rinviate a giudizio, dal gup del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Anna Rita Mantini. Gli imputati, accusati di turbata libertà degli incanti, sono imprenditori in larga parte abruzzesi, ma anche residenti nel Lazio, in Umbria, in Puglia e nelle Marche. Si tratta dell'ultimo troncone dell'inchiesta 'Shining Light', condotta dai carabinieri forestali di Pescara, per fatti commessi tra il 2009 e il 2013. L'ipotesi dell'accusa è che un folto gruppo di aziende, che avrebbe avuto come capi cordata gli imprenditori aquilani Claudio e Antonio D'Alessandro, che per questa vicenda hanno già patteggiato una pena, abbia sistematicamente truccato una serie di appalti dell'Aca, dell'Ater di Chieti, dell'Ufficio infrastrutture dell'Esercito di Pescara e dei Comuni di Cepagatti (Pescara) e Montesilvano (Pescara). 

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Facciamo chiarezza sugli aspetti giuridici del caso Diciotti

Facciamo chiarezza sugli aspetti giuridici del caso Diciotti

Sul caso Diciotti si sentono una gran quantità di dichiarazioni sballate che lasciano perplessi. I vari personaggi non capiscono o fingono di non capire? Volete un esempio? Fico dice “se capitasse a me mi farei processare” E’ una solenne stupidaggine e vi spiego perché. Il Costituente introdusse nella legge costituzionale la immunità per senatori e deputati. Di che si trattava? E’ presto detto: un parlamentare non poteva essere processato o arrestato a meno che non fosse colto in flagranza di reato (ad esempio visto da un poliziotto mentre rubava in un negozio); le sue comunicazioni non potevano essere controllate (telefono, PC, lettere, microspie) se la richiesta del Pubblico Ministero non fosse stata autorizzata dalla camera di appartenenza. La cosa aveva una logica. Il parlamentare infatti viene eletto e rappresenta il potere del popolo che è il potere su cui si fonda uno stato democratico. In astratto il potere giudiziario è un potere dello stato (la giustizia infatti si esercita in nome del popolo) come quello legislativo ed esecutivo. I Magistrati non sono però eletti dal popolo; sono dei dipendenti dello stato vincitori di un concorso come i professori e i maestri di scuola. Il costituente riteneva che fosse possibile che uno o più magistrati avessero lo scopo di utilizzare la per un fine politico e se ne volessero servire per combattere un parlamentare di ideologia diversa dalla propria. Questa non è una ipotesi peregrina perché è vero che un magistrato non può avere la tessera di un partito, ma molti magistrati sono stati eletti a varie cariche come esponenti di qualche partito e non è assurdo pensare che si ritenessero organici a quella forza politica che poi li avrebbe fatti eleggere. Per questa ragione doveva essere la Camera di appartenenza a valutare la fondatezza delle accuse. Ma si giudicano tra di loro! Questa la frase diffusa tra la gente senza pensare che se un cittadino fa un esposto al CSM perché si lamenta della mancanza disciplinare di un magistrato, quel magistrato sarà giudicato da un organismo in cui siedono in maggioranza i magistrati. Se uno facesse invece una denuncia accusando qualche magistrato di un reato, la denuncia sarebbe valutata da un procuratore della repubblica e da un giudice della udienza preliminare, ed eventualmente dal, tribunale, dalla corte d’appello e da quella di cassazione tutte composte da magistrati, quindi da colleghi. Comunque sotto la spinta emotiva del periodo di Mani Pulite la immunità fu cancellata e resta solo per l’arresto e la inviolabilità delle comunicazioni. Se Salvini o qualsiasi altro membro del governo commettesse un reato comune (ad esempio si comprasse un orologio con banconote false) non è protetto da nessuna immunità e verrà automaticamente processato. Nel 1989 è stata introdotta una legge costituzionale che istituisce il tribunale dei ministri e per farla breve dice questo: se un ministro commette un reato ma lo fa per tutelare un interesse dello Stato non è perseguibile. A decidere se quella azione è stata compiuta nell’interesse dello Stato o meno è la Camera di appartenenza se il ministro o il presidente del consiglio è un parlamentare ;se non è un parlamentare come Conte ,deciderà il Senato. La decisione è insindacabile. Nel caso Diciotti il Tribunale dei Ministri di Catania (competente perché il fatto si è svolto a Catania) ha ritenuto che trattenere i migranti per 5 giorni sia un reato (tutto da dimostrare in un’eventuale processo, tanto è vero che il Procuratore della Repubblica ritiene invece che reato non ci sia stato) compiuto per interesse personale e non per tutelare un interesse superiore dello Stato e ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere. Chi però deve stabilire se questo interesse dello Stato da difendere ci fosse o no è solo il Senato. E’ quindi una prerogativa del Senato e non del singolo ministro che non può rinunciarvi. Quando vigeva la immunità parlamentare l’on. Remo Gaspari fu accusato di peculato per aver fatto un volo con l’elicottero dei vigili del fuoco. Non essendo un reato ministeriale ma comune pronunciò un discorso alla Camera dei Deputati spiegando le ragioni di quel volo, dichiarando di ritenere di non aver fatto alcun reato e proclamando che rinunciava alla immunità. Il processo fu celebrato e Gaspari fu assolto. Qui la cosa è completamente diversa perché l’atto di Salvini è stato compiuto nell’esercizio delle funzioni di Ministro. Quindi non esiste nessuna immunità cui si possa rinunciare. L’unica cosa che Salvini potrebbe fare è auto accusarsi dichiarato di aver preso quella decisione nell’interesse suo personale e del suo partito. E ‘come chiedere all’impiccando di stringersi da solo la corda attorno al collo. Ma anche questo non toglierebbe alla Camera di appartenenza il potere di mantenere la propria autonomia di giudizio. Infatti non è infrequente che qualcuno si auto accusi e la confessione da sola non è sufficiente a dichiarare il soggetto colpevole se i fatti non vengono verificati. La legge è ben fatta; l’applicazione è lasciata agli uomini che dovrebbero autonomamente decidere in scienza e coscienza. Invece la maggioranza deciderà in un modo e parte dell’opposizione in modo contrario. A parti invertite succederebbe la stessa cosa.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

