Redazione Notizie D'Abruzzo

Ater Pescara, al lavoro per reperire alloggi

"Stiamo lavorando in sinergia con il Comune, il Coc e la Protezione civile e stiamo cercando di reperire alloggi di nostra proprieta' attualmente liberi". Lo afferma l'amministratore unico dell'Ater di Pescara, Virgilio Basile, a proposito dei tre palazzi di via Lago di Borgiano per cui e' stata dichiarata l'inidoneita' statica e di cui il sindaco ha ordinato lo sgombero. "Abbiamo dieci alloggi subito pronti ed altri 18, prima occupati abusivamente, che hanno bisogno di alcuni interventi per poter essere assegnati - aggiunge - sono 28 alloggi, su un totale di 84 famiglie da sistemare. Stiamo valutando caso per caso come procedere, anche in base alle diverse situazioni dei residenti, e su questi aspetti si sta adoperando anche il Comune. Stamani, nel corso di una riunione in Prefettura, abbiamo fatto il punto della situazione". L'amministratore dell'Ater spiega anche che non e' stato possibile pensare ad un piano di evacuazione e successiva sistemazione per due motivi: in primo luogo "un piano prevede disponibilita' di locali e di denaro e noi anche per finanziare la relazione da cui sono emerse le criticita' abbiamo dovuto reperire somme urgenti"; in secondo luogo "stavamo valutando la vulnerabilita' sismica e non ci aspettavamo che sarebbe venuta fuori una inidoneita' statica". 

"Abbiamo a che fare con la piu' grande emergenza abitativa e sociale degli ultimi decenni, in una citta' dove storicamente la domanda di case e' al primo posto nella lista dei bisogni primari, seconda, forse, solo a quella di occupazione". Lo afferma il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, a proposito dell'emergenza che si e' creata in via Lago di Borgiano, dove tre palazzi Ater sono stati sgomberati perche' staticamente inidonei, con 84 famiglie - 236 persone - che hanno dovuto lasciare le proprie case. "Non e' nostra intenzione lasciare solo nessuno e non lasceremo nessuno fuori casa - aggiunge - Al momento procediamo attraverso il reperimento di alloggi da parte dell'Ater, che ha la disponibilita' di 8 appartamenti, assegnabili d'urgenza con delibera da domani. A questi se ne aggiungeranno altri 20 che hanno pero' bisogno di aggiustamenti, dunque disponibili non immediatamente. Da una ricognizione sul patrimonio comunale e' emersa poi la possibilita' di utilizzare l'immobile di via Valle Furci, dove sara' possibile ospitare fino a 30 persone, per gli altri sara' necessario ricorrere all'ospitalita' negli alberghi nella prima fase emergenziale". "Per il futuro, stiamo lavorando con l'Ater e la Regione per verificare l'applicabilita' del contributo dell'autonoma sistemazione, una pratica gia' adottata in occasione del terremoto dell'Aquila che consentirebbe alle famiglie di avere un alloggio in affitto con un contributo alle spese, a carico dell'Ater, fino a nuova sistemazione", conclude il sindaco.

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Malore in acqua a Montesilvano fatale per un anziano turista

Un uomo di 86 anni, L.M., di Castel Gandolfo e' morto stamani in seguito ad un malore che lo ha colpito mentre era in acqua, nel tratto di mare antistante uno dei 'grandi alberghi', a Montesilvano. L'uomo e' stato visto accasciarsi e cadere in acqua dai bagnanti presenti in spiaggia. Subito recuperato, l'anziano e' stato soccorso dal 118, intervenuto con l'ambulanza medicalizzata, ma per lui non c'e' stato niente da fare. 

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Inaugurata a Montesilvano la “Casa della Solidarietà – Madre Teresa di Calcutta”

«Una giornata storica. Da oggi Montesilvano può dotarsi di strutture necessarie e indispensabili a rispondere ai bisogni di una larga parte dei cittadini». Queste le parole del sindaco Francesco Maragno, durante il suo discorso tenuto alla cerimonia di inaugurazione della “Casa della Solidarietà -  Madre Teresa di Calcutta”, aperta a Montesilvano, nel quartiere di Santa Filomena. «Negli ultimi anni -  dice ancora il sindaco – purtroppo la situazione è molto peggiorata. Sempre più persone si rivolgono a strutture come la mensa per i poveri. Una istituzione deve rispondere a queste crescenti necessità. L’apertura di questa struttura è la dimostrazione di come lavorando seriamente, in sinergia con tutti gli interlocutori possono raggiungersi risultati eccellenti».

