'Moby Dick, la bestia dentro' al Florian: arriva a Pescara lo spettacolo tratto da Melville, scritto e diretto da Davide Sacco, interpretato da Stefano Sabelli e Gianmarco Saurino, nei rispettivi ruoli di Achab e Ismaele, con musiche originali, eseguite dal vivo, da Giuseppe Spedino Moffa. La produzione del Teatro del Loto di Campobasso è una delle eccellenze proposte dal Floria quest'anno: si tratta di un testo che sta girando l'Italia e raccogliendo consensi ovunque, dopo il debutto nazionale al Vascello di Roma. Il palcoscenico è la tolda della baleniera ed è praticamente in mezzo al pubblico e il pubblico subisce inevitabilmente il magnetismo del grande vecchio che insegue la balena, e ogni volta che la trova la perde e la caccia riprende. "Una sfida all'infinto, la summa della cultura occidentale, Achab che chiude il trittico già iniziato con il Saul di Alfieri e il re Lear: è un girone infernale, è la storia di chi non si arrende, all'età e al proprio destino", racconta Stefano Sabelli. Le musiche giocano con l'età di Achab e con i fumi e gli spruzzi del mare: e il soffio della balena è ovviamente il lamento di una zampogna ancestrale'', spiega Sabelli. Appuntamento al Florian alle ore 21
Leggi Tutto »Il Pescara Calcio e Adricesta ricordano la piccola Ludovica
Il Pescara Calcio e Adricesta ricordano Ludovica Filippone, la bimba di 10 anni morta lo scorso 20 maggio dopo essere stata gettata dal padre da un viadotto della A14 a Francavilla al Mare e la mamma, Marina Angrilli, 52 anni, insegnante di Lettere allo Scientifico Da Vinci di Pescara, uccisa poche ore prima dal marito dopo essere stata spinta giù dal balcone di un appartamento a Chieti. Il Pescara e i suoi calciatori saranno i protagonisti in un video musicale che andrà in scena il primo dicembre alle 21 al Teatro Circus di Pescara, con la terza edizione "Festa degli Auguri" del Tribunale e Procura della Repubblica. La serata di beneficenza "Dedicata a Ludovica", scomparsa tragicamente con la sua mamma, è curata dell'associazione Adricesta e sarà a sostegno del "Progetto Arredi di Pediatria" per il reparto dell'Ospedale Civile di Pescara.
Leggi Tutto »Gli studenti dell’Alberghiero di Pescara a Malta
Gli studenti dell'Istituto alberghiero De Cecco di Pescara saranno protagonisti, a partire da lunedì, nella cucina del ristorante 'Il Ponte' di Malta, uno dei più rinomati locali italiani dell'intera isola, rappresentando l'Abruzzo nella settimana dedicata alla cucina italiana nel mondo. Ad aggiudicarsi lo stage, organizzato dalla Camera di Commercio di Chieti-Pescaranell'ambito dell'iniziativa "Astri Nascenti", è stata la brigata uscita vincitrice dalla sfida, a colpi di delizie culinarie, che si è tenuta in estate durante il festival 'Mediterranea'. "Un giovane in Italia impiega in media 14 mesi per trovare un lavoro dopo il diploma, mentre in Europa solo otto - osserva il presidente dell'ente camerale Mauro Angelucci -. E' necessario, quindi, intervenire prima della fine degli studi, incentivando e velocizzando l'ingresso nel mondo del lavoro da parte delle fasce più giovani della popolazione".
Leggi Tutto »Scoperto il genoma del tartufo bianco
Un team internazionale dell'Institut national de la recherche agronomique (Inra), di cui fanno parte anche ricercatori italiani del Cnr di Torino e Perugia, dell'Università di Torino, Bologna, L'Aquilae Parma, ha sequenziato i genomi di pregiate specie di tartufo, tra cui il tartufo bianco piemontese. I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Ecology & Evolution, hanno permesso di decodificare il Dna di uno dei cibi più aromatici e costosi al mondo. Dallo studio è emerso che, in confronto ad altri funghi, i tartufi hanno un numero inferiore di geni che degradano le cellule delle piante su cui vivono, rispettando gli alberi che li ospitano. Il segreto del loro aroma, inoltre, risiede nella regolazione di una molteplicità di geni coinvolti nella produzione di composti organici volatili che attraggono gli animali, in particolare cani e maiali. Lo studio fa parte di un'iniziativa che vuole sequenziare mille genomi fungini entro 5 anni, per comprendere meglio l'evoluzione e il ciclo di vita dei tartufi.
