Redazione Notizie D'Abruzzo

La CO.GE.D. fa il suo: 3-0 a Terracina

Vittoria per la CO.GE.D. in una gara in cui la principale difficoltà per le ragazze di Alceo Esposito è stata quella di mantenere alta la concentrazione, specie nel terzo set. Contro un avversario pur volenteroso e dall’età media giovanissima, la Teatina ha vinto con grande facilità i primi due set, mettendoci un po’ a staccare le avversarie solo nella terza frazione, comunque vinta poi a 16. Con Lorenza Lupidi rimasta in panchina per tutta la partita, il proscenio è stato occupato da Noemi “About” Palmieri, partita titolare e alla fine top scorer della gara con 17 punti. Spazio comunque per tutte le ragazze del roster: 16 per Matrullo, 12 per Ragone, 8 per Di Tonto, 11 punti in battuta e 9 a muro. Con questo successo, la CO.GE.D. sale a quota 22 punti, si lascia Minturno (sconfitta 3-0 a Bari) a -4 e scavalca in classifica sia Castellammare (battuta 3-1 a Orsogna) che Oria (impegnata domani in casa contro la capolista Napoli).

“Siamo contente di aver vinto e di aver preso i tre punti che ci servivano – questo il commento a fine partita di “About” Palmieri –. La gara non è stata difficile, ma noi abbiamo fatto quello che serviva. Personalmente sono soddisfatta della mia prestazione: si poteva fare meglio, ma spero di aver sfruttato bene l’occasione di giocare da titolare una gara di B2. Ora cerchiamo di avere continuità di risultati anche per le prossime partite, che certamente saranno più difficili”.

Lazio TV Futura Volley Terracina – CO.GE.D. Pallavolo Teatina 0-3 (16-25, 5-25, 16-25)

Lazio TV Futura Volley Terracina: De Petris 1, Parisella (C), Montini 2, Ascenzi 5, Pagiarino, Sciscione 2, Di Sauro (L), Stefanelli (L), Dalia n.e., Orilia, Olleia 3, Minutilli 2. All.: Pier Francesco Troccoli.

CO.GE.D. Pallavolo Teatina: Mazzarini (L), Michetti (L), Palmieri 17, Kus 6, Negroni, Di Tonto 8, Matrullo 16, Capone 1, Ragone 12, Lupidi n.e., Perna (C) 2. All.: Alceo Esposito.

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In 500 per sostenere Chiodi, Sottanelli e Quagliariello: Con noi c’è l’Abruzzo che non molla, pronti a riconquistare Teramo e la Regione

Sono state oltre 500 le persone che stamattina hanno partecipato a Teramo, nella sala Polifunzionale della Provincia, all’evento di apertura della campagna elettorale della lista “Noi con l’Italia-Udc”. A introdurre e fare gli onori di casa è stato Mauro Di Dalmazio, consigliere regionale che ha moderato l’incontro e presentato i candidati alla Camera del collegio proporzionale Teramo-L'Aquila: Simona Mei, L’Aquila, laureata in Lettere e Filosofia con indirizzo Comunicazione e collaboratrice artigiana/commerciante, Adelio Di Natale, maestro di sci e operatore turistico di Roccaraso e Beta Costantini, avvocato di Silvi (Teramo), già candidata alle ultime regionali e i candidati al Senato nel collegio Abruzzo Franca Camplone, manager di Pescara, Giuseppe Marcuccitti, dipendente della Asl di Chieti e dirigente sportivo di riferimento nazionale nel calcio a 5 e Desirée Del Giovine, medico di Colonnella (Teramo), ex presidente della commissione pari opportunità della Provincia Di Teramo e tra le fondatrici del movimento nazionale femminile di Direzione Italia di Raffaele Fitto. A portare il suo saluto anche la candidata del centrodestra alla Camera nel collegio uninominale di Teramo Lucrezia Rasicci: “sento forte il peso e la responsabilità di rappresentare la coalizione di centrodestra – ha spiegato – voglio, con umiltà e passione, essere la voce, giovane e fresca, della nostra provincia, che si è dovuta confrontare con tanti problemi che l’hanno fiaccata, ma di certo non sconfitta. Io ci sarò e sarò parte attiva del cambiamento che speriamo”. Gli interventi centrali sono stati poi quelli di Gianni Chiodi, Presidente emerito della Regione e candidato capolista alla Camera nel collegio Teramo-L'Aquila, Giulio Sottanelli, deputato uscente e candidato capolista al Senato nel collegio Abruzzo e di Gaetano Quagliariello, senatore uscente e candidato del centrodestra al Senato nel collegio uninominale Teramo-L'Aquila.