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Fossacesia, sopralluogo della provincia per messa in sicurezza di viale San Giovanni in Venere

E’ stato eseguito lunedi scorso 18 febbraio, un sopralluogo su viale San Giovanni in Venere al quale hanno preso parte il Delegato alla Viabilità della Provincia di Chieti, Arturo Scopino, il Sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuspantonio, il vice Sindaco, Paolo Sisti, Danilo Petragnani, Consigliere comunale delegato alle tematiche relative ai Lavori Pubblici , e il responsabile del Settore Tecnico del comune, l’ing. Silvano Sgariglia, il padre superiore dei Padri Passionisti di San Giovanni in Venere, padre Pierluigi . Il viale, che collega il centro cittadino all’abbazia benedettina, presenta delle problematiche causate dall’innalzamento del manto stradale, provocato dalle radici dei pini che costeggiano i 1200 metri di lunghezza della strada. Molte conifere, tra l’altro, non offrono più garanzie di sicurezza, mettendo a rischio l’incolumità di quanti si trovano a percorrerla. Situazioni che erano state poste più volte all’attenzione della Provincia di Chieti, proprietaria degli alberi e che ha competenza anche sul viale. L’esame dei luoghi, quindi, era atteso e la presenza del delegato provinciale alla Viabilità Scopino ha consentito di far valutare nella sua complessità le condizioni della strada.Scopino si è impegnato a far eseguire lavori per il taglio dei rami pericolanti e delle piante secche presenti sul viale e, inoltre, alla sistemazione del manto stradale, procedendo alla rimozione profonda delle radici, che provocano gobbe e rialzi sul manto stradale.

“Ringrazio l’Assessore Scopino per la sua disponibilità. Gli interventi sono necessari per garantire sicurezza per il transito dei pedoni e delle auto – dice il Sindaco Di Giuseppantonio -. Ci auguriamo adesso che la nuova amministrazione regionale proceda quanto prima a dar seguito alla richiesta di finanziamento che abbiamo chiesto e che ci era stato promesso per poter eseguire i lavori di rifacimento dei marciapiedi del viale, anche loro danneggiati dalle radici delle conifere. Come Comune – tiene a sottolineare il Sindaco Di Giuseppantonio – procederemo tra breve agli interventi programmati, anche grazie all’accordo urbanistico con privati, e relativi al primo tratto del viale, che va dalla rotonda di via Marina fino al polo scolastico, lavori che offriranno maggior protezione soprattutto ad alunni, genitori e al personale scolastico”.  