Il progetto “Alleanza contro la povertà” è stato promosso dal Comune di Montesilvano, dall'Azienda Sociale, dalla Caritas diocesana di Pescara - Penne, grazie ai fondi ottenuti mediante la partecipazione al bando U.N.R.R.A. del Ministero dell'Interno, volto al sostegno dei programmi socio assistenziali. A partire da lunedì 10 luglio, la Casa della Solidarietà aprirà le sue porte. La mensa, che conta 60 posti a sedere e va così a sostituirsi a quella già esistente nella parrocchia di San Giovanni Bosco, sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13. Potranno accedere alla mensa le persone in possesso di un tesserino rilasciato dal Centro di Ascolto presente all’interno della struttura. Al fianco della mensa vi è anche un emporio solidale, che in una prima fase sarà aperto il giovedì pomeriggio dalle 16 alle 19. L'accesso sarà regolato attraverso una tessera punti che permetterà di fare la spesa in maniera gratuita. La tessera verrà rilasciata dal Centro d'Ascolto presente nella struttura. L'invio all'Emporio verrà fatto tramite le parrocchie e la stretta collaborazione con il tavolo del PIS (Pronto Intervento Sociale) e con i Servizi sociali del Comune. Sono circa 60 i volontari che hanno dato ad oggi la disponibilità a collaborare nelle strutture.

«Oggi Montesilvano è ancora più bella  - ha aggiunto il commissario dell’Azienda Speciale, Luca Cirone -. Una bellezza che non tutti hanno capito, che ha generato paure ma che invece arricchirà la città. Voglio prendere in prestito una frase da San Giovanni Evangelista che ricordava come le opere di misericordia non si realizzano né con le parole né con la lingua, ma con i fatti. Ecco, oggi noi abbiamo fatto». «In questi momenti – ha aggiunto don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara Penne -   sono sempre confuso: se da una parte sono felice perché si tratta di  un’opera creata per i più poveri, al tempo stesso sono rammaricato perché significa che i bisogni sono sempre più crescenti. Questa struttura potrà essere un segno di carità se potrà contare sulla collaborazione di tutti. Questa opera avrà la pretesa anche di educare quanti la frequenteranno, aiutandoli a ritrovare la propria dignità  e reinserirsi nel tessuto sociale. Ringrazio tutti i volontari che fino ad oggi hanno prestato la loro collaborazione nella mensa della parrocchia di San Giovanni Bosco». «Con la sua attività quotidiana la Caritas -  ha spiegato Mons. Tommaso Valentinetti -  cerca di dare risposte alle emergenze:  ai problemi dei nostri concittadini, ma anche  a quelli che arrivano sul nostro territorio. Oggi ci troviamo di fronte ad una svolta epocale, che dobbiamo affrontare attraverso un’intelligente lettura del passato. Nella storia le migrazioni dei popoli sono sempre esistite: certamente alle volte con situazioni traumatiche mentre altre volte positive. Il nostro servizio alla collettività consiste nel dare una possibilità di vita e di sviluppo e di integrazione. Solo dall’integrazione può diminuire il pericolo che altrimenti diventa esponenziale».

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A Palazzo di Città il grazie dell’Amministrazione per la promozione della Pescara Pallanuoto in A2

E’ stata ricevuta stamane a Palazzo di Città la squadra di Pescara Pallanuoto promossa in A2. Ad accogliere il team agonistico e societario al completo c’erano l’assessore allo Sport Giuliano Diodati e il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, oltre a sostenitori e familiari e il team juniores. Al team e agli atleti sono stati consegnati una coppa, delle medaglie, una targa e delle pergamene per ricordare l’impresa.