Leggi Tutto »Sbarra (Cisl): la crescita invoca nuovi investimenti pubblici in infrastrutture
"Il riscatto nazionale esige la crescita, e la crescita invoca nuovi investimenti pubblici in infrastrutture, politica industriale, innovazione e formazione, coesione e lavoro produttivo. Non c'è alternativa: ignorare questa priorità significa mettere il Paese a rischio. La manovra può ancora essere modificata, lo si faccia aprendo finalmente alle proposte unitarie del sindacato e al confronto con le parti sociali". Lo ha detto il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, a margine della Conferenza sui Servizi in Rete della Usr Abruzzo-Molise, organizzata oggi a Francavilla a Mare in provincia di Chieti.
"In questi mesi - ha aggiunto il numero due del sindacato di via Po - torniamo a fare i conti con dati economici molto negativi, specialmente se proiettati alla luce delle inadeguatezze della Finanziaria". Numeri che parlano "di un peggioramento quantitativo e qualitativo del mercato del lavoro, riduzione di produzione e fatturato industriale, rallentamento dei consumi, di un rapporto deficit/Pil destinato a toccare il 3 per cento nel 2019. Nodi che appartengono alla stessa questione di fondo: uno sviluppo bloccato da investimenti pubblici insufficienti e da inadeguate strategie di rilancio del lavoro e delle politiche di coesione". Per questo, ha sottolineato Sbarra illustrando i contenuti della Piattaforma unitaria sindacale, "è urgente che la Legge di Bilancio cambi, con un impulso nelle strategie industriali e infrastrutturali, nel rilancio di ricerca e innovazione, nell'investimento su Scuola, competenze, pubblica amministrazione, mercato del lavoro".
Leggi Tutto »Distretto Sanitario di Base di Roseto degli Abruzzi: presentato il progetto
Entro la fine del mandato del Sindaco Sabatino Di Girolamo partiranno i lavori per il nuovo Distretto Sanitario di Base il cui progetto rappresenta una dei punti qualificanti dell’amministrazione comunale. Il crono-programma dei lavori, il valore dell’intervento, i canali di finanziamento e i servizi erogati nella struttura sono stati definiti nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto a cui hanno preso parte il Sindaco Sabatino Di Girolamo, l’Assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci, il Direttore generale della Asl Roberto Fagnano, la direttrice sanitaria della Asl Maria Mattucci, e il Direttore del Cast (Coordinamento Assistenza sanitaria territoriale) Valerio Profeta e il nuovo direttore dell’attuale distretto sanitario di Roseto Giandomenico Pinto. «Realizzare il distretto su un’area pubblica – ha dichiarato il sindaco Di Girolamo – ci ha consentito di accorciare notevolmente i tempi di questo progetto a cui teniamo particolarmente anche perché finora abbiamo i servizi sanitari quali il 118, il consultorio e il Dsb tutti decentrti tra loro. Con il nuovo distretto andremo a concentrare in un unico polo sanitario tutti i servizi dando una risposta alla vallata del Vomano, ma anche ai turisti visto che d’estate la popolazione triplica». L’operazione, come ha puntualizzato il sindaco, è stata resa possibile grazie anche alla stretta sinergia con la Asl di Teramo ma anche grazie alla filiera politica con la Regione Abruzzo grazie alla quale si stanno compiendo i progetti di riqualificazione del Pontile, la messa in sicurezza degli argini del Tordino, la cessione dello Iat al Comune e il riutilizzo dell’autoporto. Alla conferenza stampa era presente il già deputato Tommaso Ginoble che questo progetto l’ha avuto a cuore e seguito sin dalla fase embrionale. «Qualche volta, e finalmente, la politica e le istituzioni fanno il loro dovere – ha dichiarato Ginoble -. I cinesi dicono che ogni cammino inizia con un piccolo passo e oggi questo passo è stato compiuto. Siamo orgogliosi di dare risposte a una comunità che sentiva questa esigenza da tempo. Sento spesso critiche all’amministrazione per non essere riuscita a dimostrare quello che vale dopo due anni che abbiamo dovuto trascorrere a fare il recupero dei conti e delle finanze. L’atto di oggi a mio giudizio – ha concluso Ginoble – segna una svolta per Roseto che caratterizzerà anche le generazioni future. Da oggi di atti più o meno grandi ce ne saranno molti altri perchè Roseto merita questa importanza grazie alla sua vivacità economica, sociale e culturale». Il direttore generale della Asl Roberto Fagnano ha messo in evidenza come le vecchie strutture non sono più conformi dal punto di vista della sicurezza per cui il nuovo Dsb risponde sia a esigenze di sicurezza, ma anche alle necessità di sviluppo della medicina sul territorio. «La deospedalizzazione ci impone la necessità di un Dsb di qualità, e su Roseto in tal senso abbiamo investito molto aspettandoci un aumento del numero di prestazioni e verificando anche la disponibilità di una Residenza assistenziale sanitaria (Ras) e di una Residenza assistenziale protetta (Rap) di circa 40-60 posti». Si è detto molto orgoglioso anche l’assessore regionale alle Politiche della Salute Silvio Paolucci che politicamente ha lavorato molto per questo traguardo e si è detto soddisfatto del rispetto dei tempi con i quali è stato portato avanti l’indirizzo politico. «Peraltro questo intervento – ha dichiarato l’assessore – è importante per la Regione perché dal punto di vista dell’assistenza si proietta in un futuro di maggiore attenzione verso le persone fragili, gli anziani soli e i pazienti cronici o in condizioni di non autosufficienza. La Regione è stata brava a occupare questo spazio, prevedendo una residenzialità per anziani con titolarità pubblica in una fascia territoriale popolosa. Siamo stati dunque in grado di rispondere al fabbisogno con una operazione di grande respiro sotto il profilo della riqualificazione cittadina e sanitaria.
