Redazione Notizie D'Abruzzo

Furto da 450mila in azienda, dipendente patteggia

A fine 2015 era finita nel registro degli indagati della Procura di Teramo con l'accusa di furto per aver rubato circa 450mila euro dall'azienda in cui lavorava, in un arco temporale di due anni. Accusa per la quale una donna 41enne, dopo aver restituito parte dei soldi, ha patteggiato una condanna ad 1 anno e sei mesi e 300 euro di multa, con la sentenza depositata poco tempo fa. Il caso era scoppiato verso la fine del 2015 quando il commercialista nominato per relazionare sui conti dell'azienda, che nel frattempo era finita in amministrazione controllata, si era accorto di un ammanco sui conti dell'impresa di 450mila euro. A quel punto era scattata la denuncia-querela, con i sospetti dei titolari dell'attivita' che si erano concentrati immediatamente su quella dipendente, che lavorava in amministrazione. All'epoca il pm Andrea De Feis, titolare del fascicolo, delego' le indagini alla Guardia di Finanza che effettuo' attenti controlli bancari sia sui conti dei titolari dell'azienda che su quelli della dipendente. E proprio sui conti di quest'ultima le Fiamme Gialle avevano notato degli strani movimenti relativi proprio al periodo incriminato (dal 2012 al 2014): nessun prelievo e nessun pagamento ma solo versamenti. Numerosi e in alcuni casi ingenti. Accertamenti che, insieme a tutta una serie di altri elementi raccolti, avevano portato la Procura ad iscrivere la donna nel registro degli indagati con l'accusa di furto.

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Calamita’ naturali, Forza Italia: l’Abruzzo e’ in ritardo

Il Gruppo consiliare di Forza Italia evidenzia la "mancanza di risposte di fronte alle calamita' naturali che hanno colpito nei mesi scorsi la nostra regione". "In questi giorni stiamo registrando il grido di allarme da parte dei Sindaci abruzzesi - ha spiegato il Capogruppo di Forza Italia, Lorenzo Sospiri - perche' non hanno nessuna certezza sulle cifre a loro disposizione a ridosso della chiusura dei Bilanci; se parliamo degli interventi posti in essere per affrontare l'emergenza neve dobbiamo registrare la totale mancanza di interventi finanziari, cosi' come non sono stati stanziati fondi per le strade provinciali distrutte dal maltempo. Siamo qui a segnalare un contesto sempre piu' complesso, figlio della mancata concretizzazione delle promesse che erano state declamate e delle speranze che erano state alimentate in fase di conversione del Decreto terremoto. A oggi, questioni cosi' contingenti e importanti gravano sulle spalle degli enti locali che non ricevono nessun tipo di sostegno. Una situazione paradossale che sembra evidenziare come l'emergenza Abruzzo sia completamente scomparsa dall'agenda del Governo". "Nessuna delle nostre proposte e' stata ratificata nel Decreto terremoto - ha aggiunto Mauro Febbo - a eccezione di un limitato allargamento del cratere. Per quanto riguarda gli interventi immediatamente attuabili riteniamo indispensabile rivedere e ridiscutere il Masterplan, presentato come la panacea di tutti i mali, che a oggi non ha prodotto alcun intervento. La nostra proposta viene sostenuta e invocata sia dalle organizzazioni sindacali sia da quelle datoriali. Riteniamo sia un modo per poter dare risposte reali alle urgenze territoriali e sostenere concretamente l'economia regionale. Si era parlato inoltre di istituire alcune Zone economiche speciali per far ripartire l'economia ma siamo ancora in attesa di risposte. Per il turismo - si chiede Febbo - cosa succedera'? Come si comportera' il governo regionale, che finalmente ha un assessore competente, con gli sfollati sistemati negli alberghi sulla costa a meno di un mese dalla stagione estiva?".

"Le cifre a disposizione dei Comuni e dei cittadini abruzzesi - ha sottolineato il vice Presidente del Consiglio regionale, Paolo Gatti - semmai saranno realmente disponibili, sono spaventosamente insufficienti. Come e' insufficiente il lavoro che l'esecutivo regionale ha messo in campo sia per le popolazioni del cratere sia per quelle rimaste purtroppo fuori. E' necessario cambiare registro esigendo dal governo nazionale provvedimenti concreti e risorse certe invece di fare lo storytelling delle buone intenzioni. Noi chiederemo con Umbria, Marche e Lazio, che l'Italia si possa dotare di una 'Legge sugli atti di Dio' che stabilisca chi fa cosa e soprattutto le azioni dello Stato per i cittadini e le imprese, con parita' di trattamento, in occasione delle calamita' naturali. Per l'Ateneo di Teramo - ha evidenziato Gatti - sono stati stanziati 3 milioni di euro comunque insufficienti per la realizzazione delle residenze universitarie. Esiste la possibilita' di rispondere a una bando nazionale ma e' necessaria la compartecipazione finanziaria della Regione, come fatto per altri atenei, in modo da permettere all'Universita' di Teramo di acquisire 10 punti indispensabili per attingere al finanziamento che consenta di costruire gli alloggi. Il Presidente della Regione D'Alfonso aveva prospettato la creazione di Zone economiche speciali - conclude Gatti - e noi avevamo sostenuto la proposta ma al momento non ve n'e' traccia. Siamo convinti che sarebbe un segnale rilevante per il tessuto imprenditoriale allo stremo"