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La Nonna di San Giovanni Teatino compie 104 anni

La Nonna di San Giovanni Teatino compie 104 anni
Straordinario traguardo per la signora Anna Di Palma. la più longeva  
in città. Oggi ha spento le candeline con i familiari, il Sindaco  
Marinucci ed il Vicesindaco Di Clemente

Alle 5 di mattina del 20 febbraio 1915, a San Giovanni Teatino, papà  
Giovanni Di Palma e la mamma Rachele Di Cintio accoglievano la nascita  
della piccola Anna.
Anna Di Palma oggi ha spento dal candelina numero 104. Uno  
straordinario traguardo salutato con affetto ed emozione  
dall'Amministrazione comunale di San Giovanni Teatino che questa  
mattina le ha portato gli auguri ed un gran bel mazzo di fiori, con il  
Sindaco Luciano Marinucci  ed il Vicesindaco Giorgio Di Clemente.
Dopo aver superato il traguardo dei 100, ogni anno che passa, il 20  
febbraio è sempre una gran festa per la nonna di San Giovanni Teatino.  
Una giornata che trascorre nel calore della sua grande famiglia.
"È una grande emozione poter festeggiare Nonna Anna - ha dichiarato il  
Sindaco Luciano Marinucci - la donna più longeva di San Giovanni  
Teatino. È stata proprio lei a raccontarci il segreto per raggiungere  
un traguardo così importante: ha sempre lavorato nei campi e, nei  
giorni di mercato, trascinava il carretto con la bicicletta fino alla  
piazza, per vendere i prodotti che coltivava. Nonna Anna è un grande  
esempio di umiltà, lavoro, spirito di sacrificio, abnegazione, amore  
per la famiglia e per i valori importanti, quelli che sfidano e  
vincono il tempo. Tanti auguri Nonna Anna da parte di tutti noi".
Anche quest'anno Nonna Anna ha soffiato sulle candeline spegnendole  
tutte e, addirittura, stappando la bottiglia di spumante.
Il suo rammarico? Da qualche anno è costretta a muoversi sulla sedia a  
rotelle a causa di alcuni fastidiosi acciacchi.
Sangiovannese doc, Nonna Anna abita in via Aldo Moro, dove è nata 104 anni fa.
E' stata sposata con Cesare Chiacchiaretta, marito che ha perso nel  
1944, durante la seconda guerra mondiale. Con grande forza, carattere  
e determinazione ha cresciuto i loro tre figli: Achille, Matilde e  
Rachele, rispettivamente di 80, 78 e 76 anni. Dalle loro famiglie sono  
arrivati 8 nipoti, sette maschi e una femmina, e 7 pronipoti, alcuni  
oggi già teenager. Uno porta il nome del bisnonno Cesare.

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Bando per l’affidamento dei servizi legali indetto dal Comune di Manoppello

“Notevole risparmio e maggiore efficienza”, è quanto afferma il Sindaco, Giorgio De Luca, in merito alla questione sollevata per il Bando per l’affidamento dei servizi legali indetto dal Comune di Manoppello, lo scorso ottobre 2018, e pubblicato su Amministrazione Trasparente, nella sezione di Bandi di concorso.

“A prescindere dal fatto che le procedure di trasparenza in sede di gara siano state tutte rispettate, comprese quelle di pubblicazione, siamo di fronte ad un oggettivo risparmio ottenuto: negli anni passati le spese legali per incarichi giudiziari e stragiudiziali sostenute dall’Ente superavano i 100.000,00€ l’anno, con spese che aumentavano considerevolmente con le numerose cause intentate; attualmente le spese di aggirano intorno ai 20.000,00 € l’anno per tutte le attività”.

“Siamo convinti della scelta dell’Avv. Maurizio Minichilli che, oltre a svolgere in maniera ottimale gli incarichi legali, riesce a sbrigare numerose pratiche al servizio dei cittadini, grazie anche alla costante presenza e costante disponibilità che offre all’Ente”.

“Invito la Consigliera Toppi – conclude il primo cittadino – a non focalizzare la sua attenzione su mere banalità burocratiche, ma a pensare al fare e al fare bene, nonché ai risultati concreti e tangibili, ossia al risparmio per l’Ente e al numero di nuovi contenziosi (che non risultano esserci)”.