“Due sono i motivi per i quali vi chiedo di votarmi” ha detto Giulio Sottanelli “innanzitutto perché sono l’unico candidato eleggibile al Senato che sia rappresentanza ed espressione della provincia di Teramo e di quella dell’Aquila, visto che tutti gli altri senatori col seggio quasi sicuro sono di Pescara, di Vasto o addirittura non abruzzesi. Vi chiedo poi il sostegno a Noi con l’Italia-Udc perché siamo la forza che consentirà alla coalizione di governare e saremo noi il cuore moderato, liberale e cattolico, che sarà anche argine nei confronti delle posizioni più estreme e populiste”. “Ringrazio “Noi con l’Italia-Udc” per la possibilità di candidarmi a rappresentare il mio territorio” ha detto Gianni Chiodi “Luciano D’Alfonso sta vendendo fumo per giustificare la sua fuga dalla Regione illudendo i cittadini sul fatto che farà il ministro, è tutto falso e la gente lo capirà, è più facile che il ministro lo faccia Mauro Di Dalmazio che lui! Nel 2013 io scelsi di non candidarmi pur avendo un posto quasi sicuro al Senato, scelsi di rimanere alla guida della Regione. Con noi c’è l’Abruzzo che non molla e che non scappa, questo è il territorio che vogliamo tornare a rappresentare”. Chiodi ha ribadito poi la paternità di molti dei suoi risultati da governatore: “Vi cito tre risultati che D’Alfonso falsamente si attribuisce ma che sono frutto del nostro lavoro: l’uscita della sanità dal commissariamento, gli investimenti negli impianti sciistici e quelli per la realizzabile di quella che sarà la più grande pista ciclabile della costa, con il progetto Abruzzo Bike to Coast”.

Gaetano Quagliariello intervenendo ha chiesto alla platea un applauso per Matteo Renzi, “che è riuscito - ha affermato - in un’impresa nella quale noi ci cimentavamo da anni: la distruzione del Pd”. Quagliariello ha rievocato le scorse elezioni regionali parlando di “un complotto ai danni del centrodestra, che a partire da queste elezioni politiche, e a seguire con le elezioni comunali di Teramo e con le elezioni regionali che si terranno per sostituire il governatore in fuga verso Roma - ha concluso -, potrà riscattarsi con la ricostruzione di una filiera istituzionale e di una classe dirigente all’altezza delle sfide che attendono questo territorio, colpito a ripetizione da una serie di difficoltà senza precedenti”.

CHI C’ERA. In platea anche tanti rappresentanti di movimenti e partiti politici, sindaci e amministratori del territorio, tra questi Paolo Gatti, vice presidente del Consiglio regionale, Daniele Palumbi, sindaco di Torricella, Diego Di Bonaventura, sindaco di Notaresco, Massimo Vagnoni e Pinuccia Camaioni, sindaco e vice sindaco di Martinsicuro, Berardo Di Simplicio, coordinatore provinciale dell’Udc, Rudy Di Stefano, coordinatore provinciale di Direzione Italia, i rappresentanti di Abruzzo Civico Gianluca Pomante, coordinatore regionale, Carlo Simone, coordinatore provinciale e Siriano Cordoni, coordinatore cittadino, gli ex consiglieri e assessori del Comune di Teramo Guido Campana, Giorgio Di Giovangiacomo eAngelo Puglia gli ex assessori e consiglieri provinciali Renato Rasicci, Elicio Romandini, Ezio Vannucci e Graziano Ciapanna, Alduino Tommolini, assessore di Martinsicuro, Alessandro Casmirri e Umberto Tassoni, consiglieri di Martinsicuro, Sirio Talvacchia, consigliere di Sant’Egidio, Valerio Odoardi, consigliere di Castellalto, Gabriele Di Felice, vice sindaco di Controguerra, Mario Di Domenicantonio, consigliere di Canzano.


