Redazione Notizie D'Abruzzo

Chieti, salta il Consiglio comunale sulla vendita della farmacia

Un invito a tutti i consiglieri che non si riconoscono più in questa amministrazione a recarsi dal notaio o dal segretario generale dell'ente per dimettersi, determinando lo scioglimento del Consiglio comunale, "mettendo fine, una volta per tutte, a questa esperienza amministrativa fallimentare". E' l'appello lanciato questa mattina dai consiglieri comunali di Chieti della minoranza di centrosinistra dopo che, per mancanza del numero legale, non si è riunito il Consiglio comunale che avrebbe dovuto deliberare, unico punto all'ordine del giorno, la vendita di una delle tre farmacie comunali per risanare il bilancio dell'Ente. I gruppi di minoranza hanno tenuto una conferenza stampa all'esito della seduta, ribadendo "a questo punto il sindaco Di Primio dovrebbe dare seguito alla volontà più volte manifestata di dimettersi - ha detto Chiara Zappalorto (Pd) - Noi come opposizione siamo stati e resteremo compatti".

Enrico Raimondi (L'Altra Chieti) ha annunciato che, nella seduta consiliare in seconda convocazione, il 30 novembre, la posizione non cambierà: "Affronteremo il Consiglio con la stessa posizione ferma per impedire la vendita della farmacia comunale. Non è vero che, se si vende la farmacia, il Comune si salva dal dissesto. La vendita porterà un'ulteriore riduzione dei servizi sociali".

"Siccome dubito che Di Primio andrà a dimettersi - ha detto Bruno Di Paolo di 'Giustizia sociale' - invitiamo i consiglieri che non si riconoscono più nell'amministrazione Di Primio a venire con noi a rassegnare le dimissioni, per far chiudere definitivamente il sipario su questo teatrino".

"Al di là di quanto faranno gli altri - ha detto il capogruppo del Movimento 5 Stelle Ottavio Argenio - prendo atto che la mancanza dei numeri a sostegno di questa amministrazione è un dato acquisito e non si può far finta di nulla. Ritengo doverose le dimissioni da parte del sindaco anche perché si tenta di far passare l'approvazione di questa delibera come l'ancora di salvataggio per questa città, ma non è così. La condizione deficitaria del bilancio comunale è strutturale". 

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Ball, Lolli: decisione dell’azienda chiude a qualsiasi soluzione

"Questa mattina abbiamo appreso dell'arrivo in Regione Abruzzo della lettera di Confindustria Chieti-Pescara, in nome e per conto della propria associata Ball Beverage Packaing Italia srl, con la quale l'azienda dichiara che i termini della trattativa sindacale sono esperiti senza che le parti abbiano trovato una soluzione condivisa della vertenza". Lo rende noto il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, che aggiunge: "L'azienda prosegue sulla strada della sordità ad ogni richiamo di ragionevolezza. Tutta la procedura fin dall'inizio si è svolta con modalità e tempi totalmente irrispettosi prima nei riguardi dei lavoratori e delle loro famiglie e poi nei confronti delle istituzioni che avevano chiesto, responsabilmente, tempi necessari per costruire un percorso alternativo che salvasse il futuro dei lavoratori della Ball.

Nel corso dell'ultimo incontro svolto al ministero lo scorso 15 novembre - aggiunge Lolli - i rappresentanti dell'azienda si erano impegnati a effettuare ulteriori approfondimenti e a valutare proposte alternative, a partire dalla richiesta di Cassa integrazione straordinaria in luogo del licenziamento collettivo. Di tutta risposta, ancor prima della nuova convocazione ministeriale, è arrivata la decisione dell'azienda di portare a termine la procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori. Voglio ricordare a tutti che la procedura di licenziamento scadrà esattamente il giorno di Natale. Ognuno - attacca Lolli - può valutare 'l'etica sociale' di questa azienda; dal canto nostro metteremo in campo tutti gli strumenti oppositivi e di denuncia contro tale scellerato comportamento che lascerà tante persone e relative famiglie senza un reddito adeguato". 