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Pineto: ripresi i lavori su Via Colombo

Come già annunciato dall’Amministrazione Comunale di Pineto, i lavori di rifacimento dell’asfalto sulla centrale Via Cristoforo Colombo a Pineto, interrotti per via di errori commessi dalla ditta esecutrice, sono ripresi a spese dell’impresa stessa. Qualche mese fa, infatti, l’Amministrazione aveva contestato i lavori bloccandoli. Dopo l’incontro con il direttore dei lavori e i vertici aziendali, sono state chiarite le modalità con le quali dovranno essere portati avanti gli interventi tenendo conto perfettamente di quanto prevede il progetto. Il primo tratto di Via Colombo è quindi ora in fase di risistemazione a spese della ditta.

 “Appena è emersa l’incongruenza tra il progetto e le modalità con le quali i lavori venivano svolti - spiega il Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Pineto, Cleto Pallini, - ci siamo adoperati per chiarire il tutto tra il direttore dei lavori e il nostro ufficio tecnico e come da impegno preso da parte dei referenti della ditta esecutrice dei lavori, che ha riconosciuto l’errore, gli interventi sono ripartiti per terminare nel più breve tempo possibile al fine di non arrecare eccessivi disagi ai cittadini”. 

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Pescara: Il progetto PESOS presentato a Optitrans

Il Comune di Pescara alla sessione italiana dei lavori di Optitrans, il progetto europeo di promozione della mobilità sostenibile. Presutti: “presentato il progetto della ciclopolitana”

L’Amministrazione comunale di Pescara è stata presente con una propria delegazione, nelle giornate del 19 e 21 febbraio nella sede del Consiglio della Regione Abruzzo alla sessione italiana di OPTITRANS, Optimisation of Public Transport Policies for Green Mobility, un progetto europeo di promozione delle politiche della mobilità, di sviluppo dei trasporti a basse emissioni di carbonio, e di incentivo a  forme di mobilità alternativa. Partner del progetto è la Regione Abruzzo, con il Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa, insieme alle omologhe rappresentanze della Romania, della Croazia, dell’Estonia, della Grecia e della Spagna. Al Comune di Pescara è stato chiesto di raccontare la propria esperienza in tema di mobilità sostenibile, segnalando le iniziative in corso e il contesto pianificatorio di riferimento. Le relazioni sono state curate da Marco Presutti, Assessore alla Mobilità, dall’Arch. Pier Giorgio Pardi, Mobilty Manager del Comune di Pescara e Giancarlo Odoardi, referente del progetto PESOS.

“In particolare sono state illustrate le strategie e i progetti sulla mobilità sostenibile in ambito urbano – così l’assessore alla Mobilità Marco Presutti - i finanziamenti finalizzati allo sviluppo del territorio e le linee di indirizzo del Progetto PESOS, Pescara Sostenibile, la cui attuazione vede come partner affiancati all’Amministrazione comunale l’Associazione Euromobility e CRAS srl. Inoltre si è fatto cenno al PGTU (Piano Generale del Traffico Urbano) e al PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) con considerazioni, a partire dallo stato di fatto, sui principi che determinano i flussi di spostamento del pendolarismo nelle ore di punta, con prime indicazioni sulla individuazione delle linee di intervento per la programmazione delle modalità di spostamento sistematico casa-lavoro / casa-scuola, e strategie finalizzate al miglioramento della mobilità urbana. Del progetto PESOS sono state illustrate le imminenti misure di supporto all’attuazione del progetto. Abbiamo infine presentato le strategie e i progetti previsti per il collegamento delle piste ciclabili esistenti sul territorio comunale, nonché lo sviluppo della ciclopolitana”.

 

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Pescara: al via nuovo corso di autodifesa, il settimo

Parte il settimo corso per autodifesa femminile. La presidente della Commissione Pari Opportunità: "Un modo per dare sicurezza alle donne"

Giunge alla 7° edizione il corso di autodifesa femminile a cura della Commissione Pari Opportunità, patrocinato dal Comune di Pescara, pronto a dare il via alla sua nuova sessione che si svolgerà da marzo a maggio prossimi. Il corso è gratuito, destinato a circa 100 donne ed è in collaborazione con gli assessorati a Politiche Sociali, Pari Opportunità e Sport. 

