Redazione Notizie D'Abruzzo

Tutti attaccati allo smartphone, fino a 7 ore al giorno

Lo smartphone ha rivoluzionato le nostre abitudini di vita e di lavoro ma rappresenta un potenziale pericolo: la sempre maggiore dipendenza. La notizia non e' nuova ma fa effetto comunque leggere nero su bianco dati come quelli diffusi da Counterpoint Research: secondo la societa' di analisi americana un utente su quattro nel mondo e' attaccato allo smartphone 7 ore al giorno, cioe' una fetta consistente della propria vita. Altro indicatore di questa ossessivita' e' il ciclo di vita dei dispositivi mobili che si accorcia sempre di piu': li cambiamo in media ogni 21 mesi, cioe' durano nelle nostre tasche meno di due anni. "In soli dieci anni gli smartphone sono diventati centrali nelle nostre vite, il risultato e' che ora le persone passano piu' tempo su questi dispositivi che su altri", osserva Tina Lu di Counterpoint Research. L'indagine e' stata condotta su un campione di 3500 persone di tutto il mondo, di eta' compresa tra i 15 e i 45 anni. E' emerso che il 26% passa sugli smartphone sette ore al giorno, la meta' trascorre cinque ore al giorno. Solo il 4% passa 1 ora sui dispositivi. I piu' assidui sono gli utenti dei paesi emergenti che hanno a disposizione meno mezzi tecnologici e usano il telefono anche al posto del computer. In testa c'e' infatti la Malesia, a sorpresa in controtendenza il Giappone, i cui utenti trascorrono meno di tre ore al giorno. Cosa si fa tante ore con gli occhi sullo smartphone? Secondo l'indagine, la navigazione su internet e il gioco rappresentano le attivita' giornaliere piu' popolari in tutte le nazioni, con percentuali di utilizzo rispettivamente del 64% e del 62%. A seguire ci sono la consultazione della e-mail (56%) e i servizi di messaggistica (54%). Infine, guardare video e controllare i social network sono al quinto e sesto posto delle attivita' piu' frequenti. Altri due dati che danno la dimensione dell'ossessione da smartphone sono la durata del ciclo di vita dei dispositivi, che si riduce a 21 mesi, e quanto si spende nel mondo per cambiarli, oltre 370 miliardi di dollari all'anno. Gli utenti messicani sono quelli piu' veloci a rimpiazzarli (ogni 18 mesi), i meno solerti i giapponesi (ogni 26 mesi). La maggior parte degli utenti e' disposto a spendere oltre 400 dollari per la sostituzione, Apple domina le preferenze. La dipendenza dallo smartphone e la nomofobia, cioe' il terrore di non essere raggiungibili al cellulare, e' oramai classificata dagli esperti come una vera malattia da non prendere alla leggera. E colpisce soprattutto i piu' giovani. 

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L’ospedale di Ortona aderisce a (H)-Open day per la Giornata mondiale della menopausa

L’ospedale di Ortona ha aderito all’Open day menopausa, promossa da Onda, Osservatorio nazionale sulla salute donna. Si tratta di un’iniziativa riservata agli ospedali “Bollini rosa”, quelli “vicini alle donne”, ai quali viene attribuito tale riconoscimento in virtù dei servizi offerti e dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.

Venerdì prossimo, 20 ottobre, dalle ore 10 alle 13, la ginecologa Dora Di Ciano, presso la Sala conferenze del “Bernabeo”, terrà un incontro aperto alla popolazione sul tema “Sessualità nelle pazienti oncologiche in menopausa iatrogena”.

L’iniziativa si colloca nell’ambito delle attività promosse da Onda per il benessere in menopausa, una tappa fisiologica nella vita della donna che rappresenta un momento particolarmente delicato per le profonde modificazioni fisiche e patologiche a essa correlate. Tali aspetti sono ancora più rilevanti se si pensa che oggi la donna in menopausa è più che attiva e vive appieno la sua sessualità. Le reazioni e le modalità di risposta a questo grande cambiamento dipendono da numerosi fattori che possono influire in modo rilevante sulla qualità e sul benessere della donna. Fondamentale, pertanto, è il ruolo della prevenzione primaria e di una valutazione generale dello stato di salute per identificare situazioni di rischio e definire strategie efficaci di prevenzione e cura.