“L’Amministrazione intende ringraziare questi ragazzi, il team e tutti i sostenitori per il bel campionato svolto – così l’assessore Giuliano Diodati – La vittoria si aggiunge ad un palma res che distingue Pescara sia nell’acqua che sul campo e si aggiunge ai tanti talenti sportivi che coltiviamo e che arricchiscono la nostra tradizione di città dello sport. Grazie al team che ha saputo giocare bene le sue carte e ai ragazzi che hanno conquistato la vittoria partita dopo partita. Che la scalata continui”.

“E’ un piacere accogliere tanti ragazzi che hanno creduto nella passione e sono riusciti ad ottenere un risultato grande – così il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli – Tanto grande da realizzare un’impresa che dovranno portare avanti per il prossimo campionato, onorando i nostri colori biancazzurri e la città. E’ bello anche il sostegno che ricevono non solo dai propri maestri, ma soprattutto dalle famiglie che li seguono e sono i primi fan sugli spalti. Grazie per lo spettacolo che hanno regalato al pubblico, dando un esempio di buona competizione e presenza importante in vasca”.  

Erano presenti per la squadra: Giovanni Sarnicola, Andrea D’Aloisio, Luca De Vincentis , Carlo Di Fulvio, Genesio Febbo, Riccardo Magnante, David Micheletti, Pierpaolo Provenzano, Ludovico Ruscitti, Giampaolo D’Amario, Fabio Di Fonzo, Gianluca
Di Nardo, Davide Giordano, Enrico Mambella, Piersamuele Prosperi , Jacopo Riccitelli,  Vasileios Zirinis. Per la società e il team: Cristiana Marinelli, Maurizio Gobbi e Francesco Mammarella Fabrizio Gentile, Giampiero Lattanzio, Patrizio Minoliti.

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A Bolognano la 10° edizione de La grande abbuffata

Torna la tipica manifestazione enogastronomica, giunta quest'anno alla 10° edizione.
La Grande abbuffata, organizzata dalla Pro Loco, in collaborazione con la Sezione Caccia di Bolognano,  prevede un ricco menù con pappardelle al cinghiale, pappardelle  al sugo di papera, spettatino di chinghiale, carne e salsiccia alla brace. Non mancheranno animazione e musica e dalle 22,30 sangria e dolce per tutti.
L'appuntamento è per sabato 8 luglio dalle ore 20,00 presso il campo sportivo a Bolognano.



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A Bolognano l’8° Giornata dei ragazzi

Proseguono le attività promosse dalla ONLUS Confraternita SS. Sacramento. 
L'iniziativa in programma giovedì 6 luglio si propone come una giornata di aggregazione e condivisione per i ragazzi dell'Alta Valpescara e i ragazzi dell'Ass.ne Il Piccolo Principe, lungo i sentieri del Parco Nazionale della Majella. Il 5° incontro prevede una escursione per raggiungere l'area picnic di Fonte Fieri a  Lettomanoppello e la visita al presepe in pietra. 



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L’Aquila, fase di stallo tra ANCE e sindacati di settore

“Eravamo partiti con buoni propositi con l’apertura delle trattative per il rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale tra ANCE (Associazione Costruttori Edili di L’Aquila) e Filca Cisl, Fillea CGIL e Feneal UIL (Organizzazioni Sindacali di settore) ma, come è sua consuetudine, l’ANCE di L’Aquila ha fatto arenare i suoi buoni propositi alla prima calura estiva “. E' quanto affermato da Pietro Di Natale, Segretario Interregionale della Filca Cisl Abruzzo e Molise, che fa il punto della situazione con non poco rammarico.

Il rinnovo della premialità per i lavoratori edili (E.V.R.) vive ormai da sei mesi una situazione di stallo che fa perdere soldi in busta paga ai lavoratori edili, in un contesto che continua a penalizzare un settore che deve contribuire a far ripartire l‘economia del territorio e dell’Italia.

“Avevamo inviato le nostre proposte alla scadenza contrattuale per accelerare le trattative, in seguito le abbiamo inviate di nuovo ma senza ottenere la convocazione - continua Di Natale - e tocca di nuovo alla Filca Cisl stimolare L’ANCE di L’Aquila a convocarci.”

