Redazione Notizie D'Abruzzo

Lolli riceve le deleghe per il turismo e la valorizzazione dei beni culturali

Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha attribuito al vice presidente Giovanni Lolli le deleghe al Turismo e alla valorizzazione dei Beni culturali. "Si tratta di un incarico di grande responsabilità soprattutto in un momento così delicato per questo settore strategico dell'economia abruzzese - ha commentato D'Alfonso - colpito nelle scorse settimane dall'emergenza straordinaria del maltempo e del sisma". Il vicepresidente Lolli, sin dall'inizio del suo mandato, aveva già seguito queste problematiche, essendo Coordinatore della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome: in questa veste ha promosso e partecipato alle azioni e ai progetti nazionali in collaborazione col Mibact, le associazioni di categoria, l'Enit. Per Lolli la prima occasione di un confronto sul campo con gli operatori la si avrà lunedì prossimo 20 febbraio, quando verrà in visita in Abruzzo Dorina Bianchi, sottosegretaria del Ministero dei Beni culturali con delega al Turismo. Insieme a lei, ai sindaci e alle associazioni, il vicepresidente Lolli incontrerà gli operatori turistici per discutere - con il sostegno del Governo - le azioni necessarie a ricostruire e rilanciare un comparto strategico come quello che il turismo abruzzese rappresent

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Lavori urgenti per la viabilità, 408 interventi e 389 milioni di euro di spesa

Parte il primo stralcio del programma di ripristino della viabilita' della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto. Il programma, approvato dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, elaborato dall' Anas con le Regioni e i gestori stradali, prevede 408 interventi per un valore complessivo di 389 milioni di euro. A seguire gli interventi sara' l'ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas, nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all'interno del cratere sismico. "Per ripristinare la viabilita' e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma - spiega il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio - sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunita' colpite perche' senza collegamenti non vi e' sviluppo e ripresa dell'attivita' economica". Anas ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L'Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale. Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel piu' ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell'Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino - tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l'investimento infrastrutturale nell'area ad oltre 1,7 miliardi di euro.

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Scossa di magnitudo 3,8 ad Accumoli, a Teramo scuole evacuate

La scossa di terremoto registrata questa mattina alle 9.28 con epicentro ad Accumoli e magnitudo 3.8, e' stata sentita da molti a Teramo. E anche nelle scuole dove si stava facendo lezione. In molti istituti e' scattato il piano di emergenza, con i docenti che hanno messo in pratica il piano di evacuazione. Gli studenti del Liceo Classico Delfico, come quelli dello Scientifico, dell'alberghiero Di Poppa' del Pascal-Forti, dell'Artistico, del plesso della Molinari, della scuola elementare De Jacobis sono stati fatti uscire per motivi di sicurezza. In molti istituti, i dirigenti scolastici hanno deciso la sospensione delle lezioni.

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San Salvo, rapinata la farmacia

Due uomini armati e con maschere di carnevale sul viso hanno rapinato la farmacia Grifone in via dello Stadio a San Salvo. Poco dopo le 19 sono entrati intimando ai presenti di consegnare il denaro contenuto in cassa, poi sono fuggiti a piedi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno prendendo visione delle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza.

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Avezzano, proteste per la chiusura del reparto di neurochirurgia

" La chiusura del reparto di neurochirurgia in un territorio come la Marsica, di oltre 140 mila abitanti, e' uno violenza". Lo ha dichiarato il consigliere regionale (FI), Emilio Iampieri nell'ambito di una manifestazione di protesta tenutasi stamane davanti l'ospedale di Avezzano contro la soppressione del reparto di neurochirurgia. ''Il manager della Asl Avezzano-L'Aquila-Sulmona, Rinaldo Tordera - ha specificato il consigliere - ci aveva garantito la riapertura del reparto, invece scientemente lo ha voluto chiudere per offrirci un poliambulatorio; questo e' inaccettabile - ha continuato - anche perche' siamo forti di una risoluzione votata all'unanimita' in Consiglio regionale firmata anche da D'Alfonso e - ha concluso Iampieri - proprio alla luce di questo il presidente deve assumersi le sue responsabilita' e passare dalla propaganda ai fatti ". Alla manifestazione hanno partecipato anche altri consiglieri regionali e vari sindaci della Marsica. " Quando si parla di salute - ha dichiarato il sindaco di San Benedetto, Quirino D'Orazio - bisogna necessariamente collaborare per garantire ai cittadini questo fondamentale diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si tratta di una battaglia campanilistica". La protesta, infine, si e' spostata all'Aquila presso la sede della direzione generale della Asl.

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Crollo della Casa dello Studente, le motivazioni delle condanne in Cassazione

Sono state rese note le motivazioni della sentenza della Corte di Cassazione nelle motivazioni per il processo del crollo della casa dello studente a L'Aquila nel 2009. Le motivazioni sono state depositate dalla Quarta sezione penale e sono relative all'udienza svoltasi lo scorso 11 maggio. Il verdetto ha confermato le condanne a quattro anni di reclusioni per gli ingegneri Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rosicone, e a due anni e sei mesi per Pietro Sebastiani, il presidente della Commissione collaudo dell'Azienda per il diritto agli studi universitari.