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Turismo, l’Abruzzo si promuove a Varsavia

L'assessore al turismo Giorgio D'Ignazio ha partecipato a Varsavia, in Polonia, alla conferenza stampa di presentazione della fiera internazionale del turismo dove l'Abruzzo è presente insieme a Lazio, Marche ed Umbria. Uno degli eventi fieristici più importanti dell'Europa Orientale dove sono presenti ben 500 operatori turistici. "Porto il saluto agli amici polacchi di tutta la comunità abruzzese - ha esordito D'Ignazio - ed anche da parte della comunità del Gran Sasso che con la sua vetta più elevata domina gli Appennini dall'alto dei suoi quasi 3000 metri di altitudine. Ne approfitto anche per rivolgere un vivo ringraziamento all'ENIT per la sua puntuale organizzazione". Inoltre, l'assessore ha colto l'occasione per invitare a venire a visitare le bellezze paesaggistiche abruzzesi: dalla montagna al mare descrivendo nel dettaglio tutte le specificità del territorio. La relazione tecnica è stata curata, invece, dal funzionario del dipartimento turismo Cristina Parente

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Microcredito, varate misure per occupazione e crescita

 Il Fondo Microcredito, questa mattina, a Pescara, all'auditorium Petruzzi, è stato al centro di un convegno organizzato da Regione e Abruzzo Sviluppo. Il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, proprio in apertura, ha ricordato l'importanza degli Avvisi pubblici Micro crescita Più e Sostegno alle Imprese, da poco pubblicati.

"In questo modo forniamo risposte concrete alla richiesta di lavoro - ha spiegato Lolli -  del resto, già il primo avviso aveva dimostrato l'efficacia di tali misure permettendo a migliaia di persone di costruirsi un'opportunità occupazionale, pur non potendo contare su sufficienti garanzie per accedere al credito ordinario. Va sottolineato, inoltre, che, pur trattandosi di prestiti concessi senza garanzie, - ha precisato Lolli - la percentuale di insolvenza dei beneficiari è molto bassa, a testimonianza che il microcredito è la forma più adatta per sostenere un tessuto economico come quello abruzzese, dove il 90 per cento delle attività è rappresentato da piccole e micro imprese". 

Nello specifico, per l'Avviso Micro crescita Più, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro, le domande di ammissione potranno esseere inoltrate a partire da dopodomani, mercoledì 28, fino al 18 dicembre prossimo mentre per il secondo Avviso, che riguarda le misure Micro.Newco e Crescità Più, le domande potranno essere inoltrate a partire dal 3 dicembre fino al 18 dicembre. Micro crescita Più prevede la concessione di un finanziamento a tasso agevolato a imprese già finanziate dal Fondo Microcredito FSE. Si tratta di risorse finanziarie aggiuntive per l'attivazione di servizi specifici o per il potenziamento, il rafforzamento e lo sviluppo dell'iniziativa imprenditoriale già finanziariamente sostenuta dal microcredito gestito da Abruzzo Sviluppo.

Invece, l'Avviso Sostegno alle Imprese, che si articola in due Misure, prevede due distinte linee di azione, per ognuna delle quali è stanziato un plafond di 4 milioni e mezzo di euro. Per le imprese non ancora costituite, i finanziamenti coprono il 100 per cento delle spese di progetto e vanno da un minimo di 5mila euro per le persone fisiche a un massimo di 25mila euro per le persone giuridiche. Per quelle già operanti, invece, il massimale sale a 30mila euro e le somme possono essere impiegate non solo per gli investimenti, ma anche per contrastare la scarsa liquidità e ripristinare l'equilibrio finanziario. La Regione, attraverso Abruzzo Sviluppo, ha stabilito procedure molto rapide per l'erogazione delle somme, che saranno disponibili entro 60 giorni dalla sottoscrizione dell'atto di concessione con il beneficiario, che potrà quindi procedere alle spese avendo già materialmente accreditato il finanziamento.