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Ermal Meta e Fabrizio Moro vincono il 68/o Festival di Sanremo

 Ermal Meta e Fabrizio Moro vincono il 68/o Festival di Sanremo con Non mi avete fatto niente, il brano 'assolto' dai sospetti di autoplagio e dato per favorito in tutti pronostici. Un invito a non aver paura del terrorismo, dopo gli attacchi degli ultimi anni, che Moro dedica a caldo, sul palco, al figlio Libero. Un messaggio di impegno che batte la leggerezza di Una vita in vacanza, la canzone dello Stato Sociale che si piazza al secondo posto; chiude il podio Annalisa con Il mondo prima di te. A seguire, nella classifica dei Big, Ron (che vince il premio della critica Mia Martini con Almeno pensami), Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico, Max Gazze', Luca Barbarossa, Diodato e Roy Paci, The Kolors, Giovanni Caccamo, Le Vibrazioni, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Renzo Rubino, Noemi, Red Canzian, Decibel, Nina Zilli, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Mario Biondi, Elio e Le Storie Tese. Una serata finale segnata dallo show di Laura Pausini, che conclude la sua esibizione con il bagno di folla, cantando tra la gente sul red carpet, e il monologo da brivido di Pierfrancesco Favino che emoziona e si emoziona con un brano da Kolte's dedicato agli 'stranieri in patria'. Si chiude cosi' un festival che ha polverizzato le incertezze della vigilia, centrando ascolti da record, con una media di oltre 10 milioni e mezzo di spettatori in quattro serate: risultati con i quali dovra' fare i conti per guardare al futuro. Lo sa bene Fiorello, che dopo l'exploit della prima serata rispunta al telefono mentre sul palco c'e' l''amica risanata' Laura Pausini.

Favino non smette di sorprendere: stasera fa finalmente 'l''uomo della parola', portando sul palco dell'Ariston un brano da La notte poco prima della foresta di Bernard-Marie Kolte's, storia di estraneita' e di esclusione, appena andata in scena all'Ambra Jovinelli di Roma. "Voglio poter urlare, voglio poter urlare anche se poi mi sparano addosso", recita l'attore con le lacrime agli occhi, in un crescendo di pathos.

Sul finale entrano in scena Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni, che intonano insieme Mio fratello che guardi il mondo di Ivano Fossati. E la commozione contagia anche Baglioni. Nel festival popolar-nazionale c'e' spazio per il coro di tutto l'Ariston su Strada facendo, con Baglioni in scena con il trio Nek-Max Pezzali-Renga, e per il tributo a Enzo Jannacci con La canzone intelligente. Tra gaffe, scivoloni (Sabrina Impacciatore finisce in terra) e autoironia, 'Picchio', con la giacca bianca "da cameriere" prevede: "Domani titoleranno: Favino, piazza al tavolo 4". Esplosiva la performance della 'vecchia che balla': Paddy Jones si scatena con la sua danza acrobatica in platea mentre Lo Stato Sociale fa ballare l'Ariston. Questi gli altri premi assegnati stasera: il Sergio Endrigo per la migliore interpretazione va a Vanoni-Bungaro-Pacifico per Imparare ad amarsi; il premio Sergio Bardotti a Mirkoeilcane per Stiamo tutti bene; il Giancarlo Bigazzi alla miglior composizione musicale a Max Gazze' per La leggenda di Cristalda e Pizzomunno; il premio TimMusic per la canzone piu' ascoltata nella settimana del festival a Ermal Meta e Fabrizio Moro con Non mi avete fatto niente. 