“E’ cresciuto notevolmente il progetto anti violenza che la Commissione e l’assessorato alle Pari Opportunità hanno voluto organizzare a Pescara – dice la presidente della Cpo Tiziana Di Giampietro - Un corso che arriva alla sua settima replica, che ha sempre riscosso successo e attenzione sia nell’ambito sportivo che fra le donne che si sono via via iscritte, per acquisire basi di difesa personale. Si tratta di un successo che dobbiamo al maestro D'Andrea e ai suoi istruttori, che gli hanno dato un’impostazione particolare, promuovendo alcune tecniche di apprendimento che non richiedono forza e violenza, ma che consentono di guadagnare tempo e mettersi in salvo in caso di aggressione.

Un corso non solo per difendersi, ma anche per conoscere anche strategie da mettere in atto in situazioni di pericolo che la Commissione pari opportunità ha promosso per dare un'opportunità concreta in più alle donne. Negli anni scorsi abbiamo avuto tantissime iscrizioni, l’auspicio è quello di veder crescere ancora il corso e vederlo rappresentato in varie zone della città.

Per partecipare bisogna contattare l’Accademia Karate Do Asd, via Lago di Capotosto o contattare il numero 346/9642908 oppure 085/”.

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Spoltore, pubblicato l’avviso per affidare la Casina nel parco

Il Comune di Spoltore affida "La Casina nel Parco", il centro polifunzionale nel parco di Villa Acerbo a Caprara: si tratta di una struttura di 50 metri quadrati (circondata da un piazzale in cemento poco più grande) all'interno dell'area verde. La struttura sarà concessa in comodato d'uso gratuito con gestione: è possibile inviare la relativa manifestazione d'interesse entro e non oltre l'1 marzo 2019 tramite PEC all'indirizzo protocollo@pec.comune.spoltore.pe.it. Tutti i dettagli sono pubblicati nell'avviso sul sito istituzionale. 

Dotata di ripostiglio, servizi igienici e gas per la cottura di cibi, la "Casina" è circondata da uno spazio attrezzato con panchine, tavoli da pic nic, barbecue, giochi, illuminazione pubblica. E accanto è presente il campo sportivo. Il comodato d'uso è previsto per il periodo di un anno, con la possibilità di rinnovo per ulteriori due anni, ad enti o associazioni che non abbiano fine di lucro, siano iscritte all'albo comunale di Spoltore per le libere forme associative e svolgano attività d'interesse collettivo prevalentemente a Caprara. 

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Luciano Di Lorito ha scelto di procedere all'affidamento "nell'intento di favorire la vita delle libere forme associative vuole consentire che il centro polifunzionale di proprietà comunale venga dato uso a enti, comitati o associazioni locali per attività sociali, culturali, artistiche, ricreative". Una volta affidata la gestione, le richieste di utilizzo del centro polifunzionale andranno comunque inviate al protocollo del Comune, almeno 15 giorni prima della data prevista per l'utilizzo, con i modelli predisposti dall'Ente. Sono previste tariffe agevolate per gruppi sportivi, associazioni iscritte all'albo comunale, sindacati, partiti politici. L'amministrazione può inoltre concedere gratuitamente la casina nel parco alle scuole, alle associazioni di volontariato o in altri casi giudicati di interesse rilevante per la cittadinanza. Le tariffe sono da stabilire: nel frattempo verranno applicate le stesse previste per il Centro Civico di Via Nora, a Santa Teresa di Spoltore.

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Clima, Coldiretti: il 2019 è il terzo anno più caldo di sempre

"Il 2019 si classifica fino a ora al terzo posto tra gli anni più bollenti del pianeta facendo registrare una temperatura media sulla superficie della Terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,88 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo". È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti relative al mese di gennaio, sulla base della banca dati Noaa, il National climatic datacentre che rileva i dati dal 1880. L'anomalia si fa sentire anche in Italia dove le temperature minime sono state di 2,2 gradi superiori alla media nella prima decade di febbraio, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ucea (Ufficio centrale ecologia agraria). "Gli effetti del potente anticiclone a matrice sub tropicale ancora presente sulla Penisola – continua la Coldiretti - mettono in allarme anche le campagne dove il rischio è che la 'finta primavera' inganni le coltivazioni favorendo un 'risveglio' che le rende particolarmente vulnerabili all'eventuale prossimo arrivo del gelo con danni incalcolabili". "Siamo di fronte – conclude la Coldiretti – ai drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati con sfasamenti stagionali, il moltiplicarsi di eventi estremi, e precipitazioni brevi, ma intense che il terreno non riesce ad assorbire"

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