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Gioco d’azzardo, intesa Regione-Cnr

Circa 10mila cittadini abruzzesi, di età compresa tra 18 e 80 anni, residenti in 39 Comuni selezionati della regione, nei prossimi giorni riceveranno un questionario sul gioco d'azzardo.

L'indagine sarà condotta dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (il Cnr), con il quale la Regione ha stipulato una convenzione per la rilevazione dell'incidenza del fenomeno sul territorio regionale. I risultati del monitoraggio saranno utilizzati per impostare le azioni relative alla prevenzione dei comportamenti patologici e per l'implementazione dei percorsi di cura. I cittadini individuati come campione statistico riceveranno a casa un plico preaffrancato contenente il questionario con 80 domande, che - in forma completamente anonima - comprendono quesiti non solo sull'approccio al gioco e alla frequenza delle giocate, ma anche sulle condizioni socio-economiche e sul contesto culturale della famiglia di cui l'intervistato fa parte.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina a Pescara dall'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, insieme a Sabrina Molinaro, responsabile dello studio per il Cnr, alla dirigente del Servizio regionale Prevenzione Stefania Melena, alla responsabile scientifica del Piano regionale Gap Paola Fasciani e al presidente regionale dell'Anci Massimo Luciani.

"A oggi - ha sottolineato Paolucci - non esiste uno studio puntuale che fotografi la diffusione del gioco d'azzardo nelle diverse aree territoriali della regione. Per questo abbiamo sostenuto con forza questo progetto, che ha bisogno della massima collaborazione da parte dei cittadini, grazie ai quali avremo la possibilità di pianificare una strategia di contrasto al fenomeno della dipendenza patologica con un approccio diverso e interistituzionale, che coinvolgerà le scuole, gli enti locali, le associazioni e il mondo della cultura".

I Comuni coinvolti sono Pescara, L'Aquila, Chieti, Teramo, Archi, Atessa, Carunchio, Casoli, Castiglione Messer Marino, Furci, Ortona, Pizzoferrato, Pretoro, Santa Maria Imbaro, Torricella Peligna, Vasto, Carsoli, Castel di Sangro, Celano, Luco dei Marsi, Magliano dei Marsi, Pratola Peligna, Scanno, Montesilvano, Pianella, Popoli, Scafa, Serramonacesca, Ancarano, Arsita, Atri, Castiglione Messer Raimondo, Controguerra, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Mosciano Sant'Angelo, Roseto degli Abruzzi, Tortoreto e Valle Castellana.

Lo scorso 9 agosto la giunta regionale ha approvato, in via definitiva, il Piano regionale sul gioco d'azzardo patologico (Gap) che comprende azioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza.

Il Cnr ha già somministrato un questionario sul gioco d'azzardo a 2mila studenti di 22 istituti superiori abruzzesi e i risultati saranno pubblicati nelle prossime settimane.

Gli ultimi dati nazionali sul gioco d'azzardo, rilevano che in Italia il volume della raccolta si aggira intorno ai 100 miliardi di euro e che negli ultimi 10 anni, la percentuale di giocatori problematici è passata dallo 0.9 al 2.4 per cento.

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Scuola via Almirante, Parlione: Pronta ad accogliere i bambini a partire dall’inizio 2019

Sicura, coloratissima e a risparmio energetico.  Sarà così la nuova scuola dell’infanzia in costruzione in via Almirante, una traversa di via Sospiri, che ad anno nuovo ospiterà gli alunni che attualmente frequentano la sede Colonnetta di via Sannio.