“Ci affidiamo al buonsenso del Presidente Barattelli - ha concluso il segretario Di Natale - eletto ormai da alcuni mesi, per  una rapida convocazione del tavolo per il rinnovo contrattuale per stabilire una premialità che possa incrementare le buste paga, anche per premiare quei lavoratori che affrontano la calura estiva, per portare avanti l’opera di ricostruzione.”



 

 

 

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Coldiretti, dall’Abruzzo a Roma per dire #STOPCETA

Anche l’agricoltura abruzzese dice #STOPCETA. E lo fa in Piazza Montecitorio in un tripudio di bandiere, cappellini e cartelloni. “Non vogliamo il grano canadese al glifosato”, “No alla carne agli ormoni dal Canada”, “No alla svendita del made in Italy” sono solo alcuni degli slogan usati dai tantissimi agricoltori abruzzesi che questa mattina hanno lasciato le campagne per invadere la Capitale, in piazza Montecitorio, davanti al Parlamento, dove è in corso la discussione per la ratifica del Trattato di libero scambio con il Canada.

Un Trattato che spalanca le porte all’invasione dal paese nordamericano di grano, la principale coltivazione dell’Italia particolarmente diffusa nelle aree piu’ deboli del Paese ma che prevede anche il via libera all’importazione a dazio zero per circa 75.000 tonnellate di carni suine e 50.000 tonnellate di carne di manzo dal Canada dove vengono utilizzati ormoni per l’accrescimento vietati in Italia. Da qui l’iniziativa di Coldiretti denominata #stopCETA e condivisa con un'inedita ed importante alleanza con altre organizzazioni Cgil, Arci, Adusbef, Movimento Consumatori, Legambiente, Greenpeace, Slow Food International, Federconsumatori, Acli Terra e Fair Watch che chiedono di fermare un trattato sbagliato e pericoloso per l’Italia.

E all’appuntamento non poteva mancare l’Abruzzo, da dove gli agricoltori di Coldiretti sono partiti all’alba per arrivanre puntuali con bandiere e striscioni. Con loro anche una folta delegazione di sindaci e assessori con tanto di fascia tricolore e gonfalone dei Comuni, moltissimi dei quali hanno già approvato su richiesta di Coldiretti una specifica delibera per sollecitare Parlamento e Governo ad impedire l’entrata nel nostro Paese del trattato.

“Il CETA genera preoccupazione e allarme, per diversi motivi – sottolinea il Direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici – basta pensare che, con la prospettiva dell’accordo di libero scambio tra Unione Europea e Canada sono aumentati del 15% gli sbarchi di grano duro del Paese nordamericano in Italia nei primi due mesi del 2017, con manovre speculative che stanno mettendo a dura prova una delle produzioni più importanti del nostro Paese”.

In pericolo non ci sono solo la produzione di grano e la vita di oltre trecentomila aziende agricole italiane che lo coltivano, ma anche un territorio di 2 milioni di ettari a rischio desertificazione e gli alti livelli qualitativi per i consumatori garantiti dalla produzione Made in Italy.

“Oggi, con le quotazioni del grano a 24 centesimi al chilo -  denuncia la Coldiretti – gli agricoltori italiani ne devono vendere più di 4 chili per poter acquistare un caffè. Una realtà che rischia di essere aggravata dall'approvazione del CETA, che prevede l’azzeramento strutturale dei dazi indipendentemente dagli andamenti di mercato. Circa la metà del grano importato dall’Italia arriva, infatti, proprio dal paese nordamericano dove – continua la Coldiretti - le lobby in vista dell’accordo CETA sono già al lavoro contro l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per la pasta previsto per decreto e trasmesso all’Unione Europea, trovando purtroppo terreno fertile anche in Italia.  Una necessità per nascondere ai consumatori il fatto che già lo scorso anno sono arrivate in Italia oltre un milione di tonnellate dal Canada dove viene fatto un uso intensivo di glifosato nella fase di pre-raccolta per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato che è però vietato in Italia perché accusato di essere cancerogeno. In assenza dell’etichetta di origine non è possibile - sottolinea la Coldiretti -  conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma si impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionali e, con esse, il lavoro e l’economia nazionali.

