Redazione Notizie D'Abruzzo

Imprenditore ricattato per non svelare una relazione, la polizia arresta un colombiano a Silvi

Era costretto da oltre un mese a pagare il silenzio di un uomo sugli incontri intimi che aveva con una giovane conoscente. Non poteva fare diversamente, un giovane imprenditore di Silvi, se non voleva che l'informazione arrivasse alla sua famiglia e agli amici: ad aiutarlo, mettendo fine al ricatto e arrestando per estorsione un colombiano di 31 anni, sono stati gli agenti della squadra mobile della polizia di Teramo, con i colleghi del Commissariato di Atri. Dalla conoscenza occasionale tra l'imprenditore, il colombiano e la sua amica, erano nati degli incontri particolari, proposti al giovane dallo stesso straniero. Si trattava in realta' di una trappola per far si' che l'imprenditore diventasse ricattabile, attraverso messaggi e telefonate, finalizzate alla minaccia di svelare il rapporto: il silenzio, ma anche la protezione da eventuali altri criminali che fossero venuti a conoscenza della vicenda, avevano un costo in denaro e oggetti preziosi. In alcuni casi la minaccia era stata 'rafforzata' dalla presenza di un coltello. Il giovane ha pero' deciso di denunciare quanto accadeva alla polizia: gli agenti sono intervenuti in occasione dell'ultima richiesta e alla consegna del denaro, arrestando in flagranza il cittadino colombiano che addosso aveva anche il coltello utilizzato in precedenza. La donna, una 30enne pugliese, e' stata denunciata per concorso in estorsione. 

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Furti in negozi nel teramano, arrestate due donne

Un bottino di circa 25mila euro, tra oggetti preziosi, generi alimentari, merceria e perfino chili di frutta. Sette, in totale, i furti messi a segno in altrettanti negozi del centro cittadino di Teramo e a Isola del Gran Sasso, che vengono addebitati a due donne pescaresi di etnia rom di 55 e 30 anni, rintracciate e arrestate ieri a Tivoli dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Teramo. Gli uomini del capitano Pietro Fiano, coordinati dal maggiore Riziero Asci, hanno notificato loro le ordinanze firmate dal gip del tribunale di Teramo. La tecnica era sempre la stessa: dopo aver distratto i titolari, portavano via portafogli, borse e marsupi da cui trafugavano denaro contante e tessere bancomat. In una gioielleria avevano rubato un intero rotolo di oggetti corallo. Tra l'altro su una delle due donne pendeva un ordine di carcerazione della Procura di Avezzano, e doveva scontare sette anni di carcere per cumulo di pena per furti avvenuti ad Atessa, Arcevia  e Aielli, a conferma che si tratta di ladre seriali.

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Ambientalisti chiedono al Mise lo stop ai permessi di ricerca entro le 12 miglia

"Dopo la sentenza della Corte costituzionale, il Mise revochi subito tutti i permessi di ricerca entro le 12 miglia". Lo chiede il coordinamento nazionale No Triv, sottolineando che "con sentenza n. 114/2017, la Corte costituzionale ha chiarito che l'espressione 'durata di vita utile del giacimento', contenuta nell'art. 6, comma 17, del Codice dell'ambiente, riguarda solo le concessioni per l'estrazione di idrocarburi liquidi e gassosi entro le 12 miglia e non anche i permessi di ricerca". "In altre parole - spiegano gli ambientalisti - tutti i permessi di ricerca, variamente denominati, che oggi insistono entro le 12 miglia marine, non sono fatti salvi dalla legge. Ragion per cui, chiediamo al Ministero dello Sviluppo Economico di conformarsi alla sentenza della Corte e di procedere a stretto giro alla revoca di tutti i permessi relativi alle 12 miglia marine, come ad esempio quelli di Ombrina Mare ed Elsa nell'off-shore abruzzese, ed il permesso di ricerca GR 15 PU, di Audax Energy, al largo delle Isole Egadi".

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Manutenzione del verde, gli interventi della seconda settimana a Montesilvano

Seconda settimana di lavoro per le ditte impegnate nelle operazioni di manutenzione del verde sul territorio di Montesilvano.

Nell’ambito del lotto 1, riguardante l’area del lungomare, la ditta Il Verde ha eseguito gli interventi nel parco Le Vele, della Libertà, Antonilli e Dean Martin, oltre che sulla viabilità dell’area compresa tra il centro di intrattenimento Porto Allegro e via Strasburgo.