«Questa scuola -  afferma l’assessore all’edilizia scolastica, Maria Rosaria Parlione, in sopralluogo nell’edificio per verificare l’andamento dei lavori, insieme al direttore dei lavori, l’architetto Massimo Balsini -  sarà un vero gioiellino. Una sede curata nei dettagli, in termini di estetica ma soprattutto di funzionalità, sicurezza ed efficienza energetica. I lavori procedono secondo il crono programma stabilito, il che ci consentirà nei primi mesi 2019 di trasferire i bambini in questa nuovissima scuola. La realizzazione di questo progetto è un altro meraviglioso tassello che possiamo mettere nell’ampio percorso che dal nostro insediamento ad oggi ci ha permesso di consegnare ai bambini e alle famiglie scuole rammodernate, sicure e confortevoli».

La scuola, che si estende su circa 280 metri quadri calpestabili, ospita tre sezioni e un’aula per le attività speciali nel lato sud. Il progetto include anche la realizzazione di due depositi, una lavanderia, un bagno e un secondo dedicato ai diversamente abili. Realizzate anche un’aula per docenti con servizi igienici e ripostiglio, una sala mensa e una per lo sporzionamento cibo, con spogliatoio e bagnetto.

Le murature sono state rinforzate con un cordolo in cemento armato. Le aule sono dotate di grandi vetrate, ad elevata trasmittanza termica. L’impianto termico è stato realizzato a pavimento e in ogni stanza, dove è stato inserito un sistema di aerazione meccanica, è possibile regolare il riscaldamento autonomamente, per garantire il benessere termo idrometrico.

«Prima di Natale -  conclude l’assessore -  la ditta ci riconsegnerà la scuola completata. Contestualmente sono in corso tutte le procedure per l’assegnazione di un secondo lotto di interventi che invece riguarda l’area esterna e che una volta conclusi ci permetterà di aprire le porte ai bambini».

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Rendiconto generale per l’esercizio 2018 all’esame del Consiglio regionale

Il Consiglio regionale d'Abruzzo torna a riunirsi giovedì 29 novembre alle 10 nella sala consiliare "Sandro Spagnoli" di Palazzo dell'Emiciclo all'Aquila. All'ordine del giorno i seguenti punti: progetto di legge di approvazione del "Rendiconto generale per l'esercizio 2018"; provvedimento amministrativo recante "Bilancio di Previsione. Esercizio Finanziario 2019-2021"; progetto di legge recante "Disposizioni a sostegno dell'economia circolare prevenzione, riduzione della produzione dei rifiuti e recupero di materia. Abrogazione della legge regionale numero 5/2018, modifiche alla legge regionale numero 45/2017 e alla legge regionale numero 36/2013"; progetto di legge recante l'approvazione del "Bilancio di previsione 2016/2018 e 2017/2019 dell'Azienda per il Diritto agli Studi Universitari di Teramo"; progetto di legge recante l'approvazione del "Bilancio di previsione 2016/2018 e 2017/2019 dell'Azienda per il Diritto agli Studi Universitari di L'Aquila"; progetto di legge recante l'approvazione del "Bilancio di previsione 2018/2010 delle Aziende per il Diritto agli Studi Universitari di L'Aquila, Chieti e Teramo"; progetto di legge recante l'approvazione del "Bilancio di previsione 2018/2020 dell'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente"; progetto di legge recante il "Riconoscimento debiti fuori bilancio relativa al pagamento della quota associativa annua per la partecipazione all'Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno(Svimez)"; progetto di legge recante il "Riconoscimento dei debiti fuori bilancio per il pagamento del contributo al Centro interregionale di studi e documentazione (C.I.N.S.E.D.O.)"

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I cittadini della Ue sono preoccupati di interferenze nelle elezioni di maggio

 I cittadini della Ue sono preoccupati di interferenze nelle elezioni di maggio: il 61% teme che le elezioni possano essere manipolate tramite attacchi informatici; il 59% teme che le elezioni possano essere influenzate da soggetti stranieri e gruppi criminali; il 67% teme che i dati personali lasciati on-line possano essere usati per orientare i messaggi politici che si ricevono. E' quanto risulta dall'ultimo sondaggio Eurobarometro. 

