Redazione Notizie D'Abruzzo

Nuovi nati, al Nord 1 su 5 ha entrambi i genitori stranieri

Tra i nati stranieri in Italia iscritti in anagrafe nel 2017 si confermano al primo posto i bambini romeni (14.693), seguiti da marocchini (9.261), albanesi (7.273) e cinesi (3.869), per un totale di nati rappresentato da queste comunita' del 51,8% del totale. A rivelarlo e' il report Istat 'Natalita' e fecondita' della popolazione residente' anno 2017, presentato stamattina nella sede dell'istituto di statistica a Roma. "L'incidenza delle nascite da genitori entrambi stranieri- si legge nel report- e' notoriamente molto piu' elevata nelle regioni del Nord (circa 20,9%) dove la presenza straniera e' piu' stabile e radicata e, in misura minore, in quelle del Centro (17%). Nel Mezzogiorno- continua il rapporto- l'incidenza e' molto inferiore rispetto al resto d'Italia (6,1% al Sud e 5,5% nelle Isole). Nel 2017 e' di cittadinanza straniera circa un nato su quattro in Emilia Romagna (24,3%), quasi il 22% in Lombardia, circa un nato su cinque in Veneto, Liguria, Toscana e Piemonte. La percentuale di nati stranieri e' decisamente piu' contenuta in quasi tutte le regioni del Mezzogiorno, con l'eccezione dell'Abruzzo dove supera l'11%"

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Auto finisce in un canale di raccolta delle acque, muore un 42enne

Un 42enne pugliese è morto questa mattina, intrappolato nell'abitacolo della sua auto che è  finita in un canale all'altezza di una rotonda lungo la provinciale 1 Bonifica del Tronto. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri l'uomo potrebbe non aver rallentato in prossimità dello svincolo nel territorio di Controguerra che immette in direzione di Spinetoli e Pagliare del Tronto, finendo con l'auto nel canale di raccolta delle acque dalle sponde in cemento armato al centro della rotonda. Sono stati i Vigili del fuoco del distaccamento di Nereto a estrarre l'uomo dall'auto e permetterne il soccorso al personale del 118 di Ascoli Piceno. Il 42enne è stato trasferito all'ospedale Mazzoni, ma purtroppo è spirato al pronto soccorso.

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Auto contro bus, un morto e 10 feriti nel Chietino

Una giovane donna morta e una decina di persone ferite rappresenta il bilancio del gravissimo incidente avvenuto all'alba sulla strada statale Trignina, in territorio di Dogliola, poco prima dell'ingresso dell'area di servizio Il Girasole. In base a una prima ricostruzione, una Fiat Panda con a bordo una donna di 30 anni, residente a Tufillo, ha invaso la corsia opposta schiantandosi con un autobus della Atm, l'azienda trasporti Molisana.

Dopo il violento impatto, il pullman e' finito contro due mezzi parcheggiati all'interno dell'area di servizio. Per la 30enne non c'e' stato nulla da fare: e' morta pochi minuti dopo l'ingresso al pronto soccorso. I feriti, nessuno dei quali risulta in pericolo imminente di vita, sono stati trasportati negli ospedali di Vasto e Termoli. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Stradale, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco. 

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Rapporto Eurispes, i giovani italiani sono sempre più trasgressivi sotto le lenzuola

I giovani italiani sono sempre più trasgressivi sotto le lenzuola, i più licenziosi vivono nel Nord-Est, i 'tradizionalisti' nelle regioni del Sud. Oltre 7 su 10 utilizzano materiale pornografico, quasi 6 su 10 hanno praticato il 'sexting' almeno una volta nella vita e oltre 4 su 10 usano oggetti come il dildo e i vibratori come 'aiutino'. Se poi è vero che il 72,3% dei ragazzi non ha 'mai' praticato il Bdsm (bondage, dominazione, sadismo e sottomissione), il 54,8% è invece incuriosito o avrebbe la voglia di farlo. E' il quadro che emerge dal rapporto dell'Eurispes 'Sesso, erotismo e sentimenti: i giovani fuori dagli schemi' che ha indagato come i giovani italiani vivono i rapporti sessuali e il mondo dell'eros. L'indagine è stata condotto su un campione di mille ragazzi tra i 18 e 30 anni tra maggio e luglio 2018. Il sesso occasionale 'capita' alla maggioranza, anche a chi è fresco di matrimonio. "Se è vero che il 56% non fa sesso occasionale, non si può certo sottovalutare il restante 44% che, invece, intrattiene questo tipo di rapporto fuori dal vincolo matrimoniale (il 24% 'una volta o raramente', il 14% 'qualche volta', il 6% 'spesso')", emerge dall'indagine. Nato da un'idea dello staff de Il Filocolo, il rapporto dell'Eurispes rivela che "un quarto degli omosessuali non usa contraccettivi e la stragrande maggioranza intrattiene amicizie di letto".