“A fronte di situazione così complessa ci chiediamo come faccia il Presidente D’Alfonso a essere soddisfatto se per i processi di ricostruzione non c’è un euro spendibile – si chiede il Presidente emerito, Gianni Chiodi – soprattutto in considerazione del fatto che le risorse erogate (senza le quali nulla si può tradurre in fatti) sono insufficienti in modo imbarazzate e anche l’annunciato inserimento nel Documento di programmazione economica e finanziaria dello Stato non equivale a un reale stanziamento. Rileviamo inoltre la totale mancanza di interventi concreti in favore della ripresa socio-economica delle zone colpite dal terremoto, con il Commissario Errani che sta subendo dal Governo nazionale un modello di ricostruzione nel quale nessuno si assume le responsabilità delle decisioni. Sul fronte regionale – conclude Chiodi - appare necessario rimodulare i fondi Masterplan in considerazioni delle mutate priorità dei territori abruzzesi colpiti dal sisma come noi facemmo per L’Aquila, destinando il 30% dei fondi Fesr alla ripresa socio-economia del cratere”.

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Protocollo contro la contraffazione fra Comune di Pescara e Agenzia Interregionale delle Dogane

Protocollo contro la contraffazione fra Comune di Pescara e Agenzia Interregionale delle Dogane per Lazio e Abruzzo. L'agenzia mette a disposizione una banca dati dove sono contenute tutte le richieste di tutela del marchio e i laboratori chimici, con personale titolare di una grande competenza. Hanno partecipato il sindaco Marco Alessandrini, il responsabile regionale dell'Agenzia Roberta De Robertis, il comandante della Polizia Municipale Carlo Maggitti, il direttore della sede pescarese dell'Agenzia Cosmo Domenico Tallino, i responsabili dei rispettivi servizi.

"Sottoscriviamo un protocollo d'intesa a cui abbiamo lavorato con l'Agenzia delle Dogane di Pescara per ampliarlo a quella Interregionale per Lazio e Abruzzo - cosi' il sindaco Marco Alessandrini - La Polizia Municipale e' parte integrante dell'intesa che ci vede come primo Comune d'Abruzzo e fra i primi in Italia a promuovere il lavoro sinergico delle istituzioni, perche' si faccia massa critica contro un fenomeno che e' quello della contraffazione, che merita risposte. Risposte che vanno sulla linea della repressione, com'e' accaduto con le attivita' sulle aree di risulta e quelle che riguardano altre zone della citta' su cui stiamo operando controlli, come la Riviera, ma a cui ci preme aggiungere la prevenzione, fatto non meno importante. Anche i cittadini vanno educati al fatto che i prodotti clandestini non sono solo dannosi per il commercio, ma spesso si traducono anche in un rischio per la salute. Sia chi vende che chi compera non fa un buon affare, perche' viola le leggi, mette a rischio la sua salute e altera le regole del mercato. Questa Amministrazione va in tutt'altro verso, quello di favorire quanti le regole le rispettano e vendono e acquistano prodotti in linea con le previsioni delle norme". "Grazie alla lungimiranza dell'Amministrazione, Pescara e' uno dei Comuni con i quali possiamo instaurare un rapporto di conoscenza e collaborazione - dice la responsabile regionale dell'Agenzia Roberta De Robertis - La Dogana ha il presidio dei confini, la Municipale ha il compito di agire all'interno del territorio cittadino: Corpo e l'Agenzia cooperano nella repressione dei fenomeni illeciti connessi al commercio, in particolare con il contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e/o riportanti falsi e fallaci indicazioni sull'origine, sulla provenienza o sulla qualita' diversa dal dichiarato, non corrispondenti alle norme sul commercio internazionale, al fine di accertare e sanzionare le attivita' illecite, a supporto dell'Autorita' Giudiziaria anche al fine di prevenire gli effetti nocivi sul consumatore finale. Di fatto le competenze di un comune sono ampissime e avere un'attrezzatura specifica non e' facile, quindi e' nata una sinergia: l'agenzia mette a disposizione una banca dati dove sono contenute tutte le richieste di tutela del marchio e i laboratori chimici che ci vedono titolari di una grande competenza. I frutti delle sinergie avviate sono positive, perche' spesso il consumatore pensa che comprare una maglietta contraffatta sia solo una questione di natura economica. Noi con i nostri laboratori abbiamo visto che c'e' presenza di sostanze tossiche in quantitativi che con l'utilizzo possono portare a patologie gravi, per non parlare del settore alimentare, ci sono persino medicinali contraffatti. La sinergia e' basilare per la buona amministrazione e questa intesa tutela il cittadino".