«Onda è da sempre impegnata nella promozione della salute e del benessere della donna. La menopausa merita un’attenzione speciale per la molteplicità dei cambiamenti fisici, psicologici e sociali che comporta in una donna – spiega Francesca Merzagora, Presidente di Onda -. L'(H)-Open Day è un’iniziativa già sperimentata per varie patologie, in cui gli ospedali del Network Bollini rosa che vi aderiscono aprono le porte alla popolazione mettendo gratuitamente a disposizione diverse tipologie di servizi. Quest’anno abbiamo deciso di realizzare per la prima volta anche una giornata dedicata alla menopausa con l’obiettivo di promuovere il benessere della donna in questa fase della sua vita».

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Pensionati Coldiretti, Agostinelli nuovo presidente regionale

Rinnovo ai vertici dei Pensionati di Coldiretti Abruzzo. E’ Giuliano Agostinelli, 69 anni, di Campli (Teramo) il nuovo presidente eletto questa mattina dall’assemblea dell’associazione regionale Pensionati Coldiretti Abruzzo che ispira la propria azione alla storia ed ai principi della scuola cristiano-sociale e si prefigge di favorire il ruolo attivo degli anziani anche attraverso la partecipazione alle iniziative promosse da Coldiretti. L’elezione del nuovo presidente si è svolta nell’agriturismo Marina di Ortona nell’ambito dell’incontro annuale a cui hanno partecipato il presidente Nazionale Giorgio Grenzi e il segretario nazionale di Federpensionati Danilo Elia, oltre al direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici e al presidente di Coldiretti Chieti Sandro Polidoro.

Presenti trenta delegati che, provenienti da tutta la regione, hanno ricevuto nell’occasione anche la carta Vantaggi: una “card” che prevede un ampio e articolato elenco di convenzioni pensate per rispondere alle esigenze e agli interessi della terza età e di coloro che sono stati per una vita associati di Coldiretti come imprenditori agricoli. La carta vantaggi prevede oltre 100 strutture convenzionate in Abruzzo: centri diagnostici, medici, fisioterapici e termali, farmacie, parafarmacie, articoli sanitari, centri ottici e acustici per quanto riguarda la salute, ma anche agenzie di viaggi, alberghi, cinema e teatri, musei per quanto riguarda il tempo libero, senza dimenticare negozi, ristoranti, parrucchieri e tanto altro ancora.

Grazie a questa operazione circa 30mila pensionati di Coldiretti potranno godere delle agevolazioni previste dall’accordo. “La carta vantaggi è uno strumento molto importante perchè viene incontro alle esigenze di una grande fetta di popolazione che ne ha, forse, più bisogno – ha detto il presidente nazionale della Federpensionati Giorgio Grenzi ricordando l’importante ruolo che i pensionati svolgono ancora oggi nel settore agricolo  – un modo di concretizzare veramente lo stato sociale e venire incontro alle esigenze di chi è nostro socio da sempre. Si tratta solo di un piccolo tassello in uno scenario ben più ampio che sta restituendo importanza alla terza età trasformandolo da problema a risorsa che può, e deve, continuare ad interfacciarsi con i giovani imprenditori e le donne imprenditrici nell’ottica di un sistema attivo e trasversale che punti al benessere del settore agricolo e della società”. Nel corso dell’incontro il direttore Federici ha invece ribadito il grande ruolo sociale che ancora oggi ricoprono i pensionati quale memoria storica del lavoro agricolo.  “Non dimentichiamo che i pensionati – ha detto Federici – sono portatori di una esperienza di vita e di lavoro che, tramandate ai giovani, rappresentano per noi una grande ricchezza che non ha dimenticato le propri radici e vuole essere parte attiva nel voler bene al Paese”. Per chiedere e ottenere gratuitamente la carta vantaggi basta rivolgersi agli uffici Coldiretti di riferimento (www.abruzzo.coldiretti.it).

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Allarme fauna selvatica: piu’ cinghiali meno imprese

“In Abruzzo i danni da fauna selvatica ammontano a circa 3milioni di euro l’anno solo per il settore agrozootecnico. Ma il problema è ben più grande e assume giorno dopo giorno dimensioni incredibili. Sono a rischio l’incolumità delle persone e la sussistenza del patrimonio di biodiversità che caratterizza l’Abruzzo, a partire dal suo prodotto simbolo: lo zafferano”. 