"Mentre l'auto-erotismo risulta sdoganato - e ciò è certamente frutto dei processi di liberazione della donna quanto meno nell'area della sessualità - la dimensione affettiva collegata all'eros risulta molto più cogente tra le giovani piuttosto che tra i giovani", ammettono gli autori. "Per quel che riguarda i 'vincoli esterni' e la dimensione pubblica della coppia - evidenziano le risposte alle domande - va rilevato che il matrimonio continua in certa misura a 'contenere' il libero fluire delle pulsioni sessuali molto più dei rapporti di convivenza". Ma in proposito "c'è da chiedersi se non sia proprio l'impegno di 'esclusiva' anche solo formale che si assume con il matrimonio, a contribuire alla progressiva rarefazione di questo istituto".

Se il 60% degli intervistati ha detto di aver praticato il 'sexting' almeno una volta nella vita, ovvero ha inviato e condiviso materiale sessualmente esplicito in forma verbale, fotografica o video. "Benché, infatti, il 41,4% dichiari di non averlo 'mai' fatto, il 36,2% lo ha praticato 'qualche volta', il 12% 'spesso' e il 10,4% 'una sola volta'. La pratica si sta diffondendo soprattutto fra i giovani. Il 45,2% dei 25-30enni non lo ha 'mai' praticato, contro il 37,1% dei 18-24enni", avverte l'indagine. Per quanto riguarda l'autoerotismo, "la masturbazione piace di più a chi ha studiato: quasi otto giovani su dieci ritengono che l'autoerotismo 'faccia parte della normale vita sessuale di un adulto' - fotografa l'indagine - Gli omosessuali e i bisessuali sono molto più propensi degli eterosessuali ad essere 'molto' d'accordo nel ritenere l'autoerotismo un'attività normale: quasi i tre quarti degli omosessuali la pensano così (73,5%) e oltre la metà dei bisessuali (54%), contro il 39,7% degli eterosessuali". Sulla questione del 'sesso a pagamento', "sei ragazzi su dieci ritengono in qualche misura accettabile che un uomo paghi per prestazioni sessuali. Secondo il 23,9% è 'abbastanza' accettabile, per il 31,8% 'poco' accettabile, per il 4,3% 'molto' accettabile. In particolare, sono i più giovani tra i 18 e i 24 anni, i più favorevoli ad accettare questo tipo di comportamento: oltre tre su dieci lo ritengono 'abbastanza' e 'molto' accettabile contro il 24,2% dei più grandi - analizza il report - I risultati cambiano completamente osservando le risposte sulla base del genere degli intervistati. Per la maggior parte delle donne (52%), il fatto che un uomo paghi per avere rapporti sessuali è del tutto 'inaccettabile', contro il 24,7% degli uomini, ovvero meno della metà".

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Audino nuovo presidente del tribunale di Lanciano

 Il nuovo presidente del tribunale di Lanciano, Riccardo Audino, 64 anni, di Velletri, ha giurato davanti al tribunale collegiale, presidente Marina Valente, giudici a latere Massimo Canosa e Andrea Belli. Pm il procuratore capo Mirvana Di Serio. Audino, giunge proprio dal tribunale di Velletri, dove ricopriva l'incarico di giudice civile. Nel saluto dell'Ordine Forense si è auspicato che Audino non fosse l'ultimo presidente, in considerazione della proroga in atto, fino al 2020, per la chiusura dei quattro tribunali minori d' Abruzzo. Il presidente Audino ha detto "Combattiamo insieme contro il tentativo di chiusura ognuno con le sue armi di attività e noi con l'efficienza per poter dire al Ministro della Giustizia perché chiudere un tribunale che funziona. In questa prospettiva nessuno deve sentirsi con la valigia in mano. Lavoriamo tutti assieme per andare avanti"

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Cuccello (Cisl) chiede un tavolo per discutere della manovra di Bilancio