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Falso allarme per una donna sul tetto a Pescara

I condomini vedono una donna su un tetto e pensano ad un tentativo di suicidio, facendo scattare l'emergenza, ma in realta' si tratta soltanto di una persona che parlava al telefono ed era uscita all'esterno perche' dentro non c'era segnale.

L'episodio e' avvenuto stamani in pieno centro a Pescara, in un palazzo dell'area pedonale. Alcuni condomini, nel vedere la donna che si spostava sul tetto, hanno lanciato l'allarme e sul posto sono arrivati Vigili del Fuoco e Carabinieri. I militari dell'Arma della Compagnia di Pescara hanno appurato che la donna stava telefonando ed hanno cosi' capito che non c'era nessuna emergenza in atto. 

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Al via la riqualificazione della Sala Aternum al Comune di Pescara

"Al via la riqualificazione della Sala Aternum, sede dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale di Pescara. Gli spazi, dove risiedono libri, documenti e cimeli della storia della citta', dopo i lavori per manutenzione, per eliminare infiltrazioni e umidita', nonche' recuperare la funzionalita' delle finestre, sara' nuovamente fruibile e aperta al pubblico, come 'un piccolo museo', dice il presidente del consiglio comunale, Francesco Pagnatelli. "Una delle cose che promuovero' una volta fatti i lavori - ha aggiunto - sara' proprio il suo utilizzo a fini non solo istituzionali. Quindi: visite e aperture perche' la citta' la conosca meglio con il suo contenuto di documenti e testimonianze storiche e non appena i lavori la riconsegneranno piu' bella e in sicurezza, come un piccolo museo, la Sala tornera' ad essere anche la sala operativa del Presidente del Consiglio, com'e' accaduto fino ad oggi. Nel frattempo, nessun collaboratore della presidenza sara' sfrattato. Per tutti - conclude Pagnatelli - una collocazione provvisoria da cui si potra' continuare senza problemi a svolgere le attivita' di segreteria, finche' non finiranno i lavori che cominceranno nei prossimi giorni".

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Madre e figlia ustionate da un ritorno di fiamma del camino nel Pescarese

Due donne di 74 e 51 anni, madre e figlia, sono finite in ospedale in gravi condizioni per le ustioni riportate mentre accendevano il camino di casa. L'incidente e' avvenuto stamani a Cepagatti, in localita' Villanova. Le due, secondo le prime informazioni dei soccorritori, sono state investite da un ritorno di fiamma mentre accendevano il camino usando dell'alcol. Subito soccorse dal 118, sono state trasportate negli ospedali di Pescara e Chieti. Hanno riportato ustioni di secondo e terzo grado e sono entrambe in prognosi riservata. E' stato disposto il trasferimento nei centri grandi ustionati di Roma e Cesena. Le due donne non sarebbero in pericolo di vita. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Pescara.

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Cresce il numero di occupati in agricoltura in Abruzzo

Cresce il numero di occupati nel comparto agricolo abruzzese: nel 2016 e' stato registrato un + 7,8% rispetto all'anno precedente; nella classifica e' la regione del centro-sud d'Italia che ha registrato un trend positivo. Mentre, sempre nel 2016, secondo i dati di Coldiretti, il Montepulciano d'Abruzzo e' la Doc che ha offerto piu' lavoro in Italia in termini di ore lavorative: 19.359.600 (il dato e' riferito alla provincia di Chieti). Seguono, al secondo posto, Puglia Igt (16.519.200 ore) e al terzo, Sicilia Doc (16.032.264). Ora c'e' il nodo voucher in vendemmia che potrebbe causare un drastico calo di occupati, soprattutto tra giovani e pensionati. "Occorre individuare uno strumento ad hoc che sostituisca i voucher e che tenga conto delle specifiche del lavoro occasionale che sempre piu' caratterizza il settore dell'agricoltura - ha osservato l'assessore Dino Pepe -. E' necessario avere uno strumento normativo agile al fine di fornire risposte immediate rispetto a un settore che bisogno di aiuti concreti".