A lanciare ancora una volta l’allarme contro il proliferare dei cinghiali è Coldiretti Abruzzo che torna sull’argomento evidenziando i danni ad uno dei prodotti più apprezzati e conosciuti della regione. “Campi coltivati con la pregiata spezia sono stati fortemente danneggiati dalle incursioni primaverili e ora è a rischio la raccolta – dice Coldiretti Abruzzo – i cinghiali hanno mangiato i bulbi e ora si stima un calo di produzione dal 20 al 30% a seconda delle zone con particolare riferimento, ovviamente, alla provincia aquilana e all’altopiano di Navelli. La situazione è ormai insostenibile. Le aziende non ce la fanno più, rischiano di chiudere. I produttori agricoli si lamentano per la mancanza di misure adeguate e nello stesso tempo di indennizzi troppo effimeri per risolvere una situazione che in alcuni casi porta addirittura a chiudere i battenti. A maggior ragione per aziende dedicate alla pregiata spezia abruzzese, che basano la propria economia sulla raccolta del mese di novembre”. 

Il fenomeno secondo Coldiretti sta generando forte preoccupazione che può determinare in alcuni casi anche l’abbandono delle attività a danno dell’equilibrio ambientale di alcune zone. Otre allo zafferano, i cinghiali mettono ogni anno a dura prova produzioni come lenticchie, mais, sorgo, cereali solo per citarne alcune. “La situazione è diventata ormai insostenibile e non è possibile aspettare ulteriormente. Il problema ungulati ha generato interventi di contenimento, già in vigore, ma  gli abbattimenti sono inefficaci e la gestione della cattura degli ungulati contiene molte falle. I metodi adottati, come ribadito in più  occasioni, fanno discutere e la fauna selvatica si è letteralmente impadronita di campagne, boschi e strade mettendo a  repentaglio il diritto di fare impresa degli agricoltori che, molto spesso, decidono di abbandonare la lavorazione dei campi con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista della manutenzione del territorio e del paesaggio. Coldiretti Abruzzo sul tema dei cinghiali ha presentato innumerevoli proposte e indicazioni sulle misure da mettere in campo per contrastare il fenomeno della fauna selvatica. Con particolare riferimento a tre aspetti fondamentali: la salvaguardia dell’incolumità pubblica, la tutela del reddito delle imprese e la diminuzione della spesa pubblica in tema di costi sociali e di specifici indennizzi. “Ancora una volta ribadiamo che è necessaria una presa di posizione forte da parte delle istituzioni  – conclude Coldiretti Abruzzo – è finito il tempo delle parole, bisogna andare oltre i fatti e arrivare alla soluzione. Ricordiamo inoltre che i danni da fauna selvatica, da due anni, sono sottoposti alle procedure previste dal regolamento comunitario sugli aiuti di stato e, di conseguenza, i rimborsi sono tardivi ed insufficienti ma anche condizionati al raggiungimento di una soglia minima di 15 mila euro (de minimis)”.  

 

 

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Premio Borsellino 2017, al via la 22ma edizione

È stata presentata questa mattina, nella sala giunta del Comune di Pescara, la 22ª edizione del Premio Nazionale per la legalità e l’impegno sociale e civile da 25 anni dedicato alla memoria di Paolo Borsellino. Il tema per il 2017 è  “L’eredità di Falcone e Borsellino”.

Hanno partecipato alla presentazione: Marco Alessandrini (sindaco di Pescara), Oscar Buonamano (coordinatore del premio Borsellino), Gabriella Sperandio (presidente dell’associazione Falcone e Borsellino), Alessandra Di Pietro (dirigente IPSSAR “De Cecco”).

Il programma dei 10 giorni della rassegna – dal 18 al 28 ottobre – è ricco di  87 ospiti, con 16  momenti di incontro nelle scuole e università con giornalisti, artisti, scrittori, magistrati e testimoni del mondo antimafia, lo spettacolo “Mala’Ndrine” prodotto dal Premio Borsellino, e la prestigiosa cerimonia di premiazione (sabato 28 ottobre nel Comune di Pescara). Il Premio nasce il 3 dicembre 1992 dalla volontà del giudice Antonino Caponnetto che, invitato a Teramo per un incontro con gli studenti nel teatro cittadino dedica la targa - consegnatagli da Rita Borsellino - a  Paolo Borsellino ucciso pochi mesi prima in via d’Amelio.