"Un tavolo per discutere la Legge di Bilancio insieme alle parti sociali per sviscerare quei temi che non convincono". Lo chiedono i sindacati riuniti nell'assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil per discutere alcuni aspetti della legge di stabilita'. Tra questi il segretario confederale nazionale della Cisl Andrea Cuccello: "Riteniamo che l'atteggiamento di chiusura del Governo nei confronti delle parti sociali sia un errore cosi' come questo atteggiamento di scontro con l'Europa. Qui c'e' da discutere sul come rilanciare il Paese e noi vorremmo farlo insieme. Abbiamo bisogno, innanzitutto di investimenti pubblici e infrastrutture- spiega -. Si discute rispetto al mezzo punto in piu' o meno del Pil, ma non e' questo il punto. Il Paese sta cadendo a pezzi e la vicenda di Genova ha aperto uno spaccato incredibile rispetto al livello delle infrastrutture in Italia. Abbiamo bisogno di nuove infrastrutture, di connettere il nord con il sud e di connettere l'Italia all'Europa - dice ancora Cuccello -. Anche la diatriba che sta nascendo su importanti cantieri come quello della Tav e il Terzo Valico dimostrano un comportamento irresponsabile da parte del Governo. Ci sono poi la Flat Tax, la Quota Cento e il Reddito di Cittadinanza. Temi che non possono essere discussi nelle segrete stanze"

"La parola lavoro- dice ancora il segretario nazionale Cisl - nella legge di stabilita' non e' neanche citata. Ci sono misure che non si capisce se sono misure di politiche del lavoro come il reddito di cittadinanza, o si tratta di mero assistenzialismo. Bisogna confrontarsi anche per una regione come l'Abruzzo che vive una crisi la cui uscita sembra molto lontana. Chiediamo di aprire un tavolo anche le questioni del lavoro. I giovani sono esclusi dal ciclo produttivo, gli over 50 sono stati abbandonati dal sistema produttivo italiano e non sappiamo. Chiedevamo un ampliamento del Rei perche' potrebbe essere un aiuto per la ricollocazione. Ci sono poi - prosegue Cuccello - le politiche attive. Non e' possibile che il lavoro si cerchi ancora per conoscenza, bisogna ristrutturare i Centri per l'Impiego e questo nella legge di stabilita' c'e', ma non ci sono i tempi per mettere tutto in pratica rispetto alle reali esigenze del Paese".

"Ad oggi non c'e' stata nessuna apertura da parte del Governo - conclude il segretario nazionale Cisl - ma crediamo che con la partecipazione che stiamo riscontrando, con il confronto interno del nostro popolo il Governo alla fine decidera' di parlare con noi. Siamo in un'epoca - conclude Cuccello - in cui se qualcuno pensa di potercela fare da solo sbaglia. Se qualcuno pensa di poter fare prove muscolari con l'Europa sbaglia. Noi vogliamo stare in Europa: dobbiamo sicuramente ridipingerne i muri, ma non la dobbiamo sbracare dalle fondamenta".

"Il decreto fiscale approvato e in esame in Parlamento - ha aggiunto - prevede una forte sforbiciata sul Miur di 29 milioni di euro di cui 14 destinati all'istruzione scolastica e 15 alla formazione universitaria e post universitaria. Non si punta su ricerca e riforma dell'amministrazione e si' gli ospedali vanno messi a norma, ma non con il Project Financig, ma con un Piano Nazionale di Ammodernamento. Utilizziamo male le risorse europee quando non le rimandiamo insieme. Al credito di imposta vengono tolti 300 milioni di euro e non c'e' il rinnovo del credito di imposta 4.0. Uno studio dei sindacati scuola ci dice che oggi i precari sono piu' dei lavoratori stabili. Questo non e' solo un problema per la questione precariato, ma anche perche' non porta sviluppo e i giovani continuano ad andare all'estero. Siamo contro i condoni che lanciano un messaggio sbagliato - prosegue Ranieri -. Si dice che chi non paga le tasse puo' farla franca aspettando il prossimo condono in un Paese che ha ogni anno un evasione fiscale di 111 miliardi di cui 35 solo sull'Iva. E' uan guerra tra poveri". Tra le cose che non vanno, dice ancora il segretario regionale Cgil, "la sanita'. Non c'e' stato l'atteso aumento del fondo a disposizione. E' necessario stilare un piano straordinario di assunzioni e accorciare le liste di attesa. Sul sociale aumentano le pensioni piu' basse con statistiche che parlano di un'Italia che, nel 2028, registrera' una popolazione anziana non autosufficiente di oltre 6 milioni di persone"