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Le opere del Maestro Ventrone in esposizione fino al 28 maggio al Museo delle Genti d’Abruzzo

Dopo una lunga attesa è tornato a esporre in Italia l’artista Luciano Ventrone con la mostra “Punti di Vista”, a cura di Mariano Cipollini. Il lungo percorso espositivo, allestito nelle sale del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara, è stato aperto al pubblico il 4 febbraio scorso e, dato il grande successo di pubblico e di critica, sarà visitabile eccezionalmente fino al 28 maggio 2017.

L’esposizione, promossa dall’Associazione Archivi Ventrone, con il patrocinio della Regione Abruzzo, si è avvalsa di un nutrito e importante numero di opere provenienti sia dalla raccolta del maestro sia da collezioni pubbliche e private. L’enorme successo della mostra di Luciano Ventrone ha dato ragione alla Fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo che, per la prima volta, ha voluto mettere a disposizione di un unico artista tutte le tredici sale espositive del museo in via delle Caserme, a Pescara.

Oltre alla proroga di “Punti di Vista” il Museo delle Genti d’Abruzzo ha inaugurato un accordo con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). A partire da sabato 22 aprile 2017 e fino alla chiusura della mostra, in tutti i weekend (sabato e domenica alle ore 17,00 e alle ore 18,30) i volontari del FAI accompagneranno i visitatori gratuitamente tra le sale del museo, guidandoli alla scoperta del percorso espositivo.

Nell’intento di creare un movimento sinergico tra le opere presenti nella collezione permanente e l’incontro con i nuovi lavori di Ventrone, la mostra traccia un percorso espositivo particolarmente strutturato, che mette in correlazione passato e presente dell’artista attraverso una narrazione “atemporale, ammaliatrice e ingannevole” che Ventrone fa della realtà. La mostra “Punti di Vista” non si presenta solo come una rilettura filologica delle nature morte del maestro, ma è protesa a riconsiderare e rivedere alcuni aspetti fondamentali che fanno di Ventrone un artista delle avanguardie. I lavori dell'ultimo ventennio sono messi in relazione con le sperimentazioni che l'hanno formato, dai primi anni Sessanta, per circa un quindicennio. Mostra dalle molteplici sfaccettature, “Punti di Vista” ci svela un Ventrone maturo e complesso, stimolato dall’ambiente che lo accoglie a relazionarsi in uno spazio in cui il manufatto esposto è parte in causa anche del suo narrato.

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Pil pro capite italiani -10,8% tra 2007 e 2015

Dal 2007 al 2015 (anno di cui sono disponibili i dati più recenti), il Pil pro capite degli italiani è sceso del 10,8%, passando da 28.699 a 25.586 euro (-3.113 euro). Questo calo non si è comunque distribuito in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Altrettanto disomogeneo appare il calo degli occupati nel nostro Paese, che restano ancora inferiori ai dati registrati nel 2007, alla vigilia della lunga crisi economica ancora in atto. Lo rivela una ricerca del Centro studi ImpresaLavoro, realizzata su elaborazione di dati Istat.Nessuna Regione italiana è riuscita ancora a tornare ai livelli precedenti la crisi economica, ma in alcuni casi il calo del Pil pro capite medio dei suoi cittadini è stato più sensibile. In fondo alla graduatoria, ordinata per variazione percentuale negativa, troviamo Molise (-19,3%), Umbria (-18,3%), Lazio (-17,7%) e Campania (-16%). Restano al di sotto del dato nazionale anche regioni del Nord come Friuli Venezia Giulia (-11,4%), Liguria (-11,6%), Piemonte (-12,3%) e Valle d’Aosta (-12,6%). Meno colpite, anche se sempre in territorio negativo, sono state invece Trentino Altro Adige (-3,2%), Basilicata (-4,5%), Abruzzo (-6,2%) e Lombardia (-7,9%) che fanno registrare performance sensibilmente migliori della media nazionale.