La Casa dello studente, a l'Aquila, era destinata a crollare sotto il sisma che il 6 aprile del 2009 ha devastato il capoluogo abruzzese perche' ancora prima dei lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2000, l'edificio era stato totalmente, e pericolosamente, modificato rispetto al progetto originario e alla iniziale destinazione d'uso, secondo quanto si legge nelle motivazioni. I tre ingegneri che ne curarono la ristrutturazione nel 2000, e l'architetto responsabile del collaudo, avrebbero dovuto controllare i nuovi carichi di peso che gravavano sull'edificio - costruito nel 1965 dalla casa farmaceutica Angelini - e la tenuta statica, prima di eseguire gli interventi che avevano progettato e che "hanno aggravato gli effetti del crollo" nel quale morirono sette studenti e il portiere dello stabile.

"Il progettista, ove si inserisca in una situazione in cui altri siano gia' intervenuti, e' tenuto ad informarsi circa i pregressi interventi e, se del caso, a proporre o ad effettuare i necessari interventi di adeguamento": e' il principio di diritto affermato dalla Suprema Corte esaminando quanto e' successo alla Casa dello studente, un principio applicabile a tutti i disastri, come quello di Rigopiano, nei quali un evento naturale fa da detonatore a grossi errori di progettazione. "Se e' vero che non e' addebitabile agli imputati la realizzazione di una variazione di uso dell'immobile Palazzo Angelini, poiche' essi lo trovarono gia' adibito, e da tempo a studentato, e' altrettanto innegabile che essi - scrive la Cassazione condividendo il verdetto di merito - subentrati, per cosi' dire, in una situazione connotata da una variazione di uso, di fatto, ormai gia' realizzata da anni, hanno sicuramente trascurato che la Casa dello Studente e' stata trasformata da edificio realizzato negli anni '60 destinato ad abitazioni private, in una vera e propria struttura alberghiera, munita di tutte le relative dotazioni, che ne hanno palesemente stravolto l'originaria conformazione interna".

"Il palazzo - sottolineano i supremi giudici sulla scorta della sentenza d'appello del 28 aprile 2015 - e' stato in tutto e per tutto modificato, rimanendo tuttavia identico all'originale soltanto per cio' che attiene alle sue componenti statiche, rispetto alle quali ne' i tre progettisti, ne' il collaudatore si sono minimamente posti il problema se tutto quello che era stato realizzato, con le radicali e totali modificazioni conseguitene, fosse ancora compatibile con quanto era stato progettato e valutato quasi quaranta anni prima e per tutt'altra destinazione". La Cassazione osserva che si sapeva che l'Aquila era da sempre, "e comunque da prima del 1965, a rischio sismico" e per questo il sisma del 6 aprile "e' stato motivatamente ritenuto non imprevedibile ne' eccezionale". "E' irrilevante, nel concreto contesto emerso, la regolarita' o meno dei lavori eseguiti prima degli interventi curati dagli ingegneri Pace, Centofanti e Rosicone: e va al riguardo affermato con la necessaria chiarezza che" - in base a quanto prescritto dalle norme del Ministero dei lavori pubblici del 1996 - "il limite percentuale di aumento dei carichi ammesso (non oltre il 20%) deve essere calcolato sull'assetto originario dell'edificio, rispetto al quale il progettista e il direttore dei lavori che si accingano a progettare ed a realizzare hanno, secondo logica elementare e prudenza, l'obbligo preliminare di verificare se si siano o meno verificati 'medio tempore' interventi, indifferentemente regolari o no, autorizzati o no, che abbiano, comunque, gia' alterato in maniera significativa gli originari equilibri". Confermato per i tre ingegneri anche il 'no' alle attenuanti generiche per "la gravita' dei fatti, essendo l'immobile destinato ad ospitare giovani, e sulla non emersione di elementi positivamente apprezzabili" per concedergli il beneficio. Per quanto riguarda la responsabilita' di Sebastiani, ad avviso della Cassazione, "risulta tranciante il rilievo, pure correttamente svolto dai giudici di merito, secondo cui la licenza edilizia rilasciata dal Comune di l'Aquila in data 28 dicembre 1999 richiedeva il collaudo statico dell'immobile, che nessuno risulta avere svolto".

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Di Sabatino fa la conta dei danni per il maltempo, 440 milioni di euro

''Un provvedimento eccezionale, perche' eccezionale e' stato quello che ha colpito Teramo e la sua provincia''. La richiesta dello "stato di emergenza per calamita' naturale per la provincia di Teramo ", con adeguate risorse e l'istituzione di una relativa zona franca, viene chiesta dai sindaci teramani, riuniti nell'assemblea convocata dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, per valutare la richiesta di provvedimenti urgenti al Consiglio dei ministri. Alla base di questa richiesta, ''l'unicum senza eguali che ha colpito il Teramano - ha detto Di Sabatino - con la nevicata, tre scosse sismiche oltre il quinto grado, i blackout elettrico e telefonico, che hanno provocato quattro vittime e 2.700 sfollati''. Aprendo la discussione attorno alla bozza di richiesta da inviare all'esecutivo di Gentiloni il presidente del'Ente ha esposto i numeri dell'emergenza: oltre 440 milioni di euro di danni, tra quelli al patrimonio pubblico (44 milioni), a quello privato (180), alle chiese (35), alle scuole (223), alle attivita' economiche (55), ai quali vanno ad aggiungersi lo sbricolamento del territorio di queste ultime ore, tra strade provinciali (47 milioni) e comunali (29).