 "Ad oggi - continua Ranieri - i pensionati contribuiscono per il 94.8% al reddito Irpef. Con le manovre previste il lavoro si spostera' sempre piu' verso quello autonomo sacrificando quello dipendente per cui una partita Iva guadagnera' piu' di una persona stabilizzata. Siamo contro questa Falt Tax che chiede soldi a chi ne ha meno perche' postula di dare soldi ai ricchi per far crescere il Paese. Noi vogliamo la Patrimoniale sui grandi capitali invece per rilanciare gli investimenti". Chiarezza, infine, e' stata chiesta sul Reddito di Cittadinanza: "e' importante stanziare le risorse - ha concluso - ma prima ci facciano capire da dove vengono e per cosa saranno impiegate. Se nel frattempo non si fanno investimenti il rischio e' che a chiederlo saranno sempre piu' persone perche' la poverta' continuera' ad aumentare"

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Omicidio nel pub di Montesilvano, 20 anni all’assassino

Condanna a venti anni di reclusione per Massimo Fantauzzi, reo confesso dell'omicidio di Antonio Bevilacqua, il 21enne ucciso a fucilate in faccia il 16 settembre 2017 nel pub BirraMi di via Verrotti a Montesilvano. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Pescara, Nicola Conlantonio, al termine del processo con rito abbreviato accogliendo le richieste del pm Paolo Pompa disponendo in piu' la liberta' vigilata per dieci anni. Presenti, in aula, la madre, i genitori e la moglie della vittima, che hanno accolto senza clamori la decisione. Assente invece l'imputato. Fantauzzi era accusato anche di furto in abitazione di tre fucili da caccia, porto e detenzione dei fucili, alterazione delle caratteristiche e cancellazione della matricola del fucile utilizzato per uccidere il 21enne.

L'avvocato di parte civile Giancarlo De Marco, che rappresenta i familiari della vittima, in udienza aveva sollevato la questione relativa alla mancata contestazione dell'aggravante dei futili motivi.

L'avvocato di Fantauzzi, Pasquale Provenzano, si e' limitato a dire che "di fronte alla morte di un ragazzo non ci sono ne' vincitori ne' vinti" e ha aggiunto che attendera' le motivazioni della sentenza per valutare se ricorrere in appello. 

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Spoltore, approvato il progetto per la ristrutturazione di Piazza D’Albenzio

E' tutto pronto per il rifacimento definitivo di piazza D'Albenzio: la Giunta ha approvato il progetto di ristrutturazione dello spazio, sia per quando riguarda il  rifacimento della pavimentazione, che avrà un impatto sopratutto sull'estetica della piazza, sia per l'impermeabilizzazione dell’intera area, necessaria a preservare dalle infiltrazioni di acqua i locali sottostanti. Dopo un primo step di lavori, concentrato sul muro frontale dello slargo dove è prevista l’apposizione di opere dello scultore Igor Cascella, sono state effettuate ricognizioni, sopralluoghi e accertamenti tecnici per la redazione di un progetto complessivo, affidato all'architetto spoltorese Barbara Del Rosso.

"Urbanisticamente l’area ricade nel Piano di Recupero del centro storico" puntualizza l'assessore Rino Di Girolamo "ed è tra quelle vincolate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo: per questo motivo l'intervento sarà eseguito nel pieno rispetto delle caratteristiche morfo-tipologiche, dei materiali e delle finiture preesistenti, preservando i caratteri tipici del contesto locale".

"Vogliamo migliorare la qualità e l'estetica di piazza D'Albenzio" spiega il sindaco Luciano Di Lorito. "Una piazza in una posizione strategica, che si sviluppa al centro del borgo e per questo deve tornare ad essere il fulcro dell'abitato". Piazza D'Albenzio, infatti, sede in passato del mercato e delle botteghe artigianali, attualimente ospita manifestazioni culturali come lo Spoltore Ensemble e concerti di musica: a ricordare il ruolo di piazza D'Albenzio, il posizionamento di insegne che riprodurranno le antiche posizioni di servizi e negozi presenti nella piazza fino ai primi anni del ‘900. L’amministrazione ha previsto per finanziare tutti gli interventi circa 115 mila euro.
 
La pavimentazione esistente, in mattoni e lastre di travertino, è danneggiata in più punti anche a causa del passaggio di autovetture che raggiungono i parcheggi presenti. La nuova pavimentazione traccerà un disegno a losanghe,  composte da quadrati di grandi 3,26 metri per lato. I mattoni saranno alternati in due diverse sfumature di rosso e incorniciate da cordoli in travertino. Al centro sarà collocato un elemento decorativo in travertino a riproporre il Rosone del convento, simbolo della città di Spoltore e logo dello “Spoltore Ensemble”.