foto di Mauro Pastorello

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Come cambia il carrello della spesa in base alle regioni italiane

I dati dell'Osservatorio Immagino Nielsen Gs1 Italy mostrano grandi differenze nella spesa, in base alla regione di residenza. Un approccio salutista alla tavola, si legge nello studio, caratterizza i consumatori di Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria e Lombardia che danno preferenza ai prodotti a piu' basso apporto calorico, con meno carboidrati e meno zuccheri (-0,5% contro -0,1% di media nazionale), e con il maggior apporto di fibre rispetto al resto d'Italia (2,1% contro 1,9% di media nazionale). Mentre i consumatori di Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna scelgono cibo con maggiore apporto calorico, un piu' alto contenuto di grassi, e un minor tenore di carboidrati e fibre. Nettamente diversa la dieta media al Centro Italia e in Sardegna, con un consumo superiore alla media nazionale di proteine, e sotto media invece di carboidrati, zuccheri e fibre. In questa area, secondo la ricerca, la spesa destinata ai prodotti alimentari resta alta (23,8% del valore del paniere); seconda solo all'Italia Nord Occidentale. Il Sud e la Sicilia generano il 15,2% del giro d'affari: qui prevalgono carboidrati, col pane e pasta che forniscono il 22,3% delle calorie, seguiti dagli zuccheri, dimostrando quanto il Mezzogiorno resti legato a consumi tradizionali e piu' coerenti col modello mediterraneo. Gli zuccheri rappresentano il 9% delle calorie ingerite in Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, e Sicilia, pur registrando un calo annuo dello 0,4%, maggiore rispetto al -0,1 nazionale. Al Sud prevalgono inoltre i prodotti con minor contenuto di grassi e grassi saturi.

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Chieti, ritirate dieci patenti ad automobilisti trovati in stato di ebbrezza

Dieci patenti di guida ritirate ad altrettanti automobilisti risultati in stato di ebbrezza alcolica, tra questi anche due neo patentati, uno dei quali aveva conseguito la patente solo la settimana scorsa: per i due, oltre la sospensione della patente, e' scattato anche il raddoppio della decurtazione dei punti. Per due automobilisti in particolare e' stato riscontrato un tasso alcolemico ben oltre il limite previsto dalla legge, rispettivamente di 1,38 e 1,32. E' il bilancio di un'operazione condotta la scorsa notte dalla Polizia Stradale di Chieti. Oltre un centinaio le persone sottoposte alla prova dell'etilometro. Nel corso dei controlli gli agenti hanno intimato l'alt ad un'auto il cui conducente, un 42 enne residente a Chieti, non era alla guida con un tasso alcolico superiore al doppio rispetto a quello consentito, e privo di copertura assicurativa, senza revisione e con patente revocata da oltre due anni. Nei suoi confronti sono scattati il sequestro del veicolo e sanzioni pecuniarie per un totale di oltre 6 mila euro. Dai controlli effettuati e' emerso un dato ritenuto preoccupante, ovvero che i conducenti piu' 'indisciplinati' sono stati proprio i piu' giovani, di eta' compresa tra i 18-30 anni. 

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D’Alfonso: in parlamento per migliorare l’Abruzzo

Ha aperto la sua campagna elettorale in stile americano il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, capolista Pd al Senato nel collegio unico regionale, ha scelto il Palaelettradue a Pescara gremito di gente. L'evento e' stato aperto con un video sull'Abruzzo proiettato in un maxischermo con ai lati una scenografia nelle quali hanno campeggiato gli slogan "Partiamo insieme. L'Abruzzo al governo con Luciano D'Alfonso". Il governatore ha spiegato che non voleva candidarsi per terminare il lavoro e tagliare i nastri, ma ho detto si' perche' me lo hanno chiesto la comunita' locale e quella nazionale, con quest'ultima che ha annunciato che 'se vinciamo, fai parte della squadra'". "Sono stati 44 mesi di duro lavoro, 90mila ore di impegno, sfido qualsiasi legislatura precedente a dire che ha fatto meglio - ha spiegato ancora il governatore nel lungo ed appassionato intervento -. Abbiamo percorso 3 milioni di chilometri e visitato 288 comuni per ascoltare e dossierare le problematiche per risolverle". 