Per quanto riguarda il lotto 2, gestito dalla ditta VerdeVestina, sono stati completati il parco Orione e la zona delle vie limitrofe, il parco Guy Moll, la scuola di via San Gottardo, via Costa e Saline, l’area di Via Salieri e il parco Pertini. Eseguito il verde di via Danubio, via Foresta Nera, via Sava, via Volga, via Garonna, via Mologa, via Magellano e via Sciesa, oltre al campo sportivo via Senna e le aree pertinenziali.

Nel lotto 3, la ditta Roberto Cilli ha effettuato le opere a Montesilvano Colle e nelle scuole di via Campo Imperatore e Vitello d’Oro.

Completato anche il trattamento fitoterapico su tutti i platani del territorio.

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Omofobia, Arcigay denuncia un caso a Pescara

Sarebbe stato inseguito e insultato da due persone a bordo di un'auto che lo minacciano e lo offendono per il suo orientamento sessuale. Protagonista dell'episodio, avvenuto a Pescara giovedi' sera, all'indomani della Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia, e' un giovane che stava tornando a casa in bici, dopo aver salutato il suo fidanzato con un bacio, sul lungomare della citta' adriatica. A denunciare la vicenda e' l'Arcigay di Chieti. I due individui, racconta l'associazione, per cui, tra l'altro, il ragazzo e' volontario, hanno assistito alla scena del bacio ed avrebbero subito iniziato ad urlare contro il giovane e ad insultarlo. Non contenti, dopo la prima serie di offese, lo avrebbero inseguito, superandolo e fermandosi piu' volte per aspettarlo, continuando ad insultarlo.

Spaventato, il giovane avrebbe evitato di tornare a casa, per non rivelare il suo domicilio. Mentre la vittima cercava di contattare i numeri di emergenza, il passaggio di una pattuglia delle forze dell'ordine ha messo in fuga le due persone. Il giovane ha poi deciso di sporgere denuncia: "si e' recato sia in Questura sia dai carabinieri - afferma l'Arcigay - ma gli e' stato risposto in entrambi casi che, poiche', a parer loro, non si configurava alcun reato, non potevano fare niente". Arcigay coglie l'occasione per "chiedere con forza che, analogamente a quanto ha fatto la Regione Umbria, anche l'Abruzzo si doti di una legge regionale volta al contrasto contro le discriminazioni e le violenze di genere determinate dall'orientamento sessuale e dall'identita' di genere".

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Gerardis lascia la Regione Abruzzo e va all’Ufficio legislativo Mipaaf

Il direttore generale della Regione Abruzzo, Cristina Gerardis, assumera' il prestigioso incarico di Capo dell'Ufficio Legislativo del ministero dell'Agricoltura. Lo ha reso noto il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, in un post su Facebook che ha espresso ringraziamenti e gratitudine per il lavoro svolto. Il giovane dirigente pubblico, arrivato dall'avvocatura dello Stato, lascia l'ente abruzzese dopo circa due anni e mezzo di lavoro, quindi quasi alla scadenza del contratto triennale che, secondo quanto si e' appreso, sarebbe stato rinnovato. Gerardis e' stata scelta direttamente dal ministro Maurizio Martina sulla scorta di un brillante curriculum e anche del lavoro svolto alla Regione. Il passaggio formale e' avvenuto con uno scambio di lettere nei giorni scorsi con D'Alfonso che ha acconsentito all'istanza di Gerardis corredata da una richiesta ufficiale di Martina, perche' i due ruoli sono incompatibili. L'ormai ex dg abruzzese sara' a Roma gia' martedi' prossimo.

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Pescara, l’isola pedonale di via Cesare Battisti si allarga

Torna ad essere pedonale dal giovedì pomeriggio il tratto di Via Cesare Battisti compreso tra l'incrocio con Via Edmondo De Amicis e l'intersezione con Via Quarto dei Mille nei giorni di giovedì, venerdì, sabato e domenica, dalle ore 17,30 fino alle ore 1,00 (del giorno seguente) per il periodo che va dal 20.05.2016 e fino al 02.10.2016.

“Abbiamo riproposto una misura che sottrae al traffico una delle parti più centrali della città e la restituisce alla fruibilità cittadina in sicurezza – illustra l’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci – Si tratta infatti di una zona molto frequentata da pedoni per la vocazione commerciale ed economica che ha acquisito negli ultimi anni e che per questo ha necessità di misure che non mettano a rischio l’incolumità di chi la frequenta, considerata l’alto numero dei frequentatori. Tale provvedimento scatta adesso e in anticipo rispetto allo scorso anno, perché coincidente con il 65esimo Raduno dei Bersaglieri, dunque proprio per via della maggiore presenza in città di persone che hanno necessità di muoversi a piedi e di farlo in piena sicurezza. La scelta di anticipare di mezz’ora la chiusura è stata disposta al fine di consentire agli esercizi commerciali presenti nella zona l’allestimento delle attrezzature per l’accoglienza dei fruitori". 