Una volta ultimati tutti i lavori la piazza sarà pedonalizzata, con l'obiettivo di restituire ai cittadini uno spazio per passeggiare e incontrarsi. "Vogliamo fare in modo che torni ad essere il salotto del nostro centro storico" ricorda il primo cittadino "anche per la felice presenza della sede della Società Operaia". Il Comune ha già acquistato cinque panchine in travertino e terracotta e vari arredi in marmo, sempre opera del maestro Cascella, che serviranno alla sistemazione della piazza e saranno installate una volta ultimato il pavimento.

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Pescara, Longhi (Pd): Servizio di vigilanza privato per i parcheggi dell’Area di risulta

Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico del Comune di Pescara ha presentato alla Giunta Comunale una proposta per l’attivazione di un servizio di vigilanza privata nell’Area di Risulta.Alla presentazione erano presenti i consiglieri del gruppo e gli assessori Antonio Blasioli e Giacomo Cuzzi.

 "L’idea nasce da una richiesta di diversi cittadini che lamentano, soprattutto nelle ore serali e notturne, di essere infastiditi da parcheggiatori abusivi piuttosto insistenti nella richiesta di denaro non dovuto. Per questo abbiamo proposto l’avvio di un servizio, di assistenza e vigilanza, che dovrà passare necessariamente per il coinvolgimento delle Forze dell’Ordine per diventare operativo. La sperimentazione potrebbe partire già nel periodo natalizio, nelle aree del Parcheggio davanti al Bingo, in quello dietro il terminal bus e nel parcheggio più grande da Piazza della Repubblica e Via Teramo" Lo afferma il capogruppo Pd in Comune a Pescara Emilio Longhi

 "La proposta prevede che funzioni 7 giorni su 7, dal tardo pomeriggio fino alla mezzanotte dalla domenica al mercoledì e fino alle ore 2 o 3 il giovedì, venerdì, sabato e festivi.  L’obiettivo è la serenità di chi utilizza questi parcheggi, soprattutto lavoratori e residenti, da ottenere attraverso la deterrenza data dalla presenza degli operatori e dalla loro riconoscibilità. A Pescara ci sono quelli che invocano l’esercito ogni giorno senza presentare proposte che rispecchiano le reali esigenze e istanze della comunità e chi, invece, partendo da quelle prova a risolvere i problemi.
Di fronte alle giuste lamentele dei cittadini, le festività natalizie ci sembrano un giusto periodo per sperimentare questo nuovo servizio e per valutarne l’estensione anche al prossimo anno o in altre zone della Città, puntando inoltre a renderlo sempre più efficace, grazie alla collaborazione con le Forze dell’Ordine che ringraziamo per il lavoro quotidiano a tutela del nostro territorio. Come già accaduto in altre città, Ferrara in testa, le modalità operative dovranno essere basate sulla presenza e sulla dissuasione poiché nessuno ha in mente militarizzazioni e operazioni più di facciata che utili e che in Italia non sono state adottate nemmeno nelle situazioni più sensibili vissute da città ben più grandi e pericolose di Pescara".

 

 

 

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Sanzioni alla Russia, le sanzioni sono costate 1 miliardo di alle imprese italiane

L'embargo russo deciso come ritorsione alle sanzioni europee nel 2014 ha già fatto perdere all'Italia oltre un miliardo di esportazioni agroalimentari Made in Italy a causa del blocco che ha colpito una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all'ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti a poco piu' di quattro anni dall'entrata in vigore dell'embargo con decreto n. 778 del 7 agosto 2014, più volte rinnovato, in riferimento alla preoccupante escalation che potrebbe determinare l'ipotesi di nuove sanzioni europee per le tensioni tra Ucraina e Russia. All'azzeramento della spedizione di questi prodotti agroalimentari Made in Italy nel paese di Putin e alle perdite dirette subite dalle mancate esportazioni si sono sommate - sottolinea la Coldiretti - quelle indirette dovute al danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy. Si tratta di un costo insostenibile per l'Italia e l'Unione Europea ed è importante che si riprenda la via del dialogo poiché ancora una volta il settore agroalimentare è stato merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale. Nei supermercati russi si possono ora trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali ma il problema - continua la Coldiretti - riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, è ora frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu. Un blocco dunque dannoso per l'Italia anche perché al divieto di accesso a questi prodotti - conclude la Coldiretti - si sono aggiunte le tensioni commerciali che hanno ostacolato di fatto le esportazioni anche per i prodotti non colpiti direttamente, dalla moda alle automobili fino all'arredamento

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