Dal sondaggioEurobarometro emerge anche che la grande maggioranza (74- 81%) degli europei concorda sul modo in cui affrontare queste minacce. Le indicazioni sono diverse: introdurre maggiore trasparenza nelle piattaforme dei media sociali on-line, anche con una chiara indicazione del soggetto a monte della propaganda on-line; dare a tutti i partiti politici pari possibilita' di accesso ai servizi on-line per aggiudicarsi l'attenzione degli elettori; assicurare diritto di replica ai candidati o ai partiti politici sui media sociali; introducendo il silenzio elettorale on-line cosi' come gia' avviene per i media tradizionali. Alle elezioni del 2014 si e' recato alle urne il 42% degli europei. Eurobarometro indica che attualmente il 43% degli intervistati vorrebbe ricevere maggiori informazioni sull'Unione europea e sul suo impatto sulla vita quotidiana; il 31% vorrebbe la presenza di un maggior numero di candidati giovani

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Crollo hotel Rigopiano, chiuse le indagini

 La procura di Pescara ha chiuso l'inchiesta sulla tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco' 29 morti. L'avviso di conclusione delle indagini riguarda 24 persone e una societa': l'ex prefetto di Pescara Francesco Provolo; il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta; i direttori e i dirigenti del dipartimento di Protezione civile, cioe' Carlo Visca (direttore del dipartimento dal 2009 al 2012), e Vincenzo Antenucci (dirigente Servizio prevenzione rischi e coordinatore del Coreneva dal 2001 al 2013); il tecnico del Comune di Farindola, Enrico Colangeli; Bruno Di Tommaso, gestore dell'albergo e amministratore e legale responsabile della societa' 'Gran Sasso Resort & spa'; Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio, rispettivamente dirigente e responsabile del servizio di viabilita' della Provincia di Pescara; Leonardo Bianco e Ida De Cesaris, rispettivamente ex capo di gabinetto e dirigente della prefettura del capoluogo adriatico; Pierluigi Caputi, direttore dei Lavori pubblici fino al 2014; Carlo Giovani, dirigente della Protezione civile; gli ex sindaci di Farindola, Massimiliano Giancaterino e Antonio De Vico; il tecnico geologo, Luciano Sbaraglia; Marco Paolo Del Rosso, l'imprenditore che chiese l'autorizzazione a costruire l'albergo; Antonio Sorgi, direttore della Direzione parchi territorio ambiente della Regione Abruzzo; Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso spa di intervenire su tettoie e verande dell'hotel; Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni; Emidio Rocco Primavera, direttore del Dipartimento opere pubbliche; Giulio Honorati, comandante della Polizia provinciale di Pescara; Tino Chiappino, tecnico reperibile secondo il piano di reperibilita' provinciale; Sabatino Belmaggio, responsabile del rischio valanghe fino al 2016; la societa' Gran Sasso Resort & Spa. 

"L'assenza della carta di Localizzazione del pericolo da Valanga (...) laddove emanata avrebbe di necessità individuato nella località stessa in Comune di Farindola un sito esposto a tale pericolo, ha fatto sì che le opere già realizzate dell'Hotel Rigopiano a seguito dei permessi di costruire (...) non siano state segnalate dal locale sindaco. Tali informazioni avrebbero determinato l'immediata sospensione di ogni utilizzo nella stagione invernale". E' quanto si legge nel dispositivo di chiusura delle indagini per la tragedia di Rigopiano. La Procura di Pescara quindi conferma che l'hotel era stato costruito su un sito storico di valanga e che l'assenza della CLPV è alla base della tragedia, e che se tutto fosse stato in regola l'hotel sarebbe dovuto stare chiuso almeno durante la stagione nevosa.