"C'e' stata una dedizione che ha consentito di cogliere risultati importanti - ha proseguito D'Alfonso nel corso del suo intervento - come ad esempio l'uscita, prima regione in Italia, dal commissariamento della sanita' con il pieno recupero della capacita' decisionale, il miliardo e mezzo per gli investimenti previsti nel masterplan per grandi opere che cambieranno il volto della regione e la ricostruzione post terremoto dell'Aquila e di quelli recenti". "Ma non basta, serve nuova immaginazione. Il lavoro fatto chiama un ruolo nazionale che non sia da cameriere. Voglio, insieme agli altri parlamentari, fare battaglie a Roma per migliorare l'Abruzzo e per avere quello che ci serve". Sul palco, insieme a D'Alfonso, per un talk show coordinato dalle giornaliste Ilaria Proietti e Serena Suriani, sono saliti alcuni dei candidati del Pd

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Pagano: in Senato per affrontare le emergenze dell’Abruzzo

"Il mio impegno in Senato nasce dall'esigenza di mettere a disposizione degli abruzzesi la mia esperienza di amministratore per dare rappresentativita' alla voce dell'Abruzzo su uno scenario nazionale ed europeo. Ci sono emergenze sulle quali non possiamo piu' permetterci incertezze o ritardi, e mi riferisco all'emorragia di posti di lavoro, alla fortissima disoccupazione giovanile, alla sicurezza del territorio e alla gestione dell'immigrazione: non e' piu' il tempo dei proclami, delle frasi di circostanza, della vuota retorica. Forza Italia intende affrontare seriamente questi problemi, perche' dalla loro soluzione passa una nuova stagione di crescita dell'Abruzzo". Lo ha detto il candidato al Senato di Forza Italia e coordinatore regionale, Nazario Pagano, in occasione dell' inaugurazione del comitato elettorale di Forza Italia Abruzzo, a Pescara, in vista delle prossime elezioni politiche del 4 marzo.

"Il ruolo di un senatore e' quello di portare sul tavolo le istanze del territorio, di battersi per esso, di intercettare occasioni e opportunita'. Noi abbiamo potenzialita' enormi ma inespresse. Dobbiamo guardare all'Europa non con diffidenza o sudditanza, ma come una grande partner che puo' dare forza ai nostri progetti", aggiunge Pagano sottolineando che "Forza Italia mette in campo non solo le individualita', ma anche il concetto di una squadra di centrodestra unita per raggiungere gli obiettivi comuni". All'inaugurazione hanno partecipato i candidati di Fi e della colazione. Sono intervenuti anche i sindaci di Montesilvano Francesco Maragno, di Chieti Umberto Di Primio, di Penne Mario Semproni e l'ex sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia

"Il rischio in questo Paese e' l'antipolitica. Il grillismo e' il nuovo fascismo, altro che quello contro cui la sinistra vuole sfilare a Macerata. Il fascismo e' l'insulto al Parlamento, il fascismo e' l'appello diretto al popolo, e' l' inganno del popolo, e' l'autoritarismo di un movimento dove comanda uno attraverso un computer. Questo e' il nuovo fascismo". Lo ha detto Gianfranco Rotondi, candidato di Forza Italia nel proporzionale alla Camera nel collegio Chieti-Pescara, parlando all'inaugurazione del Comitato elettorale di Forza Italia Abruzzo stamane nel capoluogo adriatico. "Chi ha cultura di sinistra, chi ha creduto nella Costituzione - ha aggiunto Rotondi - non puo' dare un voto perso al Pd che ormai e' terzo dappertutto; puo' anche fare per una volta e una volta sola una scelta razionale: votare Forza Italia per fermare l'antipolitica, salvera' questo Paese e forse anche la sinistra che dal giorno dopo potra' rigenerarsi". "Il mio appello - ha concluso Rotondi - e' alle elettrici e agli elettori abruzzesi: non sciupate il voto perche' il vero fascismo e' alle porte ma non e' quello contro cui si sfila a Macerata".