Ma le preoccupazioni riguardano tutti i settori, anzi l’intero made in Italy. Secondo Coldiretti, che questa mattina ha presentato uno specifico Dossier sull’impatto del trattato sull’agroalimentare italiano, ben 250 denominazioni di origine (Dop/Igp) italiane riconosciute dall’Unione Europea non godranno di alcuna tutela sul territorio canadese. Perciò l’Italia e l’Unione Europea hanno il dovere di difendere i prodotti che sono l’espressione di una identità territoriale non riproducibile altrove, realizzati sulla base di specifici disciplinari di produzione e sotto un rigido sistema di controllo. “E’ necessaria una valutazione ponderata e approfondita dell’argomento, soprattutto in considerazione della mancanza di reciprocità tra modelli produttivi diversi che grava sul trattato”, ha sottolineato il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo nel corso della iniziativa in cui è stato evidenziato che in Canada viene utilizzato un numero rilevante di sostanze attive vietate nel Ue tra cui l’Acefato, il Carbaryl, il Carbendazim, il Fenbutatin oxide, il Paraquat l’Acido solforico per i quali, oltre all’elevata tossicità riscontrata, sono comprovati, o comunque non sono esclusi, effetti neurotossici, cancerogeni, sulla mutagenesi, sulla riproduzione e, più in generale, sugli ecosistemi.

“In Canada, inoltre, è consentito l’uso della streptomicina impiegata per la lotta alle batteriosi delle colture, mentre in Italia l’utilizzo di antibiotici in agricoltura è proibito sin dal 1971 – sottolinea Coldiretti - Analogamente nel paese nordamericano – ricorda la Coldiretti - vi è un diffuso impiego di Ogm nei campi e di ormoni negli allevamenti che sono anch’essi vietati in Italia”. 
Ma cosa chiede quindi Coldiretti? “Che nei trattati – dice Giulio Federici, direttore Coldiretti Abruzzo “venga riservata all’agroalimentare una specificità che, oltre a proteggere l’ambiente, tuteli la distintività della produzione nonché la salute e la libertà di scelta dei consumatori. Oggi purtroppo non è a rischio solo l’economia della nostra regione, ma sono a rischio tutte le varietà di grano antico che i cerealicoltori abruzzesi si stavano impegnando a salvare dall’estinzione e tutte le produzioni casearie e zootecniche regionali fortemente legate al territorio grazie alla biodiversità dei nostri pascoli”.


 

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Ciclismo Juniores, Patrick Favaro fuga per la vittoria al Trofeo Industria-Commercio-Artigianato Città di Sant’Onofrio di Campli

Il brutto tempo non ha rovinato la festa allo svolgimento del Trofeo Industria-Commercio-Artigianato Città di Sant’Onofrio di Campli e al suo eroe di giornata Patrick Favaro autore di una straordinaria impresa che difficilmente dimenticherà e per la gioia di tutto il Team Coratti-GM Europa Ovini in giornata di grazia con il secondo posto del compagno di squadra Matteo Prata mentre la terza piazza è stata ad appannaggio di Francesco Pirro (Team Ciclistico Campocavallo), a ridosso del podio il neo campione regionale FCI Abruzzo Luigi Acampora in forza alla Vini Fantini-Nippo Free Bike.

Ottima ed efficiente la regia organizzativa a cura del Team Stipa Allestimenti Fiere Milano in stretta sinergia con la Fonte Collina-Cicli Falgiani e in collaborazione con l’amministrazione comunale di Campli e della Pro Loco di Sant’Onofrio, alla presenza di Pietro Quaresimale (sindaco di Campli), Antonio Francioni (vice sindaco di Campli), Federico Agostinelli (assessore al bilancio di Campli), Maria Angela Valle (assessore agli eventi di Campli), Mauro Marrone (presidente del comitato regionale FCI Abruzzo), Fausto Capodicasa (presidente del comitato provinciale FCI Pescara), Lucio Di Federico (tecnico regionale strada rappresentativa FCI Abruzzo) e Pasquale Parmegiani (componente dello staff azzurro della nazionale italiana di ciclocross) che hanno sottolineato la valenza di questa manifestazione per dare nuova linfa aun  territorio martoriato dagli eventi sismici ed atmosferici dell’inverno scorso con l’auspicio che il Trofeo si possa ripetere nei prossimi anni come momento importante e di svolta per la vita della comunità di Sant’Onofrio di Campli che ancora mantiene fedeltà alla classica ciclistica per la categoria juniores nel segno della tradizione.