"Il Comune di Farindola non avrebbe dovuto rilasciare i permessi edilizi per l'hotel di Rigopiano". Lo si legge nei capi d'imputazione che riguardano dirigenti e politici del Comune: il Piano Emergenze del Comune era "totalmente silente in punto di pericolo di valanghe". Se il Comune avesse adottato un nuovo PRG che avesse individuato nella località di Rigopiano un sito esposto a forte pericolo di valanghe, "non sarebbe stato possibile rilasciare i permessi edilizi con conseguente impossibilità edificatoria"

"Pur trattandosi di condotte connotate da superficialità e scarsa professionalità e, pertanto, eventualmente rilevanti sotto il profilo deontologico e disciplinare, l'assenza di elementi sulla loro efficacia causale rispetto agli eventi di morte e lesioni considerati, ne esclude la rilevanza ai fini delle ipotizzate responsabilità di natura penale". Lo scrive la Procura di Pescara nella richiesta di archiviazione, nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano riferendosi alla gestione dell'emergenza.

 I nomi stralciati e per i quali sarebbe stata chiesta, invece, l'archiviazione sono: Luciano D'Alfonso, Ottaviano Del Turco, e Gianni Chiodi, ex presidenti di Regione; Tommaso Ginoble, Daniela Stati, Mahmoud Srour, Gianfranco Giuliante e Mario Mazzocca, assessori che si sono succeduti alla Protezione Civile; Enrico Paolini, ex vice presidente della Regione Abruzzo; Cristina Gerardis, ex direttore generale della Regione; Giovanni Savini (direttore del dipartimento di protezione civile per tre mesi nel 2014); Silvio Liberatore, responsabile della sala operativa della Protezione civile; Antonio Iovino; dirigente del servizio di Programmazione di attivita' della protezione civile; Vittorio Di Biase, direttore Dipartimento opere pubbliche fino al 2015; Vincenzino Lupi, responsabile del 118; Daniela Acquaviva, la funzionaria della prefettura di Pescara. I reati ipotizzati dal procuratore capo di Pescara Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico. Ad occuparsi delle indagini sono stati i carabinieri forestali, diretti dalla tenente colonnello Annamaria Angelozzi. Dall'avviso di conclusione delle indagini, atto prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio, gli indagati hanno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o per presentare memorie difensive

 Tra i nomi degli indagati per i quali e' stata chiesta l'archiviazione, nell'ambito dell'inchiesta sulla tragedia dell'Hotel Rigopiano, ci sono anche quelli dell'ex sottosegretaria alla Giustizia, Federica Chiavaroli, e della funzionaria della Protezione Civile, Tiziana Capuzzi. I loro nomi, fino ad oggi, non erano mai stati indicati tra quelli iscritti nel registro degli indagati.

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Quattro italiani su dieci acquistano in rete regali di Natale

Quattro italiani su dieci (40%) acquistano in rete regali di Natale con un aumento del 4% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi della Coldirettisui dati Deloitte pubblicata in occasione del Cyber Monday del 26 novembre che segue il black friday. "La spesa in regali degli italiani per feste di fine 2018 - sottolinea la Coldiretti - è stimata complessivamente (on e off line) pari a 216 euro a famiglia su valori superiori dell’10% ai 197 euro che si spendono in media in Europa, dove gli inglesi sono al vertice della classifica con una spesa di 341 euro a famiglia e in fondo ci sono i polacchi con appena 124 euro". "L’incidenza dell’on line per Natale in Italia - precisa la Coldiretti - è inferiore a quella di Paesi come la Germania e la Gran Bretagna ma superiore a quella di Spagna, Grecia e Portogallo. Le motivazioni per la spesa in rete - spiega la Coldiretti -sono la possibilità di avere la consegna a domicilio, una più ampia possibilità di scelta, l’opportunità di fare confronti e i prezzi convenienti mentre le perplessità riguardano soprattutto la sicurezza dell’acquisto, la consegna di un prodotto integro e i rischi per la mancata corrispondenza del prodotto sul video rispetto a quello consegnato"

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