Perché un nuovo Dsb: La necessità di un nuovo distretto sanitario nasce sia dalla volontà di dotare la città di Roseto di una nuova struttura (in considerazione delle condizioni fatiscenti e inadeguate del vecchio presidio), ma anche dalla considerazione che l’assistenza medica attuale, in Italia, sta andando verso le strutture territoriali. Oggi, e sempre di più in futuro, ci si ricovera in ospedale solo per le emergenze e per la chirurgia programmata. Due terzi delle risorse economiche del Sistema sanitario sono a carico del territorio. Quindi, è strategicamente molto importante avere un Distretto come quello previsto dal piano sanitario regionale propriamente definito come “Distretto della costa”.
L’iter amministrativo A fine settembre il Consiglio comunale di Roseto ha provveduto a deliberare la cessione di proprietà del vecchio distretto alla Asl di Teramo. Si è trattato di un passaggio propedeutico al perfezionamento amministrativo degli atti poiché – in virtù di una legislazione preliminare – il distretto sanitario di base era considerato catastalmente di proprietà del Comune di Roseto. Tuttavia per effetto di una successione di legge (la 502 del 92 che ha introdotto l’aziendalizzazione delle unità sanitarie locali) questa proprietà è passata alle Asl come una sorta di atto dovuto. Il Comune ha provveduto così a formalizzare anche questo passaggio catastale in modo da cedere l’attuale distretto alla Asl e arrivare infine a un accordo di programma per il nuovo distretto sanitario che nascerà a Roseto sud a Piazza Marco Polo, un’area pubblica adiacente al palazzetto dello sport, vicino la ferrovia, e in grado di intercettare tutto il bacino di utenza della Vallata del Vomano e Pineto.
Caratteristiche: Il nuovo Dsb di Roseto sarà una sorta di mini-ospedale di 4.250 metri quadrati e avrà un valore complessivo di 4 milioni e 800mila euro, la cui realizzazione- come hanno spiegato nel corso della conferenza stampa il direttore Roberto Fagnano e Valerio Profeta – avverrà parte con un finanziamento pubblico, parte attraverso risorse della Asl e attraverso il cofinanziamento derivante dall’utilizzo della vecchio Dsb che il comune ha ceduto all’azienda sanitaria e in parte attraverso un appalto privato misto a permuta. Il progetto prevede anche un’area verde attrezzata di 1200 metri quadrati e un parcheggio di 2.100 metri quadrati coperto da pannelli fotovoltaici per dare energia alle strutture. Il nuovo Dsb infatti si comporrà di un primo corpo anteriore di due piani contenenti le strutture distrettuali, e poliambulatori, e di un corpo posteriore di tre piani dove ci saranno la Ras e la Rap. L’area verde sarà compresa tra i due corpi e sarà fruibile in parte dal distretto, mentre una parte resterà ad uso esclusivo della Rsa la cui gestione è sotto responsabilità organizzativa della Asl, ma i cui servizi potranno essere affidati a privati.