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Una Italia al bivio. Riflessioni di un cittadino sulle prossime elezioni

Una Italia al bivio.  Riflessioni di un cittadino sulle prossime elezioni
 
Sull’esito della consultazione elettorale domina, anche a causa della legge con cui si voterà, una grande incertezza; una cosa però è sicura, il primo partito sarà quello del non voto. Qualcuno dirà che questo è il segnale che anche noi ci avviamo verso una democrazia matura. 
 
Democrazie e partecipazione
 
Negli Stati Uniti infatti, che vivono una democrazia parlamentare da oltre duecento anni, assai spesso si reca a votare meno della metà degli elettori. Questo paragone è improponibile; con la loro costituzione e con due soli partiti che si sono alternati al governo essi sono diventati la prima potenza politico militare globale, l’economia più forte e detengono anche il primato dell’eccellenza scientifica. Chi non vota in America lo fa perché ripone fiducia in entrambi i partiti e ritiene che chiunque dei due sarà chiamato a governare, non ci saranno grandi cambiamenti. In Italia chi non vota lo fa per una ragione diametralmente opposta, perché non ha fiducia nella politica, ciò è nei partiti attualmente in competizione e nei loro dirigenti.
 
 
La Repubblica prima e dopo
 
Nella prima Repubblica e soprattutto nelle prime fasi della sua vita la competizione elettorale coinvolgeva anche l’ottanta per cento della popolazione. Era il periodo delle ideologie e due pensieri antitetici si confrontavano. Da una parte la dittatura del proletariato, la economia collettivistica e l’alleanza politico militare con l’Unione Sovietica stalinista; dall’altra la democrazia parlamentare, l’economia di mercato e l’alleanza politico militare occidentale. Che poi nella real politik un cambiamento così radicale e contrario agli accordi di Yalta fosse possibile in Italia è tutto da dimostrare. Ungheria e Cecoslovacchia ci provarono e si scontrarono contro la dottrina della sovranità limitata; da noi, fortunatamente è mancata la controprova.
Caduto il Comunismo con le sue utopie economiche e con le sue oppressioni è venuto meno il confronto ideologico; il Capitalismo non se la passa però così bene. La globalizzazione ha spostato la produzione industriale nell’est europeo e in Cina, ora addirittura in Vietnam e in Laos, lasciando sul terreno un numero crescente di disoccupati e di sotto occupati. 
 
Ora decide la Finanza
 
La Finanza internazionale che non è certamente un organismo democratico e che un tempo si uniformava alla politica delle nazioni adesso la determina. La grande crisi del 2008 ha lasciato grandi spazi di povertà, i poveri sono sempre più poveri, molti ceti sociali che prima non lo erano lo sono diventati, ma i grandi ricchi lo sono ancora di più. La ricchezza globale, e questo accade anche in Italia, si concentra in mani percentualmente sempre più ristrette. Il sentimento di chi non voterà sopraffatto dalla sfiducia si può anche capire, ma non risolve il problema. Se ciò che il prossimo Governo farà non si applicasse a chi non ha votato, questa astensione un senso lo avrebbe ma così non è. La personalità umana, come ben sanno gli psicologi, è fatta di logica e di sentimento ma queste due nature non vanno separate; la ricerca scientifica è il campo della logica, ma se non ci fosse la curiosità che è il movente della conoscenza l’umanità non avrebbe fatto alcun progresso. 
 