Il Premio nasce con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia attraverso municipi, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. L’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione sono alcuni dei concreti impegni dell’associazione che ha richiesto lo status di promozione sociale al Ministero della Solidarietà Sociale. Il Premio anche quest’anno intende testimoniare ammirazione, gratitudine ed affetto a quelle personalità italiane che hanno offerto una testimonianza d’impegno, di coerenza e di coraggio particolarmente significativa nella propria azione sociale e politica contro la violenza e l’ingiustizia, e in modo particolare a quanti hanno profuso il loro impegno in difesa e per la promozione dei valori della libertà, della democrazia e della legalità. Il Premio Borsellino – con oltre 160 mila contatti web e con la sua storia - è oggi la più importante, la più grande, selezionata e seguita manifestazione nazionale sui temi dell’educazione e della cultura della legalità.

Il Premio, con i suoi dieci giorni di incontri, testimonianze, film, libri, documentari, spettacoli, è una rassegna educativa e culturale particolarmente importante nel contesto che viviamo, in cui sembra essersi perduto il “senso dello Stato”. Importante perché la sfida di oggi, alla soglia del nuovo millennio, consiste nel puntare sul “coraggio dell’Italia”, valorizzare le culture e raccogliere le energie della nuova democrazia.

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Martinsicuro, albanese con 2 kg marijuana arrestato vicino a una scuola

Continua la pressione dei militari dell'Arma sullo spaccio nei pressi degli istituti superiori in particolare a Nereto. Dopo l'arresto del marocchino e' stata la volta di un cittadino albanese, disoccupato di 30 anni Erald Kapxhiu: il giovane e' stato smascherato dal cane antidroga della Legione carabinieri di Chieti che ha 'annusato' lo stupefacente nella sua autovettura, proprio nei pressi dello stesso istituto. La perquisizione estesa alla sua abitazione di Martinsicuro ha permesso di trovare oltre 2 chili di marijuana (2.200 grammi) parte in una busta e parte gia' suddivisa in dosi da spacciare. 

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Rapina in banca a Chieti, due persone condannate a otto anni

Il Tribunale di Chieti  ha condannato a 8 anni di reclusione e 2.000 euro di multa ciascuno G.V. 30 anni di Torre Annunziata, e A.S-, 31 anni di San Giuseppe Vesuviano: entrambi, in concorso con altre due persone che non sono state mai identificate, erano accusati di rapina ai danni della filiale Carichieti di viale Benedetto Croce a Chieti  Scalo. La rapina, messa a segno il 19 gennaio del 2012, frutto' un bottino di quasi 117.000 euro oltre a 2.000 corone norvegesi, 250 dollari canadesi, 1.900 dollari australiani, 2.500 sterline inglesi e 3.800 dollari americani. I due sono stati anche condannati a risarcire i danni alla compagnia di assicurazione della banca che si e' costituita parte civile, alla quale nel frattempo dovranno versare una provvisionale di 50.000 euro. Oltre che di rapina i due sono accusati di detenzione illegale di pistole e di sequestro di persona poiche' quel giorno sette impiegati della banca vennero chiusi nel bagno dell'istituto di credito. Il pubblico ministero Lucia Campo aveva chiesto 6 anni e tremila euro di multa. Il colpo fu portato a termine da quattro persone, con il volto coperto da passamontagna ed armate di pistola: due rapinatori non sono stati mai identificati.

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Francavilla, rapinato un distributore di carburanti

Due persone con il volto coperto, l'una armata di bastone e l'altra di una pistola, probabilmente giocattolo, hanno compiuto questa mattina una rapina in impianto di distribuzione di carburanti di Francavilla al Mare, in provincia di Chieti. I due si sono avvicinati al titolare che in quel momento stava contando il denaro delle casse self service e dopo averlo spintonato e minacciato si sono impossessati dei soldi, circa 15 mila euro e poi si sono dati alla fuga. 