Come puntualizzano i due consiglieri Celestino Salvatore e Adriano De Luca, che hanno seguito da vicino l’iter insieme al sindaco Sabatino Di Girolamo, si tratta di una struttura destinata a ricoveri a bassa intensità per pazienti anziani o post operatori dove la parte sanitaria è ridotta sostanzialmente alla sorveglianza del paziente. Inoltre, il Dsb conterrà il centro operativo del 118, le Uccp (Unità complesse di cure primarie) che sono associazioni di medici di base, le Ncp (Nuclei di cure primarie) e le Utap (Unità territoriale di assistenza primaria). Il polo sarà dotato di sportelli al pubblico (cassa, Cup, scelta e revoca medico, Punto unico di accesso), servizio Assistenza domiciliare integrata, Radiologia territoriale di primo livello, Fisioterapia e riabilitazione e uffici distrettuali. Infine, ma non per ultimo, il Dsb contiene anche la parte operativa dell’Aft (Aggregati funzionali territoriali) ovvero quei medici che organizzano il servizio sanitario di base, insieme al Distretto: dalle vaccinazioni alla medicina preventiva ai progetti di coordinamento ospedale – territorio.
Il bacino d’utenza: Al Distretto Sanitario Di Base farà riferimento una popolazione di circa 200.000 (duecentomila) cittadini della fascia costiera appartenenti alla ASL di Teramo. La sua collocazione è stata definita nel Piano Sanitario Regionale che ha scelto Roseto, non solo perché è la città più grande della Provincia, ma perché è baricentrica rispetto al territorio che deve servire.
Leggi Tutto »Coldiretti, fondi a rischio per i Psr
Rischiano di tornare nelle casse di Bruxelles finanziamenti europei per lo sviluppo rurale in grado di attivare finanziamenti pubblici per 120 milioni di euro, se non saranno spesi dalle Regioni entro il 31 dicembre 2018. E' la Coldiretti a lanciare l'allarme, sulla base del monitoraggio realizzato sui dati del Ministero delle politiche agricole, dal quale si evidenzia la necessità di un deciso colpo di acceleratore nell'attuazione dei programmi. Dallo stato dei Piani di sviluppo rurale aggiornato al 31 ottobre emerge che la spesa della programmazione 2014-2020 è stata del 23% del totale. Le Regioni Puglia, Abruzzo, Liguria, Marche e Friuli Venezia Giulia, sottolinea la Coldiretti, rischiano di perdere parte delle risorse impegnate per il 2015 secondo la regola dell'N+3, l'obbligo di spendere entro 3 anni dall'anno previsto d'impegno. Si tratta di finanziamenti per misure finalizzate all'ammodernamento delle imprese, ai progetti di filiera, al biologico, alla difesa della biodiversità, alla forestazione e all'insediamento dei giovani contenuti nei piani di sviluppo rurale (Psr). La classifica delle Regioni per quanto riguarda le spesa è guidata dalla Provincia di Bolzano (51%), seguita da Veneto a pari merito con la Provincia di Trento (39%), Calabria (30%), Sardegna (29%), Piemonte e Umbria (26%), Toscana ed Emilia (25%), Molise (24%), Valle d'Aosta e Sicilia (23%), Lombardia (20%), Lazio (19%), Campania (18%) e Basilicata (17%). Complessivamente sono stati spesi 4,7 miliardi di euro (2,3 miliardi di fondi comunitari Feasr). "Così come è non va, bisogna evitare di ridare i soldi a Bruxelles" afferma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini nel criticare l'attuale architettura dello Sviluppo rurale. "Il nostro Paese non è credibile se chiede altri soldi e poi non li spende".
Leggi Tutto »Campionati nazionali universitari a L’Aquila
I vertici del Centro universitario sportivo italiano (Cusi), hanno effettuato i sopralluoghi negli impianti sportivi aquilani, dando un parere positivo sulle strutture e contestualmente il via libera ufficiale all'organizzazione dei Campionati nazionali universitari (Cnu), evento sportivo che si svolgera' dal 18 al 26 maggio 2019 nel capoluogo abruzzese e che "accendera' sulla citta' i riflettori nazionali ed internazionali". "Per l'occasione, il Comune dell'Aquila ci ha assicurato che sara' pronto ed utilizzabile anche il Palapattinaggio di viale Ovidio". Ad annunciarlo e' il presidente del Centro universitario sportivo (Cus) dell'Aquila, Francesco Bizzarri, che, dopo aver ufficializzato la data nel corso di un incontro che si e' tenuto mercoledi' scorso nel capoluogo, ha accompagnato il segretario generale del Cusi, Antonio Dima, il vice presidente, Gianni Ippolito, e il presidente della commissione tecnica, Mauro Nasciuti, a visitare le strutture che ospiteranno i Campionati. "Territorio, sport, cultura e inclusione saranno le parole chiave della manifestazione che portera' all'Aquila oltre 3 mila atleti da tutt'Italia pronti a sfidarsi nelle varie discipline sportive - ha detto Bizzarri -. Bene il calcio d'inizio, adesso dobbiamo metterci a lavoro in modo da arrivare pronti a maggio. Faremo da apripista alle Universiadi, manifestazione mondiale a cui partecipano atleti da tutto il mondo e avremo ancor di piu' gli occhi addosso delle altre nazioni. Ci saranno delegazioni internazionali che saranno in citta' e per noi sara' un'occasione unica per mostrare le capacita' del capoluogo abruzzese".