La pioggia ha imperversato per quasi tutta la durata della corsa che si è sviluppata lungo le strade del nord teramano e della Val Vibrata: una particolare nota di merito ai circa 150 partecipanti che non si sono lasciati intimorire dall’intensità del diluvio con l’obiettivo di portare a termine la gara con il massimo dell’impegno e senza prendere troppi rischi.

Negli ultimi 25 chilometri è salito in cattedra Favaro che da solo ha impresso un ritmo notevole riuscendo ad isolarsi dai più immediati inseguitori per regalarsi la prima vittoria stagionale davanti a Prata e Pirro, quarta piazza per Acampora, a seguire fino al quindicesimo posto nell’ordine Matteo Giachi (Pitti Shoes - Cicli Taddei), Niccolò Leoncini (Stabbia Ciclismo), Lorenzo Biagiotti (Secom Forno Pioppi), Francesco Parravano (Vini Fantini - Nippo Free Bike), Francesco Caroti (Pitti Shoes - Cicli Taddei), Manuel Carbone (Secom Forno Pioppi), Gerardo Sessa (Progetto Ciclistico Sorrentino), Diego Bartolucci (Stabbia Ciclismo), Aurelio Massaro (Il Pirata IP Zannoni-Multicar Amarù), Enrico Pio D'Elia (Progetto Ciclistico Sorrentino) e Marco Ciocchini (Pitti Shoes - Cicli Taddei).

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A Tollo il concerto dell’Orchestra Giovanile Europea

Appuntamento sabato 8 luglio a Tollo presso l'Anfiteatro Comunale.

Continua il percorso della sempre più affermata "Orchestra Sinfonica Giovanile Europea" dell'Accademia Musicale di Tollo, nata nel 2005 e composta da 50 giovani musicisti interni dell'Accademia muscale di Tollo.  Nel 2008 essa diventa l'Orchestra Sinfonica Giovanile Internazionale di livello base dell'AMT, formata da ca. 100 elementi. La nuova formazione coinvolge giovani musicisti provenienti dalla Polonia (Conservatorio PSM di Rybnik), Repubblica Ceca (Conservatorio Statale ZUŠ Iši Krejčího di Olomouc), Ungheria (Conservatorio Statale Vujicsics Tihamer di Szentendre) ed Italia (Accademia Musicale di Tollo e una selezione di varie Scuole di Musica e Conservatori).

Il corso è basato sulla presa di coscienza del fatto che la musica è un linguaggio comune per tutti i popoli di differenti culture. Lo scambio delle conoscenze musicali tra i ragazzi, rappresenta la finalità del corso.  Le partiture che l’orchestra esegue, sono come sempre elaborate a seconda del livello di preparazione degli alunni del corso, vengono preparati brani tratti da celebri musiche del repertorio classico e contemporaneo.   Le lezioni, come per i precedenti corsi, sono: individuali, di sezione ed orchestrali. Le sezioni sono articolate in archi chiari, archi scuri, legni, ottoni, percussioni e pianoforte. Per ogni sezione è previsto un tutor affiancato da uno o più assistenti in base alle diverse esigenze.  Il corpo docenti è composto da noti professionisti italiani,  cechi, polacchi e ungheresi. Il maestro concertatore e direttore d’orchestra è il M° Andrea Di MeleLe  lezioni si svolgono nei locali dell’Accademia Musicale di Tollo e l’orario è fissato in sei  ore giornaliere,  per un totale di ca. 50 ore.

I prossimi concerti si terranno il 9 e il 10 Luglio 2017 rispettivamente a Vasto presso il Piazzale antistante Palazzo d'Avalos e a Francavilla al mare presso Largo Modesto della porta, 10.

 

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