Inesperienze e promesse
 
Evitiamo allora le decisioni di pancia; non valutiamo un leader perché è antipatico, un altro perché sembra ingenuo e così via ma atteniamoci ai fatti. Sono onesto ma inesperto; questa figura non mi soddisfa; abbiamo visto in un recente passato essere chiamato a dirigere il Governo chi non aveva neanche l’esperienza maturata da sottosegretario. Fareste dirigere un Dipartimento di Chirurgia da chi non ha mai operato? Delle due l’una: o è più facile dirigere un governo che fare il chirurgo o c’è qualcosa che non funziona. 
E poi ci sono quelli che fanno promesse mirabolanti ma non spiegano come faranno a mantenerle, o fanno promesse credibili ma in passato non le hanno mantenute. Le elezioni accademiche non sono poi così diverse da quelle politiche; essendo io candidato chiesi consiglio a un mio vecchio professore; la risposta fu-prometti tutto a tutti! Come uscirne allora? Due sono le principali preoccupazioni degli Italiani, il lavoro e la sicurezza.
Diffidiamo da chi ci propone di uscire dall’Europa e dall’Euro. La Gran Bretagna ha fatto una scelta con una risicata maggioranza che ora sembra capovolgersi, ma il Regno Unito ha una sua monete forte, non ha più un impero ma ha conservato il Commonwealth, è una potenza militare nucleare e ha da più di cento anni unno speciale rapporto con gli Stati Uniti. 
 
Rischio irrilevanza 
 
 
Noi saremmo relegati alla irrilevanza politica e al tracollo economico. Ora osserviamo una ripresa economica che anche se debole ha invertito un trend fortemente negativo, probabilmente è il caso di non disturbare il macchinista durante il suo lavoro.
E la sicurezza? La sicurezza e il suo contrario sono sentimenti che le statistiche dei reati modificano poco. Il problema dell’immigrazione incontrollata non esiste e la paura è suscitata dai professionisti della tensione emotiva,oppure il problema è reale e mentre alcuni lo amplificano altri si coprono gli occhi? 
 
Votate è necessario
 
Il recente film Lui è tornato che parla di un redivivo Mussolini è stato copiato da un libro di successo (il protagonista era Hitler) scritto in Germania nel 2011 con la Merkel stabilmente al governo, una economia fiorente e una nazione non preoccupata dal terrorismo. Questo film con Mussolini che dice di aver imparato dai propri errori e percorre in auto scoperta il centro di Roma raccogliendo più attestati di simpatia che disapprovazioni mi preoccupa. Andiamo allora a votare cercando di ragionare, evitiamo sconvolgimenti e cerchiamo per quello che è possibile, considerando questa legge elettorale, di scegliere i candidati che riteniamo più affidabili.

Achille Lucio Gaspari

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Scarico fanghi: comune di Pineto e Parco Marino chiedono un incontro con la Regione

La Regione Abruzzo ha definitivamente autorizzato il Comune di Ortona allo sversamento in mare di 342.694 mc di fanghi derivanti dai lavori di escavazione dei fondali del Bacino Portuale di Ortona. Il materiale finirà a circa 7 chilometri a sud dalla zona antistante l'Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Una decisione che va in direzione contraria alla ricerca di un’ottimale qualità delle acque di balneazione. Un provvedimento che apre le porte ad un sicuro danno economico per le città interessate, tutte a spiccata vocazione turistica.

I Comuni di PinetoMontesilvanoCittà Sant’Angelo e Silvi, insieme all’Area Marina Protetta, hanno già espresso il proprio parere negativo in sede di conferenza di servizi a suo tempo tenutasi.

“Con forte amarezza – esordisce il Sindaco di Pineto Robert Verrocchio - vengo a conoscenza che le attività di scarico possono procedere regolarmente, come se la contrarietà formalmente manifestata non avesse alcun peso o comunque non avesse suscitato una benché minima riflessione da parte dell’organo che ha concesso l’autorizzazione. Tra l’altro la stessa autorizzazione è stata rilasciata senza attivare una procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale, da subito richiesta dall’AMP, proprio perché il parco marino è classificato Sito di Interesse Comunitario.” 