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Omicidio Montesilvano, Fantauzzi: il colpo e’ partito per sbaglio

 "Non volevo uccidere e il colpo e' partito per sbaglio". E' quanto ha ribadito questa mattina, nel corso del colloquio con il pm della Procura di Pescara, Paolo Pompa, svoltosi in una localita' segreta, Massimo Fantauzzi, l'uomo che il 16 settembre scorso, all'interno del pub BirraMi di Montesilvano, ha ucciso con un colpo di fucile il 21enne Antonio Bevilacqua. Era stato lo stesso Fantauzzi, durante l'interrogatorio di garanzia, a chiedere al gip di parlare con il pm Pompa. L'incontro e' iniziato alle 10.30, alla presenza del legale del reo confesso, Pasquale Provenzano, ed e' durato circa un'ora. L'indagato ha risposto a tutte le domande, e' apparso stanco e provato, e avrebbe sostanzialmente confermato la versione iniziale dei fatti, gia' resa davanti al gip. Non filtrano, invece, particolari, su quanto riferito oggi da Fantauzzi in merito alla posizione di Nunzio Mancinelli: quest'ultimo si trovava sulla scena del crimine e, dopo essere stato identificato dagli inquirenti, ha raccontato di un litigio avvenuto qualche ora prima tra l'omicida e la vittima, che non conosceva, mentre Fantauzzi, durante l'interrogatorio di garanzia, ha riferito che entrambi avevano scelto di dare una "lezione" alla vittima e che poi, accidentalmente, la "lezione" si sarebbe trasformata in omicidio. 

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Ferrovie, annunciato il potenziamento delle linee verso Roma

Il potenziamento e il miglioramento dei collegamenti ferroviari fra Roma e le aree colpite dal terremoto del 2009 del 2016. Sono gli obiettivi dei progetti presentati oggi a Rieti da Maurizio Gentile Ad Dg di Rete ferroviaria Italiana alla presenza del Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Graziano del Rio e i presidenti delle Regioni Lazio e Marche Nicola Zingaretti e Luca Ceriscioli. I progetti si inseriscono nel più ampio programma di sviluppo e riqualificazione delle zone colpite dallo sciame sismico del 2016 e l'area in questione interessa circa un milione e 400 mila abitanti ed è caratterizzata da un forte pendolarismo infatti sono circa 80 mila gli spostamenti giornalieri. Grazie poi al potenziamento dell'anello ferroviario dell'Appennino centrale sarà dunque possibile sviluppare di collegamenti ferroviari verso la Capitale con standard elevati di qualità e puntualità - assicura Rfi - sia sul versante Nord da l'Aquila, Rieti e Terni, sia su quello Est da Pescara, Sulmona e Avezzano. Altro obiettivo poi - come spiegato oggi a Rieti - sarà collegare le aree produttive della zona e i territori montuosi con le altre regioni attraverso dei sistemi di trasporto collettivo meno inquinanti e più sicuri per un maggiore sviluppo delle attività economiche

Dal punto di vista dei collegamenti ferroviari, invece, "quest'area- ha spiegato l'Ad di Rfi Gentile- interessa circa un milione e 400 mila abitanti che si muovono prevalentemente verso la Capitale ed e' caratterizzata da un forte pendolarismo, infatti sono circa 80 mila gli spostamenti giornalieri stabili. In questo contesto- ha spiegato- abbiamo inquadrato meglio un programma sistemico che abbiamo chiamato Anello ferroviario dell'Appennino centrale". Grazie al suo potenziamento sara' dunque possibile sviluppare dei collegamenti ferroviari verso la Capitale con standard elevati di qualita' e puntualita' - assicura Rfi - sia sul versante Nord da l'Aquila, Rieti e Terni, sia su quello Est da Pescara, Sulmona e Avezzano. Altro obiettivo poi- come spiegato oggi a Rieti - sara' collegare le aree produttive della zona e i territori montuosi con le altre regioni attraverso dei sistemi di trasporto collettivo meno inquinanti e piu' sicuri per un maggiore sviluppo delle attivita' economiche. "Gli investimenti previsti sono di 2 miliardi e 400 milioni, gia' previsti dal contratto di programma con il ministero dei Trasporti", ha concluso Gentile. 

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