 

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Pescara, rogo in una palazzina di via Lago di Capestrano

Sono stati quasi tutti dimessi, e alcuni lo saranno a breve - fra cui una 28enne incinta, arrivata in ospedale in condizioni piu' serie - dal pronto soccorso dell'ospedale di Pescara, gli inquilini dello stabile di via Lago di Capestrano e anche due agenti delle Volanti dove questa mattina dopo le 5.30 si e' sviluppato un incendio nel quadro elettrico della palazzina. Nella circostanza gli agenti della polizia, unitamente agli uomini dei vigili del fuoco, dopo aver raggiunto i piani superiori dello stabile, sono riusciti a condurre all'esterno una donna in stato di gravidanza con i suoi tre figli, un uomo con la sua compagna, un'altra donna incinta all'ottavo mese di gravidanza con i suoi due figli e dal terzo piano una madre con suo figlio. Dopo i riscontri effettuati sulla struttura, i Vigili del Fuoco hanno ritenuto lo stabile agibile, e cosi' i residenti hanno potuto rientrare nei rispettivi appartamenti.

 

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E' di alcuni intossicati da fumo, refertati in pronto soccorso all'ospedale civile e alcuni ancora in osservazione, il bilancio dell'incendio del quadro elettrico di una palazzina di via Lago di Capestrano, avvenuto dopo le 5.30 di questa mattina a Pescara, nel quartiere Rancitelli. Una donna in stato di gravidanza, di 28 anni, e' arrivata in ospedale in codice rosso. L'immediato intervento dei vigili del fuoco e anche di alcuni agenti della polizia ha permesso di salvare le persone che erano negli appartamenti e che non riuscivano ad uscire. L'intervento dei soccorritori ha poi evitato problemi maggiori anche alla struttura, con alcuni inquilini rimasti leggermente intossicati dal fumo che si era nel frattempo propagato. Fra le persone andate in pronto soccorso con sintomi da intossicazione anche due agenti della Squadra Volante della Questura di Pescara e un bimbo di sei anni.

 

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Efficientamento Energetico a Montesilvano, De Vincentiis: Pronto il progetto per la scuola primaria Villa Canonico

Sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica ed economica. Sono questi gli obiettivi del percorso di efficientamento energetico intrapreso dall’Amministrazione Comunale di Montesilvano che sta interessando le scuole del territorio. La Giunta Maragno ha infatti deliberato l’approvazione del progetto preliminare per la ristrutturazione e l’efficienza energetica della scuola primaria Villa Canonico di viale Abruzzo. Il Comune ha presentato il progetto alla Regione Abruzzo partecipando all’avviso pubblico POR FESR Abruzzo 2014-2020 - Asse IV - Promozione di un’economia a basse emissioni di carbonio, volto alla promozione dell’eco-efficienza e alla riduzione dei consumi di energia primaria negli edifici e nelle strutture pubbliche, mediante interventi di ristrutturazione di singoli edifici o complessi, di ottimizzazione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti.

«Partecipare a questo avviso pubblico - dichiara l’assessore alle Politiche Energetiche, Ernesto De Vincentiis – significa cogliere un’opportunità per porre un nuovo tassello nel progetto di efficientamento energetico che stiamo conducendo. Dal nostro insediamento, infatti, abbiamo avviato un’azione che ha riguardato tutte le scuole del territorio con cui abbiamo eseguito interventi, mediante finanziamenti regionali e nell’ambito dell’annuale appalto con l’azienda che gestisce il servizio calore. Sono stati sostituiti gli infissi di tutti i plessi scolastici, proprio per porre fine ad inutili dispersioni di calore. Abbiamo sostituito le vecchie plafoniere con lampade a led nelle scuole dell’infanzia di via Vestina (ex Fea), di via De Gasperi (Collemare) e Fanny Di Blasio dell’Istituto Comprensivo Troiano Delfico. Ora abbiamo presentato alla Regione questo progetto dell’importo di 98.000 euro, con l’auspicio di ottenere questo importante finanziamento». Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di isolamento termico a cappotto per coibentare le murature e l’installazione di pannelli fotovoltaici. «Queste progettualità - aggiunge De Vincentiis – ci consentono non solo di andare avanti nella direzione stabilita con Europa 2020, fondata sul principio di sostenibilità, ma anche di ottenere risultati finanziari per le casse comunali e ancora di porci come esempio per una cittadinanza che sia più sensibile rispetto ai temi ambientali ed energetici».