In queste ore – continua il Sindaco - stiamo valutando azioni legali utili al blocco dello scarico in mare. Una decisione giudiziaria a noi favorevole comporterebbe, tra l’altro, la spiacevole conseguenza della perdita del finanziamento per il Comune di Ortona, città che comunque necessita della sistemazione del porto. Nel contempo - conclude Verrocchio - chiederemo un incontro con la Regione e proseguirà il dialogo con gli altri Enti coinvolti, ovviamente a partire dall’Area Marina Protetta.”

“L’Area Marina Protetta – dichiara Leone Cantarini presidente del Consorzio di Gestione dell’AMP Torre del Cerrano - sin dal primo momento, ossia da luglio 2017, si è attivata per produrre tutti gli elementi a convincimento che quel lavoro non doveva farsi. Pertanto, porterà avanti, con tutti i Comuni interessati, ogni azione tesa ad evitare il deposito.”

“Come primo passo – conclude Cantarini - chiederemo un incontro con la Regione per eseguire ulteriori approfondimenti scientifici e per valutare possibili soluzioni alternative che evitino lo scarico in mare, quindi da subito sarà richiesto l’annullamento dell’autorizzazione in regime di autotutela.”

 

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260 km al giorno per due anni. La testimonianza raccolta dall’associazione Il risveglio di Manuela

Una buona notizia per una famiglia di Spoltore: la moglie di D.D.L. è stata infatti trasferita da Porto Potenza Picena all'Ospedale di Popoli, nel reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa. La signora è affetta da una cerebrolesione acquisita ed ha avuto bisogno dell'assistenza specializzata di un centro risvegli. Ma in Abruzzo non ci sono strutture di questo tipo.

Operata a Pescara nel febbraio 2016, a seguito dell'intervento è entrata in coma e dopo 40 giorni di rianimazione è stata trasferita in provincia di Macerata. "Uscita dal coma" racconta il marito "si è svegliata ed è lentamente migliorata, ma ha bisogno di altri step di riabilitazione".

Si tratta, almeno in parte, della fine di un periodo molto lungo di disagio per il marito e i familiari della donna. "Ho conosciuto, in due anni di viaggi verso il centro risvegli a Porto Potenza, diverse famiglie che vivono questo problema" prosegue. "L'Unità di Risveglio Intensivo del Santo Stefano dista 260 km dall'Abruzzo, e li ho percorsi per più di 700 volte, tutti i giorni, con qualsiasi tipo di clima e aggiungendo anche un chilometro e mezzo a piedi per arrivare, dalla stazione ferroviaria, al centro di cura". Una famiglia deve dunque sostenere, oltre al dolore psicologico per una persona cara in condizioni drammatiche, anche la fatica fisica e i costi di una lunga permanenza fuori regione. In tanti sono costretti a prendere appositamente casa, oppure a dormire in automobili o in altre situazioni di fortuna.

"Ho incontrato almeno 20 abruzzesi che vivono il mio stesso dramma, e grazie a questa esperienza ho avuto modo di conoscere anche l'associazione Il Risveglio di Manuela, che svolge un lavoro assolutamente importante per famiglie come la mia. Anna ed Ezio Verna, in seguito all'esperienza vissuta con loro figlia, purtroppo oggi scomparsa, lavorano da tempo per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'esigenza di creare anche in Abruzzo un centro risvegli".

Sul tema si è tenuto un convegno pochi giorni fa (1 febbraio 2018) nella Sala Tinozzi della Provincia di Pescara con oltre venti sindaci, il presidente della provincia Antonio Di Marco, il prefetto di Pescara Gerardina Basilicata e il Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’ospedale di Popoli Carlo D'Aurizio. Assieme hanno hanno ascoltato le tante storie raccolte dall'associazione Il Risveglio di Manuela per far comprendere alle istituzioni la necessità di un Centro Risvegli nella nostra regione.

"Siamo sempre vicini all'associazione" ricorda il primo cittadino di Spoltore Luciano Di Lorito "e al suo impegno in favore di questo utile progetto. Con determinazione Anna ed Ezio stanno portando avanti questa causa, in collaborazione con D’Aurizio e con l'impegno di tutte le istituzioni: sono sicuro arriveremo presto al risultato".

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