Nel 2016 in Italia risultano poi occupate 22.757.840 persone, un dato ancora inferiore di 136.107 unità a quello del 2007, quando gli occupati erano 22.893.947. Anche in questo caso i dati regionali si muovono in modo molto disomogeneo. Rispetto al 2007 già oggi risultano occupate più persone nel Lazio (+201.070, +9,42%), in Trentino Alto Adige (+31.645, +7.04%), in Toscana (+35.856, +2,34%), in Emilia Romagna (+42.685, +2,22%) e in Lombardia (+90.958, +2,15%). E se il Veneto è sostanzialmente quasi ritornato agli stessi livelli del periodo pre-crisi (-18.698, -0,89%), ancora lontane dai livelli occupazionali fatti registrare nove anni fa restano regioni del Nord come la Liguria (-23.607, -3,73%), il Friuli Venezia Giulia (-20.384, -3,93%) e la Valle d’Aosta (-2.391, -4,21%). In questo stesso periodo di tempo si registra una contrazione più marcata degli occupati in tutte le regioni del Sud: Campania (-74.139, -4,33%), Molise (-5.539, -4,97%), Puglia (-80.425, -6,31%), Sardegna (-43.816, -7,23%), Sicilia (-129.443, -8,74%) e Calabria (-69.093, -11,67%).Non mancano comunque timidi segnali di ripresa dell'occupazione. Un confronto tra i dati 2015 e 2016 evidenzia come nell’ultimo anno il nostro Paese abbia complessivamente recuperato 293.088 posti di lavoro. Le tre Regioni che hanno registrato le migliori performace in valori assoluti sono Lombardia (+71.878), Campania (+59.787) ed Emilia Romagna (48.823). In termini percentuali rispetto alla base occupazionale crescono invece più di tutti Campania (+3,79), Molise (+3,75%), Emilia Romagna (+2,55%), Puglia (+1,98%) e Basilicata (+1,95%). Il dato più negativo viene invece fatto registrare dall'Umbria, che nell'ultimo anno ha perso 5.414 posti di lavoro (-1,51%)

"Mentre tutti gli altri nostri principali competitor europei sono da tempo ritornati ai livelli di crescita pre crisi, l'Italia continua a registrare valori di reddito pro capite e occupazione inferiori a quelli del 2007", osserva l'imprenditore Massimo Blasoni, presidente del Centro studi ImpresaLavoro. "Purtroppo - continua - non si è voluto approfittare di questa crisi decennale per cambiare drasticamente le regole del mercato del lavoro e per allegerire le nostre imprese dal peso esorbitante (e disincentivante) di una tassazione eccessiva nonché di leggine e regolamenti che imbrigliano la loro azione quotidiana. I vari bonus sono pannicelli caldi che non aiutano a rilanciare l'economia e che disperdono risorse. Occorre cambiare passo: rilanciare gli investimenti pubblici e mettere finalmente gli imprenditori nelle condizioni di creare nuovi posti di lavoro e quindi nuova ricchezza".

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L’Aquila, nuovo Prg per 137 mila abitanti teorici

E' di 137.521 abitanti il dimensionamento di abitanti in teoria insediabili nel Comune dell'Aquila, otto anni dopo la distruzione del terremoto del 6 aprile 2009, grazie al nuovo piano regolatore generale, approvato giorni fa in prima stesura dal Consiglio comunale del capoluogo. Dei cittadini teorici 129.521 sono frutto di diritti acquisiti e situazione attuale derivanti dal vecchio Prg del 1979 e 8 mila sono in piu' tra residui di piano e nuove previsioni. E' quanto emerso oggi in un incontro con la stampa che ha illustrato i dettagli dello strumento alla presenza del sindaco, Massimo Cialente, del vice sindaco e assessore alla Pianificazione Pietro Di Stefano e della dirigente del settore Chiara Santoro. I residenti attuali sono, invece, 69.691. Inevitabile affrontare il tema delle "casette", i manufatti temporanei post-terremoto del 2009.

"Il nuovo piano non contiene una sanatoria ne' puo' contenerla, perche' non e' potesta' degli enti locali - ha evidenziato l'assessore - un ragionamento che, una volta approvata l'ultima stesura, diventera' norma, ma presuppone il rispetto delle procedure corrette - ha rimarcato l'assessore - Per una casetta regolare andava presentata una domanda al Comune, doveva essere protocollata, dove sarebbe stata edificata non era secondario, non certo nelle aree di esondazione: insomma la delibera 58 qualche paletto lo aveva eccome".

Il prossimo sindaco e' stato "sfidato" dagli uscenti, dal momento che si trovera' di fronte "due strade, la prima e' di riprendere questo Prg, arricchirlo con la propria visione e poi portarlo a compimento in un tempo certo. Avra' l'onore della firma, io e Cialente non ci saremo - ha aggiunto Di Stefano - Oppure lo gettera' nel cestino, ma mentre noi abbiamo certificato e documentato i soldi spesi per consulenze e attivita', in quel caso i nuovi dovranno dire alla Corte dei conti perche' abbandonano questo lavoro".

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