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Cgia, lo Stato deve ai fornitori 46 miliardi nel 2016

I fornitori avanzano dallo Stato fino a 46 miliardi di euro per prestazioni nel 2016. Lo afferma la Cgia di Mestre in una sua rilevazione. Secondo un'elaborazione realizzata dall'Ufficio studi della Cgia, tra gli acquisti di beni e servizi e gli investimenti fissi lordi, nel 2016 la Pubblica amministrazione (Pa) italiana ha fatturato ai propri fornitori e alle imprese appaltatrici 160 miliardi di euro. In totale assenza di dati ufficiali, gli artigiani mestrini stimano che di quest'ultimo importo, una "fetta" che oscilla tra un valore minimo di 32 fino a un massimo di 46 miliardi non sono stati saldati a causa dei ritardi dei pagamenti e delle prassi inique praticate dai committenti pubblici ai propri fornitori. 

L'importo, secondo la Cgia, e' stato calcolato suddividendo in via puramente teorica i 160 miliardi di euro nell'arco dell'anno e "pesandoli" su 12 mensilita' nel caso delle Pa che pagano a 30 giorni e in 6 mensilita' per quelle che invece saldano a 60 giorni (come la sanita'), si ottiene la cifra di 19 miliardi di debiti fisiologici che non vengono onorati nell'arco dell'anno perche' non sono ancora scaduti i termini di pagamento previsti dalla legge. In realta', lo stock da onorare e' molto superiore. Secondo l'Istat l'importo - riferito solo ai debiti di parte corrente che l'istituto ha notificato alla Commissione europea per l'anno 2016 - e' di 51 miliardi di euro; la Banca d'Italia, invece, stima un importo pari a 65 miliardi di euro (anno 2015). Di conseguenza, l'ammontare dei debiti per i ritardi di pagamento che la Pa dovrebbe saldare oscilla - secondo la stima della Cgia di mestre - tra un valore minimo di 32 miliardi (dato dalla differenza tra 51 e 19) e un valore massimo di 46 miliardi (importo risultante dalla differenza tra 65 e 19). Le principali cause che hanno dato origine a questo che la Cgiadefinisce un ''malcostume tutto italiano'' sono le seguenti: la mancanza di liquidita' del committente pubblico; i ritardi intenzionali; l'inefficienza di molte amministrazioni a emettere in tempi ragionevolmente brevi i certificati di pagamento e le contestazioni. Inoltre con lo split payment la situazione e' peggiorata Dall'inizio del 2015 ha fatto il suo "debutto" lo split payment. Questa novita' obbliga le amministrazioni centrali dello Stato (e dal prossimo primo luglio anche le aziende pubbliche controllate dallo stesso) a trattenere l'Iva delle fatture ricevute e a versarla direttamente all'erario. L'obbiettivo di questa misura e' stato quello di contrastare l'evasione fiscale, ovvero, evitare che una volta incassata dal committente pubblico, l'azienda fornitrice non la versi al fisco. Il meccanismo, sicuramente efficace nell'impedire che l'imprenditore disonesto non versi l'Iva all'erario, ha pero' provocato molti problemi finanziari a tutti coloro che con l'evasione, invece, nulla hanno a che fare. Vale a dire la quasi totalita' delle imprese. "I debiti della Pa hanno ormai assunto una dimensione surreale - segnala il coordinatore dell'Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - da due anni, infatti, le imprese che lavorano per l'Amministrazione pubblica hanno l'obbligo di emettere la fattura elettronica, altrimenti non possono essere liquidate. Nella fase di ingresso, questo documento informatico transita in una piattaforma controllata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze che lo smista all'ente o alla struttura pubblica a cui e' indirizzata che, a sua volta, verifica se il pagamento e' certo, liquido ed esigibile. Una volta che il destinatario della fattura da' l'ok, il saldo dovrebbe transitare per la piattaforma, consentendo al dicastero dell'economia di monitorare in tempo reale i tempi di pagamento e l'ammontare delle uscite. Dopo 2 anni, invece, lo Stato non conosce ancora a quanto ammonta complessivamente il debito contratto con i propri fornitori, per il semplice fatto che una buona parte dei committenti pubblici, in particolar modo quelli periferici, effettuano i pagamenti senza transitare per la piattaforma e con scadenze ben oltre quelle stabilite per legge. Una vicenda che ha dell'incredibile".

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