Leggi Tutto »Presentata la seconda conferenza programmatica del Partito Democratico #Abruzzo2030
Stamane 16 novembre, nella sala Enrico Berlinguer in via Lungoaterno Sud a Pescara, è stata indetta dal Partito Democratico una conferenza stampa per annunciare la seconda conferenza programmatica del PD che si terrà il 24 novembre all’ex Aurum intitolata “Abruzzo 2030”. Sono intervenuti quattro esponenti del partito tra cui Renzo di Sabatino (Segretario del PD Abruzzo), Andrea Catena (Coordinatore della segreteria PD Abruzzo), Lorenza Panei e Francesca Buttari. Molti i temi toccati dai quattro esponenti, dall’organizzazione di “Abruzzo 2030” allo sviluppo di un’industria ecosostenibile; dalla gestione dell’ambiente alla recente dichiarazione di Salvini sulla costruzione di termovalorizzatori per ogni provincia; dalla strutturazione del sistema di gestione dei migranti alla riduzione delle tasse sull’immondizia. Tutti argomenti che verranno delucidati più approfonditamente il 24 novembre all’ex Aurum ai tavoli programmatici allestiti. Più precisamente, saranno 14 i tavoli programmatici: Industria 4.0, Lavoro, Scuola e Università, Sanità, Pari Opportunità, Ambiente (coordinatrice Lorenza Panei), Agricoltura, Territori, Cultura e Turismo, Infrastrutture, Mezzogiorno, Welfare e Ricostruzione (tema scottante in questa regione). “Trasparenza” e “pianificazione” sono i temi chiave ed i “cavalli di battaglia” con cui il PD intende scendere in campo alle prossime elezione per risollevare le scricchiolanti sorti del partito. Per prenotarsi ai tavoli programmatici e partecipare alle discussioni (aperte a tutti i cittadini) sarà sufficiente recarsi sul sito web del Partito Democratico ed effettuare la registrazione online.
Per ulteriori dichiarazioni degli esponenti intervenuti lasciamo i nostri lettori alla visione delle interviste rilasciate dagli stessi in calce a questo articolo.
Comune Ortona, Di Nardo abbandona i lavori del Consiglio: Aggredito verbalmente, spettacolo indegno
Leggi Tutto »"Spettacolo indegno da parte della maggioranza comunale di Ortona, che ancora una volta ha scelto la gazzarra per sottrarsi al confronto democratico". Così il capogruppo del centrodestra al Comune di Ortona, Angelo Di Nardo, dopo che ieri, durante la seduta del Consiglio comunale, mentre era all'esame la questione relativa al cambio di denominazione di Piazza Plebiscito in Piazza Canada, è stato aggredito verbalmente e ha abbandonato l'aula per protesta."Non solo non è stata riportata nessuna valida motivazione a supporto di una decisione sciagurata, inutile e illogica - accusa Di Nardo - e non solo la Giunta Castiglione, con la sua solita arroganza, aveva reso inutile il dibattito, deliberando sulla vicenda prima della discussione in aula, costringendoci dunque a ritirare le mozioni. Non paga di tutto questo, la maggioranza ha voluto buttarla in caciara - rimarca l'esponente del centrodestra - prima prendendosela con i post pubblicati su Facebook da alcuni cittadini e poi improvvisando sproloqui contro i consiglieri di minoranza e utilizzando ogni genere di epiteto e aggettivo, nel colpevole silenzio del Presidente del Consiglio Comunale, interrotto solo dal richiamo nei confronti di chi, come è successo a me ieri, è stato bersaglio degli attacchi".In conclusione Di Nardo sottolinea come "la maggioranza comunale abbia superato ogni limite della decenza, confermandosi incapace di dialogo e sottraendosi ancora una volta al confronto per mancanza di argomenti", ma avverte che "certi metodi incivili e intimidatori non fermeranno l'azione di chi lavora nell'interesse della collettività e anzi contribuiranno ad aprire gli occhi, una volta per tutte, a quei pochi cittadini ortonesi che nutrono ancora fiducia nell'amministrazione Castiglione".
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