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Atri, altre 14 famiglie a rischio evacuazione per frana

Continua a franare il terreno in provincia di Teramo, con problemi soprattutto nella Valfino e nel comune di Atri. Qui oggi pomeriggio una nuova frana ha interessato la Sp 30 e la situazione viabilita' e' sempre piu' drammatica. Altre 14 famiglie rischiano di essere sgomberate entro domani a causa di frane e smottamenti che minacciano le abitazioni.. "C'e' una frana spaventosa a Casoli di Atri dove sta collassando mezzo centro storico - spiega il sindaco, Gabriele Astolfi - Un'altra frana all'inizio della provinciale per Treciminiere con rischi per le case, la provinciale per Silvi e per Pineto con veri e propri crateri, ho frane spaventose con un fronte di un chilometro".

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Taglio dei tribunali minori, Vasto e Lanciano puntano all’accorpamento

Accorpamento dei Tribunali di Vasto e Lanciano. E' la proposta che viene avanzata, in una lettera aperta inviata ai sindaci di Lanciano, Mario Pupillo, e di Vasto, Francesco Menna, dai capigruppo di Liberta' in Azione al Comune di Lanciano, Tonia Paolucci, e di "Progetto per Vasto" Francesco Prospero. I due consiglieri chiedono l'istituzione di una commissione di studio con la partecipazione del presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, del sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli, dei parlamentari e dei consiglieri regionali del territorio, dei presidenti degli Ordini degli avvocati di Vasto e di Lanciano - per elaborare una proposta, da inviare al Governo e al Parlamento nazionale, sull'accorpamento dei Tribunali di Lanciano e Vasto.

"Troppo spesso, negli ultimi anni - scrivono Paolucci e Prospero - abbiamo assistito, inermi, ai continui 'saccheggi' di servizi, fondi, sedi di enti e presidi sanitari, in favore delle citta' capoluogo di provincia che, in controtendenza a quanto accade da noi, incrementano i servizi sul loro territorio con un netto miglioramento della qualita' della vita dei loro residenti. I comprensori del Vastese e della Frentania, che rappresentano insieme un vasto territorio con circa 200mila abitanti, non possono piu' essere penalizzati e devono essere tenuti nella giusta considerazione dalla politica regionale e nazionale". 

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Frane a Chieti, Di Primio: basta promesse, servono soldi

 ''Non e' piu' il tempo delle promesse ma dei finanziamenti certi e celeri per consentirci la messa in sicurezza del territorio. Quanto si sta verificando in questi giorni, con l'attivazione di smottamenti e frane sul nostro territorio, sta creando una grave emergenza che richiede l'intervento immediato del Governo. Per tale ragione, in settimana chiedero' di essere ricevuto presso il Ministero dell'Ambiente''. Lo ha detto il sindaco di Chieti Umberto Di Primio che questa mattina con l'assessore ai lavori pubblici, Raffaele Di Felice, funzionari e tecnici dell'Ufficio Lavori Pubblici, dopo essersi recato in piazza Garibaldi, dove la rottura della rete fognaria ha causato una voragine del manto stradale nella quale stava per sprofondare un'auto con a bordo una donna e suo figlio, salvati da due finanzieri, ha voluto fare il punto della situazione frane e smottamenti. Mentre in piazza Garibaldi, proprio causa della voragine, domani non si terra' il consueto mercato settimanale. Nel pomeriggio di ieri inoltre nell'area di via Gran Sasso, si e' verificato un cedimento di un vecchio tratto di rete fognaria in mattoni a ridosso di un'area condominiale. La parte che ha ceduto, circa 30 metri di conduttura, non era stata ristrutturata nel corso dei lavori effettuati quattro anni fa nelle strade attigue. Lo scorso 10 febbario, invece, un'ampia voragine si era aperta in via Oliveri, chiusa al traffico in un tratto, e dove i lavori di ripristino sono gia' iniziati. '

'In settimana, chiedero' di essere ricevuto presso il Ministero dell?Ambiente. Nel frattempo, invito chi fa proclami a dirci quando arriveranno i finanziamenti. Questo non e' piu' il tempo delle promesse e delle conferenze stampa. Al momento - ha detto ancora il primo cittadino - stiamo procedendo con l'affidamento di lavori di somma urgenza, una procedura che gravera' sul bilancio del Comune. Ho altresi' chiesto all'Ufficio tecnico di predisporre una relazione dettagliata su tutte le strade cittadine che hanno necessita' di interventi straordinari di ripristino, nonche' di tutte le frane esistenti specificando le cause e gli interventi necessari''. 

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